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Cristo osservava le feste di Dio (parte 1)
di Angelo Cappello.
Il tempo dell’arrivo del Re e Signore dell’universo Gesù Cristo per governare con il suo Popolo
Santo su questa terra si avvicina sempre di più, sarà adempiuto l’ultima tappa del piano di
salvezza di Dio.
Gesù Cristo, che è venuto sulla terra per sacrificarsi e per riscattare tutta l’umanità dal
peccato, rappresenta questo piano perciò osservava le feste stabilite da Dio descritte nel
Vecchio Testamento.
Oggi molti si domandano se sia giusto leggere il Vecchio Testamento oppure no. Altri non lo
valutano per nulla, altri vi si sono fermati. Vediamo cosa sostiene Dio: «Sta scritto: "Non di
pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"» (Matteo 4:4).
Notiamo subito che “ogni parola“ si riferisce a tutta la Bibbia.
“Infatti tutte le cose che furono scritte in passato, furono scritte per nostro
ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi
riteniamo la speranza” (Romani 15:4).
Anche qui si distingue la necessità di leggere le cose che furono scritte in passato.
Se leggiamo attentamente il Vecchio Testamento, capiremo quali sono le Feste che Cristo
osservava e il perché sono cosi importanti.
Per primo notiamo alcuni versi molto importanti e più attuali che mai scritti millenni addietro:
“Smettete di portare oblazioni inutili; l'incenso è per me un abominio; non posso sopportare
i noviluni e i sabati, il convocare assemblee e l'iniquità assieme alle riunioni sacre. Io odio i
vostri noviluni e le vostre feste solenni; sono un peso per me, sono stanco di sopportarle.
Quando stendete le vostre mani, io nascondo i miei occhi da voi; anche se moltiplicate le
preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete
dalla mia presenza la malvagità delle vostre azioni, cessate di fare il male. Imparate a fare il
bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa
della vedova” (Isaia 1:13-17).
Sì, Lui si riferisce alle feste stabilite dagli uomini, nel periodo e nel modo che pare più
conveniente all’uomo, rendendo un culto vano, falso, inutile e senza il vero significato
comandato da Dio; cambiando il calendario, i noviluni (luna nuova) che segnano l’inizio delle
Feste, e cambiando anche le feste e il loro significato.
“infatti se voi credeste a Mosè, credereste anche a me, perché egli ha scritto di me. Ma se non
credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?” (Giov. 5:46-47).
Gesù Cristo è l’Unico che ha predetto ogni cosa prima ancora che venisse sulla terra al tempo
stabilito, l’Unico che è morto per riscattare l’umanità, l’Unico che è risorto dai morti. Cristo è
l‘Unico che ha stabilito un piano di vera salvezza per l’umanità, un piano di eventi per mezzo
delle Sue feste comandate per il suo popolo.
“Ecco le feste dell'Eterno, che voi proclamerete come sante convocazioni. Le mie feste sono
queste:..” (Levitico 23:2) “Queste sono le feste dell'Eterno..” (Levitico 23:37).
Dio chiama le Feste, le Sue Feste, detti anche Sabati annuali, stabilite da Lui per far conoscere
la Sua Venuta per Salvezza di tutti gli uomini.
Senza la conoscenza di questi Sabati annuali non si può riconoscere a che punto il piano di Dio
è arrivato.
“santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, affinché conosciate che io sono
l'Eterno, il vostro DIO" (Ezechiele 20:20).
“Così pure nei vostri giorni di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi,
sonerete le trombe quando offrirete i vostri olocausti e i vostri sacrifici di riconoscenza. Ciò vi
servirà di ricordanza davanti al vostro Dio. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio” (Numeri 10:10)
Se notiamo attentamente la Scrittura precedente, vediamo che Dio parla di suonare le
trombe. Agli scribi e ai farisei era affidata la legge e in passato attendevano al servizio della
luna nuova e avvisavano a suon di tromba l’inizio della Festa.
In un futuro prossimo tutte queste Feste, noviluni e sabati saranno osservati da tutti:
“In ogni mese al novilunio e al sabato di ogni settimana, verrà ognuno a prostrarsi davanti a
me, dice il Signore” (Isaia 66:23).
“E avverrà che ogni sopravvissuto di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme
salirà di anno in anno ad adorare il Re, l'Eterno degli eserciti, e a celebrare la festa
delle Capanne. E avverrà che, se qualche famiglia della terra non salirà a Gerusalemme per
adorare il Re, l'Eterno degli eserciti, su di essa non cadrà alcuna pioggia” (Zac. 14:18).
Le sue Feste sono descritte nel Levitico, alcune si sono già avverate, la Pasqua, la Festa degli
Azzimi, Pentecoste, altre stanno per arrivare, la prossima è La Festa delle Trombe, il Giorno
dell’Espiazione, la Festa delle Capanne, Ultimo Gran Giorno.
Sorprendentemente, oggi il mondo cristiano riconosce che la Pasqua, gli Azzimi e la Pentecoste
sono eventi che trovano la giustificazione nelle festività di Dio, ma rifiuta di credere nelle altre
festività come eventi diversi del piano di Dio e li inserisce nell’unico evento che è il ritorno di
Gesù.
Se riflettiamo senza preconcetti, dobbiamo ammettere che Gesù non solo ha osservato le feste
stabilite da Dio, ma è stato Lui stesso l’adempimento delle feste stesse rispettando i tempi
perfettamente stabiliti per quei giorni (morto precisamente quando veniva sacrificato l’agnello,
è salito in cielo quando si agitava la mannella festività degli azzimi, è sceso in Spirito Santo
cinquanta giorni dopo); perciò, con fede nella Sua Parola dobbiamo credere che anche le altre
festività saranno adempiute da Gesù nel modo e nei tempi stabiliti da Lui secondo il proprio
ordine.
Nella seconda parte illustreremo le Festività una per una.