Testo della Deliberazione - Atti di Giunta e Decreti

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VISTA la legge regionale 12 marzo 1998, n. 9 ad oggetto “Nuovo ordinamento degli Enti operanti nel settore
dell’edilizia pubblica e riordino delle attività di servizio all’edilizia residenziale ed ai lavori pubblici”;
VISTO l’art. 13, comma 3, della l.r. 28/04/2008, n. 10 e successive modifiche ed integrazioni recante
disposizioni inerenti i documenti contabili ed i relativi controlli di enti regionali;
PREMESSO che è qui pervenuto il decreto n. 30076 del 13/05/2016 dell’Amministratore Unico
dell’Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia della Provincia di Genova, concernente il bilancio
economico di previsione per l’esercizio 2016;
ATTESO che il bilancio economico di previsione per l’esercizio 2016 dell’ARTE di Genova presenta, in
sintesi, le seguenti previsioni:
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
ricavi delle vendite
ricavi della gestione immobiliare
ricavi derivanti da interventi capitalizzati
ricavi delle prestazioni per conto terzi
variazioni delle rimanenze di interventi in
corso di lavorazione, semilavorati e finiti
variazione dei lavori in corso su
ordinazione (per conto di terzi)
altri ricavi da plusvalenze di immobili
patrimoniali di ERP
altri ricavi da plusvalenze di immobili
patrimoniali di libero mercato
altri ricavi e proventi diversi
TOTALE VALORE DELLA
PRODUZIONE
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
per materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
per servizi generali
per servizi della gestione immobiliare
per servizi dell'attività tecnica
per godimento beni di terzi
costi per il personale
ammortamenti e svalutazioni
accantonamento per rischi
oneri diversi derivanti
dall'accantonamento di fondi ERP
altri oneri diversi di gestione
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI
DELLA PRODUZIONE
C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
altri proventi finanziari
6.814.400,00
19.486.918,17
983.075,11
18.000,00
-6.368.529,08
427.873,53
1.798.000,00
2.612.495,07
5.319.000,00
31.091.232,80
32.356,64
1.396.506,46
11.056.400,15
239.124,38
48.000,00
6.340.550,00
988.600,00
150.000,00
2.465.413,04
1.267.800,00
23.984.750,67
7.106.482,14
74.622,12
interessi ed altri oneri finanziari
TOTALE PROVENTI ED ONERI
FINANZIARI
E) PROVENTI ED ONERI
STRAORDINARI
proventi straordinari
oneri straordinari
TOTALE PROVENTI ED ONERI
STRAORDINARI
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
IMPOSTE SUL REDDITO DI ESERCIZIO
Ires
Irap
TOTALE
UTILE DELL'ESERCIZIO
-4.426.862,44
-4.352.240,32
120.375,00
-331.902,71
-211.527,71
2.542.714,11
260.427,23
239.572,77
500.000,00
2.042.714,11
PRESO ATTO che la situazione contabile delle poste del bilancio preventivo 2016 riguardanti il patrimonio
acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010 e succ.mm.ii. è la seguente:
COMPONENTI POSITIVI DI REDDITO
vendita immobili patrimonio l.r. n. 22/2010
variazione delle rimanenze di interventi in corso
di lavorazione, semilavorati e finiti - patrimonio
l.r. n. 22/2010
entrate diverse patrimonio l.r. n. 22/2010
TOTALE
COMPONENTI NEGATIVI DI REDDITO
consulenze e spese legali patrimonio l.r. n.
22/2010
costi di gestione e di amministrazione patrimonio
l.r. n. 22/2010
IMU patrimonio l.r. n. 22/2010
spese bancarie patrimonio l.r. n. 22/2010
interessi su anticipazioni di cassa patrimonio l.r.
n. 22/2010
quota interessi su mutuo acquisto patrimonio l.r.
n. 22/2010
TOTALE
DIFFERENZA
5.385.400,00
-5.404.224,45
1.118.000,00
1.099.175,55
205.000,00
40.000,00
65.000,00
13.000,00
2.300.000,00
1.475.000,00
4.098.000,00
-2.998.824,45
PRESO ATTO che l’Azienda, relativamente all’operazione di acquisto del patrimonio di cui alla l.r. n.
22/2010, evidenzia che i dati previsionali sono stati elaborati sulla base del Piano industriale redatto nello
scorso mese di dicembre 2015 tenendo conto altresì degli ulteriori elementi di valutazione acquisiti
successivamente. A tale proposito l’Azienda ha previsto di mettere in campo una nuova strategia di vendita
basata essenzialmente sulla revisione dei prezzi e su procedure di alienazione più flessibili rispetto a quelle
utilizzate in passato; dal punto di vista finanziario, invece, è stata ipotizzata la ristrutturazione del debito in
capo all’Azienda attraverso la sostituzione delle tre aperture di credito attualmente in essere con un nuovo
affidamento nella forma del cosiddetto “revolving credit facility” (linea di credito rotativa). Per quanto
attiene alle previsioni di bilancio l’Azienda evidenzia che:
 nell’esercizio in esame si prevede di procedere all’alienazione di una parte degli immobili in questione
al prezzo complessivo di circa 5.385 mila euro che, confrontato con la variazione delle relative
rimanenze, pari a circa 5.404 mila euro, fornisce una perdita netta di circa 19 mila euro. E’ necessario
considerare, a tale proposito, che il valore delle rimanenze risulta rettificato per circa 1.192 mila euro
mediante l’utilizzo del Fondo deprezzamento immobili che è stato previsto in accantonamento nel 2015
con una dotazione complessiva pari a circa 10.885 mila euro;
 i ricavi derivanti dalla locazione degli immobili sono previsti in 1.118 mila euro in quanto comprendono
l’importo di 1 milione di euro relativo all’indennizzo per l’indebita occupazione del complesso di
Genova Quarto maturato nel 2016 ai sensi dell’articolo 10 dell’Accordo di programma sottoscritto in
data 26/11/2013 tra i diversi soggetti interessati all’operazione. I costi di gestione, quantificati in
complessivi 310 mila euro, comprendono le spese relative all’acquisizione di una nuova perizia per la
revisione dei prezzi di vendita, pari a 100 mila euro, e le spese relative all’attività promozionale, pari a
50 mila euro. Peraltro, è necessario considerare che le spese di manutenzione risultano coperte
dall’apposito accantonamento effettuato in sede di consuntivo 2013;
 gli oneri finanziari ammontanti a complessivi euro 3.788 mila euro, comprendono i costi relativi agli
interessi che si prevede maturino sulle tre aperture di credito ipotecarie che sono stati quantificati in 2,3
milioni di euro nell’ipotesi che a partire dal 1° luglio subentri una nuova linea di credito nella forma del
“revolving credit facility”. Successivamente a tale data si prevede maturino gli interessi sulla nuova
linea di credito che, considerando un indebitamento prudenzialmente sovrastimato nell’importo di 118
milioni di euro, sono previsti ammontare a 1.475 mila euro;
 il saldo complessivo delle poste relative all’operazione l.r. n. 22/2010 risulta gravare sul conto
economico dell’Azienda per circa 2.999 mila euro determinati dal peso della gestione finanziaria, pari a
3.788 mila euro, che risulta parzialmente compensato dal saldo positivo di circa 789 mila euro derivante
dalla gestione ordinaria;
PRESO ATTO che il bilancio di previsione in oggetto comprende le seguenti voci:
VALORE DELLA PRODUZIONE (31.091.232,80 euro)
 ricavi derivanti dalle vendite: euro 6.814.400,00 per ricavi delle vendite di cui euro 5.385.400,00 per la
vendita di immobili patrimonio l.r. n. 22/2010;
 ricavi della gestione immobiliare: euro 19.486.918,17
 ricavi derivanti da interventi capitalizzati: euro 983.075,11
 ricavi dalle prestazioni per conto terzi: euro 18.000,00
 variazioni delle rimanenze di interventi in corso di lavorazione, semilavorati e finiti:
-6.368.529,08 di cui -5.404.224,45 euro relativi al patrimonio l.r. 22/2010;
 variazione dei lavori in corso su ordinazione (per conto terzi): euro 427.873,53;
 altri ricavi da plusvalenze di immobili patrimoniali ERP: euro 1.798.000,00;
 altri ricavi da plusvalenze di immobili patrimoniali di libero mercato: euro 2.612.495,07;
 altri ricavi e proventi diversi: euro 5.319.000,00 di cui euro 5.000.000,00 quale contributo regionale ai
sensi della l.r. n. 18/2015;
COSTI DELLA PRODUZIONE (23.984.750,67 euro)
 per materi prime, sussidiarie, di consumo e merci: euro 32.356,64
 per servizi generali: euro 1.396.506,46
 per servizi della gestione immobiliare: euro 11.056.400,15
 per servizi dell’attività tecnica: euro 239.124,38
 per godimento beni di terzi: euro 48.000,00
 per il personale: euro 6.340.550,00 con un aumento, rispetto al bilancio di esercizio 2014, di euro
289.790,91




ammortamenti e svalutazioni: euro 988.600,00
accantonamento per rischi: euro 150.000,00
oneri diversi derivanti dall’accantonamento di fondi ERP: euro 2.465.413,04
altri oneri diversi di gestione: euro 1.267.800,00
PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
La gestione finanziaria evidenzia un risultato negativo pari ad euro 4.352.240,32 derivante da proventi
finanziari per euro 74.622,12 e da interessi ed altri oneri finanziari per euro 4.426.862,44 di cui euro
2.300.000,00 per interessi su anticipazioni di cassa patrimonio l.r. 22/2010 ed euro 1.475.000,00 quale quota
interessi su mutuo acquisto patrimonio l.r. n. 22/2010.
PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
La gestione straordinaria evidenzia un risultato negativo pari ad euro 211.527,71 derivante da proventi
straordinari per euro 120.375,00 e da oneri straordinari per euro 331.902,71.
IMPOSTE SUL REDDITO
euro 500.000,00 per imposte sul reddito di esercizio di cui:
 Ires: 260.427,23 euro;
 Irap: 239.572,77 euro
PRESO ATTO degli investimenti programmati nel 2016:
Fonte di finanziamento
autofinanziamento
Destinazione
Piano investimenti - locazione permanente
Piano investimenti - E.R.P.
Piano investimenti - investimenti per interventi
diversi
Piano investimenti - locazione a termine
"POGAS"
Importo (1)
68.444,00
352.994,00
481.820,00
Piano investimenti - immobili istituzionali
TOTALE AUTOFINANZIAMENTO (A)
vendite l.r. 10/04
vendite ARTE (patrimonio
storico di ERP)
Piano investimenti - locazione permanente
Piano investimenti - E.R.P.
8.050.070,56
TOTALE VENDITE L.R. 10/04 (B)
8.050.070,56
Piano investimenti - locazione permanente
Piano investimenti - E.R.P.
202.639,54
TOTALE VENDITE ARTE (C)
202.639,54
TOTALE FINANZIAMENTI AUTOPRODOTTI
(A+B+C)
finanziamenti pubblici
903.258,00
9.155.968,10
Piano investimenti - locazione permanente
Piano investimenti - E.R.P.
Piano investimenti - locazione a termine
"POGAS" -
2.351.802,25
TOTALE FINANZIAMENTI PUBBLICI
2.351.802,25
TOTALE GENERALE (autoprodotti +
pubblici)
11.507.770,35
1) Per le fonti definite autofinanziamento l’Azienda ha indicato il fabbisogno dell'esercizio, mentre per le altre fonti è stato indicato il fabbisogno
complessivo dell'intervento.
PRESO ATTO che le posizioni debitorie dell’Azienda in essere con gli enti mutuanti, evidenziate nell’elenco
dei mutui in ammortamento allegato al bilancio in esame, sono le seguenti:







mutui a carico dell’Azienda per nuove acquisizioni ed interventi contratti con Istituti di credito:
o mutuo contratto con MPS in accollo per acquisto immobili da “Consorzio ARTI Edili Società
Consortile Cooperativa”: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 1.397.076,89;
o mutuo contratto con CARISPEZIA sottoscritto per il saldo dell’acquisto degli immobili da
“Consorzio ARTI Edili Società Consortile Cooperativa”: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà
ad euro 1.740.815,06;
mutui a carico dell’Azienda per nuove acquisizioni ed interventi contratti con la Cassa DD.PP.: il debito
residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 2.440.590,10;
mutuo contratto con la Cassa DDPP per il finanziamento del recupero dei locali uso diretto ARTE: il
debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 100.589,91;
mutui per il finanziamento di parte dell’operazione di recupero dell’ex Manifattura Tabacchi destinata
alla vendita:
o mutuo contratto con la Banca CARIGE: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro
1.228.751,12;
o mutuo contratto con la Cassa DD.PP.: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro
1.536.459,22;
mutuo contratto con CARIGE per il finanziamento degli interventi di rifunzionalizzazione dell’edificio
sito in Genova Morego da destinare a sede dell’IIT: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro
181.748,60;
mutui per il finanziamento di quota parte dell’acquisizione del patrimonio immobiliare dell’ASL 3:
o mutuo contratto con la Cassa DDPP: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro
3.018.794,39;
o mutuo contratto con la Cassa DDPP: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro
1.000.000,00;
finanziamento “revolving” per l’acquisto del patrimonio l.r. n. 22/2010:
o l’Ente finanziatore è da definirsi, l’importo originario è previsto in euro 118.000.000,00, la quota
capitale in euro 5.385.400,00, la quota interessi euro 1.475.000,00 ed il debito residuo al 31/12/2016
è previsto in euro 112.614.600,00;
PRESO ATTO che nel mese di dicembre 2015 l’Azienda ha approntato un Piano industriale a supporto
dell’operazione di vendita del patrimonio acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010 e della ristrutturazione
dell’attuale indebitamento. In particolare è stata elaborata una nuova strategia di vendita che presuppone la
suddivisione dei cespiti in due gruppi: il primo, che comprende beni da alienare mediante asta e/o trattativa
diretta ed, il secondo, che riguarda beni da alienare con forme e modalità diverse quali l’indagine di mercato
e la successiva richiesta pubblica di manifestazioni di interesse con indicazione del prezzo-base. Inoltre,
l’Azienda, ritenendo che i prezzi di vendita utilizzati in passato non risultino più allineati agli attuali valori di
mercato, ha previsto di incaricare un perito affinché elabori una nuova stima: in attesa degli esiti di tale
stima, nel piano in esame è stato ritenuto di dover ipotizzare una riduzione del 20% dei prezzi iniziali. Dal
punto di vista dell’indebitamento contratto per sostenere l’operazione di acquisto, in funzione del mutamento
della strategia di vendita, l’Azienda ha programmato di sostituire le aperture di credito ipotecarie concesse da
Banca Carige con un finanziamento nella forma del cosiddetto “revolving credit facility”. Secondo questa
impostazione, nella parte riguardante le previsioni economiche ed i flussi di cassa attesi negli esercizi 2016,
2017 e 2018, il piano dimostra che l’Azienda è in grado, da un lato, di sostenere l’impatto degli interessi che
matureranno sul prestito e, dall’altro lato, di ridurre l’esposizione debitoria attraverso il conseguimento di
sufficienti introiti derivanti dalle vendite;
CONSIDERATO che il bilancio economico di previsione in esame presenta, in sintesi, le seguenti
previsioni:
valore della produzione
costi della produzione
differenza tra valore e costi della produzione
saldo della gestione finanziaria
saldo della gestione straordinaria
euro
euro
euro
euro
euro
31.091.232,80
23.984.750,67
7.106.482,14
-4.352.240,32
-211.527,71
risultato prima delle imposte
imposte sul reddito di esercizio
utile d'esercizio
euro
euro
euro
2.542.714,11
500.000,00
2.042.714,11
VISTA la D.G.R. n. 1500 del 29/12/2015 concernente il bilancio economico consuntivo per l’esercizio 2014
con la quale la Giunta Regionale, in particolare, ha:
 chiesto all’Amministratore Unico dell’ARTE di Genova, considerata la perdita dell’esercizio 2014, in
applicazione di quanto previsto dall’art. 18 della l.r. n. 9 del 12/3/1998, di relazionare alla Regione in
merito ai provvedimenti adottati per il contenimento della perdita e per ricondurre in equilibrio la
gestione aziendale;
 prescritto all’Azienda di inviare la relazione prevista dal comma 5 dell’articolo 3 della l.r. n. 9/1998 così
come modificato dall’articolo 28 della l.r. n. 10/2004, in merito alla perdita, al 31/03/2015, di euro
45.024 della Società Pietrestrette S.r.l.;
CONSIDERATO che con nota protocollo n. 926 in data 19 febbraio 2016 ad oggetto “Bilancio consuntivo
2014. Relazione sui provvedimenti adottati per il contenimento della perdita e per ricondurre in equilibrio la
gestione aziendale, ai sensi dell’art. 18 della l.r. n. 9/98” l’Azienda ha riportato quanto segue:
“Come evidenziato nel decreto dell’Amministratore Unico n. 29706 del 1° settembre 2015, la perdita
d’esercizio di euro 1.661.979,65 è stata coperta mediante l’utilizzo della Riserva ordinaria che, al 31
dicembre 2014, ammontava ad euro 37.402.691, totalmente disponibili.
Per quanto riguarda, invece, i provvedimenti necessari a ricondurre in equilibrio la gestione aziendale, è
necessario premettere che il risultato negativo dell’esercizio 2014 è stato determinato dalle poste relative
all’operazione immobiliare attuata in osservanza della l.r. n. 22/10, con particolare riferimento agli oneri
finanziari maturati sull’indebitamento contratto con Banca CARIGE S.p.A. che nell’anno in esame hanno
pesato sul bilancio aziendale per oltre 3,2 milioni di euro.
A tale proposito si rileva che – concluso l’esercizio 2015 per il quale, stando ai dati dell’ultimo
aggiornamento di bilancio, si attende un risultato ancora negativo a causa della necessità di approntare un
fondo per far fronte al deprezzamento dei cespiti – l’esercizio 2016 dovrebbe, invece, registrare un risultato
positivo.
In tal senso, infatti, i provvedimenti assunti da ARTE per gestire la complessa operazione di vendita del
patrimonio in questione e ridurre i suoi impatti sugli equilibri economici e finanziari dell’Azienda hanno
riguardato, innanzitutto, l’avvio delle procedure per l’affidamento di un incarico peritale finalizzato alla
determinazione dei nuovi valori di vendita; tale attività, ritenuta indispensabile per pervenire concretamente
ed in tempi ragionevoli all’alienazione del compendio, è già stata svolta per alcuni cespiti scelti tra quelli di
minore impatto economico cosicché l’Azienda ha già provveduto a metterli formalmente in vendita
prevedendo di utilizzare il sistema della “trattativa diretta” con i soggetti che manifesteranno interesse
all’acquisto.
Altro provvedimento assunto nell’ambito della gestione del patrimonio l.r. n. 22/10 è stata la redazione di un
Piano industriale: tale documento, attualmente all’esame di Filse Spa, è finalizzato – oltreché a fornire le
necessarie indicazioni ai soggetti interessati, a vario titolo, al buon esito dell’operazione – ad ottenere la
ristrutturazione dell’indebitamento, attualmente assicurato da tre aperture di credito ipotecarie in essere con
Banca CARIGE Spa, attraverso la contrazione di un nuovo finanziamento nella prevedibile forma del “credit
revolving facility” allo scopo di contenere significativamente i relativi oneri finanziari che, a titolo
esemplificativo e secondo quanto riportato nel Piano industriale, dovrebbero scendere dai 3,2 milioni di euro
circa del 2014 ai 2,8 milioni di euro circa previsti per il 2017 col nuovo finanziamento a pieno regime, per
poi ridursi progressivamente negli esercizi successivi.
Venendo, poi, alla gestione dell’Azienda nel suo complesso, tra le azioni principali recentemente intraprese è
opportuno citare la revisione dell’organizzazione aziendale e dei suoi processi di funzionamento allo scopo
di aumentarne l’efficienza e di ottenere la certificazione ISO 9001: in particolare, è stata studiata una nuova
articolazione degli uffici mirata, tra l’altro, ad assicurare un costante controllo di qualità delle procedure
interne, a potenziare il “front office” per il ricevimento del pubblico, prevedendo anche un maggior presidio
sul territorio, ed infine a potenziare l’attività di “data processing” a supporto della Direzione aziendale.
Sul fronte del contenimento dei costi di funzionamento, il bilancio preventivo 2016, attualmente in corso di
definizione, prevederà – in un contesto nel quale i costi risultano generalmente già contenuti – una
significativa riduzione di alcune spese quali, ad esempio, quelle relative alla manutenzione ed
all’amministrazione dei locali adibiti a sede dell’Azienda (previste in riduzione di oltre 145 mila euro
rispetto al 2015) e quelle relative agli incarichi professionali tecnici (previste in riduzione di oltre 447 mila
euro rispetto allo scorso anno).
Infine, con riferimento alla carenza di liquidità che ha caratterizzato gli ultimi esercizi, è stata avviata
un’intensa attività mirata al recupero dei crediti, sia con riferimento a quelli derivanti dai rapporti
istituzionali intrattenuti con alcuni Enti pubblici, sia con riferimento a quelli vantati nei confronti degli utenti
morosi, in relazione ai quali l’Azienda intende agire anche mediante l’utilizzo del decreto ingiuntivo, con un
approccio fortemente innovativo rispetto a quello del passato”;
CONSIDERATO che con nota protocollo n. 3192 in data 7 giugno 2016 ad oggetto “Società Pietrestrette
S.r.l. – considerazioni sul risultato d’esercizio ultimo bilancio approvato” l’Azienda ha riportato quanto
segue:
“Il bilancio di Pietrestrette al 31/03/2015 chiude con una perdita di esercizio pari a euro 45.024, per effetto di
costi totali pari a euro 56.388 e di ricavi complessivi pari a euro 11.363. Da un esame delle poste di bilancio
si rileva come le spese per professionisti esterni, sostenute nell’esercizio per un totale di euro 44.989 (+131%
rispetto all’anno precedente), sono quelle che hanno determinato il risultato negativo dell’esercizio.
Tra queste hanno inciso in maniera determinante le spese legali, sostenute per un importo di euro 39.000,
dovute a diverse vertenze legali aperte nei confronti di residenti del Borgo di San Fruttuoso.
Un tale incremento di costo ha vanificato il buon andamento della normale gestione della Società che
nell’esercizio ha registrato un incremento dei canoni di locazione percepiti del 140%, passati da un importo
di euro 4.137 a euro 9.922.
Nel corso dell’esercizio è entrato in reddito l’immobile denominato LOCANDA, locato all’Ente Parco di
Portofino per una durata di tre anni.
A testimoniare una accorta gestione dei conti della Società si evidenzia anche la diminuzione di alcuni costi
legati alla normale gestione del patrimonio immobiliare, come ad esempio le spese per imposte sul
patrimonio (IMU e TASI) che sono calate del 29%.
Come già scritto in precedenti occasioni la conflittualità con i diversi soggetti operanti e residenti nel Borgo
ha da sempre caratterizzato l’esistenza della società in quesitone, sin dalla data di acquisto da parte di ARTE
delle quote societarie.
Nel bilancio in esame, come in buona parte di quelli presentati nei precedenti esercizi, la normale gestione ha
avuto sempre un sostanziale equilibrio, anche se la capacità di produrre reddito degli immobili di proprietà è
vincolata dagli obblighi derivanti dall’operatività dell’accordo di programma che ha disciplinato il recupero e
la destinazione dei beni societari.
Peraltro, occorre evidenziare che a seguito della conclusione del programma di recupero del borgo di San
Fruttuoso, nel corso del corrente anno si provvederà alla chiusura della Società, con l’acquisizione da parte
del Socio unico ARTE delle relative partite contabili.
In relazione alla perdita in questione, occorre rilevare che, in sede di approvazione di bilancio, il socio
(A.R.T.E.) ha deliberato la copertura della stessa con la rinuncia di una quota di crediti vantati verso la
società.
Tale operazione evita il ricorso agli adempimenti previsti dagli artt. 2482 bis e 2482 ter del C.C. (riduzione
del capitale per perdite)”;
PRESO ATTO che il Revisore dei conti, nella relazione dell’11 maggio 2016, tenuto presente che il
documento in esame costituisce strumento di previsione da aggiornare tempestivamente in riferimento al
delinearsi di differenti scenari od in presenza di ulteriore documentazione rispetto a quanto in oggi previsto
per l’esercizio 2016, ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio preventivo economico per
l’esercizio 2016 dell’ARTE di Genova e, tra l’altro, ha evidenziato quanto segue:
 il Revisore ha preso atto che le previsioni risultano in linea col Piano industriale redatto dall’Azienda
nello scorso mese di dicembre 2015, tenendo conto altresì degli ulteriori elementi di valutazione
acquisiti successivamente. A tale proposito rileva che le previsioni di vendita devono essere improntate
alla massima prudenza, tanto più considerando l’andamento non positivo che il mercato immobiliare ha
registrato negli ultimi anni;
 rispetto al primo aggiornamento del bilancio 2015 si evidenzia l’aumento delle plusvalenze derivanti
dalle vendite di immobili patrimoniali di libero mercato per circa 1.243 mila euro. Con riferimento a
tale voce, trattandosi di mero dato previsionale, il Revisore raccomanda un costante monitoraggio delle
vendite ed un eventuale pronto aggiornamento del dato;




rispetto al primo aggiornamento del bilancio 2015 si evidenzia una diminuzione alla categoria degli
ammortamenti e delle svalutazioni per oltre 10.876 mila euro dovuta al fatto che nel 2015 in tale
categoria è stato previsto l’accantonamento dell’importo necessario a deprezzare il valore degli
immobili acquisiti ai sensi della l.r. n. 22/2010. Tale dato dovrà essere oggetto di aggiornamento non
appena l’Azienda disporrà dell’aggiornamento della perizia di valutazione degli immobili;
complessivamente l’Azienda prevede che il reddito operativo aumenti di circa 14.232 mila euro rispetto
all’ultimo aggiornamento del Preventivo 2015 nel quale era prevista una perdita operativa di oltre 7.126
mila euro dovuta essenzialmente alla decisione di accantonare l’importo di circa 10.885 mila euro per
far fronte al deprezzamento del patrimonio acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010. A tal proposito il
Revisore sollecita la predisposizione della perizia relativa alla stima del patrimonio immobiliare utile sia
per la redazione del bilancio consuntivo 2015 sia per eventuale aggiornamento del presente documento
previsionale per l’anno 2016;
con riferimento alle alienazioni degli immobili di libero mercato, il Revisore raccomanda un
monitoraggio periodico dell’andamento delle vendite al fine di correggere tempestivamente eventuali
scostamenti alla luce del fatto che i ricavi riscontrati a fine esercizio risultano fisiologicamente inferiori
alle previsioni. Tale raccomandazione assume maggiore rilevanza considerando i seguenti fattori di
criticità: il primo consiste nel fatto che le previsioni comprendono la vendita dello stabile di Piazza
Raggi dalla cui realizzazione dipende il conseguimento di ricavi per oltre 3,9 milioni di euro; il secondo
riguarda la vendita del patrimonio acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010 dalla cui realizzazione, sia con
riferimento ai flussi attesi nell’esercizio in esame sia a quelli attesi negli anni 2017 e 2018, dipende la
possibilità di restituire integralmente e nei tempi previsti l’ingente prestito accordato dall’Istituto di
credito ed, in ultima analisi, il buon esito dell’intera operazione;
l’operazione immobiliare effettuata ai sensi della l.r. n. 22/2010 prende le mosse dalla circostanza per la
quale l’Azienda – non potendo incrementare ulteriormente l’esposizione debitoria nei confronti di
Banca Carige S.p.A., peraltro già arrivata a livelli considerevoli, potrebbe essere costretta ad attingere
dalla propria liquidità le risorse necessarie a corrispondere gli interessi in maturazione;
VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della
legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche ed integrazioni;
SU PROPOSTA del Presidente della Giunta Regionale e dell’Assessore all’Urbanistica, Pianificazione
Territoriale, Demanio e Tutela del Paesaggio, Politiche Abitative ed Edilizia, Attività estrattive, Rapporti con
i Lavoratori Transfrontalieri
DELIBERA
per quanto in premessa specificato e che qui si intende integralmente riportato, di:
1) approvare il bilancio economico di previsione per l’esercizio 2016 dell’Azienda Regionale Territoriale
per l’Edilizia (A.R.T.E.) della Provincia di Genova, approvato con decreto n. 30076 del 13 maggio 2016
dell’Amministratore Unico dell’Azienda stessa;
2) rilevare che il bilancio economico di previsione 2016 dell’ARTE di Genova non è stato approvato nel
termine stabilito dall’articolo 18, comma 1 lettera a) del D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e successive
modifiche ed integrazioni;
3) dare atto che la previsione del risultato dell’esercizio 2016 tiene conto delle risorse regionali assegnate
quale fondo decennale di cui all’art. 6 della l.r. n. 18/2015 e dei benefici IMU/TASI di cui alla Legge di
stabilità n. 208/2015;
4) raccomandare quanto segue:
 nel corso dell’esercizio le poste relative ai trasferimenti pubblici indicati sia in termini di previsione
sia con riferimento ad assegnazioni già disposte, dovranno essere adeguate sulla base degli importi
che verranno effettivamente attribuiti;
 le poste derivanti da trasferimenti pubblici devono essere contabilizzate in base agli importi
formalmente attribuiti;
 la verifica positiva di conformità del presente atto non costituisce alcuna autorizzazione
relativamente agli interventi tecnici e/o alle attività di carattere amministrativo oggetto di rilevazione
contabile e quindi inseriti a bilancio qualora per l’attuazione degli stessi necessiti uno specifico
provvedimento del competente organo regionale;
5)
6)
7)
8)
9)
 i costi il cui finanziamento trova riscontro in entrate derivanti da alienazioni o da trasferimenti
pubblici è subordinato all’effettivo realizzo di tali risorse;
 le alienazioni patrimoniali possono essere effettuate solo a seguito della prevista autorizzazione
regionale;
 l’utilizzo di somme derivanti dalla vendita di patrimonio deve trovare corrispondenza con i piani di
utilizzo previsti dalla vigente normativa ed approvati da questa Amministrazione;
 le procedure, le condizioni e le modalità per l’utilizzo delle somme contabilizzate nel “Fondo per gli
interventi di edilizia residenziale pubblica” devono tenere conto dei criteri e degli indirizzi di
contabilizzazione delle entrate derivanti dalla gestione del patrimonio pubblico;
 sottoporre alla funzione di controllo ex articolo 12 lettera e) della l.r. n. 9/1998 i piani di utilizzo del
“Fondo E.R.P.” fatti salvi i programmi di E.R.P. già cofinanziati dall’Amministrazione regionale o,
comunque, già autorizzati dalla Regione;
 proseguire con particolare attenzione l’azione volta al recupero della morosità degli inquilini;
 la gestione del bilancio deve assicurare il rispetto delle norme statali direttamente applicabili nonché
le disposizioni regionali destinate agli Enti strumentali della Regione;
raccomandare, con riferimento alle Società Partecipate, che:
 l’esigenza della loro funzionalità operativa non trascuri la necessità che i rapporti gestionali
dell’Azienda con tali Società siano improntati alla massima trasparenza e totalmente conformi ai
principi di natura contabile e sostanziale che contraddistinguono l’utilizzo di risorse pubbliche;
 l’attività svolta dalle Società Partecipate sia monitorata con particolare attenzione al fine di evitare
risultati gestionali negativi;
raccomandare di proseguire nella contabilizzazione dei crediti derivanti da trasferimenti regionali
risultanti dagli elenchi periodicamente inviati, al fine di consentire la verifica prevista dall’articolo 11,
comma 6 lettera j) del D.Lgs. n. 118/2011;
raccomandare, in merito all’applicazione del D.Lgs. n. 118/2011 che, al bilancio di esercizio, a
decorrere dall’esercizio 2015, dovrà essere allegata la tabella di verifica dei crediti e dei debiti reciproci
ed il rendiconto finanziario;
ribadire di predisporre, in occasione della presentazione del bilancio di esercizio 2015, a titolo
puramente informativo, un bilancio consolidato con le proprie partecipate, come peraltro già richiesto
per l’esercizio 2014 con DGR n. 1527 del 5/12/2014;
stabilire che le opportune considerazioni e valutazioni in ordine alla gestione 2016 saranno effettuate in
sede di verifica del bilancio d’esercizio di tale anno.
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