Tema desame - esercitazione 9 annotato

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Tema d'esame (come esercizio) n.9
1. Definire con parole proprie la rendita del consumatore, sia considerando il
comportamento di un singolo consumatore, sia quello di una pluralità di
consumatori.
La rendita di un consumatore o surplus è la differenza tra ciò che un consumatore è disposto a
pagare per un bene e la somma che effettivamente paga. Possiamo fare l’esempio di un
consumatore che è disposto ad acquistare un biglietto per una partita di basket a 25€ ma in
realtà il biglietto costa 20€. La differenza di 5€ è la rendita. Quando si sommano le varie rendite
di tutti i consumatori che acquistano un bene, si ottiene la rendita aggregata del consumatore.
Unendo la rendita dei consumatori ai profitti aggregati ottenuti dai produttori, si possono
valutare oltre ai costi e i benefici di strutture di mercato alternative, anche le rendite delle
politiche pubbliche che influiscono sul comportamento dei consumatori e delle aziende in quei
mercati.
bene
2. Considerando una curva di domanda, indicare la spesa effettiva e proporre una
misura della rendita del consumatore.
La rendita del consumatore può essere calcolata conoscendo la curva di domanda. Tracciando
una curva a gradini anziché a una retta si può capire come misurare il valore che il consumatore
ricava dall’acquisto di differenti quantità di un bene. Possiamo fare l’esempio di un consumatore
che è disposto ad acquistare un DVD a 20€ ma in realtà ne vale 14€. Tale valutazione si ottiene
utilizzando la curva di domanda per individuare la somma massima che il consumatore sarebbe
disposto a pagare per ciascun DVD aggiuntivo. Il primo DVD viene acquistato perché genera
una rendita di 6€ (20-14), al di la del suo costo. Anche il secondo DVD vale l’acquisto in quanto
genera una rendita di 5€. Il terzo DVD genera una rendita di 4€, il quarto una rendita di 3€, il
quinto di 2€ e il sesto di 1€. Il consumatore è indifferente all’acquisto del settimo DVD il valore
di ciascun DVD aggiuntivo è inferiore al costo. Pertanto la rendita si determina sommando i
valori in eccesso per tutte le unità acquistate (6+5+4+3+2+1 = 24€
Bene, ma ha dimenticato di calcolare la (semplicissima) spesa effettiva. Attenzione: rileggere
sempre le domande.
3. Come si può calcolare la rendita del consumatore nei confronti di un bene che
non abbia prezzo (es. l'aria pulita).
La rendita del consumatore nei confronti di un bene che non abbia prezzo, ad esempio quella
dell’aria pulita, la si può calcolare attraverso lo studio costi-benefici, ovvero utilizzando stime
empiriche della domanda di quel bene. Ad. Esempio quella dell’aria pulita, rapportate a curve di
domanda reali, relative a beni, quali acquisterebbero valore in caso di concomitanza rispetto al
bene senza prezzo. Nel caso dell’aria pulita, si può effettuare un sondaggio per capire quanti
consumatori del quartiere sono disposti a pagare per una riduzione dell’inquinamento
atmosferico (X pphm e di ossido di azono), o di avere una condizione migliorativa rispetto a
quella in cui si trova.
Bene, ingegnosa risposta.
Valutazione complessiva E
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