Comunicato Moratoria Debiti Pmi

3/2011
Roma, 14 gennaio 2011
COMUNICATO STAMPA
MORATORIA DEBITI PMI
RETE IMPRESE ITALIA INVIA AL MINISTRO TREMONTI
PROPOSTE PER ACCORDO POST MORATORIA
In vista della scadenza del 31 gennaio della moratoria sui debiti delle PMI, il
Presidente di Rete Imprese Italia Giorgio Guerrini ha inviato al Ministro
dell’Economia Giulio Tremonti una lettera nella quale indica proposte “per
accompagnare le imprese nel percorso di uscita dalla crisi, privilegiando iniziative
di crescita e di sviluppo rispetto a operazioni di semplice copertura di perdite
relative a finanziamenti pregressi”.
“Rete Imprese Italia – si legge nella lettera – propone una ridefinizione delle
logiche dell’Avviso comune per fornire adeguato sostegno a quelle imprese che,
pur avendo usufruito della moratoria ed essendo in regola con il rimborso del
proprio debito, trovano difficoltà nel far ripartire la propria attività a causa della
mancanza di capitale circolante”.
“L’accordo ‘post moraroria’ che le parti saranno chiamate a definire – scrive il
Presidente di Rete Imprese Italia – dovrà fare leva su due strumenti: la
ristrutturazione dei debiti a medio/lungo termine e un finanziamento aggiuntivo
del capitale circolante per far fronte ai fabbisogni finanziari generati dalla ripresa
delle attività”.
Guerrini confida che il ruolo-guida esercitato dal Ministero dell’Economia in
occasione dell’Avviso comune sulla moratoria possa anche stavolta portare a rapidi
risultati.
Sono quattro le direttrici lungo le quali il Presidente di Rete Imprese Italia
ritiene debba articolarsi il nuovo accordo, in continuità con il percorso avviato con
l’Avviso comune sulla moratoria:
- individuare strumenti coerenti con una fase economica che conserva forti
elementi di incertezza;
- replicare il metodo di lavoro che ha contraddistinto l’esperienza della
moratoria, caratterizzato dal coordinamento da parte del Ministero dell’Economia e
da poche misure semplici, chiare e di agevole attuazione senza ricorso a risorse
pubbliche;
- non penalizzare le imprese nelle condizioni di accesso al credito;
- valorizzare le garanzie pubbliche e quelle rilasciate dai Consorzi Fidi.
Nella lettera il Presidente Guerrini fa anche rilevare che “la funzionalità del
nuovo accordo non potrà essere subordinata a meccanismi di accesso diretto e
automatico al Fondo Centrale di Garanzia, perché così si rischierebbe di snaturare
le finalità del Fondo, il cui funzionamento sarà oggetto di una revisione
complessiva”.