Programma del corso 2010-2011 - Dipartimento di Sociologia e

Metodologia della ricerca sociale
Maria Cacioppo, Maria Pia May
Università degli studi Milano Bicocca - Facoltà di Sociologia
Corso di Laurea Magistrale in Programmazione
e gestione delle politiche e dei servizi sociali
METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE
I ANNO - A.A. 2010-2011
MARIA CACIOPPO – MARIA PIA MAY
[email protected] [email protected]
Obiettivi
Il corso propone alcuni temi di metodologia della ricerca sociale rilevanti per le attività di
programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali.
A tal fine si propone di potenziare le capacità logiche e tecniche utili per il reperimento, la
raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati; di sollecitare una riflessione critica sui processi e i
prodotti delle attività di ricerca.
Contenuti
A – Alcune scelte strategiche del disegno di ricerca
B – Dati statistici per la programmazione sociale
C – L’analisi dei dati
Il corso prevede lezioni ed esercitazioni guidate. Nel programma dettagliato, che segue, sono
indicate le letture di riferimento e le istruzioni per le esercitazioni da preparare per l’esame.
Valutazione
Le esercitazioni vanno presentate in forma scritta (stesura individuale) almeno una settimana
prima della data dell’appello, consegnandole in una delle caselle di posta dei docenti (caselle
23 oppure 35 in U7, III piano).
L’esame orale, a partire dai contenuti delle esercitazioni, si propone di accertare la conoscenza
degli argomenti e delle letture indicate come obbligatorie.
Il corso ha carattere specialistico, pertanto presuppone da parte degli studenti la conoscenza
degli elementi di base dei metodi e delle tecniche della ricerca sociale. Chi affronta per la
prima volta lo studio della Metodologia della ricerca sociale troverà specifiche indicazioni in:
Conoscenze preliminari
Corso di laurea magistrale PROGEST – a.a. 2010-2011
Facoltà di Sociologia - Università degli studi Milano Bicocca
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Metodologia della ricerca sociale
Maria Cacioppo, Maria Pia May
PROGRAMMA DETTAGLIATO E ISTRUZIONI PER LE ESERCITAZIONI
Premessa
Tra i diversi stili di insegnamento della Metodologia della ricerca sociale, abbiamo privilegiato,
seguendo classici quali Madge e Hyman*, quello che si fonda sull’analisi e la discussione di
esperienze realizzate di ricerca empirica. Per questo durante le lezioni e nelle indicazioni
bibliografiche di supporto trovano largo spazio, a fianco dei contributi teorici, riferimenti,
resoconti, esemplificazioni tratte da puntuali citazioni di rapporti di ricerca, Di qui l’importanza
per gli studenti di saper illustrare gli argomenti teorici con un’adeguata esemplificazione. Le
bibliografie fornite tengono conto di questa esigenza.
* Hyman H.H., Disegno della ricerca e analisi sociologica (1955), Marsilio ed., Padova 1967,
Madge J., Lo sviluppo dei metodi di ricerca empirica in sociologia (1962), Il Mulino, Bologna 2003,
A1 – La dialettica tra metodi di ricerca qualitativi e quantitativi (ricerche standard e non
standard)
 I problemi metodologici di fondo: metodo e tecniche; il rapporto tra realtà,
pensiero e linguaggio (Marradi, 2007)
 I caratteri distintivi delle ricerche standard e non standard (Corbetta,
1999; Ricolfi, 1997)
 Le ricerche qualitative di tipo etnografico (Cardano, 2009)
A2 - I rapporti tra i soggetti della ricerca come elemento rilevante del processo di ricerca , in
particolare in campo sociale
Bibliografia parte A 1 - 2
Per l’esame:
Riferimenti teorici – letture obbligatorie
Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 1999, cap. 1 - I paradigmi
della ricerca sociale, cap. 2 - Ricerca quantitativa e ricerca qualitativa, pagg. 17-80
Ricolfi L., La ricerca empirica nelle scienze sociali: una tassonomia, in Ricolfi L. (a cura di) La ricerca
qualitativa, Carocci, Roma, 1998, pp. 19-44
Marradi A. Metodologia delle scienze sociali, Il Mulino, Bologna, 2007, cap.1 e 2, pagg.11-46
Cardano M., Presentazione a Etnografie: immagini della pratica etnografica, in Rassegna Italiana di
Sociologia n.1 2009, pp. 5-16
Esercitazione n.1 – Schedatura ricerca etnografica (vedi istruzioni)
All’esame gli studenti devono essere inoltre in grado di presentare oralmente un esempio di disegno di
ricerca quantitativa/standard (es.: ricerca IARD sulla condizione giovanile), un esempio di ricerca
qualitativa con base dati ispezionabile (es.: Dentro la cura), una ricerca di tipo etnografico. (vedi di
seguito)
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Metodologia della ricerca sociale
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 Esempi di ricerche (per le esemplificazioni richieste gli studenti possono scegliere
anche ricerche non presenti in questa lista)
Quantitative/standard
Buzzi C., Cavalli A., de Lillo A., Rapporto giovani. Sesta indagine dell’Istituto Iard sulla condizione giovanile in Italia,
il Mulino, Bologna 2007
IreR, Quattro studi sulla vulnerabilità sociale. Rapporto dell’indagine sociale lombarda 2000, Guerini e Associati,
Milano, 2001
Mauri L., May M., Micheli G.A., Zajczyk F., Vita di famiglia. Social survey in Veneto, F. Angeli, Milano, 1992
Facchini C. (a cura di) Tra professione e impegno. Gli assistenti sociali come soggetti del welfare, Il Mulino,
Bologna, 2010
Qualitative
Abbatecola E, “ Le reti insidiose” in Caritas Ambrosiana-Ambrosini M.(a cura di), Comprate e vendute. Una ricerca
su tratta e sfruttamento di donne straniere nel mercato della prostituzione, F. Angeli, Milano, 2002, (pp. 69-133)
Taccani P. (a cura di), Dentro la cura. Famiglie e anziani non autosufficienti, F. Angeli, Milano, 1994
Bestetti G. ( a cura di), Sguardi a confronto. Mediatrici culturali, operatrici dell’area materno infantile, donne
immigrate, F.Angeli, Milano, 2000
ASL Provincia di Milano n.1 Dip.ASSI, Comune di Milano Scuola per operatori sociali, Valutare l’oggi per progettare
il domani. Famiglie, disabili, operatori nei casi di handicap medio-grave e psichico, Gennaio 1999 (il rapporto va
richiesto via mail alle docenti)
Caritas, Ferite invisibili. Il mal-trattamento psicologico degli anziani, Angeli (pubblicazione prevista per marzo
2011).
Carabelli G., Cacioppo M., Grasso L., Reti di cura in psichiatria. Strumenti di lettura e di intervento, F.Angeli,
Milano, 1999
IreR, Equilibri fragili. Vulnerabilità e vita quotidiana delle famiglie lombarde, Guerini e Associati, Milano, 2003
(N.B. è la parte qualitativa della Indagine sociale lombarda citata nel precedente gruppo di ricerche)
Micheli G.A., Derive. Stati e percorsi di povertà non estreme, F.Angeli, Milano, 1995
(N.B. è la parte qualitativa della Indagine sociale veneta citata nel precedente gruppo di ricerche)
Carabelli G. (a cura di), Molti soggetti per un percorso. Una ricerca sui servizi per l’handicap grave, Unicopli,
Milano, 1993
Jahoda M., Lazarsfeld F.P., I disoccupati di Marienthal, Edizioni Lavoro, Roma, 1993
- metodo etnografico
Leonini L.(a cura di), Andar di notte. L’altro volto di Milano, Unicopli, Milano, 1988, in particolare Navarini G. “Un
luogo della notte: la Stazione Centrale” e Colombo E. “Le tribù della notte in Stazione” (pp.31-115)
Coletto D., Vivere nell’economia informale: il caso dei “cercatori di rifiuti” di Porto Alegre, Brasile, in: Rassegna
Italiana di Sociologia n.1 2009, pp. 17-47
Lusardi R., Abitare la terapia intensiva, tra pratiche, corpi e tecnologie, in Rassegna Italiana di Sociologia n.1
2009, pp. 75-99
Cancellieri A., Come sopravvivere alla differenza. Etnografia dei confini sociali in un condominio multiculturale, in
Etnografia e ricerca qualitativa, n.1 2010, pp. 11-36
Marzorati R., Quartieri tra privatizzazione e domesticazione dello spazio pubblico. Milano e Barcellona a
confronto, in Etnografia e ricerca qualitativa, n.1 2010, pp. 37-59.
NB Tra le ricerche indicate più sopra sono particolarmente significative sotto il profilo della partecipazione degli
operatori sociali al gruppo di ricerca:
Carabelli G. (a cura di), Molti soggetti per un percorso. Una ricerca sui servizi per l’handicap grave, Unicopli,
Milano, 1993;
Carabelli G., Cacioppo M., Grasso L., Reti di cura in psichiatria. Strumenti di lettura e di intervento, Franco Angeli,
Milano, 1999;
ASL Provincia di Milano n.1 Dip.ASSI, Comune di Milano Scuola per operatori sociali, Valutare l’oggi per progettare
il domani. Famiglie, disabili, operatori nei casi di handicap medio-grave e psichico, Gennaio 1999
 Per chi vuole approfondire:
Cardano M., La ricerca qualitativa, Il Mulino, Bologna 2011 (ottimo manuale appena uscito)
Lyn R., Morse J.M., Fare ricerca qualitativa. Prima guida, F.Angeli, Milano, 2009
www.sociologiaqualitativa.it
www.portale.analisiqualitativa.com
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Metodologia della ricerca sociale
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A3 - La concettualizzazione e l’operativizzazione delle variabili




la rappresentazione figurata del concetto
la specificazione delle dimensioni
la scelta degli indicatori
la costruzione degli indici
Nel corso delle lezioni sono stati presentati esempi relativi alle aree della “povertà/esclusione
sociale” e del “benessere/progresso”.
Bibliografia parte A 3
Per l’esame:
letture obbligatorie
Vedi Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino,1999 cap.3 e cap-12,
par. 11.2 – 13.2, p.538-554.
Oppure:
de Lillo A., Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d’uso per l’indagine quantitativa, Pearson
Italia, Milano-Torino, 2011, cap.1 par.1.3, pagg. 24-40 e par.1.6, pag.53-59.
Gli studenti devono essere in grado di presentare un processo di concettualizzazione
/operativizzazione di una variabile, a partire dagli esempi tratti dalle letture in bibliografia o da
ricerche empiriche (vedi esemplificazioni seguenti)
 Esempi di messa a punto della concettualizzazione su una specifica area tematica
Saraceno Ch., Prefazione, in Ranci C., Le nuove disuguaglianze sociali in Italia, Il Mulino, Bologna, 2002
Una presentazione e commento degli indicatori di povertà più utilizzati è in: Tangorra R., Misurare la povertà, in
Prospettive Sociali e Sanitarie, 2009, n.6-7, speciale su: Povertà e politiche di contrasto e inserimento sociale.
Vedi anche, per la concettualizzazione dei “senza dimora”, Istat, Caritas e a. I servizi alle persone senza dimora. I
primi risultati, 2010, su www.istat.it/sanita (16-12-2011)
Oppure: Mingo I., Dal pensiero agli indicatori: misurare “l’esclusione sociale”. La complessa definizione operativa
di un concetto multidimensionale, in Bezzi C., Cannavò L., Palumbo M. (a cura di), Costruire e usare indicatori
nella ricerca sociale e nella valutazione, Franco Angeli, Milano, 2010, pagg.146-170
Oppure:
Sommario del: Rapporto della Commissione sulla misura della performance dell’economia e del progresso sociale
(traduzione Introduzione a cura di CGIL nazionale in: www.cgil.it; originale in: www.stiglitz-sen-fitoussi.fr (31-012011)).
Un’applicazione sta in: Barilla Center for Food and Nutrition, La misurazione del benessere delle persone: il BCFN
Index, in: www.barillacfn.com/ (31-01-2011)
vedi anche: Cnel e Istat misurano il benessere, www.istat.it (31-01-2011)
 Per chi vuole approfondire
La formulazione originale del processo di concettualizzazione è di Lazarsfeld P.F., Dai concetti agli indici empirici,
edito per la prima volta nel 1958 e ripubblicato in Cardano M., Miceli R. (a cura di), Il linguaggio delle variabili,
strumenti per la ricerca sociale, Rosenberg e Sellier, 1992
Sempre sui temi della concettualizzazione e operativizzazione, vedi Marradi A., Concetti e metodi per la ricerca
sociale, ripubblicato nel testo di Cardano e Miceli sopra indicato, e il più recente Marradi A. Metodologia delle
scienze sociali, Il Mulino, Bologna, 2007
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Metodologia della ricerca sociale
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B – La ricerca e l’utilizzo dei dati statistici
 Enti produttori e diffusori di statistiche ufficiali
o L’attuale mutamento del sistema delle fonti istituzionali a livello nazionale
(SISTAN, ISTAT) e europeo (EUROSTAT)
o Principali indagini e rilevazioni istituzionali e loro caratteristiche (Censimenti,
Rilevazione continua forze di lavoro, Indagine sui consumi, Indagine multiscopo,
EU-SILC)
o Fonti amministrative, rilevazioni universali e campionarie, diverse modalità di
accesso ai dati
 I sistemi di indicatori sociali
o Gli indicatori sociali: cenni storici e metodologici - indicatori oggettivi e soggettivi
– le social survey
o Criteri organizzativi dei sistemi di indicatori – esempi di sistemi di indicatori (cfr
OECD, SISREG)
 Sistemi informativi, osservatori, banche dati
Bibliografia parte B
Per l’esame:
letture obbligatorie:
Statistiche ufficiali:
Newsletter del SISTAN n.60. Numero speciale Conferenza di Statistica, dicembre 2010, in www.sistan.it
(14 febbraio 2011)
Le notizie aggiornate sui grandi enti statistici si trovano nei rispettivi siti, e precisamente www.sistan.it ,
www.istat.it , http://ec.europa.eu/eurostat
Esempi di sistemi di indicatori sociali si trovano in
OECD (www.oecd.org ); sul sito EUROSTAT (http://ec.europa.eu/eurostat); sul sito dell’ONU
(http://unstats.un.org/unsd ); sul sito www.ires.piemonte.it (sistema degli indicatori sociali regionali
SISREG della Regione Piemonte)
Sistemi informativi, osservatori, banche dati
Osservatori: quale ruolo nelle politiche sociali? Speciale in Prospettive Sociali e Sanitarie n.20, 15
novembre 2008 pagg. 1-3
Castegnaro C., Pasquinelli S., Sistemi informativi per il sociale, in Prospettive Sociali e Sanitarie n.15, 1
settembre 2010, pagg.1-5
Esercitazione n.2 – Analisi di enti e prodotti statistici presenti nel web
Esercitazione n.3 – Analisi e valutazione critica dell’uso degli indicatori e proposta
di un set di indicatori tematici
NB - Chi non avesse alcuna conoscenza sulle Statistiche ufficiali può riferirsi a:
de Lillo A., Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d’uso per l’indagine quantitativa, Pearson Italia,
Milano-Torino, 2011, cap.3 par.3.2 – 3.4, pagg. 139-159
 Per chi vuole approfondire
Castegnaro C. (a cura di) I sistemi informativi per il sociale, i Quid n. 8, Supplemento al n. 10/ 2010 di Prospettive
Sociali e Sanitarie
Mauri L. Ricerca sociale applicata e policy making: una pluralità di approcci metodologici, in Studi di sociologia,
n.3, 2010, pag. 347,382
Mauri L. (a cura di) Il sistema informativo sociale, Carocci Faber, Roma, 2007, cap.1 - Alcuni aspetti definitori,
pagg. 15-33
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Metodologia della ricerca sociale
Maria Cacioppo, Maria Pia May
Scortegagna R. Informatizzare la cartella sociale: precauzioni e prospettive, in La Rivista di Servizio Sociale,
1/2009
Tresso G, Boniatti C. La cartella sociale informatizzata: presentazione dell’indagine CISIS, in www.cisis.it
(16/2/2011)
Un esempio di Relazione Sociale è: Provincia di Milano, Osservatorio per le Politiche Sociali (a cura di), Crescere a
Milano, Provincia di Milano, Milano, 2010
Un esempio di utilizzo di varie fonti informative, in particolare istituzionali e di tipo amministrativo, è: Gori C. (a
cura di) Come cambia il welfare lombardo. Una valutazione delle politiche regionali, Maggioli ed., Sant’Arcangelo
di Romagna, 2011
C – L’analisi dei dati


L’analisi dei dati di ricerche quantitative:
o come si imposta un progetto di elaborazione e analisi dei dati quantitativi
(indagine campionaria):
o la matrice dei dati disponibile – la manipolazione delle variabili (costruzione di
nuove variabili: ricodifiche, indici, tipologie)
o le distribuzioni di frequenza – le tavole di contingenza (a due e a tre variabili)
Come leggere i risultati di un’indagine quantitativa: le relazioni tra variabili e la direzione
delle percentuali, la semplificazione e la presentazione delle tabelle, la qualificazione
dei dati
A questa parte si riferisce l’ Esercitazione n.4 – Analisi dei dati – ricerca quantitativa

L’analisi dei dati di ricerche qualitative:
o come si imposta un progetto di analisi: il caso e il contesto, lettura trasversale e
codifica, tipologie e classificazioni
o esempi e stili di presentazione dei risultati
A questa parte si riferisce l’ Esercitazione n.5 – Analisi dei dati – ricerca qualitativa
Bibliografia parte C
Per l’esame:
letture obbligatorie
Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 1999, cap.12, par. da 1 a 6, pagg.
475-503; par.10-11 pagg. 529-542; cap.13, par. da 1 a 2 pag. 555-578
Oppure:
de Lillo A., Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d’uso per l’indagine quantitativa, Pearson Italia,
Milano-Torino, 2011, cap.6 (escluso par.6.3), cap.7 par. 7.1, 7.2, 7.7, 7.8
Cardano M., Tecniche di ricerca qualitativa, Carocci, Roma, 2008, par.3.3 L’analisi della documentazione
empirica, par.3.4 La comunicazione dei risultati
 Per chi vuole approfondire
Marradi A. Metodologia delle scienze sociali, Il Mulino, Bologna, 2007
Corbetta P., Gasperoni G., Pisati M., Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 2001
Cardano M., Tecniche di ricerca qualitativa, Carocci, Roma, 2008, Introduzione
Kauffmann J.C., L’intervista, il Mulino, Bologna 2009, cap. IV La costruzione della teoria
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ESERCITAZIONE N.1
SCHEDATURA RICERCA ETNOGRAFICA
L’esercitazione consiste nel leggere e analizzare sotto il profilo metodologico il resoconto da
una ricerca etnografica.
Le ricerche che vi proponiamo, tra cui scegliere, sono:




Coletto D., Vivere nell’economia informale: il caso dei “cercatori di rifiuti” di Porto
Alegre, Brasile, in: Rassegna Italiana di Sociologia n.1 2009, pp. 17-47
Lusardi R., Abitare la terapia intensiva, tra pratiche, corpi e tecnologie, in Rassegna
Italiana di Sociologia n.1 2009, pp. 75-99
Cancellieri A., Come sopravvivere alla differenza. Etnografia dei confini sociali in un
condominio multiculturale, in Etnografia e ricerca qualitativa, n.1 2010, pp. 11-36
Marzorati R., Quartieri tra privatizzazione e domesticazione dello spazio pubblico.
Milano e Barcellona a confronto, in Etnografia e ricerca qualitativa, n.1 2010, pp. 3759.
NB – tutti i resoconti sono reperibili online sull’OPAC di Bicocca
Le voci per la schedatura (da preparare scritta per l’esame*) sono:
 OGGETTO DELLO STUDIO
 IL LUOGO
 UTILIZZO/FUNZIONE DELLA LETTERATURA
 COINVOLGIMENTO / DISTANZA DEL RICERCATORE RISPETTO AI SOGGETTI
STUDIATI
 TECNICHE / STRUMENTI DI RILEVAZIONE
 LA FUNZIONE DEL TEMPO
* gli studenti frequentanti possono consegnare la schedatura durante il corso. Gli studenti non
frequentanti invece devono consegnarla, insieme con le altre esercitazioni scritte, una settimana prima
dell’appello d’esame
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Metodologia della ricerca sociale
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ESERCITAZIONE N. 2
ANALISI GUIDATA SU INTERNET DI ENTI E PRODOTTI STATISTICI
Obiettivi
L’esercitazione consiste in:
 a - visitare alcuni siti internet di enti produttori di dati e di Osservatori, banche dati,
sistemi informativi, per acquisire una conoscenza diretta, attiva e aggiornata della rete
di istituzioni che, ai diversi livelli territoriali, producono e promuovono informazioni
statistiche; schedarne due (vedi più oltre)
 b - scegliere e analizzare alcune tabelle/grafici che riportano dati statistici oppure
indicatori sociali, al fine di comprenderne i contenuti, ricostruirne accuratamente il
processo di formazione
Come procedere: modalità consigliata
a - iniziare esplorando liberamente il sito, facendo attenzione agli obiettivi e alle modalità
organizzative complessive (a chi si rivolge, a quali domande risponde, che rubriche ha ecc.),
andando a vedere anche, se disponibile, la mappa o la presentazione del sito stesso;
 in seguito, per i due siti che si sceglie di schedare (uno internazionale e uno nazionale)
approfondire l’analisi con particolare attenzione a *:
o presenza di dati statistici online di interesse per la programmazione sociale;
forma in cui sono disponibili (dati grezzi – non elaborati, rapporti statistici,
selezione di indicatori sociali)
o disponibilità di note metodologiche per la definizione e costruzione degli
indicatori sociali e per l’individuazione delle fonti (intese qui come le rilevazioni
all’origine della produzione del dato)
*per una migliore comprensione della terminologia più “tecnica” usata da qui in
avanti si rimanda ai manuali di Metodologia
 schedare in forma scritta i due siti scelti seguendo i punti sopra indicati (quadro
generale, presenza e forma dati online, parti metodologiche).
b – Scegliere due tabelle o grafici o set di indicatori sociali dai siti visitati
 Per ciascuna tabella/grafico o indicatore sociale va preso in considerazione:
o il contenuto informativo e l’uso che ne viene fatto (argomento oggetto della
tabella, analisi critica del commento);
o ricostruzione del percorso dei dati, livello/i territoriali di riferimento
o come sono espressi i dati (valori assoluti, percentuali – quale il 100 -, numeri
indici…)
o decostruzione degli indicatori utilizzati (partendo da quali dati e con quali
formule sono stati costruiti)
o eventuali commenti su possibile utilizzo/interesse
 Parte delle risposte potranno essere trovate con facilità, parte richiederanno la
consultazione dei siti internet degli enti che hanno prodotto o elaborato/organizzato i
dati, facendo riferimento alle sezioni in cui vengono riportate informazioni
metodologiche, metadati, ecc.
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Elenco di siti utili per l’esercitazione
Internazionali
- ONU
http://unstats.un.org/unsd (Nazioni Unite – Statistics Division)
www.undp.org (UNDP – United Nations Development Program)
- Europa - Eurostat
http://ec.europa.eu/eurostat (scegliere ad es. Social cohesion)
- OECD
www.oecd.org
Nazionali
http://www.sistan.it
http://www.istat.it
www.lavoro.gov.it
Locali
www.regione.lombardia.it
www.famiglia.regione.lombardia.it
www.regione.toscana.it
www.regione.marche.it
www.provincia.Milano.it
www.provincia.va.it
www.sestosg.net (Sesto san Giovanni)
www.comune.milano.it  Servizi on line  banche dati e statistiche
www.comune.modena.it
www.comune.tn.it
www.comune.bolzano.it
www.comune.jesi.an.it
Osservatori, banche dati, sistemi informativi
www.osservatoriopolitichesociali.marche.it (politiche sociali)
www.ismu.org (immigrazione)
www.IRES.Piemonte.it (SISREG Sistema degli indicatori Sociali regionali)
www.agenzialavorolombardia.it (mercato del lavoro)
www.provincia.milano.it (anche mercato del lavoro)
www.starnet.unioncamere.it (mercato del lavoro)
www.disabilitaincifre.it (handicap)
www.centromaderna.it (anziani)
www.minori.it (Osservatorio Firenze) (minori)
www.childoneurope.org (minori)
www.osservatorionazionalefamiglie.it (famiglie)
http://cercaservizi.provincia.va.it (offerta servizi)
www.sisel.regione.lombardia.it (sistema informativo stat. enti locali Lombardia)
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ESERCITAZIONE N. 3
ANALISI E VALUTAZIONE CRITICA DELL’USO DEGLI INDICATORI
E PROPOSTA DI UN SET DI INDICATORI TEMATICI
Obiettivi
-
-
riflettere sulle modalità di utilizzo delle informazioni/dei dati nella stesura di un
rapporto sociale, nella conduzione di un’analisi di bisogni e risorse (ad es. le “basi
conoscitive” dei piani di Zona), nella costruzione di un Osservatorio ecc..
provare a costruire un paniere di indicatori sociali.
A tal fine è necessario:
1 – Scegliere un’area tematica (es.: anziani – minori – disabili – stranieri – dipendenze –
mercato del lavoro – abitazioni – povertà – adozione – alcool e giovani….)
2 – Individuare alcuni “materiali” (almeno tre) relativi all’area scelta.
Tali “materiali” possono consistere in: osservatori tematici, rapporti, rilevazioni specifiche, parti
di Piani di zona….. Tra i “materiali” è consigliabile fare anche riferimento a siti/ rilevazioni/
rapporti sovranazionali (ONU, Eurostat, OECD..)
I materiali scelti devono essere analizzati e schedati (vedi punto 3) e possono costituire un
esempio e uno stimolo per la costruzione del set di indicatori
3 – Schedare ciascun materiale con le seguenti voci:
- Titolo, reperibilità (provenienza/sito)
- Scopo/obiettivo
- Blocchi / tipi di indicatori utilizzati
- Fonti utilizzate (in relazione ai diversi blocchi di dati/indicatori)
- Breve commento (fuochi d’analisi, completezza….)
Cruciale e qualificante è la parte di analisi relativa a fonti e soprattutto, agli indicatori
4 – Proporre e commentare un “proprio” set di indicatori relativi all’area scelta.
E’ opportuno prendere spunto dagli insiemi di indicatori individuati nei materiali analizzati (o
anche in altri documenti e siti), selezionandoli e integrandoli. Per tale integrazione è
importante tener conto del panorama delle fonti dei dati, disponibili o attivabili, in un’ottica di
realizzabilità del paniere proposto.
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ESERCITAZIONE N. 4
ANALISI DEI DATI – RICERCA QUANTITATIVA
Materiali necessari.
 Per l’analisi dei dati quantitativi, gli studenti potranno scegliere una di queste tre indagini
campionarie (condotte mediante questionario strutturato):
 Ricerca IARD 2007 sulla Condizione giovanile in Italia
 Ricerca Assistenti sociali - Facchini C. (a cura di) Tra professione e impegno. Gli
assistenti sociali come soggetti del welfare, Il Mulino, Bologna, 2010
 Indagine Eurobarometer 74.1, Poverty and Social Exclusion, TNS Opinion & Social,
Brussels, 2010 (http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm)
I materiali necessari sono:
 nel caso si scelga la Ricerca IARD 2007 sulla Condizione giovanile in Italia:
presentazione:
cfr. il testo Buzzi C., Cavalli A., de Lillo A., Rapporto giovani. Sesta
indagine dell’Istituto Iard sulla condizione giovanile in Italia, il
Mulino, Bologna 2007, parti metodologiche
strumenti rilevazione: file Ricerca Giovani IARD – Questionario.pdf (in:’dispense
online’)
 nel caso si scelga la Ricerca Assistenti Sociali:
file”Ricerca AS” su dispense online con:
presentazione
questionario
 nel caso si scelga la ricerca Eurobarometro i file su dispense online:
presentazione:
file Ind Eurobar 74.1 readme.pdf
questionario
file Ind Eurobar 74.1 quest.pdf
Come procedere in concreto
1) leggere bene la presentazione e il questionario della ricerca scelta.
Individuare, a partire dai temi di indagine affrontati dal questionario, un argomento da
approfondire attraverso un proprio progetto di elaborazione ed analisi secondaria.
E’ bene che la scelta si basi sull’interesse e sulle curiosità che l’argomento suscita, cioè
su cosa si vorrebbe sapere/approfondire a proposito dell’argomento stesso. Le curiosità
vanno poi tradotte in domande che possono avere risposta (se ci aspettiamo una
particolare risposta possiamo dire di avere una ipotesi di ricerca) “interrogando” i dati
raccolti dall’indagine con opportune richieste di elaborazione.
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Metodologia della ricerca sociale
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2) Esplicitare il proprio percorso di analisi e le richieste di elaborazione dei dati facendo
puntuale riferimento alle domande/variabili del questionario (IMPORTANTE: specificare il
testo e il numero della domanda/variabili come indicati nel questionario stesso). Questo
progetto di analisi va consegnato, via e-mai,l alle docenti che provvederanno a fare le
elaborazioni richieste, e a restituirne i risultati (distribuzioni di frequenza, tavole di
contingenza a due o massimo tre variabili)
NB – spesso è necessario effettuare più richieste successive: è meglio ad esempio
partire dalle distribuzioni di frequenza per poi passare in un secondo momento alla
richiesta di aggregazioni, o di altre manipolazioni di variabili, e di tavole di contingenza.
3) Sulla base delle elaborazioni ottenute si presentano in modo chiaro e leggibile i risultati,
attraverso un commento corredato dalle tabelle o dai dati ritenuti più significativi. Ciò
significa innanzitutto operare una selezione delle tabelle o dei dati prodotti dalle
elaborazioni, ma anche una “pulizia” e una semplificazione che agevoli la
comunicazione.
Cosa si deve fare, ovvero cosa si deve portare all’esame:
Una sintetica relazione scritta composta da :
a) Progetto di analisi: presentare l’argomento scelto tra quelli presenti nel questionario, le
domande di ricerca che guideranno l’analisi, eventuali ipotesi di lavoro
b) Identificazione delle variabili (facendo riferimento al n° di domanda/e del questionario)
e piano di elaborazione (distribuzioni di frequenza, incroci, trattamento di variabili –es
riduzione in classi, costruzione di nuove variabili ecc.) anche qui facendo riferimento al
n° delle domande del questionario che vanno utilizzate.
c) Presentazione dei risultati delle elaborazioni con commento, in relazione alle domande
di partenza.
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ESERCITAZIONE N. 5
ANALISI DEI DATI – RICERCA QUALITATIVA
Materiali necessari:
 Per l’analisi dei dati qualitativi, gli studenti potranno scegliere una di queste quattro
indagini condotte principalmente con lo strumento dell’intervista discorsiva:
-
una ricerca sulla disabilità psichica e medio-grave
una ricerca sulla cronicità psichiatrica
una ricerca sulla mediazione linguistico culturale
una ricerca sulle storie di vita professionali di assistenti sociali
Questi materiali sono tutti reperibili in ‘dispense online’:
 Ricerca su disabili, famiglia, servizi:
file “Ricerca disabilità” su dispense online con:
presentazione
scheda identikit famiglia
traccia famiglie.doc
 Ricerca sulle reti di cura in psichiatria:
file “Ricerca cronicità psichiatrica” su dispense online con:
presentazione
scheda identificativa 1
scheda identificativa 2
traccia intervista
 Ricerca sui mediatori linguistico culturali nella scuola:
file “Ricerca mediatori lc” su dispense online con:
presentazione
traccia focus group
traccia intervista individuale
scheda individuale
 Ricerca sulle storie professionali di assistenti sociali:
file “Ricerca storie professionali as” su dispense online con:
presentazione
traccia intervista individuale
-
Trascrizioni di almeno 5 interviste
Per le trascrizioni gli studenti devono mettersi in contatto con le docenti, che provvederanno ad
inviarle via mail.
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Come procedere in concreto
1) Leggere con attenzione le interviste mettendo a fuoco ciascuna “situazione”
rappresentata (il caso e il suo contesto).
2) Compilare le schede sintetiche (Identikit, Profilo) che raccolgono gli elementi di
identificazione essenziale per ogni caso.
3) Individuare uno o più temi che si ritengano particolarmente interessanti – tra quelli
previsti nelle aree di indagine, e analizzare rispetto a ciascuno di essi differenze e
analogie tra i 5 casi analizzati, evidenziando i brani che in ciascuna intervista affrontano
quel tema per poterli confrontare con le altre (analisi trasversale).
4) Presentare i risultati dell’analisi attraverso un commento che sia prenda in
considerazione i singoli casi – importanza del contesto e delle connessioni interne
espresse in ogni singola “storia”, sia renda conto dell’analisi trasversale delle interviste.
Il commento utilizza brevi brani tratti dalle interviste, scelti perché rappresentativi di un
aspetto ritenuto significativo, sia in quanto comune ai casi studiati, sia in quanto
“particolare”.
Cosa si deve fare, ovvero cosa si deve portare all’esame:
Una sintetica relazione scritta in cui:
1) Siano esplicitati i temi – tra quelli previsti dalla traccia e presenti nelle interviste, sui
quali si focalizza l’analisi
2) Vengano presentati i risultati, anche attraverso l’utilizzo di brani tratti dalle interviste
Per informazioni, chiarimenti e richieste di materiali:
Maria Cacioppo
[email protected]
Maria Pia May
[email protected]
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