Ospedale Giovanni Bosco
Azienda Regionale USL Torino 4
Divisione di Nefrologia e Dialisi
PROTOCOLLI INFERMIERI NEFROLOGIA
CATETERISMO VESCICALE
PERSONALE COINVOLTO: Infermieri, medici
LUOGO: Camera di degenza
PROCEDURA
Il cateterismo vescicale consiste nell' introdurre un catetere in vescica attraverso
l'uretra, utilizzando una procedura asettica, allo scopo di evacuare o instillare liquidi
(cateterismo terapeutico o evacuativo), oppure per pervenire ad una diagnosi di
patologia (cateterismo diagnostico).
Materiale necessario
per IGIENE INTIMA:
brocca con acqua tiepida
falde di cotone o garza
guanti monouso
detergente
padella
per CATETERISMO VESCICALE:
kit per cateterismo vescicale sterile monouso *
catetere sterile
sacchetto di drenaggio a circuito chiuso
supporto per sacca di raccolta urina
mascherina
cerotto ipoallergico
pinza sterile
contenitore di raccolta per i rifiuti
*il kit posizionamento catetere contiene:
4 tamponi rotondi
2 paia guanti
1 telino
1 telino fenestrato
1 siringa da 10cc preriempita con acqua per preparazioni iniettabili o
soluzione fisiologica
1 siringa da 10cc preriempita con gel lubrificante
1 disinfettante 25cc (baxidin)
2 garze
1 pinza anatomica
**N.B. il calibro del catetere deve essere il più piccolo possibile compatibilmente
al drenaggio urinario:
-urine chiare
catetere N°16
-urine torbide
catetere N°16-18
-urine molto torbide ed ematuria massiva catetere N°18-20
TECNICA:
- Questa tecnica può essere eseguita presso il letto del paziente da uno oppure due
operatori: naturalmente la
tecnica eseguita da due operatori offre maggiore sicurezza di sterilità.
- Spiegare la procedura al paziente per ottenere la sua collaborazione.
TECNICA AD UN OPERATORE:
- lavaggio antisettico delle mani dell'operatore
- igiene perineale del paziente
- preparazione del campo sterile con un telino sterile sul quale si fa cadere il
materiale sterile necessario
- posizionare il paziente con le gambe aperte e gli arti inferiori divaricati
- disinfettare con tre batuffoli: prima la zona perineale e per ultima la zona interna
lasciando in sede per un minuto
TECNICA A DUE OPERATORI:
- un operatore "sterile" esegue la tecnica
- un operatore "pulito" fornisce il materiale necessario
- lavaggio antisettico delle mani degli operatori
- igiene perineale del paziente
- telino sterile fenestrato davanti ai genitali
- disinfettare con tre batuffoli: prima la zona perineale e per ultima la zona interna
lasciando in sede per un minuto
il terzo batuffolo
- aprire la confezione sterile del catetere ed applicare il lubrificante sterile
sull'estremità del catetere
- connettere il catetere alla sacca di raccolta
nella donna:
- separare le piccole labbra in modo da rendere visibile il meato uretrale
- inserire la punta del catetere lentamente con movimenti rotatori
- pinzare il catetere quando arriva l'urina
- spinzare ed iniettare con la siringa l'acqua bidistillata per gonfiare il
palloncino
- provare a ritirare il catetere
- fissare il catetere con cerotto alla coscia della paziente
nell'uomo:
- posizionare il telino sterile sotto il pene
- estendere il pene verso l'alto
- scoprire il glande
- inserire nel meato uretrale la punta del catetere lentamente con movimenti
rotatori
- abbassare il pene orizzontalmente quando si avverte una leggera resistenza
- continuare ad introdurre il catetere finché l'urina inizia defluire
- pinzare il catetere
- spinzare ed iniettare con la siringa l'acqua bidistillata gonfiare il palloncino
- provare a ritirare il catetere
- ribaltare il catetere sull'addome del paziente e fissarlo con un cerotto
- mettere il paziente a proprio agio
- assicurarsi che la zona sia asciutta
- misurare la quantità di urina emessa
N.B. clampare il catetere con una pinza dopo che sono stati drenati 200-300cc di
urina questo previene l' emorragia exvacuo in presenza di globo vescicale, se il
ristagno è superiore a 500cc, sclampare ogni mezz'ora un'ora per 10 secondi, se le
urine appaiono ematiche interrompere immediatamente lo svuotamento della
vescica)
- eliminare il materiale utilizzato
- lavarsi le mani
- registrare l'esecuzione della tecnica
Dopo l'applicazione del catetere bisogna controllare la pervietà del sistema di
raccolta delle urine per assicurarsi che:
- non vi siano ostruzioni al drenaggio causate da angolature nel tubo di
raccordo
- il paziente non sia sdraiato sopra il tubo
- il tubo non sia ostruito da tappi di muco e coaguli
- non vi siano tensioni sul catetere o sul tubo di raccordo
- il catetere sia fissato in modo sicuro sopra la coscia del paziente
- il tubo di raccordo sia fissato adeguatamente al lenzuolo se il paziente è
allettato
- sia mantenuto il drenaggio per gravità
- la sacca di raccolta sia sempre sotto il livello della vescica
- il sistema di raccolta sia bene a tenuta
Raccomandazioni per la prevenzione delle infezioni delle vie urinarie
- lavarsi le mani prima e dopo qualsiasi manipolazione del sistema di drenaggio
(prelievi di urine, svuotamento
della sacca di raccolta,ecc.)
- utilizzare sistemi di drenaggio chiusi, pertanto una volta che il catetere sia stato
collegato alla sacca di
drenaggio, questa non deve essere mai disconessa per tutta la durata del
cateterismo
- se è necessario raccogliere dei campioni di urina utilizzare l'apposito dispositivo
disinfettandolo con soluzione di
PVP iodio o derivati del cloro e prelevare l'urina con una siringa sterile
- per prevenire la contaminazione del rubinetto di scarico della sacca:
- lavarsi le mani ed indossare guanti puliti prima di manipolare il rubinetto
- assicurarsi che il rubinetto non venga mai a contatto con il pavimento
- utilizzare un contenitore pulito per lo svuotamento della sacca di ciascun
paziente
-evitare che i bordi del contenitore vengano a contatto con il rubinetto durante lo
svuotamento
Il catetere di Foley in lattice viene utilizzato nel cateterismo a permanenza quando la
sonda rimane posizionata per un massimo di 15 gg, mentre quello in silicone è
utilizzato quando la sonda rimane posizionata per un periodo superiore ai 15 gg.
N.B. Il catetere in silicone deve essere sostituito ogni 25-30 gg.
I cateteri a permanenza non devono essere sostituiti ad intervalli rigidamente
prefissati, pertanto è necessario sostituirli in caso di presenza di infezione, ematuria,
urine torbidissime, possibile ostruzione.
BIBLIOGRAFIA:
-"Procedure infermieristiche cliniche" (Pritchard-Mallet) 3a edizione Edizione
italiana a cura di Julita Sansoni-Mc
Graw-Hill Libri Italia S.r.l. Milano
-"Assistenza infermieristica principi e tecniche" (Smith-Duell) 2a edizione Edizioni
Sorbona Milano
-"Giornale Italiano delle infezioni ospedaliere" (volume 3 N°1 1996) Gennaio-Marzo
1996 Lauri Edizioni (Etal)
pag. 15-17
DATA PRIMA STESURA: 25/03/1999
PERSONE AUTORIZZATE A MODIFICARE IL PROTOCOLLO:
CIARDIELLO CRISTINA, GUGLIELMO PATRIZIA, VECCHIETTI RENATA
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