Lavoro di approfondimento di gruppo di Diritto ed Economia Aziendale – classe V^B Erica – Prof. Monica Masoch
LA CRISI DEI MERCATI FINANZIARI
GLI INTERVENTI ELABORATI DAL GOVERNO ITALIANO
Di Samantha Agnello e Francesca Nembri
PREMESSA: Il sistema finanziario del mondo ricco si sta dirigendo verso il crollo. Tutte le
economie avanzate sono entrate in recessione alla fine dell’estate 2008. Oggi come oggi
ci troviamo di fronte a una profonda crisi finanziaria, bancaria ed economica. Dal canto
nostro, vediamo cosa il Governo italiano vuole attuare in merito a questa “crisi storica”.
Il Governo Italiano ha deciso di mantenere sui numeri un atteggiamento prudente,
contando evidentemente anche sulla minor fragilità del sistema creditizio, tali da rendere
più liquido il mercato del credito, fin ora sostanzialmente bloccato nonostante il ribasso del
tasso di interesse e l’ampia offerta di liquidità da parte della Banca Centrale Europea.
Una delle tante proposte di Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, è di portare
l’Euribor* al di sotto del 5%.
Per ora dunque, il pacchetto comprende tre nuove forme di intervento:
1) Lo Stato potrà garantire –fino al 31 dicembre 2009- le passività delle banche con
scadenza fino a cinque anni emesse dopo la data di entrata in vigore del decreto.
Da parte sua la banca ha deciso di dimezzare la soglia minima per le operazioni di
rifinanziamento delle banche nell’ ambito dell’Eurosistema e dare il via ad un sistema di
scambio titoli, in modo da assicurare agli istituti di credito maggiori qualità da offrire in
garanzia alla BCE.
2)Le banche non potranno modificare i propri piani di risanamento senza il consenso del
TesoroInoltre, in caso di grave crisi, anche di liquidità, il Governo potrà sciogliere gli organismi
sociali degli istituti di credito e nominare dei commissari straordinari.
Tali provvedimenti si muovono nell’ottica di rimettere robuste dosi di fiducia nel sistema.
* =indice che rappresenta la rilevazione di una situazione di mercato. Esso corrisponde al
tasso medio a cui avvengono le transizioni finanziarie in Euro tra le grandi banche
europee. La rilevazione dell’Euribor avviene tutti i giorni lavorativi così che il suo valore è
sempre perfettamente aggiornato. L’affidabilità dell’Euribor ha indotto le banche ad
ancorarsi ad esso sull’ oscillazione dei mutui a tasso variabile che propongono.
DOPO GLI INTERVENTI DEL GOVERNO, LE BANCHE SONO NELLE CONDIZIONI DI
POTER GARANTIRE RISORSE ALLE AZIENDE?
Bisogno di liquidità
Le azioni a garanzia della stabilità e delle liquidità degli istituti di Credito fanno perno su
impegni pubblici che rischiano di ripercuotersi ulteriormente sulle famiglie e sulle imprese.
Dunque l’unico obiettivo, dice il Ministro dell’Economia non è tanto salvare le banche che
si salvano da sole, ma assicurare ch’esse siano così forti da continuare a servire liquidità
all’economia.
Samantha Agnello e Francesca Nembri
Lavoro di approfondimento di gruppo di Diritto ed Economia Aziendale – classe V^B Erica – Prof. Monica Masoch
LA CRISI DEI MERCATI FINANZIARI
COSA Può FARE IL GOVERNO A TUTELA DELL’ECONOMIA REALE?
Tre cose fondamentali:
1) MONITORARE LO STOCK DEL DECRETO CONCESSO ALLE IMPRESE PER
EVITARE CHE SUBISCA RIDUZIONI.
2) RIDURRE I RITARDI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E VELOCIZZARE I
RIMBORSI IVA.
3) SOSTENERE LE PICCOLE IMPRESE NELL’ACCESSO AL CREDITO,
VALORIZZANDO GLI STRUMENTI DI GARANZIA ATTUALMENTE DISPONIBILI.
LA CRISI COLPIRA’ IL PIL ?
Italia in crisi
Ebbene sì, la crisi colpirà il Pil italiano per alcuni trimestri.
Per ridurre al massimo tale contrazione del credito è stato proposto un pacchetto di misure
per sostenere le imprese basato su agevolazioni fiscali e soprattutto rivolto a tutti i settori,
non solo auto e frigoriferi.
Più precisamente ciò che aiuterebbe le imprese a reagire alle recessioni sarebbero:
una TREMONTI TER, cioè la detassazione degli utili reinvestiti;
agevolazioni fiscali per facilitare la capitalizzazione delle imprese;
la flessibilità anche solo temporanea del limite di indeducibilità degli oneri passivi;
ritorno all’autonomatismo per il credito d’imposta superando il meccanismo di
prestazione.
Inoltre serve un piano serio a supporto del risparmio energetico con qualche forma di
agevolazione fiscale. Infine più rapidità di tempo nel progetto dell’industria 2015, che
avrà come argomento principale l’industria moderna e l’economia reale. Il riferimento al
2015 ha l’obiettivo di proiettare l’analisi sugli scenari futuri che attendono il nostro paese
avviando una nuova fase di progettazione e di impegno reciproco che deve coinvolgere
tutti i livelli di Governo e tutti i soggetti economici.
La strategia proposta si muove anche su altre direttrici: crediti di infrastrutture.
Gli interventi del Governo a sostegno delle banche devono servire alla tutela del risparmio
e dare supporti alle aziende evitando che le politiche difensive in questa fase di crisi
diventino “ostacoli, barriere e blocchi nazionali”.
QUANTO LA CRISI HA COLPITO LE FAMIGLIE?
Opinioni Maggioranza e opposizione
Indici istat:
secondo l’Istat il 5,3% delle famiglie italiane non ha soldi per comprare il cibo…
OPPOSIZIONE: EMERGENZA
“più difficoltà anche solo nel procurarsi cibo, medicine abiti necessari”, commenta il leader
del Pd confermando ciò che i dati dell’Istat dicono sugli italiani nel 2006 e fine 2007. La
distribuzione del reddito e le condizioni di vita sono peggiorate soprattutto nel sud. Colpa
della crisi? È quello che si pensa guardando i dati: le famiglie che sono arrivate con più
difficoltà alla fine del mese nel 2007 sono aumentate del 1,4% in più rispetto il 2006 e con
il 2008 tendono ad aumentare. Per questo l’ opposizione grida al Governo che la vera
bufera si sta concentrando sulle famiglie più povere e di prendere provvedimenti a
Samantha Agnello e Francesca Nembri
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LA CRISI DEI MERCATI FINANZIARI
riguardo. Oltre al crollo dell’Economia bisogna ben guardarsi dal crollo delle famiglie che in
Italia sta raggiungendo livelli esorbitanti.
IL MANIFESTO: “PREPARIAMOCI AL NATALE Più POVERO”
MAGGIORANZA: BISOGNA ESSERE OTTIMISTI…
“Gli Italiani quest’anno hanno affollato tantissimi luoghi turistici” queste sono le parole di
Silvio Berlusconi presidente del Consiglio. Secondo la Maggioranza la maggior parte degli
italiani non sente la crisi e non la sentirà.
Molti l’hanno presa con orgoglio questo “slogan” di ottimismo con il quale la Maggioranza
invita gli Italiani ad essere sereni.
Molti altri questa osservazione la vedono molto lontana dalla realtà, forse quasi una sorta
di copertura che tende a bendare gli occhi al governo. Ma cosa ci faceva tutta quella gente
in vacanza con la crisi? Alcuni dicono che “nei momenti di crisi ci si aggrappa
all’effimero per superare le difficoltà”. Altri dicono che gli indici Istat sono da “non
considerare” o comunque valutare in parte in quanto non tengono conto dei cosiddetti
“furbetti” (che in Italia non sono pochi…) che lavorano in nero…
INTANTO LA CRISI C’E’ E LA STRADA E’ DIVENTATA LA CASA DI MOLTE
PERSONE...
NOTIZIE DEL G20:
Il Ministro dell’economia Giulio Tremonti che affiancava il Presidente Berlusconi nella
conferenza stampa di Washington, al termine del vertice G20, ha spiegato il piano di
sostegno all’economia italiana da 80 miliardi di euro. Un ventaglio di interventi che spazia
dalle infrastrutture, al project financing, alle nuove tariffe autostradali collegate agli
investimenti. La partenza del piano era fissato il 21 Novembre 2008 alla riunione del
Comitato Interministeriale per la politica economica (CIPE).
Tremonti ha poi toccato il tema dei ritardi nell’attuazione delle opere dopo lo stanziamento
dei fondi. “Stiamo lavorando e dobbiamo sincronizzare i nostri tempi – ha spiegato il
ministro dell’Economia Giulio Tremonti – non solo con il G20 ma anche con il Parlamento”.
Pensiamo ad un decreto. Il presidente Berlusconi ha detto che questo è il periodo giusto
per avere un decreto in tempi e modi ragionevoli.
Il CIPE del 21 Novembre ha avviato la nostra strategia di contrasto alla crisi, il piano anticrisi dell’Italia.
PIANO ANTI-CRISI
Mobilitazione di 16 miliardi di euro: 12 per infrastrutture più 4 sempre per infrastrutture ma
in project financing. Subito dopo il CIPE pianificherà l’utilizzo di fondi formalmente europei
ma sostanzialmente italiani che proiettati su 2-3 anni sono stimabili in 40 miliardi di euro, e
sono destinati ad ambiente, ricerca, sviluppo. Quanto alle tariffe autostradali, il nostro
Ministro dell’Economia ha osservato che il Governo pensa di “ristrutturarle in modo da
modificare in meglio il sistema che c’è stato finora, per il quale aumentavano le tariffe
anche se non si facevano degli investimenti. E poi le società facevano i dividendi. Noi del
Governo non stimiamo un accordo con le compagnie di autostrade che mobilita almeno 10
miliardi di euro”.
Samantha Agnello e Francesca Nembri
Lavoro di approfondimento di gruppo di Diritto ed Economia Aziendale – classe V^B Erica – Prof. Monica Masoch
LA CRISI DEI MERCATI FINANZIARI
A fine 2008 stiamo riprogrammando molti miliardi di euro che se no andavano persi o
peggio per beffa andavano ai nostri competitori”. Il ministro passa in rassegna tutti i
provvedimenti in cantiere per evitare la recessione e salvare l’economia italiana.
A)
“Il CIPE sta finalizzando la procedura per riaprire i canali di finanziamento alle
imprese, altro provvedimento è il salva risparmio, nessuno perde il suo risparmio,
nessuna banca fallisce: ieri è stato considerato appropriato in Europa. Adesso
dobbiamo fare un provvedimento per evitare la recessione. Anche questo non è
per le banche, è per le imprese. Definendo gli strumenti tecnici immaginiamo che
ci sia un impegno da parte del sistema bancario non solo a mantenere ma ad
ampliare i canali di finanziamento.
Il presidente Berlusconi ha parlato con il presidente dell’Associazione bancaria che
prefigura un crescendo d’impegni in questo comparto. Sarà tutto assolutamente
trasparente e monitorato con una cadenza che ci darà l’evidenza se il provvedimento
funziona per le imprese o no. Pensiamo di mettere a fianco Fidi, Confidi e un sistema di
garanzie che stiamo studiando”.
Un altro ambito d’intervento riguarda le imprese e in contratti. Rinnoveremo i contratti
di produttività per il settore delle imprese e ci sarà un nuovo strumento contrattuale per
fare dell’Italia un Paese che ha un sistema d’imprese più produttive. Stiamo ragionando
su alcuni interventi relativi alla realtà delle imprese non particolarmente ancora definiti.
Il nostro premier su questo ha confermato anche un intervento sulle modalità di
pagamento dell’Iva. “il pagamento dell’Iva “ spiega Berlusconi, “non si fa al momento
dell’emissione della fattura ma soltanto quando il cliente ha effettuato il pagamento”.
Tale provvedimento, ha osato Tremonti “dovrà essere approvato dall’Europa e sarà
fatto. Inoltre una parte di risorse sarà destinata alle voci sociali. Il piano, ha assicurato
Tremonti non comporterà il superamento della soglia del 3% del Pil da parte del deficit
pubblico italiano.
FONTI:
-INTERNET: SITI INERENTI L’ARGOMENTO, SITI PARLAMENTARI DEL GOVERNO
ITALIANO
-QUOTIDIANI: “IL CORRIERE DELLA SERA” data 10 Novembre 2008
“IL GIORNO” data 23 dicembre 2008
“IL MANIFESTO” data 23 dicembre 2008
“LIBERO” data 23 dicembre 2008
-VISIONE DI TELEGIORNALI, APPUNTI UTILIZZATI IN CLASSE.
Samantha Agnello e Francesca Nembri