COSA SAI TU DELLA DISLESSIA ? Giovedì 24 Ottobre, nella nostra classe e venuta una logopedista di nome Giuseppina Fortino che ci ha spiegato cos'é la dislessia. Alcuni giorni prima, per prepararci ad affrontare l'argomento, avevamo letto in classe un libro dal titolo ” Il mago delle formiche giganti". Il libro parlava di una classe che, insieme agli insegnanti, andava in gita, in questa classe c'era un bambino dislessico, di nome Giovanni e anche tanti altri compagni. Tra essi c'era chi era troppo miope,... insomma ogni bambino aveva le sue alto, chi un po' cicciottello, chi caratteristiche Mentre passeggiavano, videro una formica gigante, che in realtà era un mago, di nome Zutaz, che li costrinse ad andare nella sua casa, dentro il tronco di un albero, una specie di galleria tutta buia. Durante il cammino il mago faceva delle magie con la luce, stanco però di fare magie mal riuscite, tirò fuori il suo libro magico, per trasformare i bambini in formiche. La formula non funzionò, però i bambini cambiarono le loro caratteristiche, quello grasso diventò magro, quello alto diventò basso, quello dislessico imparò a leggere e via di seguito. Alla fine fu proprio Giovanni a liberare tutti perché vide una porta aperta e scoprì che il mago era allergico al polline. Giusy quindi ci ha detto che la dislessia é un disturbo che non permette ai bambini di leggere o scrivere correttamente, é come se questi bambini vedessero sopra le parole tante macchie di cioccolato. Però ci sono tanti strumenti che possono facilitare il lavoro di scuola per esempio, imparare ad usare delle tabelle con le regole per la matematica e l'italiano, il computer per scrivere senza errori, la calcolatrice per i numeri, i libri con le figure per capire i concetti con le immagini, le mappe concettuali per studiare la storia, la geografia,... Infine Giusy ha dato a ognuno di noi un foglio con disegnata una scala che ci vuole insegnare come si fa a studiare meglio , si può vedere il gradino più basso, quando non abbiamo voglia di studiare perché tutto ci sembra difficile, i gradini intermedi che ci invitano a provare con altri metodi e infine quello più alto che ci fa sentire soddisfatti del nostro impegno e che ce l' abbiamo fatta. Questa lezione ci é piaciuta tanto perché non sempre é facile capire perché a scuola i bambini hanno difficoltà. (Gaia e Lucrezia Cl. 5^B Scuola Primaria "G. Bechi" Firenze)