Le Olimpiadi di Berlino 1936
La musica delle Olimpiadi di Berlino '36 fu composta
nientedimeno che dal compositore Richard Strauss.
Per la prima volta (e anche per fare onore al compositore), i Giochi
furono trasmessi via tivù. Peccato che allora solo pochissimi
possedevano un apparecchio televisivo...
L'unico sport in cui i tedeschi dominarono fu la ginnastica, con
Konrad Frey che ne vinse sei.
Jesse Owens fu il vero protagonista di queste Olimpiadi; e, quindi,
anche dell'opera filmica di Leni Riefenstahl Die Götter des
Stadions ("Dei dello stadio"). I bonzi nazisti avevano
commissionato alla regista il documentario, che avrebbe dovuto
esaltare le qualità della razza ariana.
"Lampo d'ebano"
Le Olimpiadi di Berlino '36 furono quelle che, agli occhi dei tedeschi, avrebbero dovuto consacrare la
superiorità della Germania e, più specificatamente, della "razza ariana". Ma a rovinare la festa a Hitler & Co.
ci pensò Jesse Owens, un giovanotto di colore che stupì il pubblico - perlopiù "biondo" - dello Stadio
Olimpico, trionfando in ben quattro specialità dell'atletica: 100 e 200 metri, salto in lungo e staffetta 4x100.
Nei pochi minuti che precedettero le qualificazioni del salto in lungo, Owens fu aiutato dal tedesco Lutz
Long (che gli suggerì quale tecnica adottare per superare la misura minima consentita). Tra il povero
giovanotto dell'Alabama e l'esemplare atleta germanico nacque un'amicizia che durò fino al 1943, allorché
Lutz morì in seguito alle ferite riportate nella battaglia di Cassino.
Dopo il rientro di Owens negli States, il Presidente Roosvelt si guardò bene dall'invitare alla Casa Bianca il
grande atleta: semplicemente perché di colore.
Prima delle Olimpiadi, Jesse Owens aveva esercitato i mestieri più disparati: lustrascarpe, fattorino,
giardiniere, strillone, gelataio...
Nell'ippica tre cavalli si azzopparono e dovettero essere "finiti". Le cronache non ci riferiscono se
vennero usate delle Luger.
L'atleta polacca Stella Walasiesicz vinse l'argento nei 100 metri piani femminili. Quando morì, nel
1980, si scoprì che non era affatto una donna, bensì un uomo.
La partita dei quarti di finale di calcio Austria-Perù sembrava non dovesse finire mai. Così almeno
pensarono i tifosi peruviani, che invasero il terreno di gioco mentre la loro squadra era in vantaggio.
Quando l'arbitro fece riprendere l'incontro (il tempo in effetti non era ancora scaduto), i giocatori
peruviani si rifiutarono di continuare a giocare, autodichiarandosi vincitori... (Illusi!)
In un'altra partita, quella tra Italia e Stati Uniti, l'Azzurro Achille Piccini, espulso, si rifiutò di uscire
dal campo. L'arbitro fece la volontà del giocatore e gli permise di continuare... Per la cronaca:
l'Italia di Pozzi, già detentrice del titolo olimpico, se lo sarebbe aggiudicato anche stavolta.
La statunitense Marjorie Gestring vinse la prova dei tuffi (salto dal trampolino) all'età di appena 13
anni. E' il record per quel che riguarda le discipline individuali.