CONTRATTO INTEGRATIVO DECENTRATO
Applicazione CCNL 1998-2001
Comune di Gioia del Colle
Prov. di Bari
PREMESSA
Il presente Protocollo di Intesa, sottoscritto tra le R.S.U., le OO.SS. aziendali e territoriali aventi titolo
alla contrattazione e l'Amministrazione Comunale del Comune di Gioia del Colle, è valido anche quale
Contratto Decentrato Integrativo dei CCNL 1998-2001 e si applica a tutto il personale dipendente
dell'amministrazione comunale di Gioia del Colle con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o
determinato.
ART. 1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO
Per quanto non previsto specificatamente nel presente Protocollo di Intesa, si applicano le disposizioni
delle leggi: 8 giugno 1990 n. 142, e successive modificazioni ed integrazioni; 25 marzo l993 n.81, e
successive modificazioni ed integrazioni; 15 maggio 1997, n. 127; della legge 19 marzo 1993, n. 68, e
successive modifiche ed integrazioni; della legge 23 ottobre 1993, n. 421 e del D.Lgs. 3 febbraio 1993,
n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni; degli articoli non soppressi della legge quadro sul
pubblico impiego 29 marzo 1983 n.93; dei Decreti del Presidente della Repubblica 1 giugno 1979, n. 191;
25 giugno 1983, n. 347; 13 maggio 1987, n. 268; 17 settembre 1987, n. 494; 3 agosto 1990, n. 333,
tenuto conto di quanto stabilito dall'art. 50 di quest'ultimo decreto; dei Contratti Collettivi Nazionali di
Lavoro vigenti nel tempo; della legge 20 maggio 1970, n. 300; delle altre disposizioni di legge applicabili
ai rapporti di pubblico impiego presso gli Enti Locali, non contrastanti con quelle in precedenza elencate,
con particolare riguardo a quelle del D.P.R. 10 gennaio 1957 n. 3; del D.P.R. 3 maggio 1957, n. 686; del
D.PR. 1 febbraio 1986, n. 13; e del D.P.R. 23 agosto 1988, n.395; delle eventuali nuove norme di legge
inerenti la pubblica amministrazione in generale e gli Enti Locali in particolare.
Per la interpretazione ed applicazione dei contenuti del presente protocollo di intesa si osservano i
principi stabiliti dall'art. 12 delle "Disposizioni sulla legge in generale" del Codice Civile con particolare
riferimento alle norme richiamate nel capoverso precedente.
ART. 2 REGOLAMENTAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO
2.1. Servizi essenziali.
Ai sensi dell'art. 1 della premessa al CCNL del 6.7.1995, si conviene che sono interessati dalla presente
regolamentazione i seguenti servizi o uffici:
SERVIZI O UFFICI
UNITA'
FUNZIONI ESSENZIALI
STATO CIVILE
1
raccoglimento delle registrazioni di
nascita e
morte e rilascio autorizzazione trasporto salme
per consentire le attività prescritte dalle scadenze
di legge nel periodo compreso tra la data di
SERVIZIO ELETTORALE
2
pubblicazione del decreto di
convocazione dei
comizi e la consegna dei plichi agli: uffici competenti
SERVIZI CIMITERIALI
pronto intervento assistenziale a favore di persone
2
ricevimento e inumazione delle salme
SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
assicurare tutela
fisica,
2
non autosufficienti e minori, per
somministrazione dei vitto
attività richiesta dall'A.G, interventi in
caso di
POLIZIA MUNICIPALE
trattamento sanitario obbligatorio:
3 per turno
attività della centrale operativa (contingenti
limitati),
vigilanza della casa municipale;
assistenza in caso di sgombero neve.
SERVIZI DEL PERSONALE (Solo nel caso che lo
sostentamento e delle
sciopero sia proclamato per i soli dipendenti del servizio
personale, per l'intera giornata lavorativa e nei giorni tra il
5 e il 15 di ogni mese). Dovranno sussistere
contemporaneamente le tre condizioni.
2
PROTEZIONE CIVILE
Pagamento degli assegni di
retribuzioni '
Compilazione e controllo delle distinte di
versamento dei contributi previdenziali
//
Solo con limitato numero di dipendenti in
reperibilità
SERVIZI SCOLASTICI (in caso di sciopero di durata
collocazione oraria dello sciopero all'inizio
o alla
inferiore alla giornata),(fino al 31.12.99).
1 per plesso fine del turno.
SERVIZI SCOLASTICI (in caso di sciopero proclamato
per l'intera giornata del personale non insegnante)
(fino al 31.12.99)
tutela dei minori fino ad inizio
dell'orario scolastico:
somministrazione dei pasti anche
freddi o preparati se prevista
2.2 Procedure di attivazione dei contingenti minimi.
I responsabili dei servizi, in occasione di ogni sciopero. individuano i nominativi dei personale inclusi nei
contingenti come definiti al punto 2.1, adottando, ove possibili criteri di rotazione.
I nominativi sono comunicati alle RSU ed ai singoli interessati entro e non oltre il quinto giorno
precedente la data dello sciopero. Il personale individuato ha il diritto di esprimere, entro il giorno
successivo alla ricezione della predetta comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero, chiedendo la
sostituzione, ove possibile.
E' fatto divieto al responsabili dei servizi di verificare o quantificare, formalmente o informalmente, la
volontà del personale di aderire allo sciopero, al di fuori del caso e con le modalità di cui al comma
precedente.
I responsabili dovranno astenersi dall'assegnare prestazioni di lavoro straordinario al personale esentato
dallo sciopero al sensi dei presente accordo.
I responsabili dei servizi, verificheranno, entro i primi 30 minuti di servizio, la possibilità di sostituire il
personale esentato dallo sciopero con personale che non ha aderito allo stesso.
2.3 Modalità di effettuazione degli scioperi.
Le strutture e. le rappresentanze sindacali che indicono azioni di sciopero, che coinvolgono i servizi di cui
al punto 2.1, ne daranno comunicazione all'Amministrazione con un preavviso di almeno 10 giorni,
attività a
precisando in particolare la durata della astensione dal lavoro.
In caso di revoca di sciopero indetto in precedenza, le strutture e le rappresentanze sindacali devono
darne tempestiva comunicazione all'Amministrazione.
Nel caso in cui lo sciopero riguardi servizi resi all'utenza, l'Amministrazione porterà a conoscenza degli
utenti, nelle forme ritenute più opportune, la durata e le modalità dell'azione di sciopero.
Analoga comunicazione sarà effettuata dall'Amministrazione in caso di revoca dello sciopero.
Per l'indicazione dei periodi in cui non possono essere indetti scioperi e per le forme di sciopero non
ammissibili, si fa riferimento ai commi 3 e 4 dell'art. 3 della premessa del CCNL del 6.07.1995.
ART. 3 DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA DELL'ENTE E DELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.
Il miglioramento della funzionalità dei servizi ed il relativo accrescimento della loro efficienza ed efficacia
si realizza attraverso strumenti di gestione dei rapporto di lavoro che sappiano adeguatamente
valorizzare le prestazioni lavorative e le singole capacità professionali degli addetti.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (definizione della struttura organizzativa dell'Ente e della
organizzazione di lavoro ed individuazione delle priorità di intervento sul lavoro e sui servizi).
DOTAZIONI ORGANICHE (valutazione delle specifiche esigenze qualitative e quantitative di personale)
NUOVI PROFILI (individuazione dei nuovi profili professionali e collocazione degli stessi all'interno delle
nuove categorie).
PIANO OCCUPAZIONALE (determinazione del piano occupazionale, sistema degli accessi, sviluppi della
professionalità tra le categorie e criteri di selezione).
ART. 4 MODELLO ORGANIZZATIVO DELL'ENTE
4.1 Staff generale di coordinamento
Il coordinamento generale che si realizza a livello di tutte le aree del Comune consiste essenzialmente in
una attività di programmazione e raccordo diretta a:
• assicurare un costante rapporto funzionale tra la struttura organizzativa e gli Organi
dell'Amministrazione;
• promuovere la traduzione delle scelte politico - amministrative in programmi operativi e stabilire la loro
ripartizione fra i Settori interessati;
• analizzare e proporre l'utilizzazione del personale in relazione alla programmazione e in rapporto alle
effettive esigenze dei singoli Settori;
• proporre l'adozione di provvedimenti volti al raggiungimento di una maggiore efficienza funzionale ed
organizzativa generale.
La funzione di coordinamento è assicurata dallo "staff di coordinamento generale" formato da tutti i
dirigenti/responsabili e presieduto dal Direttore Generale/Dirigente/Responsabile.
Detto staff è convocato dal Presidente di propria iniziativa o per disposizione del Sindaco.
Alle riunioni dello "staff generale di coordinamento" sono invitati i componenti della Giunta che ritengano
di parteciparvi.
4.2 Il settore funzionale, le sue articolazioni e i preposti.
Il "Settore funzionale" costituisce nell'ambito dell'area diretta dal Dirigente la struttura organizzativa che
presiede a servizi omogenei.
Costituisce una struttura unitaria, articolata in servizi ed unità operative, in grado di esercitare le funzioni
ad essi attribuite con un notevole livello di autonomia, essendo dotata delle competenze e delle attività di
supporto, in modo completo.
Il "Servizio" costituisce l'articolazione più ampia all'interno del settore funzionale, nel quale i compiti allo
stesso attribuiti sono organizzati in modo da assicurare ciascuno il perseguimento delle loro finalità. Il
servizio ha un ruolo di sovraordinazione strutturale rispetto alle singole Unità operative; esso realizza le
funzioni di raccordo nella realizzazione di uno o più progetti programmati.
Nell'ambito di ciascun Servizio, le Unità operative costituiscono strutture preposte all'attuazione di
funzioni che trovano collocazione unitaria ed organica.
"L'Unità Operativa" è caratterizzata dalla massima comunicabilità fra gli operatori assegnati. Ciò sia ai
fini dello scambio delle informazioni, che delle esperienze maturate. La complementarietà dei ruoli, infatti,
consente, in caso di necessità, la immediata sostituzione del lavoratore eventualmente impedito. Il tutto
nel pieno rispetto della sua professionalità. Dette condizioni ovviamente assicurano la continuità del
lavoro a livelli di produttività elevati e la costante verifica dei risultati in relazione ai tempi e agli obiettivi da
conseguire.
Le Unità Operative possono essere costituite, sia da strutture eroganti uno o più servizi, sia da uffici
adibiti a funzioni amministrative.
Le Unità operative quindi sono sub - strutture che svolgono attività mirate alla definizione di atti, alla
produzione di beni, alla erogazione di servizi.
ART. 5 RAPPORTI AMMINISTRAZIONE - OO.SS.
L'Amministrazione, le OO.SS. e le R.S.U., nello spirito ed in attuazione delle vigenti norme in materia di
trasparenza amministrativa, concordano quanto segue:
• presso l'ufficio personale viene istituito l'ufficio per le relazioni sindacali. Il predetto servizio farà capo al
Responsabile del I Settore;
• l'ufficio relazioni sindacali provvede a fornire informazioni alle OO.SS. ed alle R.S.U. sui servizi
dell'Ente, a fornire copie di atti riferiti al personale, anche di carattere finanziario, ed alla raccolta di
proposte.
Ai dipendenti in servizio presso l'ufficio personale dev'essere garantita, da parte di tutte le strutture
dell'Ente, l'informazione indispensabile all'esercizio delle proprie funzioni, anche attraverso
l'organizzazione, da parte del Direttore Generale di apposite conferenze di servizio.
Le eventuali proposte, vengono segnalate all'Amministrazione per l'adozione di provvedimenti atti a
migliorare le procedure, ovvero a rimuovere i comportamenti anomali.
Al fine di rendere agevole l'attività d'informazione delle rappresentanze sindacali, l'Amministrazione
concederà l'uso di una parte del proprio sito Internet, con una specifica casella di posta elettronica, per
permettere alle OO.SS. e alla R.S.U. aziendale la ricezione e la trasmissione di messaggi e di
documentazione inerente la contrattazione e i problemi sindacali (Bacheca elettronica).
ART. 6 ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' SINDACALE
6.1. Dirigenti sindacali
Sono considerati dirigenti sindacali i lavoratori facenti parte degli organi direttivi ed esecutivi delle
Confederazioni ed Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale o che
abbiano i requisiti per essere ammessi alle trattative decentrate ai sensi della legge 396/97.
Per il riconoscimento dei dirigenti sindacali non R.S.U., le Confederazioni e le Organizzazioni di cui sopra
sono tenuti annualmente a dare regolare e formale comunicazione nominativa all'Amministrazione; la
mancata comunicazione convaliderà la situazione esistente a quella data.
6.2. Diritto di assemblea
Tutti i lavoratori dipendenti dell'Amministrazione, hanno diritto a partecipare, durante l'orario di lavoro, ad
assemblee sindacali, per 12 ore annue pro-capite senza decurtazione della retribuzione.
Le assemblee si svolgeranno, di norma, nella Sala Consiliare, salvo richiesta di altra struttura, per
assemblee di settore, ove opera il personale interessato.
Ove ciò non sia possibile, ovvero in caso di assemblee generali o territoriali, i locali saranno concordati,
senza oneri per i partecipanti. Sarà consentito al personale di usufruire del tempo strettamente
necessario per raggiungere il luogo dell'assemblea, nonché per l'eventuale rientro al posto di lavoro.
Detto periodo di tempo non concorrerà al raggiungimento delle ore previste al comma 1).
La richiesta dei permessi per assemblea va inoltrata all'Amministrazione con congruo preavviso (di norma
5 giorni), salvo casi eccezionali, indicando la sede dell'assemblea, il personale interessato e la durata del
permesso.
Copia del presente articolo sarà trasmessa, a cura dell'Amministrazione, ai responsabili dei servizi, per
opportuna conoscenza, perché possano provvedere agli adempimenti di loro competenza consistenti
nell'organizzare gli eventuali servizi minimi essenziali e nell'esporre al pubblico apposito avviso
contenente tra l'altro i dati relativi ai tempi previsti per assemblea sindacale.
6.3. Permessi sindacali retribuiti
I dirigenti degli organismi rappresentativi di cui sopra possono fruire di permessi sindacali retribuiti, orari o
giornalieri, per l'espletamento del loro mandato.
I permessi sindacali sono a tutti gli effetti equiparati alla presenza in servizio e sono utilizzati, nei limiti
previsti al successivo punto, salvo inderogabili ed eccezionali esigenze di servizio dirette ad assicurare, in
caso di sciopero, i servizi minimi essenziali di cui all'art. 3 del D.P.R. 333/90.
6.4. Monte ore dei permessi sindacali
Il monte ore annuo, a disposizione per i sindacati, è determinato sulla base delle norme in vigore e viene
trasmesso, a cura dell'ufficio personale, a tutte le OO.SS. e le R.S.U. interessate entro il 20 gennaio di
ogni anno.
Ai dirigenti sindacali degli organi direttivi ed esecutivi delle Confederazioni ed Organizzazioni Sindacali
maggiormente rappresentative, sono concessi ulteriori permessi sindacali retribuiti, su richiesta delle
strutture territoriali, per la partecipazione alle trattative sindacali, ai convegni, alle riunioni degli organi ed
ai congressi, a qualsiasi livello. I permessi per partecipare ai congressi, ai vari livelli, sono concessi anche
ai lavoratori designati a parteciparvi quali delegati e non si computano nel monte ore annuo complessivo;
essi non potranno eccedere la quantità mensile prevista dalle vigenti norme.
Le OO.SS. o R.S.U. richiedenti trasmettono all'Amministrazione le comunicazioni relative all'uso dei
permessi aziendali almeno 24 ore prima del loro utilizzo. Nei casi d'urgenza la comunicazione verrà
trasmessa entro le 24 ore successive (in questo caso sarà previamente comunicato verbalmente sia al
responsabile del servizio in cui presta servizio il dirigente sindacale che all'ufficio personale); in caso di
permessi di natura territoriale il permesso sarà richiesto, di norma, tre giorni prima.
L'ufficio personale, entro la prima decade di ogni trimestre (gennaio, aprile, luglio, ottobre), trasmetterà
alle OO.SS. ed alla R.S.U. l'elenco nominativo dei dirigenti sindacali con l'indicazione del quantitativo in
ore di permessi sindacali usufruiti nel trimestre precedente, per il riscontro della rispondenza dei dati.
La partecipazione ad incontri sindacali con l'Amministrazione Comunale non viene computata ai fini del
monte ore complessivo e viene ritenuta presenza in servizio a tutti gli effetti.
6.5. Diritto di affissione
L'Amministrazione si impegna a predisporre, in tutte le sedi di lavoro che ne fossero ancora sprovviste,
appositi spazi (bacheche) in luoghi accessibili a tutto il personale operante nella medesima sede, che
saranno a disposizione delle OO.SS. e delle R.S.U. per affiggere pubblicazioni, testi e comunicati inerenti
materie di interesse sindacale e di lavoro.
6.6. Locali per le rappresentanze sindacali
L'Amministrazione, al fine di garantire l'esercizio dell'attività sindacale, mette a disposizione delle
Organizzazioni Sindacali l'uso della Sala Consiliare (salvo impegni già assunti) in occasioni di Assemblee
e Convegni Organizzati dalle OO.SS. e dalla R.S.U.
6.7. Tutela dei dipendenti dirigenti sindacali
dirigenti sindacali di cui all'articolo 6.1, quando espletano le loro funzioni sindacali, non sono soggetti alla
subordinazione gerarchica e conservano tutti i diritti giuridici ed economici acquisiti ed acquisibili per la
categoria di appartenenza.
La mobilità tra settori e/o profili professionali diversi, dei dirigenti sindacali, può essere effettuata solo
previa nulla osta della rispettiva Organizzazione Sindacale di appartenenza.
ART. 7 RELAZIONI SINDACALI E MODALITA' DI FUNZIONAMENTO
DELLA DELEGAZIONE DECENTRATA
La delegazione decentrata è composta, ai sensi della vigente normativa, giusta deliberazione di G.M. n.
237 del 9.06.1999, esecutiva ai sensi di legge da:
per la parte pubblica:
•
Segretario Generale - Direttore Generale,
•
Dirigente del 1° Settore,
•
Dirigente del 2° Settore,
•
Dirigente del 3° Settore,
•
Dirigente del 4° Settore,
•
per la parte sindacale:
•
dalle R.S.U.,
•
dai rappresentanti delle OO.SS. territoriali di categoria firmatarie del CCNL.
Le funzioni di segretario della delegazione decentrata saranno assunte da un dipendente di area
amministrativa contabile non inferiore alla categoria C.
L'oggetto, i tempi, le procedure della contrattazione decentrata, per quanto attiene le previsioni normative
e contrattuali discendenti dal livello nazionale, sono quelli che le stesse norme indicano.
La convocazione della delegazione decentrata sarà disposta, con provvedimento del Direttore
Generale, nel rispetto delle seguenti procedure:
1) L'avviso di convocazione, contenente l'indicazione delle materie da trattare, dovrà essere recapitato a
tutti i componenti con almeno 5 giorni di anticipo. Solo in caso di urgenza potrà essere ridotto a 3
giorni;
2) Se la convocazione è richiesta da non meno dei due terzi dei membri effettivi della delegazione
decentrata così come costituita, la riunione dovrà essere convocata entro i 3 giorni successivi.
4) Le parti si impegnano al pieno rispetto delle norme contrattuali contenute nei vigenti CCNL, in caso di
interpretazioni difformi tra l'Amministrazione comunale, le R.S.U. e le OO.SS. territoriali, o una di loro,
le parti si incontreranno per individuare le procedure da seguire per l'esatta interpretazione delle
questioni contese. Fino a quel momento si impegnano a non assumere atti unilaterali in relazione
all'oggetto del contendere.
7.1. Validità degli accordi raggiunti
Gli incontri si concluderanno con la stesura di un verbale di discussione generale sottoscritto dalle parti.
Nei provvedimenti riguardanti materie oggetto di contrattazione, concertazione o informazione, oltre ad
essere specificato se le OO.SS. e le R.S.U. sono state sentite o informate, dovrà essere esplicitato se le
OO.SS. o le R.S.U. sono favorevoli, contrarie o quant'altro esse esprimeranno, attraverso le dichiarazioni
risultanti dai verbali degli incontri.
Copia del contratto decentrato integrativo viene trasmesso, a cura dell'ufficio personale, ai responsabili
degli uffici e affisso all'albo pretorio per conoscenza a tutti i dipendenti.
ART. 8 CONTRATTAZIONE
In sede di contrattazione collettiva decentrata integrativa sono regolate le seguenti materie:
• i criteri per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie, indicate nell'art 15, per le finalità
previste dall'art. 17, nel rispetto della disciplina prevista dallo stesso articolo 17;
• i criteri generali relativi ai sistemi di incentivazione del personale sulla base di obiettivi e programmi di
incremento della produttività e di miglioramento della qualità del servizio; i criteri generali delle
metodologie di valutazione basate su indici e standard di valutazione ed i criteri di ripartizione delle
risorse destinate alle finalità di cui all'art. 17. comma 2, lett. a);
• le fattispecie, i criteri, i valori e le procedure per la individuazione e la corresponsione dei compensi
relativi alle finalità previste nell'art. 17, comma 2, lettere e), f), g);
• i programmi annuali e pluriennali delle attività di formazione professionale, riqualificazione e
aggiornamento del personale per adeguarlo ai processi di innovazione;
• le linee di indirizzo e i criteri per la garanzia e il miglioramento dell'ambiente di lavoro, per gli interventi
rivolti alla prevenzione e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, per l'attuazione degli adempimenti rivolti a
facilitare l'attività dei dipendenti disabili;
• implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalità dei dipendenti in conseguenza delle
innovazioni degli assetti organizzativi, tecnologici e della domanda di servizi;
• le pari opportunità, per le finalità e con le procedure indicate dall'art.28 del DPR 19 novembre 1990, n.
333, nonché per le finalità della legge 10 aprile 1991, n. 125;
• i criteri delle forme di incentivazione delle specifiche attività e prestazioni correlate alla utilizzazione
delle risorse indicate nell'art. 15, comma 1 lettera k);
• le modalità e le verifiche per l'attuazione della riduzione d'orario di lavori di cui all'art. 22;
• le modalità dì gestione delle eccedenze di personale secondo la disciplina e nel rispetto dei tempi e
delle procedure dell'art. 35 del D. Lgs. 29/93;
• criteri per le politiche dell'orario di lavoro;
• nel rispetto delle finalità legislative, individuare i criteri e modalità di riparto delle risorse che Leggi
Nazionali o regionali destinano alle incentivazioni:
• Condono Edilizio;
• Tributi ( D.L. 15/12/97, n. 446, art. 59);
• L'1% del costo dei progetti per il personale degli uffici tecnici;
• Professionisti legali;
• Proventi ex art. 208 C.d.S. (I proventi ex art. 208 del vigente codice della strada sono utilizzati a
favore del miglioramento della circolazione, dell'educazione stradale, nonché dell'organizzazione
del lavoro, della formazione professionale e delle dotazioni strumentali della Polizia Municipale).
La contrattazione collettiva decentrata integrativa riguarda, altresì le materie previste dall'art. 16, comma
1, del CCNL stipulato in data 8.07.1998.
Lo stato della contrattazione decentrata viene verificato in appositi incontri amministrazione OO.SS. - R.S.U. nel mese di gennaio di ogni anno e, su richiesta di una delle parti, entro dieci giorni dalla
richiesta, la convocazione rimane a cura del Direttore Generale.
La delegazione trattante, al fine di verificare l'attuazione dell'accordo di contrattazione
decentrata, ne esamina i punti rimessi alla verifica e, laddove si siano verificate incongruenze, individua
le relative determinazioni da assumere per garantire l'efficacia e l'efficienza dei servizi. Tali
determinazioni sostituiscono quelle in essere.
8.1. Riunioni
Le riunioni della delegazione decentrata:
1) hanno luogo in un locale idoneo della sede comunale;
2) sono convocate in orario di servizio salvo i casi in cui l'oggettiva inerzia di una delle parti non richieda
la necessità di
3) convocare fuori dall'orario di servizio;
4) sono rese note ai dipendenti mediante l'affissione all'albo pretorio di una copia dell'avviso di
convocazione;
5) le parti potranno farsi assistere da esperti.
ART. 9 INFORMAZIONE
Al fine di ricercare ogni contributo di partecipazione al miglioramento dell'efficacia ed efficienza dei
servizi, l'Ente garantisce una costante e preventiva informazione alle OO.SS. ed alla R.S.U. sugli atti e
sui provvedimenti che riguardano il personale, l'organizzazione del lavoro, le innovazioni tecnologiche, la
valutazione degli organici in relazione al funzionamento dei servizi ed in generale su altri atti che abbiano
diretta o indiretta influenza sull'organizzazione del lavoro (bilanci, conferimento incarichi e consulenze,
appalti, incarichi interni ed esterni che l'Ente intende affidare a personale di ruolo, piani delle assunzioni,
modifiche della dotazione organica, andamento della spesa per il personale compreso lo straordinario ed
altre voci del salario accessorio, i pensionamenti avvenuti in corso d'anno o quelli previsti, le decisioni
inerenti l'organizzazione del lavoro, i dati relativi al personale in servizio, con tutte le notizie utili riguardo
alle posizioni giuridiche e contrattuali).
L'Amministrazione si impegna a far pervenire alle OO.SS. ed alle R.S.U. firmatarie del presente
accordo;
a) gli ordini del giorno degli Organi deliberanti, prima delle riunioni degli stessi (relativamente al personale per le materie dì cui sopra);
b) le proposte di deliberazioni e determinazioni relative a materie trattate in sede di delegazione
decentrata, non appena effettuata la loro stesura definitiva;
c) tutti gli atti interni dell'Ente che riguardano materie oggetto di contrattazione decentrata.
d) copia del bilancio preventivo e consuntivo prima della sua approvazione;
e) tutti gli atti che contengono nel loro interno previsioni modificative e/o integrative dell'assetto
organizzativo dell'Ente;
g) nel caso in cui si tratti di materie per le quali il vigente CCNL prevede la concertazione o la
contrattazione collettiva decentrata integrativa, l'informazione deve essere preventiva, l'Ente invierà ai
soggetti sindacali copie degli atti sopra richiamati almeno 7 gg. prima della loro formale iscrizione
all'ordine del giorno dei rispettivi Organi deliberanti, ovvero della loro emanazione nel caso di
Determina, con apposizione di firma per ricevuta da parte del rappresentante sindacale destinatario
dell'atto.
L'informazione preventiva avverrà in tempo utile per un confronto e comunque almeno sette giorni
prima dell'adozione formale di atti.
Verrà inoltre attuata mediante conferenze di servizio tra Amministrazione, OO.SS. e R.S.U., ogni
qualvolta una delle parti ne ravvisi la necessità.
Riguarderà anche le decisioni degli Organi di controllo; in tal caso l'Amministrazione fornirà alle
OO.SS. ed alla R.S.U. copia delle stesse appena ne avrà preso visione (prese d'atto, ordinanze di
sospensione o annullamento).
Tutti gli atti di cui ai precedenti punti, saranno forniti gratuitamente ai componenti la delegazione
decentrata così come previsto dalla vigente normativa.
ART. 10 CONCERTAZIONE
Le seguenti materie sono oggetto di concertazione:
1) Articolazione orario di servizio;
2) Calendari attività istituzioni scolastiche e asili;
3) Criteri per il passaggio dei dipendenti nel caso di trasferimento di attività o per disposizioni legislative;
4) Andamento dei processi occupazionali;
5) Definizione dei criteri per la determinazione dei carichi di lavoro, limitatamente alle amministrazioni che
ancora vi siano tenute ai sensi dell'art. 6 comma 6 D.Lgs. 29/93 art. 8. CCNL;
6) Criteri generali per la mobilità interna ed esterna;
7) Criteri per lo svolgimento delle selezioni per i passaggi tra categorie;
8) Valutazione delle posizioni organizzative graduazione delle funzioni, conferimento degli incarichi legati
alle posizioni organizzative e valutazione periodica;
9) Risorse aggiuntive per la progressione economica orizzontale;
10) Individuazione di ulteriori profili professionali;
11) Processi di dismissioni, esternalizzazione e modifica delle forme gestionali dei servizi.
La concertazione inizia entro il quarto giorno dalla data di ricezione della richiesta da parte della
amministrazione.
Durante la concertazione le parti si adeguano, nei loro comportamenti ai principi di responsabilità,
correttezza e trasparenza. La concertazione si conclude entro trenta giorni dalla richiesta. Sull'esito della
concertazione si redige un apposito verbale dal quale risultino le posizioni delle parti.
Le parti si impegnano al pieno rispetto delle norme contrattuali contenute nei vigenti CCNL; in caso di
interpretazioni difformi tra l'Amministrazione comunale, le RSU e le OO.SS. territoriali, o una di loro, le
parti si incontreranno per individuare le procedure da seguire, per l'esatta interpretazione delle parti
contese.
ART. 11 ATTUAZIONE CONTRATTAZIONE ART. 4 CCNL 1998 - 2000
La quantificazione delle risorse per la contrattazione integrativa va effettuata nel dettaglio
annualmente nell'ambito di ciascun esercizio finanziario nell'arco della durata di tutto il contratto.
E' costituito un fondo, pari a £.535.540.455, riveniente da:
• Fondo anno 1999 - Importi di cui all'art. 31, comma 2, lett. b), c), d) ed e) del CCNL,
comprensivi delle economie previste dall'art.1 - comma 57 e seguenti della
L. 662/96 per gli anni 1997 e 1998, nonché comprensivi degli oneri
aggiuntivi ex art.32 di detto CCNL:
448.993.062
Quota straordinario spettante alle posizioni organizzative, calcolata sulla media delle
ore liquidate nel 1997/98 al personale dell'8^ q.f.:
10.256.000
£.
£.
Risparmi di gestione relativi al 1998, trattamento accessorio:
17.296.704
£.
Attuazione art. 43 L. 449/97 (risorse derivanti da sponsorizzazioni):
£. 0
Economie conseguenti alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a
tempo parziale per l'anno 1999:
4.882.689
£.
Risparmi derivanti dall'applicazione della disciplina dell'art. 2, comma 3,
D.Lgs 29/93:
Risorse economiche destinate per l'anno 1998 al pagamento del LED a tutto
il 31.12.1998 per tredici mensilità:
43.612.000
£. 0
£.
Risorse destinate alle indennità per ciascuna ex 8^ qualifica, di cui all'art. 37, comma 4,
del CCNL 6.7.1995:
10.500.000
£.
Quota derivante dalla riduzione di posti in organico del personale con qualifica
dirigenziale:
£. 0
Dal 31.12.99 integrazione delle risorse con lo 0,52% del monte salari riferito al 1997:
£. 0
Risorse derivanti da specifiche disposizioni di legge finalizzate all'incentivazione
di prestazioni o di risultati del personale: Merloni, £. 30.000.000, Condono
edilizio £.70.000.000, Accertamenti e violazioni I.C.I.£. 158.000.000, Codice
della Strada £. 106.911.916 (somme figurative)
Somme connesse al trattamento economico accessorio del personale trasferito
all'Ente a seguito di processi di decentramento e delega, funzioni:
£. 0
Risparmi derivanti dall'applicazione della disciplina dello straordinario (art.14 CCNL):
£. 0
Risorse aggiuntive nel caso di ampliamento della dotazione organica:
£. 0
Dall'1.04.1999 integrazione delle risorse nella misura massima dell'1.2% del monte
salari anno 1997 (art. 15 comma 2)
£. 0
2) La ripartizione delle risorse finanziarie sopra descritte, di cui all'art. 15 del CCNL, viene determinata
così come segue:
11.1. Lavoro straordinario
1) Per l'anno 1999 per la corresponsione dei compensi relativi al lavoro straordinario potrà essere
utilizzata al massimo la residua somma di £.19.129.000 (già decurtata dell'importo di £.32.500.000,
pari a 700 ore da destinare al 2% del personale per assistenza agli organi, alle Commissioni
Consiliari ed Edilizie, 700 ore per retribuire le prestazioni di lavoro in occasione delle festività
infrasettimanali, nonché 100 ore per il 1° Settore e 100 ore per il 4° Settore da destinarsi al personale
che sottoposto a reperibilità sia chiamato in servizio). La suddetta somma viene suddivisa in budget
finanziari per ogni settore, proporzionalmente alle risorse umane previste nella dotazione organica:
2)
1° Settore
£.5.869.130
2° Settore
£.2.065.055
3° Settore
£.7.064.655
4° Settore
£.3.804.100
Sezione autonoma Ufficio Legale
£. 326.356
Sezione autonoma Polizia Municipale
(attinge da fondi di cui alla lett.K) art.15 CCNL)
L'amministrazione comunale si impegna a fornire, alla fine di ogni anno, entro e non oltre il giorno 15 del
mese successivo, la situazione relativa all'utilizzo del lavoro straordinario suddiviso per servizi,
indicando quali ore siano state liquidate e quali ore siano state recuperate da parte del personale
dipendente.
Sulla base dei dati forniti, una delle parti potrà richiedere l'esame congiunto dell'utilizzo di somme inerenti
questo istituto contrattuale.
Si conviene che l'effettuazione di lavoro straordinario potrà avvenire solo previa autorizzazione del
Responsabile dell'ufficio o servizio cui appartiene il dipendente e dovrà essere debitamente motivata.
All'obbligo della prestazione dovrà corrispondere la concreta possibilità di pagamento della stessa.
Fermo restando che il recupero delle ore di straordinario è esclusiva facoltà del dipendente,
l'amministrazione comunale procederà ad erogare, se dovuta, ai dipendenti che recuperano ore di
lavoro straordinario la maggiorazione oraria corrispondente alla prestazione straordinaria effettuata.
In sede di consuntivo, eventuali risparmi sul fondo relativo al lavoro straordinario verranno utilizzati per
impinguare il fondo di cui all'art. 15 del CCNL con prioritaria destinazione al finanziamento del N.O.P..
A decorrere dal 31/12/1999 le risorse destinate alla retribuzione dello straordinario dovranno essere
ridotte del 3% e la somma risultante dovrà confluire nel citato fondo di cui all'art. 15 del CCNL. Per
l'anno 2000 viene stabilito quale limite massimo individuale annuo di prestazione di lavoro
straordinario un numero di ore pari a 180.
11.2. a) Lire 334.820.455
per incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi di cui alla lett. a) del comma 2
dell'art.17.
L'accesso a tale fondo avviene attraverso l'esame e l'approvazione, da parte della delegazione trattante,
dei risultati accertati dal sistema permanente di valutazione di cui all'art. 6 del CCNL del 8.7.1998
relativo a gruppi, centri di costo o individui, per progetti presentati dai massimi responsabili delle strutture
e rientranti nelle linee di indirizzo programmatico dell'amministrazione comunale.
La parte sindacale suggerisce di improntare le progettualità dell'Ente al Patto Sociale per
lo sviluppo e l'occupazione del quale si allega copia stralcio (allegati 1 e 4 del Patto) composta di
n.7 pagine.
Ai fini della corresponsione dei compensi per la incentivazione individuale e collettiva, collegata
agli obiettivi dell'Ente, possono essere articolate le seguenti attività:
•
Piani di lavoro: ciascun dirigente, assicurando la partecipazione di ciascun dipendenti del proprio
settore durante l'orario di lavoro, presenterà al Direttore generale, nonché al Nucleo di Valutazione, entro
il 31.03 e non oltre, il Piano di lavoro che intende realizzare nel corso dell'anno. Nessun dipendente può
essere assegnato a più di un piano. Entro il 31 Dicembre di ogni anno il dirigente predisporrà una
dettagliata relazione sull'esito delle iniziative assunte analizzando i risultati raggiunti e provvederà alla
liquidazione dell'incentivo con determinazione.
•
Gruppi di Lavoro: il Direttore Generale potrà costituire gruppi di lavoro intersettoriali finalizzati allo
sviluppo di particolari attività monotematiche o caratterizzati da attività che favoriscono la formazione nel
personale del requisito della interscambiabilità. I gruppi di lavoro intersettoriali, ad oggi individuati, sono:
PEG, Staff per le informazioni extra orario di servizio, Euro. Le risorse stanziate per la liquidazione dei
compensi per i gruppi di lavoro saranno utilizzate anche per compensare l'attività svolta dai componenti lo
staff di supporto al Nucleo di valutazione. Le attività dei componenti dovranno essere espletate
necessariamente durante l'orario di lavoro e saranno remunerate nel modo seguente: Componente
semplice minimo £. 600.000 massimo £. 800.000 annue; Coordinatore minimo £. 800.000 massimo £.
1.000.000 annue. Lo staff si compone di tre persone (1 Funzionario, 1 Istruttore, 1 Terminalista). Ai fini
della liquidazione del compenso, sarà riconosciuta, ai dipendenti la partecipazione a non più di un gruppo
intersettoriale. Le risorse non utilizzate per la mancata costituzione di gruppi di lavoro rientreranno nella
disponibilità della delegazione trattante.
•
Progetti finalizzati: I Dirigenti coerentemente con gli obiettivi espressi dall'organo politico,
articolano e presentano progetti finalizzati al Direttore Generale ed al Nucleo di Valutazione che accerta
la rispondenza degli stessi alle linee programmatiche dell'Ente e ne propongono l'approvazione alla
Giunta Comunale. I progetti finalizzati sono attuati prevalentemente nell'orario di lavoro contrattualmente
previsto. Ogni struttura può presentare più progetti. Nessun dipendente può essere incluso in più di un
progetto. I singoli progetti dovranno riportare in modo analitico le risorse umane necessarie, l'obiettivo da
raggiungere, la durata e le modalità di attuazione. Il personale da includere nei progetti viene individuato
dal Dirigente tra quello del settore interessato avente profilo funzionale agli obiettivi. Nel caso in cui
presso la struttura proponente il progetto risultino carenti alcune figure professionali necessarie per
l'attuazione dello stesso e, si intenda utilizzare personale di altra struttura, tale situazione deve essere
chiaramente indicata nel progetto. Resta inteso che, a parità di prestazioni qualitative, deve corrispondere
uguale compenso. A progetto concluso e comunque entro il 31 Dicembre, il dirigente interessato, sulla
base di specifica relazione attesta l'avvenuta esecuzione del progetto analizzando i risultati raggiunti in
relazione agli obiettivi prefissati trasmettendo la relazione stessa al Nucleo di Valutazione e al direttore
Generale. La liquidazione delle competenze spettanti avverrà con provvedimento del Dirigente
Responsabile. La partecipazione ai progetti finalizzati non da diritto a compenso per lavoro straordinario
né a riposo compensativo.
La somma assegnata ad ogni gruppo o centro di costo sarà suddivisa come segue:
- ad ogni partecipante, che non si assenti per malattia o congedi straordinari, per oltre il 10% del periodo
di riferimento del progetto, dovrà essere erogata non meno dell'equivalente di uno stipendio tabellare
base della propria categoria di appartenenza. Non sono considerate assenze, i congedi ordinari, i
permessi sostitutivi delle festività soppresse, le assenze per malattia dovute a causa di servizio, o
patologie e relative cure collegate a causa di invalidità civile, quando il dipendente sia stato assunto con
la percentuale relativa alle categorie protette, i permessi sindacali retribuiti, i riposi compensativi e i
recuperi di straordinario, il riposo per donazione di sangue, l'astensione obbligatoria e facoltativa per
maternità, permessi straordinari per nascita, morte, matrimonio.
- Il responsabile del gruppo o centro di costo percepirà non meno del 20% e non oltre il 40% in più
rispetto a tutti gli altri partecipanti al progetto.
La valutazione in merito al grado ed alla qualità di raggiungimento degli obiettivi viene attuata dal
Dirigente, essa deve concludersi entro trenta giorni dalla data di scadenza della progettualità con esame
che si attua nel rispetto dei seguenti criteri:
a) Rispetto dei tempi prefissati.
b) Rispetto delle modalità di esecuzione previsti.
c) Coinvolgimento delle risorse umane previste.
d) Valutazione dei risultati previsti, sia sotto l'aspetto quantitativo che qualitativo.
L'erogazione del compenso, in caso di esame positivo della progettualità, avviene in un'unica soluzione in
busta paga entro la seconda mensilità successiva alla sua definizione. In caso di esame non positivo, i
tempi e gli importi dell'erogazione economica saranno debitamente decurtati di non oltre il 50% dal
Dirigente del settore interessato.
Ogni dipendente verrà portato a conoscenza delle valutazioni che lo interessano individualmente e di
quelle relative al gruppo o servizio di riferimento in modo chiaro e completo e avrà diritto ad averne copia.
La presa visione sarà certificata mediante sottoscrizione da effettuarsi sotto la supervisione del
Responsabile di servizio.
Si allega al presente accordo modello per l'inoltro di progetti finalizzati composto di n. 3 pagine.
11.3. b) Lire 60.000.000
Per corrispondere gli incrementi retributivi collegati alla progressione economica orizzontale nella
categoria. In sede di prima applicazione e per le diverse categorie viene così determinata:
•
•
•
•
60% per la progressione nella cat. A;
60% per la progressione nella cat. B;
60% per la progressione nella cat. C;
60% per la progressione nella cat. D.
Le quote assegnate nell'accordo alle singole categorie saranno determinate di anno in anno dalla
delegazione trattante in relazione alle somme disponibili del fondo previsto dall'art. 14 comma 3 e,
nell'osservanza del criterio di non esclusione di alcuna categoria dalla possibilità di progressione
economica orizzontale.
La distribuzione delle risorse destinate alla progressione orizzontale fra le categorie deve essere
ripartita proporzionalmente all'interno dei settori mediante calcolo proporzionale sulla consistenza dei
profili professionali coperti a qualsiasi titolo (convenzione, a tempo determinato).
Le graduatorie saranno uniche per posizioni economiche nelle categorie.
Le procedure inerenti l'assegnazione dei passaggi economici, alle quali parteciperà tutto il personale in
servizio a tempo indeterminato, sono le seguenti:
•
Per ogni tipologia di passaggio verrà inviato ad ogni dipendente, entro il 31 dicembre di ogni anno, un
avviso pubblico nel quale saranno indicati i titoli e le anzianità richieste e/o valutabili, l'eventuale
modello di curriculum, la data entro la quale deve essere presentata la domanda e la
documentazione necessaria;
• L'esame della documentazione sarà effettuata entro i 30 giorni successivi alla scadenza dell'avviso
pubblico, da una Commissione composta dal Direttore Generale e dai Dirigenti di Settore.
• La pubblicazione delle graduatorie sarà resa pubblica mediante affissione all'Albo Pretorio.
• Ogni dipendente potrà prendere visione di tutta la documentazione relativa alla procedura
interessata.
• Viene stabilito in giorni 20, il periodo entro cui il dipendente potrà presentare ricorso interno prima di
attivare le altre procedure di contenzioso. L'Amministrazione avrà 15 giorni di tempo entro i quali
prendere in esame i ricorsi e formulare la relativa risposta con le eventuali correzioni o modifiche.
• Di tutto quanto sopra, dovrà essere inviata informazione alle OO.SS. territoriali ed alla R.S.U..
• L'inquadramento del personale nella nuova posizione economica, acquisita a seguito della selezione,
avverrà con decorrenza 1° Gennaio successivo all'anno di riferimento della graduatoria.
• A parità di punteggio conseguito prevarrà l'anzianità maturata nella categoria, ed in caso di ulteriore
parità, prevarrà la minore età anagrafica.
• In sede di prima applicazione la corresponsione avverrà a far data dal 1.07.1999.
Per quanto concerne il calcolo dell'anzianità, occorre considerare tutti gli anni di servizio maturati da parte
di quel personale proveniente da Enti diversi, quali anzianità dei mobilitati ai sensi della Legge 325/88
e di quel personale proveniente dal Patronato Scolastico e personale proveniente dalla Regione
Puglia ex
L. 285/77.
CATEGORIA A
•
•
•
•
•
•
•
ANZIANITA'
RISULTATI OTTENUTI NELLE PRESTAZIONI RESE
TITOLI CULTURALI
CORSI DI AGGIORNAMENTO
IMPEGNO INDIVIDUALE
EFFETTIVA PRESENZA IN SERVIZIO
BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995
TOTALE
Punti
50
20
5
5
10
6
4
100
ANZIANITA':
punti 1,50 per ogni anno di anzianità nell'ex qualifica di appartenenza,
punti 0,75 per ogni anno di anzianità nelle qualifiche inferiori e/o appartenenza a Enti diversi
RISULTATI OTTENUTI NELLE PRESTAZIONI RESE RISPETTO AL PROFILO PROFESSIONALE
POSSEDUTO:
a) Ha dimostrato completa accuratezza e scrupolosità, dando come risultato un lavoro di qualità più che
buona,
svolgendo altresì compiti che prevedono rapporti prevalenti con l'utenza;
b) In genere ha prodotto un lavoro di buona qualità, seguendo strettamente le regole prefissate;
c) E' normalmente corretto e preciso, anche se a volte ha commesso errori che avrebbe potuto facilmente
evitare.
a) = punti 20,
b) = punti 16,
c) = punti 12.
TITOLI CULTURALI:
punti 2 per diploma di scuola elementare,
punti 3 per diploma di scuola media inferiore.
punti
punti
1 per corsi e/o seminari
1,5 per corsi e/o seminari
CORSI DI AGGIORNAMENTO:
della durata da 1 a 3 giorni,
della durata da 4 giorni in poi,
punti
3 per corsi
con esami finali.
IMPEGNO INDIVIDUALE:
a) Ha esteso il suo interesse oltre le mansioni legate strettamente al ruolo, impegnandosi ed
applicandosi ad esse con risultati ottimi corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o
disposizioni;
b) Il suo impegno individuale è risultato sempre adeguato, per cui è stato sufficiente solo un controllo
generico, senza interventi diretti corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o
disposizioni;
c) Qualche volta l'impegno è stato meno vivo del dovuto e quindi si sono resi necessari controlli
abbastanza frequenti corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o disposizioni.
d)
a) = 10 punti,
b) = 8 punti,
c) = 6 punti.
Effettiva presenza in servizio
Effettiva presenza in servizio
Effettiva presenza in servizio
Effettiva presenza in servizio
EFFETTIVA PRESENZA IN SERVIZIO:
per almeno il 95% delle giornate lavorative annue
per almeno l'85% delle giornate lavorative annue
per almeno il 75% delle giornate lavorative annue
inferiore al 75% delle giornate lavorative annue
punti 6;
punti 4;
punti 2;
punti 0.
BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995:
Beneficiario ai sensi dell'art. 34 del CCNL del 6.07.1995 del conferimento del premio della qualità della
prestazione individuale (valutabile un solo conferimento di premio).
CATEGORIA B
Punti
ANZIANITA'
35
RISULTATI OTTENUTI NELLE PRESTAZIONI RESE
20
TITOLI CULTURALI
5
CORSI DI AGGIORNAMENTO
10
IMPEGNO INDIVIDUALE
20
EFFETTIVA PRESENZA IN SERVIZIO
6
BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995
4
TOTALE
100
ANZIANITA':
punti 1,50 per ogni anno di anzianità nell'ex qualifica di appartenenza,
punti 0,75 per ogni anno di anzianità nelle qualifiche inferiori e/o appartenenza a Enti diversi.
•
•
•
•
•
•
•
RISULTATI OTTENUTI NELLE PRESTAZIONI RESE RISPETTO AL PROFILO PROFESSIONALE
POSSEDUTO:
a) Ha dimostrato completa accuratezza e scrupolosità, dando come risultato un lavoro di qualità più che
buona, svolgendo altresì compiti che prevedono rapporti prevalenti con l'utenza;
b) In genere ha prodotto un lavoro di buona qualità, seguendo strettamente le regole prefissate;
c) E' normalmente corretto e preciso, anche se a volte ha commesso errori che avrebbe potuto
facilmente evitare.
a) = punti 20,
b) = punti 16,
c) = punti 12.
TITOLI CULTURALI:
punti 2 per diploma di scuola media inferiore,
punti 3 per diploma di scuola media superiore.
CORSI DI AGGIORNAMENTO:
punti 1 per corsi e/o seminari
punti 1,5 per corsi e/o seminari
punti 3 per corsi
della durata da 1 a 3 giorni,
della durata da 4 giorni in poi,
con esami finali.
IMPEGNO INDIVIDUALE:
a) Ha esteso il suo interesse oltre le mansioni legate strettamente al ruolo, impegnandosi ed
applicandosi ad esse con risultati ottimi corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o
disposizioni;
b) Il suo impegno individuale è risultato sempre adeguato, per cui è stato sufficiente solo un controllo
generico, senza interventi diretti corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o
disposizioni;
c) Qualche volta l'impegno è stato meno vivo del dovuto e quindi si sono resi necessari controlli
abbastanza frequenti corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o disposizioni.
a) = punti 20,
b) = punti 16,
c) = punti 12.
EFFETTIVA PRESENZA IN SERVIZIO:
Effettiva presenza in servizio per almeno il 95% delle giornate lavorative annue.
BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995:
Beneficiario ai sensi dell'art. 34 del CCNL del 6.07.1995 del conferimento del premio della qualità della
prestazione individuale (valutabile un solo conferimento di premio).
CATEGORIA C
Punti
• ANZIANITA'
25
• RISULTATI OTTENUTI NELLE PRESTAZIONI RESE
20
• TITOLI CULTURALI
10
• CORSI DI AGGIORNAMENTO
10
• IMPEGNO INDIVIDUALE
20
• INCARICO RICEVUTO DALL'AMMINISTRAZIONE
• E/O AMMINISTRAZIONE DELLO STESSO COMPARTO
5
• CAPACITA' DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI
• ORGANIZZATIVI
5
• BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995
5
TOTALE
100
ANZIANITA':
punti 1,50 per ogni anno di anzianità nell'ex qualifica di appartenenza,
punti 0,75 per ogni anno di anzianità nelle qualifiche inferiori e/o appartenenza a Enti diversi.
RISULTATI OTTENUTI NELLE PRESTAZIONI RESE RISPETTO AL PROFILO PROFESSIONALE
POSSEDUTO:
a) Ha dimostrato completa accuratezza e scrupolosità, dando come risultato un lavoro di qualità più che
buona,
b)
svolgendo altresì compiti che prevedono rapporti prevalenti con l'utenza;
a) In genere ha prodotto un lavoro di buona qualità, seguendo strettamente le regole prefissate;
b) E' normalmente corretto e preciso, anche se a volte ha commesso errori che avrebbe potuto
facilmente evitare.
c)
a) = punti 20,
b) = punti 16,
c) = punti 12.
TITOLI CULTURALI:
punti 4 per diploma di scuola media superiore,
punti 6 per diploma di laurea.
punti
punti
punti
1 per corsi e/o seminari
1,5 per corsi e/o seminari
3 per corsi
CORSI DI AGGIORNAMENTO:
della durata da 1 a 3 giorni,
della durata da 4 giorni in poi,
con esami finali.
IMPEGNO INDIVIDUALE:
a) Ha esteso il suo interesse oltre le mansioni legate strettamente al ruolo, impegnandosi ed
applicandosi ad esse con risultati ottimi corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o
disposizioni;
b) Il suo impegno individuale è risultato sempre adeguato, per cui è stato sufficiente solo un controllo
generico, senza interventi diretti corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o
disposizioni;
c) Qualche volta l'impegno è stato meno vivo del dovuto e quindi si sono resi necessari controlli
abbastanza frequenti corredato da documentazione, es.: deleghe e/o attestazioni o disposizioni.
a) = punti 20,
b) = punti 16,
c) = punti 12.
INCARICO RICEVUTO DALL'AMMINISTRAZIONE E/O AMMINISTRAZIONI DELLO STESSO
COMPARTO:
punti 1 per ogni mese per aver ricevuto un formale incarico, debitamente documentato, con atto formale,
inerente uno specifico servizio dall'Amministrazione di appartenenza e/o da altre Amministrazioni dello
stesso comparto.
CAPACITA' DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI:
a) Ha dimostrato spirito critico verso le attività svolte; studia e propone cambiamenti metodologici e
procedurali, volti all'ottenimento di migliori risultati;
b) Ha dimostrato un buon spirito di apprendimento verso i cambiamenti imposti da nuovi metodi o
procedure, rispondendo in tempi più che normali alle esigenze imposte da tali variazioni;
c) Si è adattato a situazioni nuove con il passare del tempo e con l'aiuto dei colleghi o dei superiori,
svolgendole poi con diligenza.
a) = 5 punti,
b) = 3 punti,
c) = 1 punto.
BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995:
Beneficiario ai sensi dell'art. 34 del CCNL del 6.07.1995 del conferimento del premio della qualità della
prestazione individuale (valutabile un solo conferimento di premio).
In relazione alle figure professionali istruttore sottufficiale - istruttore di vigilanza sono adottate,
ai sensi dell'art. 7 comma 5 del N.O.P. e art. 24 punto e) del CCNL le seguenti misure, opportune per
valorizzare adeguatamente le posizioni di coordinamento e controllo collocate nella ex VI q.f. dell'area di
vigilanza.
Le misure consistono nel collocare le predette figure nella posizione economica orizzontale superiore a
quella posseduta nell'ambito del primo inquadramento.
CATEGORIA D
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ANZIANITA'
SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' DI PIANIFICAZIONE
ECONOMICO FINANZIARIA GESTIONALE RIVENIENTE
DA APPOSITA DELIBERAZIONE
INCARICO RICEVUTO DALL'AMMINISTRAZIONE
E/O AMMINISTRAZIONE DELLO STESSO COMPARTO
TITOLI CULTURALI
CORSI DI AGGIORNAMENTO
INIZIATIVE PERSONALI E CAPACITA' DI PROPRIE
15
10
10
5
10
• SOLUZIONI NORMATIVE O MIGLIORATIVE
• DELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
• PARTECIPAZIONE EFFETTIVA ALLE ESIGENZE
• DI FLESSIBILITA'
• CAPACITA' DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI
• ORGANIZZATIVI
• BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995
TOTALE
15
15
15
5
100
ANZIANITA':
punti 1,50 per ogni anno di anzianità nell'ex qualifica di appartenenza,
punti 0,75 per ogni anno di anzianità nelle qualifiche inferiori e/o appartenenza a Enti diversi.
SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' DI PIANIFICAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA GESTIONALE
RIVENIENTE DA APPOSITA DELIBERAZIONE:
a) Ha dimostrato la capacità di quantificare, in maniera corretta, le risorse finanziarie, monitorandole ed
apportando, quando necessario, i relativi correttivi, suggerendo soluzioni che impegnavano l'Ente anche
all'esterno;
b) Ha dimostrato la capacità di quantificare, in maniera corretta, le risorse finanziarie, monitorandole ed
apportando correttivi che non sempre si sono rilevati efficaci, rendendo necessario un nuovo intervento;
c) Pur avendo pianificato correttamente le necessità finanziarie, non è stato in grado di adeguarle ai
mutamenti intercorsi, né di suggerire soluzioni alternative.
a) = 10 punti,
b) = 8 punti,
c) = 6 punti.
INCARICO RICEVUTO DALL'AMMINISTRAZIONE E/O AMMINISTRAZIONI DELLO STESSO
COMPARTO:
punti 1 per ogni mese per aver ricevuto un formale incarico, debitamente documentato, inerente uno
specifico servizio dall'Amministrazione di appartenenza e/o da altre Amministrazioni dello stesso
comparto;
TITOLI CULTURALI:
punti 4 per diploma di laurea
punti 6 per produzione di pubblicazioni in genere, partecipazione a commissioni come relatore,
riconoscimento di competenze nel settore delle pubbliche relazioni e dell'informazione.
CORSI DI AGGIORNAMENTO:
punti 1 per corsi e/o seminari della durata da 1 a 3 giorni,
punti 1,5 per corsi e/o seminari della durata da 4 giorni in poi,
punti 3 per corsi con esami finali.
INIZIATIVE PERSONALI E CAPACITA' DI PROPRIE SOLUZIONI NORMATIVE O MIGLIORATIVE
DELL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO:
a) Anche di fronte ad imprevisti piuttosto impegnativi, ha dimostrato pronto spirito d'iniziativa ed ha
ottenuto buoni risultati;
b) Si è mosso bene in situazioni in cui gli obiettivi erano ben definiti e vi era libertà nel modo di
raggiungerli;
c) Applicandosi di preferenza al lavoro di routine, quando ha incontrato difficoltà non sempre ha saputo
ottenere risultati accettabili.
a) = 15 punti,
b) = 12 punti,
c) = 9 punti.
PARTECIPAZIONE EFFETTIVA ALLE ESIGENZE DI FLESSIBILITA':
a) Ha saputo adattarsi senza creare problemi ad esigenze di flessibilità, dimostrando pronto spirito di
iniziativa e collaborazione;
b) Si è adattato ad esigenze di flessibilità;
c) Ha creato qualche problema di fronte ad esigenze di flessibilità, cercando di restare fermo nelle
proprie competenze e disponibilità.
a) = 15 punti,
b) = 12 punti,
c) = 9 punti.
CAPACITA' DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI:
a) Ha dimostrato spirito critico verso le attività svolte; studia e propone cambiamenti metodologici e
procedurali, volti all'ottenimento di migliori risultati;
b) Ha dimostrato un buon spirito di apprendimento verso i cambiamenti imposti da nuovi metodi o
procedure, rispondendo in tempi più che normali alle esigenze imposte da tali variazioni;
c) Si è adattato a situazioni nuove con il passare del tempo e con l'aiuto dei colleghi o dei superiori,
svolgendole poi con diligenza.
a) = 15 punti,
b) = 12 punti,
c) = 9 punti.
BENEFICIARIO AI SENSI DELL'ART. 34 DEL CCNL DEL 6.07.1995:
Beneficiario ai sensi dell'art. 34 del CCNL del 6.07.1995 del conferimento del premio della qualità della
prestazione individuale (valutabile un solo conferimento di premio).
11.4. c) Lire 0
per corrispondere la retribuzione di posizione e risultato di cui alla lett. c comma 2 dell'art. 17 del
vigente CCNL.
Conferimento incarico
Le modalità ed i criteri del conferimento dell'incarico vengono predeterminati così come segue:
a) lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate
da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa;
b) lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione correlate a diplomi di
laurea e/o di scuole universitarie e/o alla iscrizione ad albi professionali;
c) lo svolgimento di attività di staff e/o di studio, ricerca, ispettive, di vigilanza e controllo caratterizzate da
elevate autonomia ed esperienza.
Gli incarichi vengono conferiti dal dirigente con atto formale e motivato per periodi fino ad un massimo di
5 anni con possibilità di rinnovo sempre con la medesima formalità, secondo gli art. 8 e seguenti del
N.O.P.
Gli incarichi vanno conferiti al personale di categoria D.
L'individuazione di posizioni organizzative, è effettuata dal dirigente e ove manchi, dal Direttore Generale,
secondo l'art. 8 del Nuovo Ordinamento Professionale.
Sia per il conferimento che per la valutazione annuale, si indicano i seguenti criteri e procedure di
massima che hanno riguardo:
1) della complessità del o dei Servizi affidati - max punti 10 -.
2) della gestione delle risorse finanziarie - max punti 10 - assegnabili nel seguente modo: da zero a 500
milioni punti 5,
3) oltre i 500 milioni punti 10;
4) della gestione delle risorse umane complessivamente max punti 10 assegnabili nel seguente modo:
da 1 unità fino a
5) 15 unità punti 5, oltre le 15 unità punti 10;
6) dell'anzianità nell'Ente max punti 10 assegnabili nel seguente modo: da 1 anno a 15 anni punti 5, oltre
15 anni, punti
7) Si procederà comunque a stabilire i criteri di valutazione delle posizioni e dei risultati con successivo
apposito provvedimento e previa concertazione con le rappresentanze sindacali.
E' fatto obbligo ai conferiti di posizioni organizzative dopo la partecipazione a corsi, di tenere seminari
con il personale tutto al fine di aggiornarlo.
10.
Il raggiungimento degli obiettivi, sarà verificato annualmente dal Nucleo di Valutazione attraverso i
criteri di seguito elencati. Il sistema di valutazione degli Incaricati è basato sui criteri sopra elencati due
variabili:
a) Gli obiettivi,
b) I comportamenti manageriali.
Per quanto attiene gli obiettivi, la definizione degli stessi, viene effettuata dalla Giunta.
I comportamenti manageriali sono stati individuati attraverso l'analisi della cultura e dei valori che devono
connotare l'operato dei dirigenti e possono essere sintetizzati in:
flessibilità,
orientamento dell'utenza,
lavoro di gruppo,
gestione del cambiamento,
comunicazione,
gerarchia piatta,
lavoro per obiettivi e orientamento al risultato.
Revoca incarico
La revoca è esercitata con atto scritto e motivato dallo stesso soggetto che ha conferito l'incarico.
La revoca scatta:
- prima della scadenza in relazione a mutamenti organizzativi;
- a seguito di accertamento di risultati negativi.
Prima della formazione della revoca, l'Ente acquisisce un contraddittorio con il dipendente interessato,
assistito eventualmente da persone di sua fiducia o da rappresentanti delle OO.SS., cui questi, dovesse
conferire mandato.
Tale indennità viene riconosciuta a n.8 incaricati a partire dall'esercizio finanziario 1.1.2000, per un anno
(si allega schema delle singole posizioni organizzative):
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
motivazione con atto formale del _______________:
motivazione con atto formale del _______________:
motivazione con atto formale del _______________:
motivazione con atto formale del _______________:
motivazione con atto formale del _______________:
motivazione con atto formale del _______________:
motivazione con atto formale del _______________:
motivazione con atto formale del _______________:
11.5. d) Lire 140.720.000
per corrispondere l'indennità di turno, rischio, reperibilità, maneggio valori, orario notturno,
festivo e notturno-festivo.
Tali indennità vengono riconosciute ai seguenti dipendenti mensilmente previa certificazione del
Responsabile del Servizio entro il giorno 5 di ogni mese, per gli importi e le unità di seguito indicate:
11.6. INDENNITA' DI RISCHIO:
a) Personale Cimitero
b) Personale addetto uso macchine agricole
c) Autisti
d) Assistenti sociali
e) Cuoca Asilo Nido
f) Addetto manutenzione
£. 20.000 x 4 x 11 =
£. 20.000 x 2 x 11 =
£. 20.000 x 3 x 11 =
£. 20.000 x 3 x 11 =
£. 20.000 x 2 x 11 =
£. 20.000 x 5 x 11 =
£. 880.000
£. 440.000
£. 660.000
£. 660.000
£. 440.000
£. 1.100.000
11.7. INDENNITA' DI DISAGIO:
a) personale sportellista ( Ufficio leva n. 1, Stato civile n.1, Carte di identità n.1, Atti notori, n.1, Anagrafe
n.2 (cambio di residenza + richiesta rilascio certificati), Tributi n.1, Ufficio Tecnico n.1, Protocollo
Generale n.1, Ufficio Relazione con il Pubblico n.2, Servizi Sociali n.3, Biblioteca n.2:
£. 70.000 x 15 x 12 =
£. 12.600.000
Personale addetto all'uso delle motociclette P.M.:
£. 70.000 x 2 x 11 =
£. 1.540.000
Personale addetto ai video terminali e p.c. (la indennità in parola si intende eliminata una volta che gli ex
IV livello saranno posizionati in B3. Resta confermata per tutti l'indennità di rischio da B3 in poi). Per gli
ex IV livello viene corrisposta la somma di £. 50.000 mensili, per tutti gli altri la somma di £.240.000
annue. Le indennità di rischio e di disagio non sono cumulabili.
£. 50.000 x 25 x 12 =
£. 15.000.000
£. 20.000 x 10 x 12 =
£. 2.400.000
11.8. INDENNITA' DI TURNO:
a) Polizia Municipale, numero addetti 24,
b) Biblioteca, numero addetti 2.
£.52.000.000
c)
11.9. INDENNITA' DI REPERIBILITA':
a) Polizia Municipale n. 4 unità,
b) Ufficio Tecnico Comunale n. 3 unità,
c) Stato Civile n. 1 unità,
d) Cimitero n. 1 unità,
e) Messi Comunali n. 2 unità.
£.30.000.000
(la somma prevista si riferisce al numero di unità previste nella piattaforma 1998, poiché tali sono state
le unità impegnate per l'anno 1999).
Nell'ambito dei servizi della Polizia Municipale, è ipotizzata la costituzione di un nucleo di pronto
intervento composto di n. 4 unità disponibili per tutti i 365 giorni dell'anno.
Nell'ambito dei servizi tecnici è ipotizzata la costituzione di un nucleo di n. 3 unità per tutti i 365 giorni
dell'anno.
Nell'ambito dei servizi di Stato Civile è ipotizzato che una unità sia disponibile nell'eventualità del
verificarsi di urgente necessità di pronto intervento (per annotazioni, rilascio di documentazione di
competenza) durante il giorno del Sabato e della Domenica.
Il personale in reperibilità durante le giornate di riposo deve successivamente effettuare il riposo
compensativo.
La reperibilità è remunerata con tariffa giornaliera di £. 18.000 per 24 ore, escluse le 6 ore di servizio
ordinario, non frazionabili in misura inferiore a 4 ore ed è corrisposta in proporzione alla sua durata oraria
maggiorata in tal senso del 10% e comunque per un massimo di 6 giorni al mese.
11.10. SERVIZIO ORDINARIO FESTIVO, NOTTURNO E FESTIVO NOTTURNO:
Le prestazioni di lavoro rientranti nelle normali 36 ore settimanali prestate in orario notturno o in giorno
festivo o festivo-notturno, sono retribuite:
a) con la maggiorazione del 20% quello ordinario notturno o festivo,
b) con la maggiorazione del 30% quello notturno-festivo.
- Polizia Municipale n. 24 unità,
- Cimitero n.4 unità.
Tot. £. 2.000.000
11.11. INDENNITA' MANEGGIO VALORI:
L'indennità spetta ai dipendenti che per legge, per provvedimenti formali o per funzioni, sono addetti al
maneggio di valori consistenti:
- Economo - unità n.1
- Polizia Municipale - unità n. 2
- Trasporto valori ufficio postale
£. 150.000 x 1 x 12 =
£.
80.000 x 2 x 12 =
£.
60.000 x 1 x 12 =
£. 1.800.000
£. 1.920.000
£. 720.000
- Ufficio Personale - unità n.1
totale
£.
80.000 x 1 x 12 =
£. 960.000
£. 5.400.000
Tutte le indennità sopra elencate sono erogate mensilmente e solo per i periodi di effettiva presenza in
servizio (compreso i periodi ritenuti tali dalla legge).
11.12. COMPENSI PER COMPITI IMPLICANTI SPECIFICHE RESPONSABILITA' C e D:
Ove non possa trovare applicazioni la disciplina di cui agli artt. 8 e seguenti del N.O.P. per il conferimento
delle posizioni organizzative viene prevista la somma di £.15.600.000 per profili professionali investiti di
specifiche responsabilità.
I dipendenti con contratto di lavoro a part time, salvo diversa previsione contrattuale decentrata, godono
dei compensi previsti per le indennità accessorie nella misura intera prevista.
11.13. Buoni pasto
Ai dipendenti che effettuano il rientro pomeridiano previsto dall'orario di lavoro di cui al presente
accordo, viene riconosciuto un buono pasto del valore nominale di £.12.000, con oneri a carico
dell'amministrazione comunale pari a 2/3 del valore.
I buoni pasto sono distribuiti mensilmente e anticipatamente a cura dell'ufficio personale.
I buoni pasto sono erogati tutti i giorni di rientro settimanale effettivamente prestato previsto nel proprio
turno di lavoro.
Agli aventi titolo, se non fosse possibile per motivi diversi, garantire un servizio di mensa gratuito, viene
erogato il buono pasto.
ART. 12 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
L'Ente, al fine di garantire in particolare il raggiungimento degli obiettivi previsti dall'art 23 del vigente
CCNL garantisce adeguati processi di formazione e aggiornamento professionale. A tal fine l'Ente
predispone l'apposito capitolo di spesa non inferiore all'1%, pari a £.88.120.000 complessive annue a
partire dal 1999. Per l'anno 1999 la somma sopra indicata deve essere decurtata della somma di
£.25.680.116 di fatto già utilizzata per attività dello stesso titolo nel corso dell'anno.
La formazione dovrà riguardare tutto il personale dipendente nel biennio compreso fra il 1°
dicembre 1999 ed il 1° dicembre del 2001, secondo una programmazione concordata tra le parti,
suddivisa per funzioni e obiettivi e finalizzata:
a) a fornire strumenti normativi e/o pratici per lo svolgimento della propria attività lavorativa e per un
miglioramento della propria professionalità;
b) a favorire i processi di rinnovamento delle procedure e delle integrazioni tra i servizi;
c) alla progressione economica orizzontale del personale.
La somma stanziata sul bilancio di ciascun anno e non utilizzata nel corso dell'esercizio finanziario è
vincolata al riutilizzo con le stesse finalità nell'esercizio successivo.
Nel piano annuale di formazione deve comprendersi anche il personale in aspettativa e distacco a
qualsiasi titolo.
Per il primo anno, a decorrere dalla data di esecutività del presente accordo, vengono individuati i
seguenti servizi comunali:
• pacchetto informativo per operatori CAD.
Per quanto riguarda ulteriori specificità bisognevoli di formazione, considerato che ogni centro di costo
sarà destinatario di una somma proporzionale al personale assegnato, ciascuno dei responsabili sarà
obbligato ad individuare periodi dell'anno nei quali effettuare la suddetta formazione, possibilmente in
loco. Inoltre, se nel corso dell'anno si dovessero verificare esigenze particolari per alcuni settori, di
comune accordo i dirigenti interessati potranno modificare le assegnazioni dei fondi.
Si accederà alla formazione ed aggiornamento professionale; all'interno di ogni singolo settore, e
per profili professionali similari con il criterio della rotazione, a partire dalla unità più anziana di servizio, e
nel rispetto delle pari opportunità di ciascun ufficio, nonché durante l'orario di lavoro.
ART. 13 DIPENDENTI CON RAPPOSTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO
Ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato viene erogata un emolumento onnicomprensivo
dei compensi per lavoro straordinario, produttività, e per la qualità delle prestazioni individuali, ai sensi
dell'art. 2 comma 16 della legge 16 giugno 1998 n. 191. Il relativo importo mensile, a totale carico
dell'Ente, viene determinato dall'Amministrazione comunale, profilo professionale per profilo, e viene
erogato con cadenza mensile.
ART. 14 PROGRESSIONE VERTICALE
Le parti, preso atto della disciplina di cui all'art. 4 del CCNL, di classificazione del personale per il
quadriennio 1998-2001, concordano quanto segue che:
•
le procedure selettive per il passaggio dei dipendenti alla categoria immediatamente superiore
dovranno essere concordate e disciplinate con atti previsti nel regolamento degli uffici e dei servizi
dell'Ente, nei limiti dei posti vacanti della dotazione organica non destinati all'accesso dall'esterno;
•
Annualmente, in sede di presentazione del bilancio di previsione, l'Amministrazione entro il mese di
gennaio dovrà, attraverso le procedure della concertazione, individuare per ogni categoria i posti vacanti
da ricoprire con concorsi interni relativi a profili professionali caratterizzati da una professionalità acquisita
solo dall'interno e i posti da mettere a concorso interno relativi a profili professionali caratterizzati da una
professionalità acquisibile dall'interno per l'anno in corso, così come di seguito cronologicamente indicati:
1)
attingere dalle graduatorie interne ancora valide (tre anni) per le figure professionali relative, così
come previsto dall'art. 6 comma 21 L. 59/97;
2)
ricorrere alla mobilità interna, attraverso quei dipendenti che ne abbiano fatto richiesta ed in
possesso dei requisiti per l'accesso al posto da ricoprire ove consentito e, salva specificità dell'incarico;
3)
attivare procedure di selezione interna per il numero di posti vacanti e disponibili non assegnati
all'esterno (art. 4 CCNL);
4)
utilizzare procedure di selezione interna basate sulle professionalità acquisite dall'interno
(Bassanini);
5)
ulteriormente reperire dalla mobilità esterna, ove possibile, nei limiti previsti dalla legge;
6)
infine, attivare le procedure concorsuali esterne.
Per le selezioni interne si prescinde dal possesso dei titoli di studio previsti per l'accesso dall'esterno per
il posto messo a concorso, fatti salvi i titoli professionali specifici previsti per legge.
I contenuti della selezione ed i requisiti professionali richiesti per la partecipazione dei candidati dovranno
essere coerenti con i requisiti professionali indicati nelle declaratorie delle singole categorie.
Gli enti disciplinano le procedure selettive per i posti vacanti della dotazione organica ivi compresi quelli
per particolari professionalità ascritti a B3 e D3.
Gli enti non strutturalmente deficitari procedono alla copertura dei posti vacanti esclusivamente
con il personale interno, anche per profili la cui professionalità è acquisibile dall'interno.
E' ammesso il passaggio da una categoria a quella immediatamente superiore.
In caso di passaggio nella categoria superiore, al dipendente viene attribuito il trattamento tabellare
iniziale della categoria e qualora il trattamento economico in godimento risulti superiore al predetto
tabellare iniziale, il dipendente conserva la differenza che verrà assorbita nella successiva progressione
economica prevista nella nuova categoria.
I posti non coperti con procedure selettive interne (esito negativo o mancanza di professionalità interne
all'Ente) potranno essere destinati all'esterno.
L'accesso dall'esterno avviene secondo gli indirizzi previsti dal D.lgs. 29/93 e successive
modificazioni.
Il personale riclassificato nelle categorie immediatamente superiori, a seguito di selezioni interne, non è
soggetto al periodo di prova.
I concorsi interni seguono le seguenti procedure:
1)
la pubblicità del bando, viene fatta con affissione all'Albo Pretorio e diffusione dello stesso ai diversi
Settori ed alle organizzazioni sindacali aziendali, il termine di scadenza del bando è ridotto a venti giorni;il
contenuto della domanda può essere limitato alle sole dichiarazioni seguenti:
a) l'indicazione del concorso al quale si intende partecipare;
b) il cognome, nome e data di nascita, nonché la residenza e l'eventuale recapito;
c) il titolo di studio richiesto, specificando in quale data e presso quale istituto è stato conseguito
e la valutazione riportata, nonché eventuali altri titoli di studio dei quali il concorrente sia in possesso;
d) la figura professionale, l'area di attività e la categoria di appartenenza;
e) il possesso della anzianità;
f) le eventuali sanzioni disciplinari subite negli ultimi due anni antecedenti la scadenza del bando di
concorso.
ART. 15 AREE
La riclassificazione professionale, in conformità a quanto stabilisce l'art. 56 del D.Lgs. 29/93
sostituito dall'art. 25 del D.Lgs 80/97, ribadisce il principio dell'equivalenza professionale: il prestatore di
lavoro può essere adibito oltre che alle mansioni proprie della qualifica, anche a quelle "considerate
equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi" e a quelle
"corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto dello sviluppo
professionale o di procedure concorsuali e selettive". Si modifica così il principio della cosiddetta "priorità"
della qualifica sulla mansione.
Da una ricognizione effettuata all'interno delle categorie si rileva la presenza delle seguenti
microaree omogenee:
1) Tecnico - amministrativo,
2) Amministrativo - contabile,
3) Vigilanza,
4) Educativa - scolastica,
5) Specialistica.
All'area tecnico - amministrativa appartengono le seguenti figure professionali:
• per la categoria A: ausiliari, elettricisti, giardinieri, operai e operai seppellitori.
• per la categoria B: elettricisti impiantisti, idraulici, capo squadra cimitero, vice custode, custode
cimitero, collaboratore urbanistico ambientale, accertatore disegnatore, disegnatore collaboratore
assistente tecnico.
• per la categoria C: geometra, assistente tecnico, perito agrario.
• per la categoria D: istruttore direttivo tecnico.
All'area amministrativo - contabile appartengono le seguenti figure professionali:
• per la categoria A: operatore servizi vari, centralinista, messo.
• per la categoria B: autista notificatore, notificatore esecutore, esecutore amministrativo, autista
collaboratore professionale servizi vari, addetto registrazione dati.
• per la categoria C: istruttore amministrativo, istruttore contabile, gestore contabile, istruttore contabile
economo.
• per la categoria D: bibliotecario, istruttore direttivo, istruttore direttivo contabile, funzionario ragioneria,
funzionario responsabile.
All'area di vigilanza appartengono le seguenti figure professionali:
• per la categoria C: operatore polizia municipale, istruttore di vigilanza.
• per la categoria D: istruttore direttivo di vigilanza, comandante P.M..
•
• All'area educativa - scolastica appartengono le seguenti figure professionali:
• per la categoria A: custode operatore scolastico, aiuto cuoca operatore, operatore scolastico.
• per la categoria B: cuoco.
• per la categoria C: educatore.
• per la categoria D: coordinatrice asilo nido.
All'area specialistica appartengono le seguenti figure professionali:
•
per la categoria D. assistente sociale, consulente informatica, ingegnere, architetto,
procuratore legale.
ART. 16 MOBILITA'ESTERNA
La mobilità è considerata un istituto strumentale finalizzato alla riorganizzazione dei servizi ai fini della
loro migliore efficienza ed efficacia.
La disciplina generale della mobilità è contenuta nell'art. 10 del D.P.R. 347/83, nell'art. 6 del D.P.R.
268/87 e nell'art. 19 della Legge 93/1983 e successive modificazioni ed integrazioni.
La mobilità, è ammessa in via generale nel rispetto della vigente normativa in materia e, deve rispondere
ad esigenze di servizio; è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) la razionalizzazione dell'impiego del personale;
b) l'accelerazione delle procedure per la copertura dei posti vacanti;
c) l'avvicinamento del dipendente al luogo di residenza anagrafica e/o la ricongiunzione con il nucleo
familiare;
d )il reciproco interesse dell'Ente di provenienza, dell'Ente di nuova destinazione e del dipendente;
e) la riorganizzazione e trasferimento dei servizi.
ART. 17 MOBILITA' INTERNA
La mobilità interna all'Ente riguarda sia l'assegnazione o il trasferimento del dipendente che il mutamento
del profilo professionale nell'ambito della stessa qualifica funzionale, ovvero in qualifiche funzionali
diverse, salvo quanto previsto dal presente protocollo in merito ai dipendenti dirigenti sindacali;
La mobilità interna può comportare:
1) mutamento del profilo professionale;
2) trasferimento ad altro settore (sentito il dipendente interessato);
3) incarico di funzioni superiori temporanee;
4) mutamento di mansione per inidoneità fisica (può comportare anche l'attribuzione di qualifica funzionale inferiore così come disposto dall'art. 56 DPR. 268/87).
5) trasferimento all'interno del settore.
17.1. Competenza
I provvedimenti in materia di mobilità interna saranno sempre congruamente motivati e sono adottati dai
Dirigenti Responsabili della struttura, di concerto tra i Dirigenti dei due settori interessati, dalla Giunta con
deliberazione, secondo le modalità di seguito elencate;
La mobilità intersettoriale del personale è consentita nel limiti della programmazione dei fabbisogno
annuale ovvero per scambio di personale di pari categoria.
Quando la mobilità comporta variazione del profilo professionale, va valutata la professionalità dei
dipendente con la relativa formazione professionale di riconversione del profilo.
Annualmente, in relazione al fabbisogno, l'Amministrazione dà comunicazione, a mezzo affissione all'Albo
pretorio ed informazione preventiva alla RSU, delle disponibilità in dotazione organica da ricoprire nel
corso dell'esercizio.
L'Amministrazione prima di procedere alla copertura dei posti mediante selezione pubblica, provvede alla
attivazione ed attuazione della mobilità volontaria.
17.2. Mobilità intersettoriale volontaria
1) In relazione a quanto previsto nei commi precedenti. ]'Ufficio personale acquisisce le domande di
mobilità volontaria e stila una graduatoria, tenendo conto., nell'ordine, dei seguenti criteri:
•
•
•
Curriculum professionale (con riferimento al posto da ricoprire),
Titolo di studio,
Anzianità di servizio.
2) I dipendenti che intendono avanzare domanda di mobilità intersettoriale devono indirizzarla al
Responsabile dell'Ufficio Personale ed ai Dirigenti di Settore cui intende essere trasferito e quello di
appartenenza. La domanda si intende accolta quando i due dirigenti (del settore di appartenenza e di
quello in cui si intende essere trasferiti) esprimono parere favorevole. Il Direttore Generale/Segretario
Comunale adotta il provvedimento di mobilità e ne da comunicazione scritta al dipendente interessato,
inviando contestualmente copia di tale comunicazione alla RSU. La comunicazione indicherà anche la
data di trasferimento.
3) Nel caso che uno o tutti e due i Dirigenti di Settore interessati non dovessero esprimere parere
favorevole alla richiesta di mobilità, l'Ufficio personale trasmetterà la richiesta, munita dei pareri dei
Dirigenti di Settore, alla Giunta Comunale per la decisione definitiva. I Dirigenti Responsabili dei settori
non possono negare il proprio parere alla mobilità del personale per più di una volta.
17.3. Mobilità intersettoriale per esigenze di servizio.
Nel caso si dovessero riscontrare esigenze organizzative e/o produttive che si ritiene risolvibili
attraverso l'istituto della mobilità intersettoriale, previa informativa alla RSU, viene convocata da parte del
Direttore Generale/Segretario Comunale la conferenza dei responsabili di settore. Il verbale della riunione
comprenderà le motivazioni ed individuerà i settori da cui sarà trasferito il personale.
L'individuazione del personale avverrà, nell'ordine, secondo i seguenti criteri:
a) Utilizzo residuale della graduatoria di mobilità volontaria di cui alla precedente punto 17.2;
c) Valutazione del personale effettuata nell'anno precedente, salvaguardando la rimanenza nel Settore
di appartenenza del personale che ha ricevuto i maggior punteggi di valutazione.
Il Direttore Generale/Segretario comunale adotterà il provvedimento di mobilità dandone contestuale
comunicazione al dipendente interessato ed alla RSU. Il provvedimento indicherà anche la decorrenza
del trasferimento.
17.4. Provvedimenti straordinari di mobilità intersettoriale.
Il Direttore Generale/Segretario comunale, su richiesta di uno o più responsabili di settore o
ufficio, previa informativa alla RSU, riunisce la conferenza dei Responsabili di Settore per l'adozione di
provvedimenti straordinari di mobilità intersettoriale, entro tre giorni dalla richiesta.
Sono provvedimenti straordinari di mobilità intersettoriale quei provvedimenti che per la loro natura
possono avere una durata massima di giorni 60 e non danno luogo a mutamento di collocazione.
In caso di mancata unanime decisione della Conferenza dei Dirigenti Responsabili di Settore, il
verbale della riunione, comprendente le motivazioni, sarà trasmesso a cura del Direttore
Generale/Segretario comunale alla G.M. per le determinazioni di merito.
Il Direttore Generale/Segretario comunale adotterà il provvedimento straordinario di mobilità
dandone contestuale comunicazione al dipendente interessato ed alla RSU. Il provvedimento indicherà
anche la decorrenza del trasferimento.
17.5. Mutamento del profilo professionale
Qualora la mobilità comporti modifica del profilo professionale nell'ambito della stessa categoria,
saranno preventivamente accertati, da parte del Funzionario del Servizio di destinazione, i requisiti
professionali del/dei dipendente/i interessato/i e verificata l'idoneità alle mansioni, l'accertamento deve
essere attestato nella conseguente disposizione di servizio. Tale modifica comporta la perdita di ogni
compenso o indennità connessi allo svolgimento delle precedenti mansioni o funzioni.
17.6. Incarico di funzioni superiori
Un incarico di funzioni, appartenenti a categoria superiore, sarà attribuito nel pieno rispetto della
vigente normativa in materia (artt.56 e 57 del DLgs. n.80/98).
1)
2)
3)
4)
5)
I dipendenti saranno individuati, all'interno dell'ufficio interessato osservando i seguenti criteri:
idoneità fisica al posto ricoperto;
medesimo settore di attività da almeno due anni senza soluzione di continuità;
titolo di studio, dal quale prescindere, fatti salvi quelli specifici richiesti da tali profili;
esperienza acquisita per effetto di servizi già prestati;
anzianità di servizio;
ART. 18 PREVENZIONE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI LAVORO
Le parti, in attuazione del D.lgs. 626/94, danno pronta applicazione a quanto previsto nello specifico
accordo che forma parte integrante della presente contrattazione decentrata integrativa.
18.1 Ai rappresentanti per la sicurezza spettano le seguenti attribuzioni
1) partecipa alle riunioni periodiche di prevenzioni e protezione dal rischi,
2) consulta il rapporto di valutazione dei rischi;
3) è consultato sulla designazione degli addetti al servizio protezione, all'attività di prevenzione incendi,
al pronto soccorso, all'evacuazione dei lavoratori, all'organizzazione delle attività di formazione;
4) accede ai luoghi di lavoro e avverte il responsabile prevenzione e protezione dei rischi individuati nel
corso della sua attività;
5) può fare ricorso alle Autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione
dai rischi adottate e i mezzi impiegati per attuarla non siano idonei;
6) è consultato preventivamente in ordine alla valutazione dei rischi, all'individuazione e realizzazione e
verifica della prevenzione e programmazione;
7) promuove l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la salute e l'integrità del
lavoratore;
8) presenta proposte al fini dell'informazione, della sensibilizzazione e della formazione dei lavoratori in
materia di sicurezza, di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
9) partecipa agli accertamenti relativi a condizioni di nocività e particolare gravosità;
10) concorda con l'Amministrazione, ogni qualvolta se ne ravvisi congiuntamente l'esigenza,
l'effettuazione di indagini ed accertamenti sull'ambiente di lavoro da affidarsi, in relazione a quanto
previsto dall'art. 20 ultimo comma della Legge n. 833, ai servizi di igiene ambientale e medicina del lavoro
dell'ASL, o in alternativa ad enti specializzati di diritto pubblico scelti di comune accordo;
11) partecipa al costante aggiornamento dei registri dei dati ambientali e biostatistici e del libretto
personale di rischio;
12) concorda, di volta in volta con l'Amministrazione nel casi in cui a seguito delle indagini ambientali,
tenuto conto dei riflessi sul gruppo di lavoratori direttamente esposti, vengano individuate situazioni di
particolare rischio, l'attuazione di accertamenti medici specialistici per il personale interessato nell'area di
rischio;
13) verifica l'applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute.
14)
18.2. Ai rappresentanti per la sicurezza spettano le seguenti informazioni
• informazione e documentazione in merito alla valutazione dei rischi e delle misure di prevenzione,
nonché quelle inerenti le macchine, gli impianti, l'organizzazione degli ambienti di lavoro, gli infortuni e le
malattie professionali.
• informazioni provenienti dai servizi di vigilanza,
• informazioni sulle attività formative,
• informazioni attinenti gli eventuali rischi cui sono esposti i lavoratori,
• programmi di investimento concernenti il miglioramento dell'ambiente di lavoro e la sicurezza,
• informazioni sui piani di emergenza, compresi l'attrezzatura di sicurezza. i sistemi di allarme e i mezzi
di intervento all'interno dei luoghi di lavoro laddove previsti,
• informazioni sugli adempimenti e sulle iniziative in materia di sicurezza riguardanti le imprese
appaltatrici;
• informazioni tempestive sul casi di infortunio sul lavoro, sui casi di malattie professionali e sul loro
andamento complessivo.
18.3. Formazione dei rappresentanti per la sicurezza
Il rappresentante per la sicurezza ha diritto ad una formazione particolare in materia di salute e
sicurezza, concernente oltre alla normativa in materia di salute e sicurezza, anche i rischi esistenti nel
proprio ambito di rappresentanza, tale da assicurargli adeguate nozioni sulle principali tecniche di
controllo e prevenzione dei rischi stessi
Tale formazione dovrà esser di almeno 30 ore complessive annue.
18.4. Formazione dei lavoratori sul tema della sicurezza
L'Amministrazione provvede ad organizzare, di concerto con il rappresentante, le attività formative in
materia di sicurezza di salute e dei rischi.
La formazione avviene in orario di lavoro e gli oneri sono a carico dell'Amministrazione.
L'attività di formazione sarà periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi o
all'insorgenza di nuovi rischi.
ART. 19 INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
1. L'Amministrazione s'impegna a far tenere ai dipendenti interessati corsi di qualificazione ed
aggiornamento allorché si sviluppino e s'incrementino innovazioni tecnologiche volte a modificare il
processo ed il prodotto dell'azione amministrativa e dei servizi quanti/qualitativi resi alla collettività.
2. Tale impegno si concreta in un programma di azione, definito in contrattazione decentrata, allorché
ne ricorrano le condizioni ad integrazione di volta in volta del presente contratto.
3. In tale sede sono studiate e valutate tutte le implicazioni logistiche, sociali, funzionali, di sicurezza ed
igiene del lavoro ai sensi della vigente legge.
4. La formazione dei dipendenti a seguito delle innovazioni tecnologiche, comporta anche valutazione
per il periodo di carriera della progressione economica orizzontale.
L'Amministrazione si impegna nell'adozione di tutte le misure nel biennio 1° gennaio 2000 - 2002 per
adeguare ai sensi della L. 626/94 e le strutture ospitanti strumentazioni informatiche intendendo per
questo scrivanie, poltrone ed impianti d'illuminazione.
ART. 20 RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO
L'orario di lavoro è ridotto a 35 ore settimanali, a decorrere dall'entrata in vigore del presente accordo
decentrato integrativo per il personale turnista (Polizia Municipale), pertanto, i nuovi regimi orari saranno i
seguenti: la riduzione dell'orario di lavoro si realizza con l'applicazione di turnazione plurisettimanale,
mantenendo l'impegno di 36 ore settimanali con recupero di una ora a settimana (52 ore annuali da
recuperare a riposo compensativo).
ART. 21 FERIE
La pianificazione delle ferie avviene, di norma, mediante piani annuali che nel rispetto del dettato del
C.C.N.L., contemperano la peculiarità di ogni ufficio con le esigenze dei lavoratori di avere un congruo
periodo di riposo per un pieno recupero psicofisico.
ART. 22 MALATTIA E ASSICURAZIONE
1. Per garantire lo stipendio pieno a quei lavoratori che a causa di gravi e prolungate malattie conservano
il diritto al posto di lavoro, ma perdono il diritto allo stipendio pieno (malattie di durata superiore ai 9 mesi
fino ad un massimo di 36 mesi nel triennio) l'Ente stipula una assicurazione a cui i lavoratori possono
partecipare su base volontaria.
ART. 23 COPERTURA ASSICURATIVA
1. Gli Enti stipulano entro il mese di gennaio 2000 una polizza assicurativa annuale specifica a favore dei
dipendenti che sono autorizzati a servirsi dei mezzo proprio in occasione di missioni o per adempimenti di
servizio.
ART. 24 ASPETTATIVE NON RETRIBUITA
I dipendenti, per gravi motivi personali o familiari, possono usufruire di aspettativa non retribuita in
armonia con le norme vigenti in materia.
ART. 25 PATROCINIO LEGALE
I dipendenti che per fatti o atti inerenti all'adempimento dei compiti di ufficio siano sottoposti a
procedimenti di responsabilità civile o penale sono difesi a carico dell'Ente, salvo che non vi sia dolo o
colpa grave, da parte del dipendente.
ART. 26 DIRITTO ALLO STUDIO
Si dà piena attuazione alle norme per garantire il diritto allo studio a tutti i dipendenti, secondo i criteri
oggettivi, stabiliti dalle norme vigenti in materia.
ART. 27 INTERESSI LEGALI E RIVALUTAZIONE ECONOMICA
1. Le somme che l'Ente versa ai dipendenti in ritardo rispetto ai tempi stabiliti dal contratto integrativo
decentrato sono soggette a rivalutazione economica nonché alla corresponsione degli interessi legali.
ART. 28 PARI OPPORTUNITÀ'
Il contratto integrativo, che individua nello sviluppo delle potenzialità umane il miglioramento dei
servizi, offre una ulteriore possibilità nel senso del raggiungimento di un riequilibrio e quindi di un
percorso idoneo a valorizzare le lavoratrici.
E' riconosciuto il ruolo del Comitato pari Opportunità (compiti, funzioni, strumenti, diritti) istituito con
delibera di C.C. n. ____ del ______
Individuazione delle seguenti azioni positive:
1) Considerata presente in servizio la lavoratrice in astensione facoltativa.
ART. 29 PROCEDURE DI CONCILIAZIONE
Quando emergono controversie sull'interpretazione del contratto integrativo la parte interessata invia
all'altra una richiesta scritta con lettera raccomandata. La richiesta deve contenere una sintetica
descrizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali si basa, facendo riferimento a problemi
interpretativi e applicativi di rilevanza generale.
Le parti che hanno sottoscritto il contratto integrativo si incontrano entro 30 gg. dalla richiesta e
definiscono consensualmente il significato della clausola controversa. Gli accordi sostituiscono le
clausole controverse, nel loro effetti giuridici ed economici sin dall'inizio della vigenza del contratto
decentrato.
ART. 30 DURATA E DECORRENZA DEL CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO
Il presente contratto si compone di n. 31 articoli per un totale complessivo di n. 32 pagine e n.3
allegati.
Le parti possono avvalersi nella contrattazione integrativa decentrata dell'assistenza dell'ARAN e delle
OO.SS. regionali o nazionali di categoria.
Il presente contratto è valido per tutta la vigenza del CCNL e comunque per gli esercizi finanziari
1999/2001, fatta salva la facoltà di una delle parti di richiederne la revisione prima dell'inizio di un nuovo
esercizio finanziario.
La piattaforma contrattuale di rinnovo del presente contratto decentrato è presentata tre mesi prima
della scadenza. Durante tale periodo e per il mese successivo, le parti non assumono iniziative
unilaterali, né procedono ad azioni dirette. In caso di disdetta le parti concordano che, le disposizioni
contrattuali in vigore, permangano sino alla loro sostituzione o modifica.
Vengono definite con apposito accordo annuale, da effettuarsi obbligatoriamente entro il mese di
Gennaio le somme relative alla costituzione e le modalità di erogazione del fondo per le politiche di
sviluppo delle risorse umane e per la produttività (artt. 15 e 17 del CCNL).
ART. 31 SOTTOSCRIZIONE ACCORDO
Previa dichiarazione congiunta che la normativa elaborata con il presente accordo decentrato rimane
sperimentale per il corrente anno e che per gli anni successivi di riferimento, potrà essere oggetto di
rivisitazione, le parti provvedono alla sottoscrizione.
LA PARTE PUBBLICA
Dirigente III Settore
Incaricata della sottoscrizione
dott.ssa Francesca Tarulli
____________________________________________
LA PARTE SINDACALE
i componenti della R.S.U.
Isabella Cantore _________________________
Anna Gaudioso __________________________
Anna Stella Castellana ____________________
Filippo Castellaneta ______________________
Giuseppe Santoiemma ____________________
Pietro Milano ___________________________
Michele Galasso _________________________
Antonia Magistro ________________________
Leonardo D'Erasmo ______________________
I rappresentanti delle OO.SS. Territoriali
Di categoria firmatari del CCNL
CGIL delegato Enrico Mancino _____________
CSA delegato Gianfranco Vasco _____________
CONFSAL delegato Ubaldo Angelillo ________
UGL delegato Francesca Siragusa ____________
Il presente Contratto Decentrato Integrativo è stato sottoscritto oggi 31 dicembre 1999.