LA RISCOPERTA DEI TESTI SCIENTIFICI DELL’ANTICHITA’
L’interesse degli umanisti verso i testi classici si manifestò anche in campo scientifico.
Le opere di Euclide, Apollonio, Pappo , Diofanto e, soprattutto, di Archimede furono tradotti
direttamente dai testi originali con scrupolo filologico, ma anche interpretati ed emulati.
Si possono classificare tre tipi di approccio al recupero dei testi:
un approccio umanistico- filologico, tendente al recupero del significato preciso del testo e rivolto
agli uomini di cultura ( Regiomontano, Commandino)
un approccio pratico interessato alle applicazioni tecniche e rivolto al mondo degli ingegneri, degli
architetti, dei mercanti e dei militari.( Tartaglia)
un approccio “rifondatore” tendente al recupero del contenuto più che del testo, rivolto alle
comunità scientifiche ( Maurolico)
Lo stesso Galileo contribuì alla revisione dei classici, specialmente di Euclide e Archimede, sui cui
testi curò la sua preparazione matematica, sotto la guida di Ostilio Ricci, che a sua volta era stato
allievo di Tartaglia.
Inizialmente i suoi interessi erano rivolti alle applicazioni pratiche, come si vede dagli scritti
giovanili e dall’attenzione nella costruzione di strumenti (Cannocchiale, compasso militare)..
In seguito possiamo dire che ebbe un approccio rifondatore che lo porta , nei “Discorsi” a citare i
classici ma anche a criticarli e a rielaborare i loro contenuti.
Lo studio e la traduzione dei classici in campo scientifico non allargò solo il panorama del sapere,
ma contribuì alla diffusione di queste conoscenze anche al di fuori dell’ambiente dei tradizionali
uomini di cultura. (la stampa ha, in questo, un ruolo determinante).
Si comincia ad utilizzare metodi matematici in ambiti diversi e anche in seno alla stessa matematica
si tende ad eliminare la netta separazione tra la geometria e algebra , fino alla loro fusione nella
sintesi cartesiana. Nella filosofia naturale il ragionamento matematico si sostituisce alla logica di
tipo aristotelico
.Comincia poi a mostrarsi evidente la forte relazione esistente tra scienza ed arte, assieme alla
necessità di scambi di conoscenze e di collaborazione tra i due ambiti; ad esempio la geometria, ed
in particolare quel suo ramo che è la prospettiva, viene sentita come indispensabile da pittori ed
architetti.
Sull’evoluzione del pensiero matematico influirono in particolar modo le opere di Archimede ,
ricche di numerosi spunti metodologici ed applicativi.(Nelle sue opere meccaniche –L’equilibrio
dei piani- La quadratura della parabola- I galleggianti-si possono trovare elementi che preludono il
calcolo infinitesimale) che contribuirono ad una visione geometrizzante della realtà, impulso che
avrebbe trovato il suo punto più alto in Galileo .