Dipartimento delle Immagini ASL 2 Savonese Direttore: Dott. G

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N°cartella
Cognome
Nome
Dipartimento delle Immagini
ASL 2 Savonese
Direttore: Dott. G. Serafini
Data di
nascita
SCHEDA
INFORMATIVA
3
REV. 0
del 23/10/.2013
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SCHEDA INFORMATIVA per DEFECOGRAFIA
Atto Sanitario proposto
La defecografia è una indagine radiologica che consiste nello studio morfologico e funzionale dell'ano e del retto. L’esame consente
la valutazione della "defecazione" , associato alla cistocolpografia, dei rapporti tra i vari organi del pavimento pelvico nel loro
complesso, sia in fase statica che dinamica.
Descrizione
La tecnica consiste nello studio del retto a riposo e durante l'attività volontaria mediante l'acquisizione di radiografie standard. Il retto
viene opacizzato con una sostanza radioopaca (bario) e le immagini radiologiche vengono registrate con il Paziente seduto (su una
comoda radiotrasparente). Vengono valutati l'ampiezza dell'angolo ano-rettale e la sua distanza dalla linea pubo-coccigea a riposo e
durante le fasi di contrazione e ponzamento.
È possibile rilevare alterazioni morfologiche come il prolasso rettale ed il rettocele. Un'ulteriore evoluzione della radiologia morfofunzionale è la cistocolpodefecografia; si tratta di uno studio simultaneo del retto, della vescica e della vagina, ognuno opacizzato con
un diverso mezzo di contrasto. La panoramicità di questo studio permette di evidenziare la presenza contemporanea di più patologie
(ad esempio cistocele, colpocele, enterocele).
L’indagine trova le sue principali indicazioni nelle sindromi ritentive ed in particolare nella stipsi da blocco all'uscita e nei casi di
incontinenza anale o urinaria (impossibilità di trattenere il mezzo di contrasto nel retto e/o nella vescica).
Come si svolge?
Dopo essersi spogliato e aver indossato un adeguato camice, il paziente viene fatto accomodare su un lettino radiologico. Dopo
l’acquisizione di una immagine in posizione supina ( a pancia in aria ) verrà eseguito un clistere a base di solfato di bario e acqua che
servirà ad opacizzare il colon,altrimenti non visibile ai raggi x. Una volta visualizzato il colon,si fa refluire il bario in eccesso nella
sacca e si insuffla aria onde distendere le pareti ed avere una visione migliore,ciò potrà provocare qualche fastidio come ad esempio
la sensazione di doversi” scaricare “ o sentire la pancia gonfia. Il paziente deve informare il personale presente dei suoi disturbi e
sarà aiutato a risolverli . Le possibilità di successo dipendono dalle condizioni di pulizia e dalla conformazione dell’ intestino nonché
dalla collaborazione del paziente nell’assumere le posizioni idonee richieste dal radiologo. Infatti l’esame si svolge sia in piedi che in
decubito prono e supino ed il paziente è invitato a girarsi nelle varie inclinazioni più opportune per osservare le diverse porzioni
dell’intestino. L’esame durerà complessivamente circa 40 minuti .
Dopo l’esame non vi è alcuna prescrizione o precauzione da osservare.
Il bario introdotto per l’esame viene eliminato normalmente nelle feci nei giorni successivi,che non ne risultano alterate. Durante
questo periodo e comunque per almeno una settimana dopo l’indagine,non sono eseguibili gli esami radiografici e Tc dell’addome,
dell’apparato urinario,del rachide lombare e del bacino per la sovrapposizione del contenuto radiopaco intestinale.
Quando non si può fare.
A parte la gravidanza,controindicazione comune a tutti gli esami radiologici,il clisma non può essere eseguito in maniera completa e
corretta in assenza di una collaborazione da parte del paziente. Nel caso che il paziente non possa stare in piedi o non possa
modificare la propria posizione o il decubito, l’indagine dovrà limitarsi allo studio ,di necessità generico, della canalizzazione dei
visceri e della loro pervietà al mezzo di contrasto. In caso di precoce incontinenza l’esame sarà forzatamente limitato al solo studio
del tratto intestinale distale opacizzato dal contrasto.
Il clisma opaco a doppio contrasto non può e non deve essere eseguito impiegando mezzo di contrasto con bario qualora vi sia il
sospetto di una perforazione intestinale, poiché il bario non viene assorbito dall’organismo e dovrebbe quindi essere eliminato per via
chirurgica; in questi casi è necessario effettuare l’indagine impiegando del mezzo di contrasto iodato,solubile e riassorbibile. Inoltre
non può essere eseguito nel sospetto di diverticolite per il rischio di perforazione.
Possibili complicanze
La procedura è estremamente sicura ed è stata effettuata su milioni di Pazienti, ciononostante occasionalmente possono verificarsi dei
problemi.
Le complicanze sono legate principalmente al cateterismo; possono infatti verificarsi (nella cistocolpodefecografia) delle infezioni a
carico delle vie urinarie (cistiti, uretriti) nel 6% dei casi.
Talora si può verificare la fuoriuscita di un po’ di sangue dall’uretra (uretrorragia) e assai raramente può insorgere una ritenzione
urinaria.
La possibilità di una perforazione (rottura) della vescica o del retto è una ipotesi rara. Il trattamento di tali eventi può ccezionalmente
richiedere il ricovero per attuare le terapie.
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ASL 2 Savonese
Direttore: Dott. G. Serafini
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del 23/10/.2013
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Aspetti dosimetrici
L’esame che Lei deve eseguire viene effettuato utilizzando un fascio di radiazioni X.
Le radiazioni X possono avere effetti dannosi sull’uomo. Tuttavia il loro utilizzo è giustificato dal beneficio che si ottiene dalla
diagnosi clinica che l’esame permette.
I possibili effetti negativi delle radiazioni impiegate in esami di diagnostica sono l’induzione di malattie tumorali, anche dopo molti
anni della loro somministrazione. Questi effetti non si manifestano sempre su tutte le persone irradiate ma su un’esigua percentuale.
Quindi si parla di rischio o di probabilità di danno da radiazioni.
Le conoscenze scientifiche attuali correlano il rischio e la probabilità del danno alla dose assorbita per cui maggiore è la dose
somministrata di raggi X e maggiore è la probabilità di danno.
Ogni utilizzo di radiazioni in medicina è ottimizzato in modo da utilizzarne il minimo quantitativo (dose) indispensabile per l’esame,
questo vale anche per l’esame che Lei deve eseguire e per le attrezzature che verranno impiegate in questo esame.
La dose somministrata durante un’esame diagnostico varia da persona a persona secondo le particolari esigenze e la struttura fisica
della persona. Non è possibile dire a priori e con esattezza quale sarà la dose da Lei assorbita, ma per questa tipologia di esame la
dose efficace può variare da 1 a 5 mSv
Il valore può essere confrontato con la dose ambientale dovuta a fonti naturali di radiazione che è pari a 1 mSv e con la dose che si
riceve facendo un esame del torace che è pari a 0.02 mSv e può sembrare alto. Tuttavia studi statistici valutano che la stima di
rischio aggiuntivo di insorgenza di tumore a seguito dell’assorbimento di tale dose di radiazioni sia inferiore a 2,5 su 10000 persone
Poiché tale aumento di rischio è piccolo rispetto al rischio complessivo di cancro (quasi 1 su 3 ) a cui tutti siamo soggetti i vantaggi
che derivano dall’esame sono di gran lunga sufficienti per giustificare l’indagine.
Indicazioni bibliografiche
-
A. Blake Boroug, A.H.C. Chapman etal. Stricture/of the sigmoid-colon: barium enema evacuation. Radiology 2001; 220: 343-348.
Laufer I. The double-contrast enema: miths end misconception.Gastriintest Radiol 1976; 1: 19-31.
Cittadini G. The Genoa technique I action. Double-contrast barium enema: the Genoa approach Milan; Italy: Springer-Verlag Italia, 1998; 19-27.
Kendrick RGM, MacKenzie S, Beckly DE. A comparison of four methods of bowel preparation for barium enema. Clin. Radiol 1981; 32:95-97.
Gelfand DW, Chen YM, Ott DJ. Colonic cleansing for radiographic detection of neoplasia: efficacy of de magnesium citrate-castor oil-cleansing enema
regime. AJR Am J Roentgenol 1988; 151:705-708.
Skucas J. The use of antispaspodic drugs during barium enema.AJR Am J Roentgenol 1994; 162: 1323-1325.
Sardanelli F. Glucagon and the colon. In: Cittadini G,eds. Double-contrast barium enema: the Genoa approach. Milan, Italy: Springer-Verlag Italia, 1998;
75-81.
ICRP Publication 103(2007)
“Protezione dalle Radiazioni”n° 118 Linee Guida di riferimento per la diagnostica mediante immagini - 2002
Alternative
Alternative oppure esami complementari al clisma opaco a doppio contrasto,a seconda del tipo di sospetto clinico,possono essere la
colonscopia endoscopica che consente l’osservazione diretta della mucosa del grosso intestino e il prelievo bioptico di campioni di
tessuto,la colonscopia virtuale e la colon tac.
Dichiarazione eventuale altro operatore
L’esame sarà eseguito da un Medico Radiologo ed un Tecnico Sanitario di Radiologia Medica.
La firma da parte Sua di questo documento vuole essere la conferma per il medico di avere fornito tali informazioni in maniera che
Lei ritiene adeguata e comprensibile e di aver soddisfatto ogni Sua domanda e non solleva il medico dal suo obbligo di diligenza,
perizia e prudenza.
Data……………………………
Firma del Medico che informa……………………………………………………………….
Confermo di aver ricevuto e letto attentamente le informazioni fornite nel presente modulo in maniera adeguata e comprensibile.
Firma Paziente (o genitore in caso di minore o legale rappresentante in caso di incapace) (*)
…………………………………………………………………………………………………
(*)in tal caso allegare copia del provvedimento di nomina del tutore o dell’amministratore di sostegno
dal quale deriva il potere per il soggetto di prestare il consenso in nome e per conto dell’incapace
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