Il progetto “Un passo verso l’eliminazione delle fistole vescica vaginali” è stato presentato e finanziato dalla Regione Toscana tramite il bando sulla cooperazione sanitaria e studiato in collaborazione con l’Ong Coopi che ha dei referenti (capo progetto e dottoressa) in Mozambico, i quali hanno evidenziato il problema delle bambine madri mozambicane, costrette a sposarsi e partorire in tenera età. Il loro corpo non ancora pronto per ospitare una gravidanza subisce effetti devastanti a livello di pareti uterine, che si lacerano tramutandosi in fistole. La famiglia delle bambine le allontana, pensando che siano possedute da demoni e le lascia morire. Il progetto, allegato alla presente sub lettera “A”, prevede: - la formazione di nuovi operatori affiancati dal gruppo di chirurghi che si occupano del problema da anni; - formazione di nuovi chirurghi; - campagna di informazione, anche nelle scuole, per cercare di ridurre progressivamente il fenomeno; - costruzione di una struttura nei pressi degli ospedali che possa ospitare da 10 a 14 donne; - fornitura del materiale necessario per le pazienti (sacchi di colostomia, cateteri, altri strumenti chirurgici); - pubblicazione di uno studio antropologico-statistico - momento pubblico di presentazione della pubblicazione e sensibilizzazione della cittadinanza Soggetto proponente è la Provincia di Massa-Carrara – Ufficio Cooperazione Internazionale che ha collaborato alla stesura dello stesso e organizzerà un momento pubblico per diffondere i risultati del progetto. Oltre al patrocinio dell’Assessorato alla cooperazione internazionale, il progetto è sostenuto anche dal Centro Donna e dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di MassaCarrara.