Uff.-Prot.n° US SM/7310/231/F7/PE

Roma,
23 maggio 2016
Uff.-Prot.n° US SM/7310/231/F7/PE
Oggetto:
Selezione rassegna stampa
14-20 maggio 2016
Federfarma propone una selezione ed un commento dei principali articoli di interesse della
categoria pubblicati dal 14 al 20 maggio 2016.
Ue: accordata all’Italia la flessibilità
Per il 2016 l'Italia non sarà sottoposta a procedura di infrazione per debito eccessivo, a patto che
siano rispettati tutti gli impegni «chiari, precisi e scritti» che il governo ha preso per sanare i conti,
cosa che la Commissione europea verificherà «con attenzione» in ottobre. Per il 2017 la situazione è
più complessa: c'è il problema dell'aumento dell'Iva che l’Italia vuole evitare (costa lo 0,45% di Pil)
e il buco (almeno pari allo 0,2%) da sanare per assicurare che il fabbisogno sia quello richiesto dalle
regole Ue: sono in tutto 11 miliardi di correzione. La Stampa – 19 maggio 2016
Ora il vero banco di prova per l'esecutivo riguarda il modo in cui saranno utilizzati i maggiori
margini di manovra concessi. La crescita italiana resta infatti più lenta di quella di tanti altri Paesi
dell'eurozona. Il governo finora non ha sfruttato la flessibilità ottenuta per rilanciare gli investimenti
e anzi gli incentivi alle assunzioni hanno scoraggiato gli imprenditori ad acquistare nuovo capitale.
La Repubblica – 18 maggio 2016
La Commissione europea chiede all'Italia uno sforzo aggiuntivo di risanamento della finanza
pubblica nel 2017 e un'accelerazione del programma di privatizzazioni per ridurre il debito
pubblico, ma sollecita anche il compimento di una serie di riforme: pubblica amministrazione,
giustizia civile, settore bancario, politiche attive del lavoro, contrasto alla povertà, concorrenza.
Riguardo a quest’ultima Bruxelles rimprovera al nostro Paese “debolezze sistemiche diffuse”
segnalando, tra le aree ritenute ancora sovra-protette o regolamentate, le professioni, la sanità, il
trasporto pubblico locale e i taxi, i porti e gli aeroporti. Corriere della Sera – 20 maggio 2016
Vaccini: in tv va in onda la disinformazione pubblica
Ospite della trasmissione televisiva Virus, in onda su Rai2, il presentatore Red Ronnie afferma “È
assolutamente demenziale... Cioè, nel senso che è assurdo. Non puoi obbligare a vaccinare i
bambini” e argomenta questa sua convinzione riportando le false tesi – più volte smentite in ambito
scientifico - secondo cui i vaccini produrrebbero gravi effetti collaterali come ad esempio l’autismo.
Altro ospite della trasmissione, in collegamento da Milano, era Roberto Burioni, professore di
microbiologia e virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele, al quale è stata data la parola per
pochi istanti verso la fine della trasmissione. Il professor Burioni ha pubblicato un durissimo
intervento sul suo profilo Facebook, lamentando l'iniquità del tempo concesso, e ha scritto a
Michele Anzaldi, segretario della commissione Vigilanza Rai, che si è impegnato a promuovere
un’interrogazione “verificare qualità e quantità degli spazi utilizzati per informare i cittadini su
questo argomento”, sottolineando che “credenze al limite della stregoneria di persone famose
possono mettere in pericolo la vita della gente”. La Repubblica – 16 maggio 2016
Spending review
Cinque miliardi di risparmi in tre anni, da qui al 2018. È l'obiettivo da centrare per razionalizzare gli
acquisti delle amministrazioni pubbliche, soprattutto ora che Bruxelles insiste sulla necessità di
ridurre il debito, facendo ripartire la spending review. Per questo un ruolo centrale spetterà alla
Consip, la società del Tesoro incaricata di gestire gli acquisti di beni, spuntando i prezzi migliori sul
mercato. Una volta scelti i fornitori tramite gara d'appalto sono stipulate le convenzioni, entro le
quali poi le Pa devono rifornirsi. La spending review degli acquisti riguarda 19 categorie di beni e
servizi; oltre due terzi del paniere riguarda la sanità. Il Messaggero – 16 maggio 2016
Attualmente, attraverso Consip, il Mef è di fatto l'acquirente unico di molti prodotti merceologici
per la Pa centrale. La nuova fase di spending review potrebbe portare a un ulteriore rafforzamento
del meccanismo di centralizzazione con l'attribuzione al ministero dell'Economia, sempre attraverso
Consip, del ruolo di "pagatore unico" per i servizi essenziali (energia, gas, telefonia etc.). Ne
conseguirebbe un restringimento del raggio d'azione delle amministrazioni centrali. Il Sole 24 Ore
– 17 maggio 2016
Farmaci senza ricetta online. Il farmacista può vendere online solo i medicinali senza ricetta di cui
è già in possesso con la conseguenza che, qualora fosse sprovvisto del medicinale richiesto online
dal cliente, deve, prima di spedirlo, entrarne materialmente in possesso, non potendo chiedere al
grossista di recapitarlo direttamente al cliente. Lo sottolinea Federfarma commentando la circolare
del ministero che chiarisce alcuni aspetti della vendita online dei farmaci senza ricetta. Il passaggio
dalla farmacia è indispensabile per garantire lo svolgimento, da parte del farmacista, di tutte quelle
verifiche che gli competono per obbligo professionale prima di procedere alla spedizione. Il Sole 24
Ore Sanità – 17 maggio 2016
Bilancio sociale farmacie. “Le farmacie sono i primi presidi socio sanitari sul territorio. I fatturati
sono in diminuzione, però le farmacie hanno sempre garantito assistenza, forza lavoro e messo a
disposizione servizi altamente qualificati”. Lo ha sottolineato il presidente di Federfarma Annarosa
Racca in occasione della presentazione del secondo Bilancio sociale delle farmacie, realizzato
dall’Utifar. Il Rapporto quantifica, dati alla mano, il valore aggiunto che le farmacie offrono alla
società con benefici sia sociali che economici per l’intera collettività. Italpress – 20 maggio 2016
Credifarma, la società finanziaria delle farmacie (66% Federfarma e 34% equamente diviso tra Bnl
e Uni credit) “chiude il bilancio 2015 con risultati positivi sul fronte della ristrutturazione aziendale,
grazie al piano realizzato dall'amministratore delegato Marco Alessandrini. Il primo trimestre 2016
è in utile, per la prima volta dopo tre anni”. Il Sole 24 Ore – 19 maggio 2016
Ausili per incontinenza. Chi soffre di incontinenza in Italia riceve garanzie e trattamenti differenti
a seconda della Regione in cui abita. Anche le procedure per averli possono essere più o meno
complesse. Il risultato è che molti devono pagare per disporre di ciò che ad altri è passato dal Ssn; le
forniture di pannoloni variano da Regione a Regione e talvolta da un Azienda sanitaria all'altra. C'è
chi non riesce ad avere dalla Asl un numero sufficiente di pannoloni o il modello adatto, chi
lamenta una scarsa qualità del prodotto (nonostante il Servizio sanitario spenda in pannoloni oltre
190 milioni di euro ogni anno), chi ha difficoltà ad andare a ritirare i voluminosi pacchi e chi invece
non sa dove stivare la montagna di confezioni che si vede recapitare a casa ogni tre mesi. E non
mancano gli ostacoli burocratici, a cominciare dalle informazioni poco chiare e difficili da ottenere.
Corriere della Sera – 15 maggio 2016
Crollo demografico. “Se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo, tra dieci anni
cioè nel 2026 nel nostro Paese nasceranno meno di 350mila bambini all'anno, il 40% in meno del
2010. Un'apocalisse. Saremo finiti dal punto di vista economico, e da quello della nostra capacità
vitale. È questa la vera emergenza italiana. In 5 anni abbiamo perso oltre 66mila nascite, cioè per
intendersi una città più grande di Siena. Se leghiamo tutto questo all'aumento degli anziani e delle
malattie croniche, abbiamo il quadro di un paese moribondo”. Lo afferma il ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, che oltre alle motivazioni economiche indica come nodale anche “la questione
più sanitaria della fertilità. Bisogna che si prevengano i problemi che impediscono di fare i figli. E
le coppie devono capire che decidere di averli troppo tardi, oltre i 35 anni, può diventare un
problema”. La Repubblica – 15 maggio 2016
Produttività. I motivi per cui la produttività italiana ristagna, o addirittura cala, da anni sono
imputabili a una serie di ritardi accumulati in molti settori: “il basso livello di istruzione dei giovani
italiani, le scarse conoscenze linguistiche e nelle materie scientifiche, la formazione professionale
limitata, la bassa diffusione di Internet e la scarsa conoscenza delle tecnologie informatiche, il tasso
limitato di investimenti in ricerca e sviluppo, la dimensione contenuta delle aziende, le barriere
relativamente più elevate alla concorrenza nelle professioni e nel mercato dei beni e dei servizi, la
corruzione e la mancanza di meritocrazia nelle selezioni di personale”. Corriere della Sera – 16
maggio 2016
Legge Stabilità, si cambia. A partire dal prossimo autunno la legge di Stabilità sarà sostituita dalla
nuova legge di Bilancio, un documento unico che sarà la guida della politica economica e
finanziaria del paese. Ieri è stato depositato il disegno di legge di riforma che accorpa i vecchi ddl
Stabilità e Bilancio in un documento unico. La prima parte sarà puramente normativa e la seconda
composta da prospetti relativi a ciascun ministero con missioni, programmi e azioni. La nuova
normativa aggiorna il «Bilancio» alle nuove tendenze economiche: ad esempio nel Def, a fianco del
Pil, sarà introdotto l'indice del benessere, il Bes-Istat, che calcola la qualità della vita ( ambiente,
lavoro, salute). La Repubblica – 14 maggio 2016
Previsioni Istat Anche se con un differenziale negativo di mezzo punto rispetto alla media dei
paesi dell'Eurozona, l'economia italiana continuerà a crescere quest'anno fino a segnare una
variazione in termini reali del Pil dell'1,1%; tre decimali in più rispetto al 2015 e un decimale in
meno di quanto prevede il Governo nel Def. Questa la stima dell'Istat nella prima previsione
annuale (la seconda arriverà a metà novembre), che corregge al ribasso (-0,3%) quella fatta nel
novembre scorso alla luce di una più modesta dinamica delle esportazioni e di uno scenario
internazionale caratterizzato da un rallentamento delle economie emergenti, una frenata di quella
statunitense, un lieve apprezzamento dell'euro e una stabilizzazione del prezzo del petrolio poco
sopra i 40 dollari al barile. Il Sole 24 Ore – 18 maggio 2016
II segreto della longevità? Secondo una ricerca compiuta da Università di Bologna e Cnr si
nasconde nella popolazione batterica intestinale. Lo studio, pubblicato su «Current Biology», è stato
compiuto su 24 persone di età tra i 105 e i 110 anni con l'obiettivo di trovare gli elementi che le
hanno portate a superare il secolo di vita. “Le persone molto longeve sono considerate un esempio
di invecchiamento in salute riguardo alle malattie cardiovascolari, al diabete e alle sindromi
metaboliche” spiega Elena Biagi, biotecnologa molecolare dell’Università di Bologna. “Noi
abbiamo cercato di vedere cosa accade nel microbiota degli ultracentenari e abbiamo individuato
batteri che in alcuni di loro tendono ad aumentare, quando invece normalmente la tendenza è il
contrario”. La Stampa Tuttoscienze – 18 maggio 2016
Antibioticoresistenza. La resistenza dei batteri agli antibiotici è un fenomeno in espansione, che
però è possibile contrastare osservando alcuni semplici comportamenti. “I batteri multi resistenti
sono conseguenza dell'abuso, o dell'uso inappropriato, degli antibiotici” spiega l’immunologo
Alberto Mantovani: “è da qui che bisogna partire per cambiare la situazione”. Non si deve poi
sottovalutare l'importanza delle corrette norme igieniche: “un gesto semplice come lavarsi le mani
sottolinea Mantovani - è basilare perché preserva dalle infezioni”. Infine, va ribadito il ruolo
fondamentale delle vaccinazioni: “è stato accertato come l'uso dei vaccini consenta di diminuire
quello degli antibiotici e, di conseguenza, la comparsa dei batteri multi resistenti”. La Repubblica
– 20 maggio 2016
Robot sostituti del pancreas. La ricerca è da anni concentrata sui cosiddetti pancreas artificiali,
sistemi a circuito chiuso che ora è possibile realizzare grazie al miglioramento della tecnologia dei
sensori per il monitoraggio della glicemia in tempo reale. La Food and drug administration (Fda)
considera l'approvazione di questa apparecchiatura una priorità e diverse aziende stanno lavorando
ai progetti per il pancreas robotico. Tuttavia, l'iter per arrivare allo sviluppo commerciale e alla
concessione delle autorizzazioni richiede molto tempo, sicuramente più di quanto molti pazienti
siano disposti ad attendere. Per questo negli Stati Uniti sono già circa una cinquantina le persone
che hanno fabbricato da sé tali dispositivi. Italia Oggi – 17 maggio 2016
IL SEGRETARIO
Dott. Alfonso MISASI
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Annarosa RACCA