Recensione al Film “Gomorra” di Matteo Garrone Io vedo, trasento, guardo, parlo, e così testimonio, brutta parola che ancora può valere quando sussurra: "È falso" all'orecchio di chi ascolta le cantilene a rima baciata dei meccanismi di potere. La verità è parziale, in fondo se fosse riducibile a formula oggettiva sarebbe chimica. Io so e ho le prove. E quindi racconto. Di queste verità”. (Gomorra pag. 234), queste sono le parole di Sodiano nel libro denuncia Gomorra un atto di coraggio a viso aperto, testa alta e sguardo fisso contro coloro che infangano l'immagine di napoli e non solo. Ingenuamente pensavo fino a qualche anno fa che la camorra appartenesse solo alla mia bella città, invece Saviano mi ha aperto gli occhi .....la camorra non è solo napoletana ma è del mondo intero. In italiano il termine camorra indica "associazione della malavita napoletana, Napoletana? strano visto che ha un corrispettivo Spagnolo Camorilla e inglese racket ....Forse cosi"regionale non è leggendo e vedendo Gomorra ho pensato ai clan con una ssquadra di muratori-illusionisti, capaci di erigere un partenone di cui ogni colonna rappresenta un economia , controlloto e diretta dall'ingegniere capo dei lavori , sia esse moda smaltimento rifiuti, appalti,spaccio e politica.Gomorra di Saviano non è Gomorra di Garrone che pur avendo creato scalpore non è riuscito a rendere cos'è realmente la camorra. Il film si articola in storie che si insegnano tra loro dipingendo un quadro della realtà di Scampia , Casal di Principe e zone minitrofe sullo schermo troviamo personaggi della vita comune come totò e Maria imprigionati nella rete camorristica. Ragazzi 18 anni come Marco e Ciro, allucinanti dal mito di Scarface, intraprendano una scalata al potere privata, una guerra a due contro i Casalesi. Pasquale, eccelsosarto sfruttato, per la tessitura di griffe di alta moda ,Roberto che scopre che fine fanno i rifiuti tossici delle grandi fabbriche del nord Italia e cosa succede alle terre di Mondragona. E Ciro che vive dall'interno la guerra dei Clan , consegna le sua sorte rate in stipendi alle famiglie degli affilati, e persopravvivere è costretto a un voltafaccia. Ma pensare che Napoli sia solo questo è un offesa verso tutti coloro che impegnano ogni giorno per risollevarla dal baratro in cui casca continuamente a causa dei nostri "Cari camorristi". Napoli è fatta anche e sopratutto di persone che adempiano al loro dovere , salvano vite , fanno giustizia o semplicemente vivono onestamente cercando di creare un futuro migliore come tutti noi che siamo qui oggi che non dovremmo mai chiudere gli occhi le orecchie o la bocca quando vediamo qualcosa che non ci piace , ma dovremmo combattere per far si che per una volta la raggionanza, le persone aveste vivace contro la minoranza la CAMORRA. Anna Occhiello