Ufficio Stampa - Comune di Potenza

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COMUNE DI POTENZA
Ufficio Stampa
Consiglio comunale del 24 gennaio 2014
Il Consiglio comunale si apre alle 9,45 con il presidente Vincenzo Santangelo che
dopo l’appello, al quale risultano presenti 25 consiglieri, e dopo l’approvazione dei
verbali della seduta precedente, assegna la parola all’assessore al Bilancio Federico
Pace che effettua la comunicazione in merito alla delibera di giunta avente a oggetto
il primo prelevamento del fondo di riserva ordinario dell’esercizio 2013, pari a
70.760 euro. Punto successivo in discussione è la proroga di due mesi dei termini di
modifica dello Statuto e del Regolamento comunale di Potenza. Delibera approvata
all’unanimità. Si passa all’elezione del consigliere segretario dell’ufficio di
Presidenza. L’esito della votazione vede il consigliere Filippo Gesualdi del gruppo
‘Con Santarsiero per Potenza’ eletto con 25 preferenze. La parola torna all’assessore
Pace per illustrare la sdemanializzazione e successiva alienazione di un tratto stradale
di via Sinni posta nei pressi della proprietà del signor Davide De Carlo. Delibera
approvata a maggioranza. Si passa a discutere del prolungamento del periodo di
tumulazione delle salme sepolte nel cimitero monumentale di San Rocco illustrato
dall’assessore Nicola Lovallo che rimarca “la bontà di un provvedimento teso a
tutelare e mantenere il decoro che compete a una struttura che è giusto qualificare
come monumentale”. Il consigliere Giuseppe Molinari ricorda la proposta di
utilizzare parte dei proventi della vendita dei nuovi loculi al mantenimento con
opportuna manutenzione ordinaria del cimitero di San Rocco. Il consigliere del Pdl
Nicola Becce si schiera a favore dell’approvazione del provvedimento anche se
ricorda un’interrogazione che ha presentato riguardo al nuovo cimitero. La delibera è
approvata all’unanimità. Il Sindaco Vito Santarsiero comunica all’assemblea
comunale che “dal primo febbraio il segretario generale Antonio Fraire passerà a
rivestire il medesimo ruolo nella Provincia di Salerno e Giovanni Moscatiello che
oggi riveste quel ruolo verrà a ricoprire quella carica al Comune di Potenza.
Ringraziamo il segretario Fraire per la qualità del lavoro svolto nella nostra
Amministrazione”. La delibera successiva è illustrata dall’assessore all’Urbanistica
Pietro Campagna che esordisce come si tratti “di un’opera che consentirà di servire
con acqua potabile una serie di nostri concittadini che risiedono in molte delle
contrade potentine, grazie a un impegno finanziario di Acquedotto lucano di 6 milioni
di euro”. Il vicesindaco si riferisce all’ ‘Accordo di programma quadro di tutela delle
acque e gestione integrata delle risorse idriche, completamento della rete idrica della
città e delle zone rurali’. Il consigliere Molinari annuncia il proprio voto favorevole
ricordando “che qualche anno fa Acquedotto lucano aveva avviato un programma che
sarebbe dovuto realizzarsi, mi risulta proceda a rilento. L’occasione odierna può
essere propizia per verificare anche quell’aspetto. Il consigliere del Pdl Antonino
Imbesi evidenzia “che una serie di aree della nostra città non hanno servizi primari,
quali acqua e gas, e gli impegni assunti anche in precedenza non mi pare siano stati
rispettati. Auspico un’inversione di tendenza”. Il capogruppo dei Dec Angelo Laieta
rimarca “l’ampiezza dell’intervento che prevedeva nell’ambito dell’Accordo quadro
un miglioramento complessivo del servizio, a cominciare dalla riduzione delle
notevoli perdite d’acqua che registra la nostra rete idrica, e che impone costi alti ai
nostri cittadini”. “Si tratta di un intervento importantissimo – secondo il capogruppo
dei Popolari uniti Sergio Potenza – che è segno di una città che vuole restituire quella
civiltà che forse fino a oggi non ha garantito in toto. Nel merito l’Accordo di
programma prevede che il Consiglio si pronunci ed eventualmente approvi anche
degli elaborati. Sul punto chiedo si pronunci il Segretario generale e per questo
chiedo la sospensione dei lavori per 15 minuti”. I lavori sono sospesi per
approfondire la questione sollevata. Alla ripresa il segretario Fraire accogliendo le
motivazioni addotte dal consigliere Potenza, modifica parzialmente il testo del
deliberato sostituendo la parola ‘approva’ prima del termine ‘gli elaborati’, con
‘prendere atto’. Dopo la replica dell’assessore Campagna con la quale torna a
evidenziare “la rilevanza di un progetto da 6 milioni di euro e che interessa molte
nostre contrade: Caira, Tempa dell’Inferno, Cozzale, Montegrosso, Pallareta,
Masseria Casone, Masseria Evangelisti, Poggio Cavallo, Pian Cardillo, Bosco
Grande, Botte, Cerreta”. Si aprono le dichiarazioni di voto. Il consigliere Laieta si
dice contrario al “distaccare una parte del deliberato da elaborati quali la relazione
geologica, che della delibera è parte integrante”. Il consigliere Potenza spiega i
motivi che hanno reso necessario l’emendamento, “dicendosi fermamente convinto
della bontà del progetto”. Il presidente della Terza commissione consiliare
permanente Beniamino Straziuso, spiega “l’iter seguito nel lavori in commissione,
voluto per uno snellimento delle procedure e ritorni concreti e rapidi per la città,
direzione nella quale va anche l’emendamento proposto”. Il consigliere del gruppo
misto Vito Mitro parla di “un provvedimento di grande importanza per una città che
non può più aspettare in tutti i campi. Sono favorevole alla delibera e
all’emendamento”. Il presidente Santangelo chiede al segretario Fraire di rileggere
l’emendamento. Il consigliere Laieta annuncia il voto contrario all’emendamento.
L’emendamento è approvato a maggioranza con l’astensione del Popolo della Libertà
e il voto contrario dei Dec. La delibera è approvata all’unanimità. Il Sindaco prende
la parola rispetto alla chiusura della scuola ‘San Giovanni Bosco’ di via Verdi. “Nei
mesi scorsi erano state evidenziate lesioni all’ultimo piano della scuola. L’Ufficio
competente ha ritenuto di affidare una perizia a esperti per verificare la vulnerabilità
sismica dell’edificio. Nel 1976 l’intervento di ampliamento che ha realizzato il terzo
piano ha previsto uno sbalzo dello stesso rispetto al resto della struttura. Dal 1993 in
poi si è ritenuto di non occupare il terzo piano. La verifica di vulnerabilità statica e
sismica evidenzia alcuni elementi di criticità. La resistenza completa dell’edificio è
dettata dalla resistenza dell’ultimo piano. Che dire dal quadro complessivo emerge
come l’edificio non abbia caratteristiche per rispondere efficacemente alla normativa
antisismica vigente. Nell’analisi di venti anni fa era già indicata la opportunità di
eliminare gli sbalzi per evitare pericoli in caso di forti e prolungati eventi sismici. Si è
deciso quindi di spostare gli alunni alla Luigi La Vista, comportando in quell’area
una intensificazione di traffico pedonale e veicolare, al quale stiamo cercando di
fornire risposte adatte. Procederemo così all’adeguamento sismico dell’edificio di via
Verdi, che inevitabilmente per quanto mi riferiscono, prevederà l’abbattimento del
terzo piano. Nel ’93 gli interventi posti in atto erano quelli necessari e previsti dalla
normativa dell’epoca. Contiamo di ripristinare l’utilizzo della struttura in
concomitanza con l’inizio del prossimo anno scolastico. Oggi alle 17 incontro con i
genitori, in via Verdi, per spiegare queste cose”. Il consigliere Molinari facendo
riferimento alla relazione del 1993 sostiene che “riguardo a chi ha fatto sì che
l’Amministrazione in più occasioni potesse sostenere che le scuole del capoluogo
fossero tutte sicure, elemento che alla prova dei fatti non si è dimostrato tale. La
scuola il prima possibile dovrà tornare a via Verdi, e bisognerà nel frattempo far sì
che la scuola La Vista e l’area a essa circostante non si ingolfino oltremodo”. Il
consigliere Laieta si dice “favorevole alla decisione del Sindaco chiedendosi perché i
lavori effettuati in precedenza sono stati eseguiti senza avere contezza di tutto
l’incartamento presente”. Il consigliere Mitro chiede che “prima dell’apertura
dell’anno scolastico si vada a una verifica generale degli Istituti scolastici cittadini”.
Il consigliere Imbesi ricorda che nel 1996 a una sua “precisa interrogazione sul tema
gli fu risposto che tutti gli edifici scolastici cittadini erano sicuri. Credo che la
verifica delle scuole di Potenza non vada rinviata a settembre ma effettuata da
subito”. Il consigliere del Pd Francesco Villani, già preside in quella scuola,
sottolinea “che la costruzione del terzo piano è stata effettuata prima del 1980, con un
edificio che ha resistito a diversi terremoti, e l’edificio comunque ha subito
importanti e qualitativamente rilevanti ristrutturazioni”. Il consigliere del gruppo
misto Rocco Coviello sostiene che “chi ha avuto contezza della relazione del 1993
avrebbe dovuto prendere provvedimenti, se non l’ha fatto vanno individuate le
responsabilità”. Il capogruppo Pu Potenza, chiede “di guardare avanti e superare gli
eventuali problemi che potrebbero verificarsi. Procedere celermente all’analisi di tutti
gli edifici strategici per l’amministrazione comunale a cominciare dalle scuole,
chiedendo contributi per la prevenzione dei rischi sismici”. Nella replica il Sindaco
evidenzia che “si farà il possibile per verificare tutti gli edifici. Le nostre scuole sono
sicure e abbiamo probabilmente le scuole più sicure d’Italia. Si possono manifestare
delle criticità di volte in volta e sulle quali interveniamo. Quest’episodio è
indubitabile che farà sì che si incrementerà ancora di più l’attenzione sul tema”. Si
procede all’appello e non essendo presente in aula i 21 consiglieri necessari a
garantire il raggiungimento del numero legale, la seduta viene aggiornata con
l’appello che si ripeterà dopo 15 minuti. Alla ripresa il numero legale non viene
raggiunto e il presidente Santangelo dichiara la seduta deserta alle 13,05.
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