AMBULATORIO DI REUMATOLOGIA
(PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA DELLE MALATTIE REUMATICHE E
DELL’OSTEOPOROSI)
Le malattie reumatiche interessano le articolazioni, quelle strutture che ci consentono di muoverci e
che quindi rivestono un ruolo cruciale nella vita di relazione. Le malattie reumatiche (o reumatismi)
costituiscono un vasto capitolo della patologia, la cui conoscenza è notevolmente aumentata in
questi ultimi decenni determinando la nascita di una nuova branca specialistica della medicina: la
Reumatologia. Oltre alle malattie delle articolazioni le malattie reumatiche comprendono anche le
malattie dell’osso. Le malattie reumatiche sono numerose: si dice comunemente che ne esistono
oltre cento. Molte malattie reumatiche hanno rilevante importanza medico-sociale in quanto sono
molto diffuse e potenzialmente invalidanti, basti citare, l’artrite reumatoide, le gravi forme di
artrosi e l’osteoporosi. Il medico specialista che si occupa delle malattie reumatiche è il
reumatologo che in questi ultimi anni ha acquisito la capacità di prevenire, diagnosticare e
curare oltre alle malattie reumatiche anche l’osteoporosi. Mentre il reumatologo cura le malattie
reumatiche e l’osteoporosi con i farmaci, l’ortopedico tratta queste malattie chirurgicamente. I
farmaci utilizzati sono gli analgesici, gli antinfiammatori, i cortisonici, gli immunosoppressori, i
condroprotettori, i farmaci per l’osteoporosi. Nell’ambito delle malattie reumatiche si possono
riconoscere diversi gruppi di malattie, molto diversi tra di loro. Le ARTRITI CRONICHE
costituiscono il nucleo centrale della Reumatologia in quanto queste malattie, essendo di lunga
durata, rappresentano la patologia che maggiormente impegna lo specialista reumatologo dal punto
di vista clinico. Si distinguono in:
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ARTRITE REUMATOIDE,
ARTRITE PSORIASICA
SPONDILITE ANCHILOSANTE.
La più importante è senz’altro l’artrite reumatoide, che colpisce lo 0.5-1 % della popolazione. Si
calcola che in Italia esistano almeno 350.000 persone affette da questa malattia.. In passato queste
malattie raramente guarivano , tuttavia se curate precocemente con i nuovi, più efficaci farmaci, si
può evitare l’invalidità ed in diversi casi andare incontro alla remissione o verso uno stato di
minima attività. Richiedono tuttavia un trattamento molto articolato, farmacologico, riabilitativo,
termale per cui è indispensabile che venga diagnosticata precocemente e seguita con costante
attenzione da parte del reumatologo.
Le CONNETTIVITI sono un gruppo di malattie autoimmuni sistemiche comprendenti:
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LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO,
CONNETTIVITE MISTA E INDIFFERENZIATA
POLIMIOSITE/DERMATOMIOSITE,
SCLEROSI SISTEMICA PROGRESSIVA (SCLERODERMIA),
MALATTIA DI SJOGREN
VASCULITI.
Tra i fattori responsabili di queste malattie svolgono un ruolo importante fattori genetici, fattori
ambientali tra i quali probabilmente fattori infettivi di natura virale, fattori endocrini (in particolare
gli ormoni sessuali),ecc. La malattia insorge per alterazioni del sistema immunitario, che da sistema
di difesa nei confronti degli agenti estranei si trasforma in sistema di offesa, attaccando le cellule ed
i tessuti dell’organismo stesso mediante autoanticorpi. Esse possono colpire qualsiasi organo o
tessuto. Tra l’artrite reumatoide e le connettiviti si può inserire la:
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POLIMIALGIA REUMATICA,
malattia tipica dell’anziano che guarisce dopo una terapia appropriata.
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L’ OSTEOARTROSI
si distingue in primaria in cui prevalgono fattori ereditari e secondaria a fattori di natura meccanica,
traumatica (incidenti stradali, microtraumi e macrotraumi lavorativi e sportivi). Sono malattie
degenerative delle articolazioni, che rappresentano le patologie reumatiche più diffuse nella
popolazione. Le sue forme più gravi, quali la coxartrosi (artrosi dell’anca) e la gonartrosi (artrosi
del ginocchio), sono altamente invalidanti, ma anche le altre forme, quali quelle che interessano la
colonna vertebrale, le mani ed i piedi, hanno un elevato impatto sociale in termini di dolori e
limitazione del movimento
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LA GOTTA,
dovuta ad alterazione dell’ acido urico ed accumulo nelle articolazioni e nei tessuti. L’aumento
dell’uricemia è considerato un fattore di rischio cardiovascolare. Causa artrite e può portare all’
insufficienza renale.
I REUMATISMI EXTRA-ARTICOLARI o delle parti molli sono rappresentati da molte
malattie nelle quali le manifestazioni dolorose sono molto evidenti, mentre la quota infiammatoria è
minima o comunque localizzata.. Vengono fatte rientrare in questa categoria molti disturbi a
carattere localizzato quali
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PERIARTRITI
TENDINITI
FIBROMIALGIA
L’OSTEOPOROSI, cioè l’alterazione della struttura ossea, rende l’osso più fragile e lo predispone
all’insorgenza di frattura in assenza di traumi o per traumi di modesta entità . Questa malattia (è la
più frequente malattia dell’osso) rappresenterà sempre di più un rilevante problema sanitario nel
mondo occidentale a motivo del progressivo invecchiamento della popolazione. Negli ultimi anni in
questo campo sono stati effettuati importanti progressi dovuti a due ordini di fattori: la possibilità di
poter quantificare con molta precisione il contenuto minerale dell’osso (densitometria ossea), la
disponibilità di farmaci molto efficaci oltre al calcio e la vitamina D. E` quindi auspicabile una
precoce individuazione dei soggetti a rischio che potrà consentire di prevenire l’osteoporosi e le
fratture con il trattamento più appropriato a seconda del caso. Si distinguono:
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OSTEOPOROSI POST MENOPAUSALE
OSTEOPOROSI SENILE
OSTEOPOROSI SECONDARIE