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Titolo rubrica: Parliamone...
Imprenditore o dipendente?
Ci sono i pro da ambo le parti
Da una recente statistica elaborata dall’Ocse per calcolare il peso delle buste paga nei 30
principali Paesi industrializzati è emerso che tra quelli che usano l’euro, gli stipendi italiani,
a parità di potere d’acquisto, sono circa a metà classifica, vale a dire al diciassettesimo
posto. I lavoratori italiani guadagnano meno di tedeschi (terzi in classifica con 28.916 euro
di stipendio lordo), belgi, norvegesi e lussemburghesi. Guadagnano però di più dei
colleghi francesi (9% in più), degli spagnoli (20% in più), dei greci (+42%).
La statistica dice anche che la retribuzione lorda annuale degli italiani è più bassa di
quella coreana. A parità di potere d’acquisto, la loro busta paga pesa una media del 25%
in più.
Dove lavoravano i dipendenti che guadagnano di più? In Australia. Sono infatti gli
australiani ad occupare il primo posto della classifica con 30.477 euro. Ma anche in
Europa c’è chi sta bene da questo punto di vista. In Danimarca, infatti, guadagnano una
media di 30.353 euro, ben 8.400 euro in più rispetto all’Italia. Per restare in Europa, ci
precedono nella classifica anche i britannici (25.221 euro).
I più “poveri” sono i lavoratori slovacchi, ma stanno piuttosto male anche messicani e
ungheresi. Il loro reddito medio è di 7.362 euro, poco più di un terzo di quello italiano. Il
fanalino di coda europeo è rappresentato dal Portogallo (9.885 euro).
Insomma, non siamo messi malissimo. Questa statistica di carattere economico la
potremmo affiancare da un studio internazionale che ha analizzato quali sono le nazioni
con i minori costi per avviare un’attività imprenditoriale. Ebbene, il posto occupato
dall’Italia in questa classifica è di tutto rispetto. E’ quarta, dietro Canada, Australia e Gran
Bretagna. Il che significa essere i primi nell’area dell’euro. Sostanzialmente, un’impresa
straniera che volesse avviare un’attività nella zona euro, dovrebbe puntare sull’Italia.
Paese che dunque si dimostra interessante per gli investimenti.
Dunque, tirando le somme, in Italia attivare un’impresa imprenditoriale non è
eccessivamente costoso. Mentre il dipendente, tutto sommato, ha uno stipendio
adeguato. Per una volta abbiamo messo tutti d’accordo. O no?
Alessandro Boso
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