LICEO SCIENTIFICO STATALE “ TALETE” ANNO SCOLASTICO

LICEO SCIENTIFICO STATALE “ TALETE”
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGRAMMAZIONE
MATERIA SCIENZE NATURALI
DOCENTE
CLASSE 5a sez. H
Maria Luisa Tibaldeschi
Nel corso degli anni gli studenti hanno dimostrato maggiore impegno e attenzione in classe, tuttavia per alcuni risulta
ancora difficoltoso lo studio autonomo.
CAPITOLO C1 – Chimica organica: una visione d’insieme
Competenze
Classificare
Abilità
Indicatori
Classifica gruppi
atomici e
molecole
- Riconosce molecole organiche e
inorganiche
- Riconosce dalla formula grezza
generale i vari tipi di idrocarburi e dalla
formula di struttura i gruppi funzionali
e la classe chimica di appartenenza
- Riconosce e converte formule di
struttura di molecole organiche
- Identifica un certo tipo di isomero in
base alla sua struttura
Classifica gli
isomeri
Contenuti
- Definizione di molecola organica
- Caratteristiche del carbonio
- Tipi di idrocarburi e loro formula grezza
- Nome e formula dei gruppi funzionali e
delle relative classi chimiche dei composti
organici
- Caratteristiche delle formule di struttura
(topologica, condensata, razionale e di
Lewis) delle molecole organiche
- Definizione di isomeria
- Tipi di isomeri e caratteristiche delle
diverse classi
Classifica una
molecola come
chirale o achirale
Formulare
ipotesi in base
ai ti forniti
- Individua la presenza o assenza di
chiralità di un atomo di carbonio in
base al numero e al tipo di sostituenti
- Definizione di chiralità
- Condizioni di chiralità di un atomo di
carbonio
Formula ipotesi
- Comprende i fattori che influenzano la - Concetti di attività ottica, rotazione
sull’attività ottica presenza o l’assenza di attività ottica
osservata, rotazione specifica, enantiomeri
di una molecola
organica
CAPITOLO C2 – Chimica organica: gli idrocarburi
Classificare
Classifica un
idrocarburo
- Collega nome o formula di un
idrocarburo alla classe di appartenenza
Effettuare
connessioni
logiche,
riconoscere o
stabilire
relazioni
Coglie la
- Sa assegnare il nome a un
relazione tra la
idrocarburo, nota la formula e scrivere
struttura degli
la formula noto il nome
idrocarburi e la
loro nomenclatura
- Regole di nomenclatura IUPAC
Formulare
ipotesi,
risolvere
problemi e
trarre
conclusioni in
base all’analisi
dei dati
Formula ipotesi,
risolve problemi e
trae conclusioni
sulle proprietà
fisiche e chimiche
di un idrocarburo
- Proprietà fisiche e comportamento acidobasico delle classi di idrocarburi
- Meccanismi di reazione: reazione
radicalica degli alcani, ossidazione degli
idrocarburi
- Regola di Markovnikov
- Isomeria di catena, di posizione,
geometrica, conformazionale delle diverse
classi di idrocarburi
- Sa prevedere le proprietà fisiche e il
comportamento acido-basico di un
idrocarburo, noto il nome o la formula
- Sa prevedere possibile esistenza,
numero e struttura degli isomeri di
catena di un idrocarburo
- Sa prevedere possibile esistenza,
numero e struttura degli isomeri di
posizione di alcheni e alchini e degli
isomeri geometrici degli alcheni
- Classi di idrocarburi e composti
- Ibridazione dell’atomo di carbonio e
conseguenze (tipo di legami e geometria
molecolare)
CAPITOLO C3 – Chimica organica: i derivati degli idrocarburi
Classificare
Classifica i derivati
degli idrocarburi
- Collega nome o formula dei
derivati degli idrocarburi alla classe
di appartenenza
- Classi dei derivati degli idrocarburi e
relative caratteristiche strutturali
- Definizione di polimero
Classifica i polimeri - Classifica i polimeri in base
studiati
all’origine, alla struttura e al
processo produttivo
- Tipi di polimeri e relative
caratteristiche strutturali
Effettuare
connessioni
logiche,
riconoscere o
stabilire
relazioni
Coglie la relazione
tra la struttura dei
derivati degli
idrocarburi e la loro
nomenclatura
- Sa assegnare il nome comune o
- Nomi comuni dei composti carbonilici
IUPAC ai derivati degli idrocarburi, e acilici
nota la formula
- Regole di nomenclatura IUPAC
- Sa scrivere la formula di derivati
degli idrocarburi, noto il nome
comune o IUPAC
Formulare
ipotesi,
risolvere
problemi e
trarre
conclusioni in
base all’analisi
dei dati
Formula ipotesi,
- Sa prevedere le proprietà fisiche
- Proprietà fisiche dei derivati degli
risolve problemi e
dei derivati degli idrocarburi, noto il idrocarburi
trae conclusioni sulle nome o la formula
proprietà fisiche e
chimiche dei derivati
degli idrocarburi
CAPITOLO B1 – Biochimica: le biomolecole
Competenze
Classificare
Abilità
Indicatori
Contenuti
Classifica i
carboidrati
- Distingue monosaccaridi e
polisaccaridi
- Distingue i monosaccaridi in base
al gruppo funzionale e al numero di
atomi di carbonio
- Distingue i disaccaridi in base ai
monomeri costituenti e al loro
legame
- Definizione, formula minima e classi dei
carboidrati (monosaccaridi,
oligosaccaridi, polisaccaridi)
- Struttura ed esempi di monosaccaridi
aldosi e chetosi, triosi, tetrosi, pentosi ed
esosi
- Struttura ed esempi di disaccaridi
naturali
Classifica i lipidi
- Distingue i lipidi in base alla
struttura
Classifica
amminoacidi e
proteine
- Distingue la classe di un
amminoacido in base alla struttura
della catena laterale
- Struttura, esempi e funzioni delle classi
(saponificabili e insaponificabili) e
sottoclassi (trigliceridi, fosfolipidi ecc.) di
lipidi
- Struttura e classi (acidi, basici, idrofili
neutri, idrofobi) di amminoacidi
- Classifica le proteine in base alla
composizione e alla struttura
- Classificazione delle proteine in base
alla composizione (semplici, coniugate) e
alla forma (fibrose, globulari)
Classifica nucleotidi - Distingue i nucleotidi in base a
- Composizione e struttura di
e acidi nucleici
zucchero, numero di gruppi fosfato ribonucleosidi, ribonucleotidi,
e basi azotate costituenti
deossiribonucleosidi, deossiribonucleotidi
- Distingue gli acidi nucleici in base - Composizione e struttura secondaria di
ai nucleotidi costituenti e alla
DNA ed RNA
struttura
Effettuare
connessioni
logiche,
riconoscere o
stabilire
relazioni
Coglie la relazione
tra la struttura degli
isomeri delle
biomolecole e la
loro nomenclatura
- Data la proiezione di Fischer,
riconosce gli isomeri D ed L di
monosaccaridi e amminoacidi
- Proiezioni di Fischer di monosaccaridi e
amminoacidi e caratteristiche delle serie D
ed L
- Data la proiezione di Haworth,
distingue gli anomeri α e β dei
monosaccaridi in forma ciclica
- Proiezioni di Haworth dei monosaccaridi
e definizione di anomeri α e β
- Data la formula di struttura,
riconosce α-amminoacidi,
β-amminoacidi ecc.
- Struttura degli α-amminoacidi,
β-amminoacidi ecc.
-specificità degli enzimi digestivi di
organismi diversi di scindere i diversi
legami O-glicosidici
- Collega la struttura - Collega la presenza dei gruppi
delle biomolecole
fosfato nei nucleotidi e nei loro
alle proprietà fisiche polimeri alle proprietà acide e alla
carica elettrica netta della molecola
- Collega composizione e struttura
- Collega
dei carboidrati alla loro funzione
composizione e
biologica
struttura delle
- Collega composizione e struttura
biomolecole alla
dei lipidi alla loro funzione
loro funzione
biologica
biologica
- Collega composizione e struttura
delle proteine alla loro funzione
biologica
- Struttura dei nucleotidi e loro polimeri,
carica netta e comportamento acido-base
- Reazione di condensazione per la
formazione del legame fosfodiestere:
rappresentazione e caratteristiche del
prodotto
- Distinzione tra oli e grassi a livello di
stato fisico (macroscopico) e struttura
chimica (microscopico)
- Funzioni
CAPITOLO B2 – Biochimica: l’energia e gli enzimi
Competenze
Classificare
Abilità
Indicatori
Contenuti
Classifica le vie
metaboliche
- Distingue le vie cataboliche dalle vie - Concetti di complessità delle
anaboliche confrontando la
molecole organiche, di anabolismo e
complessità di reagenti e prodotti
di catabolismo
Classifica le reazioni in
base agli aspetti
termodinamici
- Distingue reazioni esoergoniche e
spontanee da reazioni endoergoniche e
non spontanee in base alla differenza
di energia libera tra prodotti e reagenti
o al grafico dell’energia libera in
funzione della coordinata di reazione
- Distingue i catalizzatori biologici da
Classifica i catalizzatori quelli non biologici in base alle loro
peculiarità
- Principi della termodinamica;
concetti di entalpia, entropia ed
energia libera; definizioni di reazione
esoergonica, endoergonica, spontanea
e non spontanea; l’esempio dell’ATP:
composizione, struttura, funzione,
aspetti termodinamici della sintesi
(endoergonica) e dell’idrolisi
(esoergonica)
- Caratteristiche dei catalizzatori
biologici: specificità per una data
reazione
- Definizioni di attivatori e inibitori
enzimatici
segue
CAPITOLO B3 – Biochimica: il metabolismo energetico
Classificare
Classifica le vie
metaboliche studiate
- Classifica le reazioni del
catabolismo del glucosio
(fosforilazione-defosforilazione
isomerizzazione, lisi, ossidoriduzione, disidratazione)
- Classifica le vie metaboliche
studiate come cataboliche o
anaboliche
- Descrizione delle reazioni (in sequenza)
caratteristiche della glicolisi, della
fermentazione e del ciclo di Krebs
- Reagenti, prodotti e tappe chiave di altre
vie metaboliche importanti (via del pentoso
fosfato, gluconeogenesi, glicogenolisi,
glicogenosintesi,
β-ossidazione degli acidi grassi,
transaminazione e deaminazione ossidativa
degli amminoacidi)
Classifica le reazioni - Classifica reazioni endoergoniche - Concetto di “attivazione” di un substrato:
come esoergoniche o ed esoergoniche
l’esempio della glicolisi
endoergoniche in base
all’accoppiamento
energetico
Formulare
ipotesi in base
ai dati forniti
Formula ipotesi sul
- Sa prevedere, in base alle
possibile destino di un condizioni, la/e via/e
metabolita
metabolica/che prevalente/i di un
determinato metabolita
- Possibili destini del glucosio, degli
amminoacidi, del piruvato, dell’acetil-CoA
CAPITOLO B5 – Biotecnologie: i geni e la loro regolazione
Competenze
Classificare
Abilità
Indicatori
Classifica l’RNA
- Classifica i diversi tipi di RNA in
base alle diverse funzioni
fisiologiche svolte
Classifica i geni
- Classifica i geni in base alle
diverse condizioni di espressione
Classifica i regolatori - Classifica i regolatori trascrizionali
trascrizionali
in base alla composizione, alla
struttura e alla funzione
Classifica i virus
- Classifica i virus in base
all’organismo ospite, alla
composizione del genoma e al ciclo
riproduttivo
Contenuti
- Classificazione degli RNA in
codificanti (mRNA) e non codificanti;
esempi di RNA non codificanti e loro
ruoli fisiologici
- Definizioni ed esempi di geni
costitutivi e di geni a espressione
regolata
- Struttura e funzione delle sequenze di
DNA coinvolte nella regolazione della
trascrizione: promotori, operatori,
terminatori, enhancer
- Composizione, funzioni ed esempi di
fattori di trascrizione: attivatori
trascrizionali, repressori trascrizionali e
fattori di specificità
- Caratteristiche strutturali e distinzione
tra ciclo litico e lisogeno dei
batteriofagi
CAPITOLO B6 – Biotecnologie: tecniche e strumenti
Competenze
Effettuare
connessioni
logiche,
riconoscere o
stabilire
relazioni
Abilità
Indicatori
Collega le
- Collega la tecnica dell’elettroforesi
biotecnologie studiate su gel alle sue possibili applicazioni
al loro scopo
- Collega il ruolo biologico degli
enzimi con i loro possibili utilizzi
biotecnologici
- Collega tipi diversi di vettori ai loro
possibili usi
- Confronta le biotecnologie che
consentono l’amplificazione del
DNA di interesse
- Distingue tra biotecnologie di
analisi del DNA e biotecnologie di
analisi dell’espressione genica
Contenuti
- Elettroforesi su gel di agarosio e
poliacrilammide; applicazione della
tecnica alla separazione degli acidi
nucleici e delle proteine (SDS-PAGE)
- Funzione biologica e usi biotecnologici
degli enzimi di restrizione, della ligasi,
della DNA polimerasi e della trascrittasi
inversa
- Vettori plasmidici, virali e retrovirali;
vettori di clonaggio e vettori di
espressione
- Il clonaggio e la PCR
CAPITOLO B7 – Biotecnologie: le applicazioni
Competenze
Classificare
Abilità
Indicatori
Contenuti
Classifica gli OGM
- Classifica gli OGM in transgenici e - Definizioni di organismi transgenici e
knock-out
knock-out
Classifica le cellule
staminali
- Classifica le cellule staminali sulla
base delle potenzialità e dell’origine
- Concetti di totipotenza, pluripotenza,
multipotenza e unipotenza; origine delle
cellule staminali embrionali, somatiche e
pluripotenti indotte
Effettuare
connessioni
logiche,
riconoscere o
stabilire
relazioni
Distingue clonaggio
e clonazione
- Sa citare analogie e differenze tra
clonaggio e clonazione
- Definizioni di clonaggio e clonazione
Formulare
ipotesi in base
ai dati forniti
Ipotizza la
biotecnologia da
applicare in base al
risultato che si
intende ottenere
- Sa descrivere la tecnica da
- Tecnica di produzione di piante
applicare per ottenere un determinato transgeniche, utilizzando Agrobacterium
prodotto
tumefaciens e il plasmide Ti
ricombinante
- Tecnica di produzione degli anticorpi
monoclonali, utilizzando gli ibridomi
- Tecnica di produzione delle cellule
staminali indotte, utilizzando vettori di
espressione contenenti geni caratteristici
delle cellule staminali embrionali
- Tecnica di clonazione per trasferimento
di nucleo da cellule somatiche adulte a
cellule uovo anucleate
- Tecnica di produzione di topi knockout, attraverso ricombinazione omologa
tra la versione attiva endogena e una
inattiva esogena del gene d’interesse
SCIENZE DELLA TERRA
MODULI
MODULO 1.
LA CROSTA TERRESTRE:
MINERALI E ROCCE
CONTENUTI
- I PRINCIPALI ELEMENTI CHE
DEFINIRE UN MINERALE, SAPERNE
COSTITUISCONO LA CROSTA TERRESTRE.
- I MINERALI: STRUTTURA CRISTALLINA,
PROPRIETÀ FISICHE, CLASSIFICAZIONE.
- LA CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE IN
BASE ALL’ORIGINE E IL CICLO
LITOGENETICO.
- IL PROCESSO MAGMATICO E LA
CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE
MAGMATICHE: ROCCE INTRUSIVE ED
EFFUSIVE.
- LA FORMAZIONE DEI SEDIMENTI:
DEGRADAZIONE METEORICA.
- IL PROCESSO DI FORMAZIONE DELLE
ROCCE SEDIMENTARIE E LA
CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE
SEDIMENTARIE IN BASE ALL’ORIGINE E ALLA
COMPOSIZIONE MINERALOGICA.
- LE ROCCE METAMORFICHE:
METAMORFISMO REGIONALE, DI CONTATTO
E CATACLASTICO. GRADO METAMORFICO E
MINERALI INDICE.
STRATIGRAFIA E TETTONICA
DESCRIVERE LA STRUTTURA CRISTALLINA.
-VISITA AL MUSEO E PARCO
VULCANOLOGICO DI SAN VENANZO PER LA
MODULO 2.
I FENOMENI VULCANICI
MODULO 3.
I FENOMENI SISMICI
OBIETTIVI DIDATTICI (ABILITÀ,
COMPETENZE)
REALIZZAZIONE DEL MODULO DIDATTICO
“IL PAESAGGIO UMBRO TRA GEOLOGIA E
ARTE”.
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARE CON IL
DOCENTE DI STORIA DELL’ARTE IN
METODOLOGIA CLIL
- I MAGMI E L’ATTIVITÀ VULCANICA
EFFUSIVA ED ESPLOSIVA.
- CLASSIFICAZIONE DELLE ERUZIONI
VULCANICHE E PRODOTTI DELL’ATTIVITÀ
VULCANICA.
- STRUTTURA E TIPOLOGIA DEGLI EDIFICI
VULCANICI.
- LE ULTIME FASI DELL’ATTIVITÀ
VULCANICA: GEYSER, FUMAROLE E
SOFFIONI.
- LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI
VULCANI.
- RISCHIO VULCANICO.
CONOSCERE LE PROPRIETÀ FISICHE CHE
CONSENTONO DI IDENTIFICARE UN
MINERALE
SAPER CLASSIFICARE I MINERALI IN BASE
ALLA NATURA DEL LEGAME CHIMICO E IN
FUNZIONE DELL’ANIONE PRESENTE.
CONOSCERE I DIVERSI TIPI DI MAGMA E LE
LORO DIVERSE CARATTERISTICHE.
DESCRIVERE IL PROCESSO MAGMATICO E
SAPER DISTINGUERE UNA ROCCIA
INTRUSIVA DA UNA EFFUSIVA, IN BASE ALLA
DIVERSA TESSITURA.
DESCRIVERE LE DIVERSE FASI DEL
PROCESSO SEDIMENTARIO E SAPER
CLASSIFICARE LE ROCCE SEDIMENTARIE.
SAPER DEFINIRE IL FENOMENO DEL
METAMORFISMO.
CONFRONTARE I TRE PRINCIPALI TIPI DI
METAMORFISMO SULLA BASE DELLA
DIVERSA AZIONE DI PRESSIONE E
TEMPERATURA.
SPIEGARE COSA SONO I MINERALI INDICE E
IN CHE MODO VENGONO UTILIZZATI PER
INDIVIDUARE IL GRADO DI METAMORFISMO.
CLASSIFICARE L’ATTIVITÀ VULCANICA IN
EFFUSIVA ED ESPLOSIVA SULLA BASE DEL
CONTENUTO IN SILICE E IN GAS DEL MAGMA.
CONOSCERE I PRINCIPALI PRODOTTI
DELL’ATTIVITÀ VULCANICA ESPLOSIVA E LE
ROCCE VULCANICHE DA ESSI ORIGINATESI.
DESCRIVERE LE PRINCIPALI STRUTTURE DEI
VULCANI, CORRELANDOLE AL TIPO DI
ATTIVITÀ VULCANICA.
DESCRIVERE LE ULTIME FASI
DELL’ATTIVITÀ VULCANICA.
SPIEGARE DA COSA DIPENDE LA
DISTRIBUZIONE DEI VULCANI SULLA
SUPERFICIE TERRESTRE.
SPIEGARE QUALI SONO LE STRATEGIE DA
METTERE IN ATTO PER MINIMIZZARE IL
RISCHIO VULCANICO.
SPIEGARE COME SI DEFORMANO LE ROCCE:
COMPORTAMENTO PLASTICO ED ELASTICO.
CONOSCERE LA TEORIA DEL RIMBALZO
- DEFORMAZIONE DELLE ROCCE E ORIGINE
DEI TERREMOTI.
ELASTICO E SPIEGARE LA CICLICITÀ DEGLI
EVENTI SISMICI.
- IL MODELLO DEL RIMBALZO ELASTICO.
CICLICITÀ DEI FENOMENI SISMICI.
- LA CLASSIFICAZIONE DELLE ONDE
SISMICHE E LA LORO MISURA: SISMOGRAFI E
SISMOGRAMMI.
- INTENSITÀ E MAGNITUDO DI UN
TERREMOTO: SCALE DI MISURA.
MODULO 4.
DINAMICA DELLA LITOSFERA E - RISCHIO SISMICO: DISTRIBUZIONE
TETTONICA DELLE PLACCHE GEOGRAFICA E PREVENZIONE DEI
TERREMOTI.
- LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA.
- IL FLUSSO TERMICO E IL GRADIENTE
GEOTERMICO.
- CATASTROFISMO E FISSISMO.
- MOBILISMO E DERIVA DEI CONTINENTI:
PANGEA.
MODULO5
EMERGENZE
INDICARE LE DIFFERENZE FRA I DIVERSI TIPI
DI ONDE SISMICHE, SAPENDO LEGGERE UN
SISMOGRAMMA.
SAPER DISTINGUERE INTENSITÀ E
MAGNITUDO DI UN TERREMOTO E
CONOSCERE LA PRINCIPALE SCALA DI
MISURA DELLE DUE GRANDEZZE.
SPIEGARE DA COSA DIPENDE LA
DISTRIBUZIONE DEI FENOMENI SISMICI
SULLA SUPERFICIE TERRESTRE.
SPIEGARE QUALI SONO LE STRATEGIE DA
METTERE IN ATTO PER MINIMIZZARE IL
RISCHIO SISMICO.
Sapere che la propagazione delle onde
sismiche è strettamente correlata alla
struttura interna della Terra.
DESCRIVERE LA STRUTTURA A STRATI
CONCENTRICI DELLA TERRA E SPIEGARE
L’ORIGINE DI TALE STRATIFICAZIONE IN
BASE ALLA DENSITÀ.
SPIEGARE L’ORIGINE DEL CALORE INTERNO
DELLA TERRA E DEL CAMPO MAGNETICO
TERRESTRE.
- ESPANSIONE DEI FONDALI OCEANICI:
DORSALI OCEANICHE E FOSSE ABISSALI.
CONFRONTARE CATASTROFISMO, FISSISMO
E MOBILISMO COME INTERPRETAZIONI
- LA TEORIA DELLA DERIVA DEI CONTINENTI DELLA DINAMICA DELLA SUPERFICIE
DI WEGENER.
TERRESTRE.
- TEORIA DELLA TETTONICA DELLE
PLACCHE: MARGINI CONVERGENTI,
DIVERGENTI E TRASFORMI. OROGENESI.
SPIEGARE LE DIFFERENZE TRA CROSTA
OCEANICA E CONTINENTALE.
- IL VULCANISMO E LA SISMICITÀ SECONDO
CONOSCERE LE PROVE A FAVORE
DELL’IPOTESI SULL’ESPANSIONE DEI
FONDALI OCEANICI.
IL MODELLO DELLA TETTONICA DELLE
PLACCHE.
DISCUTERE GLI ARGOMENTI A SOSTEGNO
DELLA TEORIA DI WEGENER.
RISCALDAMENTO GLOBALE SOSTENIBILITÀ
DESCRIVERE L’ORIGINE DEL MOVIMENTO
DELLE PLACCHE.
DESCRIVERE I DIVERSI TIPI DI MARGINE DI
PLACCA IN DIPENDENZA DEL MOVIMENTO
RECIPROCO DI PLACCHE ADIACENTI E
SPIEGARE L’ORIGINE DELLE DIVERSE
FORMAZIONI GEOLOGICHE SUPERFICIALI
DELLA TERRA.
VERIFICA
Le conoscenze saranno verificate dopo lo studio di ogni modulo e almeno sono previste una verifica orale
e due scritte nel trimestre e due verifiche scritte e due orali nel pentamestre,con le seguenti tipologie di verifiche:
• Prove strutturate e semi-strutturate
• Questionari
• Preparazioni di presentazioni o video
• Prova esperta
VALUTAZIONE
Per la valutazione delle conoscenze/abilità del colloquio orale si farà riferimento alla griglia scelta dal dipartimento.
Per questionari/test il docente provvederà a indicare criteri di valutazione specifici per le prove.
Si prenderanno in considerazione anche i seguenti indicatori:
 Padronanza dei contenuti
 Correttezza espositiva
 Uso di linguaggio specifico
 Impegno e interesse
 Partecipazione attiva al dialogo educativo
 Progressi nell’apprendimento
 Capacità individuali di recupero
Per quanto attiene alle finalità e agli obiettivi disciplinari e trasversali si rimanda alla programmazione del Dipartimento di
Scienze Naturali, inserita nel POF.
Per eventuali alunni con DSA o BES, individuati dal C.d.C, saranno attuati percorsi personalizzati secondo la normativa
vigente.
Roma 31 Ottobre 2016
La docente
Prof.ssa Maria Luisa Tibaldeschi