ART. 6 - Comune di Surbo

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COMUNE DI SURBO
(Provincia Lecce)
CAPITOLATO D’ONERI PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
REFEZIONE SCOLASTICA PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA STATALE
CIG n. 02980495CF
ART. 1
DESCRIZIONE DELL' APPALTO
L'appalto ha per oggetto il servizio di fornitura pasti per gli alunni frequentanti la scuola
dell’Infanzia statale nei plessi seguenti:

via Tommaso Fiore;

via Lecce;

Giorgilorio.
Art. 2
DURATA DEL SERVIZIO
L’appalto ha la durata di anni tre e precisamente per gli anni scolastici 2009/2010
– 2010/2011 – 2011/2012 per un totale di 24 mesi.
Art. 3
QUANTIFICAZIONE PRESUNTA DELLA FORNITURA
Sulla base degli alunni della scuola materna statale iscritti dell’anno scolastico 20082009 e in base alle frequenze dell’anno scolastico corrente, i pasti annui da erogare si
quantificano in numero pari a circa 52.300 X 3 anni = circa pasti n. 156.900-tutti
prodotti nelle cucine comunali, dei quali n. 39.900 (relativi ai tre anni) circa saranno
veicolati al plesso di Giorgilorio e precisamente:

Scuola Materna –plesso via T.Fiore-pasti annui 23.200 X 3 anni=69.600
(prodotti nella stessa cucina del plesso);

Scuola Materna –plesso via Lecce-pasti annui
(prodotti nella stessa cucina del plesso);
15.800 X 3 anni= 47.400

Scuola Materna –plesso Giorgilorio-pasti annui 13.300 X 3 anni =39.900
(prodotti nella cucina del plesso di via Lecce e veicolati)
Il numero dei pasti sopra indicati è comprensivo del doppio pasto fornito ai
docenti e di una riserva per ogni sezione. Il numero, tuttavia, è del tutto indicativo
e non vincolante per l’Amministrazione.
Saranno pagati soltanto i pasti effettivamente richiesti e serviti.
Il servizio dovrà essere effettuato dal lunedì al venerdì.
La mancata attivazione o la soppressione, temporanea o definitiva, in alcuno dei plessi
indicati, del servizio di refezione, per sospensione dell’attività scolastica o per cause di forza
maggiore, non dà diritto a rivendicazione alcuna da parte della Ditta.
Art.4
AMMONTARE DELL’APPALTO
Il prezzo unitario per pasto, onnicomprensivo di tutti i servizi, derrate, prestazioni del
personale, spese ed ogni altro onere espresso e non dal presente capitolato, inerente e
conseguente ai servizi di che trattasi, è fissato in € 3,40 ( tre euro e quaranta cent.) oltre IVA
ed un ammontare totale di € 533.460,00 oltre IVA, pari a 24 mesi di servizio (otto mesi per
anno scolastico-da ottobre a maggio) e per presunti n.156.900 pasti.
Art. 5
REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
Alla gara possono partecipare, ai sensi degli artt.34 –37 e 49 del D.Lgs.vo n.163/2006
Ditte individuali, Società commerciali, Società cooperative e loro consorzi, Raggruppamenti
temporanei d’Imprese, che, in applicazione del succitato D.lgs.vo 163/2006, abbiano i
seguenti requisiti:
a) Certificato rilasciato dalla Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e
Artigianato o registri equivalenti dagli Stati UE per la categoria di attività
oggetto di gara, di data non anteriore a sei mesi, attestante il numero di iscrizione
e l’attività esercitata dall’Impresa che deve corrispondere al servizio oggetto
dell’appalto, con dicitura antimafia nel quale sia indicato il nominativo delle
persone designate a rappresentare legalmente la società stessa. Se trattasi di
Cooperativa Sociale, è necessario essere iscritti agli albi e registri previsti dalla
normativa vigente.
Nel caso di RTI e di Consorzi tale documentazione deve essere prodotta, pena
l’esclusione, da ciascuna impresa.
b) Assenza cause di esclusione ai sensi dell’art.38 del D.lgs.vo 163/2006.
Nel
caso di RTI e di Consorzi tale requisito deve averlo, pena l’esclusione, ciascuna
impresa.
c) Assenza cause ostative a contrattare con la pubblica Amministrazione in base
alla normativa vigente. Nel caso di RTI e di Consorzi tale requisito deve averlo,
pena l’esclusione, ciascuna impresa.
d) REFERENZE BANCARIE: almeno due rilasciate da Istituto di Credito con
riferimento all’importo posto a base di gara; nel caso di RTI e di Consorzi tale
documentazione deve essere prodotta, pena l’esclusione, da ciascuna Impresa.
e) Certificati rilasciati da Amministrazioni o Enti pubblici di aver avuto esperienza
nell’effettuazione di identici servizi (mensa scolastica) presso comunità
pubbliche e/o private durante il triennio 2006/2007/2008 con l’indicazione degli
importi, delle date e dei destinatari dei servizi.
I partecipanti dovranno altresì, presentare dichiarazione, sottoscritta in
conformità alle disposizioni del DPR 28 Dicembre 2000, n.445, con allegata
copia di valido documento d’identità sottoscritto, attestante:
f) di avere capacità economico e finanziaria attestata dal fatturato in servizio
analogo a quello oggetto della gara per gli anni 2006/2007/2008.
g) di avere capacità tecnica relativa sia alle attrezzature che al numero dei
dipendenti e collaboratori atti a garantire l’esatto espletamento di tutti i servizi
previsti per la gestione del servizio oggetto d’appalto.
h) di non concorrere al presente bando con altre Imprese aventi rapporti di controllo
ai sensi dell’art.2359 del Codice Civile.
i) di conoscere le “Linee guida per l’Educazione Alimentare –Ristorazione
Collettiva ed Attività fisica”, pubblicate sul B.U.R.P. n.44 dell’8/04/2002;
j) di essersi recato sui luoghi dove deve eseguirsi il servizio e aver preso esatta
visione dello stato dei plessi scolastici della scuola dell’Infanzia e di tutte le
circostanze generali e particolari che possono influire sull’esecuzione del
servizio;
k) di aver adempiuto, all’interno della propria azienda, agli obblighi di
sicurezza, impegnandosi ad osservare le norme in materia di prevenzione,
protezione e sicurezza del lavoro di cui alla D.lgs.626/1994 e s.m.i.;
l) di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei
disabili, ex art.17 –Legge 68/99 e s.m.i.;
m) di essere in regola con i versamenti contributivi e retributivi.
Nel caso di RTI e di Consorzi la dichiarazione, di cui alle lettere f) g) h) i) j) k) l) m)
deve essere presentata, pena l’esclusione, da ciascuna Impresa.
ART. 6
CRITERI DI AGGIUDICAZIONE
La gara verrà espletata mediante Procedura Aperta, ai sensi dell’art.55, comma 5, e con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa sull’importo a base di gara, ai sensi dell’art.83 del dlgs.
163/2006.
Non sono ammesse offerte in aumento.
I criteri di valutazione per l’individuazione dell’offerta più vantaggiosa sono i seguenti:
Punteggio complessivo massimo attribuibile: PUNTI 100 così articolati:
a)-Elaborato tecnico dell’offerta qualitativa del servizio ……………………..….……. max 60 punti
b)-Offerta economica……………………………………………………………………...max 40 punti
a) Elaborato tecnico dell’offerta qualitativa del servizio - max punti 60
consistente in un’unica relazione che illustra l’organizzazione generale, nonché la qualità aziendale
dell’impresa e del servizio oggetto d’appalto, suddivisa in 6 parti cui saranno attribuiti i rispettivi
punteggi nei termini seguenti:
1) Organizzazione del servizio:…………………………………Max punti 10
 Organico del personale addetto alla preparazione, cottura,
distribuzione e pulizia dei centri cottura:
- fino a 150 ore settimanali……………..punti 1
- da 151 ore a 170 ore settimanali……...punti 3
- oltre 170 ore settimanali……………....punti 5
-
 Livello di professionalità del responsabile dell’azienda:
fino a 3 anni di anzianità nel settore specifico della Ristorazione
scolastica…………… ……………..punti 1
fino a 6 anni di anzianità nel settore specifico della Ristorazione
scolastica……………………………..punti 3
con anzianità di almeno 10 anni……...punti 5
2) Formazione del personale:……..………………..………………Max punti 5
 Corsi di formazione da attuare nel triennio dell’appalto:
- Con una durata sino a 6 ore………………...punti 1
- Con una durata compresa fra 7 e 9 ore……...punti 3
- Con una durata maggiore di 9 ore…………...punti 5
3) Integrazione attrezzature e/o dotazione nuovi arredi
presso i plessi scolastici per apportare miglioramento
al servizio ……..…………………………….…………………Max punti 20
- progetto tendente a integrare le attrezzature esistenti
e/o dotare i plessi scolastici di nuove attrezzature che
possano migliorare il servizio. Il punteggio sarà attribuito
ad insindacabile giudizio della Commissione,
secondo il criterio di comparazione tra i progetti presentati dagli offerenti.
4) Certificazioni di qualità inerenti l’appalto …..………………Max punti 10
 Certificazione di qualità
UNI EN ISO 9001: 2000….....................…punti 5
 Certificazione di Gestione Ambientale
UNI EN ISO 14001:2004..……………..…punti 5
5) Utilizzo di prodotti biologici, tipici e a denominazione di
Origine protetta –art. 59, comma 4, Legge 488/99……………Max punti 5
Per ogni prodotto, oltre ai 5 previsti all’art. 9 del presente capitolato,
sarà attributo 1 punto per un massimo di 5 punti.
6) Approvvigionamento delle derrate alimentari………….........…Max punti 10
Fornitori certificati:
sarà attributo 1 punto per ogni fornitore in possesso della
certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 sino a max 10 punti.
b)Offerta economica –punti 40
- Alle offerte presentate verrà assegnato un punteggio compreso tra 0 e 40 punti.
Zero punti verrà assegnato all’offerta meno vantaggiosa economicamente, verranno
assegnati invece 40 punti alla Ditta partecipante che presenterà il ribasso maggiore.
Alle altre offerte verrà assegnato un punteggio determinato mediante interpolazione lineare.
Art.7
ONERI INERENTI IL SERVIZIO
Sono a carico della Ditta appaltatrice:
 L’approvvigionamento delle derrate alimentari
 La preparazione e cottura dei pasti giornalieri presso le cucine situate nei plessi di via
Lecce e di via T.Fiore;
 La preparazione e cottura dei pasti giornalieri da trasportare al plesso di Giorgilorio
presso la cucina del plesso di via Lecce;
 La somministrazione dei pasti;
 La ripulitura, lavaggio e igienizzazione delle stoviglie e dei locali utilizzati per la
preparazione e somministrazione dei pasti.
 Il trasporto dei pasti dal plesso di via Lecce –sede di cottura- al plesso di Giorgilorio.
Esso deve avvenire con l’utilizzo di automezzo idoneo ed autorizzato sotto il profilo
igienico-sanitario atto a garantire la qualità del cibo a destinazione;
 Il vestiario del personale addetto alla preparazione e distribuzione dei pasti;
 Il posizionamento dei sacchi contenenti i rifiuti nel contenitore posto all’esterno del
cortile della scuola.
Art.8
PREPARAZIONE DEGLI ALIMENTI
I pasti dovranno essere confezionati, in giornata, presso i locali delle cucine situate
nei plessi della scuola materna statale di via T. Fiore e di via Lecce.
Le cucine rispondono ai requisiti richiesti dalla legge in materia e il Comune è
titolare per ciascuna di esse di regolare autorizzazione sanitaria rilasciata dalla
competente A.S.L.
La distribuzione dei pasti dovrà avvenire entro le ore 12,00/12,30 di ciascun giorno
del calendario scolastico, escluso il sabato.
La Ditta appaltatrice, entro le ore 9,30 di ogni giorno, tramite personale dalla stessa
incaricato, prenderà le presenze degli alunni, ritirerà i buoni-pasto già in possesso dagli
alunni e comunicherà al personale di cucina il numero dei pasti da preparare.
Art. 9
CARATTERISTICHE QUANTITATIVE E QUALITATIVE DEGLI ALIMENTI
I pasti dovranno essere conformi, per tipologia e qualità, al menù approvato dal
competente servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Azienda Sanitaria
A.S.L. LE/1 e forniti nella quantità prevista dalle tabelle grammature.
Il menù è differenziato su quattro settimane ed è unico.
E’ consentita, in via temporanea, una variazione del menù nei seguenti casi:
 Guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto;
 Interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti,
interruzioni dell’energia elettrica, etc…
Ogni eventuale variazione dovrà essere concordata con il Responsabile del servizio.
Gli ingredienti dovranno essere di prima qualità, in ottimo stato di conservazione,
prodotti secondo le vigenti disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti delle norme
igieniche e sanitarie. Le confezioni ed etichettature dovranno essere conformi alle vigenti
leggi in materia, espresse in lingua italiana e mai incomplete.
Essi dovranno rispondere ai requisiti di cui all’allegato A), parte integrante del
Capitolato e per almeno cinque elementi forniti, previsti nella suddetta tabella si richiede
l’utilizzo di prodotti di agricoltura biologica, tipici e di qualità (art.59, comma 4, L.488/99).
L’impresa appaltatrice è tenuta a presentare, in caso di richiesta in tal senso, tutta la
documentazione relativa ai vari generi alimentari usati (es. tipo di prodotto, produttore, luogo
di produzione, eventuali additivi, data di scadenza, etc…).
Controlli qualitativi e quantitativi delle derrate alimentari nelle varie fasi di
approvvigionamento, trasporto, conservazione, preparazione, lavorazione e consumo potranno
essere attuati al fine di garantire la somministrazione di un pasto rispondente a tutti i requisiti
igienico-sanitari e dietetici.
Su richiesta degli utenti, basata su certificato medico, la Ditta aggiudicataria è tenuta a
fornire pasti dietetici.
Art. 10
PERSONALE IMPIEGATO NEL SERVIZIO
La Ditta aggiudicataria si impegna a destinare stabilmente il personale, ex-LPU, in
numero di 6(sei) unità, operante in tale servizio e stabilizzato dall’ultimo aggiudicatario
per 25 ore settimanali ciascuna unità, garantendo almeno gli stessi patti e condizioni
contenuti nel precedente contratto.
Tutto il personale dovrà essere fornito di certificato di idoneità sanitaria e dotato degli
indumenti suggeriti dalle norme igieniche e di decoro (copricapo-giacche-tute-guanti
etc…). Il personale dovrà tenere un contegno corretto, educato ed improntato al massimo
rispetto dei commensali e dell’ambiente.
L’aggiudicatario dovrà osservare in favore dei lavoratori dipendenti addetti al servizio
il contratto collettivo di lavoro di categoria vigente e provvedere in loro favore a tutti gli
obblighi assicurativi e previdenziali.
Art. 11
IGIENE DELLA PRODUZIONE E MATERIALI NECESSARI
Il servizio dovrà essere attuato con la più scrupolosa osservanza delle norme
igieniche e profilattiche, rispettando i seguenti principi igienici:
a) Il personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente, al fine di
evitare rischi di inquinamento incrociato;
b) L’organizzazione del personale, in ogni fase, deve essere tale da permettere
un’esatta identificazione delle responsabilità e delle mansioni ed un regolare e
rapido svolgimento delle operazioni di produzione. La Ditta aggiudicataria deve
garantire che la preparazione, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la
somministrazione dei prodotti alimentari siano effettuati in modo igienico,
secondo quanto previsto dall’art.3 del Dlgs. 155/1997 (sistema HACCP);
c) Le carni, le verdure, i salumi, i formaggi privi di confezione, nonché i prodotti
surgelati e congelati dovranno essere conservati in celle o frigoriferi distinti a
disposizione presso il vano cucina della mensa scolastica.
Le carni rosse e bianche, qualora siano conservate nella stessa cella devono
essere separate e protette ed idoneamente confezionate. I prodotti cotti refrigerati
dovranno essere conservati negli appositi frigoriferi
d) i prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, legumi, farina, etc…,
dovranno essere conservati in confezioni ben chiuse, al fine di evitare il
deteriorarsi del prodotto. Se una confezione viene aperta ed il contenuto non
immediatamente consumato, l’etichetta originale deve essere conservata e, ove
possibile, applicata sul contenitore;
e) tutti i condimenti, gli aromi e le spezie dovranno essere riposti separatamente in
contenitori di limitata capacità;
f) tutte le verdure, fresche o secche, dovranno essere attentamente controllate
prima della cottura, per evidenziare eventuali corpi estranei;
g) la porzionatura delle carni crude destinate a cottura dovrà essere effettuata nella
stessa giornata in cui viene consumata;
h) la carne da utilizzare per polpette o altro deve essere macinata in giornata;
i) il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata;
j) il lavaggio e il taglio della verdura dovranno essere effettuati in giornata;
k) le porzionature di salumi e formaggio devono essere effettuate in giornata,
l) tutte le vivande dovranno essere cotte nello stesso giorno in cui è previsto il
consumo;
m) i primi piatti dovranno essere conditi al momento della distribuzione ed il
formaggio grattugiato sarà aggiunto dall’operatore addetto alla distribuzione. Il
formaggio da utilizzare è il Parmigiano Reggiano che dovrà essere grattugiato in
giornata. L’olio da utilizzare per la preparazione di sughi, salse ed il condimento
di pietanze cotte è esclusivamente di tipo extra vergine di oliva;
n) è vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati.
L’impresa aggiudicataria dovrà fornire il materiale monouso riciclabile occorrente:
tovagliette, piatti, bicchieri, posate, etc..., nonchè i materiali necessari alla pulizia e
sanificazione dei refettori e dei locali di somministrazione pasti.
Art. 12
CONTROLLI
In osservanza del Dlgs. 155/1997 e 156/1997 la Ditta deve, entro 20 giorni dalla
comunicazione dell’aggiudicazione e prima della stipula del contratto, provvedere ad
elaborare un piano di autocontrollo, secondo i principi emanati dall’Assessorato della
Sanità della Regione Puglia.
Prima dell’inizio del servizio la Ditta aggiudicataria deve presentare:
 organigramma aziendale;
 procedura di qualificazione dei fornitori;
 elenco materie prime utilizzate ed elenco fornitori omologati;
 piano di pulizia e mezzi tecnici utilizzati;
 elenco delle procedure e della documentazione della qualità aziendale;
 piano HACCP (esecutivo a decorrere dall’avvio del servizio);
 documentazione nei contenuti e nei risultati sulla formazione del personale.
L’Amministrazione Comunale si riserva di effettuare tutti i controlli necessari al fine di
verificare l’esatto adempimento delle prestazioni indicate nel presente capitolato speciale.
L’Amministrazione Comunale farà pervenire all’impresa appaltatrice, per iscritto, le
osservazioni e le eventuali contestazioni, nonché i rilievi mossi a seguito dei controlli
effettuati comunicando, altresì, eventuali prescrizioni alle quali l’impresa appaltatrice dovrà
uniformarsi nei tempi stabiliti.
La Ditta non potrà addurre a giustificazione del proprio operato circostanze o fatti
influenti sul servizio, se non preventivamente comunicate per iscritto all’Amministrazione
Comunale.
L’impresa appaltatrice sarà tenuta, inoltre, a fornire giustificazioni scritte in relazione
alle contestazioni e ai rilievi dell’Amministrazione Comunale.
Sono fatte salve le norme relative all’applicazione delle penali o alla risoluzione del
contratto per inadempimento.
Art. 13
AUTOCONTROLLO
Le imprese del settore alimentare “devono garantire che soltanto i prodotti alimentari non
pericolosi per la salute siano immessi sul mercato” (direttiva CEE 93/43, recepita con decreti
legislativi n. 155/ e n.156 del 26/05/1997), pertanto la Ditta appaltatrice dovrà individuare
nella sua attività ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la sicurezza degli alimenti e
garantire le opportune procedure di sicurezza, avvalendosi dei principi su cui è basato il
sistema HACCP. Dovrà inoltre adottare misure adeguate per garantire le migliori condizioni
igieniche del prodotto finale, analizzando ed individuando i punti critici e mettendo in atto le
procedure di controllo necessarie al corretto funzionamento del sistema. In particolare
dovranno essere documentate le certificazioni e le procedure operative del sistema di
autocontrollo aziendale.
I dati relativi ai controlli effettuati dovranno essere registrati, aggiornati e tenuti a
disposizione delle Autorità Sanitarie competenti in materia e dell’Amministrazione
Comunale, presso i centri di cottura.
Nel caso in cui il sistema di autocontrollo in atto non sia ritenuto adeguato, l’impresa
appaltatrice dovrà procedere alle modifiche del piano, concordate con l’Amministrazione
Comunale, adottando tutte le procedure necessarie al ripristino della corretta funzionalità.
Art. 14
MODIFICAZIONI RIGUARDANTI IL SERVIZIO
L’Amministrazione si riserva la facoltà di apportare, nel corso dell’esecuzione del
contratto, eventuali variazioni, debitamente motivate, alle tabelle dietetiche ed ai relativi
menù, secondo le indicazioni dell’ASL di appartenenza. In caso di variazione delle tabelle
dietetiche e del relativo menù, non è prevista alcuna modifica sul prezzo stabilito nel
contratto.
Art. 15
VESTIARIO DEL PERSONALE
La Ditta appaltatrice è tenuta a fornire a tutto il personale indumenti di lavoro prescritti
dalle norme vigenti in materia di igiene, da indossare durante le ore di servizio.
Art. 16
IGIENE DEL PERSONALE
Il personale addetto alla manipolazione, preparazione e distribuzione dei pasti, durante le
ore di lavoro non deve indossare anelli e braccialetti e monili vari; non deve avere smalto
sulle unghie, al fine di evitare la contaminazione dei prodotti in lavorazione. Deve curare
l’igiene personale ed indossare gli indumenti previsti dalla legislazione vigente.
Art. 17
OBBLIGHI DELL’IMPRESA NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI
DIPENDENTI
Sono a carico dell’Impresa appaltatrice gli oneri seguenti:
1. osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni
agli operai contro infortuni sul lavoro, disoccupazione involontaria, invalidità e
vecchiaia, nonché l’osservanza di tutte le altre disposizioni in vigore e che potrebbero
intervenire nel corso dell’appalto;
2. obbligo ad osservare scrupolosamente il Contratto Nazionale di lavoro di categoria, le
norme in vigore e quelle che eventualmente venissero emanate in materia di
assunzione di personale in genere, compresa l’assunzione dello stesso personale alle
dipendenze della precedente ditta appaltatrice.
3. il personale dovrà essere munito di idonei camici, copricapo, mascherine, guanti
monouso, dovrà essere in possesso di libretto di idoneità sanitaria e dovrà essere
istruito sulle norme igienico-sanitarie per la corretta manipolazione dei cibi.
4. il personale dovrà essere periodicamente aggiornato con corsi di formazione, che
dovranno essere documentati.
5. l’impresa aggiudicataria dovrà altresì provvedere a designare un responsabile in
possesso di idonea qualifica professionale, il quale dovrà mantenere un contatto
continuo con il personale dell’ufficio Servizi Sociali addetto al controllo
dell’andamento del servizio; in caso di assenza o impedimento del medesimo,
l’Impresa dovrà provvedere alla sua sostituzione con altro soggetto in possesso degli
stessi requisiti professionali;
6. tenere informato costantemente il personale circa le circostanze e modalità previste nel
contratto per adeguare il servizio agli standard di qualità previsti;
7. Adottare nell’esecuzione del servizio i provvedimenti e le cautele necessarie a
garantire la vita e l’incolumità dei dipendenti, delle persone addette al servizio e dei
terzi, in particolare dovrà osservare le norme, di cui al D.P.R. 27/4/55 n.547 “Norme
per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” ed alla Legge 19/09/1994 n.626 e s.m.i. ;
8. In caso di infortunio ogni responsabilità è a carico della Ditta appaltatrice, rendendone
sollevata l’Amministrazione Comunale, nonché il personale preposto alla direzione e
alla sorveglianza;
9. l’osservanza delle disposizioni di cui alla Legge n.55/1990, art.18 comma 7, e
precisamente:
- osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai
contratti collettivi nazionali e territoriali in vigore per il settore;
- trasmettere all’Amministrazione prima dell’inizio del servizio la
documentazione di avvenuta denuncia agli enti previdenziali, assicurativi e
antinfortunistici dei propri dipendenti;
- trasmettere mensilmente all’Amministrazione copia dei versamenti contributivi
previdenziali, assicurativi così come previsti dalla legislazione vigente;
- l’impresa appaltatrice dovrà, in ogni momento, a richiesta
dell’Amministrazione Comunale, dimostrare di aver provveduto a quanto
sopra.
Art. 18
SCIOPERI
Nel caso di sciopero della popolazione scolastica:
a) Se la comunicazione dello sciopero avviene sino alle ore 09,00 del giorno della
fornitura, l’Amministrazione non riconosce alcun compenso alla Ditta fornitrice;
b) Se la comunicazione dello sciopero avviene dalle ore 09,01 in poi dello stesso giorno
della fornitura, la ditta avrà diritto al 25% del costo del pasto, a compenso del
verificarsi del danno;
c) In caso di sciopero da parte della ditta fornitrice, la stessa si impegna ad assicurare
ugualmente il servizio, comunicando, almeno tre giorni prima, all’Amministrazione le
modalità, i mezzi ed il personale(idoneo e rispondente ai requisiti previsti dalla legge)
impiegato il giorno dello sciopero;
Art. 19
VIGILANZA E PENALITA’
L’Amministrazione Comunale effettuerà periodici controlli riservandosi la più ampia
facoltà di controllo della merce, anche a mezzo di analisi praticate da parte del Servizio di
Igiene Pubblica dell’AUSL LE/1.
L’Amministrazione si riserva ogni diritto di effettuare qualunque prova, anche presso il
fornitore medesimo: ciò costituisce diritto e non obbligo, pertanto la mancata effettuazione di
controlli da parte del committente in nessun modo ridurrà la responsabilità del fornitore.
Qualora al controllo quantitativo e/o qualitativo, la merce non risultasse conforme al
dichiarato, il fornitore dovrà immediatamente provvedere ad integrare i quantitativi mancanti
o, se necessario, sostituire le derrate. Al fornitore saranno addebitate le spese inerenti il ritiro e
tutti gli altri oneri sostenuti per i controlli e le analisi.
Ai fini del presente capitolato, la vigilanza ed il controllo sul servizio di fornitura e
somministrazione sono di competenza degli Uffici Comunali che potranno avvalersi dei
servizi-tecnici dell’Azienda Regionale A.S.L. e/o di laboratori privati incaricati
dall’Amministrazione Comunale.
Si riporta di seguito una tipologia, di massima delle inadempienze che comportano
l’applicazione di una sanzione:
- Mancata preparazione di pasti interi o parti di pasti;
- Grammature nettamente inferiori a quelle prescritte dalle tabelle dietetiche;
- Presenza di corpi estranei di varia natura nei piatti;
- Mancata o errata preparazione delle diete particolari;
- Personale non sufficiente ad assicurare un idoneo servizio di distribuzione dei pasti;
- Variazione al menù senza l’ autorizzazione scritta dell’Amministrazione Comunale
e preventivo nulla –osta dell’ASL.
Le inadempienze riferite a:
 Personale non sufficiente ad assicurare idoneo servizio e distribuzione
pasti;
 Pulizia delle attrezzature non eseguita o eseguita in modo
insoddisfacente
Comporteranno l’applicazione di una sanzione con una penalità pari al 20% dell’intero
compenso spettante alla Ditta per i pasti forniti nei giorni interessati.
L’inosservanza totale o parziale delle procedure di autocontrollo (HACCP e campionamenti)
sarà segnalata alle Autorità competenti per i provvedimenti conseguenti.
La sanzione sarà applicata dopo formale contestazione ed esame dell’eventuali
controdeduzioni da parte dell’impresa appaltatrice. L’appaltatore dovrà produrre le sue
controdeduzioni entro 24 ore dalla notifica, anche a mezzo fax.
Trascorso inutilmente tale termine, si intenderà riconosciuta la mancanza e saranno applicate
dall’Amministrazione comunale le penalità conseguenti.
Per tutte le inadempienze e le mancanze connesse con le prescrizioni e gli obblighi previsti
dal presente capitolato, nonché quelle conseguenti a leggi e regolamenti vigenti o emanabili,
l’appaltatore dovrà produrre le sue controdeduzioni entro 24 ore dalla notifica, anche a mezzo
fax.
Nel caso di recidiva nell’arco di un mese, le penalità verranno raddoppiate.
Le inadempienze sopra descritte non precludono all’Amministrazione il diritto di
sanzionare eventuali casi non espressamente previsti, ma comunque rilevanti rispetto alla
corretta erogazione del servizio.
Dopo la comminazione di cinque sanzioni pecuniarie nel medesimo anno scolastico, si
potrà addivenire alla risoluzione del contratto.
ART. 20
ASSICURAZIONI
L’impresa appaltatrice si assume tutte le responsabilità che dovessero verificarsi per
eventuali intossicazioni conseguenti all’ingerimento, da parte dei commensali, di cibi
contaminati o avariati.
Ogni e qualsiasi responsabilità ed ogni onere riguardanti l’oggetto della prestazione, sono a
carico della Ditta aggiudicataria che risponderà direttamente e indirettamente, di ogni danno
che potrà causare al Comune o a terzi per fatto proprio o dei suoi dipendenti.
Per i rischi di responsabilità civile verso terzi, l’Impresa, cinque giorni prima della data
fissata per la firma del contratto, dovrà esibire copia di specifica assicurazione stipulata con
Compagnia di Assicurazione, il cui importo massimale non potrà essere inferiore a Euro
500.000,00.
L’esistenza di tale Polizza non libera l’Impresa delle proprie responsabilità, avendo essa
soltanto lo scopo di ulteriore garanzia.
Il Comune appaltante è conseguentemente esonerato da qualsiasi responsabilità nei casi
predetti.
ART. 21
DECADENZA DELL’APPALTATORE
L’appaltatore incorre nella decadenza del contratto nei seguenti casi:
a) Mancata presentazione per la stipula del contratto nel termine assegnato;
b) Mancato inizio del servizio alla data stabilita;
c) Abituali deficienze e negligenze nel servizio, ritardi ricorrenti rispetto agli orari
stabiliti;
d) Quando la gravità e la frequenza delle infrazioni, debitamente accertate e
contestate, compromettano il servizio stesso, a giudizio dell’Amministrazione o dei
servizi preposti ai controlli igienico-sanitari;
e) Quando l’impresa si renda colpevole di frodi;
f) In caso di cessione parziale o totale del contratto o sub-appalto ad altri;
g) Per il verificarsi di altre inadempienze previste dal Codice Civile;
h) In caso di inosservanza delle vigenti leggi sulla prevenzione ed assicurazione
infortuni sul lavoro e previdenze varie per il personale dipendente;
i) Inosservanza delle norme igienico-sanitarie dei centro di cottura;
j) Utilizzo di derrate alimentari in violazione delle norme e delle caratteristiche
merceologiche previste dal Capitolato;
k) Casi di intossicazione alimentare;
l) Ulteriore inadempienza dopo la comminazione di cinque penalità nell’ambito dello
stesso anno scolastico.
ART. 22
DICHIARAZIONE DI DECADENZA
Qualora si riscontri l’insorgere di uno dei casi di decadenza di cui all’art.21, il Sindaco
notifica all’appaltatore l’addebito, con invito a produrre le proprie deduzioni entro il termine
di 10 giorni dalla data della notifica.
Sulle stesse si pronuncia, in via definitiva, la Giunta Comunale che, qualora non ritenga di
accoglierle, dichiarerà la decadenza del contratto.
Eventuali danni o spese derivanti al Comune per colpa dell’Appaltatore sono a carico di
quest’ultimo.
La cauzione versata dall’appaltatore dichiarato decaduto, viene incamerata dal Comune.
ART.23
IPOTESI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
In caso di fallimento o di amministrazione controllata dell’impresa appaltatrice, l’appalto si
intende senz’altro revocato e l’Amministrazione Comunale provvederà a termini di legge.
Le parti convengono che, oltre a quanto genericamente previsto dall’art.1453 c.c. per i casi di
inadempimento delle obbligazioni contrattuali, costituiscono altresì motivo per la risoluzione
del contratto per inadempimento, ai sensi dell’art.1456 c.c.:
1. apertura di una procedura concorsuale a carico dell’impresa Appaltatrice;
2. messa in liquidazione o altri casi di cessione di attività dell’impresa appaltatrice;
3.inosservanza parziale o totale degli artt. 7 – 9 –10 -11 del presente capitolato.
Nelle ipotesi sopra indicate il contratto sarà risolto di diritto, con effetto immediato, a seguito
di lettera raccomandata dell’Amministrazione Comunale in cui comunica di volersi avvalere
della clausola. La stessa si rivarrà sull’impresa appaltatrice a titolo di risarcimento dei danni
subìti per tali cause.
ART.24
OSSERVANZA DELLE NORME E DISPOSIZIONI
L’aggiudicatario è tenuto all’osservanza di tutte le leggi, decreti e regolamenti, in quanto
applicabili, ed in genere di tutte le prescrizioni che siano o che saranno emanate, ed in
particolare al R.D. 23/05/1924 n.827 e ss.mm.ii. ed al D. Lgs. 24/07/1992 n.358 e ss.mm.ii.;
in materia di appalti di forniture in attuazione delle direttive CEE.
Per quanto concerne le norme legislative igienico sanitarie si fa riferimento:
 alla legge 283/1962 e suo regolamento di esecuzione (D.P.R. 327/1980);
 alla direttiva CEE 43/93 (recepita con D.Lgs. n.155 e 156 del 26/5/1997;
 alla legge 580/1967 e ss.mm.ii.;
 al Decreto Legislativo 163/2006 e ss.mm.ii.;
 a quanto previsto nel presente capitolato e suoi allegati;
 a tutte le norme di legge vigenti in materia di alimenti e bevande,
E’ fatto obbligo all’impresa appaltatrice, al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro,
di attenersi strettamente a quanto previsto dalle normative in materia di salute dei lavoratori
sul luogo di lavoro (D.Lgs. 626/1994 e ss.mm.ii.).
ART.25
DIVIETO DI SUBAPPALTO
E’ fatto divieto di ogni forma di subappalto del servizio.
ART.26
DOMICILIO DELL’APPALTATORE
L’Appaltatore si impegna ad eleggere domicilio presso una delle sedi, luogo della fornitura.
ART. 27
COMMISSIONE GIUDICATRICE
Per l’aggiudicazione dell’appalto di cui al presente Capitolato, verrà nominata, ai sensi
dell’art.84 del D.Lgs.vo n.163/2006, apposita Commissione composta dal Presidente, da due
dipendenti esperti interni all’Amministrazione e n. 1 segretario, scelto tra le unità del
personale dipendente della stessa Amministrazione appaltante.
ART.28
TUTELA DELLA PRIVACY
E’ fatto divieto all’impresa aggiudicataria e al personale della stessa impiegato nel servizio di
utilizzare le informazioni assunte nell’espletamento dell’attività per fini diversi da quelli
inerenti l’attività stessa.
Il trattamento dei dati personali dovrà avvenire nel rispetto della norme contenute nel
D.Lgs.vo 30.06.2003 n.196 (codice in materia di protezione dei dati personali).
ART.29
FORO COMPETENTE
Per ogni controversia sarà competente il Foro di Lecce.
ART. 30
RICHIAMO ALLA LEGGE
Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente capitolato si fa riferimento al codice
civile ed alle disposizioni legislative in materia.
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