Unità didattica: L`indicativo passivo

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Università degli Studi di Cagliari
Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario
Tirocinio operativo per la classe 51
Supervisore: prof.ssa Domitilla Calia
Docente accogliente: prof.ssa Tiziana Pompei
L’indicativo passivo
progetto di intervento operativo
per una seconda liceo scientifico
a cura di Pistis Marianna e Puddu Daniela
indirizzo linguistico-letterario
terzo semestre
Anno Accademico 2005-2006
Intervento operativo: L’indicativo passivo
Intervento didattico di latino; utente: classe 2ªE, liceo scientifico “L.B. Alberti”, docente
accogliente Tiziana Pompei
Prerequisiti:
L’accertamento dei prerequisiti avverrà attraverso una discussione guidata.
Alla classe verranno rivolte una serie di domande che consentiranno di verificare lo stato effettivo
delle conoscenze pregresse degli studenti al fine di innestare su di esse i nuovi elementi linguistici
da acquisire. Si cercherà di motivare e coinvolgere tutti i ragazzi attraverso un’assidua
sollecitazione ad interagire e mediante il ricorso a feedback continui.
Si appurerà che i ragazzi conoscano e sappiano fare esemplificazioni su:
- concetto di verbo transitivo diretto
- significato di transitivo
- sua derivazione (verbo transeo)
- paradigma di transeo
- significato di diretto
- concetto di diatesi (i verbi transitivi sono i soli verbi che hanno entrambe le diatesi o forme)
- passaggio dall’attivo al passivo in italiano per cogliere il concetto di diatesi
- la trasformazione del soggetto in complemento d’agente o causa efficiente e dell’oggetto in
soggetto
- differenza tra complemento d’agente e causa efficiente e loro resa in latino
Tramite questi passaggi si arriverà a concludere con gli studenti che l’elemento chiave che porta a
distinguere una frase attiva dalla corrispondente frase passiva è il verbo al passivo
Obiettivi:
- Conoscere le desinenze personali della diatesi passiva
- Saper distinguere le desinenze personali della diatesi passiva da quelle della diatesi attiva
- Conoscere il sistema di tempi semplici e di quelli composti
- Motivare dei ragazzi e stimolarli all’interazione
Metodologie
- Discussione guidata
- Lezione attiva e partecipata
- Analisi verbale
Strumenti:
- Libro di testo
- Lavagna e gesso
Tempo previsto:
5 ore (2 ore di lezione + 90 minuti di verifica + 90 minuti di correzione).
Descrizione delle attività:
1ª ora di lezione:
Introduzione al passivo: tempi derivati dal tema del presente.
Si opterà per una lezione partecipata, con l’ausilio di schemi alla lavagna.
Questa prima fase è dedicata all’indicativo dei tempi semplici.
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Prerequisiti:
- Conoscere il tema del presente e la sua formazione
- Conoscere la diatesi attiva delle quattro coniugazioni dei tempi derivati dal tema del presente
(presente, imperfetto, futuro semplice)
- Saper distinguere il tema e la desinenza di una forma verbale
Si scriverà alla lavagna:
- il titolo: PASSIVO INDICATIVO (presente, imperfetto, futuro semplice)
- un prospetto sinottico che vede affiancate le desinenze dell’attivo e quelle del passivo: -r -ris
-tur -mur -mĭni -ntur
Attraverso una serie di frasi latine attive e passive ai ragazzi viene chiesto di focalizzare
l’attenzione sul verbo e sui suoi rapporti con gli altri elementi della frase.
La lezione partecipata ha come punto di partenza le conoscenze pregresse dei ragazzi sulla diatesi
attiva. Si parte perciò dalla considerazione del tema del presente, da cui si formano i tempi in
questione.
Domande rivolte alla classe:
- il tema dal quale derivano presente, imperfetto e futuro semplice
- formazione del tema del presente: si toglie la desinenza -re dall’infinito (laudā-re)
- eccezione della 3ª coniugazione: si toglie la desinenza -ĕre dall’infinito (leg-ĕre)
Le desinenze verbali:
Nell’analisi della struttura verbale si pone il problema della distinzione della vocale tematica.
L’insegnante procederà ad una breve spiegazione, scrivendo le forme verbali alla lavagna: i verbi
della prima coniugazione alla forma passiva hanno solo due vocali tematiche ( la -o desinenza della
prima persona e la -ā- lunga in tutte le altre persone). Sarà poi la volta della seconda coniugazione:
la vocale tematica è e in tutte le persone, mentre alla prima persona si aggiunge anche -o desinenza
(mon-e-o). Terza coniugazione: si ha -o alla prima persona (legor); -ĕ- alla seconda persona
(leg-ĕ-ris); -ĭ- alla terza persona singolare (legĭtur) e alla prima e seconda plurali (legĭmur, legimĭni,
a tal proposito si ricorderà ai ragazzi la legge della penultima), -ū- alla terza plurale (leguntur). La
quarta coniugazione presenta -i-o alla prima persona, mentre -ī- originaria permane in tutto il resto
della coniugazione.
Presente indicativo passivo:
L’argomento verrà introdotto attraverso il confronto con il presente indicativo attivo, già noto ai
ragazzi. Si richiamerà pertanto il presente indicativo attivo di laudare, scrivendo le risposte dei
ragazzi alla lavagna: laudo, laudas, laudat, laudamus, laudatis, laudant. I ragazzi dovranno
analizzare la struttura delle suddette forme verbali, individuando tema del presente e desinenza:
laudo, lauda-s, lauda-t, lauda-mus, lauda-tis, lauda-nt. A questo punto bisognerà semplicemente
procedere alla sostituzione delle desinenze attive con quelle passive, che l’insegnante avrà già
scritto alla lavagna: alcuni alunni saranno chiamati ad operare concretamente tale sostituzione,
coniugando così il presente indicativo passivo.
Imperfetto indicativo passivo:
L’argomento verrà introdotto attraverso il confronto con l’imperfetto indicativo attivo, già noto ai
ragazzi. Si richiamerà pertanto l’imperfetto indicativo attivo di laudare, scrivendo le risposte dei
ragazzi alla lavagna: laudabam, laudabas, laudabat, laudabamus, laudabatis, laudabant. I ragazzi
dovranno analizzare la struttura delle suddette forme verbali, individuando tema del presente,
suffisso temporale e desinenza: laud-a-ba-m. A questo punto si dovrà semplicemente procedere alla
sostituzione delle desinenze attive con quelle passive, che l’insegnante avrà già scritto alla lavagna:
anche in questo caso alcuni alunni saranno chiamati ad operare concretamente tale sostituzione,
coniugando così l’imperfetto indicativo passivo.
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Futuro indicativo passivo:
L’argomento verrà introdotto attraverso il confronto con il futuro indicativo attivo, già noto ai
ragazzi. La lezione procederà con lo scrivere le varie forme alla lavagna e facendo partecipare i
ragazzi, i quali terranno tuttavia il libro di testo aperto e andranno ad osservare le forme sul libro.
Prima e seconda coniugazione verranno trattate insieme (vanno infatti di pari passo): attraverso
l’analisi della struttura verbale, si individuerà il suffisso temporale del futuro -b-; si farà presente ai
ragazzi che la vocale tematica è -a- in tutta la prima coniugazione, -e- in tutta la seconda
coniugazione. Si dirà poi loro che il suffisso temporale -b- è seguito da vocali diverse per le varie
persone: -o- alla prima persona (laud-a-b-o-r); -ĕ- alla seconda persona (laud-a-b-ĕ-ris); -ĭ- alla
terza persona singolare (laud-a-b-ĭ-tur) e alla prima e seconda plurali (laud-a-b-ĭ-mur,
laud-a-b-i-mĭni, anche in questo caso si farà un rapido ripasso della legge della penultima); -ū- alla
terza plurale (laud-a-b-u-ntur). Si farà notare agli alunni che queste vocali sono uguali nella prima e
nella seconda coniugazione (mon-e-b-o-r, mon-e-b-ĕ-ris, ecc.).
Per la terza e quarta coniugazione si procederà invece diversamente: si partirà dalla presa in esame
del futuro indicativo attivo per mostrare agli studenti che il passivo si modella sull’attivo, in questo
modo capiranno che per ottenerlo basta sostituire le desinenze attive con quelle passive. Si farà
osservare agli studenti come il suffisso temporale, presente nella prima e nella seconda
coniugazione, sia assente nella terza e nella quarta, e come le vocali tematiche siano uguali a quelle
dell’attivo: -a- alla prima persona, -ē- in tutte le altre persone. Gli studenti poi saranno chiamati a
coniugare il futuro attivo e si scriveranno le loro risposte alla lavagna, attuando la sostituzione delle
desinenze (leg-a-m diventerà leg-a-r, leg-e-s diventerà leg-ē-ris, ecc.). La spiegazione risulterà
identica per la quarta coniugazione. A questo punto, a spiegazione ultimata, i ragazzi verranno
invitati attraverso l’osservazione di alcune brevi frasi tratte dal libro di testo, a cimentarsi
nell’analisi dei tempi verbali passivi appena spiegati e di quelli attivi che già conoscono e ad
esprimere eventuali dubbi e perplessità, che saranno chiariti.
2ª ora di lezione:
Introduzione al passivo: tempi derivati dal tema del supino.
Si opterà per una lezione partecipata, con l’ausilio di schemi alla lavagna
Questa seconda fase è dedicata all’indicativo dei tempi composti.
Si scriverà alla lavagna il titolo: PASSIVO INDICATIVO (perfetto, piuccheperfetto, futuro
anteriore).
Prerequisiti:
- Conoscere i concetti di perifrasi e di perifrastica
- Conoscere il participio come modo verbale
- Conoscere il tema del supino
- Conoscere i paradigmi verbali
- Conoscere la coniugazione del verbo sum
- Conoscere gli aggettivi della prima classe a tre uscite
La lezione partecipata avrà come punto di partenza le conoscenze pregresse dei ragazzi sul concetto
di perifrastica. Si daranno chiarimenti sul concetto di perifrasi, attraverso l’interazione con gli
alunni: si chiarirà loro che la perifrasi è un giro di parole che si usa al posto di una forma breve per
esprimere lo stesso concetto. Dal significato di perifrasi si passerà poi a quello di perifrastico: si
dirà agli studenti che una forma verbale perifrastica è una forma composta da più voci verbali,
anziché da una sola voce verbale. Il perfetto, il piuccheperfetto e il futuro anteriore passivi sono
appunto forme perifrastiche o composte.
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Si chiederà agli alunni da che cosa esse siano composte. Ci si attenderà che essi rispondano che la
loro formazione nasce dall’unione del participio passato del verbo in questione più una voce del
verbo essere (sum). Lo schema con le corrispondenze verrà scritto alla lavagna:
perfetto: sum; piuccheperfetto: eram; futuro anteriore: ero.
A questo punto si faranno coniugare i tre tempi verbali di sum ai ragazzi, richiamando le loro
conoscenze pregresse e ne verranno esplicitate le corrispondenze: il perfetto passivo è formato da
participio passato del verbo + presente di “essere”; il piuccheperfetto passivo è formato da
participio passato del verbo + imperfetto di “essere”; il futuro anteriore passivo è formato da
participio passato del verbo + futuro semplice di “essere”.
Necessaria sarà in tal frangente la conoscenza del participio come modo verbale. Pertanto
s’introdurrà la spiegazione della formazione del participio passato. Si illustrerà agli alunni che il
participio passato si forma dal tema del supino e che dunque è necessario partire dal paradigma
verbale per sapere qual è il supino del verbo. Pertanto si chiederà ai ragazzi il paradigma di laudare
e si scriverà il supino laudat-um alla lavagna, dicendo loro che il tema del supino si ricava togliendo
al supino la desinenza -um: in questo caso il tema sarà laudat-. Si userà lo stesso procedimento con
un verbo della seconda coniugazione (es. monere: supino monĭtum, tema monĭt-) e poi con la terza e
la quarta coniugazione. Si specificherà poi agli studenti che il participio è un aggettivo verbale, che
segue la declinazione degli aggettivi della prima classe a tre uscite, e che esso si forma aggiungendo
al tema del supino le desinenze -us, -a, -um. Essendo un aggettivo, il participio si declinerà secondo
i tre generi e i due numeri: es. laudatus sum, laudati erant. Al termine della lezione si farà un
riepilogo generale sui tempi composti: dopo essere stati analizzati nelle singole componenti,
verranno ora trattati in sintesi. Ancora una volta i ragazzi verranno invitati a cimentarsi nell’analisi
dei tempi verbali passivi appena spiegati e di quelli attivi che già conoscono e ad esprimere
eventuali dubbi e perplessità.
Successivamente si discuterà il problema della traduzione dei tempi composti: a molti ragazzi viene
infatti spontaneo tradurre laudatus sum con “io sono lodato”, o auditi erant con “erano uditi”; si
richiamerà pertanto la loro attenzione sul fatto che la traduzione corretta è “sono stato lodato”
(“sono lodato” è il presente: laudor) e “erano stati uditi” (“erano uditi” è l’imperfetto: audiebantur).
Infine sarà trattato il problema delle forme passive impersonali. Sarà doveroso richiamare a tal
proposito nuovamente i concetti di transitivo e intransitivo: infatti il verbo intransitivo, per
definizione, non può reggere il complemento oggetto ma solo complementi indiretti, quindi non
prevede la forma passiva; solo il verbo transitivo, in teoria, può essere volto al passivo. Questa
teoria sarà fatta mettere in pratica agli alunni attraverso esempi di verbi transitivi e intransitivi in
lingua italiana, verbi che i ragazzi dovranno cercare di volgere al passivo. A lavoro ultimato, dopo
una nutrita serie di esempi, si chiarirà che in latino le cose stanno diversamente che in italiano: in
latino, infatti, anche gli intransitivi possono assumere forma passiva, soltanto però alla terza
persona, dato che si tratta di forme impersonali che si traducono in italiano con la particella
pronominale si (si passivante). Si citeranno agli studenti gli esempi più ricorrenti: ventum est “si
giunse”, movetur “si muove”, ecc. In conclusione si specificherà che le forme impersonali non sono
esclusive dei verbi intransitivi, osservando che anche i verbi transitivi possano presentarsi in forme
impersonali: es. dicitur “si dice”.
Al termine dell’intervento didattico è prevista una verifica sommativa semistrutturata.
Verifica sommativa:
tempo previsto 90 minuti.
Correzione della verifica sommativa:
90 minuti.
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Classe 2ªE
Data 26/11/2005
Docenti: Tiziana Pompei;
Daniela Puddu, Marianna Pistis (SSIS)
Studente………………………………….
VERIFICA DI LATINO
(indicativo passivo, complemento d’agente e di causa efficiente)
PRESENTE INDICATIVO
Esercizi di completamento sul presente indicativo attivo e passivo delle quattro coniugazioni:
Dopo aver osservato le terminazioni personali, inserisci negli schemi predisposti le seguenti voci
verbali, ordinandole in base alla forma e alla persona (le prime due voci sono già state inserite a
titolo d’esempio).
appellor, pugnat, tenētur, vidēris, ducuntur, petis, agĭmur, scĭmus, vincimĭni, pervenītis
PERSONA INDICATIVO PRESENTE ATTIVO
sing. 1ª
2ª
3ª
plur. 1ª
2ª
3ª
INDICATIVO PRESENTE PASSIVO
servātur
putant
risposta esatta: 1 punto; risposta errata o nulla: 0 punti
massimo: 10
Esercizi di analisi e traduzione sul presente indicativo attivo e passivo delle quattro coniugazioni:
Analizza e traduci le seguenti voci verbali completando gli schemi proposti.
FORMA VERBALE
CONIUGAZIONE
PERSONA/NUMERO ATTIVO/PASSIVO TRADUZIONE
cadunt
tenēmus
vocātur
venit
scribĭtur
parātis
sciunt
vidēris
currĭtis
ferīmur
risposta esatta: 1 punto (0,25 per ogni voce); risposta errata o nulla: 0 punti
massimo: 10
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COMPLEMENTO D’AGENTE E DI CAUSA EFFICIENTE
Analizza (analisi logica) e traduci le seguenti frasi.
1. Ancillae a domina monentur.
……………………………………………………………...
2. Nautae procellis terrentur.
……………………………………………………………...
3. Puella ab amica appellātur.
……………………………………………………………...
4. Vita rustica ab agricolis amātur.
………………………………………………….………
5. Magnis curis misera vita mea vexatur.
……………………………………………………...
……………………………………………………...
traduzione corretta: 1 punto; analisi corretta: 1 punto; totale: 2 punti per ogni frase; massimo: 10
IMPERFETTO INDICATIVO
Esercizi di analisi e traduzione sull’imperfetto attivo e passivo delle quattro coniugazioni:
Analizza e traduci le seguenti voci verbali completando gli schemi proposti.
FORMA VERBALE
CONIUGAZIONE
PERSONA/NUMERO ATTIVO/PASSIVO TRADUZIONE
amabātur
timēbant
ponebantur
dicēbam
inveniebamĭni
FUTURO INDICATIVO
Esercizi di analisi e traduzione sul futuro attivo e passivo delle quattro coniugazioni
Analizza e traduci le seguenti voci verbali completando gli schemi proposti.
FORMA VERBALE CONIUGAZIONE PERSONA/NUMERO ATTIVO/PASSIVO TRADUZIONE
orābit
videbĭtis
appellabĭmur
cognoscēris
reperientur
risposta esatta: 1 punto (0,25 per ogni voce); risposta errata o nulla: 0 punti
massimo: 10
N.B. Gli esercizi sull’imperfetto indicativo e sul futuro indicativo sono considerati come un
esercizio unico ai fini della valutazione.
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PERFETTO, PIUCCHEPERFETTO, FUTURO ANTERIORE INDICATIVO
Esercizi di analisi e traduzione sui tempi composti della diatesi passiva delle quattro coniugazioni.
Analizza e traduci le seguenti voci verbali completando gli schemi proposti.
FORMA VERBALE CONIUGAZIONE PERSONA/NUMERO GENERE
TRADUZIONE
vincta erunt
cognĭtae eritis
laudatum erat
aucta sunt
victi eramus
monĭtus es
erudita sum
putatus eris
lectum est
amatae eratis
risposta esatta: 1 punto (0,25 per ogni voce); risposta errata o nulla: 0 punti
massimo: 10
La valutazione finale sarà data dalla media matematica dei punteggi riportati nei singoli esercizi.
Tempo massimo: 90 minuti
Valutazione massima: 10/10
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