C CIIN NE EM MA AT TIIC CA AD DE EL LM MO OT TO OA AR RM MO ON NIIC CO O Si definisce ARMONICO il moto di un corpo che rispetto ad un’origine prefissata segua la legge oraria s = s0 sen(wt) dove s è s0 w t lo spostamento dall’origine lo spostamento massimo dall’origine la pulsazione del moto il tempo Il moto armonico è di fatto un’oscillazione: un punto animato da moto armonico infatti si muove continuamente “su e giù” rispetto all’origine. Esempi concreti possono essere i punti della corda di una chitarra o quelli della superficie del mare che oscillano a causa delle onde che le percorrono NB La figura rappresenta le posizioni di P rispetto a O i istanti successive. Quindi non va interpretato come uno spostamento del P lungo la linea rossa! Per comprendere meglio le caratteristiche del moto armonico e il significato della legge oraria è necessario dedurre il moto armonico dal moto circolare. Grazie alla deduzione del moto armonico da quello circolare è possibile anche introdurre le grandezze che descrivono il moto armonico e dedurre le relazioni tra di loro. Pagina 1 di 5 DEDUZIONE DEL MOTO ARMONICO DAL MOTO CIRCOLARE Consideriamo un punto P che si muova di moto circolare uniforme lungo una circonferenza. P’ P La sua proiezione P’ sull’asse delle ordinate si sposterà lungo l’asse con un moto armonico: 1 2 3 4 5 6 7 8 Rappresentiamo con un grafico le posizioni del punto P’ in istanti successivi: s 1 2 3 4 5 6 7 8 t Pagina 2 di 5 DEDUZIONE DELLA LEGGE ORARIA E DELLE RELAZIONI FRA LE ALTRE GRANDEZZE SPOSTAMENTO s0 s P’ r P s a T/4 O T/2 ¾T T t -r Applicando la trigonometria al triangolo P’PO s = r sena = s0 senwt w è la velocità angolare del moto di P: w = a / t a = wt rispetto al moto armonico di P’ w è la PULSAZIONE Il grafico s-t è una sinusoide, giustificata sia dall’equazione sia dalle posizioni di P’ VELOCITÀ v P’ v0 H P v0 v v0 a T/4 O T/2 ¾T T t -v0 Applicando la trigonometria al triangolo PHv0 v = v0 cosa = ws0 coswt Il grafico v-t è una cosinusoide, giustificata sia dall’equazione sia dalle proiezioni di v Pagina 3 di 5 ACCELERAZIONE P’ a H P a0 a a0 a O a0 T/4 T/2 ¾T T t -a0 Applicando la trigonometria al triangolo PHa0 a = - a0 sena = - w2s0 senwt = - w2 s meno perché il verso dell’accelerazione, essendo rivolto verso il centro, è opposto a quello dell’asse delle ordinate Il grafico a-t è una sinusoide traslata, giustificata sia dall’equazione sia dalle proiezioni di a La relazione a = - w2 s può essere ricondotta alla forma a=-ks , che è caratteristica del moto armonico. Ciò significa che se un moto qualsiasi possiede questa caratteristica, allora può essere definito armonico. Pagina 4 di 5 LE GRANDEZZE CHE CARATTERIZZANO IL MOTO ARMONICO GRANDEZZE VETTORIALI s è lo spostamento di P’ s0 lo spostamento massimo (coincide col raggio) P’ P a v l’accelerazione di P’ la velocità di P’ v0 a0 la velocità di P l’accelerazione di P O VARIAZIONE DELLE GRANDEZZE VETTORIALI Attenzione! P si muove di moto circolare uniforme, quindi la sua velocità e accelerazione rimangono costanti in valore assoluto, mentre variano in direzione e verso. P’ invece si nuove di moto armonico: la sua velocità e accelerazione hanno direzione costante (lungo l’asse y), ma il loro valore assoluto cambia continuamente. In particolare: la velocità si annulla in corrispondenza di s0 mentre assume il valore più alto (v0) a s = 0. Il suo verso coincide con quello di s l’accelerazione si annulla per s = 0 e raggiunge il valore massimo a s0, dove la forza di richiamo che l’ha generata è maggiore (al punto da fermare il corpo e farlo tornare indietro). Il verso è opposto allo spostamento (perché tende verso O). [vedi anche formule e grafici nella deduzione del moto armonico dal moto circolare] GRANDEZZE NON VETTORIALI T periodo è il tempo impiegato da P’ per compiere un’oscillazione completa (o da P per un giro di circonferenza) w pulsazione corrisponde alla velocità angolare del moto di P Pagina 5 di 5