Alunno : Lamacchia Cosimo Classe : 5^ A inf Data consegna : 12/12/2007 OGGETTO: Progettazione, sperimentazione e simulazione di circuiti elettronici con OP-AMP 741 Fase 1: Verifica dell’amplificatore sommatore invertente Fase 2: Verifica del comparatore Trigger di Schmitt invertente Fase 3: Verifica del circuito integratore e derivatore INTRODUZIONE Sommatore realizzato con OP-AMP L’amplificatore sommatore è un dispositivo realizzato con una serie di resistenze e un OP-AMP, ed è in grado di sommare delle tensioni in ingresso. Come nel caso di amplificatori e comparatori, ne esistono di due tipi: o Sommatore invertente o Sommatore non invertente o Sommatore algebrico ► Sommatore invertente Il sommatore invertente è realizzato collegando l’ingresso non invertente a massa, mentre all’ingresso invertente vengono collegate le tensioni in esame da sommare. Ovviamente in uscita si avrà una tensione amplificata e inversa. V1 R4 R1 I1 V2 I4 R2 [esempio di amplificatore sommatore invertente] I2 OP-AMP V3 VU R3 I3 La figura riporta un esempio di sommatore invertente, in cui si richiede la somma delle tensioni in ingresso, quindi tendo presente anche del guadagno di ogni tensione ed essendo invertente il segnale in uscita sarà: n VU AiVi i 1 nel caso in esempio ci sono 3 tensioni in ingresso (V1,V2,V3), quindi: VU ( A1V1 A2V2 A3V3 ) La verifica del circuito si può ricavare tramite applicazione del: - 1° principio di Kirchoff RV RV RV V V V V I4 = I1 + I2 + I3 → → VU 4 1 4 2 4 3 U 1 2 3 R2 R3 R4 R1 R2 R3 R1 I guadagni saranno: R R R A1 4 A2 4 A3 4 R1 R2 R3 - Principio di sovrapposizione degli effetti In questo caso si fa agire un segnale per volta mettendo a massa le resistenze non prese in esame. In tal caso si avrà: RV RV RV VU VUI VUII VUIII 4 1 4 2 4 3 R2 R3 R1 -1- ► Sommatore non invertente Realizzato applicando all’ingresso non invertente le tensioni da esaminare, mentre l’ingresso invertente è posto a massa, per non avere un guadagno infinito si applica la rete e retroazione negativa. In uscita si avrà un segnale amplificato che conterrà la somma dei segnali in ingresso. R5 R4 OP-AMP V1 V2 V3 VU R1 [esempio di amplificatore sommatore invertente] R2 R3 Il segnale in uscita sarà determinato dalla somma delle tensioni in ingresso, anche in questo caso influenzata dal guadagno di ogni segnale, tenendo presente che è un amplificatore non invertente: n VU AiVi i 1 nel caso in esempio ci sono 3 tensioni in ingresso (V1,V2,V3), quindi: VU A1V1 A2V2 A3V3 Il valore del segnale in uscita lo si può ricavare applicando il principio di sovrapposizione degli effetti. VU VUI VUII VUIII Facendo agire un solo segnale per volta, quindi collegando i segnali non presi in esame a massa, si forma un parallelo tra due resistenze e trovata la resistenza equivalente si può applicare il partitore di tensione: R2 , 3 R1,3 R1, 2 R R R II I 1 5 V2 1 5 V3 VUI 1 5 V1 V V U U R4 R2,3 R1 R4 R1,3 R2 R4 R1, 2 R3 In questo caso l’uscita assumerà il seguente valore: R2 , 3 R1,3 R2,1 R V2 V3 VU 1 5 V1 R R R R R R R 4 2,3 1 1, 3 2 2 ,1 3 Da qui si nota che i guadagni di ogni segnale saranno influenzati anche dalla rete a reazione negativa. R R2,3 R R1,3 R R1, 2 1 5 1 5 A1 1 5 A A 2 3 R R R R R R R R R 4 2 , 3 1 4 1, 3 2 4 1, 2 3 ► Sommatore algebrico Questo tipo di sommatore è in grado di effettuare la somma algebrica tra più segnali, taluni applicati all’ingresso non invertente, altri applicati all’ingresso invertente. -2- Comparatore Trigger di Schmitt Comparatore trigger di Schmitt, chiamato anche comparatore con isteresi, è un comparatore a cui è stata aggiunta una rete resistiva a reazione positiva. Vi VU OP-AMP [ comparatore trigger di Schmitt invertente] R2 I VRif R1 Questo tipo di comparatore ha le stesse applicazioni del comparatore semplice, ma solitamente è utilizzato in situazioni in cui si richiede maggiore sicurezza e immunità riguardo hai disturbi. Tale sicurezza è data dal fatto che la rete resistiva porta ad avere in uscita il cambiamento di stato logico solo nel caso in cui si raggiunge il segnale in ingresso raggiunge una determinata tensione di riferimento e la particolarità che questa tensione è differente nei due momenti in cui il segnale passa da un valore di picco all’altro. Nel caso di un Trigger di Schmitt invertente il segnale in ingresso Vi viene collegato all’ingresso invertente e il valore della tensione di riferimento è determinato dalle 2 resistenze che formano la rete, e può essere calcolato nel seguente modo: V Rif R1 I applicando la formula del partitore di tensione avremo: R1 VRif * VU R1 R2 Essendo un comparatore l’uscita ( VU ) sarà un segnale a due livelli quindi potrà assumere solo i valori +VSat e –VSat(tensione di saturazione), quindi la VRif potrà variare tra due tensioni, indicate con VT+ e VT- : R1 VT VSat R1 R2 VRif R1 u VT VSat R1 R2 +VSat [curva di trasferimento del comparatore TS invertente] VT- VT+ O -VSat Vi Dalla curva di trasferimento si può notare come l’uscita cambia stato logico non appena la Vi raggiunge una delle soglie di riferimento. Precisamente Vu assumerà valore +VSat finché la Vi sarà minore di VT+. Raggiunta tale soglia la Vu assumerà valore –VSat finché la Vi sarà maggiore di VT-3- Nel caso in cui il comparatore trigger di Schmitt sia non invertente il segnale in ingresso Vi è collegato all’ingresso non invertente, mentre l’altro ingresso viene posto a massa. VU OP-AMP [ comparatore trigger di Schmitt non invertente] R2 I VRif R1 Vi Il funzionamento è identico al comparatore invertente solo la VRif assumerà valori differenti. R1 R2 VRif *VU *Vi R1 R2 R1 R2 Tenendo presente che Vu assumerà solo valori pari a –VSat e +VSat, i du valori di VRif saranno: R1 R2 VT VSat Vi R1 R2 R1 R2 VRif R1 R2 VT VSat Vi R1 R2 R1 R2 u +VSat [curva di trasferiemto comparatore TS non invertente] VT- VT+ O Vi Allo stesso modo delll’invertente, l’uscita di questo comparatore TS cambia stato logico non appena la Vi raggiunge una delle soglie di riferimento. In questo caso la Vu avrà valore –VSat finché la Vi non raggiunge il valore VT+, mentre avrà valore +VSat finché la Vi non raggiunge il valore VT-. -VSat -4- Derivatore Il circuito derivatore è un circuito che genera la derivata di ogni segnale in ingresso R IR C Vi IC [Circuito derivatore] VU OP-AMP Come si può vedere nella figura, il derivatore è realizzato mediante l’utilizzo di un OP-AMP,a cui viene aggiunta una rete RC, come rete a retroazione. Il circuito è in grado di generare la derivata del segnale, in quanto il grazie al condensatore viene generata una corrente che varia in funzione della quantità di carica e del tempo. dQ C * dVi dt dt [ dVi e dt rappresentano le variazioni di tensione e tempo] IC Sulla resistenza passa un’altra corrente IR Vu R Dato che il punto M è un punto di massa virtuale, perchè i due ingressi del OP-AMP hanno lo stesso potenziale, le due correnti sono uguali, quindi potremo scrivere: IC I R → C dVi Vu dt R A questo punto si può ricavare il valore del segnale in uscita: Vu RC dVi dt -5- Integratore Il circuito integratore è in grado di generare l’integrale del segnale in ingresso. C IC Vi R [Circuito integratore] IR VU OP-AMP L’integratore è realizzato con un OP-AMP a cui, come nel derivatore, è stata collegata una rete RC a retroazione, ma la contrario del derivatore, come si può vedere in figura, si invertono le posizioni della resistenza e del condensatore. Anche in questo caso le correnti che passano sulla resistenza R e sul condensatore C sono uguali, dato che anche in questo caso c’è un punto di massa virtuale. Quindi avremo: IC dQ C * dVu dt dt IC I R IR → Vi R C dVu Vi dt R Da cui si può ricavare la tensione in uscita che sarà: Vu 1 Vi t RC -6- FASE 1: VERIFICA DELL’AMPLIFICATORE SOMMATORE INVERTENTE L’esercitazione richiede l’utilizzo di un sommatore invertente che, sommando due segnali, converta un segnale triangolare alternativo di 0,2 V da picco a picco (VPP),ovvero il segnale Vi, in un segnale triangolare unipolare positivo di 2 VPP. Pertanto bisogna generare un guadagno pari a 10, quindi determinare il valore, delle tre resistenze da utilizzare e del secondo segnale (VX). L’OP-AMP utilizzato per l’esercitazione è il 741 che è alimentato con tensione continua di +12V (+VCC) e -12V (-VCC). Vi R1 R3 +Vcc VX R2 2 [schema del circuito e pin di collegamento dell’integrato 741] 7 OP-AMP 6 VU 3 4 -Vcc Segnali Vi Vu VMAX = +1V VMAX = +2V VMIN = -1V VMIN = 0V VPP = 2V VPP = 2V Progettazione Per determinare il valore delle resistenze e del segnale in ingresso VX è stato applicato il principio di sovrapposizione degli effetti. Quindi si supposto di far agire un segnale per volta, determinando l’effetto di ogni segnale. Applicazione del principio di sovrapposizione degli effetti: Vu VuI VuII VuI A1 * Vi Dalla teoria sul sommatore sappiamo che A1 R3 R1 VuII A2 * V X A2 e R3 R2 R3 R 10 e 3 1; a questo punto sono stati scelti dei valori delle R1 R2 resistenze che risolvevano le uguaglianze: R3 = 22 KΩ , R2 = 22KΩ e R1 = 2,2 KΩ A questo punto sapendo il valore della tensione VUII 1V si può ricavare il valore della VX: Inoltre A1 = 10 e A2 = 1, quindi VuII A2 * V X → 1V 1*VX → VX 1V -7- +1 +0,1 -0,1 V'u Vi t [diagramma raffigurante la tensione Vi e la tensione VUI ] -1 V'' u +1 t [diagramma raffigurante la tensione VUII ] u +2 [diagramma raffigurante la tensione di uscita del sommatore Vu] t [Diagrammi teorici in correlazione] -8- Sperimentazione La verifica dei calcoli teorici è stata fatta con l’utilizzo di OP-AMP 741. Inizialmente è stato verificato il segnale di ingresso Vi generato da un generatore di funzioni e visualizzato su uno oscilloscopio: Teorici VPP 0,2V Pratici VPP 0,1V div VMAX 0,1V VMAX 0,1V div VMIN 0,1V VMIN 0,1V div T 1ms T 0,2 ms F F 1K Hz div * 2div 0,2V *1div 0,1V * (1)div 0,1V * 5,2div 1,04ms 1 1 0,96 K Hz T 1,04ms [sopra: tabella dei valori di Vi. destra:segnale sull’oscilloscopio] In secondo luogo è stata applicata la sovrapposizione degli effetti facendo agire: - per primo il segnale Vi, quindi il segnale VUI Teorici VPP 2V Pratici VPP 0,5V VMAX 1V VMAX 0,5V VMIN 1V VMIN 0,5V T 1ms div * 3,9div 1,95V div *1,9div 0,95V * (2)div 1V div T 0,2 ms * 5div 1ms div [sopra: tabella dei valori di VUI . destra:immagine del segnale sull’oscilloscopio] -9- - in secondo il segnale VX, quindi il segnale VUII Teorici II U V 1V Pratici II U V 0,5V div * 2 1V [sopra: tabella dei valori di VUII . destra:immagine del segnale sull’oscilloscopio] Infine è stata verificata l’uscita del sommatore mettendo i diagrammi in correlazione di Vi e Vu Teorici Pratici VPP 2V VPP 0,5V div VMAX 2V VMAX 0,5V div VMIN 0V VMIN 0,5V div T 1ms T 0,2 ms div * 4div 2V * 4div 2V * 0div 0V * 5div 1ms [sopra: tabella dei valori di VUI . destra: immagine diagrammi in correlazione Vi , Vu] - 10 - Simulazione - 11 - FASE 2: VERIFICA DEL COMPARATORE TRIGGER DI SCHMITT INVERTENTE Nell’esercitazione il comparatore trigger di Schmitt è stato realizzato con l’aggiunta della rete resistiva a reazione positiva formata a da due resistenze, R1 e R2 che, in questo caso, hanno lo stesso valore (R1=R2 =10KΩ). Il comparatore è invertente e, per verificarlo, il segnale di ingresso (Vi) è un segnale sinusoidale con 14V da picco a picco e una frequenza di 1KHz +Vcc Vi 7 2 OP-AMP VU 6 [schema del comparatore TS con pin di collegamento dell’integrato 714] 3 4 R2 -Vcc I VRif R1 Progettazione Per ricavare le due tensioni di riferimento è stata applicata la formula, precedentemente citata: VRif R1 * VU R1 R2 Come gia descritto la Vu sarà un segnale ad onda quadra con tensioni di massimo e di minimo coincidenti con la tensione di saturazione del comparatore. Nel caso preso in esame le tensioni sono di +10V (+VSat) e -10V (-VSat), queste corrispondono alla tensione di alimentazione a cui vengono sottratti 2 V. (+VSat = +VCC – 2V.). Quindi le tensioni di riferimento saranno: VT VSat R1 10 K 10V 5V R1 R2 10 K 10 K VT VSat R1 10 K 10V 5V R1 R2 10 K 10 K - 12 - Vi(V) +7 VT+ +5 t VT - -5 -7 Vi(V) +10 t -10 [Diagrammi temporali in correlazione di Vi e Vu] u +10 -5 0 +5 Vi [curva di trasferimento] -10 - 13 - Sperimentazione Nella sperimentazione pratica, prima si è verificato il segnale di ingresso Vi,: Teorici VPP 14V VMAX 7V VMIN 7V T 1ms F 1KHz Pratici VPP 2V VPP 2V div div * 7div 14V * 3,5div 7V VPP 2V * (3,5)div 7V div T 0,2 ms * 5,1div 1,02ms div F 1 0,980KHz 1,02ms [segnale Vi. Sopra; tabella dei valori Sinistra: immagine del segnale] Dopo è stata verificata l’uscita del comparatore Vu. Teorici VPP 20V VMAX 10V VMIN 10V T 1ms TH 0,5ms TL 0,5ms Pratici VPP 5V * 4,2div 21V div VMAX 5V * 2,2div 11V div VMIN 5V * (2)div 10V div T 0,2 ms * 5,2div 1,04ms div TH 0,2 ms * 2,7div 0,54ms div TL 0,2 ms * 2,5div 0,5ms div [segnale Vu. Sopra; tabella dei valori Destra: immagine del segnale] - 14 - I segnali sono stati visualizzati su un oscilloscopio, grazie al quale è stato possibile anche visualizzare la curva di trasferimento caratteristica, con ciclo di isteresi. Per ricavare la caratteristica il segnale di ingresso (Vi) è stato posizionato sul canale 1 dell’oscilloscopio (CH1), mentre il segnale di uscita (Vu) sul canale 2 (CH2). Inoltre il CH1 è stato fissato su 2V/div mentre il CH2 su 5V/div. Premendo il pulsante XY sull’oscilloscopio è possibile vedere la curva, in questo modo il segnale collegato a CH1 rappresenta l’ascissa del grafico, mente quello collegato a CH2 rappresenta l’ordinata. [immagine della curva di trasferimento sull’oscilloscopio] Dall’immagine della curva di trasferimento si nota in che momento avviene il passaggio, già spiegato nell’introduzione, da livello alto a livello basso e viceversa. Ed è proprio grazie a questo passaggio che si elimina il disturbo che si può presentare sul segnale in ingresso. - 15 - Simulazione - 16 - FASE 3: VERIFICA DEL CIRCUITO INTEGRATORE E DERIVATORE Questa verifica è svolta in 2 parti distinte, in quanto ognuno di questi circuiti è stato studiato singolarmente dato che oltre ad essere 2 dispositivi distinti sono anche state utilizzate diverse componenti. INTEGRATORE L’integratore è stato realizzato con un condensatore ( C ) da 3,3 nF, una resistenza ( R1 ) da 10KΩ, inoltre è stata aggiunta, in parallelo al condensatore, un’altra resistenza ( R2 )da 100 KΩ, creando in questo modo un filtro che evita che l’integratore vada in saturazione perché si può integrare una corrente continua casuale. L’utilità del filtro è quella di far passare una corrente continua media annullando l’effetto della parte alternata della corrente. In ingresso è stato mandato un segnale a onda quadra con 10 V picco-picco ( VPP ) e frequenza ( F ) da 8 KHz, quindi periodo ( T ) da 125μs. R1 C [schema dell’integratore con pin di collegamento dell’OP-AMP] +Vcc Vi R2 2 7 OP-AMP 6 VU 3 4 -Vcc Progettazione Per determinare il segnale in uscita dall’integratore bisogna tener presente il che l’integrale di una costante è una retta che tende a + ∞ se la costante e positiva, tende a - ∞ se la costante è negativa, pertanto, dato che il segnale in ingresso presenta due livelli di tensioni costanti, in un certo periodo di tempo, l’uscita sarà un segnale triangolare. Per determinare il valore da picco a picco dell’uscita ( VuPP ) si utilizza la formula ricavata precedentemente: 1 Vu Vi dt RC Di questa si considera il tempo in cui il segnale Vi rimane costante, ovvero il tempo in cui si ha il livello alto del segnale ( VMAX ). Dato che il segnale ha un D.C del 50% il tempo in cui rimane costante è la metà del periodo ( T/2) che indicheremo con TH ( durata del livello alto). Di conseguenza la formula sopra descritta diventerà: Vi TH Vu PP RC A questo punto si può ricavare il valore da picco a picco del segnale in uscita: T 125s TH 62,5s 2 2 5V 62,5 10 6 s Vu PP 9,47V 10V 10 10 3 3,3 10 9 F - 17 - V i (V) +5 TH T t TL -5 Vu (V) +5 t -5 [diagrammi Vi e Vu in correlazione] Sperimentazione Verifica del segnale Vi: Teorici VPP 10V VMAX 5V VMIN 5V T 125s TH 62,5s TL 62,5s DC T 125s 100 100 50% TH 62,5s F 8KHz Pratici VPP 5V * 2div 10V div VMAX 5V *1div 5V div VMIN 5V * (1)div 5V div T 20 s * 6,4div 128s div TH 20 s * 3,2div 6,4ms div TL 20 s * 3,2div 6,4ms div - 18 - [immagine sull’oscilloscopio del segnale Vi] Verifica del segnale Vu: Teorici VPP 10V VMAX 5V VMIN 5V T 125s Pratici VPP 5V * 2div 10V div VMAX 5V *1div 5V div VMIN 5V * (1)div 5V div T 20 s * 6,4div 128s div [immagine dell’oscilloscopio raffigurante i diagrammi di Vi e Vu in correlazione] - 19 - Simulazione Come precedentemente progettato il segnale in uscita è un segnale triangolare con valore da picco a picco quasi uguale al segnale in ingresso. - 20 - DERIVATORE Il derivatore è stato realizzato con un condensatore ( C ) da 3,3nF, una resistenza ( R1 ) da 10 KΩ e come nel caso dell’integratore un’altra resistenza ( R2 ) da 1 KΩ, questa volta però posizionata in serie al condensatore, utilizzata anche in questo caso come filtro per evitare gli effetti del disturbo. In ingresso è stato mandato un segnale triangolare con 10 V picco-picco ( VPP ) e frequenza ( F ) da 2 KHz quindi periodo ( T ) di 500μs R1 Vi R2 +Vcc C 2 [schema del derivatore con pin di collegamento dell’OP-AMP] 7 OP-AMP 6 VU 3 4 -Vcc Progettazione La derivata rappresenta il coefficiente angolare di una retta tangente a una funzione. Nel caso specifico per calcolare la derivata del segnale in ingresso (Vi) si utilizza una formula, precedentemente descritta, del tipo : dVi Vu RC dt dVi coefficiente angolare della retta dt Quindi avremo : Vi dVi tg PP T dt 2 A questo punto si possono calcolare le due correnti di picco del segnale in uscita ( Vu ) Vi 10V Vu MIN RC PP 10 10 3 3,3 10 9 F 1,32V T 500 10 6 s 2 2 Vi 10V Vu MAX RC PP 10 10 3 3,3 10 9 F 1,32V T 500 10 6 s 2 2 Vu PP Vu MAX Vu MIN 2,64V - 21 - i (V) +5 T 2 T t -5 Vu (V) +1,32 t -1,32 [diagrammi Vi e Vu in correlazione] Sperimentazione Verifica del segnale Vi: Teorici Pratici VPP 10V VPP 2V div VMAX 5V VMAX 2V div VMIN 5V VMIN 2V T 500 s T 0,2 ms F 2 KHz F 1 div div * 5div 10V * 2,5div 5V * (2,5)div 5V * 2,7div 0,54ms 0,54ms 1,85KHz [immagine sull’oscilloscopio del segnale Vi] - 22 - Verifica del segnale Vi: Teorici Pratici VPP 2,64V VPP 0,5V div VMAX 1,32V VMAX 0,5V div VMIN 1,32V * 3,7div 1,85V VMIN 0,5V T 500s TH 250s TL 250s DC * 7,4div 3,8V T 500 s 100 100 50% TH 250 s * (3,7)div 1,85V div T 0,2 ms * 2,7div 0,54ms div TH 0,2 ms *1,4div 0,28ms div TL 0,2 ms *1,4div 0,28ms div F 2 KHz [immagine sull’oscilloscopio del segnale Vi] [immagine dell’oscilloscopio raffigurante i diagrammi di Vi e Vu in correlazione] - 23 - Simulazione - 24 - CONCLUSIONI Considerando le difficoltà trovate in alcuni casi, l’esercitazione è avvenuta con successo. Tutti i valori ottenuti dalla progettazione delle fasi sono stati verificati dalle sperimentazioni pratiche e dalle simulazioni ( effettuate tutte con softwere EWB ). - 25 -