Ricerca per esperimento - Scienze dell`Educazione

Pedagogia sperimentale B – a.a. 2007-2008
Giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 aprile NON C’E’ LEZIONE.
Il corso finisce sabato 12 maggio.
Esonero: giov 3 maggio ore 10-12 aula 4b
Orari multilab
Martedì 10,30 – 12,30
Giovedì 14,30 – 16,30
R. Trinchero (2002), Manuale di ricerca educativa, Milano,
Franco Angeli
Ricevimento: Giovedì dalle 17 alle 19 dip sc educazione secondo
piano
[email protected]
www.far.unito.it/trinchero
1. scritto a 4 domande aperte
prima dom: progetto di ricerca
sec e terza dom: teoria
quarta dom: analisi dati
autovalutazioni: www.far.unito.it/trinchero pulsante
Autovalutazioni 2005-2006 e successivi
2. rapporto di ricerca empirica su un tema a vs scelta fatto a gruppi
max 4 persone
ricerca in educazione
1 approccio teoretico
2 approccio storico e/o comparativo
3 approccio empirico
ricerca scientifica
1 sapere sistematico
2 sapere controllato
3 sapere replicabile
cose che ci devono essere in una ricerca
ipotesi
rilevazione di dati empirici
strumenti di raccolta dati
analisi dei dati
interpretazione dei risultati
esito finale -> rapporto di ricerca
campione
piano di raccolta dati
quadro teorico
contesto
problema conoscitivo
Fasi della ricerca empirica in educazione
1 Tema di ricerca: motivazione e prof scol
2 Problema di ricerca: un ragazzo altam motiv allo studio ragg
buoni risult?
3 Obiettivo conoscitivo: capire qual è la relazione tra motivaz e
profitto scol
Comprendere quali sono le strategie di conciliazione tra paternità
e lavoro (ric. Interpretativa)
4 Quadro teorico
A1 Motori di ricerca
- focalizzare bene la ricerca attraverso parole chiave e frasi
(“”) mirate
- provare a cercare le parole chiave in inglese e francese
A2 Banche dati:
INDIRE www.indire.it
ISTAT www.istat.it
ERIC www.eric.org
A3 Opac
A4 riviste di scienze dell’educazione
www.far.unito.it/riviste
B1 costruire una mappa concettuale
www.far.unito.it/wmap
B2 sintesi del quadro teorico, con riferimenti ai materiali trovati
B3 bibliografia e sitografia
5 Scelta della strategia di ricerca
metodo -> insieme di tecniche che serve per affrontare un
problema, è indipendente dall’obiettivo
tecnica -> procedura per fare qualcosa
strumento -> oggetto fisico che serve per applicare la tecnica
strategia -> insieme di tecniche -> dipende dall’obiettivo
metodo
A. questione ontologica: la realtà esiste veramente o è una nostra
costruzione?
- realisti -> la realtà esiste indipendentemente dalle percezioni
di chi la osserva
- interpretativisti -> la realtà è frutto delle percezioni e
rappresentaz di chi la osserva
realisti:
- ingenui -> realtà conosc in modo deterministico -> positivisti
- critici -> realtà esiste ma non è conosc in modo
deterministico, ma probabilistico
B. questione epistemologica: quale natura ha la conoscenza
scientifica e quali possibilità abbiamo di ottenerla?
- realisti: spiegare fattori sulla base di altri fattori, che con essi
sono in relazione
- interpretativisti: comprendere le “buone ragioni” soggettive
alla base delle azioni degli individui
C. questione metodologica: quali sono i metodi di ricerca più
adeguati?
- realisti: metodi quantitativi -> vanno a vedere quanti soggetti
hanno entrambe le caratteristiche oggetto di studio
- interpretativisti: metodi qualitativi -> vanno a vedere quali
soggetti hanno date caratteristiche e le “buoni ragioni”
sottostanti ai comportamenti
D. questione tecnico-operativa: quali sono le tecniche e gli
strumenti più adeguati?
- realisti: intervista tramite questionario a risposte chiuse o
questionario autocompilato, osservazione strutturata
- interpretativisti: intervista libera, questionario a dom aperte,
osservazione libera (osservazione esperienziale)
E. questione assiologica: su quali argomenti è giusto far ricerca
scientifica? Con quali modalità è giusto far ricerca?
Vado a vedere cosa voglio fare (obiettivo) e di conseguenza scelgo
una strategia.
Strategie
Obiettivo
Strategia di ricerca
Dimostrare che vi è relazione tra Ricerca standard -> mira a
genere e burn-out
spiegare fattori sulla base di altri
fattori
Capire quali sono le strategie di Ricerca interpretativa -> mira a
conciliazione tra paternità e
comprendere le buoni ragioni
lavoro
alla base dell’agire dei soggetti
Capire quale tra due strategie
Ricerca per esperimento -> mira
didattiche è più efficace
a mettere due gruppi in
condizioni diverse e vedere se
tale stimolo causa dei
cambiamenti
Capire quali sono le cause di un Ricerca azione -> mira a capire
problema che ho riscontrato sul le cause di un probl e trov
campo e le possibili soluzioni
soluzioni possibili
Capire quali effetti hanno avuto Ricerca per studio di caso ->
gli interventi educativi su un
ricostruire nel modo più
ragazzino disabile
dettagliato possibile
l’evoluzione di un “caso”
6. Formulazione delle ipotesi
Es. per la ricerca standard (RS):
La motivazione allo studio incide sul profitto scolastico
dell’allievo
Es. ricerca interpretativa (RI):
Le strategie di conciliazione tra lavoro e paternità più frequenti
sono:
- quella del padre tradizionale
- quella del padre-mamma
- quella de padre moderno
- quella del padre delegante
- altre
7a. Definizione operativa dei fattori presenti nelle ipotesi (RS)
Profitto scolastico -> fattore dipendente
Indicatori del fattore “Profitto scolastico”
- voti nelle varie materie
- conoscenze nelle varie materie
- abilità dimostrate nelle varie materie
Motivazione allo studio -> fattore indipendente
Indicatori del fattore “Motivazione allo studio”
Indicatori
Domande sul
questionario
esprime volontà di andare a scuola Vai volentieri a scuola?
1 si
2 no
numero di ore giornaliere che
dedica allo studio
attenzione che presta in classe
intenzione di proseguire gli studi
le aspettative verso gli studi
le aspettative verso i voti
la soddisfazione personale
nell’avere una media alta
le aspettative della famiglia nei
confronti dello studio del figlio
gli indicatori devono essere empiricamente osservabili
si classificano in:
caratteri del soggetto
a1. dati personali
a2. comportamenti del soggetto (ciò che il soggetto fa)
a3. intenzioni/preferenze/opinioni (ciò che il soggetto sceglie)
a4. atteggiamenti (ciò che il soggetto pensa su … )
… tratti psicologici …
competenze del soggetto
b1. conoscenze del soggetto (ciò che il soggetto sa)
b2. abilità (ciò che il soggetto sa fare)
7b. Definizione concettuale dei concetti presenti nell’ipotesi
(RI)
Concetto
Strategia di conciliazione tra
lavoro e paternità
padre tradizionale
padre-mamma
padre moderno
padre delegante
Definizione concettuale
…
Padre che si comporta sulla base
di tradizioni:
- ruolo normativo nella
famiglia
- ruolo di punire il figlio
- è l’unico sostegno
economico della famiglia
…
…
…
…
8. Definire una popolazione di riferimento
l’insieme dei referenti della ricerca per cui saranno validi i risultati
della stessa
RS ->validità interna di un risultato: il risultato ci dà informazioni
proprio su ciò che volevamo sapere. Si ottiene attraverso il rispetto
delle procedure
RI -> confermabilità delle procedure di ricerca da parte altri
ricercatori
RS->validità esterna di un risultato: il risultato in questione può
essere esteso dal campione alla popolazione di riferimento -> si ha
se scegliamo un campione rappresentativo
RI -> trasferibilità di un risultato: applicabilità di quel risultato
anche a contesti simili
RS->attendibilità di un risultato: in presenza delle stesse
condizioni partenza, la ripetizione della ricerca da gli stessi
risultati
RI ->conformità dei risultati: i referenti confermano i vostri
risultati
9. Estrarre un campione dalla popolazione
ho un elenco di tutti i soggetti della popolazione?
Se si, posso estrarre un campione casuale semplice
- Campioni probabilistici (validità esterna, rappresentatività)
-> RS: quando tutti i soggetti hanno la stessa probabilità di
entrare a far parte del campione
o Campione casuale semplice (con lista di
campionamento)
o Campione a gruppi o a grappoli (buono se ho gruppi al
loro interno eterogenei)
o Campione a strati (buono se ho strati omogenei)
- Campioni non probabilistici (trasferibilità) -> RI, RS (validità
tendenziali)
o Campione accidentale (i primi che capitano)
o Campione ragionato (quelli che servono a me)
M
20-30 anni
10
31-40 anni
10
F
10
10
10. Scelta delle tecniche di rilevazione e costruzione degli
strumenti di rilevazione
Tecniche (=procedure) per la rilevazione dei dati
Strumenti (=oggetti “fisici” che consentono l’applicazione della
tecnica)
RS
Dati
strutturati
Test o prova
oggettiva di profitto
(insegnanti)
Questionario
(autocompilato) a
domande chiuse
Test psicoattitudinali o di
personalità
(psicologo)
Osservazione
tramite check-list
Osservazione
tramite scala di
valutazione
Intervista
rigidamente
strutturata
Tipi di variabili
RI (con ipotesi)
Dati semistrutturati
Intervista con
scaletta di
domande
predefinite
Questionario a
domande aperte
Osservazione
tramite griglia di
osservazione
RI (no ipotesi)
Dati a bassa
strutturazione
Intervista
(contenuti,
motivazione)
libera o
rogersiana
Colloquio
(processi,
motivazione
intrinseca)
psicologico
Osservazione
esperienziale
Variabili gestibili con approcci ermeneutica ed approcci
fenomenologici:
variabili testuali
Variabili che si possono elaborare con la statistica:
Il dato ammette quantificazione?
SI -> variabili quantitative -> variabili cardinali (es. altezza, età,
peso, voto d’esame universitario, voto di laurea, numero di anni
passati a scuola, punteggio avuto in un test) -> variabili ad
intervalli e di rapporti
NO -> variabili qualitative -> variabili categoriali
Le categorie sono ordinabili?
NO -> variabili categoriali non ordinate (es. genere, colore
degli occhi, professione, tipo diploma) -> variabili nominali
SI -> variabili categoriali ordinate (es. titolo di studio,
livello di reddito, livello contrattuale, valutazione espressa con
aggettivi di giudizio) -> variabili ordinali
11. Pianificare ed effettuare la raccolta dei dati
- preparare un numero sufficiente di copie dello strumento
- contattare i referenti (o i loro responsabili)
- distribuire gli strumenti
- pianificare il ritiro degli strumenti compilati
…
12. Caricare i dati su calcolatore
RS -> costruire la matrice dei dati
13. Analisi dei dati
RS (lavoro sulla matrice dei dati)
Descrizione dei dati raccolti: analisi monovariata
- distribuzione di frequenza (per ciascuna variabile)
Modalità
Maschio
Femmina
bu bu su
Modalità
su
bu
di
ot
Freq
semplice
2
1
su
bu ot
Freq
semplice
5
5
1
3
Percentuale
semplice
=2/3*100
=1/3*100
su
ot
Percentuale
semplice
=5/14*100
=5/14*100
=1/14*100
=3/14*100
bu di
bu ot
Freq
cumulata
5
10
11
14
su
su
Percentuale
cumulata
=5/14*100
=10/14*100
=11/14*100
=14/14*100
- indici di tendenza centrale
* media aritmetica: variabili cardinali, variabili quasi-cardinali
(facciamo finta che lo siano)
(27*10+30*5)/(10+5)
* mediana (=punto che divide in due parti uguali la distribuzione):
variabili categoriali ordinate
su
su
su
su
su
bu bu | bu bu bu di
ot
ot
* moda (=categoria freq più alta): variabili categoriali non
ordinate
- indici di dispersione
* variabili cardinali:
1A 6 6 6
devianza=
1B 4
devianza=
6
6
6
6
6
(6-6)^2+(6-6)^2+ …
4
4
m=6 kg ciocc
devianza=0 kg^2
4
(4-6)^2+(4-6)^2+…
8
8
8
+(8-6)^2+(8-6)^2+…
8
m=6
devianza=32 kg^2
varianza = devianza/numero dei casi = 32/8 = 4 kg^2
scarto tipo (o scarto quadratico medio o deviazione standard) =
radq(varianza) = radq(4) = 2 kg
* variabile categoriale ordinata
1A su
Q1
su | su
Q2
su | su
Q3
su | su
Q4
su | mediana=su
1B in
in | in
in
di | ot
ot
di
mediana=tra in e ot
1A differenza interquartilica = Q3 – Q1 = 0
1B differenza interquartilica = Q3 – Q1 = tra di/ot e in
* variabile categoriale non ordinata
ot
es. provincia di residenza -> numero di modalità presenti nei dati
raccolti, relativamente a quella variabile
- indici di posizione
* variabili cardinali
punteggio z=(x – m)/s
se x=27 m=25
po x=23 m=22
s=2
s=1,5
punteggio z se =(27-25)/2 =+1
punteggio z po=(23-22)/1,5 = +0,66
* variabili categoriali ordinate
quartili, decili, centili
Programma di calcolo statistico per analisi dei dati
www.far.unito.it/trinchero/jsstat
Spiegazione di un fattore sulla base di un altro fattore: analisi
bivariata
Var categoriale
Var cardinale
Var categoriale
Tabella a doppia
entrata
Calcolo di X quadro
-
Var cardinale
Analisi della
varianza
Calcolo di eta quadro
Regressione
Calcolo del
coefficiente di
correlazione
Tabella a doppia entrata
Ipotesi: gli alunni altamente motivati allo studio ottengono un
buon profitto all’esame
Caso 1: Frequenze osservate (O)
AP (>15 es)
AM (>20 av)
9
SM (<20 av)
7
Totale
16
BP (<15 es)
5
3
8
Totale
14
10
24
1 grado di libertà = (num righe – 1) * (num colonne – 1)
Frequenze attese (A)
AP (>15 es)
AM (>20 av)
9,33
SM (<20 av)
6,77
Totale
16
BP (<15 es)
4,77
3,33
8
Totale
14
10
24
A : 14 = 16 : 24
A = (14*16)/24 = 9,33
X quadro = (9-9,33)^2/9,33+(5-4,77)^2/4,77+(7-6,77)^2/6,77+(33,33)^2/3,33 = 0,05847
Caso 2: Frequenze osservate (O)
AP (>15 es)
AM (>20 av)
14
SM (<20 av)
2
Totale
16
BP (<15 es)
0
8
8
Totale
14
10
24
X quadro = (14 –9,33)^2/9,33+(0-4,77)^2/4,77+(26,77)^2/6,77+(8-3,33)^2/3,33 = 17
Caso 3: Frequenze osservate (O)
AP (>15 es)
AM (>20 av)
6
SM (<20 av)
10
Totale
16
BP (<15 es)
8
0
8
Totale
14
10
24
X quadro = (6-9,33)^2/9,33+(8-4,77)^2/4,77+(106,77)^2/6,77+(0-3,33)^2/3,33 = 8,2
Probabilità associata all’ X quadro = dipende dal valore di X
quadro e dai gradi di libertà (gdl) della tabella = viene letta sulla
distribuzione di prob CHI QUADRO.
P(X quadro, gdl) = … viene considerata significativa se <
(minore) a 0,05 (valore di probabilità)
Una relazione si qualifica per:
- forza della relazione: più è alto X quadro più è forte la
relazione (nelle tabelle 2 x 2, X quadro varia tra 0 e il numero
dei casi)
- segno della relazione: se le freq oss sono maggiori delle freq
attese nella cella AM – AP allora la relazione è positiva, se
sono inferiori allora la relazione è negativa
- esistenza della relazione: se è bassa la probabilità che quel
valore dell’X quadro sia ottenuto per effetto del caso, allora è
più probabile che vi sia una relazione significativa tra le due
variabili
-
Analisi della varianza
1A 5
7
1B 6
7
8
m1a=6,66
m1b=6,5
media generale = 6,6
TSS (total sum of square) = (5-6,6)^2+(7-6,6)^2+(8-6,6)^2+(66,6)^2+(7-6,6)^2 = 5,2
WSS (within sum of square) -> interna alle classi
BSS (between sum of square) -> esterna alle classi
TSS=WSS+BSS
1- situazione ipotetica di assenza di differenze all’interno delle 2
classi
1A 6,66 6,66 6,66
m=6,66
1B 6,5 6,5
m=6,5
WSS=0
BSS<>0 = (6,66-6,6)^2+(6,66-6,6)^2+(6,66+6,6)^2+(6,56,6)^2+(6,5-6,6)^2 = 0,03
=3*(6,66-6,6)^2+ 2*(6,5-6,6)^2
BSS coincide con TSS
2- situazione ipotetica di assenza di differenze tra una classe e
l’altra
1A 6 6,6 7,2
m=6,6
1B 6 7,2
m=6,6
WSS<>0
BSS=0
Quanto più è grande BSS sull’ammontare di TSS tanto più è forte
la relazione
Eta quadro = BSS/TSS = 0,03/5,2 = 0,0057
Varia tra 0 e 1
Quando è vicino a 0 -> bassa forza della relazione
Quando è vicino a 1 -> alta forza della relazione
Probabilità associata all’eta quadro = P (eta quadro) < 0,05 vi è
relazione tra le due variabili
Regressione e calcolo del coefficiente di correlazione
S.
A1
A2
A3
A4
A5
A6
X
Ya
2
3
1
1
2
3
Yb
3
4
2
2
3
4
Yc
2
1
3
3
2
1
Yd
3
3
3
3
3
3
Ye
1
4
1
2
2
3
4
3
3
1
2
2
Coefficiente di correlazione (r)
r tra X e Ya = +1
r tra X e Yb = -1
r tra X e Yc = 0
RI (lavoro sui testi raccolti nella fase di
rilevazione)
- Approcci non comprendenti (possono essere automatizzati
tramite computer)
Analisi del contenuto: estraendo lessici
Analisi delle interazioni discorsive
- Approcci comprendenti (importante descrivere anche i processi
che hanno portato ad ottenere determinati contenuti, il “come” e
non solo il “cosa”)
Analisi ermeneutica
Analisi fenomenologica (costruzione di categorie a
posteriori) -> estrazione di concetti e asserti rappresentabili in
mappa concettuale
Ricerca per esperimento
- Piano sperimentale a 2 gruppi
Gs Pi Fs Pf
cambiamento fatt spe= Pf – Pi
Go Pi Fo Pf
cambiamento fatt ord= Pf - Pi
Pi, Pf -> Meglio rilevare dati in modo strutturato
Controllo delle differenze tra i cambiamenti attraverso l’analisi
della varianza (se le prove danno esiti di tipo cardinale)
O la tabella a doppia entrata (se le prove danno esiti di tipo
categoriale)
Descrivere dettagliatamente tutto il processo di sperimentazione > dato a bassa strutturazione (osservazione, interviste libere o
semistrutturate) -> diario di sperimentazione
- Piano sperimentale a 4 gruppi
Gs Pi Fs Pf
cambiamento fatt spe= Pf – Pi
Go Pi Fo Pf
cambiamento fatt ord= Pf - Pi
Gs1
Fs Pf
Go1
Fo Pf
- Piano sperimentale a gruppo unico
G
Pi
Fo Pit Fs
Pf
cambiamento fatt spe = Pf – Pit
cambiamento fatt ord =Pit - Pi
Ricerca azione
- parte sempre da un problema contingente -> da qui nasce il
problema conoscitivo che origina la ricerca
- è una ricerca che è strettamente legata a quello specifico contesto
-> non mira né a trasferire né a generalizzare i risultati
- obiettivo della ricerca è ottenere conoscenza contestualizzata per
risolvere il problema contingente e per capire quali soluzioni
potrebbero essere efficaci
- quadro teorico è flessibile e continuamente modificabile
- ciclicità della ricerca azione: si ripete la ricerca fino a che il
problema di partenza è stato risolto
- chi conduce la ricerca azione -> l’operatore del servizio, che si fa
ricercatore, ma nel gruppo di operatori (tutti)
- gli operatori devono essere disponibili a mettersi in discussione
- figura esterna -> ricercatore “accademico”: formatore sui metodi,
controlla validità e attendibilità dei risultati (audit), conduttore del
gruppo
- vedere le cose anche dal punto di vista dei soggetti deboli ed
emarginati
- negoziazione, dialogo, il saper comporre i conflitti
- il successo della ricerca azione risiede nell’autenticità dei
risultati
Studio di caso
Caso: oggetto, persona, evento con caratteristiche di unitarietà e
specificità
Studio approfondito di quel caso con tutti gli strumenti a nostra
disposizione -> studi spesso di tipo longitudinale
Database -> raccoglie e ordina tutto ciò che viene rilevato sul caso
Triangolazione:
 dei ricercatori: più ricercatori osservano la stessa realtà
 dei metodi/tecniche: più metodi/tecniche vengono utilizzati
per rilevare gli stessi costrutti
 dei dati: più dati raccolti in tempi e situazioni diverse
 delle teorie: più teorie utilizzate come quadro di riferimento
per studiare gli stessi fenomeni