SCI DI FONDO ESCURSIONISTICO USCITE SULLA NEVE IN ENGADINA CON CORSO Svizzera Domenica 7 – 14 – 21 dicembre 2003 Domenica 11 – 18 gennaio 2004 GITE DOMENICA 25 GENNAIO 2004 RECOARO MILLE (Veneto) Collegata al centro di Recoaro da una moderna cabinovia, Recoaro Mille si sviluppa in grandi spazi da quota mille in su. La zona, oltre ad impianti di risalita per lo sci alpino è attrezzata per lo sci di fondo con piste che vanno da 3 a km. 18 di facile e media difficoltà. SABATO 31 GENNAIO 2004 DAVOS (Svizzera) La località di Davos, alla testata della Lanwasser, centro fra i più famosi per gli sport invernali, è anche una delle capitali Svizzere. I suoi tracciati, magnificamente serviti ed attrezzati permettono di compiere percorsi per un totale di circa 82 km. Il centro fondo a m. 1550 è tra Davos Dorf e Davos Platz. DOMENICA 8 FEBBRAIO 2004 ST. BARTHELEMY (Valle d’Aosta) Non molto lontana da Aosta, in un ambiente integro per riscoprire gli sport della neve nel pieno contatto con la natura, si trova Saint Barthelemy, piccola ed accogliente località, dove l’inverno è sinonimo di pace e tranquillità. Il comprensorio delle piste da fondo ha uno sviluppo complessivo di 30 km. e si caratterizza per piste estremamente varie e soleggiate che stupiscono per la bellezza dei tracciati. Il Centro Fondo si trova in località Leyssè di Lignan. DOMENICA 15 FEBBRAIO 2004 VALDIDENTRO (Lombardia) Fra Bormio e Livigno una conca dedicata al fondo: dai facili tracciati turistici ad una delle più impegnative piste agonistiche a livello nazionale: ben 35 km. di piste battute di cui 20 turistiche e 15 agonistiche, deviazioni ben segnalate permettono di percorrere vari circuiti a seconda delle proprie possibilità. In località Baita Noa è sorto il nuovissimo centro fondo a completo servizio del fondista, DOMENICA 22 FEBBRAIO 2004 BIELMONTE (Piemonte) Le piste del Centro Fondo Bocchette di Sessera sono situate ad un’altezza variabile da 1200 a 1500 metri. Le piste sono costantemente battute e mantenute in efficienza e comprendono sei anelli con sviluppo da 2 a 10 km. Una pista da fondo escursionistico percorre tutta a Val Sessera e dopo 20 km si collega al comprensorio sciistico dell’Alpe di Mera in Valsesia. DOMENICA 29 FEBBRAIO 2004 PASSO MALOJA – ZUOZ (Svizzera) Classico appuntamento stagionale per gli amanti della lunga distanza, sono infatti una quarantina i chilometri che separano le due località. La gita però (con bus al seguito) prevede anche la possibilità di percorsi brevi. L’ambiente è quello affascinante dell’Engadina, Il “paradiso” dello sci di fondo. SABATO 6 – DOMENICA 7 MARZO 2004 ALPE DI SIUSI (Alto Adige) Altopiano dello Sciliar e le Dolomiti: un paesaggio che stupisce sempre per la sua bellezza e che difficilmente si può dimenticare. Pochi paesaggi alpini emozionano come quelli dell’Alpe di Siusi e dell’Altopiamo dello Sciliar, pochi paesaggi sanno stupire per la loro bellezza, per i loro colori, per la loro armonia come quelli incastonati tra le vette del Sassolungo e del Sassopiatto. Quasi 70 km. di piste di vario grado e difficoltà sempre perfettamente battute divise in sette anelli principali che soddisferanno sicuramente sia il principiante che l’esperto. DOMENICA 14 MARZO 2004 SAVOGNIN (Svizzera) Le piste di fondo di Savognin hanno uno sviluppo di 32 chilometri circa e dal centro del paese si allungano in direzione della parte alta della valle, verso lo Julierpass. Anelli sono tracciati nella piana tra Savognin e Tinizong e più in alto a Rona. Interessante e vario è il percorso di km. 26 che unisce le località di Savognin e Tinizong. DOMENICA 21 MARZO 2004 VAL FORMAZZA-RIALE (Piemonte) I tracciati di Riale, situati nella parte alta della valle, danno la possibilità di praticare lo sci di fondo anche a stagione inoltrata. Nella zona si trovano anche numerosi laghi sfruttati a scopo idroelettrico. E’ possibile raggiungere il Rifugio Maria Luisa a 2150 m. al lago del Toggia, seguendo il percorso di una carrereccia. Altri percorsi sono disponibili nella zona di Ponte. SABATO 7-SABATO 14 FEBBRAIO 2004 SETTIMANA BIANCA NELLO JURA (Francia) Un’incantevole settimana su splenditi itinerari pistati con la possibilità di partecipare alla gara di Gran Fondo Transjurassienne di km. 75. GIOVEDI 4 MARZO-SABATO 13 MARZO 2004 10 GIORNI A RAJALTA RAJALLE (Finlandia) Traversata della Finlandia, dal confine russo a quello svedese. Nell’incantevole paesaggio nordico della Finlandia, 450 chilometri di sogno da fare in una settimana con la possibilità di percorsi più ridotti. Un’esperienza certamente indimenticabile. DOMENICA 29 FEBBRAIO-DOMENICA 7 MARZO 2004 SETTIMANA NAZIONALE SCI DI FONDO ESCURSIONISTICO NELLA ZONA DELL’ABETONE Organizzazione Commissione Interregionale Toscana/Emilia Romagna. Una settimana di escursioni guidate, facili e di media difficoltà, nel tipico paesaggio appenninico. VENERDI 22-DOMENICA 24 OTTOBRE 2004 PASSO DELLO STELVIO – ALBERGO LIVRIO (Lombardia) Per prepararci al meglio in vista della stagione invernale: sci a “tutto campo” sul ghiacciaio dello Stelvio. GENNAIO, FEBBRAIO, MARZO, APRILE 2004 SCI ESCURSIONISMO - TELEMARK In questo periodo saranno organizzate uscite sci escursionistiche ed incontri di Telemark. Le località saranno scelte in base all’innevamento ed alle condizioni meteo. 23° corso di sci di fondo “formula tradizionale” STAGIONE 2004-2005 USCITE SULLA NEVE IN ENGADINA - Svizzera Domenica 5 – 12 – 19 dicembre 2004 Per saperne di più Franco Margutti tel. 02.90 96 56 86 Web.tiscalinet.it/caivaprio [email protected] Giovanni Rota tel. 02.90 92 605 www.caitrezzo.it - [email protected] 13° CORSO SCI ALPINISMO DI BASE Il corso si rivolge ad un massimo di 15 partecipanti che siano in possesso di una discreta tecnica sciistica e di un minimo allenamento alla salita, che desiderino apprendere le tecniche fondamentali per la pratica dello sci alpinismo e conoscere gli strumenti per poter effettuare escursioni scialpinistiche in condizioni di massima sicurezza. Dopo la prova pratica si confermerà l'ammissione al corso. La quota di iscrizione, pari a 130,00 Euro, comprende: lezioni teoriche e pratiche, uso del materiale alpinistico della Scuola, assicurazione infortuni e materiale didattico. Le iscrizioni saranno accettate solo dietro presentazione dei seguenti documenti: - domanda di iscrizione debitamente compilata - tessera CAI in regola con il tesseramento dell'anno in corso (2004) - certificato medico di idoneità fisica - pagamento quota di iscrizione Le spese di trasporto per e dalle località scelte sono a carico degli allievi. Al termine del corso la Scuola rilascerà agli allievi un attestato di partecipazione. Si consiglia di acquistare il materiale solo dopo che si è tenuta la prima lezione teorica, durante la quale verranno dati consigli in merito. PROGRAMMA Data Lezioni Teoriche 21-01-04 Presentazione del Corso – Materiali ed equipaggiamento 28-01-04 Uso dell'ARVA 04-02-04 Neve e Valanghe 18-02-04 Topografia ed Orientamento 25-02-04 10-03-04 Programmazione Gita Pronto Soccorso ed alimentazione 17-03-04 Chiusura del corso Data Lezioni pratiche 24-01-04 31-01/01-02-04 Spiazzi di Gromo, selezione allievi Uso ARVA e Tecnica di base 08-02-04 Auto-Soccorso, Ricerche ARVA 22-02-04 Topografia ed Orientamento 29-02-04 Scelta Itinerario e Microtraccia 13/14-03-04 Uscita finale di 2 giorni con pernottamento in rifugio Iscrizioni presso C.A.I. sezione di Cassano d'Adda Piazza Matteotti - Tel 0363.63 644 C.A.I. sottosezione di Trezzo S/A. Via P. Benigno Calvi, c/o Villa Gina Concesa Tel 02.90 96 45 44 C.A.I. sezione di Indago Via L. Marchesi, 14 Tel 02.95 47 313 C.A.I. sezione di Treviglio Via dei 1000 n° 23 int. 24047 Treviglio - Tel. 0363.47 645 2° CORSO SCI ALPINISMO AVANZATO Il corso è destinato ad un massimo di 10 partecipanti che intendono perfezionare la propria tecnica sci-alpinistica ed affrontare in sicurezza percorsi d'alta montagna e su ghiacciaio. L'ammissione al corso è rivolta a chi abbia già frequentato un corso di Sci Alpinismo Base ovvero sia in grado di comprovare reale capacità nella pratica dello sci-alpinismo. E' obbligatoria la frequenza alle lezioni teoriche che si terranno alle ore 21.00. La quota di iscrizione, pari a 150,00 Euro, comprende: lezioni teoriche e pratiche, uso del materiale alpinistico della Scuola, assicurazione infortuni e materiale didattico. Le iscrizioni saranno accettate solo dietro presentazione dei seguenti documenti: - domanda di iscrizione debitamente compilata - tessera CAI in regola con il tesseramento dell'anno in corso (2004) - certificato medico di idoneità fisica -pagamento quota di iscrizione Le spese di trasporto per e dalle località scelte sono a carico degli allievi. Al termine del corso la Scuola rilascerà agli allievi un attestato di partecipazione PROGRAMMA Data Lezioni Teoriche e pratiche 01-04-04 Presentazione del Corso, Materiali ed equipaggiamento, uso dell'ARVA 15-04-04 Topografia ed Orientamento 29-04-04 Neve - valanghe - autosoccorso 13-05-04 Preparazione di una gita in alta montagna Tecnica di discesa 20-05-04 Chiusura del corso 03/04-04-04 Gruppo Cevedale:Cima Cevedale Palon De la Mare BSA 17/18-04-04 Sempione: Fletschorn OSA 01/02-05-04 Gruppo Bernina: Piz Mortheratsch OSA 14/15/16-05-04 Monte Rosa (l’uscita di tre giorni non è obbligatoria, ma verrà inserita nel nulla osta) 24-04-04 Uscita su rocca in località da definire Iscrizioni presso C.A.I. sezione di Cassano d'Adda Piazza Matteotti - Tel 0363.63 644 C.A.I. sottosezione di Trezzo S/A. Via P. Benigno Calvi, c/o Villa Gina Concesa Tel 02.90 96 45 44 C.A.I. sezione di Indago Via L. Marchesi, 14 Tel 02.95 47 313 C.A.I. sezione di Treviglio Via dei 1000 n° 23 int. 24047 Treviglio - Tel. 0363.47 645 26° CORSO DI ALPINISMO BASE Il corso si rivolge ad un massimo di 12 partecipanti che abbiano già un minimo di conoscenza dell'ambiente alpino e vogliano arricchire la propria preparazione alpinistica, imparando le tecniche di progressione ed assicurazione, necessarie per affrontare itinerari alpinistici su roccia e ghiaccio in massima sicurezza. La quota di iscrizione, pari a 160,00 Euro, comprende: lezioni teoriche e pratiche, uso del materiale alpinistico della Scuola, assicurazione infortuni e materiale didattico. Le iscrizioni saranno accettate solo dietro presentazione dei seguenti documenti: - domanda di iscrizione debitamente compilata - tessera CAI in regola con il tesseramento dell'anno in corso (2004) - certificato medico di idoneità fisica - pagamento quota di iscrizione Le spese di trasporto per e dalle località scelte sono a carico degli allievi. Al termine del corso la Scuola rilascerà agli allievi un attestato di partecipazione Si consiglia di acquistare il materiale solo dopo che si è tenuta la prima lezione teorica, durante la quale verranno dati consigli in merito. Programma Data Lezioni Teoriche 28-04-04 Tecnica individuale e progressione 05-05-04 Topografia ed orientamento 10-05-04 Pronto Soccorso 12-05-04 Geologia e Glaciologia 19-05-04 Scelta itinerario 26-05-04 Materiali e tecniche di Ghiaccio 03-06-04 Alpinismo ambiente e natura 09-06-04 Chiusura del corso Data Lezioni pratiche 01-05-04 Zucco dell'Angelone (LC) 02-05-04 Sasso Falk (Lc) 09-05-04 Traversella (To) 15-05-04 Grigna (Lc) 16-05-04 Rondanera (Mi) 23-05-04 Presolana (Bg) 30-05-04 Morteratsch (CH) 05/06-06-04 Ghiacciaio del Ventina Apertura del corso Mercoledì 21 Aprile 2004 ore 21.00 presso la sede CAI di Cassano d'Adda. Le lezioni teoriche si terranno il Mercoledì precedente l'uscita alle ore 21 presso le sede C.A.I. di Cassano d'Adda Note: Le località sono indicative e potranno subire variazioni dovute alle condizioni meteorologiche. Iscrizioni presso C.A.I. sezione di Cassano d'Adda Piazza Matteotti - Tel 0363.63 644 C.A.I. sottosezione di Trezzo S/A. Via P. Benigno Calvi, c/o Villa Gina Concesa Tel 02.90 96 45 44 C.A.I. sezione di Indago Via L. Marchesi, 14 Tel 02.95 47 313 C.A.I. sezione di Treviglio Via dei 1000 n° 23 int. 24047 Treviglio - Tel. 0363.47 645 ESCURSIONISMO Domenica 22 febbraio 2004 - MONTE LEGNONE (LECCO) Itinerario di salita dal rifugio Roccoli Lorla Magnifica sentinella ed estremo baluardo delle Orobie verso ovest, il monte Legnone, oltre ad essere la vetta più alta della provincia di Lecco, è una delle cime più belle e panoramiche delle Prealpi. D’inverno, con neve dura e assestata, è un itinerario molto bello ed interessante; si tratta di una salita invernale impegnativa che richiede una certa esperienza ed un buon allenamento. E’ quindi un’escursione proposta solo ad escursionisti esperti. Ritrovo alle ore 6,30 presso la bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Dervio. Raggiunto Tremenico si prosegue lungo una tortuosa stradina fino alla località Roccoli Lorla ove sorge l’omonimo rifugio a 1436 m. e dove ha inizio l’itinerario per la cima. Partendo dal rifugio si raggiungono dopo 40 minuti di percorso obbligato ma mai faticoso i prati dell’alpe Agogno (m.1636),dominati dalla mole imponente del Legnone. Da qui il panorama si apre sul versante nord, con una fantastica vista sul lago, sulla Valtellina e sulla Valchiavenna. Proseguendo in salita, si supera un rado boschetto e si arriva ad un altro alpeggio, oltre il quale il sentiero si impenna fino a raggiungere la punta dei Merli, magnifico punto panoramico a 2129mt. Con una breve ed aerea traversata si arriva dopo 1 ora e 30 minuti di cammino, alla piccola capanna del Legnone (m. 2150) posta ai piedi della grande parete sud-ovest del Legnone, nei pressi di un grande ripetitore,visibile sin dal fondovalle. L’itinerario si alza zigzagando seguendo in più punti il filo di cresta, fino a raggiungere il bivio con la ripida traccia che scende sul lato opposto a Colico, dove la cresta si fa quasi pianeggiante; piegando a destra, si segue quest’ultimo tratto di cresta che, con un percorso spettacolare, conduce in breve alla grande croce di vetta a m. 2609 dopo circa 4/5 ore di cammino. Discesa: per lo stesso itinerario di salita (ore 2,00-3,00). Dislivello: metri 1200 circa dal rif. Roccoli Lorla alla vetta del Legnone. Tempo di salita: ore 4,00-5,00 (in buone condizioni) Tempo di discesa: ore 3,00 Difficoltà: PD NOTA BENE: GITA RISERVATA AD ESCURSIONISTI ESPERTI!!! Attrezzatura: piccozza, ramponi, ghette, imbracatura, (disponibili in sede), guanti da sci, bastoncini. Chiusura iscrizioni e riunione pre-gita, obbligatoria: giovedì 19 febbraio 2004 Posti disponibili: massimo 20 persone ATTENZIONE:L’ORGANIZZATORE SI RISERVA LA FACOLTA’ DI RINVIARE O ANNULLARE L’ASCENSIONE QUALORA NON SI RISCONTRASSERO LE CONDIZIONI IDEALI DI SALITA DELLA MONTAGNA. Organizzazione: Giuseppe Colombo Tel. 02.90 91 686 Domenica 28 marzo 2004 Mountain bike LA RIVIERA DEGLI ULIVI (Lago di Garda) Ritrovo alle ore 8,00 presso il parcheggio della bocciofila a Concesa, carico delle biciclette sulle proprie auto e partenza verso la località di Garda. L’itinerario qui proposto consente, tramite il suo percorso panoramico che si snoda tra sentieri e sterrate, tra uliveti, boschi e cipressi, di apprezzare pienamente uno degli angoli più belli dello specchio d’acqua dolce più grande d’Italia: Il lago di Garda. Si parte dal paese di Garda, situato in uno splendido anfiteatro fra le montagne ed il lago. Pedalando in leggera salita si imbocca la Val dei Mulini, chiamata così per la presenza appunto di vecchi mulini e affascinanti pareti di roccia sedimentaria scavate dal torrente Tesina. Si prosegue tra abbordabili saliscendi che si articolano tra sentieri e asfalto fino ad arrivare all’inizio della Val Longa. Si arriva così a passare località come Spighetta , Albisano, piccolo centro a balcone del lago di Garda e dopo una discesa su un sentiero un po’ tortuoso si arriva al paese di Crero e in località Coi. Continuando la nostra pedalata sempre immersi tra boschi ,lastroni di roccia calcarea ed in alcuni casi anche in prossimità di incisioni rupestri, si arriva alle porte di Torri del Benaco. Il paese deve il suo nome alla presenza di due torri che nell’antichità sorgevano presso il porto e sulle quali nel 1383 fu costruita la Rocca Scaligera. Questa, data la presenza al suo interno di un museo dedicato alla pesca lacustre e alla produzione dell’ olio di oliva , può essere eventualmente visitata. Da qui si continua verso Punta S. Vigilio dalla quale si può ammirare la baia delle Sirene. Si scende infine verso la statale che ci porterà nuovamente a Garda. Dislivello: metri 530 Lunghezza percorso: km. 27 Difficoltà: Facile, richiede però un po’ d’allenamento e bicicletta in buono stato di manutenzione Tempo di percorrenza: ore 4, escluse soste. Chiusura iscrizioni giovedì 25 marzo 2004 Organizzazione : Fabrizio Romanato Tel. 338.19 07 372 - 039.88 18 61 Da sabato 10 a martedì 13 aprile 2004 RAID DELL’ISOLA D’ELBA (Mountain bike-Toscana) L’Elba è con i suoi 223,5 kmq di superficie, la terza isola italiana dopo Sicilia e Sardegna e rappresenta il cuore geografico dell’Arcipelago Toscano. Solo a piedi o in sella ad una mountain bike, andando per sentieri che si inoltrano nella vegetazione e si arrampicano sulle pietraie, si può veramente capire l’anima dell’Elba. Con le nostre biciclette ci addentreremo in ombrosi boschi di castagni dai profumi di muschio, funghi e ciclamino, saliremo sul Monte Perone e sul Monte Calamita, su vecchie carrarecce tra ginestre, cisti e corbezzoli, incontrando vecchi caprili e fortezze etrusche. Ci soffermeremo di fronte a panorami grandiosi sui golfi di Lacona, di Campo, di Stella e di Porto Azzurro, sull’isola di Montecristo, di Pianosa e la Corsica, e sulle insenature di Buzzancone, di Cala Nuova e dello Stagnone, e non sarà difficile incontrare lepri, fagiani, martore e cinghiali. Ed infine, percorrendo le coste alte e frastagliate di quest’isola dalla complessa storia geologica, scopriremo il fascino delle sue spiagge di sabbia e di ghiaia. Difficoltà: biciclettata facile, richiede un buon allenamento e spirito di gruppo Dislivelli e percorrenze giornaliere: metri 650 circa - km. 80 circa Chiusura iscrizioni giovedì 1 aprile 2004 Riunione pregita giovedì 8 aprile 2004 Organizzazione: Raffaele Martucciello Tel. 347.44 00 340 - 039.68 52 571 [email protected] Fabrizio Romanato Tel. 338.19 07 372 - 039.88 18 61 Domenica 25 aprile 2004 PARCO CAPANNE DI MARCAROLO (Liguria) Ritrovo alle ore 6,30 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri in Direzione Genova. Si raggiunge l’altopiano di Praglia dove,nei pressi della Cappella dell’Assunta (m. 813) si lasciano le auto per prendere una stradina che ci condurrà alle Cascine Saliera e Locanda. Da qui si sale fino al Colle del Moro e poi al Monte Moro dove si possono ammirare magnifici laghetti. Dal Monte Moro si scende alla Diga del Lago Badana, si prosegue costeggiando poi il Lago Bruno per arrivare alla Cascina della Direzione. Costeggiando il lago Bruno il sentiero risale e torna a fiancheggiare dall’alto il Badana, il lago più ricco di acqua fra quelli del Gorsente. Superata una piccola frana, si esce dal bosco su di un terreno pietroso e la vista sul lago e sul Monte delle Figne si fa più aperta ed imponente. Quindi si raggiunge la località Menta con una casa diruta e la Casa Potassa, entrambe dotate di fonte. In tempo di guerra questi cascinali sono stati sede di raggruppamenti partigiani, oggi sono in parte abbandonate. Raggiungiamo Costa di Lavezzana (m.1071) da dove un sentiero prativo ci condurrà alle Capanne di Marcarolo Superiori, ed infine alla chiesetta ottagonale dell’Assunta. Difficolta’: Escursionistico Dislivello: metri 550 circa Tempo totale di percorrenza: ore 6 Chiusura iscrizioni giovedì 22 aprile 2004 Organizzazione: Ruggero Zucchinelli Tel. 035.80 18 84 Domenica 9 maggio 2004 RIFUGIO SEV (Corni di Canzo) Ritrovo alle ore 7 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per la località Belvedere di Valmadrera (m. 300 circa) da dove si intraprende il sentiero n° 3 (strada lastricata e poi sterrata) che porta all’amena localita’ di S. Tomaso (m. 580, 40 min.). Si prende a nord il segnavia n° 4 che risale la valle del Gatton e conduce alla forcella detta “la Colma” (m. 997 ore 1). Continuando per il medesimo segnavia si sale alla forcella tra il corno centrale e il corno occidentale di Canzo e imboccando il sentiero a sinistra si giunge in vetta a quest’ultimo (m. 1373 ore 1 circa). La sommità offre una panoramica d’eccezione. Discesi alla forcella si divalla a nord per scendere in pochi minuti al rifugio SEV (m. 1225). In direzione est si guadagna ora il segnavia 7 che porta alla bocchetta di Sambrosera (m. 1110, 30 min.). Da qui si inizia a scendere arrivando in zona Sambrosera, dove è possibile scegliere fra due itinerari di rientro: 1) A destra per il sentiero n°5 si torna sulla sterrata (segnavia 3) poco prima di S.Tomaso, girando a sinistra si torna al Belvedere. 2) Si continua per il segnavia n°7 arrivando direttamente al Belvedere. Per tutte e due le varianti 1 - 1,5 ore. Difficolta’: Escursionistico Dislivello: m. 1000 circa Tempo totale di percorrenza:ore 5 - 6 Chiusura iscrizioni giovedì 7 maggio 2004 Organizzazione: Maria Teresa Gaspani Tel. 335.52 16 470 - 035.80 11 97 [email protected] Da domenica 16 maggio a sabato 22 maggio 2004 PARCO NAZIONALE DEL POLLINO “Camminare al confine fra Basilicata e Calabria” Il Parco Nazionale del Pollino è un patrimonio culturale che costituisce una delle aree protette più grandi d’Europa, la sua formazione geologica caratterizzata da rocce compatte e coerenti, formate da calcari, dolomie e da depositi di origine erosiva, danno luogo a profonde incisioni calanchive e fiumare che originano uno spettacolo naturale d’eccezione. La mediterraneità del suo aspetto, si fonde con la dolce ed arrotondata morfologia dei monti dove è presente l’endemismo inestimabile del Pino Loricato (980 anni), testimone della storia del Parco; i torrenti scorrono impetuosi nelle valli e scavano il loro percorso nella viva roccia dando luogo a meravigliosi canyons. Camminare con lo sguardo sul mare e scoprire paesaggi stupendamente selvaggi, al confine tra realtà e sogno: noi vogliamo scoprire questo affascinante angolo d’Italia attraverso 5 itinerari che si svolgono proprio nel cuore del Parco. DOMENICA 16 maggio In mattinata trasferimento da Linate a Bari e quindi a S. Severino Lucano (PT) LUNEDI 17 maggio Anello di Crispo (m. 2053): Monte Pelato - Piano San Francesco – Rüepind – Piano Iannace. MARTEDI 18 maggio Monte Pollino (m.2248): Colle dell’Impiso - Colle Gaudolino. MERCOLEDI 19 maggio Serra del Prete (m. 2180): Piano di Ruggio - Rifugio De Gasperi GIOVEDI 20 maggio Serra Dolcedorme (m. 2267): Piani di Vacquarro - Piani di Pollino - Sella Dolcedorme - Passo delle Ciavole. VENERDI 21 maggio Timpa della Falconara (m. 1656): Sorgente Chidichimo – Passo della Falconara – Colle di Conca. SABATO 22 maggio Attraversando la parte interna della Lucania, visita ai Sassi di Matera, quindi trasferimento all’aeroporto di Bari per il rientro. Difficoltà: Escursionistico Dislivello medio giornaliero: metri 700 - 800 Tempo medio giornaliero di percorrenza: 6 - 7 ore Chiusura iscrizioni 4 marzo 2004 - Posti disponibili: n° 28 Riunione pregita giovedì 29 aprile 2004 Organizzazione: Maria Teresa Gaspani Tel. 335.52 16 470 - 035.80 11 97 [email protected] Ruggero Zucchinelli Tel. 035.80 18 84 Domenica 6 giugno 2004 RIFUGIO LUIGI BRASCA (Val Codera) Ritrovo alle ore 7 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Novate Mezzola (Lecco), quindi si sale fino alla frazione di Mezzolpiano (m. 316) dove si lasciano le auto. L’itinerario inizia con una comoda ma un po’ ripida mulattiera che sale con una serie di risvolte a gradinate e poi, con minore inclinazione, entra nella valle a grande altezza sulla forza del torrente Codera. Si tocca la frazione di Avedè, situata su un piccolo pianoro prativo e castagni da cui si gode una bella veduta retrospettiva sui laghi di Mezzola e Como (ore 1,00). Poco dopo la mulattiera scende tortuosamente per un centinaio di metri , quindi con ripida salita giunge all’abitato di Codera (m. 825). Piccolo e unico paese della valle, Codera è abitato tutto l’anno, alcune osterie e alloggi molto semplici sono i punti di riferimento per il turismo (ore 1,30). Ora la mulattiera piuttosto sassosa, percorre la lunga e monotona valle nei pressi della sponda destra idrografica del torrente, tocca diversi casolari isolati per giungere a Saline (m.1045). Qui sorge un gruppo di casette, disabitate solo nella stagione invernale, ed è buon punto di partenza per le salite al Pizzo di Prata, al Monte Beleniga e al Sasso Becchè, nonché per la traversata delle bocchette di Prata. Da qui, un sentierino si innalza ai casolari di Piazzo, e attraversando il torrente si passano le case di Stoppadura e su sentiero prativo si giunge alla frazione di Bresciadega (m.1214), il più importante agglomerato di case della valle dopo Codera. Da Bresciadega la valle si allarga attraversando altri prati e boschi di rara bellezza alla vista delle vette di Averta e Spassato, e, in breve si giunge al Rifugio L. Brasca (ore 1,30). Il ritorno verrà effettuato, salvo varianti decise in loco, sempre per il medesimo itinerario di salita. Difficoltà: Escursionistico Dislivello: metri 1100 Tempo di percorrenza: salita ore 4,00 - discesa ore 2,45. Chiusura iscrizioni giovedi 3 giugno 2004 Organizzazione: Alessandro Amaroli Tel. 039-51 08 73 - 339.10 87 762 Domenica 20 giugno 2004 ALPE VOVA – VALLE ANTIGORIO (Val Formazza) Ritrovo presso la sede alle ore 6,30 e partenza con auto proprie per Domodossola e quindi si prende la strada per la Val Formazza. Giunti a Chioso si lasciano le auto e si prende una sterrata in direzione “Alpe di Vova”; si tocca Rampignana e proseguendo in un bosco di faggi, si sbocca all’improvviso di fronte all’incantevole vallone dell’Alpe di Vova. Sorpassato il bianco oratorio che sorge isolato in un prato, si continua sul versante opposto del vallone. Nei pressi di alcuni Rascard si piega a destra passando accanto ai resti di una antica fornace di calce. Passati da Solecchio Superiore, si può godere di uno stupendo colpo d’occhio su Solecchio inferiore. La mulattiera passa tra arditi salti di roccia e tocca quindi una cappelletta. Poco più in basso cominciano le dolenti note, il percorso originario scompare, inghiottito da una strada costruita per servire le cave che hanno devastato letteralmente la montagna. Il panorama è desolante ed è un esempio dello sfruttamento scriteriato della montagna da parte dell’uomo. Giunti a Passo, occorre risalire la strada per un paio di chilometri fino a giungere alle nostre auto. Difficoltà: Escursionistico Dislivello: metri 800 Tempo totale di percorrenza: ore 5 Chiusura iscrizione giovedì 17 giugno 2004 Organizzazione: Ruggero Zucchinelli Tel. 035.80 18 84 Da sabato 3 a domenica 4 luglio 2004 MONTE PATERNO (Dolomiti di Sesto - BZ) Il Monte Paterno (2744 m), dalla sua posizione privilegiata, offre un fantastico belvedere sulle impressionanti pareti Nord delle Tre Cime di Lavaredo, simbolo dell'alpinismo dolomitico. La salita al Paterno e la discesa per la Ferrata delle Forcelle lungo la cresta est costituisce una traversata varia ed impegnativa ma appagante per la bellezza paesaggistica. Questo itinerario, anche se non molto difficile, richiede un buon allenamento ed un minimo di esperienza nell'affrontare sentieri attrezzati. E' quindi un itinerario per escursionisti esperti. E' previsto anche un secondo percorso alternativo di tipo escursionistico. Sabato 3 luglio: Ritrovo presso il parcheggio della bocciofila a Concesa, vicino alla sede, alle ore 08,30 e partenza con mezzi propri per Misurina (BL). Lasciate le auto presso il Lago d’Antorno (1866 m.), in circa 3 ore di cammino si raggiunge il Rifugio Locatelli (Drei ZinnenHutte, 2405 m.) passando per la Forcella del Col di Mezzo e attraversando la Conca della Grave Lunga, bell’altopiano dominato dalle pareti Nord delle Tre Cime di Lavaredo (segnavie: 101, 108 e 105). Cena e pernottamento al Rifugio Locatelli. Domenica 4 Luglio: Itinerario Principale (EEA): Rif. Locatelli, Monte Paterno, Via Ferrata De Luca-Innerkofler, Rif.Pian di Cengia. Dal Rif. Locatelli si segue la cresta N-NW del Paterno in direzione della “Salsiccia”; aggirato il torrione, la traccia, per un tratto sul versante ovest e poi su quello est, risale una rampa e porta all’ingresso della prima galleria poco inclinata a cui ne seguono due più ripide. Alcuni finestroni aperti sulla roccia offrono spettacolari vedute sulle Nord delle Tre Cime. L’ultimo tratto della galleria, più ripido e buio, conduce ad una apertura a quota 2520 m. sul versante est dove si prosegue superando un salto di roccia attrezzato con funi metalliche che porta alla Forcella dei Camosci (2650 m.). Per raggiungere la cima la via prosegue con una breve discesa per canalone (sud) e la risalita di una parete attrezzata che si supera in obliquo verso sinistra fino ad uscire su una zona a terrazze. Per gli ultimi facili gradoni si perviene alla croce di vetta (2744 m.). Dalla cima si ritorna alla Forcella dei Camosci e si imbocca in direzione est la Ferrata delle Forcelle (sentiero De Luca-Innerkofler) che, su e giù per cenge e utilizzando scalette e passerelle, percorre la cresta orientale del Paterno sino alla base e quindi al Rif. Pian di Cengia (Bullelejoch-Hutte). 3,5 ore circa. Attrezzatura Obbligatoria: Kit da Ferrata, Casco, Pila Frontale o Torcia Elettrica. Posti disponibili per questo percorso: 12 Itinerario Alternativo (E): Rif.Locatelli, Rif.Pian di Cengia, Crode Fiscaline Dal Rif. Locatelli si prende il sentiero in prossimità dei Laghi dei Piani (segnavia 101) che, in direzione SE costeggiando la cresta Est del Paterno, raggiunge la Forcella Pian di Cengia. Si devia ora a sinistra (NE) verso il vicino Rif. Pian di Cengia (2544 m.). 1 ora circa. Dietro al rifugio si segue una traccia verso nord che scavalca alcune conche, quindi si obliqua in direzione delle Crode Fiscaline, e, toccando un cippo di guerra in prossimità di un’altura denominata il “Panettone”, si continua lungo un camminamento. Superata una forcelletta il sentiero si immette in una galleria di guerra e, passando sotto Cima Ovest e Cima di Mezzo, risale l’ultimo pendio fino a quota 2677 m. (45 minuti dal Rifugio Pian di Cengia, 1 ora e 45 min. in totale). Per la discesa verso il rifugio si segue l’itinerario di salita. Discesa: Rif.Pian di Cengia, Lago d’Antorno Dopo il ricongiungimento dei due gruppi al Rif. Pian di Cengia si prende il sentiero che porta in 1,5 ore circa al Rif.Lavaredo e da qui, sempre in discesa si rientra al Lago d’Antorno in circa 2 ore (segnavie 104 e 101; 3,5 ore in totale). Difficoltà: E il primo giorno. EEA per itinerario principale. E per itinerario alternativo Dislivello: primo giorno metri 539 Dislivello secondo giorno metri + 339 / - 878 per l’itinerario principale; + 272 / - 811 per l’itinerario alternativo. Chiusura iscrizioni giovedì 3 giugno con versamento delle caparra di € 20,00 Riunione pregita giovedì 1 Luglio. Organizzazione: Alessandro Barbieri Tel. 02.95 35 7503 Raffaele Martucciello Tel. 347.44 00 340 - 039.68 52 571 [email protected] Domenica 18 luglio 2004 RIFUGIO LONGONI (Valmalenco) Ritrovo alle 6,30 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Chiareggio (m.1612). Lasciate le auto, si raggiungono per una stradicciola, le case di Corti e subito dopo si valica il torrente Nevasco. Il sentiero ben tracciato e segnalato si alza nel bosco sino a portarsi sopra la Val Forasco, esce su ampie praterie e va a toccare l’Alpe Fora (m. 2053) prosegue verso nord e si porta sotto le bastionate della Forcola del Cappuccio, poste sopra dei ripiani erbosi. Nuovamente il sentiero prosegue, ora verso destra e gradatamente prende quota su rocce, aggira uno sperone e giunge all’ampio terrazzo ove è il Rifugio Longoni. Ritorno per il medesimo itinerario. Difficoltà: Escursionistico Dislivello: metri 840 Tempo di percorrenza: salita ore 2,30 – discesa ore 2,00 Chiusura iscrizioni giovedi 15 luglio 2004 Organizzazione: Marco Bertaglio Tel. 02.90 93 90 64 Da domenica 18 a sabato 24 luglio 2004 11° TREKKING ESTIVO TOUR DU QUEYRAS Grand Randonèe 58 (Francia) Il tradizionale trekking estivo quest’anno varcherà il confine per percorrere, con un circuito ad anello, il Parco regionale del Queyras, importante Regione francese a ridosso delle Alpi Cozie. giorno Itinerario Domenica 18 Arvieux (m 1578) - ref. Furfande (m 2300) Lunedi 19 Ref. Furfande (m 2300) - Ceillac (m 1639) Martedi 20 Ceilac (m 1639) - San Verand (m 2020) Mercoledi 21 Tempi di percorrenza Dislivello 3h 20’ + 922 / - 200 8h 30’ + 1066 / -1727 6h + 1012 / - 631 5h 30’ + 864 / - 304 5h30’ (7h30’) + 226 (+ 628) 1223 (- 1625) 9h + 1297 / - 846 6h + 589 / - 1051 43h 50’ (45h 50’) + 5982 (+ 6386) 5982 (- 6386) San Verand (m. 2020) - ref. Agnel (m 2580) Giovedi 22 Ref. Agnel (m 2580) - Abries (m 1583) (opzionale salita al Pain de Sucre) Venerdi 23 Abries (m 1583) - ref. les fonts (m 2040) Sabato 24 Ref. Les fonts (m 2040) - Arvieux (m 1578) Totale Difficoltà: Escursionismo medio Posti disponibili: n°20 Chiusura iscrizioni giovedì 17 giugno 2004 o ad esaurimento posti Organizzazione: Augusto Colombo (Franchino) Tel. 333.71 67 977 - 02.90 96 0230 [email protected] Da sabato 31 luglio a domenica 1 agosto 2004 UJA DI CIAMARELLA m. 3676 (Valli di Lanzo - Torino) 2° tentativo di ascesa dopo il fallimento dell’anno scorso per maltempo che non ha consentito nemmeno di partire la domenica dal rifugio. L'Uja di Ciamarella è la montagna delle Valli di Lanzo, la cui salita è molto ambita da alpinisti classici e per evidenti ragioni: la bellezza del quadro ambientale, la quota, l'aspetto imponente della montagna e un panorama veramente splendido, con in primo piano le cime più belle e famose della zona (Bessanese, Uja di Mondrone, Albaron di Savoia). L'ambiente della montagna, la ripidità dei pendii che portano sulla cresta finale fanno della Ciamarella una montagna che richiede una certa esperienza alpina, prerequisito indispensabile richiesto ai partecipanti così come una buona preparazione atletica vista la lunghezza dell’itinerario. Sabato 31 ritrovo presso la sede alle ore 9 e partenza per la località Pian della Mussa (km 214) alla testata della val d’Ala nei pressi della quale sorge il rifugio Ciriè, località dove nacque la famosa canzone “La Montanara”; in 2½ ore di cammino si raggiunge il rifugio Gastaldi (m. 2659) dove è previsto il pernottamento ed è allestita una sezione staccata permanente del museo nazionale della montagna del CAI; nel pomeriggio verifica materiali, addestramento tecnico, formazione cordate e prova di orientamento individuale con l’uso della bussola; a seguire cena e pernottamento. L’indomani partendo all’alba e seguendo il sentiero #224 ci si ricongiunge al sentiero #223 che sale dal rifugio Ciriè ed al cui incrocio si lascia il materiale non necessario per l’ascesa; risalendo le morene del Pian del Gias ci si porta ai piedi del ghiacciaio della Ciamarella; giuntivi sulla sua superficie ci si mette in cordata e si risale il ghiacciaio fino a portarsi sotto il versante sud ovest che salito direttamente (alcuni facili passaggi su roccia) permette di guadagnare la cresta ovest-nord ovest da cui si raggiunge infine la vetta (m. 3676, ore 4). Discesa - per il medesimo percorso di salita fino all’incrocio dove si recupera il materiale lasciato (ore 3), indi si prosegue a valle direttamente (sena tornare al Gastaldi) verso il pian della Mussa (ore 2) lungo il sentiero #223. Numeri di posti limitato (20) e comunque condizionato dal numero di capicordata partecipanti. Tempi di percorrenza: sabato ore 2½; domenica ore 4 in salita ed ore 5 in discesa. Dislivelli: sabato m. 900~ in salita; domenica m 1100~ in salita e m 2000~ in discesa. Difficoltà: alpinismo facile (che è più di EE “escursionismo difficile”) ma impegnativo per la lunghezza dell’itinerario. Attrezzatura da ghiacciaio (disponibile in sede): piccozza, ramponi, ghette, imbracatura, cordini, moschettoni, guanti da sci, pantaloni impermeabili, giacca a vento, occhiali da sole, crema da sole e per labbra, pila frontale, bussola, sacco lenzuolo. Chiusura iscrizioni giovedì 15 luglio 2004 Organizzazione: Marco RONCALLI Tel. 02.90 96 14 09 [email protected] Domenica 29 agosto 2004 PIZZO STELLA m.3163 (Chiavenna - Sondrio) Ritrovo alle 6,00 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per Franciscio, frazione di Campodolcino, prendendo la superstrada da Lecco per Colico passando per Chiavenna. Lasciate le auto, si prende il sentiero che si incunea nel fondovalle tra la cresta del Calcagnolo, che insieme al Pizzo Stella (3163 m) forma un anfiteatro naturale a sud e la Punta Groppera (2938 m) a nord. Dopo 30 minuti, si passa nelle vicinanze delle baite di Calcagnolo di Sotto e appena più in la si intraveda il borgo di Crotto nella valletta omonima. Appena dopo il sentiero sale a gradoni tra ripide pareti in cui spesso spira vento freddo. A circa un'ora e mezza dalla partenza, ci si affaccia sulla piana dell'Angeloga dove ci sono il lago e il rifugio omonimi situati a quota 2050 m. Il Pizzo Stella, con il piccolo ghiacciaio, domina tutta la vallata. Dopo una breve sosta si prende il sentiero a destra del rifugio passando accanto ad alcune baite e seguendo il pendio morenico sotto il Pizzo Peloso ci si dirige nettamente a sud superando alcuni dossi ed in un'ora e mezza si arriva alla selletta che dà inizio alla salita lungo la cresta del Calcagnolo. Pochi minuti ancora e ci si trova ad attraversare un minuscolo ghiacciaio. superato il quale si potrà intravedere la cima su cui svetta la croce. Il rientro dalla stessa via. Difficoltà: Escursionismo Esperti Dislivello: metri 1850 Tempo di percorrenza: ore 4,5 - 5 VARIANTE DAL RIFUGIO ANGELOGA Dopo una breve sosta si prende il sentiero a sinistra del rifugio e in meno di 40 minuti si arriva al lago Nero, collegato al lago Caldera. Ancora 40 metri di dislivello e si raggiunge il Passo dell'Angeloga da cui si spazia sul lago di Lei. E' un bacino artificiale su territorio italiano, ma con lo sbarramento su quello svizzero. Il rientro dalla stessa via. Difficoltà: Escursionistico. Dislivello: metri 1050 Tempo di percorrenza: ore 2,30 Chiusura iscrizioni 29 luglio 2003 Organizzazione: Giovanni Pichichero tel 02.95 01 92 46 – 328.61 63 699 [email protected] Da sabato 11 a domenica 12 settembre 2004 PIZ BOE’ - DALLA VAL SETUS ALLAN VAL DI MESDI’ (Dolomiti Gruppo del Sella) Il Piz Boè si erge a forma di piramide al centro dell’ampio tavolato detritico dell’altopiano del Boè. Con i suoi 3152 m rappresenta la massima elevazione del Gruppo del Sella. Sabato 11 settembre Ritrovo alle ore 5,30 presso il parcheggio della Bocciofila a Concesa nelle vicinanze della sede e partenza con mezzi propri per la Val Gardena. Dal punto di partenza per la ferrata Brigata Tridentina (1956 m.), risaliamo il ripidissimo sentiero alla base delle pareti del Sass da la Lùesa e della Torre Campidel. Per ghiaie giungiamo allo sbocco dell’impressionante Val Setùs e rimontato lo stretto vallone pieghiamo a sinistra superando dei gradoni attrezzati con corde fisse, oltre i quali si sbuca sulla grande terrazza mediana. In breve giungiamo al rifugio Cavazza al Pisciadù (2587 m), nel cuore del versante settentrionale del Sella. Pareti di roccia e canaloni innevati fino a estate inoltrata, fanno di questo anfiteatro uno dei più suggestivi delle Dolomiti: ammiriamo il Valùn e la Cima de Pisciadù, la torre di Pisciadù e la cresta del Sass da Lec e, al di là della Val di Mesdì, la Torre del Boè e del Piz da Lec de Boè. Risaliamo quindi il Valùn de Pisciadù seguendo il segnavia 676 verso le rocce del Sass da Lec fino a raggiungere la Sella del Pisciadù (2908 m.). Superata la sella, seguiamo il sentiero 649 volgendo a SE fino a raggiungere il rifugio Boè (2871 m.), meta del nostro primo giorno. Domenica 12 settembre Di buon’ora risaliamo la cima del Piz Boè, portandoci verso le rocce della Cresta Strenta che ci conduce alla Forcella dei Cacciatori (3110 m.). Seguendo la cresta verso S, in breve guadagniamo la cima (3152 m). Dalla Capanna Fassa, che sorge sulla vetta, il vastissimo panorama abbraccia tutta la zona dolomitica e, più a nord, le catene innevate delle Alpi Venoste, Passirie, Breonie, Aurine e gli Alti Tauri. Seguiamo ora il segnavia 638 e, dopo esserci immessi sul sentiero 627 (Alta Via n. 2), giungiamo al rifugio Forcella Pordoi, situato a ridosso delle rocce del Sass Pordoi presso l’omonima forcella (2829 m.). A ritroso seguiamo il segnavia 627 e, raggiunto nuovamente il rifugio Boè, pieghiamo a destra sul sentiero 651 che ridiscende la grandiosa Val de Mesdì. Imbocchiamo il ripido canalone solitamente innevato tenendoci sulla destra e, superata la parete nerastra dell’Antersass, continuiamo su fondo detritico con bella vista sulle pareti del Daint, del Bec de Mesdì, del Sass dals Nu, del Sass dals Diesc, del Piz da Lec de Boè e della Torre del Boè. Superato il sentiero per il rifugio Cavazza, imbocchiamo il successivo a sinistra che, aggirando la Torre Colfosco, ci conduce all’attacco della ferrata Brigata Tridentina ed in breve alle auto. Difficoltà: E, EE (in presenza di neve ghiacciata) Sabato : dislivello metri 956 in salita, metri 40 in discesa - ore di percorrenza 4,30 Domenica: dislivello metri 378 in salita, metri 1294 in discesa – ore di percorrenza 7,00 Chiusura iscrizioni giovedì 2 settembre 2004 Riunione pregita giovedì 9 settembre 2004 Organizzazione: Raffaele Martucciello Tel. 347.44 00 340 - 039.68 52 571 [email protected], Michele Lecchi Tel. 338.40 50 194 – 02.90 96 36 99 [email protected] Domenica 19 settembre 2004 RIFUGIO MARINELLI – BOMBARDIERI (Gruppo Bernina - Alpi Retiche) L’escursione propone la visita ad uno dei rifugi alpini più famosi delle Alpi Retiche a ridosso del massiccio del Bernina. Ritrovo presso la sede alle ore 6.30 e partenza con auto proprie per Sondrio ove si imbocca la strada per la Valmalenco seguendo le indicazioni per LANZADA. Una volta arrivati in questo accogliente paesino a 1000 metri s.l.m. si procede percorrendo la strada asfaltata fino a Campo Franscia dove comincia la strada sterrata per la diga di Campo Moro. Giunti in prossimità dello sbarramento della prima diga, si lascia l’auto e si percorre a piedi il muraglione per poi scendere tramite una stradina ad uno spiazzo sottostante. Qui sono ben visibili i cartelli che indicano l'imbocco del sentiero che, subito ripido, sale con numerose svolte fra cenge erbose sovrastate da grandi roccioni di serpentino lisciati dall'azione dei ghiacciai e un rado bosco. La salita termina presso un poggio da cui si può godere una splendida panoramica sui laghi di Campo Moro e Gera e sull'alta Valmalenco. Ora, ancora in leggerissima salita, il sentiero prosegue verso nord per la conca dell'Alpe Musella ove sorgono i rifugi Mitta e Musella. Uscito dal bosco, il sentiero si porta ancora pianeggiante all'inizio della salita dei "sette sospiri" che supera il pendio adducente alla Bocchetta della Forbici poco sotto la quale sorge il Rifugio Carate (2636 m, 2 ore). Con poche falcate si raggiunge la Bocchetta delle Forbici oltre la quale appare il mondo del Bernina con i suoi grandi ghiacciai e le sue imponenti montagne. Il sentiero scende per aggirare la cresta più in basso per entrare nella conca superiore del vallone di Scerscen da dove si ha la prima visione completa del massiccio. Si piega ora verso destra, su terreno morenico, si inizia ad avvicinarsi al grande bastione roccioso sul quale sorge il rifugio Marinelli-Bombardieri. Con qualche su e giù fra piccoli cordoni morenici, attraversato il torrente che sgorga dalla Vedretta di Caspoggio, si attacca la salita del bastione sul suo lato orientale. Con diversi tornanti su terreno detritico, il sentiero lo supera per giungere, infine, sul vasto piazzale antistante il rifugio (2813 m., 1,5 ore). Discesa per il medesimo itinerario. Difficolta’: Escursionistico Dislivello: metri 860 Tempo di percorrenza: ore 3,30 in salita; ore 2,45 in discesa Chiusura iscrizioni giovedì 16 settembre 2004 Organizzazione: Sergio Brasca Tel. 02.90 92 92 28 Domenica 10 ottobre 2004 RIFUGIO GHERARDI - MONTE ARALALTA (Valle Seriana) Ritrovo presso la sede alle ore 7,00 e partenza con auto proprie verso Sottochiesa, quindi, poco prima di Pizzino si imbocca la strada che poi diventa sterrata, fino a raggiungere la contrada di Quindicina (m.1345). L’itinerario si sviluppa sui dolci pascoli del versante meridionale del monte Aralalta che chiude a nord la Valtaleggio unitamente ai monti Sodadura e Venturosa. Si imbocca il sentiero segnalato a sx di una grande cascina e, salendo dolcemente in costa, si raggiunge l’altopiano dell’Alben caratterizzato da pianori successivi. Proseguendo sempre per il sentiero segnalato si giunge prima al rifugio Gherardi (m.1650) e poco dopo il rifugio Battisti (m. 1680). A dx di quest’ultimo il sentiero sale ora decisamente, superando lievi smottamenti e brevi tratti esposti fino ad immettersi sul sentiero dell Orobie occidentali (segnavia 101, panorama sulle alpi Retiche). Oltrepassata la bocchetta di Regadur (m. 1853) si giunge ad un pianoro ai piedi del monte Aralalta. Poco prima della baita Cabretondo si abbandona il segnavia 101 per prendere a sx una traccia che porta in cima al monte Aralalta (m. 2006, ore 3 dalla partenza). Con un breve tratto esposto si guadagna la cima del pizzo Baciamorti (m. 2009) e da qui si scende per il panoramico crinale orientale arrivando al passo Baciamorti (m.1540, ore 1). Si imbocca ora sulla dx un bel sentiero (segnavia 153, indicazioni per Capo Foppa) che alternando tratti nel bosco con tratti nei prati tocca la baita Baciamorti, alcune vallette laterali e ci riporta sulla strada sterrata di Quindicina (ore 1,30 dal passo). Difficoltà: Escursionistico Dislivello totale: metri 650 circa (sia in salita che in discesa) Tempo totale di percorrenza: ore 5,30. Chiusura iscrizioni giovedì 7 ottobre 2004 Organizzazione: Brambilla Vittorio Tel. 039.92 80 144 [email protected] Da sabato 23 a domenica 24 ottobre 2004 CIMA DI TIMOGNO (Valle Sedornia) Weekend di chiusura del programma escursionistico con cena e pernottamento presso la baita del C.A.I. di Trezzo sull’Adda a Gromo. Partenza sabato pomeriggio alle ore 15.00 dalle sede con auto proprie per Gromo (Val Seriana); cena e pernottamento. Domenica mattina si raggiunge il paese di Boario dove si lascia l’auto (1070 m). Si segue uno sterrato (segnavia 313) che prosegue sotto un’imponente abetaia a strapiombo sulla Val Seriana raggiungendo in 1 ora il torrente che scorre nella Val Sedornia (1200 m). Si prosegue lungo il segnavia 309 che, piu’ avanti, prende a salire decisamente aggirando i pascoli della stalla Prato di Vigna. Subito dopo una baita, si prende il sentiero sulla destra che entra nell’abetaia. Poco dopo, al bivio si tiene a destra (segnavia 314). Usciti dal bosco, prima di arrivare alla visibile baita di Fontana Mora (1513 m), si risale l’impervia valle con pietraie mantenendosi sulla sinistra (destra orografica). Piu’ in alto si ritrova il sentiero segnalato che, a tornanti, supera il canalone. Si attraversano I pianori carsici costellati da innumerevoli doline che recano fino al passo degli Omini (2074 m; 2 ore dalla Val Sedornia) Si prosegue verso destra percorrendo il crinale e dopo aver superato facili roccette e un ultimo pendio erboso si raggiunge la cima del monte Timogno (2172 m) in 20 minuti. Bellissima la vista sulle cime della Val Seriana e il massiccio della Presolana. Si scende verso destra percorrendo la cresta nord sino ad un passetto (2025 m) sopra la baita Benfit (1957 m); ci si dirige fino alla baita di Costa (1646 m) e, dopo averla superata, si piega a destra verso nord fino alla baita di Aver (1485 m). Si scende diritti per prati e rado bosco verso la baita del Dosso (1369 m) da dove ci si immette in un ampio e comodo sterrato che raggiunge gli impianti sciistici dai quali per strada asfaltata si ritorna al punto di partenza (2 ore dalla vetta). Difficolta’: Escursionismo medio Dislivello: metri 1100 Tempo di percorrenza: ore 6 Chiusura iscrizioni giovedì 21 ottobre 2004 Organizzazione: Sergio Brasca Tel. 02.90 92 92 28 Domenica 7 novembre 2004 L’ANELLO: PREDORE– COLLE DEL GIOGO COL D’OREGIA-PREDORE L’itinerario, pur svolgendosi in zone poco battute dall’escursionismo tradizionale, presenta attrattive e contrasti ambientali di rilievo. Dall’ambiente lacustre caratterizzato da ville, terrazzamenti e coltivazioni di olivo si passa ai boschi cedui e ad un ambiente montano con scorci particolari sul lago d’Iseo e sulle cime che lo circondano. Per le sue caratteristiche e per le quote raggiunte il giro si presta bene per l’escursionismo invernale. Ritrovo presso la sede alle ore 7,00 e partenza con auto proprie per Predore, e. parcheggiate le auto in piazzetta (m. 200) si prende la strada che porta al santuario di S.Gregorio (segnavia 733-734). Passato il santuario si sale ancora per stradelle cementate fino alla localita’ Varasca Bassa. Qui si abbandona la strada per il segnavia 734 a sx che presenta nel tratto iniziale della vegetazione u po’ fastidiosa. Oltrepassando Varasca alta si supera la vallecola e ci si innalza a sx fino ad un roccolo con vista sul lago. Si sale sul ripido crinale e si giunge alla Punta Alta (m. 953, ore 2 da Predore). Si procede a sx (segnavia 707), per saliscendi nel bosco, sul crinale fino a raggiungere il colle del Giogo (m.811, 45 min.), caratterizzato da una chiesetta pericolante. Alla sx del terrapieno parte un sentiero in salita (701) che attraversa il bosco di castagni e che porta al col d’Oregia (m. 892, 30 min.). Scendendo a sx per gradini si giunge ad un roccolo caratterizzato da una pozza d’acqua. Facendo attenzione si tiene a sx seguendo il crinale (segnavia 708). Subito dopo il segnavia, il sentiero rimane in costa al limitare del bosco, evitando la sommita’ del colle prospiciente. Si supera una baita e raggiunto in piano il crinale lo si segue scendendo fino ad una postazione da caccia. Qui si scende decisamente a sx (708) abbassandosi rapidamente verso valle. Sul fondovalle, per sterrata e strada asfaltata si torna a Predore. Difficoltà: Escursionistico Dislivello totale: metri 750 circa (sia in salita che in discesa) Tempo totale di percorrenza: ore 5,30 Chiusura iscrizioni giovedì 4 novembre 2004 Organizzazione: Brambilla Vittorio Tel 039.9280144 [email protected]