G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 Università di Napoli Federico II – Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale (III anno – II semestre)- 6 CFU Elettrotecnica Giovanni Lupò Programma preliminare dei Corsi 2014/15 841170021- pag.1 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 METODOLOGIE DI BASE CAP. I – DAI CAMPI AI CIRCUITI 1. Modello generale dell’elettromagnetismo (equazioni di Maxwell) ……… 5. Tensione elettrica ……………………… 7. Intensità della corrente elettrica nei circuiti filiformi – L’amperometro ideale …………………………. 11. Il bipolo elettrico – Convenzioni sui bipoli ………………….. 17. Bipoli fondamentali (ideali) ……………….. 21. Potenza erogata o assorbita da un bipolo ………………………………. 24. Bipoli adinamici e dinamici 841170021- pag.2 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 CAP. II – RETI ELETTRICHE 1. Topologia delle reti, grafi 2. Sistema fondamentale ………………………………… 7. Teorema di scomposizione (Sovrapposizione degli effetti) 8.Potenza nelle reti elettriche 9. Generatore equivalente ………………………………… 14. N-poli 15. N- bipoli 16. Doppi bipoli – Il trasformatore ideale ………………………………….. 841170021- pag.3 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 CAP. III – RETI ELETTRICHE IN REGIME QUASI STAZIONARIO – RETI IN REGIME SINUSOIDALE 1. Bipoli fondamentali in condizioni quasi-stazionarie 2. Reti con bipoli dinamici – …………….. 5. Il metodo simbolico – Operatori complessi ……………………………………….. 9. Potenze in regime sinusoidale ………………………………………………. 11. Le reti trifase ………….. 841170021- pag.4 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 APPLICAZIONI CAP. IV – TRASFORMAZIONE E CONVERSIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA IV.1 Richiami sul trasformatore ideale IV.2 Doppi bipoli dinamici – Circuiti magneticamente accoppiati IV.3 I circuiti magnetici – Il trasformatore reale ……………………….. IV.4 Generalità sulla conversione elettromeccanica …………………………………. IV.8 Fondamenti di elettronica di potenza ………………. CAP. VI - MATERIALI E COMPONENTI CAP. VII –PROTEZIONE DEGLI IMPIANTI DA SOVRATENSIONI E SOVRACORRENTI- LA FULMINAZIONE CAP. VIII - LA SICUREZZA PER LE PERSONE 841170021- pag.5 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 . NOTIZIE GENERALI ----------------------------------------------------------------------ESAMI DI PROFITTO L’esame di profitto prevede: - una prova scritta, in cui lo studente dovrà svolgere, con particolare attenzione agli aspetti metodologici, in un intervallo di tempo assegnato, uno a più esercizi su alcuni argomenti fondamentali del corso; durante tale prova è ammessa la consultazione di propri testi o appunti; non è prevista un voto per la prova scritta, ma sarà valutato il superamento di una soglia di sufficienza; - un colloquio attinente la prova scritta e/o altri argomenti trattati nel corso; il colloquio seguirà la prova scritta in giorni programmati. Durante il corso potranno essere svolte alcune prove scritte di valutazione o autovalutazione, secondo le modalità suggerite dal Corso di Studi che saranno comunicate agli allievi in tempo utile. ----------------------------------------------------------------------Per il materiale didattico, il calendario esami, l’orario di ricevimento ed in genere tutte le informazioni riguardanti il corso consultare l’apposita cartella sul sito del Settore Scientifico Disciplinare SSD ING-IND/31 – Unità di Napoli UNINA e unità collegate www.elettrotecnica.unina.it Le informazioni sono in aggiornamento anche sul sito di Ateneo www.docenti.unina.it . 841170021- pag.6 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 - Sussidi didattici : G. Lupò - Appunti dalle lezioni disponibili ed in corso di aggiornamento sui siti indicati Sussidi didattici ausiliari : Appendici a cura di G. Lupò disponibili ed in corso di aggiornamento sui siti indicati A1. Le unità di misura del Sistema Internazionale (!) A2. Richiami sugli operatori vettoriali (!) A3. Le equazioni di Maxwell in forma locale (*) A4. Cenni sull’approssimazione quasi stazionaria (*) A5. Modelli di conduzione nei solidi e nei liquidi (cenni) (*) A6. Resistività – Resistori [(*) da A.6.2] A7. Cenni sui generatori di tensione stazionaria (*) A8. Magnetismo (*) A9. Comportamento dei materiali ferromagnetici A10. Dinamica nelle reti lineari (*) A11. Studio generale dei sistemi trifase - Le reti di sequenza (*) A12. Esercizi - Prove d’esame A13. Visita ed esperimenti in Sala Alta Tensione (*) Gli argomenti contrassegnati con (*) sono appena accennati durante il corso e non sono quindi da ritenersi inseriti nel programma ufficiale. Le note sono comunque da ritenersi di utile consultazione. Gli argomenti contrassegnati con (!) sono considerati di conoscenza preliminare inderogabile. 841170021- pag.7 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 Testi consigliati per la consultazione : M. DE MAGISTRIS – G. MIANO: Circuiti – Springer, ottobre 2007 S. FALCO- L. VEROLINO – Elementi di Elettrotecnica –Liguori, 2003 L. DE MENNA: Elettrotecnica - ed. Pironti, Napoli 1998 S. BOBBIO, E. GATTI: Elettromagnetismo e Ottica - ed. Boringhieri, Torino, 1991 L.O. CHUA, C. DESOER, E. KUH: Circuiti lineari e non lineari, ed. Jackson, Milano, 1991 F. BAROZZI, F. GASPARINI: Fondamenti di Elettrotecnica - Elettromagnetismo, ed.UTET, Torino, 1989 S. BOBBIO: Esercizi di Elettrotecnica, ed. CUEN, Napoli, 1995 M. GUARNIERI – A. STELLA: Principi ed applicazioni di Elettrotecnica – Voll. I-II – Ed, Progetto Padova – Terza ed. 2004 Per alcuni utili aggiornamenti applicativi si segnala anche il testo Giorgio RIZZONI – Elettrotecnica – Principi ed applicazioni – Mc Graw Hill – III Ed. italiana 2013 841170021- pag.8 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 INTRODUZIONE ALL’ELETTROTECNICA DALL’ELETTROLOGIA ALLE APPLICAZIONI CIVILI INDUSTRIALI 841170021- pag.9 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 841170021- pag.10 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 CENNI STORICI - Studi sui fenomeni elettrici nell’atmosfera e sui fulmini 1746 1752 1752 1753 1775 1779 1782 1842 1860 1887 1896 1902 1903 Winkler, J.H. Die Stärke der elektrischen Kraft des Wassers: Breitkopf, Leipzig Franklin, B. Phys.Trans. Roy.Soc. 47, 289 D'Alibard, T.F. Letter to Acad. des Sciences De Romas, J. Memoire...Mem.Acad. Bordeaux Beccaria, G.B. Dell'elettricità terrestre atmosferica a cielo sereno- Turin De Saussure, H.B. Voyage dans les Alpes -Geneva Volta, A.-Del modo di rendere sensibilissima la più debole elettricità sia naturale sia artificiale. Phil.Trans.Roy. Soc. 72, p.237-280 Peltier, A. Récherches sur la cause des phénomènes électriques de l'atmosphère.Ann.Chim.Phys. 4, 385 Thomson, W. (Lord Kelvin) Atmospheric electricity Roy. Instn. Lect. Linss, F. Über einige Wolken- und Lufteletrizität betreffende Probleme, Met. Z. 4,p.345-362 Popov, A.S. J.Russ.Phys.Chem.Soc 28 p.7-9 Heaviside, O. Thelegraphy. I. Theory Encicl. Brit,33, 213-218 Kennelly, A.E. On the evaluation of the electrically conducting strata of the earth's atmosphere. Electr.World, N.Y.,39,473 Walter, B. Ann.Phys.,Leipzig 10,393-407 confronta le scariche elettriche con i fulmini e li collega all'interazione di particelle cariche nell'aria fa riferimento all'accumulo di cariche nelle nubi temporalesche, conduce esperimenti a Filadelfia Conduce esperimenti simili a quelli di Franklin a Marly (Parigi) usando bottiglie di Leida Provoca con un captatore una scarica elettrica di 3 m studia le variazione del campo elettrico in condizioni di bel tempo introduce nuovi metodi di misura (elettrometro d'argento, conduttore mobile) prende in considerazione l'elettrificazione dell'aria a causa della vaporizzazione dell'acqua ipotizza una elettrificazione permanente negativa della terra -costruisce elettrometri a grande sensibilità - propone la registrazione fotografica e l'uso di palloni-sonda - esegue misure sulla polarità della pioggia - introduce il concetto di gradiente del potenziale elettrico naturale - valuta il tempo di rilassamento dell'aria in 10-50 minuti; eppure la terra rimane negativa - per primo rileva oscillazioni a radiofrequenza provenienti dall'atmosfera - quasi contemporaneamente postulano l'esistenza di strati conduttivi nella parte alta dell'atmosfera per giustificare la trasmissione a lunga distanza delle radioonde studia la struttura del fulmine con una camera mobile 841170021- pag.11 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 1905 1911 1916 1920 1926 1927 1932 1953 Langevin, P. Sur les ions de l'atmosphère C.R. Acad.Sci.,Paris 140,232-234 Hess, V.F. Messungen der durchdringenden Strahlen bei Freiballonfahrten, S.B.Akad. Wiss.,Wien 120, 1575-84 Wilson, C.T.R. On some determinations... Proc.Roy.Soc,A,92,555-74 Wilson, C.T.R. Investigation on lightning discharges... Phil.Trans.,A,221, 73-115 Boys, C.V. Nature, Lond,118 749-750 Simpson, G.C. The mechanism of a thunderstorm Proc.Roy.Soc.A,14,376-401 Schonland, B.F.J. Atmospheric electricity dimostra la presenza nell'atmosfera di ioni di grandi dimensioni - attribuisce ai raggi cosmici la principale causa di formazione degli ioni zwei nell'atmosfera; nella parte più alta interviene la radiazione solare, nella parte bassa contribuiscono i fenomeni radioattivi Metheun, London Newman, N.N. Aircraft and lightning - Thunderstorm electricity pp328-334 1955 1957 1958 1980 1990 Clark, J.F. Airborne measurement of atmospheric potential gradient J.Geophys.Res, 62,617-28 Kraakevik, J.H. Electrical conduction and convection currents in the proposphere. Rec.Adv.75-88 - propone un modello di ionizzazione delle particelle d'acqua e di separazione di carica nelle nubi temporalesche - suggerisce che la terra rimane negativa a causa delle precipitazioni negative in tutto il mondo - progetta una camera rotante (fig.1.1.8-9) - introduce l'idea della carica positiva localizzata nella parte inferiore della nube - distingue tra lo strato conduttivo dovuto ai raggi cosmici (elettrosfera) dagli strati di Heaviside di origine solare (ionosfera) studia gli effetti dei fulmini sugli aerei con fusoliera metallica Gli USA pubblicano dati ed esperienze tenute segrete condotte su aeroplani durante la II guerra mondiale - misurano la conducibilità dell'aria sulla Groenlandia e stimano a 300 kV il potenziale dell'elettrosfera - programma NASA sui fulmini sia con rilievi, misure e sperimentazione sia a terra che in volo - primo utilizzo dello Shuttle per lo studio dei fulmini e dei fenomeni atmosferici ad alta quota 841170021- pag.12 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 PROPRIETA’ FONDAMENTALI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI Le equazioni di J. C. Maxwell (1861) in forma integrale E t dl d B n dS dt S (legge dell’induzione elettromagnetica di Faraday-Neumann) E n d Q o (legge di Gauss) B n d 0 (legge di conservazione del flusso) E B t dl J n dS o o t S (legge di Ampère-Maxwell) 841170021- pag.13 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 OPERATORI VETTORIALI FONDAMENTALI A , divA) La divergenza di un campo vettoriale A in un punto P è una quantità scalare e può essere definita (cfr. il teorema della divergenza) con un processo al limite a partire dal flusso del vettore attraverso una superficie chiusa racchiudente P, rapportato al volume definito dalla superficie stessa e facendo implodere la superficie chiusa intorno al punto P. Un campo a divergenza nulla è indivergente o solenoidale. Divergenza ( A , rotA, curl A) Il rotore di un campo vettoriale A in un punto P è un vettore che può essere definito (cfr. il teorema di Stokes) considerando una superficie elementare orientata (es. un cerchio) contenente il punto P ; il modulo del rotore è pari al massimo valore – al variare della giacitura della superficie – della circuitazione lungo l’orlo della superficie stessa, la direzione ed il verso essendo definiti dalla normale alla superficie nella posizione in cui la circuitazione è massima. Un campo a rotore nullo è irrotazionale o non vorticoso. Rotore ( Gradiente f . Il gradiente opera su un campo scalare f(P) ovunque differenziabile: il suo modulo è individuato dalla massima derivata direzionale condotta su ogni retta orientata passante per il punto P, la direzione ed il verso sono dettati dalla retta orientata per cui si ha la massima derivata. Le componenti (ad es. cartesiane) possono generare una forma differenziale esatta (la circuitazione del gradiente lungo una qualsiasi linea chiusa è nulla). Nel caso elettrostatico la funzione f(P) è il potenziale (elettrostatico) ed il suo gradiente è (a parte il segno) pari al campo (elettrostatico). . Si definisce laplaciano vettore di un campo A A ( A) A , A , A . 2 Il gradiente della divergenza è detto laplaciano scalare vettoriale A la quantità 2 2 2 x 2 y z 841170021- pag.14 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 TEOREMI DI HELMHOLTZ – ORTOGONALITA’ - UNICITA’ a) 1. teorema di Helmholtz : ogni campo vettoriale è scomponibile in un campo solenoidale ed un campo conservativo per il lavoro; b) 2.teorema di Helmholtz: assegnata la divergenza ed il rotore di un campo vettoriale C in tutto lo spazio, esso può essere espresso come C A ( P) 1 4 con C(Q) 1 d ; A ( P ) rPQ 4 C(Q) d rPQ c) ortogonalità: l’integrale su tutto lo spazio del prodotto scalare tra un campo solenoidale ed uno conservativo è nullo d) teorema di unicità: se la divergenza ed il rotore di un campo vettoriale sono definiti in tutti i punti interni ad una superficie Σ, e sulla stessa è assegnata la componente normale del campo, il campo è univocamente determinato. 841170021- pag.15 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 EQUAZIONI DI MAXWELL IN FORMA LOCALE E E B t 0 B 0 E B 0 J 0 t Per integrare queste equazioni nello spazio occorre conoscere le “condizioni al contorno” (all’infinito o al finito) e le “condizioni iniziali”. 841170021- pag.16 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 FORZA DI LORENTZ Su ogni carica q dotata di velocità v, in presenza di campo elettromagnetico, agisce una forza F q E v B - Obiettivo 1: Determinazione alla sollecitazione elettrica (stress) agente sulle singole particelle o potenzialmente ad esse applicabile. Ciò ci permetterà di valutare il margine rispetto alle prestazioni nominali ossia alle sollecitazione massime accettabili in condizioni di sicurezza (strength), oppure le condizioni di progressivo collasso del materiale stesso ed i tempi tipici del collasso: un opportuno controllo delle condizioni di lavoro del materiale ne consente una gestione efficace e previene guasti e danni diretti ed indiretti spesso di notevole entità. - Obiettivo 2: Sviluppo di diagnostiche non distruttive, on-line ed off-line, per consentire una ragionevole previsione di vita del materiale e dei componenti di un sistema elettrico. 841170021- pag.17 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 SORGENTI DEL CAMPO ELETTROMAGNETICO B t E 0 E B 0 E B 0 J 0 t Tali equazioni vengono impropriamente chiamate “equazioni di Maxwell nel vuoto”. In generale, esse sono applicabili anche ai domini in cui siano presenti mezzi materiali, descritti da opportune densità di carica “vincolata” ai dipoli elemantari nei fenomeni di “spostamento” elettrico e da opportune densità di corrente “vincolate” al moto degli elettroni intorno agli atomi e responsabili dei fenomeni di diamagnetismo, paramagnetismo e ferromagnetismo. Queste sorgenti “vincolate” determinano degli “effetti” che si andranno a sommare a quelli delle cariche libere e delle correnti libere e di spostamento. 841170021- pag.18 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 CAMPI AUSILIARI Si introducono due campi vettoriali ausiliari: - - il vettore spostamento elettrico, formalmente legato, nel vuoto, al campo elettrico dalla relazione D=ε0 E; si riconosce immediatamente che il vettore spostamento è omogeneo con una densità superficiale di carica e corrisponde alla densità di carica superficiale sull’elettrodo; il flusso dei tubi di D è pari alla carica intercettata sull’elettrodo; il vettore (intensità del) campo magnetico (1) H=B/μ0; si riconosce immediatamente che tale vettore è omogeneo con una densità lineare di corrente e quindi la sua circuitazione definisce una intensità di corrente “concatenata libera” (di conduzione e/o di spostamento). In presenza di mezzi materiali si distinguono le sorgenti vincolate dalle sorgenti libere. I fenomeni di polarizzazione elettrica (dovuto alle cariche “vincolate”) possono essere descritti attraverso il vettore polarizzazione P, inteso come momento risultante per unità di volume dei momenti dei dipoli elettrici intorno al punto in esame. Il vettore polarizzazione, anch’esso omogeneo con una densità superficiale di carica, è quindi legato alla deformazione della materia per effetto delle sorgenti libere. Il campo all’interno della materia risulterà pertanto pari a E Nel caso dei mezzi lineari 1 DP 0 P E D 0 E E r 0 E B viene chiamato (densità di flusso di) induzione magnetica. 841170021- pag.19 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 dove si introduce la permettività del mezzo εr. Il contributo ai fenomeni di magnetizzazione della materia (dovuti alle correnti “vincolate”) può essere considerato un contributo al campo d’induzione magnetico aggiuntivo a quello delle correnti “libere” e può essere descritto attraverso il momento magnetico per unità di volume dei dipoli magnetici intorno al punto in esame (vettore magnetizzazione M) B 0 ( H M) Nel caso dei mezzi lineari B 0 ( H r H) 0 r H dove si introduce la permeabilità relativa μr. 841170021- pag.20 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 Le equazioni integrali di Maxwell possono essere riscritte nel seguente modo E t dl d B n dS dt S (legge dell’induzione elettromagnetica di Faraday-Neumann) D n d Q libera (legge di Gauss) B n d 0 (legge di conservazione del flusso) D H t dl J S libera t n dS 841170021- pag.21 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 Le equazioni locali di Maxwell possono essere riscritte nel seguente modo E B t D libera B 0 H J libera 841170021- pag.22 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 DOMINI DI INDAGINE Domini illimitati o semillimitati ( con condizione di regolarità all’infinito2 ): 1) spazio libero e sorgenti distribuite (plasmi quiescenti, elettrosfera e magnetosfera, aurore boreali, force-free fields) 2) spazio libero e sorgenti “concentrate” (es. cariche “quasi puntiformi” o cariche superficiali su elettrodi sferici o cilindrici isolati) Domini o sottodomini limitati: (condizioni di continuità e/o di raccordo sui valori dei campi): 1) elettrodi o terminali di dispositivi elettrici 2) materiali non omogenei, interfacce 2 Il campo elettrico e quello magnetico, e le corrispondenti densità di energia, devono tendere a zero all’infinito (come 1/r o 1/r 2) 841170021- pag.23 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 ESEMPI DI DOMINI ILLIMITATI 841170021- pag.24 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 simulazione di force-free fields sul sole F v B J B 0 quindi B 0 J B B 0 B B B 2 B B 841170021- pag.25 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 ELETTROSFERA Heaviside layers (ionosphere) (+) Equalizing layer (electrosphere) Heaviside layers (ionosphere) 50 km clouds balloons 22km 0.2-15 km (-) 841170021- pag.26 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 AURORA AUSTRALE Immagine NASA – Satellite Image (2005) AURORA BOREALE (Norvegia, 2011) 841170021- pag.27 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 Rilievi sperimentali (Boys, 1927) 841170021- pag.28 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 DIDATTICA (DIETI UNINA - SALA ALTA TENSIONE, 2010) 841170021- pag.29 G. Lupò – Corso di Elettrotecnica – Ing. Aerospaziale – II semestre AA 2014/15 841170021- pag.30