COMUNICATO STAMPA
20 luglio 2015
Google Art on Canvas
Una riflessione su “l'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica”.
Un’iniziativa internazionale che si realizzerà contemporaneamente in oltre 20 paesi europei.
Mostra di Luca Leggero a cura di Filippo Lorenzin
22 luglio – 5 agosto 2015
inaugurazione mercoledì 22 luglio, ore 18:00
Ultra c/o eflux studio - Udine, via Mantica 7
Una delle questioni più importanti degli ultimi anni riguardanti internet non è più ormai chi ha
accesso ad un dato elemento, bensì la qualità di tale accesso. Chi ha più potere, avrà anche a
disposizione una maggiore precisione di analisi e quindi una maggiore quantità di dati. Uno degli esempi
più chiari di questa dinamica è il progetto Google Art, per cui la grande azienda è riuscita ad avvicinarsi
così tanto alle collezioni di alcuni dei musei più importanti del mondo da aver collezionato una serie di
fotografie in alta risoluzione; queste immagini sono rese disponibili a tutti in maniera gratuita. Il feticcio
dell’alta definizione rappresenta una delle caratteristiche più peculiari dell’odierna modalità di registrazione
e archiviazione di materiale audio-visivo: il file composto dal maggior numero di bit non solo corrisponde ad
un video o un’immagine parimenti leggibile, ma rappresenta anche il frutto di una potere tecnologico ed
economico percepibile nell’ambito sociale.
Luca Leggero presenta nella galleria ULTRA alcuni lavori, frutto delle riflessioni sulle più recenti modalità di
fruizione delle opere d’arte. L’artista ha ritagliato e ingrandito frammenti delle immagini ad alta risoluzione di
alcune tra le più famose opere d'arte della storia, fino a mostrarne la grana più intima e inaccessibile. Tra gli
autori dei dipinti messi sotto la sua lente indagatrice ci sono, tra gli altri, Botticelli, Canaletto e Van Gogh una selezione dal gusto strategicamente popolare. Google Art on Canvas, questo il titolo della serie di
opere e della mostra, pone importanti dubbi su come guardiamo l’arte in un’epoca in cui l’aura
benjaminiana di un’immagine non è più data dalla sua rarità (Aura e choc, W. Benjamin, ed. Einaudi
2012).
La mostra fa parte di 6PM Your Local Time, iniziativa internazionale coordinata da Link Art Center
che si realizzerà contemporaneamente in oltre 20 paesi europei creando il più grande evento artistico
partecipativo d’Europa. Durante l’opening l’artista sarà intervistato dal curatore Filippo Lorenzin: il dialogo
potrà essere seguito dagli ospiti di ULTRA e in live streaming, grazie al servizio online Periscope.
Luca Leggero è un artista e musicista italiano. Con i suoi lavori ha compiuto una rilettura personale della
storia dell’arte mettendola in relazione con il web. Recentemente si interessa all’uso alternativo dei telefoni
cellulari per creare performance audio e video, composizioni musicali e installazioni. Ha fondato il collettivo
multimedia MAIS ed è parte della redazione della casa editrice di libri d’artista Atypo.org.
Filippo Lorenzin è un critico d’arte contemporanea. Si interessa principalmente del rapporto tra arte,
tecnologia e società, seguendo un percorso in cui confluiscono discipline come l’antropologia, la psicologia e
la storia. Collabora attivamente con molte testate giornalistiche internazionali nella veste di autore e
opinionista.
Stefano Monti è gallerista e curatore indipendente, napoletano di nascita, britannico di formazione, udinese
di adozione. Ha recentemente curato la mostra 0M/ no place to hide per Galleria Comunale d'Arte
Contemporanea di Monfalcone. Dallo spazio Ultra di Udine, di cui è direttore artistico, è attento osservatore
dell’arte contemporanea e delle nuove tecnologie.
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