determina del direttore generale

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INRCA
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N.
DETERMINA DEL
DIRETTORE GENERALE
513/DGEN
DEL
16/09/2011
Oggetto: Deliberazione Regione Marche n. 1040 del 18/07/2011: Piano attuativo
Aziendale – Approvazione. I.E.
IL
DIRETTORE GENERALE
-.-.VISTO il documento istruttorio, riportato in calce alla presente determina, dal quale si rileva la
necessità di provvedere a quanto in oggetto specificato;
RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di adottare
il presente atto;
ACQUISITI i pareri favorevoli del Direttore Sanitario, del Direttore Scientifico e del Direttore
Amministrativo, ciascuno per quanto di rispettiva competenza;
-DETERMINA1. di approvare, per i motivi espressi nel documento istruttorio, il Piano Attuativo Aziendale riportato
nell’Allegato A parte integrante del presente atto, riferito alle Sedi INRCA di Ancona e Fermo, così
come previsto dalla Deliberazione della Giunta Regione Marche n. 1040 del 18/07/2011 in
attuazione delle indicazioni contenute nell’Intesa tra Governo e Regioni e Province autonome del
28 ottobre 2010, nelle more degli accordi aziendali con l’ASUR e le Zone territoriali di riferimento;
2. di dare atto che la presente determina non
è sottoposta a controllo regionale, ai sensi del
combinato disposto dall’art. 28 , comma 2 della L.R.26/96 e s.m.i e dall’art.12 della LR Marche n.21
del 21.12.2006;
1. di trasmettere il presente atto al Collegio Sindacale a norma dell’art. 17 della L.R. 26/96 e s.m.i.;
4. di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo a norma dell’art.28, comma 6, della L.R.
26/96 e s.m.i.
Via Santa Margherita,5 - Ancona, sede legale INRCA
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IL DIRETTORE GENERALE
(Dott. Giuseppe Zuccatelli)
Per i pareri infrascritti
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
(Dott. Luigi Leonarduzzi)
IL DIRETTORE SANITARIO
(Dott. Claudio Maria Maffei)
IL DIRETTORE SCIENTIFICO
(Dott.ssa Fabrizia Lattanzio)
La presente determina consta di
n. 17 pagine di cui n. 12 pagine di allegati che formano parte
integrante della stessa.
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- DOCUMENTO ISTRUTTORIO LA DIREZIONE SANITARIA
Normativa di riferimento
 Legge 23/12/1994, n. 724 “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”
 Legge 23/12/2005, n. 266 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (legge finanziaria 2006)”
 Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul Piano nazionale di
contenimento delle liste di attesa per il triennio 2006-2008 del 26 marzo 2006
 Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul Piano nazionale di
governo delle liste di attesa per il triennio 2010-2012 del 28 ottobre 2010
 Legge Regionale 20/06/2003, n. 13 “Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale”
 Delibera Giunta Regione Marche 08/05/2006, n. 511 “Servizio Sanitario Regionale –
Individuazione delle Aree Vaste – Direttiva al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Unica
Regionale in attuazione della L.R. 13/2003 e DGR 1704/2005”
 Delibera Giunta Regione Marche 17/07/2006, n. 843 “Recepimento e prima attuazione
dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sul Piano
nazionale di contenimento delle liste di attesa per il triennio 2006-2008, di cui all’art. 1, co. 280
della L. 266/2005”
 Delibera Giunta Regione Marche 21/05/2007, n. 494 “Integrazione alla DGR 843/2006
“Recepimento e prima attuazione dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome
di Trento e Bolzano, sul Piano nazione di contenimento delle liste di attesa per il triennio 20062008, di cui all’art. 1, co. 280 della L. 266/2005” in relazione alle linee guida per la certificazione
degli adempimenti dei piani regionali emanate dal Comitato Nazionale LEA”
 Delibera Giunta Regione Marche 18/07/2011, n. 1040 “Recepimento dell’intesa tra il Governo,
le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sul Piano Nazionale di Governo delle
Liste di Attesa per il triennio 2010-2012, di cui all’art. 1, co. 280, della Legge n. 266/2005 ed
approvazione del Piano regionale di governo delle liste di attesa.
Motivazione
Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1040 del 12/07/2011, la Regione Marche ha
adottato il Piano Regionale per il governo delle liste di attesa (PRGLA) per le prestazioni di specialistica
ambulatoriale e per i ricoveri ospedalieri, in coerenza con le linee guida elaborate dal comitato
permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
Con il summenzionato atto la Regione ha disposto che le Aziende Regionali e l’INRCA predispongano
il Piano Attuativo Aziendale in coerenza con le indicazioni regionali.
Per dare attuazione a tale disposizione la Direzione Sanitaria d’Istituto ha predisposto il predetto Piano
Attuativo Aziendale entro i termini previsti e nelle more degli accordi con l’ASUR e le Zone Territoriali
competenti che, a tutt’oggi, non sono state in grado di far pervenire alcuna specifica indicazione del
fabbisogno. Infatti, con nota della Direzione Generale dell’ASUR del 12/09/2011 (prot.
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19366/ASUR/DG/P) è stato comunicato al Direttore del Dipartimento per la Salute e per i Servizi
Sociali, alle Aziende Ospedaliere ed all’INRCA che la predisposizione dei piani di committenza e, più in
generale, l’applicazione della DGR 1040/11 richiedono di risolvere preliminarmente una serie di
criticità. Il documento di che trattasi recepisce le indicazioni della DGR 1040/11 e riporta le azioni
previste per la loro declinazione operativa all’interno delle Sedi INRCA delle Marche.
Con nota del Direttore Generale dell’Istituto del 13/09/2011, prot. 16701, è stato comunicato al
Direttore del Dipartimento per la Salute e per i Servizi Sociali e ai Direttori Generali dell’ASUR e delle
Aziende Ospedaliere che il Piano Attuativo Aziendale avrebbe formulato un piano di azione
subordinato in alcune parti alla soluzione delle criticità sollevate della Direzione Generale dell’ASUR e
riprese ed integrate nella stessa nota.
Esito dell’istruttoria
Richiamata la produzione normativa Nazionale e Regionale per il governo delle liste di attesa
per la fruizione delle prestazioni ambulatoriali e dei ricoveri ospedalieri programmati;
vista la deliberazione della Giunta Regionale delle Marche n. 1040 del 18/07/2011 che
dispone l’assunzione, da parte delle aziende e dell’INRCA, di uno specifico Piano Attuativo
Aziendale per il governo delle liste di attesa in coerenza con le indicazioni fornite dalla DGR
stessa;
tenuto conto dei criteri definiti a tal fine dalla Regione Marche per l’articolazione del Piano
Attuativo Aziendale per il governo delle liste di attesa per le prestazioni di specialistica
ambulatoriale e per i ricoveri ospedalieri programmati;
richiamata in particolar modo la Deliberazione della Giunta Regionale Marche n. 586 del
15/05/06 con la quale vengono definite le linee guida per la gestione delle liste di attesa per le
prestazioni specialistiche ambulatoriali e la Deliberazione della Giunta Regionale n. 843 del
17/07/06 ed il Decreto del Servizio Salute 807SO4 del 20/12/2006, con cui vengono recepiti gli
accordi tra il Governo , le Regioni e le Province autonome sul piano del contenimento dei
Tempi di Attesa per il triennio 2006/2008 e sulle Linee guida per la gestione dei ricoveri
ospedalieri Programmabili;
considerato che il sopra citato Piano Regionale di cui alla DRG 1040/11 elenca le prestazioni
per le quali definire i tempi massimi di attesa;
tenuto conto che ad oggi non è stato possibile concordare con l’ASUR e le Zone Territoriali
di riferimento i volumi di prestazioni richiesti;
ritenuto nelle more del succitato accordo e delle indicazioni regionali sui punti critici
evidenziati dalle note della Direzione Generale dell’ASUR del 12/09/2011 e della Direzione
Generale dell’INRCA del 13/09/2011 di dover provvedere all’approvazione dell’allegato Piano
Attuativo Aziendale che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto
SI PROPONE
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1 Di approvare, per i motivi espressi nel documento istruttorio, il Piano Attuativo Aziendale,
riportato nell’Allegato A parte integrante del presente atto riferito alle Sedi INRCA di
Ancona e Fermo, così come previsto dalla Deliberazione della Giunta Regione Marche n.
1040 del 18/07/2011 in attuazione delle indicazioni contenute nell’Intesa tra Governo e
Regioni e Province autonome del 28 ottobre 2010, nelle more degli accordi aziendali con
l’ASUR e le Zone territoriali di riferimento;
2. di dare atto che la presente determina non è sottoposta a controllo regionale, ai sensi del
combinato disposto dall’art. 28 , comma 2 della L.R.26/96 e s.m.i e dall’art.12 della LR
Marche n.21 del 21.12.2006;
1.
di trasmettere il presente atto al Collegio Sindacale a norma dell’art. 17 della L.R. 26/96 e
s.m.i.;
4. di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo a norma dell’art.28, comma 6,
della L.R. 26/96 e s.m.i.
Il Responsabile del Procedimento
Dott.ssa Micaela TONUCCI
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- ALLEGATI -
Piano Attuativo Aziendale INRCA
(Allegato A)
Premessa
Con la Deliberazione n. 1040 del 18/07/2011 la Regione Marche ha definito i criteri generali con cui
articolare il Piano per il Governo delle liste di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e
per i ricoveri ospedalieri, in coerenza con le linee-guida elaborate dal Comitato Permanente per la
verifica dei LEA.
La stessa deliberazione dispone che entro 60 giorni dalla deliberazione adottata, le Aziende Regionali
e l'INRCA emanino un Piano Attuativo Aziendale che recepisce le indicazioni della DGR 1040/11 e
riporta le azioni previste per la loro declinazione operativa all’interno delle sedi INRCA della Regione
Marche
Con nota del Direttore Generale dell’Istituto del 13/09/2011, prot. 16701, è stato comunicato al
Direttore del Dipartimento per la Salute e per i Servizi Sociali e ai Direttori Generali dell’ASUR e delle
Aziende Ospedaliere che il Piano Attuativo Aziendale avrebbe formulato un piano di azione
subordinato in alcune parti alla soluzione delle criticità sollevate della Direzione Generale dell’ASUR e
riprese ed integrate nella nota stessa.
Indicazioni recepite dalla DGR 1040 del 18/07/2011
Vengono recepite tutte le indicazioni operative fornite nella DGR 1040/11. In particolare vengono
recepite:
a) la definizione del tipo di accesso (vedi Tab. 1);
b) le classi di priorità delle prestazioni ambulatoriali (Prime visite e prime prestazioni diagnostiche)
(vedi Tab. 2);
c) le modalità di gestione delle diverse tipologie di prestazioni ambulatoriali in presenza delle
classi di priorità (vedi Tab. 3);
d) le visite specialistiche oggetto di monitoraggio e relativi tempi massimi di attesa a livello di Area
Vasta (Tab. 4);
e) le prestazioni strumentali di diagnostica per immagini oggetto di monitoraggio e relativi tempi
massimi di attesa a livello di Area Vasta (Tab. 5);
f) le prestazioni strumentali non di diagnostica per immagini oggetto di monitoraggio e relativi
tempi di attesa (Tab. 6);
g) le classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero (Tab. 7);
h) le prestazioni in day hospital/day surgery oggetto di monitoraggio (Tab. 8);
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i) le prestazioni erogate in regime di ricovero ordinario oggetto di monitoraggio (Tab. 9);
j) i contenuti di ciascun Piano Diagnostico Terapeutico (PDT) (Tab. 10);
k) le prestazioni inserite in percorsi diagnostico terapeutici (PDT) nell’area cardiovascolare e
oncologica (Day service) (Tab. 11);
l) i requisiti obbligatori per le prescrizioni di prestazioni ambulatoriali (Tab. 12);
m) le modalità di controllo sulle prescrizioni (Tab. 13);
n) le modalità di definizione dei piani delle prestazioni da concordare con l’ASUR (Tab. 14)
o) il ruolo delle diverse figure professionali nelle prescrizioni/prenotazioni di prestazioni
ambulatoriali (Tab. 15);
p) le modalità di gestione delle agende (Tab. 16);
q) le modalità di monitoraggio ex ante dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e di
ricovero (Tab. 17);
r) le modalità di monitoraggio ex post dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e di
ricovero (Tab. 18);
s) le modalità di gestione del monitoraggio dei tempi di attesa per le prestazioni erogate in regime
di ricovero (Tab. 19);
t) la regolamentazione delle sospensioni delle attività di erogazione (Tab. 20);
u) il ruolo degli Uffici relazioni con il pubblico (URP) (Tab. 21);
v) la regolamentazione delle prestazioni erogate in regime libero professionale dai professionisti in
favore dell’Azienda (Tab. 22);
w) la regolamentazione della libera professione intramoenia (Tab. 23);
x) le prestazioni incluse nel monitoraggio dell’attività libero professionale intramoenia (ALPI) (Tab.
24);
y) le indicazioni per il monitoraggio dei siti web (Tab. 25);
z) piano Attuativo Interaziendale di Area Vasta (Tab. 26).
Tab. 1: La definizione del tipo di accesso
Tipo di accesso
Primo accesso
Accesso successivo
Definizione
Prima visita o primo esame di diagnostica
strumentale.
Visita o prestazione di approfondimento erogati
da specialista diverso dal primo osservatore.
Nel caso di un paziente cronico, la visita o
l’esame strumentale necessari in seguito ad un
peggioramento del quadro clinico.
Visita o prestazione di approfondimento per
pazienti presi in carico dal primo specialista.
Controllo.
Follow-up.
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Tab. 2: Le classi di priorità delle prestazioni ambulatoriali (Prime visite e prime
prestazioni diagnostiche).
Classe di priorità
Indicazioni
U (Urgente)
Sono prestazioni che non mettono in immediato pericolo il paziente,
ma, ai fini terapeutici, sono da eseguire nel più breve tempo
possibile e, comunque, entro 72 ore.
B (Breve)
Si tratta di prestazioni per le quali è accettabile un tempo più lungo
rispetto alle precedenti, ma non possono essere troppo rinviate ai
fini delle decisioni di carattere sia diagnostico sia terapeutico. Sono
da eseguire nei tempi indicati nelle successive tabelle.
D (Differibile)
Queste prestazioni non sono correlate ad immediati problemi di
salute, ma non sono accettabili tempi di attesa troppo prolungati in
relazione ad aspetti etici e qualitativi del Servizio Sanitario
Regionale. Sono da eseguire nei tempi previsti nelle successive
tabelle.
P (Programmata)
Si tratta di prestazioni il cui ritardo non pone problemi allo stato di
salute del cittadino. Si tratta prevalentemente di prestazioni non
correlate ad una diagnosi ovvero all'inizio di una terapia.
Tab. 3: Le modalità di gestione delle diverse tipologie di prestazioni ambulatoriali in
presenza delle classi di priorità
Classe di priorità
Gestione prescrizioni
U (Urgente)
B (Breve)
D (Differibile)
P (Programmata)
La gestione di queste prescrizioni deve essere assicurata al di fuori dei
percorsi tipici dell'emergenza-urgenza, al di fuori del Pronto Soccorso, in
quanto si tratta di erogare prestazioni richieste da un medico che ha già
effettuato la valutazione della condizione clinica. Le Aziende porranno in
essere tutte le modalità organizzative per assicurare che la prestazione
contraddistinta dalla classe di priorità U sia erogata nel minor tempo
possibile e comunque entro le 72 ore.
Le prestazioni, visite ed esami strumentali, individuate nelle classi di priorità
B e D, purchè correttamente individuate dal prescrittore, sono soggette a
monitoraggio e viene assicurata la garanzia dei tempi di attesa, purchè il
cittadino non rifiuti la prima data utile nelle strutture individuate in Area Vasta
dai Programmi Attuativi Aziendali (PAA).
Le prestazioni, visite ed esami strumentali, individuate nelle classi di priorità
B e D, purchè correttamente individuate dal prescrittore, sono soggette a
monitoraggio e viene assicurata la garanzia dei tempi di attesa, purchè il
cittadino non rifiuti la prima data utile nelle strutture individuate in Area Vasta
dai Programmi Attuativi Aziendali (PAA).
Sono automaticamente inserite in classe di priorità P, le prescrizioni senza
individuazione della classe di priorità, con i tempi di attesa conseguenti,
previa verifica informatica che si tratti di primo accesso.
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Tab. 4: Le visite specialistiche oggetto di monitoraggio e relativi tempi massimi di
attesa a livello di Area Vasta
VISITE SPECIALISTICHE
Codice
Nomenclatore
Numero
Prestazione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
visita cardiologica
visita chirurgica vascolare
visita endocrinologica
visita neurologica
visita oculistica
visita ortopedica
visita ginecologica
visita otorinolaringoiatrica
visita urologica
visita dermatologica
visita fisiatrica
visita gastroenterologica
visita oncologica
visita pneumologica
89.7
89.7
89.7
89.13
95.02
89.7
89.26
89.7
89.7
89.7
89.7
89.7
89.7
89.7
Codice
Disciplina
8
14
19
32
34
36
37
38
43
52
56
58
64
68
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T. Max.
T. Max.
Classe B Classe D
giorni
giorni
10
45
10
45
10
45
10
45
10
30
10
30
10
30
10
30
10
30
10
30
10
30
10
45
10
30
10
45
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Tab. 5: Le prestazioni strumentali di diagnostica per immagini oggetto di monitoraggio
e relativi tempi massimi di attesa a livello di Area Vasta
Numero
Prestazione
PRESTAZIONI STRUMENTALI
Codice
Nomenclatore
29
30
Diagnostica per Immagini
Mammografia
TC senza e con contrasto Torace
TC senza e con contrasto addome
superiore
TC senza e con contrasto addome
inferiore
TC senza e con contrasto Addome
Completo
TC senza e con contrasto Capo
TC senza e con contrasto Rachide e
speco vertebrale
TC senza e con contrasto Bacino
RMN Cervello e tronco encefalico
RMN Pelvi prostata e vescica
RMN Muscoloscheletrica
RMN Colonna vertebrale
Ecografia Capo e collo
Ecocolordoppler cardiaca
Ecocolordoppler dei tronchi
sovraaortici
Ecocolordoppler dei vasi perifierici
31
32
Ecografia addome
Ecografia mammella
88.73.5
88.72.2
88.74.1 - 88.75.1 88.76.1
88.73.1 - 88.73.2
33
Ecografia ostetrica-ginecologica
88.78 -88.78.2
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
T. Max.
Classe B
T. Max.
Classe D
giorni
87.37.1 -87.37.2
87.41 - 87.41.1
10
10
giorni
90
75
88.01.2 - 88.01.1
10
75
88.01.4 - 88.01.3
10
75
88.01.6 - 88.01.5
87.03 - 87.03.1
10
10
75
60
88.38.2 - 88.38.1
88.38.5
88.91.1 - 88.91.2
88.95.4 - 88.95.5
88.94.1 - 88.94.2
88.93 - 88.93.1
88.71.4
88.72.3
10
10
10
10
10
15
10
10
75
75
90
90
90
90
75
90
10
10
90
90
10
10
60
90
10
90
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Tab. 6: Le prestazioni strumentali non di diagnostica per immagini oggetto di
monitoraggio e relativi tempi massimi di attesa a livello di Area Vasta
Altri esami specialistici
34
Codice
Nomenclatore
Giorni
Giorni
45.23 - 45.25 - 45.42
10
90
35
colonscopia
sigmodioscopia con endoscopio
flessibile
45.24
10
90
36
esofagogastroduodenoscopia
45.13 - 45.16
10
60
37
89.52
10
60
38
elettrocardiogramma
elettrocardiogramma dinamico
(Holter)
89.50
10
60
39
elettrocardiogramma da sforzo
89.41 - 89.43
10
60
40
audiometria
95.41.1
10
60
41
spirometria
89.37.1 - 89.37.2
10
90
42
fondo oculare
95.09.01
10
60
43
elettromiografia
93.08.01
10
90
Tab. 7: Le classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero
Classe di priorità
Indicazioni
A
Ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che possono aggravarsi
rapidamente o che possono recare grave pregiudizio alla prognosi.
B
Ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che non presentano intenso
dolore o gravi disfunzioni o gravi disabilità e che non manifestano la
tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti né
possono per l'attesa diventare grave pregiudizio alla prognosi.
C
Ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore,
disfunzione o disabilità e che non manifestano tendenza ad aggravarsi né
possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio per la prognosi.
D
Ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici senza dolore,
disfunzione o disabilità. Questi ricoveri debbono essere effettuati
comunque entro almeno 12 mesi.
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Tab. 8: Le prestazioni in day hospital / day surgery oggetto di monitoraggio
Numero
Prestazione
Codice Intervento
44
Chemioterapia (1)
99.25
45
Coronarografia
88.55 - 88.56 - 88.57
46
Biopsia percutanea del fegato (1)
50.11
47
Emorroidectomia
49.46
48
Riparazione ernia inguinale (1)
53.0 - 53.10
Codice Diagnosi
V58.1
(1) Prestazioni erogabili in regime ambulatoriale: il monitoraggio riguarderà anche
tale setting assistenziale
Tab. 9: Le prestazioni erogate in regime di ricovero ordinario oggetto di monitoraggio
Numero
Prestazione (2)
Codice Intervento
Codice Diagnosi
49
interventi chirurgici tumore mammella
Categoria 85.4
Categoria 174
50
interventi chirurgici tumore prostata
60.5
185
51
interventi chirurgici tumore colon retto
52
53
interventi chirurgici tumori dell'utero
by pass aortocoronarico
da 68.3 a 68.9
36.10
54
angioplastica coronarica (PTCA)
Categoria 36.0
55
endoarteriectomia carotidea
38.12
56
intervento protesi d'anca
81.51 - 81.52 - 81.53
57
interventi chirurgici tumore del polmone
32.3 - 32.4 - 32.5 - 32.9
45.7x - 45.8; 48.5 - 48.6 Categorie 153-154
Categoria 182
58
tonsillectomia
28.2 - 28.3
(2) le prestazioni erogabili in regime di day surgery o one day surgery saranno monitorate anche per
tale setting assistenziale
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Tab. 10: I contenuti di ciascun Piano Diagnostico Terapeutico (PDT)
 Modalità di accesso al PDT
 Formule organizzative per la presa in carico
 Riserva di appositi spazi nelle agende per l’esecuzione in day service delle prestazioni
ambulatoriali
 Regolamentazione del ricovero ospedaliero sia nell’eventuale fase diagnostica, evitando
comunque ricoveri inappropriati, sia nella fase terapeutica
 Definizione dei tempi massimi per la conclusione dell’iter diagnostico (di norma 30 giorni)
 Definizione dei tempi massimi per l’attività terapeutica (avvio in caso di terapia medica, data di
esecuzione per l’intervento chirurgico) (di norma 30 giorni)
 Definizione dei criteri per l’attività assistenziale (integrazione ospedale-territorio)
Tab. 11: Le prestazioni inserite in percorsi diagnostico terapeutici (PDT) nell’area
cardiovascolare e oncologica (Day Service)
1. NEOPLASIA DEL COLON-RETTO
2. NEOPLASIA DEL POLMONE
3. NEOPLASIA DELLA MAMMELLA
4. BY-PASS CORONARICO
Tab. 12: I requisiti obbligatori per le prescrizioni di prestazioni ambulatoriali
(1)
a) Indicazione della classe di priorità;
b) presenza di quesito diagnostico;
c) identificazione della prima prestazione e dei controlli.
(1)
in assenza degli elementi a) e c) non è dovuta la garanzia dei tempi massimi di attesa
Tab. 13: Le modalità di controllo sulle prescrizioni
Le Aziende provvederanno con cadenza trimestrale a verificare un campione di prescrizioni effettuate
sia per le prestazioni oggetto di monitoraggio, sia, con metodologia causale, per le altre prestazioni
adottando meccanismi di incentivazione/disincentivazione per i prescrittori.
Tab. 14: La modalità di definizione dei piani delle prestazioni da concordare con l’ASUR
Le Aziende ospedaliere e l’INRCA, nelle Aree Vaste ove presenti, integrano la loro offerta con le
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strutture dell’ASUR al fine di garantire i tempi massimi di attesa nell’ambito dell’Area Vasta di
pertinenza. A tal fine saranno concordati tra l’ASUR e le Aziende ospedaliere e l’INRCA piani di
prestazioni coerenti con il budget sottoscritto e l’attività programmata.
Tab. 15: Il ruolo delle diverse figure professionali nelle prescrizioni/prenotazioni di
prestazioni ambulatoriali
a)
b)
c)
La prescrizione per la prima visita specialistica può essere effettuata solo dal Medico di
Medicina Generale (MMG) e dal Pediatra di Libera Scelta (PLS);
le prescrizioni per le prestazioni specialistiche a completamento dell'iter diagnostico debbono
essere effettuate direttamente sul ricettario regionale dallo specialista che le ritiene necessarie;
lo specialista provvede all'inserimento nelle agende di prenotazione delle prestazioni richieste in
caso di controlli o follow-up.
Tab. 16: Le modalità di gestione delle agende
1) Le prenotazioni devono essere effettuate solo tramite CUP
2) Nel sistema sono inseriti tutti gli erogatori pubblici e i privati accreditati (per le attività previste
nell'ambito degli accordi contrattuali con ASUR/Zone)
3) Eventuali prestazioni presentate con modalità diverse dovranno comunque essere inserite nel
sistema CUP
4) L'inserimento delle prestazioni nelle agende dovrà essere effettuato in base alla classe di priorità ed
alla tipologia di accesso. In particolare nelle agende andranno previsti:
a) spazi ambulatoriali da dedicare alle attività identificate con classe di priorità U;
b) spazi ambulatoriali da dedicare alle attività indicate quale primo accesso suddivise in:
- classe di priorità B
- classe di priorità D
- classe di priorità P
c) spazi ambulatoriali da dedicare alle attività indicate quale accessi successivi (approfondimento,
controllo, altro);
d) spazi ambulatoriali per l'attività in libera professione aziendale (senza costi a carico del cittadino).
Tab. 17: Le modalità di monitoraggio ex-ante dei tempi di attesa per le prestazioni
ambulatoriali e di ricovero
Flusso informativo basato sulla rilevazione dei dati sui tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali di
cui al paragrafo 2.1, effettuata in una settimana indice con cadenza semestrale, con trasmissione dei
risultati delle rilevazioni al Ministero della Salute. Al fine di consentire la corretta alimentazione del
flusso è indispensabile che le prescrizioni contengano tutti gli elementi previsti in quanto sono soggette
a monitoraggio solo le prestazioni contraddistinte dalla classe di priorità B o D, in primo accesso e per
le quali il cittadino non rifiuti la prima disponibilità in Area Vasta. Sarà valutata la percentuale di
prestazioni erogate nel rispetto dei tempi massimi previsti per ciascuna prestazione, sia
complessivamente, sia separatamente per ciascuna delle due classi di priorità.
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Tab. 18: Le modalità di monitoraggio ex-post dei tempi di attesa per le prestazioni
ambulatoriali e di ricovero
Flusso informativo rilevato attraverso il flusso dell’art. 50 della legge 326/2003. I dati raccolti
mensilmente sono relativi alle prestazioni ambulatoriali di cui al paragrafo 2.1 erogate presso le
strutture indicate nei Programmi Attuativi Aziendali. Anche in questo caso è obbligatorio che siano
chiaramente indicati il primo accesso e la classe di priorità: la garanzia del tempo massimo è
assicurata solo a chi non rifiuta la prima disponibilità in Area Vasta ed effettua il primo accesso nella
classe di priorità B o D. Le soglie di riferimento per la copertura dei suddetti campi corrispondono al
90% per il 2011. Inoltre, la Regione dovrà accompagnare tali informazioni con il dettaglio delle strutture
presenti nell’ambito territoriale in cui deve essere garantito il rispetto dei tempi massimi di attesa al
90% degli utenti.
Tab. 19: Le modalità di gestione del monitoraggio del monitoraggio dei tempi di attesa
per le prestazioni erogate in regime di ricovero
Il monitoraggio utilizza il flusso SDO. Per garantire la qualità del dato relativo alla data di prenotazione
del ricovero, è obbligatorio l’utilizzo delle Agende di Prenotazione dei Ricoveri nel formato e con le
modalità previste nel Decreto del Dirigente del Servizio Salute n. 80/S04 del 20/12/2006 avente ad
oggetto: “Linee guida per la gestione delle agende di prenotazione dei ricoveri ospedalieri
programmabili”, tenuto conto di quanto già disciplinato dall’art. 3, co. 8 della L. 724/1994, che prevede
l’obbligo per le aziende sanitarie, con i dipendenti presidi ospedalieri, e per le aziende ospedaliere di
tenere il registro delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale e di
laboratorio e dei ricoveri ospedalieri.
Tab. 20: La regolamentazione delle sospensioni delle attività di erogazione
 Per le aziende ospedaliere e sanitarie è vietato sospendere le attività di prenotazione delle
prescrizioni
 La sospensione dell’erogazione è consentita solo per:
a) cause legate al personale (sciopero, improvvisa e imprevista assenza del professionista)
b) motivi tecnici (guasto macchine)
 Le prenotazioni non possono MAI essere sospese per eccessiva lunghezza dei tempi di attesa
Tab. 21: Il ruolo degli Uffici relazioni con il pubblico (URP)
I tempi di attesa per le prestazioni dovranno essere pubblicizzati attraverso gli Uffici relazioni con il
pubblico (URP). Le Aziende, periodicamente ed almeno una volta l'anno, incontreranno le associazioni
di cittadini e di tutela, maggiormente rappresentative e regolarmente costituite, per informazione e
comunicazione in relazione al governo delle liste di attesa.
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Tab. 22: La regolamentazione delle prestazioni erogate in regime libero professionale
dai professionisti in favore dell’azienda
Le prestazioni erogate in regime libero professionale dai professionisti in favore dell’azienda, come
previsto dall’art. 55 c. 2 del CCNL della dirigenza medica e veterinaria del 8 giugno 2000, costituiscono
un ulteriore possibile strumento per il governo delle liste ed il contenimento dei tempi d’attesa, in
quanto tali prestazioni possono contribuire ad integrare l’offerta istituzionale, allorquando una ridotta
disponibilità temporanea di prestazioni in regime istituzionale metta a rischio la garanzia di assicurare
al cittadino le prestazioni all’interno dei tempi massimi regionali. Questa libera professione “aziendale”
andrà concordata con i professionisti e sostenuta economicamente dall’azienda, riservando al cittadino
solo la eventuale partecipazione al costo (ticket).
Tab. 23: La regolamentazione della libera professione intramoenia
La libera professione intramoenia (ALPI) dovrà essere adeguata alle disposizioni di cui alla Legge
120/2007 ed in particolare dovrà essere assicurato un diverso percorso alle prenotazioni, comunque
inserite nel CUP regionale, in quanto dovranno essere separati i percorsi relativi all’attività istituzionale
ed all’attività in intramoenia. Periodicamente, a cadenza almeno semestrale, dovranno essere verificati
i volume di attività, erogati sia in regime istituzionale sia in ALPI, nel rispetto di quanto indicato nelle
norme vigenti.
Tab. 24: Le prestazioni incluse nel monitoraggio dell’attività libero professionale
intramoenia (ALPI)
AMB
Prestazione
Codice Nomenclatore
Codice Disciplina
1
RM colonna
88.93 - 88.93.1
2
RM cerebrale e del tronco encefalico
88.91.1 - 88.91.2
3
Tac del capo (senza e con contrasto)
87.03 - 87.03.1
4
Tac dell'addome
88.01.2 - 88.01.1 - 88.01.3 88.01.4 - 88.01.5 - 88.01.6
5
Visita cardiologica
89.7
8
6
Visita oculistica
95.02
34
7
Visita ortopedica
89.7
36
8
Visita otorinolaringoiatra
89.7
38
Tab. 25: Le indicazioni per il monitoraggio dei siti web
Le Aziende Sanitarie ed ospedaliere, l’INRCA e le strutture private accreditate potenzieranno
l’informazione e la comunicazione sulle liste d’attesa attraverso strumenti finalizzati a sviluppare e
rafforzare la multicanalità nell’accesso alle informazioni, attraverso campagne informative, Uffici
relazioni con il pubblico (URP), Carte dei servizi, ma anche realizzando sui siti web aziendali delle
sezioni dedicate e facilmente accessibili.
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Tab. 26: Piano Attuativo Interaziendale di Area Vasta
Il Piano Attuativo Aziendale di Area Vasta deve specificare le strutture erogatrici nell’ambito
delle quali i tempi massimi di attesa per le prestazioni di cui al paragrafo 2 sono garantiti
almeno al 90% dei cittadini richiedenti e assicura la diffusione e l’accesso a tali informazioni
utilizzando gli strumenti di comunicazione disponibili (tra i quali i siti web aziendali), nonché
prevedendone la disponibilità anche presso le strutture di abituale accesso dei cittadini
(farmacie, ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di famiglia)
Piano operativo
Viene data indicazione ai Dipartimenti/UU.OO./Uffici-Servizi di supporto di dare immediata
operatività alle indicazioni riportate nella DGR 1040/11 con le seguenti annotazioni:
1. per quanto riguarda la gestione delle agende delle prestazioni ambulatoriali per tipo di
accesso e classe di priorità e il controllo sulle prescrizioni si procederà
progressivamente in base alle indicazioni fornite dalla Regione anche alla luce degli
accordi con i Medici di Medicina Generale che al momento subordinano la gestione
delle classi di priorità ad uno specifico accordo non ancora sottoscritto (DGR n. 751 del
02/07/2007);
2. per quanto riguarda l’inserimento delle agende INRCA nel CUP regionale verranno
avviati contatti con il Dipartimento per la Salute e per i Servizi Sociali della Regione
Marche in modo da pianificare tempi e modi con cui effettuare l’integrazione;
3. per quanto riguarda la sottoscrizione di specifici accordi di committenza con l’ASUR, si
rimanda al chiarimento da parte della Regione nella nota del Direttore Generale
dell’ASUR del 12/09/2011 e del Direttore Generale dell’INRCA del 13/09/2011;
4. di garantire un mantenimento/incremento della produzione delle prestazioni
specialistiche e di ricovero oggetto di monitoraggio;
5. di subordinare l’attivazione dei Piani Diagnostici Terapeutici all’emanazione di
specifiche indicazioni da parte della Regione, così come previsto dalla DGR 1040/11.
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