TEATRO DELLE BRICIOLE SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI con il sostegno di COMUNE DI PARMA MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI REGIONE EMILIA - ROMAGNA PROVINCIA DI PARMA FONDAZIONE MONTE DI PARMA U N P OS T O PE R I R AG AZ ZI 09.10 Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti in coproduzione con Massalia Théâtre des Marionnettes di Marsiglia Eventi Prosa Festival Verdi 2009 FANGO liberamente ispirato al “Macbeth” di W. Shakespeare drammaturgia Bruno Stori, Gianfranco Tondini, Jean - Pierre Ostende, Letizia Quintavalla regia e scene Letizia Quintavalla con Salvatore Arena, Paola Crecchi, Claudio Guain cantante Bernardo Lanzetti rielaborazione e musiche originali Alessandro Nidi scuola secondaria di primo (a partire dai 13 anni) e secondo grado 19- 20-21-22 ottobre, ore 11 In occasione del Festival Verdi 2009 il Teatro delle Briciole riallestisce Fango, il racconto di un uomo che uccide per diventare re, di una donna forte che dà consigli sbagliati, dove si racconta di streghe che rivelano ciò che gli uomini forse già conoscono dentro di loro…ma soprattutto Fango racconta, non una storia, ma un clima: il teatro è il luogo dove si concretizzano atmosfere e metafore, un clima appunto nel quale ci si immerge fino al collo per uscirne cambiati “…per imparare a leggere sulla faccia ciò che la mente costruisce.” Proseguendo il cammino di rilettura dei classici a partire da Un bacio…un bacio ancor…un altro bacio, il Teatro delle Briciole, in Fango, affrontando il tema del delirio del potere e del rapporto che l’individuo ha con esso, incrocia di nuovo Shakespeare e Verdi per fare dell’opera l’oggetto di un racconto incastonato in una struttura circolare, quasi circense, che raccoglie al proprio centro un’enorme distesa di fango: l’elemento materico che riassume il clima di tale favola macabra dove per un po’ il potere vince.. AGGIUNGERE MUSICA Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti CON LA BAMBOLA IN TASCA da Vassilissa la bella di Afanasiev testo Bruno Stori regia Letizia Quintavalla con Laura Magni scuola dell’infanzia e primaria (fino ai 7 anni) – capienza limitata 3-5-9 novembre ore 9.30 e 11 4-6 novembre ore 10 23-26 novembre ore 10 24-25 novembre ore 9.30 e 11 Ispirato alla celebre favola russa di Afanasiev “Vassilissa la bella”, Con la bambola in tasca ha segnato la storia del teatro ragazzi per il particolare ed emozionante gioco di relazione che si crea tra una bambina “catturata” dal pubblico e l’attrice in scena. La struttura dello spettacolo è semplicissima: un’unica attrice, un tappeto rosso come un cerchio magico nel quale sviluppare l’azione, un fondale dipinto con lingue di fuoco. Protagoniste dello spettacolo sono la Baba Jaga, una sorta di strega/donna/madre, che muove la bimba alle azioni e la bambola, regalata alla protagonista dalla mamma, una “voce interiore” che non la abbandona mai. Gli altri bambini assistono alla storia vicini, molto vicini alla casa della strega, in uno spazio delimitato dal magico cerchio rosso. Nello spettacolo, pensato appositamente per un numero limitato di spettatori, sono racchiusi tutti gli elementi che hanno contraddistinto in questi anni la poetica del Teatro delle Briciole: l’attenzione per il pubblico e lo spazio scenico, la forte presenza di oggetti di scena semplici, “ancestrali”, ma che possono moltiplicarsi grazie all’esercizio della fantasia e dell’immaginazione, la forte relazione tra materia e musica, il teatro come iniziazione. Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti PINICORILLO prima nazionale testo e regia Bruno Stori con Piergiorgio Gallicani, Morello Rinaldi scuola dell’infanzia e primaria (fino ai sette anni) 11-12-13-16-17 novembre ore 10 20 novembre ore 11 nell’ambito del Festival Zona Franca 1-2-3 dicembre ore 10 Un nuovo spettacolo del Teatro delle Briciole rivolto ai più piccoli diretto da Bruno Stori. In una messinscena minimalista si racconta la storia di un bambino. Un bambino così piccolo che nessuno riusciva a vederlo. Tutto, per Pinicorillo, è un intreccio di curiosità e di paura. Tutte le cose del mondo possono trasformarsi in una terribile minaccia. Il giardino dietro la casa è un’inestricabile foresta. Una innocua gallina nell’aia diventa un formidabile mostro, che può inghiottirlo inavvertitamente insieme a un chicco di grano. Pinicorillo è attratto da quel mondo grande e terribile. Per questo disobbedisce alla madre, per questo esce di casa, attraversa l’erba, guarda gli animali, vede le forme della realtà, i colori, annusa gli odori. È allora che una mucca lo inghiotte. Così inizia il viaggio di Pinicorillo. Un viaggio lungo il quale viene sballottato, trascinato, ma riesce anche a lasciarsi andare. A volte lo spazio si allarga, a volte diventa angusto. E l’uscita non può avvenire se non attraverso un pertugio spiacevole, ma necessario. Lo spettacolo racconta la potente, essenziale metafora di una nuova nascita. Pinicorillo ha bisogno di rientrare nella pancia della mucca per cambiare la sua condizione di essere invisibile, per diventare grande. Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti UN FANTASTICO POSTO PER PROVARE dal Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare ideazione e regia di Roberto Abbiati con Matteo Bonanni, Andrea Carabelli, Claudio Guain scuola primaria (a partire dagli otto anni) e secondaria di primo grado 10-11-12-13 novembre ore 10 Roberto Abbiati firma la regia del nuovo spettacolo del Teatro delle Briciole Un fantastico posto per provare. Dopo Girafe e Una tazza di mare in tempesta l’ispirazione per questo spettacolo giunge da “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare e in particolare, tra le innumerevoli storie che si intrecciano nella commedia, da quella che ha per protagonisti i “comici”, i sei artigiani che compaiono all’inizio della seconda scena e devono allestire uno spettacolo per festeggiare il matrimonio tra il duca d’Atene e la regina delle Amazzoni. Stranissime figure di emarginati, di ultimi. Abbiati reinventa, riscrive le loro prove per la recita davanti alla corte di Teseo. Nel Sogno la compagnia di artigiani, senza esserne consapevole, viene umiliata per la sua imperizia e rozzezza nel recitare. Shakespeare la fa percepire solo al pubblico. L’ idea da cui nasce lo spettacolo è di farla vivere anche a loro. Una sorta di umiliazione e “redenzione”. La compagnia dei comici si muove nello spettacolo in un futuro prossimo immaginario, in una township africana, un sottobosco urbano di periferia tra bidoni e immondizia. Un mondo di confine dove si incontrano la Corte di Atene, le fate, gli elfi e i comici. Escono dalla spazzatura, ognuno con un doppio che si porta dietro, una maschera, una marionetta che fa agire e parlare, con manovelle nella testa, un megafono nella pancia, armati di bizzarri aggeggi tecnologici. Un teatro di marionette futuriste manovrate con manopole, dove trova posto anche una creatura metà orso e metà tostapane, e dove Puck, il folletto più famoso del Sogno, è un simpatico bambino strafottente che parla da uno schermo. Compagnia Rodisio L’INVERNO. LA STORIA D’AMORE DI CATERINA E IVO prima nazionale di Manuela Capece e Davide Doro con Rosita D’ Aiello e Davide Doro in collaborazione con Teatro delle Briciole scuola dell’infanzia e primaria (fino ai sette anni) 16-17 novembre ore 10 20 novembre ore 9.30 nell’ambito del Festival Zona Franca Dopo Il lupo e la capra e Storia di una famiglia, la compagnia Rodisio affronta una nuova produzione per il pubblico dei più piccoli. L’inverno è un’opera danzata, dove la musica, le parole, e la danza si accompagnano, si sostengono, s’incalzano. Che comincia quando l’inverno è appena finito, quando comincia la primavera. E che dovrà resistere fino alla primavera seguente. Quando Caterina e Ivo si videro per la prima volta erano uno di fronte all’altra. Tutti e due stavano mangiando un bignè alla panna. Non smisero di masticare. Ora ballano, ballano innamorati. Ballano fino a che arriva l’estate, un’estate calda e bella. Poi in autunno decidono di partire per un viaggio. E continuano a ballare, fino a che le foglie cadono dagli alberi, fino a che arriva il freddo, fino a che un giorno comincia a nevicare. Caterina e Ivo continuano a ballare, innamorati, anche quando arriva l’inverno. Ed è in inverno che, ad un certo punto, lui si volta e lei non c’è più. Lui la cerca, si dispera, ma lei non c’è più. Ma non il freddo e nemmeno la neve ferma Ivo, che la cerca e continua a cercarla. AGGIUNGERE FRASE La Casa Incierta (Spagna) SE TU NON FOSSI NATO prima nazionale regia e drammaturgia Carlos Laredo idea e direzione musicale Mikhail Studyonov con Clarice Cardell, David Puig, Fernanda Cabral, Inma Nieto pianista Mikhail Studyonov, Tatina Studyonova scuola dell’infanzia – capienza limitata 19 novembre ore 9.30 e 10.30 nell’ambito del Festival Zona Franca Skappa (Francia) 10 MILLIONS DE KM2 prima nazionale regia Isabelle Hervouët con Paolo Cardona, Annette Scheibler, Fabrizio Cenci coproduzione scuola primaria 19 novembre ore 10.30 e 14.30 nell’ambito del Festival Zona Franca Per terra un quadrato. Attorno il mondo, interpretato dagli spettatori. Un musicista suona una chitarra e aziona un proiettore che anima il quadrato di colori, disegni, scritte, pensieri, foto e luci. In questo spazio due attori, un uomo e una donna, si confrontano su alcune questioni fondamentali della vita, ma non parlano la stessa lingua. 10 millions de km2 prodotto da Skappa, una compagnia bilingue franco italiana in coproduzione con una compagnia bilingue tedesco spagnola, presenta uno spettacolo sulla lingua straniera, sulla capacità di comprendersi, sulla disponibilità a capire una cultura diversa dalla nostra, accompagnandolo da una ricerca sulla proiezione d’animazione e di fotografie che associa disegni, foto proiettabili al suolo. Compagnia Mosika/Teatro dell’Argine UN PAESE DI STELLE E SORRISI di e con Judith Moleko e Victorine Mputu Liwoza Vincitore Premio SCENARIOinfanzia 2008 scuola primaria (a partire dagli 8 anni) e secondaria di primo grado 20 novembre ore 14.30 nell’ambito del Festival Zona Franca Questa è la storia di una madre africana che parte dal proprio paese, il Congo, lasciando tutti gli affetti, i genitori, i fratelli, i cugini, ma soprattutto la figlia. E’ anche la storia di una figlia che resta nel proprio paese sognando di poter raggiungere sua madre. Due donne: una racconta lo sradicamento e le difficoltà incontrate in un paese tanto diverso dal proprio per cultura e tradizioni; l’altra racconta l’impossibilità di vivere in un luogo devastato dalle guerre, dalla fame e dalla povertà. Due figure femminili per parlare del valore incancellabile degli affetti familiari. Attraverso missive che viaggiano come aereoplanini di carta e note di canzoni popolari africane capaci di evocare un mondo solo all’apparenza lontano, si dipana una minuscola storia che ha al proprio centro i grandi sentimenti della perdita e dell’attesa. Una storia che prova a raccontare con discrezione la forza straordinaria di un legame vissuto “da lontano”. La luna nel letto/Casarmonica SENZA PIUME regia Damiano Nirchio direzione musicale e musiche originali eseguite dal vivo Mirko Lodedo con Anna Maria de Giorgio, Mirko Lodedo, Damiano Nirchio, Tea Primiterra scuola primaria e secondaria di primo grado – capienza limitata 21 novembre ore 10 nell’ambito del Festival Zona Franca Senza Piume è una fiaba moderna, che racconta l' avventura di una ragazzina che si ritrova a fare un incredibile viaggio in mezzo alle assurdità della gente comune, accanto ad un “nobile cavaliere che sa volare” che altri non è che un matto fuggito dal manicomio. La piccola protagonista si scontra con le cose quotidiane scoprendo, attraverso lo sguardo innocente del suo compagno di viaggio, la grande follia delle cose normali e che tutto può essere guardato con occhi diversi e trasformato in qualcosa di diverso. La storia ha come cornice drammaturgica la bottega di un rigattiere inventore e del suo aiutante combinaguai; una coppia un po' clownesca che diventa il motore dell'azione scenica: come nel cinema muto, lo spettacolo scorre senza parole guidato dalla musica di un pianoforte e da macchine sceniche che muovono illustrazioni e didascalie. La scelta di utilizzare i linguaggi della musica e delle immagini illustrate risponde alla necessità di parlare all'immaginario dello spettatore in modo più diretto attraverso le emozioni. Infatti Senza Piume nasce anche dal bisogno di raccontare al pubblico dei più piccoli e delle loro famiglie la malattia mentale e il contesto umano in cui essa nasce, cresce e muore. E’ una sfida, una ricerca di forma e linguaggio per cercare di trasmettere poche ma fondamentali coordinate sull’esistenza di chi soffre di un disagio, quello psichico, ancora poco conosciuto e accolto nella nostra comunità. Teatro CREST LA STRADA DELLE TARTARUGHE prima nazionale testo e regia Maria Maglietta con Elena Giove, Paolo Gabello, Daniele Lasorsa, Sandra Novellino, Annabella Tedone, Luigi Tagliente scuola secondaria di primo grado 21 novembre ore 11.30 nell’ambito del Festival Zona Franca Lo spettacolo racconta di Michele e di altri tre giovani, Vito un amico d’infanzia, Sara la ragazza di cui Michele è innamorato, e Luli un giovane albanese conosciuto per una rissa in discoteca. Quattro esistenze, quattro inquietudini, il bisogno di sfidare il mondo e attraversare, rischiando tutto, la maledetta soglia della giovinezza. L’amicizia, i progetti, l’amore, le delusioni sembrano essere intrappolati nello scorrere di un tempo quotidiano, affollato di modelli che troppo in fretta perdono la loro maschera seduttiva, e disegnano un orizzonte stretto, a volte vuoto, dai contorni sfuggenti. Il bar diventa luogo di ritrovo, un posto dove incontrarsi, parlare, dove scoprirsi diversi, dove sognare la possibilità di tracciare strade oltre la linea dell’orizzonte. Ma le strade sono confuse, si sovrappongono, sbandano fino a portare i giovani viandanti verso un vicolo cieco, dove ci si gioca in un sol colpo tutta la partita del cambiamento e dell’esistenza. La strada sembra correre verso un precipizio e starà a ciascuno di loro trovare un modo per saltare il baratro e salvarsi o definitivamente perdersi. Il nuovo spettacolo diretto da Maria Maglietta vuole mettere un piede leggero nel territorio incerto del mondo giovanile e permettere alle storie, ai conflitti, alle incertezze, agli smarrimenti, ma anche ai sogni, alle speranze, di emergere, di raccontarsi. Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione SCROOGE ballata per attori e ombre da Canto di Natale di Charles Dickens progetto drammaturgico Fabrizio Montecchi, Alessandro Nidi, Bruno Stori testo Bruno Stori regia e scene Fabrizio Montecchi musiche e canzoni Alessandro Nidi con Giuseppe Fraccaro, Candida Nieri, Gino Paccagnella, Michele Radice scuola primaria 27 novembre ore 10 Teatro Gioco Vita e Teatro delle Briciole uniscono le loro sensibilità ed esperienze artistiche per uno spettacolo nel quale musica, teatro d’ombre e teatro d’attore si confrontano sulla scena. La storia di Scrooge, avaro e misantropo riccone nato dalla fantasia di Dickens, è universalmente conosciuta. Scrooge è un perfetto prototipo di uomo avido ed egoista, cieco e insensibile di fronte ai mali del mondo, ma anche un esempio edificante di uomo in lotta con una lacerante presa di coscienza. I viaggi nel passato, nel presente e nel futuro nei quali gli spettri lo conducono nel suo notturno incubo natalizio sono le dolorose e necessarie tappe verso una matura consapevolezza del suo essere nel mondo. Anche se libero dagli eccessi moralistici del racconto dickensiano Scrooge non rinuncia a parlarci di tutto questo: della grande responsabilità che il nostro essere nel mondo comporta. Lo spettacolo sceglie un tono ironico e canzonatorio perchè permette quella distanza critica a cui oggi non si può rinunciare nel raccontare una storia come questa ma, nello stesso tempo, permette di accentuare il carattere di “parabola morale”. Si è scelto di mettere in scena una ballata con musica e canzoni per dare ancora più forza ai tremendi interrogativi che questa storia pone e per evidenziarne la sua assoluta universalità. Si è scelto di raccontarla con attori e ombre. Gli attori perchè testimonino del qui e ora della storia, della sua profonda umanità e attualità; le ombre perché conducano, come lo stesso Dickens immaginava, nei tortuosi e misteriosi viaggi di Scrooge nel tempo e nello spazio: veri e propri viaggi in mondi d’ombre. Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti IL PINGUINO SENZA FRAC ispirato all’opera di Silvio D’Arzo testo e regia Letizia Quintavalla con Salvatore Arena, Beatrice Baruffini, Agnese Scotti scuola dell’infanzia (a partire dai 4 anni) e primaria (fino ai 7 anni) - capienza limitata 15-17 dicembre ore 10 e ore 14.30 16-18 dicembre ore 10 Lo spettacolo, liberamente ispirato all’omonimo racconto per ragazzi scritto da Silvio D’Arzo, autore nato nel 1920 a Reggio Emilia e morto prematuramente nel 1952, racconta l’avventura di un piccolo pinguino in un caparbio percorso di conoscenza fatto di esperienza e di coraggio. E’ la favola di Limpo, un povero pinguino nato senza frac che, deciso ad acquistarne uno, si avventura tra i ghiacci, superando burrasche, incontrando foche, un grande orso, trichechi, gabbiani, renne e uomini. Dopo tante esperienze e con tante domande in testa ancora senza risposta, Limpo torna a casa da Mamma e Babbo pinguino per scoprire, con grande sorpresa, di possedere finalmente un bellissimo frac. Ambientato nelle gelide e rarefatte atmosfere polari, lo spettacolo si avvale delle immagini di Abel Herrero, artista cubano che, per questa messinscena, ha creato appositamente scenografie che si susseguono scandendo il ritmo del racconto. Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti UN BACIO…UN BACIO ANCOR… UN ALTRO BACIO di Letizia Quintavalla, Bruno Stori regia Letizia Quintavalla, Bruno Stori con Paola Crecchi, Claudio Guain, Morello Rinaldi scuola secondaria di primo e secondo grado – capienza limitata 15-16 dicembre ore 10 17-18 dicembre ore 11 Liberamente ispirato all’Otello di Shakespeare e Verdi, lo storico spettacolo del Teatro delle Briciole. Il celebre testo raccontato in una arena da un sordo, un cieco e una muta. Possono tre derelitti raccontare una storia così grande come quella di Otello? Pare proprio di sì. La cieca gelosia di Otello, la sorda invidia di Jago e la muta innocenza di Desdemona. Quali migliori interpreti! Il tema dello spettacolo sono i SENTIMENTI trattati come la sola materia, immutabile storica, reale e immediatamente riconoscibile dagli spettatori. In particolare, qui si parla dell’amore, della gelosia, dell’invidia attraverso sentimenti spettacolarizzati e passioni esibite. Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus FAVOLOSOFIA N°1. LA FAVOLA DEI CAMBIAMENTI di e con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci scuola primaria 11-12 gennaio ore 10 Eletto migliore spettacolo al Festival “Giocateatro Torino 2008” e miglior progetto produttivo da “Eolo Awards 2009” per aver avvicinato, attraverso il teatro, i piccoli spettatori alle problematiche fondamentali della vita, Favolosofia N°1. La favola dei cambiamenti è un viaggio teatrale, comico e filosofico, sull’esperienza dei cambiamenti. Prima tappa di “Progetto Favole Filosofiche” lo spettacolo vede in scena due personaggi favolosi e divertenti che invitano il pubblico dei ragazzi ad interagire durante il racconto e a condividere i pensieri stimolati dalle loro avventure. Due mendicanti, uno cieco e l’altro zoppo, che decidono di cercare nuove strade e miglior fortuna. Capovolgimenti, conflitti, risate, accompagnano una riflessione aperta sul tema del cambiamento, uno dei primi problemi che la filosofia affronta fin dalle sue origini. Lo spettacolo diventa una “favola filosofica” perché induce a fare domande più che a trovare risposte, a interrogare per comprendere. Questo è l’obiettivo che Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci si propongono di realizzare con il “Progetto Favole Filosofiche”: un incontro tra il teatro e la filosofia per bambini, per avvicinare i più giovani e gli adulti al piacere di “pensare” insieme. Teatro Gioco Vita CIRCOLUNA di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi con Elena Griseri e Tiziano Ferrari regia e scene Fabrizio Montecchi scuola dell’infanzia – capienza limitata 19-20-21-22 gennaio ore 9.15 e 10.30 Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che utilizza un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni incredibili e fantastiche. Saranno Lucetta e Achille a tradurre lo strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti, a dipanare i fili di una storia, allo stesso semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence fino alla fine. Circoluna è uno spettacolo “naïf”, dove coloratissime e strambe figure dialogano sulla scena con attori e ombre corporee dando vita ad un universo di relazioni dove non c’è limite al possibile. Il tutto in un moltiplicarsi di situazioni talora comiche, talora paurose, in una girandola di piccoli avvenimenti straordinari. Uno spettacolo di una semplicità complessa, dove l’ombra acquista una sua umanità e diventa personaggio capace di parlare ai bambini. ITC Teatro dell'Argine LA STRADA DI PACHA con Gigi Gherzi regia Pietro Floridia e Gigi Gherzi scuola secondaria di secondo grado 22 gennaio ore 10 Sedie bruciate, un baule, conchiglie, latte arrugginite, gabbie per topi, divise da soldato. È il "museo" di Pacha, è la strada che ha percorso, fatta delle sue cose. Pacha è una donna che vive in Nicaragua, in uno degli infiniti barrios poveri del mondo. Ha raccontato la sua storia, fatta della felicità e dell'orrore di una vita dentro la strada, a Gigi Gherzi, che con lei ha attraversato i mercati, i terminali degli autobus, i barrios di Managua, pieni delle storie e delle umanità che li popolano. Lo spettatore sale sul palco, dove incontra gli oggetti di Pacha. A ogni oggetto è legato un quaderno con un interrogativo a cui lo spettatore può reagire lasciando un proprio pensiero, una prima risposta regalata allo spettacolo. E il gioco può iniziare. L'attore entra in scena. È venuto a raccontare del viaggio di Pacha. È venuto a raccontare del nostro mondo, riscoperto grazie a sguardi che arrivano da lontano. E lo fa partendo dalle tracce lasciate dagli spettatori, dalle loro riflessioni e dalle loro parole. Ogni replica un'esperienza diversa, niente testo fisso, ogni replica storie, aneddoti, personaggi diversi, ogni replica una piccola comunità di spettatori-autori vive una festa, inventa un rito, percorre un pezzo di cammino insieme. IL GIORNO DELLA MEMORIA Marta Cuscuna’(Ronchi dei Legionari - Gorizia)/ Operaestate Festival Veneto/ Centrale Fies E’ BELLO VIVERE LIBERI! Ispirato alla biografia di ONDINA PETEANI Prima staffetta partigiana d'Italia deportata ad Auschwitz N. 81 672 Vincitore Premio Scenario Ustica 2009 ideazione, drammaturgia, regia e interpretazione Marta Cuscunà scuola secondaria di secondo grado 30 gennaio ore 11 Un progetto di teatro civile per un'attrice, 5 burattini e un pupazzo. È bello vivere liberi! è uno spettacolo per liberare la Resistenza dal grigiume della retorica e per restituire all'idea di antifascismo la luce e l'entusiasmo che la accompagnarono anche nelle situazioni più difficili. È bello vivere liberi! è l’ultima frase che Ondina Peteani ha scritto a poche settimane dalla morte, quando, in ospedale, il medico le chiese di scrivere, a occhi chiusi, la prima frase che le fosse venuta in mente. Ondina è stata definita da alcuni storici “prima staffetta partigiana d’Italia”, per la precocità del suo impegno nella lotta di Liberazione. La sua storia attraversa gli anni del fascismo, viene segnata in modo indelebile dalla detenzione ad Auschwitz e continua nel dopoguerra, come ostetrica e organizzatrice culturale e politica. Lo spettacolo si ispira alla prima parte della vita di Ondina fino alla liberazione dai campi di concentramento e mette in luce alcune particolari tematiche: il contributo fondamentale apportato dalla Resistenza femminile all’emancipazione della donna; i sogni di libertà, gli ideali di pace e fratellanza dei giovani che aderirono al Movimento di Liberazione; l’incubo della deportazione nazista e la sopravvivenza nei lager. Lo spettacolo sceglie di raccontare questa storia con un linguaggio insolito che mescola espressioni artistiche differenti quali il monologo civile, i burattini, il teatro di figura. Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti SCHOLÉ (titolo provvisorio) prima nazionale di Bruno Stori, Letizia Quintavalla con Bruno Stori e Agnese Scotti scuola secondaria di primo e secondo grado 5-8 febbraio ore 10 9-10 febbraio ore 11 Dopo I grandi dittatori e Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta, il “Progetto Politoi” del Teatro delle Briciole prosegue con due spettacoli dedicati alla conoscenza e alla scuola, pre-condizioni fondamentali per una società democratica. Dopo I saputoni o lo stupore del conoscere, che affrontava, rivolgendosi ai più piccoli, il tema dell'apprendimento sensoriale e dell'incontro-scontro con l'altro, base della crescita e della creatività, debutta Scholé, a continuare idealmente questo percorso mettendo al centro la relazione circolare tra insegnare e imparare, tra maestro e allievo. Lo spettacolo vuole indagare l’origine della scuola, capire, attraverso un dialogo vivace con gli spettatori, come si è formata e quali siano le sue peculiarità. Lo spunto nasce dall'idea di “scholé”: la scuola degli antichi greci, fondata su materie quali la musica, la matematica e la poesia. Una scuola che si svolgeva nel tempo dell'ozio, la scuola del tempo libero dagli impegni come il lavoro o la guerra. Accademia Perduta Romagna Teatri IL PIFFERAIO MAGICO di Claudio Casadio, Giampiero Pizzol, Marina Allegri regia Claudio Casadio con Maurizio Casali, Mariolina Coppola scene Maurizio Bercini scuola primaria 15 – 16 febbraio ore 10 C’è un patto segreto tra il Signore dei topi e il Re della città di Hamelin. I topi sono ingordi di cibo e il Re di monete d’oro. Per questo è avvenuta la grande e terribile invasione… La tranquilla città di Hamelin è governata da gente avida e corrotta, pronta a sacrificare la città per arricchirsi. I topi sono dappertutto: nei letti e sui soffitti, nei cassetti e sui piatti; il cuoco li trova in cima alla torta, le lavandaie in mezzo al bucato. La città cade in rovina… la peste dilaga…. La figlia del Re, ignara di tutto, supplica il padre di trovare una soluzione. Si affiggono bandi e giungono, come in una fiera, Imbonitori, Inventori, Ammazzaratti… ma tutto è inutile. Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin. Ma il magico Pifferaio, per catturare l’enorme Capo dei topi, ha bisogno dell’aiuto dei bambini. Sette di loro, come le sette note del suo flauto, potranno finalmente liberare la città per sempre. E, alla fine, nella gabbia da circo, resterà l’esemplare più raro di tutta la razza topesca che i due attori girovaghi condurranno sulle piazze, narrando ogni volta, al suono della fisarmonica, l’antica e affascinante leggenda del Pifferaio di Hamelin. Non solo una fiaba, dunque, ma un gioco di rime, di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà si mescolava alla fantasia. Uno spettacolo magico e divertente che conduce il pubblico dei bambini ad una riflessione profonda sull’importanza dell’onestà di chi governa un paese. Gli attori, accompagnati in scena da musiche eseguite dal vivo, danno vita ad innumerevoli personaggi in una scenografia che, come una scatola magica, si trasforma, dando vita a suggestive ambientazioni e continue sorprese. Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti CYRANO prima nazionale liberamente tratto da Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand di e con Paola Crecchi collaborazione Piergiorgio Gallicani scuola primaria (a partire dagli 8 anni) 22-23-24-25-26 febbraio ore 10 16-17 novembre ore 10 (prove aperte) La storia di Cyrano potrebbe essere raccontata come una favola ad un pubblico in erba; una favola dove il protagonista è un eroe che combatte contro le ingiustizie, una storia d’amore con una morale: la bellezza dell’anima vince quella del corpo. Paola Crecchi dopo la rilettura de La Bella addormentata in Allo scader del secolo pensa per la nuova produzione del Teatro delle Briciole ad una favola raccontata mescolando il teatro d’attore e il teatro d’animazione. Cyrano nonostante il suo carattere passionale, spavaldo e ribelle è un personaggio dolce e poetico, in lui convivono i due aspetti dell’anima: il maschile, quando attraverso la sua spada sfoga la rabbia, la fisicità, il combattimento e il femminile quando attraverso la sua penna scrive poesie. L’idea dello spettacolo poggia su questo dualismo tra maschile e femminile. Come in Allo scader del secolo l’azione si svolgeva in una camera da letto completamente bianca dove giaceva in una culla La Bella Addormentata, anche in Cyrano ci troviamo in una camera da letto. Un “teatro da camera” per intimi, dove la narrazione può essere sussurrata e i segreti dell’intimo svelati a pochi…..per volta! Ma in più repliche! Teatro dell’Archivolto MA CHE BELLA DIFFERENZA. LA DIVERSITÀ SPIEGATA AI BAMBINI tratto da “Una bella differenza” di Marco Aime drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino scuola primaria (a partire dagli 8 anni) e secondaria di primo grado 2-3 marzo ore 10 Dall’attenta analisi di Marco Aime, fine e curioso antropologo, nasce un percorso di conoscenza e di informazione sulla diversità, dedicato ai ragazzi. Un monologo, una conferenza spettacolo che attraverso storie di paesi vicini e lontani vuole far comprendere ed accettare l’importanza della diversità. Proseguendo il percorso iniziato con Il razzismo spiegato a Lucia, che ha riscosso in questi anni molti successi, questa nuova produzione, cerca di rispondere ad una problematica sempre più attuale: accettare chi è diverso da noi. Partendo perciò da riferimenti antropologici, con oggettività, analizza le diversità, al fine di ribadire una volta per tutte che tutti siamo diversi e che ciò è molto bello. Fondazione Sipario Toscana GIOCO! Liberamente ispirato al racconto “La palla e la bambola” che non è ancora stato scritto di Fabrizio Cassanelli e Guido Castiglia regia Fabrizio Cassanelli con Chiara Pistoia e Federico Raffaelli scuola primaria 10-11 marzo ore 10 Chiara gioca col suo corpo, con lo spazio, con la musica, con le parole e … con un mondo rotondo, un mondo senza spigoli, un mondo fatto di sogni, serenità e qualche paura: Chiara gioca con la sua fantasia e con la genuinità dell’animo infantile. Gioco! è uno spettacolo che stimola la fantasia dei bambini in un inarrestabile susseguirsi di immagini, nelle quali i protagonisti sono una palla e una bambola, gli emblemi universali del gioco. La prima rappresenta tutto ciò che è vitale, la seconda tutto ciò che appartiene al simbolico. L’incontro con la bambola, miniatura della persona, produce una variazione nella quale oltre al piacere del movimento entrano in campo le storie, la riflessione, i pensieri, i giochi di parole, di ruolo e la produzione di immagini fantastiche: “facciamo finta che io ero…” Certo, di per sé, una palla e una bambola, se non vi fosse qualcuno che li anima, sarebbero oggetti senza vita. Ecco allora un Corpo e una Voce che, scena dopo scena, scoprono con esse nuove e insolite relazioni, in un continuo gioco di trasformazioni. Molti linguaggi (danza, parola, immagine, musica) entrano in questa creazione che si alimenta della capacità dell’infanzia di fare ipotesi e produrre visioni. Teatro del Canguro/Nautai LA FAVOLA DI AMLETO ideazione e regia Gigi Tapella testo e drammaturgia Miriam Bardini, Gigi Tapella in scena Miriam Bardini, Martina Raccanelli, Andrea Caimmi, Domenico Desiderio Pinto scuola secondaria di primo grado 17-18 marzo ore 10 Nautai Teatro continua con questo spettacolo la ricerca sulla scrittura shakespeariana iniziata con Giulietta e Romeo - la piccola storia e proseguita con Tempeste. Per La favola di Amleto il lavoro della compagnia si concentra sulle relazioni generazionali che sono presenti nell’opera di Shakespeare e che ne costituiscono il suo intreccio utile e fondamentale per confrontare il contenuto dell’opera con la quotidianità che ci circonda. Da molti anni Nautai elabora una scrittura teatrale attenta alle contraddizioni della vita quotidiana, nel tentativo d’attualizzare il linguaggio della scena e avvicinare lo spettatore alla vita del teatro e alla sua anima dissacratrice. In questo senso lo spettacolo ricostruisce l’opera shakespeariana tenendo conto dello spazio teatrale in cui è rappresentata: il pubblico/attore, ripercorre l’opera dal palcoscenico alla platea, osservando lo spettacolo dagli spazi non “deputati”, offrendo così un’occasione di confronto e dibattito su differenti aspetti della tragedia, spiati e osservati dal retroscena. Lo spettacolo parte da un antico racconto in cui si narra di un albero attorno al quale il popolo si sedeva a parlare con i morti. Morti e vivi insieme riuniti in una grande assemblea nella quale si affrontavano i problemi della vita, si discuteva del passato e del presente, di ciò che era giusto o meno. Ma questa armonia che conferiva al popolo forza e coraggio non piaceva al sovrano e allora un giorno... Una storia che introduce nel cuore del dramma di Amleto, una metafora dai risvolti oscuri che mette in luce la corruzione e la menzogna, dove il ritorno dei morti testimonia la forza del passato che viene ad indicare la strada della verità e a smascherare l’inganno.. Il progetto “Il sogno di Amleto” prevede anche un laboratorio teatrale dal titolo “Canto di ghiaccio” finalizzato al coinvolgimento di un gruppo di giovani spettatori che diventeranno parte attiva dello spettacolo stesso. Latoparlato/Claudio Milani L’ALBERO di Claudio Milani testo Francesca Marchegiano, Claudio Milani con Claudio Milani e Elena Gaffuri scuola dell’infanzia 22-23-24-25-26 marzo ore 10 Dopo lo spettacolo I racconti di Gloria, Claudio Milani presenta il nuovo spettacolo L’Albero. In questa storia ci sono un Regno e un Bosco. Nel Regno c’è un principe, nel bosco c’è un Albero Magico. Per essere incoronato Re, il principe dovrà riuscire a raggiungere l’Albero Magico, superando tre difficili prove. Ad ostacolarlo, ci saranno: il cugino invidioso, la perfida zia e la Strega, eterna padrona del Bosco. L’eroe affronterà ogni prova con vigore, coraggio e saggezza, dimostrando che la vittoria non sta nel premio d’oro finale, ma nella forza e fiducia che troverà in se stesso alla fine di tutto il percorso. Lo spettacolo affronta il tema dell’inizio e la fine di ogni esperienza, partendo dal breve ciclo di un giorno, fino a quello della vita e la morte. Il grande Albero, elemento maestoso e poetico al centro del palco, accompagnerà i bambini nella comprensione di questa delicata tematica, dimostrando, con il ciclo delle stagioni, che il tempo passa e che la morte è sempre preludio a una rinascita. Compagnia Il Melarancio MAMMA DI TERRA di e con Tiziana Ferro e Vanni Zinola regia e movimenti Mariachiara Raviola Cappella dei Meravigliati di Antonio Catalano scuola dell’infanzia 11-12-13-14-15-16 aprile ore 9.15 e 11 All’interno di uno spazio magico e sacro, la Cappella dei Meravigliati, ideata e affrescata da un artista visionario e lieve come Antonio Catalano, due attori, un uomo e una donna, o una dea madre e un uomo nuovo, si incontrano. La natura madre si lascia scoprire poco a poco, l’uomo vince la sue diffidenze, e scopre, o forse riscopre con occhi nuovi, la semplici cose che la natura gli offre. In un luogo senza tempo una caverna cappella, una voce introduce con le parole di Lucrezio una “favola per bambini”; la storia di tutti i bambini che è anche la storia di tutti gli uomini. Nello spettacolo si esplorano le situazioni di contatto tra la natura e l’uomo con particolare attenzione al dono del cibo. Viene così presentata una natura generosa di semi, di frutti, di acqua, di animali e cacciagione, parallelamente nello spettacolo si racconta il ciclo delle stagioni; così una manciata di petali, delle spighe, foglie secche, un po’ di neve accompagnano l’attore e lo spettatore da un’abbondanza complice fino alla naturale separazione del riposo invernale, carico di promesse di una nuova fastosa primavera. Anche la musica diviene un involucro sonoro che crea una vera e propria ambientazione, sottolineando il racconto e stimolando sensazione. INFORMAZIONI Si ricorda che l’ingresso al Parco Ducale non è consentito ai pullman e che gli ingressi pedonali più vicini sono: Via Pasini e V.le Piacenza (retro Star Hotel du Parc) Per favorire un corretto approccio al teatro, si invitano le classi ad arrivare a Teatro almeno 20 minuti prima dell’inizio dello spettacolo Le classi che arriveranno a spettacolo iniziato non potranno accedere alla rappresentazione. In questo caso la Direzione del Teatro tratterrà la somma versata dei biglietti. Prenotazioni Per la stagione 09.10 le prenotazioni, che si potranno effettuare presentandosi personalmente presso gli uffici del Teatro al Parco o telefonando al numero 0521/992044 993818, si svolgeranno nei seguenti giorni e orari: mercoledì 30 settembre esclusivamente per le scuole dell’infanzia giovedì 1 ottobre esclusivamente per le scuole primarie venerdì 2 ottobre esclusivamente per il I e il II ciclo delle scuole secondarie dalle ore 9 alle 17 in orario continuato Per motivi organizzativi, le prenotazioni effettuate presentandosi personalmente presso gli uffici del Teatro avranno precedenza su quelle telefoniche. Le prenotazioni proseguiranno regolarmente, a partire da martedì 6 ottobre, nei seguenti giorni o orari: da martedì a venerdì dalle 10.30 alle 14.30. Biglietti 6 € scuole secondarie di primo e secondo grado 5 € scuole dell’infanzia e primarie 1 € prove aperte >NOVITA’< Per favorire l’ingresso delle scuole primarie e secondarie a teatro si propone per le classi che prenoteranno più di due spettacoli, una riduzione pari ad 1€ sul prezzo del biglietto di ciascun spettacolo. Scuole primarie: 12€ x 3 spettacoli (al posto di 15€) Scuole secondarie: 15€ x 3 spettacoli (al posto di 18) Le scuole dovranno provvedere al pagamento del 50% delle quota totale dei biglietti entro e non oltre 20 giorni dalla rappresentazione prescelta. Il giorno dello spettacolo si provvederà al saldo. Le eventuali disdette dovranno pervenire entro 20 giorni dalla data dello spettacolo. Oltre tale termine la Direzione del Teatro tratterrà la somma versata dei biglietti. I pagamenti si potranno effettuare presso gli uffici del Teatro al Parco da martedì a venerdì dalle 10.30 alle 14.30, tramite bonifico bancario sul conto corrente presso Cariparma Crédit Agricole, sede di Parma, intestato a Solares Fondazione delle Arti c/prevendite, specificando obbligatoriamente quanto segue: CODICE IBAN IT18A0623012700000036542912 NOME DELLA SCUOLA E CLASSE TITOLO E DATA DELLO SPETTACOLO (per esigenze della banca siete pregati di indicare in modo abbreviato, ma comprensibile, il titolo dello spettacolo prenotato) Presso gli uffici del Teatro al Parco è disponibile il materiale informativo sugli spettacoli: testo, rassegna stampa, schede per insegnanti. Il programma della rassegna è consultabile sul sito www.solaresdellearti.it Per ulteriori informazioni: Elena Cicognani/Emanuela Giovannoni Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti c/o Parco Ducale, 1 43100 Parma Tel. 0521/993818 992044 fax 0521/992048 www.solaresdellearti.it