Oggetto: Selezione rassegna stampa 7-13

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federfarma
federazione nazionale unitaria
dei titolari di farmacia italiani
Roma,
24 gennaio 2012
Uff.-Prot.n° US SM/1286/29/F7/PE
Oggetto:
Selezione rassegna stampa 7-13 gennaio 2012
Federfarma propone una selezione ed un commento dei principali articoli di interesse della
categoria pubblicati dal 7 al 13 gennaio 2012.
LIBERALIZZAZIONI
Gli interventi radiotelevisivi di Federfarma
Continua l’attività di Federfarma a livello politico, come anche quella per informare e sensibilizzare
l’opinione pubblica sui rischi legati ad una liberalizzazione selvaggia del servizio farmaceutico. In
particolare, il presidente di Federfarma nazionale Annarosa Racca ha partecipato alle seguenti
trasmissioni: L’Infedele (10/01/12), condotta da Gad Lerner su La7, Tg1 Economia (10 gennaio),
Tgr News Rete Oro (10 gennaio), Tg1 ore 20.00 (10 gennaio), Tg5 ore 20.00 (11 gennaio). Il
presidente Racca ha inoltre partecipato alla trasmissione di La7 L’Aria che Tira (12/01/12) e al
programma radiofonico 28 Minuti, condotto da Barbara Palombelli (Radio2, 12/01/12).
Gli interventi di Federfarma sulla stampa
In un’intervista il presidente di Federfarma Annarosa Racca spiega: ‘per noi la liberalizzazione è già
stata fatta. Aspettiamo che l’Agenzia italiana del farmaco stenda la lista dei prodotti di fascia C con
ricetta che non potranno essere venduti nelle parafarmacie e nei supermercati’ (Il Messaggero – 9
gennaio 2012; Corriere della Sera – 7 gennaio 2012).
Numerose testate nazionali e locali riprendono il comunicato stampa diffuso da Federfarma per
denunciare che per il sistema ‘è insostenibile il numero di farmacie che si andrebbero ad aprire’
sulla base delle misure contenute nelle prime bozze del decreto sulle liberalizzazioni (Il Sole 24
Ore, La Stampa, Avvenire - 13 gennaio 2012).
Il vicepresidente di Federfarma Gioacchino Nicolosi spiega in un’intervista che ‘la farmacia svolge
una funzione sociale. Oltre alla reperibilità notturna, la dislocazione delle farmacie non segue una
logica di mercato, ma una logica sociale’. ‘Da tempo - aggiunge Nicolosi – chiediamo di rivedere i
meccanismi dei concorsi , le dislocazioni, insomma la modernizzazione del sistema farmacia’ (La
Sicilia – 12 gennaio 2012).
‘Ma liberalizzare significa attaccare in maniera sistematica un’attività professionale,
demonizzarla?’ Domanda Rocco Vizzini, portavoce di Federfarma Sicilia, che continua: ‘e
soprattutto, nel momento in cui si invoca per il paese lo sviluppo, che senso ha destrutturare alla
base il sistema delle farmacie?’ (La Sicilia – 12 gennaio 2012)
A Napoli le farmacie ‘sono in difficoltà serie’ denuncia il presidente di Federfarma Napoli Michele
Di Iorio: ‘attendiamo dalla Asl i rimborsi da 16 mesi, tre farmacie sono fallite nelle ultime
settimane’. Le liberalizzazioni non aiuterebbero certo a risolvere questo problema (La Repubblica
Napoli – 13 gennaio 2012).
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La posizione di Assofarm
Secondo Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, l’associazione che raggruppa la maggior parte
delle farmacie comunali italiane, “c’e’ un solo modo di liberalizzare veramente il mercato ed è
quello di consentire l’apertura di nuove farmacie. La nostra proposta è liberalizzare veramente il
mercato, ampliando la concorrenza e incentivando la professionalità”. Secondo Gizzi sarebbe
opportuno allargare la liberalizzazione ai medicinali di fascia A, rivedere i criteri di ereditarietà e
quelli per la vendita delle farmacie comunali nonchè porre tetti sul reddito delle farmacie cosi’ da
“sdoppiare” eventuali farmacie con fatturato piu’ elevato (Il Tempo – Roma – 11 gennaio 2012).
Le opinioni dei politici
Intervistato sull’operato del Governo Monti, l’ex ministro della difesa Ignazio la Russa afferma, a
proposito delle liberalizzazioni: ‘Se mi dicono raddoppiamo le farmacie, sono d’accordo. Se mi
dicono vendiamo i farmaci anche nelle Coop, allora capisco che non è un problema di
liberalizzazioni. Sembra più un contentino alla sinistra’ (Il Messaggero – 8 gennaio 2012).
Chiara Moroni difende la farmacia italiana. ‘E’ necessario che (le liberalizzazioni ndr) siano un
vero volano di sviluppo del paese, aprendo alla concorrenza quei settori economici bloccati o
dominati dai potentati e non diventino una bandiera da sventolare all’opinione pubblica’ ha
dichiarato. ‘Non si può correre il rischio – ha continuato Moroni – che i cittadini italiani si ritrovino
con servizi più scadenti, soprattutto in settori delicati come quello della sanità. Il sistema delle
farmacie italiane è fra i migliori al mondo, gode di altissimi livelli di fiducia e soddisfazione da
parte dei cittadini’ (Italia Oggi – 11 gennaio 2012)
Opinioni contrarie alla liberalizzazione
‘Le indiscrezioni trapelate sui contenuti delle misure (per la crescita ndr), posto che siano fondate –
scrive Vittorio Feltri – sono deludenti: [...] le liberalizzazioni sono all’acqua di rose e riguardano
poche categorie, le meno tutelate dalle lobby: farmacisti, tassisti, edicole.’ (Il Giornale – 7 gennaio
2012)
Tornando sull’argomento, Feltri osserva: ‘anziché studiare un piano complessivo di liberalizzazioni
per non fare torto a nessuno e distribuire le rinunce con criteri di equità, si scelgono tre vittime
sacrificali e si procede con crudeltà a dissanguarle’. Per quanto riguarda i farmacisti, Feltri
sottolinea che ‘non sono dei nababbi’ e ribadisce che le farmacie ‘sono presidi sanitari che
funzionano’ e rappresentano, ‘come la stazione dei carabinieri e il campanile’, un riferimento
‘rassicurante’ per la popolazione (Il Giornale – 10 gennaio 2012).
Tra le varie idee suggerite dai parlamentari del Pdl in tema di liberalizzazioni – scrive ancora Feltri
– c’e’ quella di non castrare le farmacie, togliendo loro l’esclusiva dei farmaci di fascia C (cioè tutti
quelli che rendono), ma di aumentare il numero di esse. “Immaginiamo la felicità dei farmacisti.
Inutile insistere nel dire che il modo migliore per andare incontro ai cittadini sia quello di non
modificare lo statu quo, che garantisce un servizio eccellente anche di notte e nei festivi” (Il
Giornale – 11 gennaio 2012)
Secondo Il Tempo (10 gennaio 2012) l’intervento del governo in materia di liberalizzazioni non fa
‘cassa per abbattere il debito pubblico’ e non dà ‘numeri forti sulla crescita’. ‘Se Monti pensa di far
crescere il Pil aprendo di più la concorrenza per notai, benzinai, ferrovie e farmacie – continua
l’articolo – allora bisogna quotare tutti questi soggetti in borsa e fare il delisting delle banche, delle
assicurazioni e dell’energia’.
Opinioni favorevoli alle liberalizzazioni
Il quotidiano La Repubblica, ricorrendo ad un titolo mistificante richiamato anche in prima pagina,
illustra la presunta riforma del servizio farmaceutico ‘che il governo Monti intende mettere in
pista’. In realtà – e lo si capisce solo a metà articolo - si tratta delle proposte avanzate dai
rappresentanti delle parafarmacie (La Repubblica – 11 gennaio 2012). (ndr.: tra l’altro vengono
forniti ben tre numeri diversi sul numero delle nuove farmacie). Questo è solo un esempio di come
l’argomento liberalizzazione sia spesso utilizzato per creare un atteggiamento negativo
dell’opinione pubblica nei confronti delle farmacie. Conseguentemente, il fenomeno è degenerato
con il recapito di due plichi esplosivi nella sede di Federfarma Nazionale e nella farmacia del
presidente Annarosa Racca, che ha commentato: ‘E’ vergognoso che venga criminalizzata la nostra
categoria. Per questo, nonostante le minacce, non mi faccio intimidire’. La notizia è stata riportata
sui principali quotidiani nazionali e locali (Il Sole 24 Ore – 12 gennaio 2012). (ndr.:Federfarma ha
ricevuto numerosissimi messaggi di solidarietà per gli atti intimidatori subiti)
VARIE
Gruppi di pressione. Secondo l’articolo il parlamento sarebbe ‘ostaggio dei gruppi di pressione’,
tra i quali gli ordini professionali. Vengono citati a titolo di esempio i farmacisti eletti con il PDL
nelle elezioni del 2008, ai quali l’allora presidente della FOFI, Giacomo Leopardi, augurava ‘i
migliori auguri di un buon lavoro da svolgere nel rispetto dei valori ordinistici e dei principi
fondanti la nostra professione’ (La Repubblica – 7 gennaio 2012).
Mercato farmaci C. Il Mattino (7 gennaio 2012) espone le opposte posizioni di farmacie e
parafarmacie rispetto alla liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C.
La Regione Lazio, in seguito alle proteste delle associazioni dei commercianti, sta valutando se
ricorrere davanti alla Corte Costituzionale contro la liberalizzazione degli orari di apertura dei
negozi, come hanno già annunciato Toscana, Veneto e Puglia (Il Sole 24 Ore – 6 gennaio 2012).
Cup. Mentre a Pordenone e Udine è stata trovata un’intesa sul servizio Cup, denuncia il presidente
di Federfarma Friuli Venezia Giulia Alessandro Fumaneri, a Trieste sembra esserci un muro di
gomma. Le richieste di ottenere un corrispettivo per ogni prestazione non hanno trovato risposta,
tanto da portare alla sospensione del servizio finora erogato gratuitamente (Il Piccolo – 10 gennaio
2012).
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO
Dott. Alfonso MISASI
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Annarosa RACCA
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