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IL TEMA DEL LAVORO NELLA LETTERATURA
TRA LA SECONDA METÀ DELL’OTTOCENTO E L’INIZIO DEL NOVECENTO
Destinatari: una classe quinta di un Istituto tecnico industriale
Prerequisiti: conoscenza nelle linee essenziali della storia letteraria dell’epoca; capacità di leggere,
comprendere e interpretare testi letterari, collocandoli nel contesto di riferimento
Obiettivi: leggere testi letterari per approfondire una tematica ricorrente
In questi anni, l’Italia, nonostante abbia da poco raggiunto l’unità politica, dal punto di vista
economico si trova divisa in due parti sempre più distanti tra loro: mentre il Nord assiste al decollo
della Rivoluzione industriale, il Sud resta ancora un paese prevalentemente agricolo. Si pongono
questioni nuove come il mito del progresso e i suoi costi umani, o le rivolte di contadini e operai e
le conseguenti repressioni.
La letteratura dà grande spazio al tema del lavoro inteso sia come fonte di ricchezza e di
successo personale (G. Verga, Mastro Don Gesualdo, parte 1, cap. 5, rif.vergalavoro4), sia come
forma di sfruttamento e di schiavitù (G. Verga, Rosso Malpelo, rif.vergalavoro2).
Troviamo rappresentati i contadini (G. Verga, Guerra di santi, rif.vergacontadini1), in una terra
in cui l’esistenza è subordinata alle vicissitudini meteorologiche più o meno propizie, e gli ambienti
(G. Verga, Rosso Malpelo, rif.vergacontadini2) che li ospitano; gli operai (E. De Marchi, Demetrio
Pianelli, rif.demarchioperai1) con i loro turni massacranti e la vita stravolta dalla fabbrica (I. Svevo,
Una vita, rif.svevofabbrica1), ma anche esaltati per la laboriosità (E. De Amicis, Cuore,
rif.deamicisoperai3); gli impiegati (I. Svevo, Una vita, rif.svevoimpiegati2) in condizioni precarie
(E. De Amicis, Cuore, rif. Deamicisimpiegato3) nonostante l’avanzamento sociale (I. Svevo, Una
vita, rif.svevoimpiegati1).
Anche la letteratura per ragazzi, nata con finalità pedagogiche, per formare cittadini esemplari
(C. Collodi, Pinocchio, rif.collodilavoro2) del nuovo Stato italiano e garantire in questo modo la
coesione sociale, tratta, in toni patetici (E. De Amicis, Cuore, rifdeamicisoperai4) o ironici (C.
Collodi, Pinocchio, rif.collodilavoro1a), il tema del lavoro come condizione essenziale per una vita
moralmente corretta.
Infine, una categoria (E. De Amicis, Cuore, rif.deamicismaestro) all’epoca riverita e onorata,
anche con enfasi, oggi, invece, discussa e colpita dai più diversi fronti.
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