Cenni sulla vita e pensiero di S. Agostino 313 d.C. Dopo l’editto di tolleranza di Costantino inizia il cammino di aggregazione e disgregazione della chiesa la domanda è “quale cristianesimo?” 325 Concilio di Nicea 337 morte di Costantino 378 Valente sconfitto ad Adrianopoli dai Visigoti 380 editto di Tessalonica cristianesimo unica religione dell’impero e concilio di Costantinopoli (Teodosio convertito da Ambrogio) Bisogno di unità e speranza nell’Impero ormai allo sbando istituzionale, morale e militare. Le invasioni barbariche e la decadenza della classe dirigente portano allo sconforto. Agostino nasce a Tagaste il 13 Novembre del 354 d.C. Il contesto è la Numidia, nell’Africa romana, territorio di diversi contrasti, influenze culturali e religiose Molto diffuse le religioni dei misteri (Agostino è testimone dei forti contrasti religiosi presenti in Africa) La sua vita dimostra l’inquietudine profonda di un uomo che ha l’esigenza di comprendere e di definire concettualmente ciò in cui crede Ricerca appassionata della verità e del vero Come processo d’autoanalisi In lui la dicotomia homo interior e homo exterior è complicata dal fatto che l’homo interior si sottopone a un continuo processo di autoanalisi Sensazione di precarietà dell’esistere La situazione storica era anche causa di quella ricerca di un punto di riferimento stabile il dilemma tra autorità e libertà religiosa si è risolto nella liberazione della credenza religiosa cristiana e nella trasformazione dell’impero da pagano a cristiano, molti i mutamenti improvvisi e le rapide conversioni il sistema dottrinale cristiano non era ancora pronto e coerente in tutti i dettagli, molti furono gli scontri tensione salvifica della gens romana svuotata dai vizi e del popolo sempre più indifeso e spaventato dalle invasioni barbariche Agostino parla in latino, poiché troppo pigro per imparare il greco e negato per la matematica, lui stesso ricorda come a scuola veniva spesso punito e pieno di piaghe causate dal suo insegnante tornava a casa. Spesso non andava a scuola attratto piuttosto dagli spettacoli teatrali -“ Mi rapivano gli spettacoli del teatro pieni delle mie miserie” affermerà più tardi nella sua vita. A 17 anni convive con una donna che per mantenere le apparenze non sposerà da lei ha un figlio chiamato Adeodato A 19 anni legge l’Ortensio di Cicerone e si innamora della filosofia, della ricerca della verità e del suo rigore. Legge le sacre scritture per volere della madre Monica, profondamente cristiana, ma le trova contraddittorie, mal scritte ed eccessivamente velate. La fede in questa fase della vita di Agostino è solo un impedimento irrazionale per la conoscenza. Fu così che conobbe il manicheismo una filosofia religiosa( “L’uomo è luce imprigionata nelle tenebre”) che contrappone due principi in perenne lotta: Bene- Male; Spirito- Materia; Luce-Tenebre. Risulta attraente la teologia manichea poiché libera dalla responsabilità del male il giovane Agostino, inoltre sembra dare una risposta razionale alla domanda “come è possibile che Dio permetta il male? Se Dio ha creato tutto, ha creato anche il male? "Cercavo affannosamente l’origine del male […] Tu solo, o mio Dio, sapevi ciò che io pativo e nessun altro"(Confessioni VII, 7, 11). Agostino rimane manicheo per nove anni, ma non accetta mai del tutto le dottrine della setta tanto da rimanere uditore senza passare mai al grado di eletto. Nel 374 Torna a Tagaste fonda una scuola di retorica, ma la morte di un amico lo sconvolge. Scopre Aristotele e questo gli apre gli occhi. Nel 383 incontra Fausto, un esponente di spicco della teologia manichea, fu una grande delusione così si trasferisce a Roma in cerca di qualcosa che sazi la sua fame di verità. Nel 384 per debiti va a Milano e ivi conosce il Vescovo Ambrogio che lo illumina: la lettura e interpretazione delle Scritture non può essere letterale, ma simbolica. Legge Plotino, ma la lettura definitiva fu S. Paolo. Infatti è nelle lettere di S. Paolo che trova il segno, in sogno sente “Tolle, lege; tolle, lege!” svegliandosi legge nelle lettere di S. Paolo “Sii casto!” così si avvia alla vita monastica A 32 anni nel 386 si fa battezzare ed incomincia la sua lotta al manicheismo 388 Ritorno in Africa 391 A Ippona diventa sacerdote per acclamazione 396 Diventa Vescovo 410 Sacco di Roma ad opera dei Visigoti di Alarico 429 Vandali in Africa 430 Agostino muore durante l’assedio di Ippona Problema del rapporto tra fede e ragione Non accetta l’affermazione di Tertulliano : “credo quia absurdum” Esorta a : credere per capire, capire per credere Glossario Gnosi La gnosi, ovvero conoscenza salvifica, è una conoscenza rivelata, esoterica, perfetta da cui dipende la salvezza e che possiedono solo gli eletti: lo gnostico sa che il male e la sofferenza sono la conseguenza della caduta di elementi superiori, spirituali, divini, che pur mantengono la loro purezza, nel mondo materiale, temporale e sessuato. Egli aspetta quindi la dissoluzione finale della materia e la liberazione delle anime, esaurito il ciclo delle reincarnazioni e delle purificazioni dell’aldilà, dalla corporeità e dalla temporalità ad opera di un Salvatore. Questa è una concezione del tutto antimondana cioè afferma che il mondo è opera di un principio malvagio, quindi da rifiutare come veicolo di sola corruzione. Male Il male, scrive Agostino, non è essere ma mancanza di essere, privazione di un bene che dovrebbe esserci e che non c’è; esso non è una sostanza: "il male non è che la privazione del bene" (Confessioni III, 7, 12). La cecità, ad esempio, esiste, ma esiste come privazione, come mancanza della vista. Dunque, se il male è privazione, esso non va fatto risalire al Creatore dell’essere, e così restano salve l’onnipotenza e la bontà di lui. Tutto ciò che è creato, quindi anche la materia, è buono: "in quanto una cosa esiste è buona; tutto ciò che esiste è buono"(ivi, VII, 12, 18). Amore :bisogno d’amare Antichità: amore dei sensi amore non può limitarsi ad alcuni piaceri insoddisfacenti e concettualmente limitati contemplazione di dio = bellezza e verità AMORE INTELLETTUALE ESTASI MISTICA = sommo piacere Stato umano di rapimento. Lo stato mistico viene per la prima volta razionalmente spiegato come l’oblio delle miserie passate e una tensione totale dello spirito teso ad innalzarsi sino al divino Amicizia Incontro di due anime nella reciproca partecipazione alle inquietudini personali Pace universale Tranquillità dell’ordinamento voluto da dio Amore per dio costituisce la prova d’amore suprema e il piacere più completo Tempo tempo umano tempo assoluto (divino) il tempo dell’uomo ha solo senso se rapportato al tempo di dio =eternità OPERE DE VERA RELIGIONE Testimonianza del suo impegno contro il manicheismo Afferma che il corpo possiede una sua bellezza in quanto creazione di dio che è di tutte le forme la + bella (anche il verme ha una sua bellezza) CONFESSIONES Opera autobiografica in tredici libri narra le tappe della vita di Agostino, essenziali per l’incontro con Dio ovvero la storia del proprio travaglio interiore. Il senso delle confessiones non è quello di una semplice pubblica ammenda. Quest’opera nasce dalla volontà di scoprire i significati e gli effetti delle varie esperienze sul suo animo comprendendo così la natura del male nell’uomo. Il cammino di Agostino così narrato supera il realismo autobiografico e diventa metafora del passaggio dal male (vuoto) al sommo bene ( Dio).Negli ultimi 4 libri l’anima assume come interlocutore dio (vero diario intimo). DE CIVITATE DEI La città di dio Storia dell’antichità (di due città e di due uomini Abele e Caino che rappresentano tutti i tipi d’uomo) Giudizio finale spartizione tra buoni e malvagi L’opera è una costruzione grandiosa in cui filosofia della storia ,metafisica ,valutazione morale si compenetrano Traccia le linee dell’interpretazione cristiana della storia La città terrena è la preparazione della città celeste La città celeste non è separata