L'epoca degli eroi Capitolo 1:La spada maledetta Siamo in un'altro mondo un'altro posto,dove la magia e il bene hanno il sopravento,ma il male esisteva,non era ignorato,e sapeva essere talmente forte a volte tanto da piegare la magia al suo volere,questo accadde nel 678:nelle profondità delle più oscure caverne che così oscure da passare sotto l'Oceano della Morte e partire dall'Isola dell'Orrore.In queste caverne Fu forgiata una spada di morte e di magia oscura tanto potente da poter dominare l'intera Cyrodill.Il nome di questa spada,Frostmurn è sempre stato temuto da chi sceglieva il bene.Ad un certo periodo quando tutto sembrava tranquillo,il male ribboliva:l'esercito del male fu guidato da Cerebror che impugnava la spada maledetta.La spada in qualche modo era viva e si nutriva di...anime.Cerebror fu sconfitto dagli elfi, ma la spada no.Il potere della spada era infinito o così sembrava.I due eserciti, cioè quello degli elfi e quello del male,avevano armi magiche: Arcay,comandante degli elfi aveva un arco chiamato "Freccia di Luce"e Cerebror la sua spada, ovvero Frostmurn.Il nome della spada era inciso su di essa in lingua demoniaca.Le due armi leggendarie si scontrarono sprigionando un'energia che uccise tutti,compresi Arcay e Cerebror.Tutte le anime andarono verso il nucleo di morti,ovvero dove vanno gli spiriti dei deceduti.Queste troppe anime sovracaricarono enormemente il nucleo,facendolo esplodere e mplodere contemporaneamente.La gente ovviamente non lo vedeva nè lo sentiva.Solo i negromanti sentirono tutte queste anime,e,cercando di catturarle,causarono caotici mutamenti deformando circa la metà degli esseri viventi.L'arma si sta risvegliando.Siamo nel 534 secondo seme,secondo i storici imperiali.Ah!Dimenticavo:io sono Altayr,elfo,ottimo arciere e anche spada danzante.Questa è la storia,ora inizia l'avventura!Ed è quella mia... Mi ritrovavo in prigione non ricordavo nè come nè perchè.Con la testa che mi rimbova suonando una parola:Frostmurn.Era come un sussurro,ma insistente.Con la testa fra le mani andai a sedermi in una specie di tavolino mezzo rotto,quando ad un certo punto arrivarono quattro guardie.-Cosa ci fa il prigioniero qui,questa cella dovrebbe essere interdetta!-disse una guardia con arroganza-Non lo so,la solita confusione della sentinella,io...-Apri e basta!-interruppe seccamente la guardia di prima.Entrarono le guardie.In mezzo a loro c'era un tizio con un armatura dorata completamente decorata.Notai nel suo elmo un diamante grande come un'albicocca.Guardai in volto alle guardie:c'era un nano che mi sorrise,un umano,che mi guardò incuriosito,come se non avesse mai visto un elfo,e c'era anche un elfa che mi guardò con dispiacere,e infine,un umana,quella arrogante di prima,che mi guardò con disprezzo e con disgusto.Quel tizio dell'armatura...guardai la sua cintura,c'era un...sigillo...lessi:-Sigillo imperiale-.La sua armatura aveva uno strano luccichio.Ad un certo punto l'umana disse con tutta l'arroganza di cui disponeva:-Lo uccidiamo,sire'-disse rivolta al tizio con l'armatura gialla,che rispose:-No!-.Poi si rivolse a me:-Tu...tu sei quello dei miei sogni.Altair,vieni con noi e aiutaci.Io sono l 'imperatore.-poi una delle guardie spinse un mattone che stava un pò rialzato,e il pavimento si divise in scale che si abbassarono una alla volta.Tutti quanti scendemmo in una sorta di cunicolo scosceso con tante scale. Appena fummo entrati la porta segreta sopra di noi si chiuse.Sulle pareti c'erano delle torce.Il nano ne prese una.Alla fine della galleria c'era un enorme salone di pietra illuminato a malapena da un buco sul soffitto che doveva essere un pozzo.Era tutto fatiscente.Nel gruppo,apparte me,tutti erano spaventati da quelle rovine.Guardai le rovine attentamente:non c'erano ragnatele da nessuna parte,ciò significava che non era affatto vecchio quel posto.E poi notai dei segni di spada sui muri mezzi diroccati.Era come un labirinto con un tetto alto 50 metri.-Cos'è questo posto?-domandai.Nessuno rispose anzi,tutti mi guardarono con aria intontita,solo l'umana era indifferente alla situazione.Continuammo a camminare in quei labirinti tenebrosi quando in una sala c'erano dei cadaveri....Li guardai:non erano scheletri,ma non erano vecchi.Un cadavere indossava un'armatura elfica leggera,due spade curve e un arco.Afferrai tutto quanto e lo indossai.Continuammo a camminare fino ad una specie di salone semicircolare.Ci guardammo intorno.Ad un certo punto sentimmo dei rumori:-Bum!Bum!Bum!-era come un rumore misto fra carne e armatura.La luce della torcia si affievolì e nella mia testa rimbombava ancora quel nome.In quella specie di salone semicircolare c'erano due uscite:quella da dove siamo entrati noi e un'altra,da dove si sentivano quei spaventosi"Bum".Proprio in quell'uscita si vedeva qualcosa muoversi.Ad un certo punto la cosa ci salto davanti:era spaventosa,una specie di demone-uomo bianco-blu,con una spada in mano.Era alto circa 2 o 3 passi.Aveva del fuoco blu in bocca e negli occhi.Aveva dei capelli bianchi,era come un morto in volto.Nella sua spada riflettevano le immagini di anime.Cercò di infilzarmi,ma la sua spada rimanne incastrata nel muro.C'era una scritta in quella spada,ed era strana.Prova a leggere,ma non ci riuscivo.Poi mi venne in mente una data:678.-Ma certo...FROSTMURN!!!-.Il non-morto,o quello che era,tirò ruori la spada dal muro,e tutti scappammo.Scendemmo scalinate,attraversammo corridoi,finchè non ci fu una violenta esplosione che mi scaravento dietro un enorme masso.Una tenda mi ricoprì interamente.Svenni.Quando mi risvegliai tolsi la tenda che stava sopra di me.A tre pali di legno c'erano legati i miei compagni.I pali erano tre,infatti non c'era l'umana.Il maglio del nano stava vicino a me.Mi venne un'idea:slegai il nano dicendogli di rimanere lì come se fosse legato.Nelle sue mani depositai il martello.Ad un certo punto venne l'umana accompagnata da due minotauri.Io con l'arco colpii i due minotauri,e il nano prese una rincorsa e diede una martellata in pancia all'umana che si accasciò a terra.Caricai l'arco e scoccai la freccia.Senza alcun rimorso.Slegai gli altri compagni e parlammo:il nano si chiamava Dargen,l'umano Thor e l'elfa Syla.Era come se mancasse qualcuno...l'imperatore!Tornammo di corsa a quella specie di arena dove avevamo "conosciuto"Cerebror.Da una parte c'era una parete strana:era molto logora sopra e sotto:dietro c'era il muro di roccia vera.Andai verso il muro,ma inciampai in un sassolino e quando atterrai mi appoggiai su una pietra per rialzarmi,quando questa sprofondò e si rialzò.il muro logoro sprofondò giù.Dietro c'era una galleria.Appena entrati nella galleria il muro dietro di noi si chiuse di scatto.Non c'erano torce.C'erano solo due voci e un barlume in fondo alla galleria.Camminammo piano per paura di inciampare.Arrivammo alla luce:era un falò acceso in una piccola sala di pietra.C'era,sul falò uno spiedo con...ratti.-Solo una cosa mangia tali schifezze...-disse Dargen-Goblin!-.Dietro una porta mezza rotta si vedeva una persona dare calci a qualcosa che con voce stridula diceva:-No...io no so!-.Syla caricò la freccia e colpì l'umano,e l'aveva colpito in gola:soffocava!Aprimmo la porta perforata dalla freccia di Syla,e finalmente guardammo in faccia chi stava per terra:un goblin!Era un affare verde,non più alto di mezzo metro con un naso a punta molto spoprorzionato.Addosso aveva un perizoma e più lontano da lui una lancia piuttosto rozza.Aiutammo il goblin a riprendere coscienza e appena fatto il goblin parlo:-Loro sono cattivi!Brutti,scemi scemi!-.Dopo una sfilza di cunicoli arrivammo ad una sala con al centro un fuoco e sparpagliate quà e là delle capanne.Aiutammo i goblin ad perfezionare le loro armi e su questo il nano fu di grande aiuto.Alla fine ci fu un banchetto in onore ai salvatori del loro capo,ma gli unici ad non mangiare eravamo noi.Il loro capo Na-Grul ci accompagnò fino all'uscita della loro tana.Sbucava in una fogna.Dopo ore di marcia (senza goblin fra i piedi)arrivammo all'uscita.-Dobbiamo riferire a qualcuno della morte dell'imperatore-disse il nano-Si,ma prima dobbiamo sapere di più su questo Cerebror,e le uniche persone di cui ci possiamo fidare sono gli arcimagi vicino alla baia di Ciir.Dobbiamo prima riposare,poi prenderemo una nave per Arandus,la città dei maghi.-Certo...-disse Syla -...ma siamo nel punto più sud ell'isola e anche di Cyrodill!-continuò -Ma si può sapere dove ci troviamo?-domandai -Sull'Isola Prigione-disse Dargen con voce rauca. -Allora dobbiamo trovare una città!-disse Thor. Ci incamminammo dalla parte opposta del mare dove per noi era Nord.Era ormai sera.Le acque erano rosse.Raccolsi dell'Older(pianta a forma di clava facilmente infiammabile)che cresceva intorno ad un albero.Trovammo una specie di altura,formata da un enorme masso sulla cima piatto.Ci accampammo.Lì strofinai l'older addosso alla legna e accesi un focherello.Mentre la mia compagnia alimentava il fuoco con legnetti e altro io andai a caccia.Dopo circa una mezzora tornai con un cervo.Una volta arrostito il cervo mangiammo,preparammo una specie di tenda con delle foglie.Alla mattina tutti riposati scendemmo dal masso con le nostre cose e appena scesi guardammo attentamente quel grande masso piatto e alto...si stava muovendo!!! Si alzò.Non era solo quel masso,ma altri attaccati al primo formavano una specie di corpo umanoide...un Golem!Si alzò in tutta la sua altezza:poco più di 10 passi.Aravamo stupefatti e impauriti allo stesso tempo.Il golem prese un albero e ce lo scagliò contrò.Lo evitammo per un pelo.Evitammo altri innumerevoli rocce e alberi,finche non scorsi Dargen tirare fuori da un sacco,che prima non avevo notato,una specie di tubo con delle palle nere,metalliche,molto probabilmente piombo.Afferrò una palla e la incastrò dentro al tubo,prese un bracere acceso da fuoco e lo appogiò all'inizio del tubo puntato verso il golem.-Boooooooooooooum!!!- si senti un boato,dalla parte posteriore del tubo uscì del fumo e una fiammata.La palla colpì in pieno il golem e alcune delle sue rocce si spezzarono e volarono via.Ripetè lo stesso procedimento,fino a far diventar il golem polvere.Tutti meravigliati chiedemmo in coro:-CHE ROBA ERA?!?!-Un cannone,o scagliapiombo!-rispose tranquillamente dARGEN.Ci incamminammo nel varco lasciato dal golem.A quanto pare era un guardiano...ma di che?Continuammo cautamente a camminare,sempre con la sensazione che qualcuno ci seguisse.Stavamo salendo una collina,quando fummo arrivati in cima a circa 30 miglia si vedeva la città.Marciammo senza sosta dopo ore e ore di marcia stavamo circa a metà strada il sole segnava chiaramente mezzogiorno.Nessuno aveva fame,neanch'io.Continuammo a camminare fino alla città.Avevamo le enormi porte spalancate.Entrammo trovammo una taverna.Era sera.Eravamo così stanchi che dormimmo con l'armatura.Sognai,e non cose tanto belle:stavo incima,nel cielo,a guardare giù,ero felice,c'era tanta luce,ma ad un punto tutto si ascurò. Guardai in basso:l'isola dell'Orrore...mi stava catturando.Passai per il vulcano.Delle gallerie oscure davanti a me si ramificavano.Venni catturato da quella centrale,più ampia.Su un tavolo di pietra c'era l'imperatore,legato con delle catene.Provai a parlare,ma non mi usciva niente,non ci riuscivo.Cerbror stava emergendo dall'oscurità accompagnato da creature deformi.Estrasse la spada e guardava l'imperatore pronto ad ucciderlo lo stava per fare quando ci fu una luce....Tutto svanì,mi passarono velocemente delle immagini:il Dargen,una freccia,Syla,una spada,Thor e un masso. Poi le immagini si unirono,i miei compagni....Mi svegliai sudato,era mattina.Thor e Syla si erano alzati Dargen sembrava un orso.Scesi le scale e andai a sedermi con i compagni già alzati.Loro mi gurdarono,si accorsero che ero preoccupato,cupo e pensieroso.Arivò Dargen che sbadigliando sembrava un leone.Quando fu seduto,mi fissarono,e alla fine,non potendo più resistere Thor chiese:-Che c'è che ti preoccupa Altayr?-Il mio sogno... -gli risposi senza neanche gurdargli.-Quale?-domando Dargen.Gli raccontai del mio incubo.-Cavoli Altayr!-disse Syla.Notai dietro di noi un tizio incappucciato con un mantello nero.Ci alzamoo e uscimmo dalla taverna.Senza che il tizio se ne accorgessi lo guardai.Ci stava seguendo.Sussurrai ai miei compagni:-Quel tizio lì dietro ci segue.Nel prrossimo incrocio Thor gira a destra Syla a sinistra e Dargen rimane dietro.-dissi.Davanti a noi c'era un'incrocio.Quando il tizio fu al centro dell'incrocio lo accerchiamo.La folla ci circondò.il tizio non aveva possibilità di scappare.Si tolse il mantello...Era un Ghoul.-Io adesso uccido-disse il Ghoul,ma non appena ebbe finito di parlare Dargen lo reggeva per il collo.-Tu i miei amici li lasci stare!-disse Dargen.Prese il martello e gli fracassò il cranio.La folla non c'era più:al suo posto c'erano dei tizzi incappucciati...ghoul!Si scoprirono e andarono verso di noi preparammo le armi.Ne ucidemmo il più possibile per passare,ma arrivarono a migliaia.Combattemmo questa battaglia bene,ma ormai eravamo stanchi e stavamo per cedere,ma arrivò un carro e ci saltammo tutti sù.Il carro era guidato da un signore anziano con il cappello a punta.-Prendi le redini!-disse a Syla.Pronunciò delle parole.si crearono delle enormi palle di fuoco che sterminarono tutti i nemici.Svenni. Capitolo 2:L'arco di Arcay Quando mi risvegliai stavamo in un porto.C'era solo una barca.Vicino a me c'era Dargen che stava dormendo.Posai lo sguardo verso gli altri:avevano un'aria esausta.Cercai di alzarmi,ma non ce la facevo.La mia gamba era ferita.I compagni si accorsero che ero sveglio.Vennero da me e Thor disse:-Belli i ghoul vero?-gli mancava il fiato.Con un ultimo sforzo mi alzai.Il tizio del carro venne da me e si accorse della mia gamba e me la guarì con la magia.Nelle entrate del porto c'erano delle barricate con dei soldati che le difendavano.A quanto pare avevano respinto i ghoul.Fatto il resoconto delle cose da fare partimmo per la baia di Ciir.Fare tutto il traggitto per mare non era sicuro:ultimamente il Kraken era diventato aggrssivo.Il Kraken era un'enorme calamaro,ma con diverse capacità.Un solo suo tentecolo è lungo 400 passi!Quindi non potendo fare il traggitto via mare dovevamo fare così:prendere una nave,scendere sul lato sud dell'isola minore e riprendere il cammino lungo la riva.La nave era ormai pronta a salpare un'altra nave arrivò.Scese tutto l'equipaggio.Sembrava che avessero visto Cerebror in persona.Andai dal loro comandante.-Cosa è successo?-chiesi. -Stavo caricando la merce quando dietro di me arrivò un messaggero tutto affannato...-si interruppe. -Disse così:Fuggite,fuggite,finchè siete in tempo!Stavo in lontananza dalle montagne quando da una parte e dall'altra spuntarono delle cose nere.Pensai che erano nubi,ma si muovevano velocemente e non c'era vento....Allora,spaventato spronai il cavallo e tornai indietro,quando da per terra spuntarono delle mani nere,tutte schelettriche.In poco tempo spuntarono dei non-morti,certi senza testa e c'erano anche delle braccia,orribile!Sono scappato e sono arrivato qui,ecco che è successo!Dovete fuggire!-disse. Allora dissi ai miei uomini di sbrigarsi,e quando salpammo,sulla riva il messaggero diventò un ghoul!!-disse il commerciante.Io e i compagni ci organizzammo per partire.Quando fummo tutti sulla nave,il commerciante con i suoi uomini,che erano rimasti a terra si trasformarono anch'essi in ghoul.I giorni della navigazione verso la sponda sud dell'Isola minore furono tranquilli,ma solo i primi due.Era mattina.Mi alzai e andai fuori.Il mare era molto agitato,ma in cielo non c'era un filo di vento.Mi sedetti a prua e attesi i compagni immerso nei miei pensieri.Per la testa mi passo una cosa:al villaggio tutti erano diventati ghoul,ma noi no...il perchè non si sapeva.Poi mi tornò in mente il mago...e dopo ancora l'incubo che avevo fatto al villaggio.Quando stava per farmi male la testa arrivarono i miei compagni.Gli dissi che mi ero accorto dell'acqua agitata.Allora ci mettemmo appoggiati ai parapetti della nave a guardare nelle profondità del mare si vedeva a malapena una cosa rossiccia muoversi....Dopo appena qualche ora la nave barcollava pericolosamente.Il cielo era azzurro,nemmeno un filo di vento.Ad un certo punto un tentacolo si erse imponente.guardai il mioarco ormai sporco in superficie.Lo toccai...gli scrostai un pò di sporco e...e...era cosparso di una strana luce.Da una parte c'era una scritta: .Dissi al mago:-Cos'è questa scritta?-Fuoco-rispose -Come si pronuncia?-domandai. -Alatras-rispose. Il tentacolo stava per abbattersi sulla nave,quando io mirai verso di esso e dissi con voce imperativa-Alatras-.Scoccata la freccia essa diventò un dardo di fuoco che tagliò in due il tentacolo.Restammo all'allerta per due ore,ma il Kraken non c'era.Si vedeva a malapena la terra.Continuammo a navigare nella nebbia.Dopo 3 ore circa finalmente toccammo la spiaggia.Portammo tutto giù e ci accampammo.Era sera circa le 8 p.m.Avevo conservato un p'ò d'Older.Io andai a caccia.I compagni si occuparono del fuoco.Una volta mangiato.Andammo a dormire. Il mattino dopo la nebbia se ne era andata.L'unica nebbia stava quella nei nostri occhi.Marciammo verso le montagne.Con la volonta più salda che mai camminammo senza sosta.Attraversammo selve e torrenti.Fiumi e laghi.Colline e valli.Pianure e rocce.Ci Fermammo.Il sole segnava chiaramente mezzogiorno. Eravamo ormai in prossimita delle montagne.Dopo aver magiato riprendemmo il cammino.Seguimmo un fiume che andava verso le montagne.Ci fermammo in un istante.Davanti a noi un dirupo altissimo,dove il fiume si trasformava in una cascata che si riversava in un lago.Il lago aveva anche un'altro fiume che arrivavva dalle montagne.Era uno spettacolo indescrivibile.Ai lati delle grandi montagne si vedeva chiaramente ciò che aveva descritto il mercante del porto. Delle orde nere muoversi.Dopo le orde si vedevano degli stendardi.-Gli stendardi di qualche esercito!-esclamai.-Dovremmo trovare un 'altra strada-disse Syla. -No-risposi.Mi levai l'armatura e le armi.Dissi ai compagni di fare altrettanto.Legai tutto quanto saldamente e lo calai con una corda vicino ad una sponda. Alla fine eravamo tutti in tunica.-Fate come me!-dissi.Presi una rincorsa e mi lanciai a braccia aperte nel vuoto.Feci una capriola.Alla fine con le mani a mò di lancia entrai in acqua.Nuotai fino a riva e feci gesto ai compagni che ero vivo.Si tuffarono tutti insieme.Il mago,invece,si teletrasportò.Una volta asciugati ci mettemmo in marcia per le montagne.Era sera.Le montagne si eregevano davanti a noi imponenti.Erano titaniche.Ci accampammò lì e dormimmo ripensando al grande tuffo.L'indomani più di ogni altra magia questa mi laciò a bocca aperta:il mago battè il suo bastone contro la montagna e sulla parete della montagna si crearono delle scale.Dopo aver sbavato per un pò riprendemmo il viaggio.Fu una faticaccia arrivare fino in cima.C'era un portone congelato e pare che era l'unico modo per proseguire.Il mago provò con il fuoco,ma niente.Arrabiato sferrai un calcio ad un sassolino che colpì una tavola di pietra.Andammo a vedere cosa c'era scritto:.-Cosa c'è scritto?-domandai al mago. Impallidito e stupito mi rispose:-...P..pe...r....Per passare dovete uccidere il mostro.-mi rispose tutto d'un tratto.A quel punto impllidimmo tutti.Un ruggito agghiacciante ci fece voltare.Il mostro era enorme!Almeno 70 passi.Carica l'arco e gridai:-Alatras!-.Il mio attacco gli fece poco niente.In quegli attimi mi accorsi che i miei compagni erano davvero molto pallidi.Questa volta gurdai bene il mostro.Era spaventosissimo.Anche il mago provo delle magie,ma niente.Guardai il gigante bene...Aveva un solo occhio!Inconcai una freccia,lo colpì nell'occhio,ma niente.Mi guardai in torno e mi venne un'idea.Notai uno spuntone di ghiaccio sul fondo delle montagne. -Affilatissimo-pensai.Chiesi al mago:-Come si dice albero in elfico?-.-Agandar!-rispose in mezzo al vento gelido.Il gigante prese una roccia enorme e fece un passo.Quando ne stava per fare un altro mirai al piede fermo ed esclamai:-Agandar!-.Delle radici crebbero intorno al suo piede e lui cadde con l'occhio sopra lo spuntone e morì.La porta finalmente si aprì.Entrati la porta si chiuse.Proseguimmo.Alle pareti erano presenti torce.dargen ne prese una.Alla fine c'era una sala con delle Tende.Dei ratti sullo spiedo....e....Naz-gul!!! -Amigi!-disse Naz-Gul.Gli andammo incontro. -Naz-Gul,come sei arrivato qui?-gli domandai. -Con pietra lucente viola!-rispose. Ce la mostrò. -Una pietra magica!-Rispose il mago-Le pietre magiche hanno il potere di teletrasportarti!continuò. -Ce ne hai due? chise il mago. -Sì-affermò il goblin. Il goblin ci raccontò che dopo che noi ce ne siamo andati arrivò Cerebror e loro per andarsene usarono la pietra degli antenati.Guardai il mago... era pallido,perdeva sangue dal braccio...Notai che avevo un'anello con una pietra blu.Mi venne la nasea,iniziai a vedere tutto sfocato....mi girava la testa....ci furono dei rumori...svennni.Quando mi risvegliai stavo in un lettino e un mago mi stava curando una grossa ferita alla gamba.Quando si accorse che ero svegliochiamo i mago per nome:Rorberes.Guardò il mio anello e disse:-Un anello di magika!-(la magica,o mana,è una sostanza che si consuma quando uno fa una magia)io non dando retta alla sua frase gli domandai:-Chi o cosa ci ha aggredito?-Spettri oscuri...non tanto potenti per giunta!Però è strano...nessuno sopravvive ai loro attacchi.-. Infatti ci ragionavo sopra...come mai Cerebror non riesce a trasformarci in ghoul o far spuntare dei mostri vicino a noi.Guardai il mio arco.Apparì una scritta che questa volta lessi:.-Arcay-. -Questa è "la freccia di luce"!-esclamai. Dovevamo andare all'Isola dell'Orrore per riprenderci l'imperatore,ma il problema e che se gli esrciti non riuscissero a resistere i non-morti potrebbero invadere le città dei maghi!Perciò la prossima mossa sarà quella di mandare l'esrcinto imperiale contro le orde nere. Nel frattempo stavamo imparando delle magie. Alatras=fuoco Agandar=albero Saraus=acqua Fatras=pietra Lumios=luce Questi sono degli incantesimi di distruzione,poi ci sono quelli di evocazione recupero e infine la magia nera.