ALTERNATORE PRINCIPIO Di FUNZIONAMNTO. In un conduttore rettilineo di lunghezza l immerso in un campo magnetico con vettore induzione costante B che si muova con velocità v nel piano perpendicolare alle linee di induzione e con direzione perpendicolare al conduttore stesso, si induce una forza elettromotrice e(t) (variabile nel tempo) data dalla: Allo stesso tipo di fenomeno andremmo incontro se facessimo ruotare una spira chiusa all'interno di un campo magnetico costante. La legge di Faraday afferma che la forza elettromotrice indotta in tal caso nella spira è proporzionale alla variazione del flusso Φ magnetico del campo 'abbracciato' dalla spira nell'unità di tempo. La spira ruota in un campo magnetico uniforme, con velocità angolare ω con Il conduttore che taglia le linee del campo magnetico ha lunghezza l. Ma come possiamo valutare la velocità di attraversamento delle linee del campo in questo caso? Prima di tutto calcoliamo la velocità periferica del tratto l della spira, rispetto al campo magnetico B: ovviamente vp è un vettore di modulo (intensità) costante, ma la sua direzione e verso dipendono dalla posizione del tratto l della spira rispetto al campo B. Osservando l'immagine è facile dedurre che La f.e.m. indotta sarà dunque essa dipende dal tempo dato che abbiamo posto per comodità ovviamente V=cost. dato che ω=cost. e in ragione di ciò, e dipende esclusivamente da t. La rappresentazione di e(t) in funzione di θ=ωt e: essa è riconducibile alla posizione del punto terminale di un segmento di lunghezza costante V che mantiene un estremo, fisso nell'origine delle coordinate e ruota lungo il perimetro di una circonferenza, con velocità angolare ω . Da notare come il valore massimo del segnale elettrico e(t) sia V in corrispondenza di 90° mentre il minimo è -V in corrispondenza di 270°. ovviamente essendo ω misurata in rad/sec occorre abituarsi a valutare gli angoli indifferentemente in radianti o in gradi sessagesimali. In figura è riportata la corrispondenza fra gradi e radianti per alcuni angoli principali. In ogni caso per effettuare le conversioni si il rapporto: per trovare i radianti partendo dai gradi per trovare i gradi partendo dai radianti FASE La fase è una misura angolare che caratterizza la posizione del segmento V ad ogni istante della sua rotazione, Particolare importanza assume il valore della fase iniziale φ :la fase che caratterizza il vettore all'istante t=0. esempio di sinusoide in anticipo di fase di 45° rispetto alla sinusoide originaria di fase 0: Vsin(ω t). esempio di sinusoide in ritardo di fase di 45° rispetto alla sinusoide originaria di fase 0: Vsin(ω t). E' importante notare come sia indifferente usare la funzione seno o quella coseno per descrivere grandezze di questo tipo, data l'esistenza della relazione: e di altre. PERIODO E FREQUENZA Il periodo di un'onda sinusoidale è il tempo impiegato dall'onda per compiere un intero ciclo, l'onda è caratterizzata dal fatto che compie lo stesso ciclo in modo ripetuto. Il ciclo di un'onda alternata si misura in secondi. Un altro importante parametro è la frequenza che è il numero di cicli compiuti nell'unità di tempo (in 1 secondo). [Hertz] [Hz] in figura la sinusoide di destra compie un numero di cicli doppio rispetto alla sinusoide di sinistra: essa ha un periodo che è la metà della sinusoide di sinistra. Importante è la relazione fra frequenza, periodo e pulsazione: per le funzioni sinusoidali è rilevante anche il parametro: valore efficace della funzione, con V ampiezza (valore massimo) dell'onda si ricorda che il valore delle grandezze elettriche viene fornito sempre sotto forma di valore efficace. Più intuitiva è la nozione di valore 'picco a picco' di una sinusoide. L'elaborazione delle grandezze alternate sinusoidali è facilitata dalla teoria matematica dei numeri complessi. FORMA SIMBOLICA La grandezza elettrica, viene in questo caso rappresentata sul piano dei numeri complessi tramite un vettore V che ha il suo punto di applicazione nell'origine degli assi. Il vettore V può essere definito con le sue due proiezioni sugli assi cartesiani, scrivendo: dove j è l'operatore immaginario a viene chiamata la parte reale di V, mentre b è la parte immaginaria di V. Questa, viene detta forma binomiale del vettore V. Dobbiamo immaginare questa, come la posizione iniziale del vettore rotante, all'istante t=0. Una forma alternativa a quella binomiale, è la forma polare: dove |V| è il modulo del vettore, cioè la sua lunghezza,θ è la fase iniziale del vettore ed e=2.718.. è il numero di Neper. La forma binomiale e quella polare sono legate dalle relazioni: mentre (per la trigonometria) Da queste considerazioni si deduce che possiamo definire una grandezza alternata sinusoidale, attraverso almeno tre forme: forma sinusoidale: forma vettoriale binomiale: forma vettoriale polare: La forma binomiale risulta opportuna per la somma o la differenza fra vettori, la forma polare risulta opportuna per la divisione e la moltiplicazione fra vettori. CSD e IDG È particolarmente importante mantenere la velocità del generatore costante in impianti in cui i generatori funzionano in parallelo. In tal caso è assolutamente essenziale che la velocità dei generatori sia mantenuta costante entro limiti estremamente piccoli, attraverso una unità chiamata CSD (Costant Speed Drive). Il sistema CSD completo consiste di un differenziale a ingranaggi assiali AGD (Axial Gear Differential), la cui velocità d‟ uscita rispetto alla velocità di entrata è controllata da un regolatore che controlla una pompa idraulica ad uscita variabile. La pompa fornisce pressione idraulica ad un motore idraulico, che varia il rapporto della velocità di ingresso e della velocità di uscita per AGD in modo da mantenere l’uscita ad un valore costante, che deve corrispondere alla frequenza di 400 Hz per il generatore. Un generatore con CSD è illustrato in figura , dove si può notare la complessità dell‟ unità in questione per cui questa immagine viene fornita solo a titolo di esempio. La maggior parte di questi dispositivi sono forniti di un adattatore stacca/attacca veloce QAD (Quick Attach Detach), che permette la sostituzione di un generatore con CSD in pochi minuti. Per via delle grandi potenze necessarie, ma anche della vitale dipendenza dei velivoli dall’impianto elettrico, l’ evoluzione tecnologica ha reso possibile l’eliminazione dei CSD, con i loro svantaggi tra i quali il peso e il costo. Le soluzioni adottate sono state concettualmente tre: 1) integrare in un unico componente in gruppo CSD + Generatore AC onde limitare peso e complicazioni costruttive con l’adozione del Integrate Drive Generator ( IDG): dispositivo costoso e complesso, ma capace di fornire grandi potenze con riduzione del peso complessivo rispetto alla soluzione tradizionale; 2) eliminare il CSD tra Gear Box e Generatore sostituendoli con un nuovo tipo di generatore chiamato Variable Speed Costant Frequenzy (VSCF ): un sistema integrato di generatore che opera a giri variabili direttamente collegato alla Gearbox ed un convertitore che fornisce come output corrente trifase 200 AC a frequenza 400Hz stabilizzata; 3) abbandonare i sistemici distribuzione a frequenza fissa e prevedere, in sede di progetto, campi di oscillazione di frequenza entro una banda anche ampia ( ex 370 – 800Hz). Questa scelta di generatori e distribuzione a frequenza variabile è ampiamente usata nei nuovi velivoli civili quali A380, B787 ed il A400, velivolo cargo militare: questa è oggi l’ultima frontiera della evoluzione tecnologica; 4) nel campo dei velivoli militari come F22 e F 35, si sta sviluppando una nuova impostazione: generazione elettrica iniziale con potenti generatori che operano a 270 VDC; dal momento che alcuni impianti comunque necessitano di 115 VAC ed altri 28VDC debbono comunque essere previsti sistemi di conversione.