Il Verismo
Il verismo è un movimento letterario italiano sviluppatosi alla
fine dell’800,che si rifà al positivismo e al naturalismo francese.
La sua narrativa era particolarmente attenta ai problemi
sociali del meridione con Verga e Capuana.
Il Verismo Italiano si rifugia in un individualismo sempre più
accentuato,dove sono più importanti i sentimenti,
l’introspezione e il dramma di vivere.
Il teatro è il luogo in cui viene rappresentata l’opera lirica
italiana con scene cantate. Molti anni si distinguevano due
parti:
1. il recitativo,che doveva portare avanti la storia.
2. l’aria,aveva invece il compito di fermare il tempo.
Inizialmente i personaggi hanno ruoli fissi che mantengono
dall’inizio fino alla fine dello spettacolo,però Mozart cambiò
questo modo di rappresentare le opere utilizzando più spesso
il “cantato”.
Nel 1800 Verdi toglie completamente il recitativo per dare
spazio ad un canto continuo.
Con il Verismo si passa ad una struttura che non isola i brani
musicali,ma i sentimenti che vengono rappresentati: la scena
e aria non corrispondono più al pezzo musicale,ma a ciò che
il personaggio vuole esprimere.
A questo patrimonio di nuova musica attingono i musicisti che
vengono raccolti sotto il nome di Giovine Scuola perché
con questo termine si esprimeva una nuova strada della
musica.
Secondo gli autori della Giovine Scuola la musica ha la
pretesa di dire qual’cosa,di essere un significato,diventando
amplificazione dell’immagine o della parola.
Proviamo a considerare Mascagni nella sua celeberrima
opera Cavalleria Rusticana dove fa uso del dialetto
parlato e musicale.
Il popolo in quest’opera è molto presente,non è il popolo del
coro tragico,quello che commenta l’azione,ma è il popolo
della devozione.
MASCAGNI