VD - Liceo "Piccolomini"

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Istituto di Istruzione Superiore E.S. Piccolomini
ESAME DI STATO 2012/2013
LICEO DELLA FORMAZIONE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE VD
Composizione del Consiglio di Classe:
DISCIPLINA
DOCENTE
IRC
Italiano
Latino
Storia
Inglese
Filosofia
Scienze della Formazione
Matematica
Maffei Silvia
Labriola Gaetana *
Labriola Gaetana
Vagaggini Luisella
Baldetti Elena
Valentini Luciano *
Valentini Luciano
Lozzi Federico
Fisica
Lozzi Federico
Multimedia
Ancona Rosella
Scienze
Disegno e Storia dell’Arte
Educazione Motoria
Persiano Teresa
Frati Federico *
Soldani Francesca
CONTINUITA’
Dalla classe I
Dalla classe I
Dalla classe V
Dalla classe I
Dalla classe I
Dalla classe III
Dalla classe III
Dalla classe I, ma con
prolungati periodi di assenza
Dalla classe III, ma con
prolungati periodi di assenza
Sostituita dal prof. A. De
Dominicis nel II° quadr.
Dalla classe I
Dalla classe III
Dalla classe I
*commissario interno
Documento deliberato in data 07/ 05/ 2013
INDICE DEL DOCUMENTO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLA FORMAZIONE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
PREPARAZIONE CONSEGUITA
ATTIVITA’ INTEGRATIVE AL PERCORSO CURRICULARE
SITUAZIONI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
MODELLO VALUTATIVO
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
RELAZIONI FINALI SINGOLE DISCIPLINE
1.PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLA FORMAZIONE
Il Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena”, autorizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione nel
1999, sostituisce i precedenti indirizzi Magistrale e Pedagogico Sociale; aggregato al Liceo Ginnasio
dall’a.s.1997/98, attualmente è sezione associata dell’Istituto di Istruzione Superiore “E.S.Piccolomini”,
insieme alle sezioni Liceo Classico, Liceo Linguistico “R. Lambruschini” di Montalcino e Liceo ArtisticoIstituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” di Siena.
Nel curricolo scolastico liceale le discipline fondanti delle scienze sociali (psicologia, pedagogia, sociologia)
sono affiancate dalle materie di ambito umanistico, storico-filosofico, artistico, completate dalle discipline
scientifiche (matematica, fisica, informatica, scienze naturali); l’educazione giuridico-economica nel primo
biennio e lo studio dei nuovi linguaggi nella materia di Multimedia arricchiscono la base culturale,
contribuendo alla formazione di figure professionali che potranno operare in agenzie formative, nel supporto
alla persona, nei servizi sociali, animazione e organizzazione culturale.
Il quadro orario prevede settimanalmente unità di lezione di 60 minuti in cinque giorni e di 50 minuti in un
giorno, in totale 31 unità settimanali per i cinque anni; nelle classi del triennio risultano così suddivise:
MATERIE
Religione
Ed. Fisica
Italiano
CLASSE III
1
2
4
Latino
Storia
Inglese
Filosofia
2
2
3
2 + 1 in compresenza
con scienze della
formazione
3+1 in compresenza
con filosofia
3
2
Scienze della
Formazione
Matematica
Fisica
CLASSE IV
1
2
3 + 1 in compresenza
con storia dell’arte
2
2
3
2
CLASSE V
1
2
4
4 +1 in compresenza
con multimedia
3
2
4 + 1 in compresenza
con storia dell’arte
3
2+1 in compresenza
con multimedia
2
1+1 in compresenza
con scienze della
formazione
1+ 1 in compresenza
con fisica
Scienze
Disegno e Storia
Dell’Arte
2
1
2
1+1 in compresenza
con italiano
Multimedia
1 + 1 in compresenzacon
musica
Musica
1+1 in compresenza
conmultimedia
2
1+1 in compresenza
con scienze della
formazione
1
Strumento musicale
facoltativo
2
2
2
3
2
_____
2
Fanno parte del curricolo del Liceo della Formazione:
1. l’insegnamento di Multimedia che in generale tende a rafforzare le competenze comunicative degli
studenti con l’uso integrato dei linguaggi verbali, visivi e sonori. Esso riguarda in particolare il
cinema nella classe III e l’utilizzo di linguaggi iconici, multimediali, verbali e non verbali nella
comunicazione didattico-educativa nella classe IV; infine, nella classe V, assicura in particolare
l’approfondimento di moduli di fisica;
2. le attività didattiche in compresenza per un’ora settimanale ciascuna (vedi la tabella sopra riportata),
che educano all’utilizzo di strumenti logici e linguistici diversi nella soluzione di problemi comuni a
più materie.
Oltre a quelle già descritte sopra, sono state svolte le seguenti attività:
- in III, nella compresenza tra Filosofia e Scienze della Formazione, lettura integrale di un classico
della filosofia
- in IV, nelle compresenze Italiano/Disegno e Storia dell’Arte e Scienze della
Formazione/Multimedia, lettura e analisi di vari spot pubblicitari televisivi con produzione di uno
spot di pubblicità progresso (Progetto: “Dentro uno Spot”)
- in V, nell’ora di compresenzaFisica/Multimedia, realizzazione attraverso un lavoro per gruppi di un
sito web, utilizzando il software Dreamweaver
- sempre in V, nella compresenza Disegno e Storia dell’Arte/Scienze della Formazione, gli
insegnanti hanno approfondito argomenti relativi alle due discipline evidenziando i possibili
collegamenti.
L’anno scolastico 2012/2013 (a differenza degli anni precedenti suddivisi in trimestre e
pentamestre)ha avuto un primo ed un secondo quadrimestre, con srutini a inizio febbraio e a giugno.
2.PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La V D del Liceo della Formazione è composta da 23 studentesse, di cui 21 provenienti dalla classe IV D del
Liceo della Formazione e 2 provenienti da altra scuola. La classe ha mantenuto più o meno invariata la
struttura per tutto il triennio, ad eccezione dell’inserimento di due alunne ad inizio quinta. Circa 2/3 della
classe ha ottenuto la promozione in quinta per merito, mentre circa 1/3 delle studentesse ha avuto una
situazione debitoria, principalmente nelle discipline di carattere scientifico.
Il quadro generale risulta abbastanza positivo sul piano dei rapporti interpersonali: sono presenti infatti un
certo equilibrio e una discreta capacità di collaborazione e rispetto reciproco, anche se è stata inevitabile la
formazione di gruppi in cui, per affinità di carattere o
di scelte personali, la collaborazione e i legami di amicizia risultano più forti.
3.PREPARAZIONE CONSEGUITA
Il lavoro scolastico ha cercato di stimolare l’espressione individuale in percorsi anche personalizzati di
approfondimento, valorizzando le capacità delle singole alunne e tentando
di recuperare le carenze più evidenti.
In particolare sono stati individuati i seguenti
Obiettivi formativi:
1. consolidare il rapporto di collaborazione con i compagni e con gli insegnanti
2. incrementare i processi di socializzazione nella classe
3. sviluppare il rispetto di sé e degli altri, confrontandosi con il pluralismo delle idee
4. saper partecipare in modo organizzato e responsabile alle attività di studio, di ricerca e di lavoro che si
svolgono in aula e fuori aula
5. potenziare le capacità di attenzione, di ascolto, di concentrazione nello studio personale e di gruppo
6. rafforzare le capacità di autovalutazione
Obiettivi cognitivi:
Conoscenze
1. possedere nell’ambito di ogni disciplina un insieme di conoscenze quanto più possibile ampie,
organiche ed approfondite
2. padroneggiare gli strumenti linguistici e comunicativi, oltre al lessico specifico, al fine di
analizzare, recepire e trasmettere con chiarezza i contenuti, adoperando anche sintesi corrette;
3. conoscere adeguatamente regole, procedure, strumenti e metodologie nei vari ambitidisciplinari;
Competenze
1. saper operare opportuni collegamenti all’interno delle singole discipline e in modo
interdisciplinare;
2. saper utilizzare correttamente conoscenze e metodologie adeguate anche nella soluzione di
problemi nuovi;
3. saper applicare consapevolmente le conoscenze relative al lessico specifico e agli strumenti
necessari all’analisi di un testo letterario o storico-filosofico o di un’opera d’arte
Capacità
1. sviluppare capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale;
2. imparare a progettare un percorso di apprendimento nell’ambito di ogni attività disciplinare
3. potenziare le capacità di riconoscere, analizzare e selezionare fenomeni e dati
Giunti ormai alla conclusione del curriculo, buona partedelle alunne dimostra di aver raggiunto gli obiettivi
formativi sopra delineati in modo complessivamente soddisfacente, anche se si evidenziano differenze nella
capacità di organizzazione dello studio personale e nell’impegno; un gruppo di alunnepresenta ancora
incertezze e lacune per quanto riguarda gli obiettivi cognitivi.
Il livello delle conoscenze è mediamentepiù che sufficiente nelle discipline umanistiche, socio-pedagogiche
e artistiche, nelle quali alcune alunne hanno maturato anche apprezzabile padronanza dei linguaggi, capacità
di sintesi ragionata e di corretta esposizione; più evidenti sono state le difficoltà incontrate da alcune alunne
nell’ambito scientifico.
Anche per quanto riguarda competenze e capacità, il quadro risulta differenziato: alcune alunne sanno
organizzare le loro conoscenze nell’analisi di problemi e situazioni, o comprendere autonomamente e
approfondire tematiche disciplinari, in particolare riguardo alle materie d’indirizzo, umanistiche e artistiche.
Altre studentesse padroneggiano in modoaccettabile le conoscenze acquisite, mentre altre ancora riescono
nell’applicazione solo su percorsi guidati con procedure e metodologie collaudate dalla ripetizione in classe,
in particolare nelle materie scientifiche, dove più evidenti si manifestano le difficoltà ( in parte dovute anche
alla mancata continuità didattica in matematica e fisica: il docente titolare, infatti, si è spesso dovuto
assentare per periodi prolungati).
Riguardo al raggiungimento degli obiettivi disciplinari e ai contenuti delle singole materie, si rimanda alle
relazioni dei singoli docenti.
4. ATTIVITA’ INTEGRATIVE AL PERCORSO CURRICOLARE
Le seguenti attività e progetti hanno integrato il lavoro scolastico nel perseguimento delle finalità
educative, di socializzazione e di ampliamento degli orizzonti culturali:
Durante il terzo anno di corso:
- Partecipazione al progetto “Il Mondo in Tasca” in collaborazione con l’Associazione Siena Italian
Studies, con l’attivazione in classe di gruppi di conversazione in lingua inglese con studenti universitari
statunitensi
- Attività sportive: organizzazione del CSS (Centro Sportivo Studentesco) epartecipazione ai Giochi
Sportivi Studenteschi
- Progetto Lettura
- Progetto “Il Quotidiano in Classe”
- Progetto per la raccolta differenziata all’interno delle aule scolastiche, in collaborazione con Siena
Ambiente
- Visita-concerto alla scuola “Franci” di Siena
- Visita all’Accademia musicale Chigiana
- Incontro-concerto: “La musica vocale tra Umanesimo e Rinascimento”
- Progetto su attività di volontariato CESVOT
- Per l’educazione alla salute approfondimentisulla corretta alimentazione in collaborazione con ASL
Siena
- Gare di matematica
- Partecipazione volontaria a Corsi per la preparazione agli esami ECDL
- Giornata dell’Arte
-Giornata della Memoria
Durante il quarto anno di corso:
- Stage lavorativo di due settimane presso Enti convenzionati con risultati ottimi certificatida tali Enti
- Soggiorno studio di una settimana ad Oxford
- Visita e concerto al “Parco della musica” di Roma
- Partecipazione volontaria a Corsi per il conseguimento delle certificazioni PET e FCE
- Partecipazione volontaria a Corsi per la preparazione agli esami ECDL
- Attività sportive: organizzazione del CSS (Centro Sportivo Studentesco) epartecipazione ai Giochi
Sportivi Studenteschi
- Per l’educazione alla salute, per il secondo anno, approfondimentisulla corretta alimentazione in
collaborazione con ASL Siena
- Progetto per la raccolta differenziata all’interno delle aule scolastiche, in collaborazione con Siena
Ambiente
- Progetto “Il Quotidiano in classe”
- Progetto lettura, incontro con l’autore e con il Magistrato Minisci
- Giornata dell’Arte
-Giornata della Memoria
Durante il quinto anno di corso:
-
Ciclo di tre incontri con esperto esterno (Nicola Cascio) riguardanti problematizzazioni concettuali
che hanno interessato il pensiero europeo del XX secolo.
Ciclo di cinque incontri con studenti statunitensi per conversazioni su temi di attualità in lingua
inglese, in collaborazione con l’associazione Siena ItalianStudies
Corso facoltativo per il conseguimento della certificazione PET e FCE
Corso facoltativo per il conseguimento della certificazione ECDL
Progetto per la raccolta differenziata all’interno delle aule scolastiche, in collaborazione con Siena
Ambiente
Progetto “Il Quotidiano in classe”
Attività sportive: organizzazione del CSS (Centro Sportivo Studentesco), partecipazione ai Giochi
Sportivi Studenteschi
Attività di primo soccorso in collaborazione con la Misericordia
Giornata dell’Arte
Giornata della Memoria
Visita al museo della Resistenza Senese
Lezione al Planetario di Firenze e lezione nell’aula di fisica del Museo della Tecnica e della Scienza
di Firenze
Per quanto riguarda l’orientamento in uscita sono stati organizzati incontricon professori universitari,
a scopo divulgativo, in orario antimeridiano.
5. SITUAZIONI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
Fin dall’inizio del triennio sono state concordate e poste in essere, a seconda dei momenti e delle
opportunità, le seguenti metodologie didattiche:
- uso sia della lezione frontale, intesa come esposizione introduttiva o riepilogo dei dati essenziali e guida
all’analisi dei vari argomenti, sia di una tipologia più “dialogica” di comunicazione didattica, indirizzata
particolarmente a ricercare e stimolare la partecipazione attivae il confronto critico da parte degli alunni
(discussione guidata, procedimento di indagine attuato personalmente o in gruppo e poi esposto alla classe
mediante forme di interrogazione/lezione, esercitazioni guidate in classe, incontri di tipo seminariale anche
con esperti esterni);
- valorizzazione dello studio personale, ma anche della collaborazione in lavori di gruppo;
- costante riferimento ai manuali in uso, lasciandoil massimo spazio possibile all’approccio diretto con i testi,
i documenti, le fonti originali e suggerendo ulteriori letture personali;
- suggerimento di possibili percorsi di approfondimento di tematiche curricolari o extracurricolari;
- suggerimento di esercitazioni per il ripasso e il recupero in itinere, oltre allo svolgimento di alcuni corsi di
recupero pomeridiani, secondo le necessità e le possibilità;
- massimo uso possibile dei laboratori e di tutta la strumentazione didattica disponibile nella scuola,
compresa la LIM a partire da quest’anno;
- massimo uso possibile delle risorse offerte dal territorio (beni ambientali, artistici, museali ecc. : mostre,
conferenze, concerti, lezioni di esperti esterni, iniziative culturali in genere);
- visite guidate e soggiorni linguistici all’estero, per ampliare gli orizzonti culturali degli alunni;
- promozione e coordinamento dei possibili contatti di carattere pluridisciplinare, multidisciplinare e
interdisciplinare, particolarmente curati negli insegnantamenti svolti in compresenza.
Sono stati usati i seguenti mezzi s strumenti:
- manuali e libri di testo attualmente in adozione, dizionari, enciclopedie e repertori vari;
- testi e appunti messi a disposizione dai docenti ricavati da conferenze, incontri con esperti, ecc.
- patrimonio librario della biblioteca d’Istituto, consultabile in loco o tramite il prestito (se consentito);
- mezzi audiovisivi e multimediali (compresa la LIM)
- aule speciali e laboratori dell’Istituito (di scienze, fisica, lingue, multimedialità)
- palestra con relative attrezzature.
6 IL MODELLO VALUTATIVO
A- Diverse tipologie di prove
Per la verifica periodica i docenti si sono serviti:
- delle osservazioni registrate durante il quotidiano dialogo educativo e rispetto a qualsiasiintervento che gli
alunni, da soli o in gruppo, abbiano fatto durante le lezioni
- di interrogazioni formalizzate su argomenti del programma e di prove strutturate di vario tipo, per la
valutazione orale
- di prove scritte, grafiche e pratiche anche di tipo tradizionale, ma più spesso analoghe a quelle previste
dall’attuale esame di Stato, come l’analisi, la sintesi e la contestualizzazione di brani di vario tipo, la
trattazione sintetica di argomenti di studio, la soluzione di quesiti a risposta singola o multipla, e via dicendo.
Sono state svolte per ogni quadrimestre indicativamente due verifiche formalizzate nelle discipline orali e tre
scritte, se previste dall’ordinamento scolastico. Esse sono state indirizzate ad accertare con la massima
precisione possibile il livello raggiunto da ciascun alunno in ordine agli obiettivi proposti, anche al fine di
valutare la concreta rispondenza della programmazione a criteri di utilità ed efficacia e l’eventuale
opportunità di modificare il percorso didattico preventivato per adattarlo alla realtà della classe.
B- Criteri di valutazione/misurazione delle prove
Per la valutazione si è tenuto conto, oltre che delle effettive conoscenze e competenze acquisite, anche dei
progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione all’attività
didattica.
Si sono quindi valutati:
- il livello di informazione raggiunto;
- la capacità di esposizione (chiarezza, uso del lessico specifico, organicità);
- l’uso del ragionamento analitico e sintetico, ovvero del grado di strutturazione logica del discorso;
- la capacità di effettuareopprtuni collegamenti interdisciplinari;
- l’elaborazione e l’approfondimento personali.
E’ stata concordata dal Consiglio di Classela griglia di seguito riportata, indicativa di corrispondenza fra voti
e livelli di apprendimento:
-
1-3 (insufficienza grave): mancanza di elementi valutabili nella prova o rifiuto di sostenerla, o
carenze gravissime nelle conoscenze e/o nelle abilità, tali da impedire il raggiungimento di obiettivi
anche molto semplici;
4 (insufficienza): conoscenza e comprensione non corretta e/o molto limitata dei contenuti ed
applicazione approssimativa delle metodologie e dei mezzi espressivi;
5 (mediocrità): comprensione e conoscenza non omogenea e/o solo parzialmente soddisfacente dei
contenuti; uso non sempre corretto delle metodologie e dei mezzi espressivi;
6 (semplice sufficienza: raggiungimento degli obiettivi minimi): comprensione e conoscenza chiare
anche se acquisite con semplicità; applicazione corretta, anche se guidata, delle metodologie;
esposizione almeno complessivamente chiara ed organizzata;
7 (valutazione più che sufficiente): comprensione chiara e conoscenza generale dei contenuti;
capacità almeno avviate di analisi e di sintesi; applicazione corretta ed autonoma delle metodologie;
esposizione appropriata, scorrevole ed esauriente, anche se essenziale;
8 (valutazione buona): comprensione completa e conoscenza ampia dei contenuti; capacità
dimostrate di analisi e di sintesi; padronanza delle metodologie; esposizione appropriata, scorrevole,
logica ed esauriente;
-
9 (valutazione più che buona): comprensione completa e conoscenza ampia ed approfondita dei
contenuti, arricchita da rielaborazione personale e critica; piena padronanza delle metodologie e dei
mezzi espressivi;
10 (valutazione ottima/eccellente, pieno raggiungimento degli obiettivi): comprensione completa e
conoscenza particolarmente ampia ed approfondita dei contenuti, accompagnata da piena padronanza
delle metodologie e dei mezzi espressivi ed arricchita, oltre che da rielaborazione personale e critica,
da riferimenti interdisciplinari e apporti originali desunti da letture o ricerche autonome.
C- Modelli e risultanze delle diverse tipologie di terza prova e orientamento del
Classe per la terza prova
Consiglio di
Oltre alla preparazione remota all’esame di Stato, curata fin dall’inizio del triennionel quadro della
progressiva acquisizione di adeguate conoscenze, competenze e capacità, il Consiglio di Classe ha ritenuto
opportuno svolgere due simulazioni della terza prova scritta (14 febbraio e 23aprile), la prima delle quali è
stata inserita in una più vasta simulazione di tutte e tre le prove: il giorno 12 febbraio si è svolta infatti la
simulazione della prova d’Italiano ed il giorno 13 febbraio è stato dedicato alla soluzione di quesiti psicopedagogici (simulazione seconda prova).
Sempre le tracce e le consegne sono state formulate con modalità del tutto simili a quelle dell’esame di Stato.
Anche la correzione e la valutazione è avvenuta con strumenti di misurazione concordati dal Consiglio di
Classe.
Le tracce e i quesiti proposti, gli elaborati degli alunni, le griglie di valutazione e le tabelle sintetiche dei
punteggi e dei voti attribuiti sono stati depositati e restano adisposizione della Commissione.
Per quanto riguarda in particolare la formulazione della terza prove scritta, il Consiglio di Classe ha
concordato sul fatto che agli alunni venissero somministrati quesiti relativi a quattro discipline, ivi compresa,
come di norma è previsto, la lingua straniera che nel nostro istituto è per tutti gli alunni l’inglese. E’
sembrato altresì opportuno escludere le materie già oggetto delle prime due prove scritte, vale adire l’italiano
e le scienze della formazione.
La prima simulazione di tipologia mistaB+C ha visto coinvolte quattro discipline: storia dell’arte, filosofia,
matematica, inglese. Per ciascuna disciplina sono stati proposti 2 quesiti a risposta aperta con un massimo di
10 righe (8 domande in totale, da svolgere in 120 minuti) e 5 quesiti a risposta chiusa, con una sola giusta
su quattro (20 domande in totale, da svolgere in 40 minuti). La prova ha dato un esito generalmente inferiore
rispetto alle verifiche svolte in itinere.
Per la seconda simulazione si è mantenuta la tipologia mista B+C, con due domande aperte di massimo 10
righe e 8 domande chiuse con una sola risposta giusta su quattro per ciascuna disciplina.
Le discipline coinvolte sono state storia dell’arte, filosofia, matematica e inglese, con un tempo di
svolgimento di 60 minuti per le 32 domande a risposta chiusa e 120 minuti per le 8 domande a risposta
aperta. L’esito si è mantenuto un po’ al di sotto dell’andamento della classe (soprattutto a matematica), ma
complessivamente i risultati sono stati migliori e quindi il Consiglio di Classe ritiene che questa tipologia di
prova sia la più adatta a verificare la preparazione delle alunne.
Si vedano in allegato, al termine del presente documento, i modelli delle griglie di valutazione adottate dal
Consiglio di Classe nel corso della simulazione delle prime due prove dell’esame di Stato e nelle due
simulazioni della terza prova.
Si vuoleinfine far presente che durante la terza prova è stato possibile consultare alla cattedra il dizionario
inglese (sia monolingue che bilingue) ed è stato consentito l’uso delle tabelle di matematica e della
calcolatrice non programmabile.
7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE
8. RELAZIONI FINALI SINGOLE DISCIPLINE
I.R.C.
Le finalità generali della disciplina che erano state programmate all’inizio dell’anno all’interno
dell’area Persona e cittadino e del Dipartimento di Scienze Umane sono state raggiunte. Gli alunni sono stati
accompagnati dall’insegnante in un cammino d’acquisizione personale di competenze di comprensione della
realtà e della natura umana inerenti in particolare i vari stili di vita presenti nella società, il rispetto della
dignità umana, le scelte politiche e sociali riguardanti la solidarietà, la giustizia e la pace. Gli alunni sono
stati inoltre avviati ad considerare i modi di agire personali e la loro coerenza con l’essere persone umane e
cittadini.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
1. Gli alunni sono in grado di descrivere l’ambito dell’esperienza umana identificato come “etico” e
riguardante la persona in relazione con se stessa, con gli altri e con l’ambiente nel quale vive.
2. Gli alunni sono in grado di fornire indicazioni di massima per una sintetica, ma corretta trattazione
delle principali tematiche etiche.
3. Gli alunni sono in grado di identificare i vari modelli etici presenti nel pluralismo culturale
contemporaneo.
COMPETENZE
1. Gli alunni sono in grado di comparare e correlare le conoscenze acquisite con l’esperienza personale
e sociale (cattolicesimo e/o altre confessioni cristiane, altre religioni, vari sistemi di significato).
2. Gli alunni sono in grado di comprendere ed utilizzare quasi sempre in modo adeguato i termini che
si riferiscono al linguaggio religioso.
3. Gli alunni sono in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per elaborare scelte quotidiane ed
esistenziali di responsabilità e rispetto nei confronti dell’ambiente, del Creato, degli altri esseri
umani.
CAPACITA’
1. Gli alunni sono in grado di rielaborare personalmente i contenuti.
2. Gli alunni sono in grado di analizzare fonti e documenti in modo logico e critico.
3. Gli alunni sono in grado di operare sintesi e connessioni tra ambiti disciplinari diversi.
CONTENUTI
Il ritmo accelerato con il quale si sono evolute e continuano ad evolversi scienza e tecnologia in
campo medico e biologico e le consistenti ripercussioni che le nuove conquiste da esse acquisite hanno sulla
vita dell’uomo, rendono necessaria una costante riflessione di ordine etico. Da qui il processo di profondo e
rapido sviluppo che, in breve tempo, ha avuto la bioetica, nata da non molti decenni. Mi sono quindi
proposta di contribuire ad un’opera di seria informazione, offrendo un quadro abbastanza ampio dei temi
principali, con la preoccupazione di garantire una conoscenza appropriata dei termini delle questioni e dei
nodi critici che ad esse fanno capo, con l’obiettivo di individuare i criteri in base ai quali procedere nella
formulazione del giudizio morale e negli orientamenti da assegnare alla ricerca ed alla sperimentazione.
Partendo dalla definizione del termine etica sono stati affrontati i principali temi legati a questo ambito: la
bioetica, la sessualità, la politica e l’ambiente.
Evidentemente tali problemi hanno chiamato in causa il rapporto tra religione e cultura svoltosi nel
Novecento. In particolare si è cercato di trattare il problema della esistenza/non esistenza di Dio, il rapporto
tra la fede e la scienza, le risposte di alcune grandi religioni mondiali e delle Chiese cristiane riguardo ai
problemi suddetti; il cambiamento negli stili di vita, fondato per il credente non solo su una riflessione
filosofica culturale, ma anche teologica riguardante la responsabilità dell’essere umano nei confronti del
Creato.
METODOLOGIE
I nuclei tematici proposti sono stati affrontati secondo una logica di correlazione fra teologia,
fenomenologia religiosa e scienze umane. Il coordinamento interdisciplinare appare evidente in questo tipo
di insegnamento, sia per gli argomenti affrontati, che per il metodo di lavoro usato: riferimenti alla storia,
alla filosofia, all’arte, alle scienze, alla letteratura, hanno accompagnato costantemente il lavoro della classe.
Costante è stato anche il riferimento a problemi di attualità, finalizzato ad una maggiore comprensione critica
del presente per un più efficace e consapevole inserimento nei diversi dibattiti culturali in corso.
Oltre alla classica lezione frontale, l’attività didattica è stata corredata da esercitazioni, da letture e
lavori individuali e di gruppo che hanno permesso un corretto approfondimento delle tematiche.
I materiali didattici utilizzati sono stati il libro di testo, video e brani tratti da AA VV. Una parte di
questo materiale è stato selezionato e scelto da ognuna delle 18 alunne che hanno frequentato la materia.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Oltre alle conversazioni finalizzate a verbalizzare concetti, a definire ipotesi interpretative, a
sintetizzare i contenuti svolti e ad analizzare e comparare fatti e fenomeni, sono state utilizzate esercitazioni
individuali e di gruppo ordinate all’approfondimento, all’estensione ed al trasferimento di concetti e relazioni
già conosciuti.
VALUTAZIONE
I criteri di valutazione sono stati i seguenti:
1. Partecipazione, intesa come capacità d’intervenire in modo pertinente nel dialogo educativo.
2. Interesse, inteso come grado d’apprezzamento manifestato dall’alunno nei confronti delle tematiche
affrontate.
3. Conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborarli personalmente.
4. Comprensione ed uso di un linguaggio specifico.
5. Capacità di riferimento alle fonti ed ai documenti.
E’ stata oggetto di valutazione anche l’osservazione delle dinamiche presenti in classe durante il lavoro
(atteggiamenti e comportamenti) e la partecipazione al dialogo educativo.
La tabella usata per la corrispondenza tra voti e giudizi è quella presentata nella programmazione
iniziale.
Silvia Maffei
Italiano
Docente : Gaetana LABRIOLA
Presentazione della classe
La classe è costituita da 23 alunne di cui due inserite nell’anno in corso. Sul piano socio-affetivo le relazioni
appaiono impostate sul rispetto reciproco; sembra anche che le studentesse provenienti da altri istituti non
abbiano incontrato particolari problemi di convivenza nell’ambito del gruppo classe; il clima della classe,
pertanto, è alquanto sereno. Dalle osservazioni sistematiche effettuate nell’a.s. in corso è emerso, tuttavia,
pur in un quadro di generale disponibilità verso l’apprendimento, non una piena e generalizzata presa di
coscienza dell’impegno richiesto nell’ultimo anno di conclusione del ciclo scolastico: un piccolo gruppo ha
seguito le lezioni con interesse costante ed ha partecipato attivamente al dialogo educativo; un secondo
gruppo, pur seguendo con attenzione le attività, non ha partecipato spontaneamente al dialogo educativo e,
solo se incoraggiato, ha preso parte alle discussione guidate; alcune hanno dimostrano, infine, durante le
lezioni scarsa motivazione, attenzione non costante nei confronti delle varie tematiche svolte, una certa
tendenza a distrarsi .
Preparazione conseguita
Nell’ambito delle seguenti FINALITÀ:
-Consolidare il piacere e la passione della lettura
- Saper comunicare in lingua orale e scritta con chiarezza, coerenza, lessico appropriato e registro
adeguato al destinatario e al contesto.
- Sviluppare le capacità creative
- Sviluppare le capacità logiche-procedurali
- Sviluppare l’abitudine a problematizzare
- Acquisire autonomia nell’effettuare attività di ricerca, di approfondimento
- Acquisire senso critico
- Sviluppare il senso estetico
- Acquisire la visione della storia letteraria come crocevia di identità e storie culturali diverse.
- Imparare ad imparare
- Progettare
- Collaborare e partecipare.
Pur nella eterogeneità dei vari livelli di partenza e degli stili di apprendimento, con riferimento a quanto
esplicitato nel POF, nella Programmazione di Dipartimento e nel Piano di lavoro individuale si indicano di seguito
gli OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI conseguiti in termini di conoscenze, abilità, competenze
▪ Sviluppare le capacità di comprensione di testi di diversa tipologia
▪ Saper elaborare testi corretti, chiari e organici di varia tipologia
▪ Saper leggere, comprendere, sintetizzare, parafrasare, analizzare, interpretare e commentare un testo
poetico e in prosa della storia della letteratura italiana
▪ Saper individuare le coordinate fondamentali di un’epoca letteraria
▪ Saper individuare elementi di continuità e di rottura fra le diverse epoche letterarie
▪ Conoscere la biografia, le opere, la poetica degli autori fondamentali
▪ Saper esporre oralmente e per iscritto i contenuti appresi in un discorso articolato, coerente, coeso,
con registro linguistico appropriato
▪ Saper analizzare e produrre articoli di giornale, testi argomentativi, brevi saggi.
▪ Migliorare il metodo di studio: schematizzare un testo, ricavare mappe concettuali, prendere appunti,
utilizzare il dizionario, riflettere sulle caratteristiche del registro linguistico;
▪ Promuovere la fruizione dei testi in quanto opere d’arte
▪ Promuovere l’ apertura verso la letteratura europea;
▪ Individuare le relazioni pluridisciplinari fra letteratura, storia, filosofia, scienza, musica, arte.
▪ Confrontare le diverse interpretazioni in letture critiche con punti di vista differenziati.
▪Acquisire coscienza della storicità della lingua italiana
In conclusione, sul piano cognitivo, sul possesso delle competenze cognitive e metacognitive, un gruppo con
costanza Ha svolto i compiti assegnati, si é applicato con senso di responsabilità, presenta discrete capacità
espressive, di rielaborazione dei contenuti, di analisi e sintesi, capacità critiche; un secondo gruppo,
dimostra, un possesso di competenze globalmente sufficiente a causa di un impegno saltuario, non puntuale
nello svolgimento dei compiti assegnati; alcune allieve,infine, pur impegnate costantemente nelle attività,
incontrano qualche difficoltà nella rielaborazione, organizzazione ed esposizione dei contenuti acquisiti, di
livello comunque, globalmente accettabile.
Programma effettivamente svolto
In rapporto a quanto programmato, alcune unità di apprendimento non sono state realizzate o sono state
svolte solo nelle linee essenziali.
Non è stato possibile, in particolare, portare a termine quanto programmato relativamente alla storia della
letteratura italiana del secondo Novecento poiché è stato necessario soffermarsi su alcune tematiche per
favorire una adeguata comprensione e uno sviluppo almeno accettabile di capacità e competenze sia in
relazione alla lingua orale che alla produzione scritta, anche da parte di coloro che partivano con un livello
di apprendimento appena sufficiente degli argomenti. Si allega programma dettagliato di quanto
effettivamente svolto.
Attività integrative -_Ampliamento dell’Offerta Formativa
Un gruppo cospicuo ha dimostrato interesse verso l’approfondimento di alcune tematiche pluridisciplinari
Filosofia, letteratura, arte), partecipando ai seminari tenuti in tre incontri pomeridiani su alcune
problematizzazioni concettuali del Novecento che hanno interessato il pensiero europeo.
Le situazioni di insegnamento-apprendimento
Nello studio della storia della letteratura italiana gli Autori sono stati presentati nel contesto storico socioculturale; puntuale è stata l’analisi dei testi opportunamente selezionati in relazione alle tematiche e alle
varie fasi della poetica per favorire un quadro significativo delle pecularietà, dell’originalità e della rottura
e/o continuità con la tradizione letteraria con la presentazione dei profili negli aspetti più significativi degli
autori e delle loro opere di grande pregio artistico-letterario.
Particolare attenzione è stata rivolta alle tematiche peculiari che consentono di realizzare raccordi
interdisciplinari con le seguenti discipline: latino, storia, filosofia, arte, scienze, religione.
Si è proceduto durante l’analisi dei vari testi con la rilevazione di analogie e differenze fra i diversi generi
letterari, i vari Autori e i relativi contesti storici e culturali. E’ stata privilegiata la lezione partecipativa e sono
state utilizzate quelle strategie che, in rapporto alla specifica unità di apprendimento, hanno agevolato
l’apprendimento significativo, anche in considerazione del valore che assume la motivazione nell’acquisizione di
conoscenze, concetti, abilità, competenze. L’approccio diretto ai testi è fondamentale per comprendere i diversi
aspetti relativi alle opere, agli Autori, ai contesti storico-letterari. E’ stata consigliata la lettura integrale di alcuni
classici e di testi di narrativa contemporanea.
Sussidi didattici utilizzati: i testi in adozione, il vocabolario. E’ stato consigliato, al fine di ampliare le
proprie cnoscenze, di utilizzare altre fonti, oltre il libro di testo: altri libri, siti internet.
METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE
- PRINCIPI GUIDA rispettati nel processo di insegnamento/apprendimento:
a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"
b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo
e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento
d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”
e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario
f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari
g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri linguaggi
- PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento propostesul piano della
relazione educativa:
a) direzione, per la presentazione in sintesi degli argomenti che via via si affronteranno
b) tutoraggio, per le tematiche, i concetti non chiari ad alcuni alunni
c) autonomia, per le situazioni di studio individuale di tipo domestico, attività di laboratorio, come applicazione
di quanto teoricamente è stato affrontato(es. analisi di un testo narrativo)
d) alternanza dei ruoli comunicativi, per spiegare ai compagni di classe i risultati del proprio studio individuale
- L'AZIONE INTELLETTUALE richiesta agli studenti in svariate e alternate situazioni progettate :
a) dichiarativa, nella: esposizione dei diversi periodi della storia della letteratura italiana nelle coordinate
storiche e del clima culturale, degli autori e delle opere; nella esplicitazione della poetica dei diversi Autori;
b) procedurale, nella: lettura, parafrasi analisi e interpretazione dei testi degli Autori presentati; lettura,
individuazione dei temi nei testi esaminati; nellaindividuazione dei caratteri dei generi letterari nella loro
evoluzione; nella produzione di articoli di giornali, relazioni, brevi saggi, temi di carattere storico e di
ordine generale.
c) problem solving, nella: individuazione dei modelli di riferimento degli autori , dell’originalità nello
specifico genere letterario; nell’individuazione di analogie e differenze fra opere dello stesso genere, fra
opere dello stesso Autore, fra periodi diversi della storia della letteratura latina
d) attività euristica argomentativa e creazione artistica, nella: attività di riconoscimento delle figure
retoriche, della poetica proprio degli autori, favorendo lo sviluppo del senso estetico e la capacità di
argomentare;
e) riflessione consapevole da parte dell’allievo , sul processo mentale che sta sviluppando, nella
rielaborazione orale e scritta dei contenuti in sintesi, mappe concettuali, nelle risposte ai quesiti posti dalla
docente sugli argomenti affrontati vale a dire sui processi mentali che attiva nelle prestazioni richieste.
- INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO
Percorsi individualizzati
In rapporto alle carenze che via via sono emerse dalle osservazioni sistematiche, dalle esercitazioni in classe,
dai compiti in classe, dalle interrogazioni sono state effettuate attività di recupero in itinere nei confronti
degli alunni con gravi carenze; ciò anche e, sempre nei limiti del possibile. Con alcune attività di
potenziamento sono state valorizzate le eccellenze.
Il modello valutativo
Sono state utilizzate prove di verifica formative e sommative, tese ad accertare il raggiungimento degli
obiettivi didattici ed educativi programmati, il livello di preparazione conseguito ai fini del voto di profitto:
esposizioni orali, discussioni in classe, prove di verifica come approccio alla terza prova dell’Esame di Stato
di tipologia mista con trattazioni sintetiche, quesiti a risposta chiusa e a scelta multipla. Le prove scritte
quadrimestrali sono state programmate e realizzate a scadenze regolari. I criteri di valutazione sulle
conoscenze, abilità, competenze hanno rispettato la griglia inserita nel POF dell’Istituto, nonché i criteri di
valutazione determinati dall’O.M. relativamente alla terza prova dell’Esame di Stato. Nei quesiti a risposta
aperta oggetto di valutazione sono stati: la pertinenza, l’approfondimento dei contenuti, l’espressività, la
capacità di analisi e sintesi.
- MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE
Al fine di dare continuità agli apprendimenti, compatibilmente con quanto programmato, nel corso dei
diversi aa.ss. all’inizio delle lezioni, sono stati invitati due o più alunni a turno a esporre in sintesi l’oggetto
della lezione precedente: questi interventi, opportunamente integrati da altri allievi con la guida del docente
saranno oggetto di valutazione secondo criteri esplicitati nel POF ed approvati nell’ambito del dipartimento
disciplinare.
Le interrogazioni formali sono state almeno due in ogni quadrimestre. Sono state somministrate, inoltre,
alcune prove scritte di tipologia mista o trattazione sintetica per favorire la preparazione allo svolgimento
della terza prova agli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di studi. Sono stati valutati: il livello di
approfondimento delle conoscenze acquisite, la competenza di porre in relazione le tematiche trattate, di
organizzare un discorso ben articolato, di utilizzare un registro linguistico appropriato, di analisi e sintesi dei
testi letterari, di contestualizzazione e di commento.
Oltre alle verifiche scritte e alle interrogazioni, oggetto di valutazione, durante le lezioni partecipative,
saranno anche gli interventi costruttivi, spontanei o richiesti dalla docente.
I compiti in classe, previsti dai Programmi ministeriali, sono state tre in ogni quadrimestre. I criteri di
valutazione, tenendo conto anche della griglia di valutazione proposta dall’INVALSI e della diversità di
tipologia di prova come da Esami di Stato, sono stati i seguenti: competenza testuale, quantità e qualità delle
informazioni e utilizzo appropriato dei documenti per la produzione del saggio breve o articolo di giornale ,
competenza grammaticale, competenza lessicale-semantica, competenza ideativa. La valutazione in
quindicesimi, secondo normativa vigente sugli Esami di Stato ha caratterizzato la simulazione programmata
della prima prova . Alcune prove di verifica sono state organizzate come simulazione della Terza prova
d’esami, di tipologia mista, al fine di rendare più agevole il superamento degli esami con esiti positivi.
In caso di assenze durante lo svolgimento dei compiti in classe l’alunno è stato invitato a svolgere la stessa
prova a casa come esercitazione: questa stata valutatacorretta con un giudizio che solo parzialmente
concorrerà alla valutazione conclusiva in sede di scrutinio. In caso di rifiuto, ad essere interrogati
formalmente, sarà attribuito il voto sulla base degli elementi raccolti dal docente nel corso delle lezioni,
elementi che si configurano come osservazioni sistematiche relative alla partecipazione.
- CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto dei voti riportati nelle singole prove, dell’interesse dimostrato
con gli interventi costruttivi durante il dialogo educativo svolto in classe, dell’impegno profuso nello
svolgimento dei compiti assegnati, dei progressi conseguiti in rapporto alla situazione di partenza.
LA DOCENTE
Pro.ssa Gaetana Labriola
Latino
Docente : Gaetana LABRIOLA
Presentazione della classe
La classe mi è stata affidata per questo insegnamento in questo anno scolastico, tuttavia conosco i lritmi di
apprendimento, la maturazione globale di quasi tutte le allieve ( due sono state inserite nella classe in questo a.s.)
in quanto insegnante di italiano sin dalla prima classe. Sin dal primo approccio le allieve hanno dimostrato
interesse verso la disciplina; nel corso dell’anno la motivazione è andata via via crescendo. Diversificato è
risultato, tuttavia, l’ impegno nell’approfondimento delle tematiche svolte; un gruppetto, in particolare, ha
partecipato con costanza e consapevolezza al dialogo edutativo. Nell’ambito disciplinare tutti gli alunni
hanno avuto sempre un comportamento corretto nelle relazioni sia con l’insegnante sia con i compagni di
classe, dimostrandosi sempre disponibili anche all’accoglinza degli alunni che nel corso del ciclo scolastico
si sono inseriti nel gruppo-classe.
Preparazione conseguita
Gli studenti, in relazione agli obiettivi programmati, hanno via via ampliato le proprie conoscenze sulla
civiltà latina; hanno acquisito maggiore consapevolezza dei rapporti tra lingua e cultura, anche per un uso
più consapevole della lingua italiana; hanno mediamente sviluppato le competenza nel porre in relazione
Autori, contesti e generi letterari, nell’ individuare tematiche comuni ai vari autori studiati e nell’analizzare i
testi scelti, dopo aver colto il significato globale; permangono, tuttavia, per la maggior parte della classe,
incertezze nell’analisi stilistica e nella traduzione dei testi a causa di varie lacune pregresse non superate a
causa di una conoscenza parziale delle regole morfosintattiche. A conclusione del ciclo di studi, tutte le
allieve, rispetto alla situazione di partenza, hanno fatto rilevare, una crescita umana e culturale a seguito di
un crescente senso di responsabilità. Un gruppetto, in particolare ha dimostrato interesse costante verso la
disciplina nonché impegno continuo nello studio delle diverse tematiche proposte; un secondo gruppo più
ampio ha conseguito un livello sufficiente o più che sufficiente di preparazione; infine un ultimo gruppetto
ha raggiunto un livello quasi accettabile rispetto alla situazione di partenza.
Programma effettivamente svolto
In rapporto a quanto programmato, le diverse unità di apprendimento così come programmato sono state
realizzate; alcune sono state svolte solo nelle linee essenziali, Non è stato dato lo spazio dovuto alle
traduzione, considerate le carenze grammaticali evidenziate dalla maggior parte delle studentesse. Si allega
programma dettagliato di quanto effettivamente svolto.
Attività integrative
La classe ha partecipato alle diverse iniziative sulla base della Piano annuale del Consiglio di Classe
Le situazioni di insegnamento-apprendimento
Nello studio della storia della letteratura latina gli Autori sono stati presentati nel contesto storico socioculturale; puntuale pur nella limitatezza del numero dei testi presentati in lingua originale, è stata l’analisi dei
testi opportunamente selezionati sulla base delle tematiche e in relazione agli sviluppi della letteratura latina.
Particolare attenzione è stata anche rivolta alle tematiche peculiari che consentono di realizzare raccordi
interdisciplinari ( la donna nella realtà del modo latino, la guerra e la storiografia, gli intellettuali e il potere,
il saggio e la filosofia, l’ educazione). Si è proceduto durante le lezioni con la rilevazione di analogie e
differenze fra i diversi generi letterari, i vari Autori e i relativi contesti storici. E’ stata privilegiata la lezione
partecipata.
Sussidi didattici utilizzati: il testo di letteratura latina in adozione, il vocabolario, il testo di grammatica
latina. E’ stato consigliato, al fine di ampliare le proprie cnoscenze, di utilizzare altre fonti, oltre il libro di
testo: altri libri, siti internet.
Il modello valutativo
Sono state utilizzate prove di verifica formative e sommative, tese ad accertare il raggiungimento degli
obiettivi didattici ed educativi programmati, il livello di preparazione conseguito ai fini del voto di profitto:
esposizioni orali, discussioni in classe, prove di verifica come approccio alla terza prova dell’Esame di Stato
di tipologia mista con trattazioni sintetiche, quesiti a risposta chiusa e a scelta multipla. Le prove scritte
quadrimestrali sono state programmate e realizzate a scadenze regolari. I criteri di valutazione sulle
conoscenze, abilità, competenze hanno rispettato la griglia inserita nel POF dell’Istituto, nonché i criteri di
valutazione determinati dall’O.M. relativamente alla terza prova dell’Esame di Stato. Nei quesiti a risposta
aperta oggetto di valutazione sono stati: la pertinenza, l’approfondimento dei contenuti, l’espressività, la
capacità di analisi e sintesi.
LA DOCENTE
Prof.ssa Gaetana Labriola
Storia
Finalità
 Rafforzare le capacità comunicative divenendo padroni anche del linguaggio specifico della
disciplina;
 Stimolare le capacità di analisi, di comprensione e di sintesi;
 Promuovere una comprensione organica degli argomenti trattati ed elaborare l’approccio critico al
dato in esame;
 Ampliare il più possibile gli orizzonti mentali attraverso la conoscenza e la comprensione di culture
diverse dalla nostra, per sviluppare una mentalità di vero rispetto, di tolleranza e di solidarietà.
Obiettivi
 Raggiungere una conoscenza il più possibile vasta e approfondita degli argomenti affrontati;
 All’interno di fenomeni storici complessi, individuare i rapporti fra causa ed effetto, fra particolare e
generale, fra elementi omologhi ed altri contrapposti;
 Sviluppare la consapevolezza della necessità di acquisire e confrontare dati e fonti per raggiungere
un’obiettività di giudizio più completa possibile;
 Acquisire maggiore coscienza della complessità delle relazioni politiche, economiche, sociali che
regolano la nostra società, e della necessità di padroneggiarle per poter vivere da protagonisti e da
cittadini consapevoli nel mondo di domani.
Risultati raggiunti nel corso dell’anno e del quinquennio
A partire da un possesso dei prerequisiti insoddisfacente per una buona percentuale della classe (competenze
morfologico-sintattiche insufficienti, patrimonio linguistico scarso e scarsa abitudine all’uso dei registri
specifici delle materie, capacità espositiva lacunosa e approssimativa), si può affermare che una parte delle
alunne ha profuso attenzione e impegno lodevoli, conseguendo i risultati più sotto analizzati nello specifico.
In altri casi un numero di assenze elevato, specialmente negli ultimi due anni, unito a un metodo di studio
non abbastanza sistematico ed efficace, ha condizionato anche pesantemente la continuità di applicazione e,
di conseguenza, il rendimento.
Analizzando più specificamente i risultati raggiunti:
 Riguardo alle conoscenze: lo studio generalmente continuo e approfondito e il costante ritorno su
contenuti e temi già trattati ha consentito a una parte delle alunne un apprendimento ampio e
sufficientemente approfondito delle conoscenze. Non si registrano punte di eccellenza ma comunque
diverse alunne hanno conseguito risultati più che; una parte della classe ha raggiunto solo la
sufficienza, ma partendo da una situazione iniziale molto precaria, e profondendo sforzi
apprezzabili; un'altra parte, invece, possiede a tutt'oggi un bagaglio di sconoscenze lacunoso e non
sufficientemente approfondito. Una certa percentuale delle alunne è in possesso del lessico specifico,
e alcune lo sanno adoperare più che accettabilmente. In diverse alunne permangono però alcune
incertezze espositive.
 Riguardo alle competenze: Una parte delle allieve ha abbandonato il metodo di studio puramente
mnemonico per assumerne altri più adatti ad una scuola superiore; conosce i procedimenti della
problematizzazione, anche se solo alcune di loro li applicano autonomamente come un processo
mentale acquisito. La competenza linguistica, la cui padronanza ha richiesto un lavoro lungo e
faticoso per tutto il quinquennio, pare ora conseguita in misura maggiore o minore, ma comunque
generalmente accettabile per una certa parte della classe. Una percentuale apprezzabile si mostra in
grado di effettuare, se sollecitata, connessioni fra temi e fatti anche di epoche diverse, e ha maturato
una certa disinvoltura nell’operare collegamenti anche interdisciplinari.
 Riguardo alle capacità: nel corso del quinquennio le capacità di analisi sono maturate in tutte le
alunne, mentre qualche difficoltà permane, per alcune, nell’operare sintesi efficaci; la capacità di
saper riconoscere, analizzare e selezionare fenomeni e dati è stata conseguita in maniera autonoma
solo da una parte delle alunne, quelle in possesso di qualità naturali che ve le predispongano: per
altre il processo è ancora in via di maturazione. Alcune di loro hanno imparato a cogliere la rilevanza
storica e le implicazioni dei contenuti proposti, a commentarli, a compararli e, guidate, a
riconoscerne l’influsso fondamentale sul mondo contemporaneo. Tutte le alunne si sono cimentare
nel progettare percorsi di approfondimento che interessassero vari ambiti disciplinari.
Contenuti
Si è cercato di rimanere aderenti quanto più possibile ai contenuti previsti dai programmi preventivi,
ponendo molta attenzione non solo ai fatti in sé ma anche ai fenomeni di passaggio fra un’epoca e l’altra, ai
cambiamenti di mentalità che li fanno prodotti e alle conseguenze nella società contemporanea.
L’elenco dettagliato degli argomenti proposti è si trova nella sezione dedicata ai programmi svolti.
Criteri metodologico-didattici
Si è cercato il più possibile di offrire occasioni per un dialogo costruttivo, attribuendo ad ogni alunna lo
spazio dovutole e incoraggiando tutte alla partecipazione fattiva, in modo da stimolare le capacità espositive,
ma soprattutto da incrementare l’educazione al rispetto e all’ascolto.
Le lezioni frontali sono state occasione, oltre che per presentare i vari contesti storico-culturali e le loro
specificazioni, per un continuo ritornare sui temi già affrontati e, nei limiti delle competenze dell’insegnante,
su argomenti pluridisciplinari, per scoraggiare la tendenza a frazionare e parcellizzare i contenuti. Si è
sempre cercato di presentare alla classe una prospettiva ben articolata dei temi affrontati, fornendo svariate
interpretazioni storiche e favorendo una visione dei problemi quanto più possibile pluralista. Si è curato di
presentare alle alunne varie tipologie di approfondimento, incoraggiandole a una ricerca personale sia
all’interno che all’esterno della scuola.
Prove di verifica
Sono state effettuate due verifiche quadrimestrali concernenti gli argomenti del programma svolto, di cui una
orale e l’altra scritta, pensata in relazione alla terza prova dell’esame di maturità. Nel terzo e quarto anno,
che hanno visto l'adozione del trimestre e del pentamestre, sono state somministrate una prova scritta e una
orale nel trimestre, una scritta e due orali o viceversa nel pentamestre. Nell'anno in corso il Collegio dei
Docenti è ritornato alla suddivisione in quadrimestri, per cui si è tornati a due verifiche, orale e scritta, per
ogni parte dell’anno. Nessuna prova scritta di storia è stata effettuata nelle due simulazioni di terza prova
scritta effettuate durante l'anno scolastico . Le prove di verifica scritte sono depositate in sala insegnanti.
Criteri e metodi di valutazione
Le verifiche per l’orale hanno teso a verificare la competenza linguistica, la decodifica delle fonti e la loro
comprensione critica, la conoscenza dei contenuti, la loro organizzazione, le capacità di analisi, di sintesi e di
elaborazione personale, le capacità logiche e critiche. La valutazione sotto forma di voto delle singole prove
è stata espressa tenendo conto della tabella di corrispondenza tra giudizi e voti concordata tra tutti i docenti ,
e di cui la classe è a conoscenza.
Si è tenuto conto, oltre che delle effettive conoscenze e competenze acquisite, anche dei progressi ottenuti
rispetto al livello di partenza, dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione all’attività didattica. Le
verifiche orali sono state articolate in:
- colloqui formalizzati intorno ad argomenti del programma svolto, ivi compresi autori e testi presi in esame
durante le lezioni, o assegnati in lettura personale;
-osservazione sistematica del comportamento (attenzione, interesse, impegno) e dell’apprendimento degli
alunni, grazie ai loro interventi, liberi o sollecitati, durante le lezioni.
Ulteriore strumento di verifica sono state le osservazioni registrate durante lo svolgersi del quotidiano
dialogo educativo.
Tempi di attuazione
L’attività si è svolta regolarmente per l’intero anno scolastico. Una prima parte dell’anno è stata utilizzata
per consolidare gli apprendimenti dell’anno precedente e collegarli a quelli da affrontare in seguito; il
restante tempo e stato suddiviso fra la presentazione dei nuovi argomenti in programma, le verifiche orali e
scritte, il ripasso e l’approfondimento dei contenuti.
Materiali e strumenti
E’ stato utilizzato il testo in adozione: A.Bravo, A.Foa, L.Scaraffia, I nuovi fili della memoria, Laterza, 2003.
e inoltre dizionari, enciclopedie, riviste, testi in possesso degli alunni, dell’insegnante o della scuola;
materiali audiovisivi e multimediali vari; appunti, schemi, mappe concettuali a cura dell’insegnante; la
classe ha partecipato, in occasione della Giornata della Memoria, a un incontro sulla Resistenza a cura
dell’Istituto Storico della Resistenza senese nel Museo Storico della Resistenza senese.
Molto spazio è stato dedicato alla presentazione e, quando il tempo lo ha permesso, alla visione di un
cospicuo numero di video tratti da vari programmi televisivi, e soprattutto dai fondi dell’archivio
“Luce”, messi in rete nel corso dell’anno passato.
L'insegnante
Luisella Vagaggini
Lingua e civiltà inglese
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E PREPARAZIONE CONSEGUITA
La classe V D del Liceo della Formazione si è dimostrata motivata allo studio della lingua e della letteratura
Inglese nel corso dell’anno scolastico e la maggior parte degli studenti ha affrontato lo studio con impegno
crescente; i livelli di preparazione risultano diversificati: un gruppo di studenti ha raggiunto risultati più che
sufficienti, mentre alcuni dimostrano una competenza linguistica molto buona, con conseguente capacità di
esprimersi in modo autonomo e corretto. Un esiguo numero di alunni ancora fatica a conseguire una
preparazione accettabile.
METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI
L’azione didattica ha puntato all’integrazione delle condizioni di tipo direttivo, partecipativo ed autonomo e
ha sottolineato l’importanza di valorizzare tutti gli atti mentali propri del processo di insegnamentoapprendimento: cognitivo, procedurale, risolutivo, creativo.
Le situazioni didattiche proposte sono state le seguenti:
lezioni frontali ed apprendimento cooperativo, esercitazioni guidate e riflessioni sul metodo di studio,
scambio di informazioni, punti di vista ed opinioni nella risoluzione di situazioni problematiche, ricerche
tematiche ed approfondimenti personali, lavori in coppia o di gruppo, esercitazioni anche con l’ausilio della
LIM.
RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITA’ INTEGATIVE
Nel corso dell’anno scolastico è stato effettuato il progetto “Il Mondo in tasca” in collaborazione con
l’Associazione Siena Italian Studies, che ha portato all’attivazione di gruppi di conversazione con studenti
universitari statunitensi, in classe, su tematiche di attualità.
Alcune alunne hanno ottenuto la certificazione “PET” (Preliminary English Test).
MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli alunni sono stati valutati sulla base della partecipazione alle lezioni e dell’attenzione in classe,
dell’interesse e dell’impegno mostrati.
Sono stati inoltre effettuati colloqui continui in lingua. Le verifiche formalizzate sono state le seguenti:
interrogazioni, tests di comprensione scritta e orale, prove scritte oggettive strutturate e semistrutturate,
composizioni su traccia, domande su traccia, domande su testi e autori, analisi delle opere lette.
Per quanto riguarda la griglia di valutazione, si rimanda a quella concordata dal Consiglio di Classe.
La valutazione è stata sempre esplicitata, motivata e comunicata tempestivamente agli alunni.
L’ insegnante Elena Baldetti
Filosofia
Presentazione della classe
La classe è composta da 23 alunne. L’aspetto più problematico del comportamento della classe è risultato essere la
difficoltà a trovare e poi mantenere la giusta concentrazione indispensabile perché le alunne potessero ascoltare le
lezioni e tutte fossero messe in condizione di partecipare in modo consapevole e fruttuoso. Dal punto di vista
cognitivo talvolta si è manifestata qualche difficoltà di attenzione e di comprensione concettuale. L’impegno non
sempre è stato continuativo. Tuttavia l’interesse per gli argomenti filosofici è indubbiamente aumentato soprattutto
nell’ultimo periodo dell’anno scolastico. Spesso infatti attualmente le alunne propongono, discutono, ricercano,
si interrogano, problematizzano, raggiungendo talvolta una buona autonomia di giudizio nonostante una
diffusa vivacità comportamentale e qualche problema di attenzione.
Fondamenti formativi della disciplina in relazione alle finalità educative e alle competenze cognitive
concordate dal Consiglio di Classe
Obiettivi generali
La filosofia è la disciplina che maggiormente è vicina alle richieste di significato sull’esistenza degli uomini
e dell’universo, alle problematiche ed ai tentativi di spiegazione degli enigmi della vita. Ed è per tali motivi
che la filosofia possiede un grande valore formativo ed ha la capacità di stimolare negli alunni in età
adolescenziale un’abitudine alla riflessione, alla meditazione ed alla ricerca, partendo dal presupposto che lo
studio dei grandi pensatori del passato abbia potuto aiutare a trovare le parole per risolvere i problemi del
presente. Infatti, come afferma Edgar Morin ne “La testa ben fatta”, “… la filosofia è innanzitutto una forza
di interrogazione e di riflessione che verte sui grandi problemi della conoscenza e della condizione umana”.
In effetti non vi è nulla di genuinamente umano che possa sfuggire al filosofo, il quale pretende di conoscere
ogni cosa e si interroga su ogni ambito o avvenimento chiedendosi “che cos’è?” e “perché?”. Le domande a
cui la filosofia tenta di dare una risposta riguardano ogni persona indipendentemente dall’età, dal tempo e dal
contesto culturale in cui è inserita e possono essere così formulate: “ da dove veniamo e verso dove
andiamo? “, “ che senso ha la nostra esistenza? “, “ come possiamo vivere bene ed essere felici? “, “ che cosa
è giusto e che cosa è sbagliato? “, “ che cos’è la verità e come possiamo raggiungerla? “, “ che valore
dobbiamo dare alle religioni, alle credenze e alla fede? “.
Come scrive Fernando Savater in “Le domande della vita” , “… la filosofia non offre soluzioni, ma risposte,
le quali, pur non annullando le domande, ci permettono di convivere razionalmente con esse, anche se
continueremo a porcele più e più volte (…) Le risposte filosofiche non risolvono i quesiti della realtà (…)
piuttosto coltivano la domanda, mettono in risalto l’essenza di questo domandare e ci aiutano a non smettere
di farlo, a domandare sempre meglio, a umanizzarci nella convivenza perpetua col quesito…”.
L’esperienza filosofica è potuta quindi risultare decisiva in vista dell’obiettivo di educare le nuove
generazioni a esprimere le proprie ragioni mediante l’argomentazione e il dialogo. Il rigore logico a cui i
ragionamenti filosofici aspirano, infatti, ha teso alla creazione di un consenso tra gli interlocutori il più
possibile scevro da pregiudizi di razza, religione, status sociale. Da questo punto di vista, si può affermare
che la scuola di filosofia è potuta diventare anche una “scuola” di libertà e di democrazia, se capace di
educare all’ascolto delle ragioni degli altri e alla corretta formulazione delle proprie. Lo studio della
filosofia, inoltre, ha contribuito fortemente allo sviluppo di uno spirito critico.
PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA





Possedere una disposizione d’animo aperta e curiosa verso le origini della civiltà e della cultura e la
scoperta del sapere critico e razionale caratteristico della filosofia;
essere in grado di cogliere la differenza tra discorso fantastico-poetico e discorso argomentativo;
comprendere le caratteristiche peculiari della filosofia (metodo razionale e obiettivo teoretico non
disgiunti dalla prospettiva pratica) rispetto ad altre forme di conoscenza (l’arte, la letteratura, il
mito);
saper valutare la tenuta logica di un argomento e il suo valore di verità (possibile, probabile,
assoluto);
essere in grado di leggere brani selezionati dai trattati filosofici e saperne decifrare il senso generale.
Obiettivi didattici specifici
Conoscenze



le alunne conoscono il contenuto dei molteplici sistemi filosofici studiati
le alunne conoscono le caratteristiche del contesto storico-sociale e culturale nel quale i diversi autori
sono vissuti ed hanno operato
le alunne conoscono il significato dei termini utilizzati, in modo specifico, nel linguaggio filosofico
Competenze



le alunne sono in grado di correlare le conoscenze acquisite con la propria esperienza personale,
culturale e sociale
le alunne sono in grado di effettuare collegamenti e confronti tra i diversi sistemi filosofici studiati
le alunne sono in grado di identificare la derivazione dei diversi modi di pensare presenti nella
società attuale e nel suo pluralismo culturale
Capacità





saper riconoscere le profonde interconnessioni tra filosofia e sapere scientifico, da una parte, e
filosofia e logica, dall’altra;
saper identificare le differenze tra le varie posizioni teoriche;
saper adoperare alcune delle strategie euristiche tipiche del metodo scientifico, come la connessione
tra esperimento e intelletto, l’interpretazione razionale dei dati ottenuti attraverso l’osservazione, la
formulazione di ipotesi e la relativa verifica;
saper distinguere, dal punto di vista logico, gli enunciati che esprimono stati di fatto da quelli che
tendono a suggerire un’interpretazione valoriale della realtà;
saper analizzare un testo semplice, individuandone le idee portanti.
Criteri metodologici
Alla lezione frontale di tipo partecipativo, che valorizzava la motivazione, si sono alternati frequenti
momenti di discussione e di dialogo cognitivo e formativo, in cui è stata stimolata l’attiva partecipazione
delle studentesse, che hanno proposto le loro esperienze e le loro opinioni. Si sottolinea l’importanza di aver
fatto acquisire un patrimonio di conoscenze disciplinari, con le seguenti attività: attività realizzate per mezzo
dei modelli esperienziale, motivazionale ed euristico, “masterylearning” (insegnamento per la padronanza),
lavoro di gruppo, individualizzazione dell’insegnamento, lezione guidata, individuazione di parole-chiave.
E’ stato altresì importante aver fatto acquisire competenze per padroneggiare compiti complessi, con le
seguenti attività: individuazione di “nuclei di contenuti” come centri di interesse e di attenzione; costruzione
di mappe concettuali; trattazione sintetica di argomenti; stimolo del ragionamento logico e dell’espressività.
E’ stato importante anche dotarsi di un metodo ragionato per risolvere situazioni problematiche, con le
seguenti attività: uso del metodo del “problemsolving” (risolvere problemi) e del “learning by doing”
(apprendere attraverso il fare); relazione interattiva positiva con tenuta dell’attenzione; uso del pensiero
convergente.
Si sottolinea infine l’importanza di aver dato spazio alla dimensione autonoma e creativa, con le seguenti
attività: uso del “brainstorming” e del “roleplaying” (giochi di ruolo); stimolo del pensiero divergente.
Il modello valutativo
a) tipologia di verifica:
Verifiche informali in itinere (sondaggi a livello individuale e/o generale):
la valutazione ha voluto essere formativa; interventi personali delle singoli studentesse; libere discussioni in
classe.
Verifiche formalizzate (interrogazioni e prove scritte) come elementi di pari rilevanza ai fini della
certificazione finale dei livelli di preparazione disciplinare:
le verifiche sono state strutturate in relazione alle prove scritte ed orali previste. Esposizione orale e scritta.
Quesiti a risposta singola e a scelta multipla. Quesiti multidisciplinari. Trattazione sintetica dei contenuti
disciplinari studiati.
Per quanto riguarda la valutazione, si è proceduto a una valutazione iniziale (livelli di partenza) in cui sono
stati vagliati i prerequisiti delle studentesse, anche al fine di progettare una corretta programmazione degli
obiettivi; quindi una serie di verifiche/valutazioni in itinere, in cui sono stati registrati i progressi delle
discenti nel loro processo di apprendimento; infine la valutazione sommativa finale, da cui è scaturito il
giudizio globale di fine anno.
E’ stato necessario stimolare il senso di responsabilità e la consapevolezza delle discenti, chiedendo loro di
partecipare ad alcune fasi della valutazione, poiché l’autovalutazione si è proposta come un momento
particolarmente qualificante della relazione didattica, proprio perché in quel momento si giocava una mossa
importante per lo stabilirsi di un rapporto positivo di reciproca fiducia fra docente e discente.
Educativamente importante è stata la riflessione meta- cognitiva: in essa le ragazze hanno potuto rendersi
conto, sotto la guida del docente, del proprio percorso cognitivo (che cosa hanno imparato, come lo hanno
imparato) e passare eventualmente a considerare l’opportunità di cambiare strategie, qualora quelle seguite
non fossero state risultate efficaci. A tal proposito è stato sovente possibile porre il problema della differenza
tra le aspettative e la realtà di un concreto rendimento e delle difficoltà incontrate.
Importante per lo stabilirsi di un rapporto di fiducia con le studentesse è stata la chiarezza della valutazione e
la certezza dei criteri: ogni voto o giudizio è stato sempre immediatamente comunicato alla studentessa
interessata, che nel corso dell’intero anno scolastico ha sempre avuto la possibilità di monitorare la
situazione del proprio profitto; i criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti conto della progressione e dei
livelli di partenza, erano stati dichiarati prima dell’inizio della prova.
b) trasparenza della valutazione assegnata nelle verifiche orali: ogni voto o giudizio è stato sempre
immediatamente comunicato alla studentessa interessata, che nel corso dell’intero anno scolastico ha sempre
avuto la possibilità di monitorare la situazione del proprio profitto; i criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti
conto della progressione e dei livelli di partenza, sono sempre stati dichiarati prima dell’inizio della prova.
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
Valutazione sommativa finale, nella quale è stata valorizzata la tendenza al miglioramento delle strategie
d’apprendimento, dei risultati conseguiti, della capacità di elaborazione critica delle conoscenze e delle
competenze, della maturità complessiva della personalità.
Preparazione conseguita
La classe ha seguito il programma delle discipline di indirizzo dimostrando interesse e partecipazione che
tuttavia, per alcune alunne, non sempre sono stati supportati da una motivazione intrinseca allo studio,
all’approfondimento personale e all’elaborazione autonoma dei contenuti. Nel corso dell’anno la classe ha
raggiunto risultati apprezzabili nel profitto (soprattutto nelle verifiche relative a blocchi limitati di
programma). Il rapporto docente-discente è risultato aperto, improntato a fiducia reciproca e collaborazione.
Strumenti didattici
a) Libri di testo in adozione:
Matilde Pattavina – Roberto Ramoscelli: Orizzonti del pensare 3. Storia della filosofia: autori, testi,
problemi – Tomo I e Tomo II – Gruppo editoriale “il capitello”
b) Dizionari, enciclopedie, riviste, quotidiani, testi disponibili in biblioteca o posseduti dagli alunni,
brani critici e di approfondimento di testi non antologizzati, esercizi, articoli di giornale: tutto il
patrimonio librario della Biblioteca d’Istituto, consultabile in loco o tramite il prestito, purché
consentito
c) Tutto il patrimonio multimediale disponibile nell’Istituto
d) http://it.wikipedia.org/wiki/
Il docente Prof. Luciano Valentini
Scienze della formazione
Presentazione della classe
La classe è composta da 23 alunne. L’aspetto più problematico del comportamento della classe è risultato essere la
difficoltà a trovare e poi mantenere la giusta concentrazione indispensabile perché le alunne potessero ascoltare le
lezioni e tutte fossero messe in condizione di partecipare in modo consapevole e fruttuoso. Dal punto di vista
cognitivo talvolta si è manifestata qualche difficoltà di attenzione e di comprensione concettuale. L’impegno non
sempre è stato continuativo. Tuttavia l’interesse per gli argomenti inerenti le scienze della formazione è
indubbiamente aumentato soprattutto nell’ultimo periodo dell’anno scolastico. Spesso infatti attualmente le alunne
propongono, discutono, ricercano, si interrogano, problematizzano, raggiungendo talvolta una buona
autonomia di giudizio nonostante una diffusa vivacità comportamentale e qualche problema di attenzione.
Fondamenti formativi della disciplina in relazione alle finalità educative e alle competenze cognitive
concordate dal Consiglio di Classe
Obiettivi generali
Le scienze della formazione possiedono un fondamentale valore educativo per: la comprensione dei
meccanismi di fondo dell’agire individuale e collettivo; la capacità di comprendere, costruire, criticare
argomentazioni e discorsi; l’attribuzione di significato alle proprie esperienze; la capacità di capire, fare,
prendere decisioni; la progettazione e la scelta efficace del proprio futuro; l’avvio di processi di integrazione
culturale, sociale e lavorativa.
All’interno delle scienze delle scienze della formazione, la storia della pedagogia o, meglio, delle
pedagogie e delle molteplici educazioni è alla base della pratica formativa della nostra società. Tale storia si
è via via arricchita di prospettive nuove, allontanandosi sempre più dal ruolo secondario che ha sempre avuto
nei confronti della storia del pensiero filosofico.
Il sapere pedagogico ha una natura pluridisciplinare, poiché si è istituito uno stretto rapporto fra le scienze
umane in ordine all’analisi e alla progettazione dell’evento educativo. Infatti il soggetto dell’educazione è
un’unità e, pur nella distinzione delle componenti che lo istituiscono, nello stesso tempo è soggetto
pedagogico, psicologico, sociologico, antropologico; è, comunque, una persona, nella propria unicità
psicologica e sociale.
Se il fine formativo è la promozione di personalità dotate di un’adeguata sensibilità educativa e di una
mentalità orientata alla comprensione e all’interpretazione aperta ed articolata della complessità dei processi
di formazione, è evidente a tutti l’importanza dell’impronta formativa dell’insegnamento della pedagogia.
La sociologia è la scienza che studia le strutture sociali, le norme ed i processi che uniscono (e separano) le
persone non solo come individui ma come componenti di associazioni, gruppi ed istituzioni (l’azione
sociale). Il campo di interesse della sociologia spazia dall’analisi dei brevi contatti fra individui anonimi
sulla strada allo studio di processi sociali globali. Pertanto è evidente a tutti l’importanza formativa dello
studio di questa disciplina.
La psicologia (scienza della psiche o della mente) è la disciplina che studia il comportamento degli individui
e i loro processi mentali (il pensiero, la percezione, l’emotività, il linguaggio, ecc…). Tale studio riguarda le
dinamiche interne dell’individuo, i rapporti che intercorrono tra quest’ultimo e l’ambiente, il comportamento
umano ed i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte. Attualmente la
psicologia è una disciplina composita, i cui metodi di ricerca vanno da strettamente sperimentali (di
laboratorio e sul campo) a etnograficamente orientati (psicologia culturale); da strettamente individuali
(psicofisica, psicoterapia individuale) a metodi con una maggiore attenzione all’aspetto sociale e di gruppo
(psicologia del lavoro con “gruppi focali”). Queste diversità di approccio hanno causato un proliferare di
discipline psicologiche e di matrici culturali che tendono a sostenere punti di vista diversi. Particolarmente
importante per la pedagogia e per l’azione didattica è lo studio della psicologia dell’età evolutiva.
L’antropologia culturale (cioè lo studio delle culture e delle società umane) è uno dei campi
dell’antropologia, lo studio olistico dell’umanità. In particolare essa è la disciplina che ha promosso e
sviluppato la cultura come oggetto di studio scientifico; essa è anche il ramo dell’antropologia che studia le
differenze culturali tra gruppi di umani.
Gli antropologi sostengono che ogni persona ha la capacità di classificare le proprie esperienze, di codificare
simbolicamente tali classificazioni e di insegnare tali astrazioni ad altri. Poiché la cultura viene appresa, le
persone che vivono in luoghi differenti avranno differenti culture. Gli antropologi hanno inoltre sottolineato
che attraverso la cultura le persone possono adattarsi al proprio contesto ambientale in modi non-genetici,
cosicché persone che vivono in contesti ambientali diversi avranno spesso culture differenti, anzi, addirittura
elementi comuni che tra le culture hanno quasi sicuramente significati diversi.
Secondo il britannico Tylor la definizione di cultura, in senso antropologico, “presa nel suo più ampio
significato etnografico è quell’insieme complesso che include il sapere, le credenze, l’arte, la morale, il
diritto, il costume e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società.”
E’ evidente che l’antropologia culturale ha una profonda impronta formativa in quanto aiuta a far
comprendere ai discenti la varietà e la diversità dei modi di vita e di pensiero che hanno caratterizzato (e
caratterizzano) in ogni tempo e luogo l’esistenza dei gruppi umani: tutto ciò è un invito al rispetto della
pluralità delle culture, è una lezione di democrazia e di accettazione dell’altro.
PREREQUISITI DELLE DISCIPLINE

Possedere una disposizione d’animo aperta e curiosa nei confronti della storia della pedagogia e dei risultati
scientifici dell’antropologia culturale, della psicologia, della sociologia.



Possedere una disposizione d’animo aperta e curiosa verso le origini della civiltà e della cultura e la
scoperta del sapere critico e razionale caratteristico delle scienze della formazione.
Comprendere le caratteristiche peculiari delle scienze della formazione rispetto ad altre forme di
conoscenza (l’arte, la letteratura, il mito).
Essere in grado di leggere brani selezionati dai trattati di psicologia, pedagogia, sociologia ed
antropologia culturale e saperne decifrare il senso generale.
Obiettivi didattici specifici
.Le alunne hanno acquisito una conoscenza sicura ed articolata del processo di funzionamento dei differenti sistemi
educativi, l’abitudine a contestualizzare i fenomeni educativi nella loro complessità storica, sociale, istituzionale e
culturale. Inoltre sanno individuare la valenza pedagogica e lo spessore educativo nelle figure professionali preposte
alla formazione al servizio nei diversi ambiti sociali. Hanno infine acquisito la consapevolezza delle aree di
competenza degli indirizzi e delle attività professionali attorno a cui si sviluppano la ricerca e l’applicazione
dell’antropologia culturale, della psicologia, della sociologia.
Conoscenze



le alunne conoscono il contenuto delle molteplici scuole di pensiero riguardanti le discipline studiate
le alunne conoscono le caratteristiche del contesto storico-sociale e culturale nel quale i diversi autori
sono vissuti ed hanno operato
le alunne conoscono il significato dei termini utilizzati, in modo specifico, nel linguaggio delle
singole discipline
Competenze



le alunne sono in grado di correlare le conoscenze acquisite con la propria esperienza personale,
culturale e sociale
le alunne sono in grado di effettuare collegamenti e confronti tra le diverse discipline studiate
le alunne sono in grado di identificare la derivazione dei diversi modi di pensare presenti nella
società attuale e nel suo pluralismo culturale
Capacità





saper riconoscere le profonde interconnessioni tra le diverse discipline studiate;
saper identificare le differenze tra le varie posizioni teoriche;
saper adoperare alcune delle strategie euristiche tipiche del metodo scientifico, come la connessione
tra esperimento e intelletto, l’interpretazione razionale dei dati ottenuti attraverso l’osservazione, la
formulazione di ipotesi e la relativa verifica;
saper distinguere, dal punto di vista logico, gli enunciati che esprimono stati di fatto da quelli che
tendono a suggerire un’interpretazione valoriale della realtà;
saper analizzare un testo semplice, individuandone le idee portanti.
Criteri metodologici
Alla lezione frontale di tipo partecipativo, che valorizzava la motivazione, si sono alternati frequenti
momenti di discussione e di dialogo cognitivo e formativo, in cui è stata stimolata l’attiva partecipazione
delle studentesse, che hanno proposto le loro esperienze e le loro opinioni. Si sottolinea l’importanza di aver
fatto acquisire un patrimonio di conoscenze disciplinari, con le seguenti attività: attività realizzate per mezzo
dei modelli esperienziale, motivazionale ed euristico, “masterylearning” (insegnamento per la padronanza),
lavoro di gruppo, individualizzazione dell’insegnamento, lezione guidata, individuazione di parole-chiave.
E’ stato altresì importante aver fatto acquisire competenze per padroneggiare compiti complessi, con le
seguenti attività: individuazione di “nuclei di contenuti” come centri di interesse e di attenzione; costruzione
di mappe concettuali; trattazione sintetica di argomenti; stimolo del ragionamento logico e dell’espressività.
E’ stato importante anche dotarsi di un metodo ragionato per risolvere situazioni problematiche, con le
seguenti attività: uso del metodo del “problemsolving” (risolvere problemi) e del “learning by doing”
(apprendere attraverso il fare); relazione interattiva positiva con tenuta dell’attenzione; uso del pensiero
convergente.
Si sottolinea infine l’importanza di aver dato spazio alla dimensione autonoma e creativa, con le seguenti
attività: uso del “brainstorming” e del “roleplaying” (giochi di ruolo); stimolo del pensiero divergente.
Il modello valutativo
a) tipologia di verifica:
Verifiche informali in itinere (sondaggi a livello individuale e/o generale):
la valutazione ha voluto essere formativa; interventi personali dei singoli studenti; libere discussioni in classe
Verifiche formalizzate (interrogazioni e prove scritte) come elementi di pari rilevanza ai fini della
certificazione finale dei livelli di preparazione disciplinare:
le verifiche sono state strutturate in relazione alle prove scritte ed orali previste. Esposizione orale e scritta.
Quesiti a risposta singola e a scelta multipla. Quesiti multidisciplinari. Trattazione sintetica dei contenuti
disciplinari studiati.
Per quanto riguarda la valutazione, si è proceduto a una valutazione iniziale (livelli di partenza) in cui sono
vagliati i prerequisiti delle studentesse, anche al fine di progettare una corretta programmazione degli
obiettivi; quindi una serie di verifiche/valutazioni in itinere, in cui sono stati registrati i progressi delle
discenti nel loro processo di apprendimento; infine la valutazione sommativa finale, da cui è scaturito il
giudizio globale di fine anno.
E’ stato necessario stimolare il senso di responsabilità e la consapevolezza delle discenti, chiedendo loro di
partecipare ad alcune fasi della valutazione, poiché l’autovalutazione si è proposta come un momento
particolarmente qualificante della relazione didattica, proprio perché in quel momento si giocava una mossa
importante per lo stabilirsi di un rapporto positivo di reciproca fiducia fra docente e discente.
Educativamente importante è stata la riflessione meta- cognitiva: in essa le ragazze hanno potuto rendersi
conto, sotto la guida del docente, del proprio percorso cognitivo (che cosa hanno imparato, come lo hanno
imparato) e passare eventualmente a considerare l’opportunità di cambiare strategie, qualora quelle seguite
non fossero state risultate efficaci. A tal proposito è stato sovente possibile porre il problema della differenza
tra le aspettative e la realtà di un concreto rendimento e delle difficoltà incontrate.
Importante per lo stabilirsi di un rapporto di fiducia con le studentesse è stata la chiarezza della valutazione e
la certezza dei criteri: ogni voto o giudizio è stato sempre immediatamente comunicato alla studentessa
interessata, che nel corso dell’intero anno scolastico ha sempre avuto la possibilità di monitorare la
situazione del proprio profitto; i criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti conto della progressione e dei
livelli di partenza, erano stati dichiarati prima dell’inizio della prova.
b) trasparenza della valutazione assegnata nelle verifiche orali: ogni voto o giudizio è stato sempre
immediatamente comunicato alla studentessa interessata, che nel corso dell’intero anno scolastico ha sempre
avuto la possibilità di monitorare la situazione del proprio profitto; i criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti
conto della progressione e dei livelli di partenza, sono sempre stati dichiarati prima dell’inizio della prova.
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
Valutazione sommativa finale, nella quale è stata valorizzata la tendenza al miglioramento delle strategie
d’apprendimento, dei risultati conseguiti, della capacità di elaborazione critica delle conoscenze e delle
competenze, della maturità complessiva della personalità.
Preparazione conseguita
La classe ha seguito il programma delle discipline di indirizzo dimostrando interesse e partecipazione che
tuttavia, per alcune alunne, non sempre sono stati supportati da una motivazione intrinseca allo studio,
all’approfondimento personale e all’elaborazione autonoma dei contenuti. Nel corso dell’anno la classe ha
raggiunto risultati apprezzabili nel profitto (soprattutto nelle verifiche relative a blocchi limitati di
programma). Il rapporto docente-discente è risultato aperto, improntato a fiducia reciproca e collaborazione.
Strumenti didattici
a)Libri di testo in adozione:
Renzo Tassi: Itinerari pedagogici 3 – quarta edizione – Zanichelli
Avalle, Maranzana, Sacchi: Corso di scienze sociali. Socializzazione e società 3 (seconda edizione) Zanichelli
b) Dizionari, enciclopedie, riviste, quotidiani, testi disponibili in biblioteca o posseduti dagli alunni, brani
critici e di approfondimento di testi non antologizzati, esercizi, articoli di giornale: tutto il patrimonio librario
della Biblioteca d’Istituto, consultabile in loco o tramite il prestito, purché consentito
c) Tutto il patrimonio multimediale disponibile nell’Istituto
d) http://it.wikipedia.org/wiki/
Il docente Prof. Luciano Valentini
Matematica
Metodologia ed obiettivi raggiunti
Ho potuto lavorare solo nel primo quadrimestre perché nella seconda parte dell’anno
scolastico mi sono dovuto assentare in due lunghi periodi, per complessivi tre mesi. In questo
modo è venuta a mancare la continuità didattica nel momento decisivo per la preparazione in
vista dell’esame e questo fatto non ha giovato ai timidi tentativi di rendere meno incerta la
propria preparazione che alcune alunne cominciavano a fare.
La classe, piuttosto diversificata nelle attitudini e nell’impegno, si è sempre caratterizzata
durante tutto il quinquennio per una partecipazione al dialogo educativo in genere poco attiva
e solo in alcuni casi costante e responsabile.
Il lavoro di rielaborazione personale a casa è stato, salvo rare eccezioni, piuttosto carente; in
alcuni casi per una scarsa autonomia nel metodo di lavoro, in altri per una certa selettività
negli interessi, ed in altri ancora per l’abitudine a non affrontare mai al momento opportuno
le difficoltà incontrate, tendendo sistematicamente a lasciare che le lacune si accumulino le
une sulle altre.
Questo atteggiamento è un po’ migliorato nel corso di questo anno scolastico, quantomeno
nelle intenzioni, ma di fatto non è bastato a superare tutte le difficoltà incontrate.
In questa situazione il mio lavoro è stato particolarmente faticoso perché mi sono dovuto
sobbarcare in toto anche lo svolgimento dei vari esercizi applicativi in cui la classe ha sempre
mostrato in genere poca autonomia e senso di responsabilità.
Tutto ciò ha di fatto impedito di svolgere regolari interrogazioni e per le verifiche mi sono
dovuto affidare ai compiti scritti nella cui valutazione ho cercato di valorizzare più la capacità
di impostare correttamente gli esercizi che non la padronanza del calcolo nella risoluzione.
Lo svolgimento del programma è risultato un po’ rallentato; non ho potuto trattare tutti gli
argomenti che avevo preventivato ed alcuni non sono stati approfonditi come avrei voluto.
Ho preferito privilegiare la parte applicativa trascurando la dimostrazione dei teoremi di
analisi; mi è infatti sembrato più opportuno focalizzare l’attenzione sugli aspetti intuitivi ed
operativi della disciplina senz’altro più rispondenti all’indole ed alle attitudini della classe.
La classe ha sempre privilegiato l’applicazione dei contenuti sulla padronanza concettuale dei
medesimi e per questo motivo le alunne in genere si trovano in difficoltà nel momento in cui
devono prendere decisioni autonome o quando si tratta di applicare le nozioni in contesti non
ancora esaminati.
D’altra parte lo sforzo di un apprendimento realmente consapevole non era alla portata di
tutte e per questo una parte consistente della classe ha preferito basare la propria
preparazione su una conoscenza un po’ mnemonica delle procedure, piuttosto che richiedere
a se stesse un maggior approfondimento concettuale dei vari argomenti.
In alcuni casi si notano quindi meccanicità e lentezza operativa che talvolta si sono unite
anche ad incertezze nelle nozioni basilari del calcolo, che hanno condizionato l’esito delle
prove di verifica; la preparazione per queste alunne è ancora poco organica ed omogenea.
Le simulazioni della 3° prova d’esame hanno dato esiti tutto sommato in linea con il profilo
della classe prima evidenziato ma con punteggi al di sotto delle aspettative, mostrando una
netta divisione tra un gruppo alquanto ristretto di alunne che padroneggiano con
apprezzabile sicurezza i contenuti disciplinari ed altre che incontrano difficoltà più o meno
gravi sia nei quesiti a risposta aperta che in quelli a risposta chiusa.
L’insegnante
Federico Lozzi
Fisica
Metodologia ed obiettivi raggiunti
Nella trattazione dei vari argomenti mi sono avvalso della lezione frontale in cui ho descritto
le esperienze da un punto di vista qualitativo, ma non ho ritenuto opportuno effettuare veri e
propri esperimenti nel laboratorio di fisica. Mi è sembrato infatti più proficuo, anche per
motivi di tempo, basare la mia trattazione su una esposizione qualitativa e descrittiva dei vari
possibili esperimenti, che non concentrarmi sulla realizzazione di esperienze di tipo
quantitativo che trovano in questo contesto di scuola e al termine del corso di studi, ben poca
ragione di esistere.
Ho posto comunque grande attenzione nel fornire sempre una precisa motivazione
sperimentale alle leggi studiate e nel fare poi varie applicazioni pratiche di quelle ricavate in
via puramente teorica, cercando di far cogliere alle alunne il processo matematico all’interno
della fisica.
Per le prove di verifica mi sono basato su interrogazioni frontali e prove scritte, limitando al
minimo la formulazione di esercizi applicativi.
La fisionomia della classe, relativamente a questa disciplina, appare caratterizzata da tre
gruppi distinti di alunni che si sono caratterizzati sia per le attitudini mostrate, che per
l’impegno con cui è stato affrontato il lavoro scolastico.
Un primo gruppo piuttosto ristretto è composto da alunne dotate di senso di responsabilità e
di disponibilità all’applicazione oltre che di apprezzabili qualità intellettuali. Tali alunne
hanno lavorato con profitto ed impegno costanti nel corso di tutto l’anno scolastico,
mostrando in tutte le prove di verifica una preparazione complessiva di buon livello.
Le alunne del secondo gruppo si sono mostrate con minori capacità di rielaborazione ma
partecipi alle lezioni e motivate nell’impegno. La preparazione raggiunta è di discreto livello
anche se talvolta emerge qualche difficoltà nel padroneggiare la totalità degli argomenti svolti.
Le altre alunne invece, hanno partecipato in maniera più marginale alle attività didattiche
seguendo le lezioni in maniera talvolta discontinua e lavorando con minore impegno a casa.
La preparazione di quest’ultimo gruppo di alunne solo in alcuni casi ha raggiunto la piena
sufficienza; per le altre risulta talvolta frammentaria nei contenuti e in genere poco assimilata
e rielaborata nei collegamenti.
L’insegnante
Federico Lozzi
Multimedia
Ho iniziato ad operare in questa classe alla fine di Gennaio in sostituzione della professoressa Rosella
Ancona. Le attività riguardanti la materia Multimedia si sono svolte nella sala informatica ed a loro erano
dedicate due ore settimanali di cui una in compresenza con il docente di Fisica Federico Lozzi. Nel primo
quadrimestre era stato avviato e portato a buon punto un progetto di lavoro: i ragazzi divisi in cinque gruppi
hanno lavorato alla realizzazione di un sito ad argomento scientifico. Il mio lavoro nel secondo quadrimestre
è consistito nella supervisione della chiusura del progetto, curando in special modo il contenuto dei siti, nella
sua valutazione concordata con il collega, e nell’aiuto e valutazione del lavoro di presentazione in power
point della tesina finale, attività individuale e facoltativa.
Per la scarsità del tempo a disposizione non è stato possibile istaurare un rapporto di conoscenza fiducia e
collaborazione con il gruppo classe, il lavoro si è svolto comunque serenamente così come serena è stata la
collaborazione con il collega Federico Lozzi.
Professor Antonio De Dominicis.
Scienze sperimentali
PERCORSO DIDATTICO EDUCATIVO
Lo studio delle scienze naturali, articolato nelle Scienze della Terra durante il primo biennio, Scienze
sperimentali comprendenti Biologia, Chimica ed elementi di Geografia astronomica e Geologia nel triennio,
è stato affrontato dalla classe con fasi alterne di interesse e profitto. Un gruppo di studentesse, ha
partecipato con più manifesta curiosità e impegno al dialogo educativo, aspetti che hanno facilitato nel
quinquennio l’acquisizione di un metodo di studio autonomo ed efficace nelle discipline scientifiche. Una
buona parte delle alunne invece ha spesso incontrato difficoltà nel collegamento logico, nei linguaggi
simbolici, nelle procedure di applicazione e di analisi, o si è scarsamente impegnata a superare le sue
difficoltà. Pertanto lo studio è stato svolto su percorsi guidati e ripetuti, che hanno permesso comunque di
raggiungere alle alunne più diligenti un’ accettabile padronanza negli obiettivi programmati relativi alle
conoscenze disciplinari.
In relazione alla programmazione iniziale sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE: il livello medio delle conoscenze sugli argomenti trattati risulta complessivamente
sufficiente, con punte di livello buono per alcune studentesse costantemente studiose e particolarmente
interessate alla materia, strettamente sufficiente per altre, meno assidue nell’impegno individuale perché
meno interessate o portate allo studio della disciplina, risultato complessivamente mnemonico e poco
efficace per rielaborazione e collegamento dei contenuti.
Alcuni itinerari didattici previsti ( Storia della Terra; dinamica esogena e cenni di stratigrafia; idrosfera; parte
della atmosfera e climatologia) non sono stati trattati se non in cenni e riferimenti, per necessità di
spiegazioni ripetute, aumento delle ore dedicate allo studio di altre unità didattiche, riduzione delle ore
effettive di lezione a vantaggio di altre attività scolastiche programmate.
COMPETENZE: la competenza lessicale risulta generalmente collegata al livello di conoscenze conseguite;
è precisa e articolata per alcune, sufficientemente corretta per la maggior parte delle studentesse, incerta per
alcune che non hanno sviluppato motivazione ad uno studio più approfondito. Occorre precisare che tale
valutazione riguarda prove prevalentemente scritte, e che parte delle studentesse ha spesso evidenziato
minore sicurezza nella sintesi e nella esposizione orale.
Non risultano invece a livello apprezzabile le competenze su applicazione di formule e leggi per lo
svolgimento di esercizi o semplici problemi, per la difficoltà di molte nella rielaborazione logica e per il
poco tempo dedicato in classe a questo obiettivo.
La materia è stata pertanto svolta privilegiando gli aspetti descrittivi di conoscenza generale, discussione e
loro collegamento a esperienze dirette, a eventi di attualità o informazioni in possesso degli studenti.
CAPACITA: riguardo all’obiettivo di conseguire una visione sistemica dei processi naturali, la classe ha
maturato una capacità generalmente apprezzabile nella sintesi delle conoscenze acquisite e nel collegamento
dei nodi concettuali più importanti dell’itinerario didattico proposto, pur con livelli molto differenziati
individualmente. Meno sicura appare la capacità di analisi di problemi e situazioni, la deduzione logica e la
scelta di risposte o soluzioni. Tranne che per poche alunne, è risultata particolarmente evidente la difficoltà
di risolvere quesiti a test con scelta multipla nelle risposte, modalità di verifica più volte presentata nelle
prove di valutazione . Nel complesso si è privilegiato l’aspetto descrittivo degli elementi strutturali e
fenomenologici della disciplina, guidato dal libro di testo e dagli appunti delle spiegazioni, con pochi
ampliamenti su fonti diverse, mantenendo l’approccio allo studio della materia già mostrato dall’inizio
dell’anno e più consono allo stile di apprendimento della classe.
METODI E STRUMENTI
Il lavoro è stato svolto tramite lezioni frontali, impostate quanto possibile in modo problematico, sollecitando
e guidando l’individuazione e la sistemazione di dati e prove, la deduzione e la comprensione di ipotesi e
possibili spiegazioni. Oltre al libro di testo sono stati utilizzati campioni, modelli, grafici e tabelle, carte
geografiche e tematiche, audiovisivi a disposizione quale materiale didattico nell’aula di Scienze
dell’Istituto.
Brevi verifiche formative con domande ed esercizi applicativi hanno valutato la comprensione dei nuovi
contenuti, con eventuale sostegno o rinforzo tramite ulteriori spiegazioni in caso di comprensione
incompleta.
PROVE DI VERIFICA E ATTIVITA DI SOSTEGNO
Le verifiche sommative sono state impostate su più argomenti relativi ad un itinerario didattico ampio, al
fine di potenziare e valutare il collegamento sistemico delle conoscenze, la loro sintesi e padronanza
lessicale, e sono state svolte con prove scritte strutturate (domande aperte, quesiti a scelta multipla,
definizioni, esercizi vero – falso ), e orale, valutate con voto secondo i criteri accordati nel Consiglio di
Classe.
Nelle prove di verifica sono state riportate le correzioni scritte, sia per facilitare il recupero individuale, sia
per rinforzare e ordinare le conoscenze. In tal modo sono state limitate le ore curricolari destinate alle attività
di recupero, con interventi nelle lezioni successive allo svolgimento e correzione delle prove di verifica.
ATTIVITA INTEGRATIVE
La classe ha assistito ad una lezione presso il Planetario della Fondazione Scienza e tecnica di Firenze.
L’insegnante Teresa Persiano
Disegno e storia dell'arte
Presentazione
Al mio primo incontro con la classe, lo scorso anno, le alunne dimostravano una discreta curiosità ed
una disponibilità al dialogo educativo che ha favorito da subito l’instaurarsi di un proficuo rapporto di
lavoro. Oltre al Disegno e alla Storia dell’arte insegnavo loro per due ore settimanali Multimedia e
l’interesse per i linguaggi non verbali, la sensibilità per i codici comunicativi della modernità e ed il
coraggio di mettersi in gioco nella produzione di messaggi originali, già si segnalavano positivamente.
Tutti aspetti che si sono consolidati in questo secondo anno in cui molte di loro hanno saputo cogliere
efficacemente le occasioni di esercizio del pensiero creativo e delle potenzialità ideative individuali che
le attività di disegno offrivano. Quasi altrettanto positivo è il giudizio circa la riflessione critica sui
testi visivi della storia dell’arte che in alcune alunne sembra aver suscitato un crescente interesse con il
progressivo impossessarsi da parte loro degli strumenti critici necessari ad una fruizione consapevole.
Sul piano del profitto infatti quasi tutte le studentesse si sono dimostrate in grado di fronteggiare con
successo le proposte didattiche, riuscendo in qualche caso ad approfondirle ed interiorizzarle
costantemente. Venendo a descrivere un quadro d’insieme della classe, possiamo quindi indicare un
gruppo di alunne dotate di buone competenze sia sul piano critico che su quello espressivo, altre che
riescono a sopperire con l’impegno ad alcune incertezze critiche che permangono, altre ancora che
aderiscono alla disciplina ad un livello prevalentemente intuitivo e conseguono risultati più
superficiali. Le situazioni precarie sono fortunatamente quasi del tutto assenti anche grazie alle
attività del disegno che aiutano tutte a raggiungere la sufficienza. Dovendo riassumere il profilo in un
giudizio sintetico, questo può ritenersi mediamente più che discreto.
Conoscenze
Pur con le inevitabili sfumature, in questo ambito, tutte le alunne raggiungono un livello di preparazione
valutabile positivamente. Si evidenzia infatti un congruo gruppo che evidenzia livelli di conoscenza buoni,
un gruppo intermedio (più numeroso) con conoscenze comunque più che sufficienti, un terzo (esiguo)
gruppo con conoscenze inficiate da una certa superficialità ma ancora accettabili.
Obiettivi interamente(i) o parzialmente(p) raggiunti:
Conoscere gli elementi fondamentali del codice visuale ed il loro concorso nel definire le caratteristiche
espressive di una forma o di uno stile [(i) da tutti gli studenti]
Conoscere essenziali elementi biografici di alcuni artisti studiati [(i) da tutti gli studenti]
Conoscere gli elementi fondamentali dei principali codici stilistici [(i) dalla maggioranza degli studenti]
Conoscere le poetiche degli artisti inseriti nella programmazione e le correnti culturali cui hanno dato vita
[(i) dalla maggioranza degli studenti]
Abilità
Sempre riferendosi a livelli piuttosto elevati, si registra in questo ambito una minore uniformità rispetto alle
conoscenze. Per la storia dell'arte l’abilità fondamentale è quella relativa all’analisi degli aspetti formali e
semantici di un testo visivo, si richiede pertanto il concorso in ugual misura di conoscenze e capacità
astrattive e le ultime sono nel gruppo, più diversificate. Inoltre questa abilità sottintende il possesso di altre
capacità/competenze trasversali, quali quelle espositive, variamente distribuite, nonché l’efficacia del
metodo di studio che influenza inevitabilmente l’estensione dell’analisi e quindi la ricchezza dei dati da
utilizzare, anch’essa non identica tra gli studenti. Si individuano pertanto sostanzialmente gli stessi tre livelli
di prima con una leggera flessione numerica nelle fasce più alte.
Per il disegno, invece, avendo scelto di subordinare il quadro delle abilità tecniche al piano espressivo,
possiamo indicare un complessivo progresso nelle funzioni di metaforizzazione e trasformazione simbolica
dei messaggi visivi anche negli studenti meno dotati. Quasi tutti hanno infatti saputo adottare nella loro
produzione forme ricche nei significati e piuttosto evolute nei significanti.
Obiettivi interamente(i) o parzialmente(p) raggiunti:
Saper collocare storicamente gli artisti, le opere, le correnti [(i) da tutti gli studenti]
Saper analizzare la struttura di un’immagine sul piano formale e su quello semantico[(i) da tutti gli studenti]
Saper individuare il valore espressivo di un testo visivo; [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]
Saper impiegare il lessico specifico della disciplina [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]
Riconoscere un’opera d’arte come un codice propositivo, ambiguo e molteplice. [ (p) e solo da alcuni
studenti]
Superare gli stereotipi del gusto nella produzione di immagini [(i) da quasi tutti gli studenti]
Saper attivare dei processi di metaforizzazione e trasformazione simbolica[ (i) da quasi tutti gli studenti]
Competenze
Come già anticipato si osservano in questo ambito inevitabili sfumature. Dalla riflessione sulle immagini
della storia dell'arte e le implicazioni storiche, filosofiche, psicologiche, letterarie, insite in essa, sono
scaturite alcune sintesi efficaci dalle alunne più dotate di capacità intuitive, logico-critiche, espressive. Nel
gruppo intermedio le doti di sintesi risultano mediamente inferiori a quelle di analisi e la fluidità ideativa,
sembra frenata da una maggiore concretezza. Nel terzo gruppo l’analisi resta limitata a concetti essenziali e
la rielaborazione appare talvolta superficiale.
Anche in questo caso, più positivo è il quadro del disegno dove si rileva un maggior numero di discenti in
grado di perseguire la ricerca di un linguaggio autonomo con codici diversi (grafico, pittorico, plastico,
fotografico, letterario) da impiegare con originalità e spigliatezza.
Obiettivi interamente o parzialmente raggiunti:
Effettuare collegamenti tra i contenuti disciplinari [(i) da quasi tutti gli studenti]
Effettuare collegamenti tra i contenuti di discipline diverse [(i) da alcuni studenti (p) dalla maggioranza]
Sviluppare le proprie ipotesi ermeneutiche [(p) e solo da alcuni studenti]
Sviluppare un linguaggio espressivo originale e autonomo [(i) dalla maggioranza degli studenti]
Metodologie
Per la storia dell'arte, si sono compiute lezioni frontali con la spiegazione degli argomenti e la letture delle
immagini. Si è cercato di fornire agli studenti un metodo di indagine per l’analisi dei testi visivi centrato sul
confronto e teso a sviluppare le loro competenze critiche sia sul piano semantico che stilistico. Di molte
opere o correnti abbiamo suggerito una lettura formale, cercando di indicare l’evoluzione storica del
linguaggio pittorico, proponendo talvolta analisi tematiche del tipo: storia del colore, della linea, della
tecnica pittorica, antitesi razionale/irrazionale, statico/dinamico etc… In ogni caso la trattazione ha
privilegiato la riflessione sui nuclei di contenuto fondamentali, trascurando la sterile elencazione dei dati
riferibili ad un mero sapere nozionistico a favore di un coinvolgimento diretto con i codici stilistici ed il loro
valore semantico ed espressivo. La partecipazione degli studenti è stata favorita in ogni caso ispirando la
riflessione sulle forme ed i contenuti di volta in volta analizzati alla circolarità ermeneutica di Gadamer
Per il disegno, sono stati scelti titoli in grado di sollecitare la sensibilità espressiva degli studenti attraverso
un piccolo concorso interno in cui loro stessi hanno proposto e selezionato a maggioranza i temi di “innesco”
per il lavoro creativo. L’attività si è svolta poi a casa, ma l’insegnante ha utilizzato i momenti di verifica e
valutazione come indirizzo delle ricerche individuali e incoraggiamento delle opzioni linguistiche più
interessanti.
Materiali didattici
Per la storia dell'arte, il principale sussidio didattico è stato il libro di testo: "Dell’arte e degli artisti" di P.
Adorno e G. Mastrangelo edizioni G. D'Anna, tomi 3 e 4. Durante le lezioni frequentemente le immagini da
analizzare si sono proiettate sulla Lavagna interattiva multimediale che si è rivelata assai preziosa anche per
la visualizzazione delle attività di disegno, svolte, con il ricorso a tecniche, materiali esperienze, liberamente
scelte dagli studenti.
Verifiche
La conoscenza dei moduli di contenuto della storia dell'arte è stata verificata con prove scritte a tipologia
chiusa in ciascun quadrimestre, questionari con numerose domande a scelta multipla con 4 opzioni volte a
valutare più che le conoscenze le abilità/competenze critiche strutturate dagli studenti. Le valutazioni del
disegno, si sono svolte in modo flessibile e, a seconda dei casi, si sono soffermate sulle prove grafiche o
sulla validità dei percorsi progettuali da loro concepiti.
L’insegnante
Federico Frati
Educazione motoria
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe è composta da 23 alunne femmine.
Questo è stato il mio quinto anno di insegnamento nella classe.
Per la maggior parte degli alunni l’impegno e la motivazione sono stati costanti. Quasi tutti gli studenti si
sono mostrati interessati e attivamente partecipi, sia nello svolgimento delle lezioni pratiche, sia negli
approfondimenti teorici. L’atteggiamento generale della classe è stato positivo e rispettoso.
Anche quest’anno si è reso obbligatorio l’utilizzo di circa 20 minuti della lezione per lo spostamento dalla
palestra alla scuola (data la diversa ubicazione delle due strutture).
I risultati raggiunti riguardo alla tollerabilità di un carico di lavoro sub-massimale, circa l’esecuzione di
movimenti con escursione articolare ampia, riguardo al controllo segmentario e all’adeguamento dei
movimenti più complessi alle diverse situazioni spazio-temporali, sono stati per la maggior parte della classe
buoni, alcune studentesse hanno raggiunto livelli ottimi. Le ragazze hanno mostrato di possedere i
fondamentali per il gioco di squadra e tutte sono state in grado di sapersi organizzare nel lavoro autonomo.
E’ stato loro richiesto l’uso di un linguaggio specifico per descrivere i movimenti e gestire una breve seduta
di allenamento e la capacità di saper ascoltare, analizzare, sintetizzare, rielaborare, trasformare, un comando
verbale in gesto motorio collegandolo alle variabili spazio-temporali.
METODI E STRUMENTI
Le lezioni si sono svolte in forma frontale, in situazioni di autogestione, di problem-solving, per far sì
che gli allievi arrivassero ad una cosciente osservazione delle proprie possibilità. Spesso gli alunni
sono stati posti in situazioni globali di gioco, dalle quali poi risalire all'analisi del gesto specifico. E'
stata sottolineata l'importanza di un buon uso della palestra con i suoi attrezzi e del campo di atletica,
sia per il rispetto degli ambienti-strutture, sia per la prevenzione degli infortuni.
Sono stati utilizzati palloni da basket, pallavolo, pallamano, palle mediche, panche, corde, tappetini, piccoli
attrezzi per circuiti di destrezza, scala curva, volani e racchette da badminton.
Gli alunni hanno fatto uso del libro di testo in adozione ( “In Perfetto equilibrio”-Del Nista, TasselliEd.G.D’Anna) e di materiale fornito dall’insegnante.
STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE:
Proposte di situazioni esercizi per verificare il livello motorio raggiunto, tanto nelle discipline individuali
che in quelle di squadra. Verifiche nel metodo, cioè sul riconoscimento e la comprensione da parte degli
alunni del processo per effettuare la prestazione. Per la parte teorica: verifiche orali sull'attività svolta.
Nella valutazione si è tenuto conto delle conoscenze acquisite, della chiarezza espositiva, dell'applicazione e
dei progressi conseguiti, dell'impegno e della partecipazione dimostrati con voti da 1 a 10, attenendosi per
quanto possibile anche nella parte pratica ai criteri di valutazione sotto elencati:
1-2 : Prova non eseguita o completamente errata.
3-4 : Diffusi e gravi errori o prova eseguita non corrispondente alla richiesta per mancato impegno.
5 : Numerosi errori anche se non gravi o prova tentata ,ma non riuscita.
6 : Rispondente agli obiettivi minimi.
7-8 : Prova soddisfacente, non sempre approfondita.
9-10 : Prova approfondita, con accuratezza dei particolari.
Siena, 07 maggio 2013
Per il Consiglio di Classe
La coordinatrice prof.ssa Elena Baldetti
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