L'epoca degli eroi
Capitolo 1:La spada maledetta
Siamo in un'altro mondo un'altro posto,dove la magia e il bene hanno il
sopravento,ma il male esisteva,non era ignorato,e sapeva essere talmente
forte a volte tanto da piegare la magia al suo volere,questo accadde nel
678:nelle profondità delle più oscure caverne che così oscure da passare
sotto l'Oceano della Morte e partire dall'Isola dell'Orrore.In queste caverne
Fu forgiata una spada di morte e di magia oscura tanto potente da poter
dominare l'intera Cyrodill.Il nome di questa spada,Frostmurn è sempre
stato temuto da chi sceglieva il bene.Ad un certo periodo quando tutto
sembrava tranquillo,il male ribboliva:l'esercito del male fu guidato da
Cerebror che impugnava la spada maledetta.La spada in qualche modo era
viva e si nutriva di...anime.Cerebror fu sconfitto dagli elfi, ma la spada no.Il
potere della spada era infinito o così sembrava.I due eserciti, cioè quello
degli elfi e quello del male,avevano armi magiche: Arcay,comandante degli
elfi aveva un arco chiamato "Freccia di Luce"e Cerebror la sua spada,
ovvero Frostmurn.Il nome della spada era inciso su di essa in lingua
demoniaca.Le due armi leggendarie si scontrarono sprigionando
un'energia che uccise tutti,compresi Arcay e Cerebror.Tutte le anime
andarono verso il nucleo di morti,ovvero dove vanno gli spiriti dei
deceduti.Queste troppe anime sovracaricarono enormemente il
nucleo,facendolo esplodere e mplodere contemporaneamente.La gente
ovviamente non lo vedeva nè lo sentiva.Solo i negromanti sentirono tutte
queste anime,e,cercando di catturarle,causarono caotici mutamenti
deformando circa la metà degli esseri viventi.L'arma si sta
risvegliando.Siamo nel 534 secondo seme,secondo i storici
imperiali.Ah!Dimenticavo:io sono Altayr,elfo,ottimo arciere e anche spada
danzante.Questa è la storia,ora inizia l'avventura!Ed è quella mia...
Mi ritrovavo in prigione non ricordavo nè come nè perchè.Con la testa che
mi rimbova suonando una parola:Frostmurn.Era come un sussurro,ma
insistente.Con la testa fra le mani andai a sedermi in una specie di tavolino
mezzo rotto,quando ad un certo punto arrivarono quattro guardie.-Cosa ci
fa il prigioniero qui,questa cella dovrebbe essere interdetta!-disse una
guardia con arroganza-Non lo so,la solita confusione della sentinella,io...-Apri e basta!-interruppe seccamente la guardia di prima.Entrarono le
guardie.In mezzo a loro c'era un tizio con un armatura dorata
completamente decorata.Notai nel suo elmo un diamante grande come
un'albicocca.Guardai in volto alle guardie:c'era un nano che mi sorrise,un
umano,che mi guardò incuriosito,come se non avesse mai visto un elfo,e
c'era anche un elfa che mi guardò con dispiacere,e infine,un umana,quella
arrogante di prima,che mi guardò con disprezzo e con disgusto.Quel tizio
dell'armatura...guardai la sua cintura,c'era un...sigillo...lessi:-Sigillo
imperiale-.La sua armatura aveva uno strano luccichio.Ad un certo punto
l'umana disse con tutta l'arroganza di cui disponeva:-Lo
uccidiamo,sire'-disse rivolta al tizio con l'armatura gialla,che
rispose:-No!-.Poi si rivolse a me:-Tu...tu sei quello dei miei
sogni.Altair,vieni con noi e aiutaci.Io sono l 'imperatore.-poi una delle
guardie spinse un mattone che stava un pò rialzato,e il pavimento si divise
in scale che si abbassarono una alla volta.Tutti quanti scendemmo in una
sorta di cunicolo scosceso con tante scale. Appena fummo entrati la porta
segreta sopra di noi si chiuse.Sulle pareti c'erano delle torce.Il nano ne
prese una.Alla fine della galleria c'era un enorme salone di pietra illuminato
a malapena da un buco sul soffitto che doveva essere un pozzo.Era tutto
fatiscente.Nel gruppo,apparte me,tutti erano spaventati da quelle
rovine.Guardai le rovine attentamente:non c'erano ragnatele da nessuna
parte,ciò significava che non era affatto vecchio quel posto.E poi notai dei
segni di spada sui muri mezzi diroccati.Era come un labirinto con un tetto
alto 50 metri.-Cos'è questo posto?-domandai.Nessuno rispose anzi,tutti mi
guardarono con aria intontita,solo l'umana era indifferente alla
situazione.Continuammo a camminare in quei labirinti tenebrosi quando in
una sala c'erano dei cadaveri....Li guardai:non erano scheletri,ma non
erano vecchi.Un cadavere indossava un'armatura elfica leggera,due spade
curve e un arco.Afferrai tutto quanto e lo indossai.Continuammo a
camminare fino ad una specie di salone semicircolare.Ci guardammo
intorno.Ad un certo punto sentimmo dei rumori:-Bum!Bum!Bum!-era come
un rumore misto fra carne e armatura.La luce della torcia si affievolì e nella
mia testa rimbombava ancora quel nome.In quella specie di salone
semicircolare c'erano due uscite:quella da dove siamo entrati noi e
un'altra,da dove si sentivano quei spaventosi"Bum".Proprio in quell'uscita
si vedeva qualcosa muoversi.Ad un certo punto la cosa ci salto davanti:era
spaventosa,una specie di demone-uomo bianco-blu,con una spada in
mano.Era alto circa 2 o 3 passi.Aveva del fuoco blu in bocca e negli
occhi.Aveva dei capelli bianchi,era come un morto in volto.Nella sua spada
riflettevano le immagini di anime.Cercò di infilzarmi,ma la sua spada
rimanne incastrata nel muro.C'era una scritta in quella spada,ed era
strana.Prova a leggere,ma non ci riuscivo.Poi mi venne in mente una
data:678.-Ma certo...FROSTMURN!!!-.Il non-morto,o quello che era,tirò ruori
la spada dal muro,e tutti scappammo.Scendemmo scalinate,attraversammo
corridoi,finchè non ci fu una violenta esplosione che mi scaravento dietro
un enorme masso.Una tenda mi ricoprì interamente.Svenni.Quando mi
risvegliai tolsi la tenda che stava sopra di me.A tre pali di legno c'erano
legati i miei compagni.I pali erano tre,infatti non c'era l'umana.Il maglio del
nano stava vicino a me.Mi venne un'idea:slegai il nano dicendogli di
rimanere lì come se fosse legato.Nelle sue mani depositai il martello.Ad un
certo punto venne l'umana accompagnata da due minotauri.Io con l'arco
colpii i due minotauri,e il nano prese una rincorsa e diede una martellata in
pancia all'umana che si accasciò a terra.Caricai l'arco e scoccai la
freccia.Senza alcun rimorso.Slegai gli altri compagni e parlammo:il nano si
chiamava Dargen,l'umano Thor e l'elfa Syla.Era come se mancasse
qualcuno...l'imperatore!Tornammo di corsa a quella specie di arena dove
avevamo "conosciuto"Cerebror.Da una parte c'era una parete strana:era
molto logora sopra e sotto:dietro c'era il muro di roccia vera.Andai verso il
muro,ma inciampai in un sassolino e quando atterrai mi appoggiai su una
pietra per rialzarmi,quando questa sprofondò e si rialzò.il muro logoro
sprofondò giù.Dietro c'era una galleria.Appena entrati nella galleria il muro
dietro di noi si chiuse di scatto.Non c'erano torce.C'erano solo due voci e
un barlume in fondo alla galleria.Camminammo piano per paura di
inciampare.Arrivammo alla luce:era un falò acceso in una piccola sala di
pietra.C'era,sul falò uno spiedo con...ratti.-Solo una cosa mangia tali
schifezze...-disse Dargen-Goblin!-.Dietro una porta mezza rotta si vedeva
una persona dare calci a qualcosa che con voce stridula diceva:-No...io no
so!-.Syla caricò la freccia e colpì l'umano,e l'aveva colpito in
gola:soffocava!Aprimmo la porta perforata dalla freccia di Syla,e finalmente
guardammo in faccia chi stava per terra:un goblin!Era un affare verde,non
più alto di mezzo metro con un naso a punta molto
spoprorzionato.Addosso aveva un perizoma e più lontano da lui una lancia
piuttosto rozza.Aiutammo il goblin a riprendere coscienza e appena fatto il
goblin parlo:-Loro sono cattivi!Brutti,scemi scemi!-.Dopo una sfilza di
cunicoli arrivammo ad una sala con al centro un fuoco e sparpagliate quà e
là delle capanne.Aiutammo i goblin ad perfezionare le loro armi e su questo
il nano fu di grande aiuto.Alla fine ci fu un banchetto in onore ai salvatori
del loro capo,ma gli unici ad non mangiare eravamo noi.Il loro capo
Na-Grul ci accompagnò fino all'uscita della loro tana.Sbucava in una
fogna.Dopo ore di marcia (senza goblin fra i piedi)arrivammo
all'uscita.-Dobbiamo riferire a qualcuno della morte dell'imperatore-disse il
nano-Si,ma prima dobbiamo sapere di più su questo Cerebror,e le uniche
persone di cui ci possiamo fidare sono gli arcimagi vicino alla baia di
Ciir.Dobbiamo prima riposare,poi prenderemo una nave per Arandus,la
città dei maghi.-Certo...-disse Syla
-...ma siamo nel punto più sud ell'isola e anche di Cyrodill!-continuò
-Ma si può sapere dove ci troviamo?-domandai
-Sull'Isola Prigione-disse Dargen con voce rauca.
-Allora dobbiamo trovare una città!-disse Thor.
Ci incamminammo dalla parte opposta del mare dove per noi era Nord.Era
ormai sera.Le acque erano rosse.Raccolsi dell'Older(pianta a forma di clava
facilmente infiammabile)che cresceva intorno ad un albero.Trovammo una
specie di altura,formata da un enorme masso sulla cima piatto.Ci
accampammo.Lì strofinai l'older addosso alla legna e accesi un
focherello.Mentre la mia compagnia alimentava il fuoco con legnetti e altro
io andai a caccia.Dopo circa una mezzora tornai con un cervo.Una volta
arrostito il cervo mangiammo,preparammo una specie di tenda con delle
foglie.Alla mattina tutti riposati scendemmo dal masso con le nostre cose e
appena scesi guardammo attentamente quel grande masso piatto e alto...si
stava muovendo!!!
Si alzò.Non era solo quel masso,ma altri attaccati al primo formavano una
specie di corpo umanoide...un Golem!Si alzò in tutta la sua altezza:poco
più di 10 passi.Aravamo stupefatti e impauriti allo stesso tempo.Il golem
prese un albero e ce lo scagliò contrò.Lo evitammo per un pelo.Evitammo
altri innumerevoli rocce e alberi,finche non scorsi Dargen tirare fuori da un
sacco,che prima non avevo notato,una specie di tubo con delle palle
nere,metalliche,molto probabilmente piombo.Afferrò una palla e la incastrò
dentro al tubo,prese un bracere acceso da fuoco e lo appogiò all'inizio del
tubo puntato verso il golem.-Boooooooooooooum!!!- si senti un boato,dalla
parte posteriore del tubo uscì del fumo e una fiammata.La palla colpì in
pieno il golem e alcune delle sue rocce si spezzarono e volarono via.Ripetè
lo stesso procedimento,fino a far diventar il golem polvere.Tutti
meravigliati chiedemmo in coro:-CHE ROBA ERA?!?!-Un cannone,o scagliapiombo!-rispose tranquillamente dARGEN.Ci
incamminammo nel varco lasciato dal golem.A quanto pare era un
guardiano...ma di che?Continuammo cautamente a camminare,sempre con
la sensazione che qualcuno ci seguisse.Stavamo salendo una
collina,quando fummo arrivati in cima a circa 30 miglia si vedeva la
città.Marciammo senza sosta dopo ore e ore di marcia stavamo circa a
metà strada il sole segnava chiaramente mezzogiorno.Nessuno aveva
fame,neanch'io.Continuammo a camminare fino alla città.Avevamo le
enormi porte spalancate.Entrammo trovammo una taverna.Era
sera.Eravamo così stanchi che dormimmo con l'armatura.Sognai,e non
cose tanto belle:stavo incima,nel cielo,a guardare giù,ero felice,c'era tanta
luce,ma ad un punto tutto si ascurò. Guardai in basso:l'isola
dell'Orrore...mi stava catturando.Passai per il vulcano.Delle gallerie oscure
davanti a me si ramificavano.Venni catturato da quella centrale,più
ampia.Su un tavolo di pietra c'era l'imperatore,legato con delle
catene.Provai a parlare,ma non mi usciva niente,non ci riuscivo.Cerbror
stava emergendo dall'oscurità accompagnato da creature deformi.Estrasse
la spada e guardava l'imperatore pronto ad ucciderlo lo stava per fare
quando ci fu una luce....Tutto svanì,mi passarono velocemente delle
immagini:il Dargen,una freccia,Syla,una spada,Thor e un masso.
Poi le immagini si unirono,i miei compagni....Mi svegliai sudato,era
mattina.Thor e Syla si erano alzati Dargen sembrava un orso.Scesi le scale
e andai a sedermi con i compagni già alzati.Loro mi gurdarono,si accorsero
che ero preoccupato,cupo e pensieroso.Arivò Dargen che sbadigliando
sembrava un leone.Quando fu seduto,mi fissarono,e alla fine,non potendo
più resistere Thor chiese:-Che c'è che ti preoccupa Altayr?-Il mio sogno... -gli risposi senza neanche gurdargli.-Quale?-domando
Dargen.Gli raccontai del mio incubo.-Cavoli Altayr!-disse Syla.Notai dietro
di noi un tizio incappucciato con un mantello nero.Ci alzamoo e uscimmo
dalla taverna.Senza che il tizio se ne accorgessi lo guardai.Ci stava
seguendo.Sussurrai ai miei compagni:-Quel tizio lì dietro ci segue.Nel
prrossimo incrocio Thor gira a destra Syla a sinistra e Dargen rimane
dietro.-dissi.Davanti a noi c'era un'incrocio.Quando il tizio fu al centro
dell'incrocio lo accerchiamo.La folla ci circondò.il tizio non aveva
possibilità di scappare.Si tolse il mantello...Era un Ghoul.-Io adesso
uccido-disse il Ghoul,ma non appena ebbe finito di parlare Dargen lo
reggeva per il collo.-Tu i miei amici li lasci stare!-disse Dargen.Prese il
martello e gli fracassò il cranio.La folla non c'era più:al suo posto c'erano
dei tizzi incappucciati...ghoul!Si scoprirono e andarono verso di noi
preparammo le armi.Ne ucidemmo il più possibile per passare,ma
arrivarono a migliaia.Combattemmo questa battaglia bene,ma ormai
eravamo stanchi e stavamo per cedere,ma arrivò un carro e ci saltammo
tutti sù.Il carro era guidato da un signore anziano con il cappello a
punta.-Prendi le redini!-disse a Syla.Pronunciò delle parole.si crearono
delle enormi palle di fuoco che sterminarono tutti i nemici.Svenni.
Capitolo 2:L'arco di Arcay
Quando mi risvegliai stavamo in un porto.C'era solo una barca.Vicino a
me c'era Dargen che stava dormendo.Posai lo sguardo verso gli
altri:avevano un'aria esausta.Cercai di alzarmi,ma non ce la facevo.La mia
gamba era ferita.I compagni si accorsero che ero sveglio.Vennero da me e
Thor disse:-Belli i ghoul vero?-gli mancava il fiato.Con un ultimo sforzo mi
alzai.Il tizio del carro venne da me e si accorse della mia gamba e me la
guarì con la magia.Nelle entrate del porto c'erano delle barricate con dei
soldati che le difendavano.A quanto pare avevano respinto i ghoul.Fatto il
resoconto delle cose da fare partimmo per la baia di Ciir.Fare tutto il
traggitto per mare non era sicuro:ultimamente il Kraken era diventato
aggrssivo.Il Kraken era un'enorme calamaro,ma con diverse capacità.Un
solo suo tentecolo è lungo 400 passi!Quindi non potendo fare il traggitto
via mare dovevamo fare così:prendere una nave,scendere sul lato sud
dell'isola minore e riprendere il cammino lungo la riva.La nave era ormai
pronta a salpare un'altra nave arrivò.Scese tutto l'equipaggio.Sembrava
che avessero visto Cerebror in persona.Andai dal loro comandante.-Cosa è
successo?-chiesi.
-Stavo caricando la merce quando dietro di me arrivò un messaggero tutto
affannato...-si interruppe.
-Disse così:Fuggite,fuggite,finchè siete in tempo!Stavo in lontananza dalle
montagne quando da una parte e dall'altra spuntarono delle cose
nere.Pensai che erano nubi,ma si muovevano velocemente e non c'era
vento....Allora,spaventato spronai il cavallo e tornai indietro,quando da per
terra spuntarono delle mani nere,tutte schelettriche.In poco tempo
spuntarono dei non-morti,certi senza testa e c'erano anche delle
braccia,orribile!Sono scappato e sono arrivato qui,ecco che è
successo!Dovete fuggire!-disse.
Allora dissi ai miei uomini di sbrigarsi,e quando salpammo,sulla riva il
messaggero diventò un ghoul!!-disse il commerciante.Io e i compagni ci
organizzammo per partire.Quando fummo tutti sulla nave,il commerciante
con i suoi uomini,che erano rimasti a terra si trasformarono anch'essi in
ghoul.I giorni della navigazione verso la sponda sud dell'Isola minore
furono tranquilli,ma solo i primi due.Era mattina.Mi alzai e andai fuori.Il
mare era molto agitato,ma in cielo non c'era un filo di vento.Mi sedetti a
prua e attesi i compagni immerso nei miei pensieri.Per la testa mi passo
una cosa:al villaggio tutti erano diventati ghoul,ma noi no...il perchè non si
sapeva.Poi mi tornò in mente il mago...e dopo ancora l'incubo che avevo
fatto al villaggio.Quando stava per farmi male la testa arrivarono i miei
compagni.Gli dissi che mi ero accorto dell'acqua agitata.Allora ci
mettemmo appoggiati ai parapetti della nave a guardare nelle profondità
del mare si vedeva a malapena una cosa rossiccia muoversi....Dopo
appena qualche ora la nave barcollava pericolosamente.Il cielo era
azzurro,nemmeno un filo di vento.Ad un certo punto un tentacolo si erse
imponente.guardai il mioarco ormai sporco in superficie.Lo toccai...gli
scrostai un pò di sporco e...e...era cosparso di una strana luce.Da una
parte c'era una scritta: .Dissi al mago:-Cos'è questa scritta?-Fuoco-rispose
-Come si pronuncia?-domandai.
-Alatras-rispose.
Il tentacolo stava per abbattersi sulla nave,quando io mirai verso di esso e
dissi con voce imperativa-Alatras-.Scoccata la freccia essa diventò un
dardo di fuoco che tagliò in due il tentacolo.Restammo all'allerta per due
ore,ma il Kraken non c'era.Si vedeva a malapena la terra.Continuammo a
navigare nella nebbia.Dopo 3 ore circa finalmente toccammo la
spiaggia.Portammo tutto giù e ci accampammo.Era sera circa le 8
p.m.Avevo conservato un p'ò d'Older.Io andai a caccia.I compagni si
occuparono del fuoco.Una volta mangiato.Andammo a dormire.
Il mattino dopo la nebbia se ne era andata.L'unica nebbia stava quella nei
nostri occhi.Marciammo verso le montagne.Con la volonta più salda che
mai camminammo senza sosta.Attraversammo selve e torrenti.Fiumi e
laghi.Colline e valli.Pianure e rocce.Ci Fermammo.Il sole segnava
chiaramente mezzogiorno. Eravamo ormai in prossimita delle
montagne.Dopo aver magiato riprendemmo il cammino.Seguimmo un
fiume che andava verso le montagne.Ci fermammo in un istante.Davanti a
noi un dirupo altissimo,dove il fiume si trasformava in una cascata che si
riversava in un lago.Il lago aveva anche un'altro fiume che arrivavva dalle
montagne.Era uno spettacolo indescrivibile.Ai lati delle grandi montagne si
vedeva chiaramente ciò che aveva descritto il mercante del porto. Delle
orde nere muoversi.Dopo le orde si vedevano degli stendardi.-Gli stendardi
di qualche esercito!-esclamai.-Dovremmo trovare un 'altra strada-disse
Syla.
-No-risposi.Mi levai l'armatura e le armi.Dissi ai compagni di fare
altrettanto.Legai tutto quanto saldamente e lo calai con una corda vicino ad
una sponda. Alla fine eravamo tutti in tunica.-Fate come me!-dissi.Presi
una rincorsa e mi lanciai a braccia aperte nel vuoto.Feci una capriola.Alla
fine con le mani a mò di lancia entrai in acqua.Nuotai fino a riva e feci gesto
ai compagni che ero vivo.Si tuffarono tutti insieme.Il mago,invece,si
teletrasportò.Una volta asciugati ci mettemmo in marcia per le
montagne.Era sera.Le montagne si eregevano davanti a noi
imponenti.Erano titaniche.Ci accampammò lì e dormimmo ripensando al
grande tuffo.L'indomani più di ogni altra magia questa mi laciò a bocca
aperta:il mago battè il suo bastone contro la montagna e sulla parete della
montagna si crearono delle scale.Dopo aver sbavato per un pò
riprendemmo il viaggio.Fu una faticaccia arrivare fino in cima.C'era un
portone congelato e pare che era l'unico modo per proseguire.Il mago
provò con il fuoco,ma niente.Arrabiato sferrai un calcio ad un sassolino
che colpì una tavola di pietra.Andammo a vedere cosa c'era
scritto:.-Cosa c'è
scritto?-domandai al mago. Impallidito e stupito mi rispose:-...P..pe...r....Per
passare dovete uccidere il mostro.-mi rispose tutto d'un tratto.A quel punto
impllidimmo tutti.Un ruggito agghiacciante ci fece voltare.Il mostro era
enorme!Almeno 70 passi.Carica l'arco e gridai:-Alatras!-.Il mio attacco gli
fece poco niente.In quegli attimi mi accorsi che i miei compagni erano
davvero molto pallidi.Questa volta gurdai bene il mostro.Era
spaventosissimo.Anche il mago provo delle magie,ma niente.Guardai il
gigante bene...Aveva un solo occhio!Inconcai una freccia,lo colpì
nell'occhio,ma niente.Mi guardai in torno e mi venne un'idea.Notai uno
spuntone di ghiaccio sul fondo delle montagne.
-Affilatissimo-pensai.Chiesi al mago:-Come si dice albero in
elfico?-.-Agandar!-rispose in mezzo al vento gelido.Il gigante prese una
roccia enorme e fece un passo.Quando ne stava per fare un altro mirai al
piede fermo ed esclamai:-Agandar!-.Delle radici crebbero intorno al suo
piede e lui cadde con l'occhio sopra lo spuntone e morì.La porta finalmente
si aprì.Entrati la porta si chiuse.Proseguimmo.Alle pareti erano presenti
torce.dargen ne prese una.Alla fine c'era una sala con delle Tende.Dei ratti
sullo spiedo....e....Naz-gul!!!
-Amigi!-disse Naz-Gul.Gli andammo incontro.
-Naz-Gul,come sei arrivato qui?-gli domandai.
-Con pietra lucente viola!-rispose.
Ce la mostrò.
-Una pietra magica!-Rispose il mago-Le pietre magiche hanno il potere di
teletrasportarti!continuò.
-Ce ne hai due? chise il mago.
-Sì-affermò il goblin.
Il goblin ci raccontò che dopo che noi ce ne siamo andati arrivò Cerebror e
loro per andarsene usarono la pietra degli antenati.Guardai il mago...
era pallido,perdeva sangue dal braccio...Notai che avevo un'anello con una
pietra blu.Mi venne la nasea,iniziai a vedere tutto sfocato....mi girava la
testa....ci furono dei rumori...svennni.Quando mi risvegliai stavo in un
lettino e un mago mi stava curando una grossa ferita alla gamba.Quando si
accorse che ero svegliochiamo i mago per nome:Rorberes.Guardò il mio
anello e disse:-Un anello di magika!-(la magica,o mana,è una sostanza che
si consuma quando uno fa una magia)io non dando retta alla sua frase gli
domandai:-Chi o cosa ci ha aggredito?-Spettri oscuri...non tanto potenti per giunta!Però è strano...nessuno
sopravvive ai loro attacchi.-.
Infatti ci ragionavo sopra...come mai Cerebror non riesce a trasformarci in
ghoul o far spuntare dei mostri vicino a noi.Guardai il mio arco.Apparì una
scritta che questa volta lessi:.-Arcay-.
-Questa è "la freccia di luce"!-esclamai.
Dovevamo andare all'Isola dell'Orrore per riprenderci l'imperatore,ma il
problema e che se gli esrciti non riuscissero a resistere i non-morti
potrebbero invadere le città dei maghi!Perciò la prossima mossa sarà
quella di mandare l'esrcinto imperiale contro le orde nere.
Nel frattempo stavamo imparando delle magie.
Alatras=fuoco
Agandar=albero
Saraus=acqua
Fatras=pietra
Lumios=luce
Questi sono degli incantesimi di distruzione,poi ci sono quelli di
evocazione recupero e infine la magia nera.