Docenti: Antonello Tiziana - Bianco Maura - Liceo Celio

Istituto Celio - Roccati
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI
Indirizzo: Servizi Sociali e tempo libero
Anno scolastico 2011 – 2012
Classe 3° A
Disciplina: Scienze Sociali - Docente: Bianco Maura
Vi è molta incertezza nel definire i programmi d’istruzione,
nel selezionare i contenuti da proporre ai giovani.
In un contesto sociale che è in continua trasformazione
molti insegnanti sono consapevoli
della precarietà delle loro proposte,
della durata effimera delle loro scelte.
P. Calegari
PROFILO FORMATIVO
Il profilo formativo dell’indirizzo delle Scienze Sociali va collocato in uno scenario che pone al centro
dell’attenzione la complessità e le sue caratteristiche di globalizzazione e di comunicazione. La complessità e la
pluralità delle culture induce l’utilizzazione delle diverse discipline socio – umane nel loro ampio
spettro. Queste, pur delineate nella specificità dei rispettivi linguaggi, richiedono comunque di essere
integrate tra loro in modo tale da rispondere alle necessità interpretative di contesti problematici
complessi e multidimensionali.
Il percorso formativo del Liceo delle Scienze Sociali si proietta verso la conoscenza del mondo contemporaneo
ed è quindi fondato sulla padronanza di metodi e strumenti che permettano di acquisire tale
conoscenza. Al centro dell’apprendimento ci saranno dunque gli esseri umani collocati nel loro
ambiente fisico, geopolitico, relazionale, e considerati nella diversità di società, culture, organizzazioni
politico – istituzionali e forme di produzione economica.
Gli studenti faranno propri gli strumenti concettuali e le tecniche di analisi indispensabili per
organizzare le loro conoscenze in ambito sociale - sia formali sia informali – per essere in grado di
attuare una lettura critica del mondo contemporaneo. Le Scienze Sociali contribuiranno, con i loro
apparati specifici, alla individuazione di nodi problematici e alla loro discussione, fermo restando il
principio della trasversalità disciplinare. Partire dal presente non significa però ignorare il passato. E’
dunque fondamentale far sì che gli studenti siano in grado di collocare i fenomeni e gli eventi in una
prospettiva storico – culturale che ne illumini il senso ed il significato.
Ruolo determinante assumeranno, pertanto, le esperienze di osservazione ed interazione con la realtà –
territorio (v. stage formativo)
OBIETTIVO ISTITUZIONALE
Dare risposta a diffuse esigenze che provengono dalla società e dalla cultura per acquisire saperi e
competenze nel campo delle scienze sociali, tali da comprendere e decodificare la complessità del
mondo contemporaneo e da provocare comportamenti adeguati e consapevoli.
FINALITA’




Motivare la costruzione di prerequisiti per attività rivolte al sociale con prevalenti valenze formative
riferite ad aspetti relazionali, di comunicazione, di organizzazione e di ricerca in ambito sociale.
Formare cittadini capaci di leggere gli alfabeti della nostra società.
Formare cittadini più consapevoli dei meccanismi complessi dell’organizzazione sociale e dei
problemi che essa pone.
Formare individui caratterizzati dalle capacità di capire, orientarsi, prevedere, progettare e prendere
decisioni per far fronte ai problemi incontrati nel contesto di una società caratterizzata dalla
dimensione globale dello sviluppo – economico, politico, relazionale – della cultura e degli scambi
comunicativi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
1
CONOSCENZE
Lo studente formato, al termine del quinquennio conosce:
 lo statuto epistemologico delle discipline previste dal curricolo, colto nella sua dinamicità e in
particolare delle scienze sociali: psicologia, sociologia, etno-antropologia, scienze della formazione.
 Le interdipendenze dei diversi approcci o punti di vista che tali discipline esprimono nella
consapevolezza dell’inesauribilità dell’oggetto.
 Le tappe fondamentali dell’evoluzione di dette discipline, delle scuole e delle teorie cui si collegano
le principali problematiche affrontate.
 I linguaggi disciplinare specifici e i contesti comunicativi entro cui le discipline si muovono.
 Le metodologie della ricerca sociale, con particolare riferimento all’area storico - antropologica.
 Le problematiche essenziali relative alla produzione, raccolta, conservazione, selezione,
interpretazione delle fonti, con l’avvertenza che tali fonti nel contesto delle scienze sociali sono più
vaste di quelle tradizionali.
 Elementi di analisi e di decodifica di un saggio storico, antropologico, sociologico ecc. .
 Le principali modellizzazioni utili a rappresentare le società e i loro processi.
 Elementi di base della statistica e delle scienze sperimentali.
COMPETENZE
Lo studente formato, al termine del quinquennio sa:
 Problematizzare la realtà e i diversi fenomeni e contesti.
 Osservare in maniera strutturata i fenomeni collegati alla società complessa.
 Padroneggiare i linguaggi, gli strumenti, le tecniche e i metodi disciplinare colti nelle loro
interrelazioni.
 Analizzare, decodificare, interpretare i fenomeni, scegliendo gli approcci disciplinari più opportuni e
collocandoli nei contesti maggiormente significativi.
 Lavorare in gruppo, specificatamente assunto attraverso la metodologia della ricerca che si esplica
in competenze di progettazione, organizzazione, gestione, verifica e valutazione di un campo di
indagine.
 Orientarsi nel senso della gestione di sé in rapporto agli altri in un contesto operativo ed
istituzionale quale quello proposto da esperienze di stage.
 Valorizzare le differenze sapendosi mettere in rapporto con l’altro, cogliendone il punto di vista.
CAPACITA’
Lo studente formato, al termine del quinquennio, sa fare:
 Lettura della società:
- Saper osservare, analizzare e descrivere la realtà ed i fenomeni sociali.
- Saper comunicare esperienze di analisi del sociale utilizzando linguaggi specifici.
- Saper riconoscere e analizzare aspetti della società utilizzando le diverse prospettive disciplinari.
- Saper ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali per collocarli nei diversi contesti.
 Rapporto io – altri:
- Saper interagire e collaborare con Istituzioni, Enti, persone, gruppi anche di culture diverse.
- Saper inquadrare problemi di organizzazione sociale, di formazione e di gestione delle risorse
umane.
- Saper affrontare la provvisorietà.
- Saper gestire il conflitto.
- Saper progettare interventi nel territorio coerenti con le esperienze maturate.
LINEE DI PROGETTUALITA’

Il cambiamento sociale: come individuarlo, come gestirlo, come anticiparlo e, quindi, come
progettarlo.
2





La differenza di genere per la costruzione dell’identità e per il proprio arricchimento in un
processo di confronto con l’altro da sé e del suo riconoscimento.
La varietà e la ricchezza dei linguaggi della società: conoscenza, riconoscimento e loro
utilizzazione.
La ricerca sociale come ricerca empirica ed ipotetico – deduttiva (maturare un habitus mentale
che solleciti lo studente ad un atteggiamento critico nei confronti delle esperienze sociali e della
loro rielaborazione concettuale).
Uguaglianza delle opportunità ed equivalenza dei risultati formativi: gli strumenti concettuali,
sociali e psicopedagogici per garantire a tutti lo sviluppo di personali capacità.
Diritti umani: universalità, consapevolezza, riconoscimento e violazione.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 3°A è composta da 22 studenti: 21 femmine ed un maschio, provenienti buona parte da
Comuni limitrofi alla città (anche della provincia di Padova). L’attuale assetto della classe è il risultato di
una serie di adeguamenti, inserimenti da altra liceità, una ripetenza, verificatisi in questa prima annualità
del triennio.
La classe, che conosco da questo anno, presenta, come tutte le classi, una eterogeneità di atteggiamenti
e di motivazioni allo studio. Questo elemento induce l’insegnante a diversificare la metodologia nella
presentazione dei contenuti disciplinari per favorirne l’apprendimento da parte di ciascuno. Tutti gli /le
studenti/esse seguono con partecipazione; taluni interagiscono nel dialogo educativo coinvolgendosi
nella co-costruzione della conoscenza/competenza.
o Modulo A – Oggetto e metodo delle Scienze Sociali
Unità 1 – Antropologia (Oggetto e metodo dell’antropologia)
- Che cos’è e di che cosa si occupa l’antropologia culturale.
- Le diverse interpretazioni dell’oggetto della ricerca antropologica.
- L’approccio antropologico: caratteristiche e condizionamenti
- Il metodo e le sue trasformazioni.
- I principali strumenti metodologici.
Unità 2 – Sociologia (Oggetto e metodo della sociologia)
- Che cos’è e di che cosa si occupa la sociologia.
- All’origine della riflessione su oggetto e metodo della ricerca sociologica
- Due livelli di ricerca.
- Una o due sociologie?
- Teoria e ricerca.
- Le tecniche di ricerca empirica
Approfondimenti: lettura (R. Dahrendorf, L’homo sociologicus e le sue caratteristiche.
Unità 3 – Psicologia (Oggetto e metodo della psicologia)
- Che cos’è e di che cosa si occupa la psicologia.
- La psicologia come scienza
- Teoria e ricerca
- I sistemi di ricerca
- Le tecniche di ricerca.
Unità 4 – Pedagogia (Oggetto e metodo della pedagogia)
- Che cos’è e di che cosa si occupa la pedagogia
- L’oggetto del sapere pedagogico e delle scienze dell’educazione.
- I saperi sull’educazione fra teoria e pratica
- La ricerca scientifica in campo educativo e pedagogico
- L’ampliarsi della ricerca pedagogica e i sistemi di ricerca.
- Le tecniche
Approfondimenti: lettura (Gaston Mialaret, Le situazioni educative)
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o Modulo B – Storia delle Scienze socio – umane
Unità 1 – Antropologia: Storia dell’antropologia
- Quando è cominciata l’impresa antropologica.
- L’antropologia culturale dell’Ottocento.
- L’età classica dell’antropologia culturale
- Gli orientamenti dell’antropologia culturale contemporanea
Unità 2 – Sociologia: storia della sociologia
- Quando inizia la sociologia?
- La sociologia dell’Ottocento
- L’età classica della sociologia: Emile Durkheim e il primato del sociale sull’individuale.
- Max Weber e la comprensione dell’azione sociale.
- La sociologia americana degli esordi e la scuola di Chicago
- George Herbert Mead e l’interazionismo simbolico
- La sociologia fenomenologica e l’etnometodologia
- Lo struttural – funzionalismo di Parsons e il neofunzionalismo di Merton
- La sociologia marxista e la “teoria critica” della società
- La crisi della sociologia.
Unità 3 – Psicologia: storia della psicologia
- Dove inizia la storia della psicologia.
- La psicologia degli esordi: Wundt e lo strutturalismo.
- Gli esordi dell’indagine su intelligenza e apprendimento
- Le principali scuole psicologiche europee del Novecento: Freud e la psicoanalisi.
- Jean Piaget e la psicologia genetica
- La psicologia della forma e le leggi dell’apprendimento
- La scuola storico – culturale e Vygotskij
- Il comportamentismo
- Il cognitivismo e le sue funzioni
Unità 4 – Pedagogia: storia della pedagogia
- Storia della formazione e della pedagogia
- La riflessione educativa dall’antichità pre-ellenica all’età ellenistica
- La pedagogia del Cristianesimo e l’educazione nel Medioevo
- La teorizzazione pedagogica fra Umanesimo e Rinascimento
- La formazione tra Riforma protestante e Riforma cattolica
- Educazione e istruzione fra “secolo della metodologia” e “secolo dei Lumi”
- Le scuole nuove e l’attivismo pedagogico
- La psicopedagogia contemporanea
- La crisi della pedagogia e la crisi dell’educazione
La valutazione iniziale sarà orientata sia sul piano qualitativo, sia su quello quantitativo. Il percorso –
processo educativo proprio perché coinvolge la persona nella sua interezza (di vissuti, di riflessività e di
conoscenze), li valorizza entrambi.
Attraverso il dialogo saranno presentati i contenuti più significativi disciplinari pre-requisiti. Questa
metodologia ci sembra la più consona per favorire la partecipazione attiva degli studenti al processo di
insegnamento – apprendimento.
La verifica formativa, a conclusione dei moduli, consentirà la valutazione delle conoscenze, delle
capacità e delle competenze, non solo in merito alle specifiche “sezioni contenutistiche”, ma anche “di
base” in riferimento a modalità espositiva scritta e/o orali corrette, pertinenti, efficaci e personali.
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Istituto Celio - Roccati
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI
Indirizzo: Comunicazione
Anno scolastico 2011 – 2012
Classe 3° B
Disciplina: Filosofia - Docente: Bianco Maura
Lo svolgimento del programma di filosofia è finalizzato a maturare la capacità di:
 Impostare, sviluppare e risolvere con precisione logica e terminologica i problemi peculiari
della filosofia.
 Affinare lo spirito critico e la riflessione autonoma; in particolare la sensibilità a ricollegare
problematiche particolari e presupposti di carattere generale.
 Avviare e cogliere l’unità di ispirazione delle diverse manifestazioni culturali di una civiltà.
Competenze e abilità:
 Comprendere/utilizzare la terminologia specifica
 Riconoscere/definire concetti
 Individuare alcuni fondamentali problemi filosofici
 Ricostruire nei suoi nessi fondamentali il pensiero dei filosofi.
 Effettuare un’analisi testuale
Criteri metodologici e didattici
Saranno utilizzati i seguenti criteri interpretativi:
 Il rapporto tra contesto storico e gli atteggiamenti di pensiero
 L’attualità al fine di problematizzare conoscenze e idee
 La convergenza di diverse discipline intorno a tematiche particolarmente significative
 La discussione costante dei risultati e delle soluzioni conseguite attraverso il proprio lavoro
 La costante sollecitazione a porre domande e ad esprimere giudizi circostanziati
Ogni argomento sarà introdotto da una presentazione concettuale e integrato dalla lettura di testi
scelti per significatività e chiarezza.
 Modulo introduttivo: invito alla filosofia
- L’attualità della filosofia
- L’arte di ragionare; l’amore per il sapere
- Mito e filosofia
 Unità 1 – L’inizio della filosofia. Gli ionici e i pitagorici
- Le condizioni storiche per la nascita della filosofia
- Il viaggio come simbolo della ricerca filosofica
- Comunità e comunicazione filosofica nella Grecia prima di Socrate
- Le scuole filosofiche: gli ionici e la ricerca del principio, i pitagorici
 Unità 2 – L’ esperienza del divenire e il pensiero dell’essere. Eraclito e Parmenide
- L’universo mutevole di Eraclito
- L’essere unico e immobile di Parmenide e della sua scuola
- Percorsi testuali
 Unità 3 – La riflessione sull’uomo e sul mondo nell’antica sapienza orientale (cenni)
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 Unità 4 – Alle origini della scienza. I fisici pluralisti e la scuola medica di Ippocrate
- I fisici pluralisti: Empedocle, Anassagora e Democrito.
- Percorsi testuali
 Unità
-
5 – L’ arte della comunicazione e del dialogo. I sofisti e Socrate
Lo scenario storico e culturale della democrazia antica
Il movimento della sofistica
Alle radici della nostra civiltà: Socrate
Percorsi testuali
 Unità
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6 – Platone
La dottrina delle idee e il destino dell’anima
L’amore come ponte tra mondo sensibile e mondo intelligibile
L’etica e la politica
L’educazione, l’arte e la dialettica
L’origine del mondo naturale
L’ultima riflessione di Platone: le Leggi
Percorsi testuali
 Unità
-
7 – Aristotele
Il progetto filosofico
La metafisica
La fisica e la psicologia
L’etica e la politica
L’arte e la retorica
La logica
Percorsi testuali
 Unità 8 – Filosofia del dubbio e ricerca della felicità. Lo scetticismo e l’epicureismo
(linee generali)
 Unità 9 – L’etica del dovere. Lo stoicismo (linee generali)
 Unità 11 – Agostino e il pensiero cristiano delle origini
- Due modelli a confronto: quello ebraico – cristiano e quello greco
- La vicenda umana e intellettuale di Agostino fino alla conversione
- Il problema della verità, la libertà, il tempo e la storia.
Percorsi testuali
 Unità 13 – Il rapporto tra fede e ragione in Tommaso e nella scolastica
- La scolastica e la domanda su Dio
- Tommaso d’Aquino
- La svalutazione della ragione e la mistica
Percorsi testuali
Rovigo, 10 ottobre 2011
La docente: Maura Bianco
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Istituto “Celio - Roccati”
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI
Anno scolastico 2011/2012
Indirizzo: Servizi Sociali e Tempo libero
Disciplina: Sociologia dell’integrazione
Classe 3° A
Docente: Bianco Maura
Premessa:
Il percorso formativo contribuirà a sviluppare soprattutto due formae mentis, entrambe fondamentali: la
logica processuale e la logica interno – esterno. Per logica processuale si intende pensare ai fenomeni in
termini di processi, con una sequenza di eventi e uno sviluppo, anziché in termini di entità statiche. Adottare
una logica interno – esterno significa cercare di capire i fenomeni muovendosi su due piani, uno interiore e
soggettivo, l’altro manifesto e oggettivo e nei ragionamenti considerare i due lati strettamente connessi e
intrecciati, anziché separati e indipendenti. Nelle scienze sociali niente può essere effettivamente compreso
senza un’adeguata “ ginnastica” interno – esterno.
Obiettivi di conoscenza:
 Essere orientati negli attuali studi sul versante individuale della vita sociale.
 Essere in grado di illustrare come l’individuo entra in rapporto con la realtà sociale.
 Dimostrare di conoscere i principali costrutti teorici e metodi adoperati nello studio del versante
individuale della vita sociale.
 Essere in grado di mettere in evidenza alcuni risvolti applicativi delle conoscenze apprese.
 Essere in grado di chiarire, seppur ad un livello elementare, i nessi tra trama della vita sociale e processi
e strutture macrosociali.
Obiettivi di competenza:
 Essere sensibilizzati ai problemi che si incontrano nella conoscenza della realtà sociale, con la
conseguenza di essere più accorti nel formulare giudizi e di capire come pensano gli altri ed essere più
tolleranti nei loro confronti.
 Padroneggiare i metodi quel tanto che occorre per condurre in proprio piccole indagini.
 Saper gestire consapevolmente interazioni, relazioni e attività di gruppo, cioè dimostrare di possedere,
seppur ad un primo livello, competenza sociale da esperto.
 Mostrare la sensibilità necessaria per interpretare adeguatamente fatti di cronaca e avvenimenti storico –
sociali.
Modulo introduttivo
 Indagine conoscitiva: definizione dei concetti – inserimento, integrazione, inclusione.
 I diversi approcci al concetto di integrazione: integrazione della personalità
(approfondimento: Elementi di Analisi Transazionale), integrazione del curricolo,
integrazione tra teoria e prassi (lo stage formativo), integrazione dei servizi (la “rete dei
servizi” nel territorio)
Bibliografia: fotocopie predisposte dalla scrivente
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Modulo - 1 –“Uomo e società: evoluzione biologica e cultura”
 Irenaus Eibl – Eibensfeldt, Il mito del buon selvaggio, (approfondimento: La differenza
come cifra dell’esistere)
 Peter L. Berger, Thomas Luckmann, La realtà come costruzione.
 Heinrich Popitz, L’artificializzazione della natura e della società
Modulo - 2 –“Psicologia, sociologia e antropologia del ciclo di vita”
 Elisabeth Burgos, Cerimonie della nascita.
 Jerome Kagan, Il fascino del determinismo della prima infanzia
 Joshua Meyrowitz, Il bambino maturo e l’adulto infantile
Modulo - 3– Le società e le culture – L’influenza sociale –
l’organizzazione sociale
 Vittorio Lanternari, Società semplici e società complesse
 Giovanna Ceccatelli Gurrieri, Andare a scuola in città
 Robert B. Cialdini, La scienza della persuasione
Bibliografia: Binazzi A. Tucci F. S., La ricerca contemporanea nelle scienze sociali, Palumbo ed.
2002 (per i moduli 1, 2, 3)
Modulo - 4– L’integrazione dei minori nei contesti educativi
 Identità di genere e pari opportunità: i bambini e le bambine
 Simone De Beauvoir, Il secondo sesso, l’esperienza vissuta. Infanzie, parte I, Il Saggiatore,
1975
 Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine, Feltrinelli, 1975 (pp. 165/169)
 Alberto Oliverio Ferraris, L’emarginazione in classe e nel gruppo
Bibliografia: fotocopie predisposte dalla scrivente ad integrazione dei testi
Modulo - 5–Il diversamente abile: inserimento, integrazione,
inclusione






La diversità: problema, sofferenza, risorsa.
L’handicap è la conseguenza del deficit, non il deficit stesso (OMS 1980)
Legge quadro 104/1992 – integrazione sociale del diversabile
Il vissuto e le interpretazioni della “diversità”
Dall’insegnante di sostegno alla rete dei servizi
Vecchie e nuove risorse per l’integrazione: risorse formali e informali (gli alunni e le
famiglie: strategie)
 Il cooperative learning: elementi fondanti, ruolo del docente, ruolo degli alunni
 Recupero dei ritardi di apprendimento: quali strategie?
 Il burnout dell’insegnante di sostegno
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Bibliografia a supporto del modulo:
-
A. Canevaro, Tre parole chiave per l’integrazione
D. Janes, Dall’insegnante di sostegno alla rete dei servizi, Erickson
A. Oliverio Ferraris, Il bambino e l’adulto, Laterza ed. 1994
D.R. Medeghini, Problematizzare il concetto di integrazione, in Animazione sociale, pp.
56/58
P.M. Fiocco, Una ricerca sull’integrazione dell’handicap: handicap a scuola (Padova,
Corso di laurea in Psicologia, insegnamento di Sociologia III, 1981)
Testi e schede predisposti dalla scrivente a supporto delle tematiche trattate.
Modulo - 6– Lo stage formativo (a supporto dello)




Perché lo stage formativo nel Liceo delle Scienze Sociali
Le dinamiche di gruppo e i fenomeni della gruppalità
Il gruppo: tappe evolutive
Scrivere un “diario” per riflettere sull’esperienza (di L. Mortari)
Rovigo, 10 ottobre 2011
La docente Maura Bianco
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Istituto “Celio – Roccati”
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI
Anno scolastico 2011 – 2012
Disciplina: Sociologia dell’integrazione
Classe V A
Docente:prof.ssa Bianco Maura
“Le strade della devianza e dell’emarginazione sono percorsi non sempre riconducibili
a logiche evidenti, ma sono spesso combinazioni e risultati di altri e più segnanti accadimenti.
Una volta dentro alla spirale del disagio può accadere tutto ed il contrario di tutto, ma quello che
in ogni caso influisce maggiormente nel ricucire strappi di dolore è il calore e l’accoglienza che
diventano viatico per ritorni sempre sperati ma di assai difficile realizzazione”.
( Giuliano Cagnin, in Prospettiva Esse, Anno VI, n° 1, 2002, p.4)
Avant – propos
Lo sviluppo della disciplina nel triennio ha mantenuto e mantiene tre elementi costanti:
l’integrazione della personalità, l’integrazione del curricolo, l’integrazione di individui, categorie,
gruppi che sono oggetto di analisi. Per quanto concerne il primo aspetto gli studenti (hanno cercato)
cercheranno, avvalendosi dell’apporto di teorie scientifiche, di individuare i meccanismi e/o i
processi mentali che si innescano nel momento dell’incontro con l’altro, evidenziandone stereotipi,
pregiudizi, attribuzioni, schemi…I contenuti individuati “dialogheranno” con le scienze sociali e l’
animazione costituendo una forte area aggregativa nel curricolo. I temi sviluppati, nella prima e
nella seconda annualità del triennio, si sono snodati in chiave evolutiva: integrazione del minore e
del diversamente abile (in terza), integrazione del preadolescente/adolescente e dell’immigrato (in
quarta); per l’anno in corso integrazione delle politiche carcerarie e dell’anziano.
Obiettivi di apprendimento:
Obiettivi di conoscenza
 Saper illustrare la trama della vita sociale, presentando analiticamente alcuni processi alla
base dei rapporti che si instaurano tra le persone.
 Essere in grado di chiarire i nessi tra trama della vita sociale e processi e strutture
macrosociali, cioè collegare il versante individuale dell’esperienza sociale con le grandi
realtà sociali.
Obiettivi di competenza
 Saper gestire consapevolmente interazioni, relazioni e attività di gruppo, cioè dimostrare di
possedere competenza sociale da esperto.
 Mostrare la sensibilità necessaria per interpretare adeguatamente fatti di cronaca e
avvenimenti storico – sociali, in maniera non superficiale, ma tenendo conto delle dinamiche
sottostanti.
Obiettivi di capacità
 Saper osservare, analizzare e descrivere la realtà ed i fenomeni sociali.
 Saper comunicare esperienze di analisi del sociale utilizzando il linguaggio specifico.
 Saper ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali per collocarli nei diversi
contesti.
 Saper inquadrare i problemi di organizzazione sociale, di formazione e di gestione delle
risorse umane.
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 Saper affrontare la provvisorietà.
 Saper gestire il conflitto.
Metodologia
Dalla teoria alla prassi e viceversa in una logica di circolarità, ci sembra la metodologia più idonea per
comprendere le tematiche e riferirle all’esperienza. Lettura, analisi di testi, documenti (con
l’individuazione dei nodi tematici/concettuali e della loro articolazione argomentativa); incontri con
figure significative della realtà socio - culturale, offriranno un supporto valido alla trattazione degli
argomenti oggetto di studio.
Verifiche formative e valutazione:
Le verifiche formative scritte, proposte alla fine del primo e del secondo modulo, consentiranno
allo/alla studente/essa di rivisitare le tematiche all’interno di un quadro di relazioni più articolate e
complesse, attivando collegamenti con le altre discipline socio umane e/o sociali, qualora lo studente ne
ravvisasse la necessità. Nello specifico, troveranno accoglienza contenuti quali: l’educatore carcerario,
l’educatore nei centri diurni e residenziali per gli anziani, l’addetto all’assistenza e la badante. Per quanto concerne
gli altri moduli il feed - back conoscitivo sarà attivato attraverso: interventi – dialogo, elaborazione di
mappe concettuali, elaborazione di quesiti tematici, messa a punto di alcuni percorsi pluridisciplinari.
La valutazione valorizzerà i seguenti elementi: padronanza dei contenuti, abilità espositiva (coerenza,
sistematicità, precisione, esaustività), padronanza lessicale, rielaborazione personale, capacità critica (v.
griglie di valutazione – Scienze Sociali di cui la disciplina è parte integrante)
Iter procedurale
Modulo – 1 – La voce dell’altro: percorso conoscitivo del carcere
“ Mostrami un uomo la cui vita è andata male e ti dimostrerò che è solo un caso se al posto suo non ci sei tu!”
Temi e problemi:
 Marginalizzazione, repressione legale, inserimento, integrazione sociale.
 Politiche di prevenzione del disagio e promozione del benessere individuale e sociale.
 Disagio devianza e criminalità: strumenti di prevenzione.
 Il reato, la pena, la giustizia.
 La giustizia:giustizia, certezza di equità della pena carceraria.
 Carcere e territorio: ruolo dell’Ente pubblico.
 La persona detenuta. Integrazione delle politiche carcerarie e rieducative.
 Risocializzazione e reintegrazione del detenuto: alternative alla pena.
 La comunità: il volontariato ed i servizi pubblici del territorio.
Bibliografia di riferimento – (manuali in uso)
- Avalle, Maranzana, Sacchi, Corso di Scienze Sociali, Zanichelli, 2008
- Binazzi, Tucci, La ricerca contemporanea nelle scienze sociali, 2002
Per approfondimenti:
- Luciano Gallino, Dizionario di Sociologia, (voci: marginalità, pp. 422/423; crimine,
pp. 185/ 193; devianza sociale, pp. 227/ 230).
- Ivano Spano, Teorie e forme della devianza e della criminalità, ed. Sapere
- AA. VV., Concetti, metodi, temi di Sociologia, Einaudi, pp. 162/170.
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Carceri: l’isola dell’indifferenza, in Prospettiva Esse, Anno VI, n° 1, Primavera
2002
- Carcere e territorio, in Animazione Sociale, n° 22, 1989, pp. 73/80.
- Nicolò Mangraviti, La persona detenuta, in Volontariato della giustizia, Atti del
Corso di formazione, ott./dic. 1998, pp. 26/ 37.
- Massimo Corezzola, Carcere e territorio: ruolo dell’Ente pubblico, in Volontariato
della Giustizia, pp. 56/ 70.
- Dietro le sbarre e dietro la lavagna…Quando i percorsi scolastici incontrano la
devianza, Sportello Giustizia Veneto.
- G. Milan, L’azione educativa e formativa per la promozione del soggetto in
situazione di devianza (Convegno – Cur/Rovigo – 30 ottobre 2003)
Verifica scritta
-
Modulo – 2 – La terza età – vecchiaia – senilità
“ Più che la solitudine mi manca il tuo sguardo. Più che il dolore mi manca il tuo calore. Più che la
disperazione mi manca il tuo abbraccio. Chissà… forse in tempo di verità.” (Gaia Ferrari)
Temi e problemi.
 La senilità: invecchiare biologico, psicologico e sociale.
 L’immagine sociale della vecchiaia.
 Vita affettiva e solitudine.
 Il ruolo dei servizi per la terza età.
Bibliografia di riferimento(manuali in uso):
- Avalle, Maranzana, Sacchi, Corso di Scienze Sociali, Zanichelli, 2008
- Binazzi, Tucci, La ricerca contemporanea nelle scienze sociali, Palumbo, 2002 ,
modulo 5, pp. 129/135
Per approfondimenti:
- Renzo Scortegagna, Invecchiare, Il Mulino, 1999 (capitoli, 1- 3 – 5 – 6).
Verifica formativa scritta
Modulo – 3 – L’influenza sociale – migrazioni e società sviluppate

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

Il pregiudizio etnico –razziale (Bruno M. Mazzara)
Definizioni di devianza (Howard Becker)
Immigrazioni: non sarà un’onda anomala (Massimo Livi Bacci)
Immigrazione e criminalità in Italia: tre teorie (Marzio Barbagli)
Il rifiuto degli estranei (David P. Barasch)
Modulo – 4 – le globalizzazioni - le società e le culture

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Piccolo mondo globale (E.J. Hobsbawm)
Globalmente rassegnati (Amartya Sen)
Lo scontro di civiltà (Samuel Huntington)
Società semplici e società complesse (Vittorio Lanternari)
I marginali dell’Africa (Michael Adam)
Modulo – 5 – Aspetti dell’organizzazione sociale - politica, economia e società
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La famiglia (Anthony Giddens)
Divisione del lavoro e uso del tempo (Chiara Saraceno)
L’età dei diritti (Norberto Bobbio)
Consumatori nella società dei consumi (Zigmunt Bauman)
Bibliografia di riferimento (manuali in uso):
- Avalle, Maranzana, Sacchi, Corso di Scienze Sociali, Zanichelli, 2008
- Binazzi, Tucci, La ricerca contemporanea nelle scienze sociali, Palumbo,2002
(moduli 4, 6, 7, 8, 9, 10)
Rovigo, 10 ottobre 2011
La docente: Maura Bianco
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Istituto “Celio - Roccati”
Liceo Sociopsicopedagogico
Anno scolastico 2011 – 2012
DOCENTE:
Prof.ssa Bianco Maura
CLASSE : 5^ C
Disciplina: Metodologia della ricerca socio –psico pedagogica
Premessa
La classe, composta da 18 studentesse, (che seguo da quest’anno) ha avviato, da subito, un proficuo
dialogo educativo, funzionale all’apprendimento dei contenuti disciplinari. Prima di affrontare e
sviluppare le grandi tematiche della ricerca delle scienze socio - umane è emersa la necessità di
rivisitare gli approcci, le tecniche e gli strumenti di cui si avvale la ricerca, al fine di connotare di
riferimenti scientifici le tematiche oggetto di ricerca – azione.
Proprio per consentire alle studentesse di organizzare lo studio con sistematicità, i tempi delle
verifiche d’ingresso sono stati “dilatati”; una verifica scritta è stata calendarizzata per la metà del
mese di Ottobre.
Obiettivi formativi
 Fornire allo studente più adeguate opportunità di conoscenza della realtà umana e sociale.
 Leggere criticamente la realtà sociale e la società.
 Sollecitare il naturale bisogno epistemico degli studenti, fornendo loro la “grammatica”
disciplinare.
Obiettivi di conoscenza
Lo studente conosce:
 alcuni fondamentali aspetti dello studio della società occidentale avanzata;
 gli aspetti più significativi del dibattito sulla modernità/post-modernità;
 il linguaggio specifico della disciplina e i contesti comunicativi entro cui si muove;
 gli elementi di analisi e di decodifica di un saggio di scienze socio – umane.
 le principali modellizzazioni utili a rappresentare le società e i loro processi.
Obiettivi di competenza
Lo studente sa:
 problematizzare la realtà e i diversi fenomeni e contesti;
 osservare in maniera strutturata i fenomeni collegati alla società complessa;
 padroneggiare i linguaggi e gli strumenti propri dello statuto epistemologico della disciplina;
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 analizzare, decodificare, comprendere i fenomeni sociali;
 valorizzare le differenze sapendosi mettere in rapporto con l’altro, cogliendone il punto di
vista.
Obiettivi di capacità
Lo studente sa fare:
In merito alla - lettura della società:
 sa osservare, analizzare e descrivere la realtà ed i fenomeni sociali avvalendosi delle
metodologie della ricerca socio – psico – pedagogica.
 sa comunicare esperienze di analisi del sociale utilizzando il linguaggio specifico;
 sa ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali per collocarli nei diversi contesti
In merito al – rapporto io/altri:
 sa inquadrare problemi di organizzazione sociale, di formazione e di gestione delle risorse
umane;
 sa affrontare la provvisorietà;
sa gestire il conflitto.
Modulo introduttivo: Approcci e tecniche di ricerca (modulo E)
 Il metodo etnografico, il metodo storico, il metodo comparativo, Il metodo sperimentale, il
metodo ermeneutico (cenni), elementi caratterizzanti.
 Le tecniche: studio di caso, l’inchiesta, l’intervista, l’esperimento in laboratorio e sul campo,
la ricerca d’archivio, l’osservazione, le storie di vita, i test – caratteri generali.
 Gli strumenti di cui si avvalgono le ricerche delle scienze socio – umane.
Modulo – 1 – La socializzazione e i suoi contesti (modulo A)
 Unità 1 – La famiglia
 La famiglia come viene delineata dalle ricerche in ambito antropologico,
sociologico, psicologico (iter evolutivo di cambiamento dell’istituzione sociale)
 Crisi della famiglia; ciclo di vita; funzioni e ruoli dei suoi componenti.
 La famiglia nel “sistema formativo integrato”.
Modulo – 2 – Socializzazione e diversità: condizioni e meccanismi della marginalità (modulo B
 Unità 1 – Identità culturali e intolleranza
 Il colonialismo e la politica della cultura: tradizioni, gruppi e identità.
 Il nuovo razzismo nella società occidentale: dalla colonizzazione americana alla Shoah.
 Eticità e discriminazione.
 L’antisemitismo come ideologia e i suoi effetti. Strategie per la riduzione del pregiudizio.
 I bambini stranieri a scuola: pedagogia, didattica e ricerca interculturale.
 Unità – 3 – La condizione deviante
 Problemi e approcci della devianza giovanile.
 Teorie sociologiche sulla devianza e sulla criminalità: approccio funzionalista, approccio
interpretativo – fenomenologico.
 Unità – 4 – Tossicodipendenza e condizione tossicodipendente
 Il concetto di droga e di tossicodipendenza.
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 L’evoluzione degli studi e dei modelli interpretativi dell’uso di droga.
 La tossicodipendenza giovanile. L’uso di droga e la figura del consumatore di sostanze
psicoattive.
 I programmi di prevenzione basati sullo sviluppo di abilità.
 Unità – 6 – La malattia e la condizione del malato
 Il concetto di malattia dal punto di vista storico.
 L’evoluzione del trattamento della “malattia mentale”- il punto di vista etnopsichiatrico.
 Erving Goffman: gli ospedali come “istituzioni totali”
 La reinterpretazione antipsichiatrica della follia (Ronald Laing)
 Alcune forme di psicoterapia per i disturbi del comportamento
 Unità – 7 – Adolescenza e condizione giovanile
 La società e la subcultura adolescenziale
 La “produzione” della condizione giovanile nella società industriale.
 Unità – 8 – La condizione degli anziani
 La psicologia della “vecchiaia”: senilità, terza, quarta età della vita
 Decadimento psico – fisico e ridefinizione della qualità della vita.
 Unità – 9 – Condizione femminile e identità di genere
 Identità sessuale, identità di genere, identificazione: un rapporto complesso.
 Identità di genere maschile e femminile: alcune ricerche.
Modulo – 3 – L’infanzia e le direzioni fondamentali dello sviluppo psichico (modulo D)
 Unità – 1 – L’infanzia nell’individuo e nella cultura
 Neil Postman “La scomparsa dell’infanzia” la crisi dell’infanzia nella società contemporanea
 L’infanzia nell’individuo e nella cultura. La fruizione dei media in età evolutiva
 Unità – 2 – L’apprendimento: dinamiche e motivazioni
 Caratteri generali dei processi cognitivi
 Le principali interpretazioni della motivazione.
 Le ricerche di Susan Harter e l’autopercezione di competenza.
 La natura dello sviluppo individuale e la sua teorizzazione psicologica.
 Unità – 3 – La creatività e il gioco: aspetti emozionali, cognitivi, sociali
 Criteri psicologici per lo studio della creatività
 Le competenze della creatività dal punto di vista cognitivo.
 La ragione e le emozioni dei bambini attraverso un “prodotto” creativo: la ricerca sul
disegno infantile e il suo sviluppo.
Metodologie didattiche e strumenti di lavoro che saranno usati
coerentemente con gli obiettivi dichiarati.
L’attività didattica coinvolgerà, in un’ottica interattiva discente – docente e si espliciterà attraverso:
- il dialogo educativo che prevede l’esperienza di ruoli diversi: relatore,
ascoltatore, moderatore;
- la sinergia metodologica tra lo studio delle teorie sociologiche e la lettura
diretta di testi di autori, che per gli studenti rappresentano “lenti” critiche di
interpretazione dei problemi;
- la didattica modulare che privilegia percorsi aperti all’approfondimento;
- l’esposizione orale e scritta;
- l’analisi di testi/saggi e argomenti con individuazione di nodi
tematici/concetti e della loro articolazione argomentativa.
- la costruzione di mappe concettuali e/o schemi sinottici
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Criteri di valutazione – modi delle verifiche
o La valutazione prenderà in considerazione i seguenti indicatori:
- padronanza dei contenuti;
- abilità espositiva (coerenza, sistematicità, analiticità, precisione, esaustività);
- padronanza lessicale;
- rielaborazione personale;
- capacità critica (collegamenti tra i diversi contenuti; capacità di dare giudizi
personali; capacità di far interagire le idee acquisite con la propria
esperienza);
- autonomia nella scelta e nell’uso di molteplici strumenti per garantire la
preparazione;
- abilità nel dialogare con il gruppo – classe.
o Le verifiche:
- colloqui individuali sugli argomenti oggetto di studio
- lettura e commento di brani studiati
- interventi individuali durante le ore di lezione
- prove scritte(saggi tematici, brevi relazioni sugli argomenti trattati e previsti
dalla progettazione, analisi testuale, elaborazione di mappe concettuali)
Rovigo, 10 ottobre 2011
la docente: Maura Bianco
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Liceo delle Scienze Sociali
Indirizzo: Servizi Sociali e tempo libero
Codocenza: Scienze Sociali – Filosofia
Docenti: Bianco Maura – Caldon Marina -Classe 3°A
Smeraglia Giovanni – Bianco Maura – classe 3°B
“Per favorire l’apprendimento, non si
tratta tanto di aumentare i concetti,
che sono destinati a variare nel tempo,
quanto piuttosto favorire
l’acquisizione dell’abilità di ricercare,
documentarsi, osservare, confrontare
dati, in breve, imparare a imparare”
(D. Francescano, A. Putton,
“Star bene insieme a scuola”
Obiettivi formativi:
 Orientare ad una presa di coscienza della complessità del sociale.
 Individuare strategie di approccio alle problematiche, maturando atteggiamenti di corretta
lettura dei fenomeni sociali.
 Sensibilizzare gli/le alunni/e all’approccio interdisciplinare.
 Sviluppare negli/nelle alunni/e la capacità di avvalersi di strumenti di indagine e di ricerca
interdisciplinare per analizzare tematiche di tipo sociale, pedagogico e psicologico.
Obiettivi di apprendimento:
Conoscenza
1. Acquisire, in modo via via più articolato e complesso, conoscenze in merito al binomio
identità – diversità.
2. Sviluppare processi di base in ambito delle scienze umane, per comprendere come si
sviluppa la relazione tra l’io/tu, tra l’io/noi.
3. Conoscere le risposte che i diversi approcci nell’ambito delle scienze sociali e delle filosofia
hanno dato alle tematiche trattate.
Competenza
1. Acquisire le capacità di analisi e di sintesi.
2. Acquisire competenze di analisi testuale.
3. Avvalersi di un lessico specifico in riferimento allo statuto epistemologico della disciplina.
4. Acquisire consapevolezza degli strumenti e dei metodi propri delle discipline.
5. Contestualizzare i fenomeni sociali nel periodo storico – sociale di riferimento.
6. Saper reperire materiali da fonti diverse e rielaborarli in modo coerente.
Capacità
1. Elaborare ricerche di tipo interdisciplinare.
2. Saper confrontare le risposte fornite dai diversi ambiti delle scienze umane e sociali
individuando analogie e differenze tra i diversi metodi.
Modulo 0: la comunicazione interpersonale
° Elementi e funzioni della comunicazione - Jakobson
° Gli assiomi della comunicazione (leggi Scuola di Palo Alto)
° Approccio sistemico alla comunicazione: elementi costitutivi
Approfondimenti: il linguaggio verbale e il linguaggio non verbale: caratteristiche; ostacoli alla
comunicazione: il rumore; le barriere comunicative (v. Thomas Gordon)
Modulo 1: La persuasione nelle scienze umane e sociali
Scienze sociali:
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
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Complessità e scorciatoie: gli automatismi comportamentali (essere o apparire, che cosa
dicono gli etologi e che cosa dicono gli psicologi sociali)
Che cos’è la persuasione (persuasione e comunicazione, persuasione e influenza sociale,
persuasione e atteggiamenti)
La persuasione nella vita quotidiana (cenni)
Bibliografia generale: Pighizzini, Spagnoletto, “ La ricerca e il pensiero”, ed San Marco (pp.
10/36) manuale in uso
Modulo 2: Persuasione e mass media (teorie degli effetti dei media sull’utente)
Scienze sociali:
 Teoria ipodermica
 Teoria psicologico – sperimentale e teoria empirica sul campo
 Teorie critiche: teoria della coltivazione, teoria della dipendenza, teoria della spirale del
silenzio)
 La ricerca sulla persuasione ( le caratteristiche della fonte, le caratteristiche del messaggio,
le caratteristiche del ricevente)
Bibliografia generale: fotocopie della scrivente
Modulo 3: Il rapporto Io/Altro: la definizione di identità procede parallelamente a
quella di alterità (xenofobia vs xenodochia)
Scienze sociali:
° G. Mantovani, L’altro come zero, in “L’elefante invisibile”, pp. 62/64
° F. Brown, in “Le meraviglie del possibile. Antologia della fantascienza” a cura di S. Solmi e C.
Fruttero.(identità e tradizione, tra intolleranza e tolleranza)
° C. Sirna, Ipotesi per un apprendimento interculturale.
° A. R. Calabrò, Il vento non soffia più. Gli zingari ai margini di una grande città, 1992
in AA.VV. Le voci dell’altro, Loescher
Nota: le Unità didattiche 2 (la retorica nell’età dei sofisti), 4 (il dibattito sulla retorica:Platone), 6 (il
dibattito sulla retorica:Aristotele) del manuale in uso saranno sviluppate in ambito filosofico.
Metodologia:
Lezione frontale di carattere problematico - l’utilizzo degli strumenti della didattica sono finalizzati
a: stimolare una conoscenza accurata e consapevole delle tematiche scelte; avviare gli/le alunni/e ad
approfondimenti mirati; utilizzare oltre al libro di testo diversi tipi di fonte.
Lavori di sintesi , mappature, esercitazioni scritte sono state le modalità attivate dalla docente per
verificare il conseguimento degli obiettivi e l’acquisizione delle conoscenze
Rovigo, 10 ottobre 2011
La docente: Maura Bianco
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Istituto “Celio – Roccati”
Liceo delle Scienze Sociali
Indirizzo: Servizi Sociali e tempo libero
Anno scolastico 2011 – 2012
Classe 5^ A
Codocenza: Scienze Sociali e Filosofia
Docenti: Antonello Tiziana - Bianco Maura
Avant-propos: i concetti organizzatori attorno ai quali si svilupperà il percorso formativo sono: la comunicazione –
relazione (educativa, sociale, interculturale) ,l’identità di genere, il potere e la responsabilità (senso di colpa…
responsabilità).
Obiettivi formativi:
 Consentire il dialogo tra i saperi per una visione unitaria della conoscenza.
 Cogliere lo statuto epistemologico delle discipline, pur “aprendosi” ad una visione
d’insieme.
 Formare individui caratterizzati dalle capacità di capire, orientarsi, prevedere, progettare e
prendere decisioni per far fronte ai problemi incontrati nel contesto di una società
caratterizzata dalla dimensione globale dello sviluppo politico, relazionale della cultura e
degli scambi comunicativi.
 Formare cittadini più consapevoli dei meccanismi complessi della organizzazione sociale e
dei problemi che essa pone.
 Formare cittadini capaci di leggere “gli alfabeti” della nostra società.
Obiettivi di apprendimento:
 Saper dialogare in gruppo (ascoltare, comprendere, integrare le informazioni acquisite con
quelle possedute).
 Saper contestualizzare le conoscenze (individuare la struttura concettuale degli argomenti
collocandoli in una dimensione problematica).
 Saper individuare le attività necessarie per analizzare, comprendere e interpretare
testi/saggi.
Metodologie didattiche e strumenti di lavoro che si intendono usare coerentemente con gli obiettivi
dichiarati.
L’attività didattica si esplicherà attraverso: dialogo educativo; esposizione orale e scritta; analisi di testi e argomenti – con individuazione dei nodi
tematici/concetti e della loro articolazione argomentativa; costruzione di schemi sinottici.
Le verifiche si avvarranno: dell’osservazione durante i momenti del dialogo educativo e, più in
generale, dell’attività del gruppo – classe; di esercizi assegnati a casa; di esposizioni svolte in
classe; di prove scritte quali: definizioni di concetti; costruzione di prove per verificare le
acquisizioni fatte.
 Esposizione orale, volta ad un inquadramento storico culturale degli argomenti trattati.
 Lettura, analisi e interpretazione di brani tratti da opere di autori: sia in classe, sia a casa.
 Discussione/dialogo, con l’intero gruppo – classe, sugli argomenti oggetto di studio.
 Uso del manuale come strumento in grado di integrare l’esposizione orale e la lettura dei
passi proposti.
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Criteri di valutazione
La valutazione verterà sui seguenti elementi:
-padronanza dei contenuti,
-abilità espositiva (coerenza, sistematicità, analiticità, precisione, esaustività)
-padronanza lessicale,
- rielaborazione personale,
-capacità critica (collegamenti tra i diversi contenuti, capacità di dare giudizi personali, capacità
di far interagire le idee acquisite con la propria esperienza)
- autonomia nella scelta e nell’uso di molteplici strumenti per garantire la preparazione,
- abilità nel dialogare con il gruppo – classe.
1° modulo: la comunicazione - relazione
Premessa: i concetti di istruzione e formazione nella specificità terminologico/concettuale. Il valore dell’educazione,
non identificabile con i suddetti concetti, nel suo senso originario; la domanda e la necessità nel contesto attuale
segnato da scetticismo. Il ruolo del maestro, educatore nello spaesamento sociale. La ricchezza del capitale umano,
risorsa per rinsaldare una cooperazione tra impresa e scuola.
 La comunicazione – relazione educativo/formativa:
- J. Dewey, in Democrazia ed educazione ( il valore formativo dell’esperienza)
- Z. Bauman, in La società individualizzata. Come cambia la nostra esperienza, Il
Mulino, Bo, 2002 (l’istruzione nell’età postmoderna)
- Agostino, nel De Magistro, XIII 45-XIV 46 (chi è il maestro?)
- J.J. Rousseau, in Emilio o dell’educazione, libro I,1 (l’educazione secondo natura)
- Edgar Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raffaello Cortina
ed. (estratto),
- Edgar Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero,
Cortina, Mi, 2000
- Approfondimenti: l’insegnante di qualità; crisi dell’educazione, crisi dei valori;
educare nel tempo della globalizzazione (saggio di Aluisi Tosolini); obiettivi e
caratteristiche dell’educazione interculturale.
 La comunicazione – relazione etnocentrica
- Paulo Freire, Pedagogia dell’autonomia”. Insegnare è una peculiarità umana (pp.
73 – 76).
- Andrea Villani (a cura di) Avishai Margalit, “La società decente” Guerini e
Associati, pp. 49 - 53.
-
Verifica formativa scritta .
2° modulo: donne e uomini – pensare la differenza
 Sviluppo umano e identità di genere: gli studi sull’identità di genere
 J. Stuart Mill, La servitù delle donne, pp. 33/40, 80 e 139
 S. de Beauvoir, Il secondo sesso, pp. 14/18 e 27/28, (donna non si nasce, si
diventa)
 Cavarero, Per una teoria della differenza sessuale, in AA.VV. Diotima. Il
pensiero della differenza sessuale, pp. 43/46 e 49/54 (la differenza sessuale ed il
linguaggio)
 C. Gilligan, Con voce di donna. Etica e formazione della personalità, pp. 14/17,
27, 30, 176 (l’etica della cura responsabile)
Approfondimento: sviluppo umano e differenza di genere nel mondo globale.
Verifica formativa orale o scritta
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3° modulo: il potere
( il potere ed i suoi limiti)
Premessa: la concettualizzazione della politica come esercizio del potere in una prospettiva di relazionalità in cui al
centro c’è il bene comune. In connessione a ciò il tema della giustizia che comprende l’equità come ridistribuzione
delle risorse.
 Papi, Fabietti, Morsetti, Il grano e la morte, Zanichelli, pp. 207 – 208.
 Giovanni Villarossa, Comunicazione, educazione e libertà, in Ricerche didattiche (giugno –
luglio 1994).
 AA.VV. Biblioteca di Scienze Sociali, tomo 2, Il potere politico, pp.23/26
 J. Barus – M. E. Enriquez, Il potere (libero adattamento) in Animazione Sociale, Novembre
2004 (pp.37/46)
 A. Giddens, Democrazia e globalizzazione, in Il mondo che cambia. Come la
globalizzazione ridisegna la nostra vita, pp. 86 – 97.
 J. Rawls, teoria della giustizia –diritto dei popoli
 H. Arendt, Le origini del totalitarismo, trad. it. di A. Guadagnin, Edizioni di Comunità, To
1999 e La banalità del male
Verifica formativa scritta.
4° modulo: l’etica della responsabilità
Premessa: senso di colpa e responsabilità ( etimologia; responsabilità nella comunicazione, nelle cure parentali,
nell’uso dei mezzi di comunicazione di massa, nella politica: linee guida per la riflessione)
 Max Weber, Politica come professione (estratto della conferenza) in “ La politica come
professione”, Paolo Volontè ( a cura di ), pp. 108 – 112/113.
 M. Weber, La politica come professione, in “Il lavoro intellettuale come professione”, trad.
it. di A. Giolitti, Einaudi, To 1976, pp.109 e segg.
 F. Savater, “Politica per un figlio”, ed. Laterza, pp. 16 – 25, 58 – 67, 115 – 129.
 Z. Bauman, “Le sfide dell’etica” ed. Feltrinelli, pp. 158 – 160, 166 – 168.
 L.L. Cavalli Sforza, “Introduzione alla genetica umana”, Mondadori, pp. 146 – 150, 165 –
166.
Verifica formativa orale o scritta.
Valutazione: vedasi griglie allegate alle programmazioni di scienze sociali e di filosofia.
Bibliografia:
- Aluisi Tosolini, La filosofia e le scienze umane, Percorsi e strumenti per l’orientamento,
Loescher, 2006 (manuale in uso)
- Saggi, fotocopie, articoli di giornali,… forniti dalle docenti a supporto delle tematiche
oggetto di studio.
Rovigo, 10 ottobre 2011
le docenti: Maura Bianco – Antonello Tiziana
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