Gavina Larus canus Linnaeus, 1758 Codice lista italiana: 110.508.0.004.0 Priorità: 8 RARITÀ GENERALE: valore = 1: Specie concentrata in Europa, ha mostrato un moderato generale incremento durante l’ultimo secolo ma con recenti decrementi di portata significativa in importanti parti dell’areale. Non nidifica in Italia; è presente durante la migrazione e in inverno (stimata la presenza di circa 3000 individui). COROLOGIA: valore = 1: Specie a corologia oloartica, con areale circumpolare che comprende tutto l’emisfero settentrionale. Tuttavia la maggior parte della popolazione è concentrata in Europa ove potrebbe nidificare anche l’80-90% della popolazione mondiale. A sua volta più della metà della popolazione europea è localizzata in Svezia e Norvegia, circa un quarto in Inghilterra, Finlandia, Russia e Danimarca, il resto in diversi altri paesi del centro e nord Europa. Scarsa e frammentata al di sotto dei 52°N. FRAGILITÀ [dimensioni della popolazione]: valore = 1: La popolazione europea della Gavina ha subito un aumento della consistenza e un’estensione areale a partire dal 1890 circa. Ancora oggi le piccole popolazioni nella parte meridionale dell’areale sono in crescita o sono stabili, mentre si registrano diminuzioni in Norvegia, Danimarca ed Estonia. La popolazione nidificante è stimata in almeno 420.000 coppie. CONSISTENZA DEL POPOLAMENTO REGIONALE: valore = 2: Non nidificante, è presente come migratrice e svernante. Durante l’inverno è distribuita in poco meno di un quarto del territorio regionale. Frequenta soprattutto i grandi laghi insubrici, ma è presente anche lungo i grandi fiumi e le zone limitrofe ai corpi d’acqua. La popolazione svernante regionale è valutata in circa 1000 individui. SELETTIVITÀ AMBIENTALE: valore = 1: Frequenta una discreta varietà di ambienti che spaziano dalle coste rocciose o sabbiose, alle piccole isole, a dune sabbiose, scogli isolati, coste sassose o cespugliate delle acque interne, paludi, brughiere e, talora, campi coltivati. Soprattutto in inverno frequenta spesso porti e centri abitati costieri, marini e lacustri. Non disdegna di alimentarsi nelle discariche. CRITICITÀ: valore = 3: In periodo invernale il territorio regionale ospita una parte notevole, probabilmente circa un terzo, della popolazione svernante in Italia. A livello nazionale la specie è distribuita principalmente nel Nord Italia, con le maggiori concentrazioni nelle lagune dell’Alto Adriatico e nei grandi laghi della Pianura Padana. STRATEGIE DI CONSERVAZIONE: In considerazione dello status piuttosto favorevole di cui gode la specie e della sua adattabilità a diversi ambienti, le strategie conservative attuabili si limitano ai soli monitoraggi [C]. TIPOLOGIE DI INTERVENTO: Pur essendo la situazione della specie quasi ovunque favorevole, il fatto che talune popolazioni siano soggette a decremento suggerisce l’effettuazione di monitoraggi la cui importanza assume rilievo particolare in paesi quali il nostro nei quali la popolazione svernante è piuttosto contenuta [C2]. COSA NON FARE: Non si ritengono utili suggerimenti circa interventi o azioni da non attuare a livello regionale per la conservazione della specie. La Gavina semmai, in virtù della sua spiccata adattabilità, si avvantaggia, soprattutto in periodo invernale, di molti habitat e situazioni di origine antropica. FATTORI CRITICI: I principali fattori di minaccia per la specie sono, nelle aree riproduttive nelle quali si sono manifestati decrementi della popolazione, il disturbo umano delle piccole colonie non sottoposte a tutela, la modificazione degli habitat riproduttivi e di svernamento tramite il drenaggio delle zone umide o la piantumazione di alberi nelle aree circostanti, l’incremento dei predatori terrestri e la competizione e la predazione diretta dovuti al Gabbiano reale nordico Larus argentatus. Nei quartieri di svernamento può risentire di eventuali azioni intraprese per il contenimento del Gabbiano comune. Caradriforme della famiglia dei Laridi, raggiunge una lunghezza di 43 cm e un’apertura alare di 109 cm. Gabbiano di taglia media, ha piumaggio da adulto simile al Gabbiano reale mediterraneo Larus cachinnans, ma si distingue da questo per l’evidente macchia bianca sul nero delle remiganti primarie più esterne, e per il colore generalmente più scuro delle parti superiori superiore. Il becco è relativamente esile e di piccole dimensioni, di colore giallo; d’inverno è caratterizzato dalla presenza di una marcata banda scura in prossimità della punta (meno definita ed estesa fino alla punta nei giovani). Gli occhi sono scuri. In volo ha dimensioni minori, ala più stretta e battute più frequenti e vigorose rispetto al Gabbiano reale. I giovani hanno una banda caudale nera ben demarcata; il dorso marrone muta in grigio già nel primo autunno, mentre non mutano le copritrici alari che rimangono marroni. Nidifica in un’ampia fascia del paleartico e nel neartico occidentale. E’ presente con una certa continuità in Olanda, Germania settentrionale, Danimarca, Polonia. Più a sud ha una distribuzione estremamente frammentata, con nidificazioni localizzate in Francia, Svizzera (prima nidificazione nel 1966), Germania meridionale, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, con un totale complessivo di non oltre 300 coppie. In Svizzera poche coppie sul Lago di Neuchâtel e sul Lago di Costanza, dove si riproduce su isole artificiali ricoperte da vegetazione erbacea, in prossimità di colonie di Gabbiano comune. In generale nidifica spesso in piccoli gruppi in aree difficili da raggiungere per i predatori terrestri: isolotti di ghiaia nei fiumi, terreni paludosi, piccole isole vicino alle coste, terreni in prossimità di stagni; non sono rari i casi di nidificazione in brughiere prossime a coltivi. E’ generalmente migratrice, anche se su distanze variabili; non si conosce la provenienza dei soggetti svernanti in Italia. Qui sverna soprattutto nelle lagune dell’alto Adriatico e sui grandi laghi prealpini. Durante lo svernamento si incontra in zone costiere, sia basse che scoscese ed esposte, ma anche in zone interne, sia umide che asciutte. Frequenta l’intera gamma di ambienti acquatici, ma anche coltivi e discariche. Può trovarsi aggregata a gruppi di Gabbiano comune Larus ridibundus, ma anche in piccoli gruppi monospecifici o solitaria. In Lombardia è svernante, concentrata in misura rilevante sui grandi laghi insubrici e sui laghi di Mantova (Parco del Mincio), nonché alla confluenza di Po e Ticino (Parco del Ticino). Presenze scarse od occasionali si hanno in tutti i parchi fluviali della regione, in particolare in seguito ai movimenti pendolari che gli stormi misti di gabbiani effettuano per recarsi giornalmente ad alimentarsi nelle zone agricole della pianura. La dieta è costituita prevalentemente da invertebrati terrestri ed acquatici, ma include anche pesce; l’alimento è prevalentemente ottenuto per predazione diretta, ma occasionalmente mediante furti ad altri gabbiani (cleptoparassitismo). Talora alcuni individui approfittano degli invertebrati messi a nudo dalle operazioni di aratura dei campi. Si alimenta spesso a terra e predilige suoli asciutti e ben drenati o aree sabbiose di estuari. Nelle aree di svernamento può associarsi ai gabbiani comuni in foraggiamento sulle discariche. Massimo Favaron, Paolo Bonazzi, Lorenzo Fornasari Bibliografia Boano G., Brichetti P., 1989. Proposta di una classificazione corologica degli uccelli italiani. I. Non passeriformi. Riv. ital. Orn. 59: 141-158. Cramp S., Simmons K.E.L., 1983. Birds of the Western Paleartic: Handbook of the Birds of Europe, the Middle East and North Africa. Vol III (Waders to Gulls). Oxford University Press, Oxford. Fasola M., 1984. Censimento preliminare dei Laridae svernanti in Italia. Avocetta 8: 57-63. Fornasari L., Bottoni L., Massa R., Fasola M., Brichetti P., Vigorita V., 1992. Atlante degli uccelli svernanti in Lombardia. Regione Lombardia, Università degli Studi di Milano. Hagemeijer E.J.M., Blair M.J., 1997. The EBCC Atlas of European Breeding Birds: Their Distribution and Abundance. T. & A.D. Poyser, London. Tucker G.M., Heath M.F., 1994. Birds in Europe: their conservation status. BirdLife Conservation Series n° 3. BirdLife International, Cambridge.