Incontro Territoriale Epaca Firenze 24 aprile 2007 L’analisi e lo sviluppo della nostra attività non può prescindere dall’analisi della realtà in cui operiamo. Alla base di una corretta programmazione c’è dunque il territorio. Un'attenta analisi del territorio provinciale e delle sue risorse è mirata all'individuazione di potenzialità di sviluppo operativo, ci permette di concepire, promuovere e realizzare futuri progetti. Si tratta di analizzare e interpretare appropriatamente i fenomeni che si verificano in uno spazio geografico di individuarne cause e conseguenze, di inserirli in una logica sistemica efficiente, di proporre soluzioni operative a esigenze e con risvolti economicamente rilevanti per i soggetti proponenti. La nostra attenzione dovrà essere posta anche sulle opportunità sociali che il territorio ci offre, certi di quel ruolo di intermediazione che Col diretti riveste tra le istituzioni pubbliche e le aziende e dell’autorevolezza che gli viene riconosciuta dalla società civile. Per una forza sociale è fondamentale inserirsi e accreditarsi in sistemi di welfare partecipati per le aziende che rappresenta e per il suo essere impresa sul territorio. E’ in una nuova ottica che dobbiamo calare i servizi tradizionali e diventare attrattori attraverso i nuovi. Si è soliti considerare lo sviluppo economico e lo sviluppo sociale di un territorio come due variabili indipendenti all’interno della stessa realtà, governate da politiche autonome Questa prospettiva è ampiamente superata dall’espansione di un nuovo modo di fare azienda, da quella che viene definita sempre più frequentemente agricoltura sociale. E’ difficile trovare una definizione condivisa di agricoltura sociale, in definitiva si tratta di uno degli aspetti della multifunzionalità riconosciuto a vari livelli giuridici ad un azienda agricola. Il nostro compito, quale organizzazione e patronato impegnato nella sfera sociale, è definire strumenti di supporto per le aziende con capacità sociale con il fine di colmare il gap costituito dall’insufficiente consapevolezza sulle potenzialità di un incontro tra pubblico e privato, tra istituzioni e mondo rurale Tali strumenti si realizzano attraverso una serie di azioni volte a conseguire i seguenti obiettivi: Accrescere la consapevolezza di noi operatori nel sociale sulle potenzialità di percorsi agri-sociali, creazione di reti integrate, valorizzazione delle aziende agricole, far conoscere l’impresa col diretti e i suoi servizi; Promuovere modelli di intervento basati su partenariariati virtuosi Col diretti/Epaca/Aziende/Istituzioni; Creare opportunità di diversificazione aziendale alle imprese agricole basate sull’offerta di servizi sociali alle comunità locali; Far riconoscere sul piano normativo, contrattuale e finanziario le prestazioni e i servizi sociali; Progettare nel sociale significa aver chiaro un idea imprenditoriale, saperne valutare la fattibilità, che cosa si offre e a chi, le risorse da investire e il ritorno in termini economici. E’ da questo modo di pensare, dalla sensibilità di un gruppo di persone che nel 2005 nasce in Col diretti Siena il primo progetto di agricoltura sociale denominato “ FRUTTI DIVERSI”. Hanno aderito 5 aziende motivate dalla partecipazione ad un esperienza di forte valenza etica da spendere in marketing territoriale, da un ritorno economico certo e diretto, dalla costruzione di un sistema integrato di servizi. La stretta collaborazione con il Centro per l’Impiego ha facilitato l’incontro tra la domanda e l’offerta, le esigenze professionali delle aziende con le caratteristiche dei soggetti diversamente abili. Tra i vari obiettivi che questo progetto si è preposto di raggiungere si possono evidenziare i seguenti: L’obiettivo primario come abbiamo detto è stato l’inserimento di soggetti diversamente abili nel mondo del lavoro attraverso percorsi lavorativi ma anche di formazione con recupero e sviluppo delle proprie capacità funzionali. Soggetti quindi a basso livello di contrattualità e con ridotte possibilità di accesso al mercato del lavoro. Il percorso non è ancora concluso, alcuni inserimenti sono stati fatti, con alcune aziende non siamo riusciti invece a concretizzare per il momento l’intervento. Altro obiettivo del progetto è stato anche creare una rete di relazioni sul territorio legate all’informazione favorendo l’integrazione dei diversi soggetti coinvolti: Coldiretti/imprese associate/Provincia di Siena. Infine quello più ambizioso e a cui ancora stiamo dedicando energie è la creazione di un marchio etico, riconoscimento formale da parte delle Pubbliche Amministrazioni del valore espresso dalle aziende agricole coinvolte, un valore aggiunto alle produzioni per la responsabilità sociale che esprimono. Trasformare quindi il progetto in un processo socio/politico in ambito agricolo, sentito e condiviso dalle Amministrazioni, che conduca ad un definitivo accreditamento istituzionale delle aziende coinvolte. In questi giorni l’Inail ha chiesto di incontrarci e di verificare la fattibilità di un percorso condiviso con l’Istituto. E’ un primo riconoscimento del nostro lavoro, è anche il segno della necessità di mettere in campo nuove idee per soddisfare le esigenze di una popolazione molto cambiata negli ultimi anni ,di un modello nuovo di welfare rigenerativo delle risorse umane e capace in chiave moderna di mantenere vivo lo stile di vita rurale.