VISTA la legge regionale 12 marzo 1998, n. 9 ad oggetto “Nuovo ordinamento degli Enti operanti nel settore dell’edilizia pubblica e riordino delle attività di servizio all’edilizia residenziale ed ai lavori pubblici”; VISTO l’art. 13, comma 3, della l.r. 28/04/2008, n. 10 e successive modifiche ed integrazioni recante disposizioni inerenti i documenti contabili ed i relativi controlli di enti regionali; PREMESSO che è qui pervenuto il decreto n. 30076 del 13/05/2016 dell’Amministratore Unico dell’Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia della Provincia di Genova, concernente il bilancio economico di previsione per l’esercizio 2016; ATTESO che il bilancio economico di previsione per l’esercizio 2016 dell’ARTE di Genova presenta, in sintesi, le seguenti previsioni: A) VALORE DELLA PRODUZIONE ricavi delle vendite ricavi della gestione immobiliare ricavi derivanti da interventi capitalizzati ricavi delle prestazioni per conto terzi variazioni delle rimanenze di interventi in corso di lavorazione, semilavorati e finiti variazione dei lavori in corso su ordinazione (per conto di terzi) altri ricavi da plusvalenze di immobili patrimoniali di ERP altri ricavi da plusvalenze di immobili patrimoniali di libero mercato altri ricavi e proventi diversi TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTI DELLA PRODUZIONE per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci per servizi generali per servizi della gestione immobiliare per servizi dell'attività tecnica per godimento beni di terzi costi per il personale ammortamenti e svalutazioni accantonamento per rischi oneri diversi derivanti dall'accantonamento di fondi ERP altri oneri diversi di gestione TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI altri proventi finanziari 6.814.400,00 19.486.918,17 983.075,11 18.000,00 -6.368.529,08 427.873,53 1.798.000,00 2.612.495,07 5.319.000,00 31.091.232,80 32.356,64 1.396.506,46 11.056.400,15 239.124,38 48.000,00 6.340.550,00 988.600,00 150.000,00 2.465.413,04 1.267.800,00 23.984.750,67 7.106.482,14 74.622,12 interessi ed altri oneri finanziari TOTALE PROVENTI ED ONERI FINANZIARI E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI proventi straordinari oneri straordinari TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE IMPOSTE SUL REDDITO DI ESERCIZIO Ires Irap TOTALE UTILE DELL'ESERCIZIO -4.426.862,44 -4.352.240,32 120.375,00 -331.902,71 -211.527,71 2.542.714,11 260.427,23 239.572,77 500.000,00 2.042.714,11 PRESO ATTO che la situazione contabile delle poste del bilancio preventivo 2016 riguardanti il patrimonio acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010 e succ.mm.ii. è la seguente: COMPONENTI POSITIVI DI REDDITO vendita immobili patrimonio l.r. n. 22/2010 variazione delle rimanenze di interventi in corso di lavorazione, semilavorati e finiti - patrimonio l.r. n. 22/2010 entrate diverse patrimonio l.r. n. 22/2010 TOTALE COMPONENTI NEGATIVI DI REDDITO consulenze e spese legali patrimonio l.r. n. 22/2010 costi di gestione e di amministrazione patrimonio l.r. n. 22/2010 IMU patrimonio l.r. n. 22/2010 spese bancarie patrimonio l.r. n. 22/2010 interessi su anticipazioni di cassa patrimonio l.r. n. 22/2010 quota interessi su mutuo acquisto patrimonio l.r. n. 22/2010 TOTALE DIFFERENZA 5.385.400,00 -5.404.224,45 1.118.000,00 1.099.175,55 205.000,00 40.000,00 65.000,00 13.000,00 2.300.000,00 1.475.000,00 4.098.000,00 -2.998.824,45 PRESO ATTO che l’Azienda, relativamente all’operazione di acquisto del patrimonio di cui alla l.r. n. 22/2010, evidenzia che i dati previsionali sono stati elaborati sulla base del Piano industriale redatto nello scorso mese di dicembre 2015 tenendo conto altresì degli ulteriori elementi di valutazione acquisiti successivamente. A tale proposito l’Azienda ha previsto di mettere in campo una nuova strategia di vendita basata essenzialmente sulla revisione dei prezzi e su procedure di alienazione più flessibili rispetto a quelle utilizzate in passato; dal punto di vista finanziario, invece, è stata ipotizzata la ristrutturazione del debito in capo all’Azienda attraverso la sostituzione delle tre aperture di credito attualmente in essere con un nuovo affidamento nella forma del cosiddetto “revolving credit facility” (linea di credito rotativa). Per quanto attiene alle previsioni di bilancio l’Azienda evidenzia che: nell’esercizio in esame si prevede di procedere all’alienazione di una parte degli immobili in questione al prezzo complessivo di circa 5.385 mila euro che, confrontato con la variazione delle relative rimanenze, pari a circa 5.404 mila euro, fornisce una perdita netta di circa 19 mila euro. E’ necessario considerare, a tale proposito, che il valore delle rimanenze risulta rettificato per circa 1.192 mila euro mediante l’utilizzo del Fondo deprezzamento immobili che è stato previsto in accantonamento nel 2015 con una dotazione complessiva pari a circa 10.885 mila euro; i ricavi derivanti dalla locazione degli immobili sono previsti in 1.118 mila euro in quanto comprendono l’importo di 1 milione di euro relativo all’indennizzo per l’indebita occupazione del complesso di Genova Quarto maturato nel 2016 ai sensi dell’articolo 10 dell’Accordo di programma sottoscritto in data 26/11/2013 tra i diversi soggetti interessati all’operazione. I costi di gestione, quantificati in complessivi 310 mila euro, comprendono le spese relative all’acquisizione di una nuova perizia per la revisione dei prezzi di vendita, pari a 100 mila euro, e le spese relative all’attività promozionale, pari a 50 mila euro. Peraltro, è necessario considerare che le spese di manutenzione risultano coperte dall’apposito accantonamento effettuato in sede di consuntivo 2013; gli oneri finanziari ammontanti a complessivi euro 3.788 mila euro, comprendono i costi relativi agli interessi che si prevede maturino sulle tre aperture di credito ipotecarie che sono stati quantificati in 2,3 milioni di euro nell’ipotesi che a partire dal 1° luglio subentri una nuova linea di credito nella forma del “revolving credit facility”. Successivamente a tale data si prevede maturino gli interessi sulla nuova linea di credito che, considerando un indebitamento prudenzialmente sovrastimato nell’importo di 118 milioni di euro, sono previsti ammontare a 1.475 mila euro; il saldo complessivo delle poste relative all’operazione l.r. n. 22/2010 risulta gravare sul conto economico dell’Azienda per circa 2.999 mila euro determinati dal peso della gestione finanziaria, pari a 3.788 mila euro, che risulta parzialmente compensato dal saldo positivo di circa 789 mila euro derivante dalla gestione ordinaria; PRESO ATTO che il bilancio di previsione in oggetto comprende le seguenti voci: VALORE DELLA PRODUZIONE (31.091.232,80 euro) ricavi derivanti dalle vendite: euro 6.814.400,00 per ricavi delle vendite di cui euro 5.385.400,00 per la vendita di immobili patrimonio l.r. n. 22/2010; ricavi della gestione immobiliare: euro 19.486.918,17 ricavi derivanti da interventi capitalizzati: euro 983.075,11 ricavi dalle prestazioni per conto terzi: euro 18.000,00 variazioni delle rimanenze di interventi in corso di lavorazione, semilavorati e finiti: -6.368.529,08 di cui -5.404.224,45 euro relativi al patrimonio l.r. 22/2010; variazione dei lavori in corso su ordinazione (per conto terzi): euro 427.873,53; altri ricavi da plusvalenze di immobili patrimoniali ERP: euro 1.798.000,00; altri ricavi da plusvalenze di immobili patrimoniali di libero mercato: euro 2.612.495,07; altri ricavi e proventi diversi: euro 5.319.000,00 di cui euro 5.000.000,00 quale contributo regionale ai sensi della l.r. n. 18/2015; COSTI DELLA PRODUZIONE (23.984.750,67 euro) per materi prime, sussidiarie, di consumo e merci: euro 32.356,64 per servizi generali: euro 1.396.506,46 per servizi della gestione immobiliare: euro 11.056.400,15 per servizi dell’attività tecnica: euro 239.124,38 per godimento beni di terzi: euro 48.000,00 per il personale: euro 6.340.550,00 con un aumento, rispetto al bilancio di esercizio 2014, di euro 289.790,91 ammortamenti e svalutazioni: euro 988.600,00 accantonamento per rischi: euro 150.000,00 oneri diversi derivanti dall’accantonamento di fondi ERP: euro 2.465.413,04 altri oneri diversi di gestione: euro 1.267.800,00 PROVENTI ED ONERI FINANZIARI La gestione finanziaria evidenzia un risultato negativo pari ad euro 4.352.240,32 derivante da proventi finanziari per euro 74.622,12 e da interessi ed altri oneri finanziari per euro 4.426.862,44 di cui euro 2.300.000,00 per interessi su anticipazioni di cassa patrimonio l.r. 22/2010 ed euro 1.475.000,00 quale quota interessi su mutuo acquisto patrimonio l.r. n. 22/2010. PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI La gestione straordinaria evidenzia un risultato negativo pari ad euro 211.527,71 derivante da proventi straordinari per euro 120.375,00 e da oneri straordinari per euro 331.902,71. IMPOSTE SUL REDDITO euro 500.000,00 per imposte sul reddito di esercizio di cui: Ires: 260.427,23 euro; Irap: 239.572,77 euro PRESO ATTO degli investimenti programmati nel 2016: Fonte di finanziamento autofinanziamento Destinazione Piano investimenti - locazione permanente Piano investimenti - E.R.P. Piano investimenti - investimenti per interventi diversi Piano investimenti - locazione a termine "POGAS" Importo (1) 68.444,00 352.994,00 481.820,00 Piano investimenti - immobili istituzionali TOTALE AUTOFINANZIAMENTO (A) vendite l.r. 10/04 vendite ARTE (patrimonio storico di ERP) Piano investimenti - locazione permanente Piano investimenti - E.R.P. 8.050.070,56 TOTALE VENDITE L.R. 10/04 (B) 8.050.070,56 Piano investimenti - locazione permanente Piano investimenti - E.R.P. 202.639,54 TOTALE VENDITE ARTE (C) 202.639,54 TOTALE FINANZIAMENTI AUTOPRODOTTI (A+B+C) finanziamenti pubblici 903.258,00 9.155.968,10 Piano investimenti - locazione permanente Piano investimenti - E.R.P. Piano investimenti - locazione a termine "POGAS" - 2.351.802,25 TOTALE FINANZIAMENTI PUBBLICI 2.351.802,25 TOTALE GENERALE (autoprodotti + pubblici) 11.507.770,35 1) Per le fonti definite autofinanziamento l’Azienda ha indicato il fabbisogno dell'esercizio, mentre per le altre fonti è stato indicato il fabbisogno complessivo dell'intervento. PRESO ATTO che le posizioni debitorie dell’Azienda in essere con gli enti mutuanti, evidenziate nell’elenco dei mutui in ammortamento allegato al bilancio in esame, sono le seguenti: mutui a carico dell’Azienda per nuove acquisizioni ed interventi contratti con Istituti di credito: o mutuo contratto con MPS in accollo per acquisto immobili da “Consorzio ARTI Edili Società Consortile Cooperativa”: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 1.397.076,89; o mutuo contratto con CARISPEZIA sottoscritto per il saldo dell’acquisto degli immobili da “Consorzio ARTI Edili Società Consortile Cooperativa”: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 1.740.815,06; mutui a carico dell’Azienda per nuove acquisizioni ed interventi contratti con la Cassa DD.PP.: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 2.440.590,10; mutuo contratto con la Cassa DDPP per il finanziamento del recupero dei locali uso diretto ARTE: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 100.589,91; mutui per il finanziamento di parte dell’operazione di recupero dell’ex Manifattura Tabacchi destinata alla vendita: o mutuo contratto con la Banca CARIGE: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 1.228.751,12; o mutuo contratto con la Cassa DD.PP.: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 1.536.459,22; mutuo contratto con CARIGE per il finanziamento degli interventi di rifunzionalizzazione dell’edificio sito in Genova Morego da destinare a sede dell’IIT: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 181.748,60; mutui per il finanziamento di quota parte dell’acquisizione del patrimonio immobiliare dell’ASL 3: o mutuo contratto con la Cassa DDPP: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 3.018.794,39; o mutuo contratto con la Cassa DDPP: il debito residuo al 31/12/2016 ammonterà ad euro 1.000.000,00; finanziamento “revolving” per l’acquisto del patrimonio l.r. n. 22/2010: o l’Ente finanziatore è da definirsi, l’importo originario è previsto in euro 118.000.000,00, la quota capitale in euro 5.385.400,00, la quota interessi euro 1.475.000,00 ed il debito residuo al 31/12/2016 è previsto in euro 112.614.600,00; PRESO ATTO che nel mese di dicembre 2015 l’Azienda ha approntato un Piano industriale a supporto dell’operazione di vendita del patrimonio acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010 e della ristrutturazione dell’attuale indebitamento. In particolare è stata elaborata una nuova strategia di vendita che presuppone la suddivisione dei cespiti in due gruppi: il primo, che comprende beni da alienare mediante asta e/o trattativa diretta ed, il secondo, che riguarda beni da alienare con forme e modalità diverse quali l’indagine di mercato e la successiva richiesta pubblica di manifestazioni di interesse con indicazione del prezzo-base. Inoltre, l’Azienda, ritenendo che i prezzi di vendita utilizzati in passato non risultino più allineati agli attuali valori di mercato, ha previsto di incaricare un perito affinché elabori una nuova stima: in attesa degli esiti di tale stima, nel piano in esame è stato ritenuto di dover ipotizzare una riduzione del 20% dei prezzi iniziali. Dal punto di vista dell’indebitamento contratto per sostenere l’operazione di acquisto, in funzione del mutamento della strategia di vendita, l’Azienda ha programmato di sostituire le aperture di credito ipotecarie concesse da Banca Carige con un finanziamento nella forma del cosiddetto “revolving credit facility”. Secondo questa impostazione, nella parte riguardante le previsioni economiche ed i flussi di cassa attesi negli esercizi 2016, 2017 e 2018, il piano dimostra che l’Azienda è in grado, da un lato, di sostenere l’impatto degli interessi che matureranno sul prestito e, dall’altro lato, di ridurre l’esposizione debitoria attraverso il conseguimento di sufficienti introiti derivanti dalle vendite; CONSIDERATO che il bilancio economico di previsione in esame presenta, in sintesi, le seguenti previsioni: valore della produzione costi della produzione differenza tra valore e costi della produzione saldo della gestione finanziaria saldo della gestione straordinaria euro euro euro euro euro 31.091.232,80 23.984.750,67 7.106.482,14 -4.352.240,32 -211.527,71 risultato prima delle imposte imposte sul reddito di esercizio utile d'esercizio euro euro euro 2.542.714,11 500.000,00 2.042.714,11 VISTA la D.G.R. n. 1500 del 29/12/2015 concernente il bilancio economico consuntivo per l’esercizio 2014 con la quale la Giunta Regionale, in particolare, ha: chiesto all’Amministratore Unico dell’ARTE di Genova, considerata la perdita dell’esercizio 2014, in applicazione di quanto previsto dall’art. 18 della l.r. n. 9 del 12/3/1998, di relazionare alla Regione in merito ai provvedimenti adottati per il contenimento della perdita e per ricondurre in equilibrio la gestione aziendale; prescritto all’Azienda di inviare la relazione prevista dal comma 5 dell’articolo 3 della l.r. n. 9/1998 così come modificato dall’articolo 28 della l.r. n. 10/2004, in merito alla perdita, al 31/03/2015, di euro 45.024 della Società Pietrestrette S.r.l.; CONSIDERATO che con nota protocollo n. 926 in data 19 febbraio 2016 ad oggetto “Bilancio consuntivo 2014. Relazione sui provvedimenti adottati per il contenimento della perdita e per ricondurre in equilibrio la gestione aziendale, ai sensi dell’art. 18 della l.r. n. 9/98” l’Azienda ha riportato quanto segue: “Come evidenziato nel decreto dell’Amministratore Unico n. 29706 del 1° settembre 2015, la perdita d’esercizio di euro 1.661.979,65 è stata coperta mediante l’utilizzo della Riserva ordinaria che, al 31 dicembre 2014, ammontava ad euro 37.402.691, totalmente disponibili. Per quanto riguarda, invece, i provvedimenti necessari a ricondurre in equilibrio la gestione aziendale, è necessario premettere che il risultato negativo dell’esercizio 2014 è stato determinato dalle poste relative all’operazione immobiliare attuata in osservanza della l.r. n. 22/10, con particolare riferimento agli oneri finanziari maturati sull’indebitamento contratto con Banca CARIGE S.p.A. che nell’anno in esame hanno pesato sul bilancio aziendale per oltre 3,2 milioni di euro. A tale proposito si rileva che – concluso l’esercizio 2015 per il quale, stando ai dati dell’ultimo aggiornamento di bilancio, si attende un risultato ancora negativo a causa della necessità di approntare un fondo per far fronte al deprezzamento dei cespiti – l’esercizio 2016 dovrebbe, invece, registrare un risultato positivo. In tal senso, infatti, i provvedimenti assunti da ARTE per gestire la complessa operazione di vendita del patrimonio in questione e ridurre i suoi impatti sugli equilibri economici e finanziari dell’Azienda hanno riguardato, innanzitutto, l’avvio delle procedure per l’affidamento di un incarico peritale finalizzato alla determinazione dei nuovi valori di vendita; tale attività, ritenuta indispensabile per pervenire concretamente ed in tempi ragionevoli all’alienazione del compendio, è già stata svolta per alcuni cespiti scelti tra quelli di minore impatto economico cosicché l’Azienda ha già provveduto a metterli formalmente in vendita prevedendo di utilizzare il sistema della “trattativa diretta” con i soggetti che manifesteranno interesse all’acquisto. Altro provvedimento assunto nell’ambito della gestione del patrimonio l.r. n. 22/10 è stata la redazione di un Piano industriale: tale documento, attualmente all’esame di Filse Spa, è finalizzato – oltreché a fornire le necessarie indicazioni ai soggetti interessati, a vario titolo, al buon esito dell’operazione – ad ottenere la ristrutturazione dell’indebitamento, attualmente assicurato da tre aperture di credito ipotecarie in essere con Banca CARIGE Spa, attraverso la contrazione di un nuovo finanziamento nella prevedibile forma del “credit revolving facility” allo scopo di contenere significativamente i relativi oneri finanziari che, a titolo esemplificativo e secondo quanto riportato nel Piano industriale, dovrebbero scendere dai 3,2 milioni di euro circa del 2014 ai 2,8 milioni di euro circa previsti per il 2017 col nuovo finanziamento a pieno regime, per poi ridursi progressivamente negli esercizi successivi. Venendo, poi, alla gestione dell’Azienda nel suo complesso, tra le azioni principali recentemente intraprese è opportuno citare la revisione dell’organizzazione aziendale e dei suoi processi di funzionamento allo scopo di aumentarne l’efficienza e di ottenere la certificazione ISO 9001: in particolare, è stata studiata una nuova articolazione degli uffici mirata, tra l’altro, ad assicurare un costante controllo di qualità delle procedure interne, a potenziare il “front office” per il ricevimento del pubblico, prevedendo anche un maggior presidio sul territorio, ed infine a potenziare l’attività di “data processing” a supporto della Direzione aziendale. Sul fronte del contenimento dei costi di funzionamento, il bilancio preventivo 2016, attualmente in corso di definizione, prevederà – in un contesto nel quale i costi risultano generalmente già contenuti – una significativa riduzione di alcune spese quali, ad esempio, quelle relative alla manutenzione ed all’amministrazione dei locali adibiti a sede dell’Azienda (previste in riduzione di oltre 145 mila euro rispetto al 2015) e quelle relative agli incarichi professionali tecnici (previste in riduzione di oltre 447 mila euro rispetto allo scorso anno). Infine, con riferimento alla carenza di liquidità che ha caratterizzato gli ultimi esercizi, è stata avviata un’intensa attività mirata al recupero dei crediti, sia con riferimento a quelli derivanti dai rapporti istituzionali intrattenuti con alcuni Enti pubblici, sia con riferimento a quelli vantati nei confronti degli utenti morosi, in relazione ai quali l’Azienda intende agire anche mediante l’utilizzo del decreto ingiuntivo, con un approccio fortemente innovativo rispetto a quello del passato”; CONSIDERATO che con nota protocollo n. 3192 in data 7 giugno 2016 ad oggetto “Società Pietrestrette S.r.l. – considerazioni sul risultato d’esercizio ultimo bilancio approvato” l’Azienda ha riportato quanto segue: “Il bilancio di Pietrestrette al 31/03/2015 chiude con una perdita di esercizio pari a euro 45.024, per effetto di costi totali pari a euro 56.388 e di ricavi complessivi pari a euro 11.363. Da un esame delle poste di bilancio si rileva come le spese per professionisti esterni, sostenute nell’esercizio per un totale di euro 44.989 (+131% rispetto all’anno precedente), sono quelle che hanno determinato il risultato negativo dell’esercizio. Tra queste hanno inciso in maniera determinante le spese legali, sostenute per un importo di euro 39.000, dovute a diverse vertenze legali aperte nei confronti di residenti del Borgo di San Fruttuoso. Un tale incremento di costo ha vanificato il buon andamento della normale gestione della Società che nell’esercizio ha registrato un incremento dei canoni di locazione percepiti del 140%, passati da un importo di euro 4.137 a euro 9.922. Nel corso dell’esercizio è entrato in reddito l’immobile denominato LOCANDA, locato all’Ente Parco di Portofino per una durata di tre anni. A testimoniare una accorta gestione dei conti della Società si evidenzia anche la diminuzione di alcuni costi legati alla normale gestione del patrimonio immobiliare, come ad esempio le spese per imposte sul patrimonio (IMU e TASI) che sono calate del 29%. Come già scritto in precedenti occasioni la conflittualità con i diversi soggetti operanti e residenti nel Borgo ha da sempre caratterizzato l’esistenza della società in quesitone, sin dalla data di acquisto da parte di ARTE delle quote societarie. Nel bilancio in esame, come in buona parte di quelli presentati nei precedenti esercizi, la normale gestione ha avuto sempre un sostanziale equilibrio, anche se la capacità di produrre reddito degli immobili di proprietà è vincolata dagli obblighi derivanti dall’operatività dell’accordo di programma che ha disciplinato il recupero e la destinazione dei beni societari. Peraltro, occorre evidenziare che a seguito della conclusione del programma di recupero del borgo di San Fruttuoso, nel corso del corrente anno si provvederà alla chiusura della Società, con l’acquisizione da parte del Socio unico ARTE delle relative partite contabili. In relazione alla perdita in questione, occorre rilevare che, in sede di approvazione di bilancio, il socio (A.R.T.E.) ha deliberato la copertura della stessa con la rinuncia di una quota di crediti vantati verso la società. Tale operazione evita il ricorso agli adempimenti previsti dagli artt. 2482 bis e 2482 ter del C.C. (riduzione del capitale per perdite)”; PRESO ATTO che il Revisore dei conti, nella relazione dell’11 maggio 2016, tenuto presente che il documento in esame costituisce strumento di previsione da aggiornare tempestivamente in riferimento al delinearsi di differenti scenari od in presenza di ulteriore documentazione rispetto a quanto in oggi previsto per l’esercizio 2016, ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio preventivo economico per l’esercizio 2016 dell’ARTE di Genova e, tra l’altro, ha evidenziato quanto segue: il Revisore ha preso atto che le previsioni risultano in linea col Piano industriale redatto dall’Azienda nello scorso mese di dicembre 2015, tenendo conto altresì degli ulteriori elementi di valutazione acquisiti successivamente. A tale proposito rileva che le previsioni di vendita devono essere improntate alla massima prudenza, tanto più considerando l’andamento non positivo che il mercato immobiliare ha registrato negli ultimi anni; rispetto al primo aggiornamento del bilancio 2015 si evidenzia l’aumento delle plusvalenze derivanti dalle vendite di immobili patrimoniali di libero mercato per circa 1.243 mila euro. Con riferimento a tale voce, trattandosi di mero dato previsionale, il Revisore raccomanda un costante monitoraggio delle vendite ed un eventuale pronto aggiornamento del dato; rispetto al primo aggiornamento del bilancio 2015 si evidenzia una diminuzione alla categoria degli ammortamenti e delle svalutazioni per oltre 10.876 mila euro dovuta al fatto che nel 2015 in tale categoria è stato previsto l’accantonamento dell’importo necessario a deprezzare il valore degli immobili acquisiti ai sensi della l.r. n. 22/2010. Tale dato dovrà essere oggetto di aggiornamento non appena l’Azienda disporrà dell’aggiornamento della perizia di valutazione degli immobili; complessivamente l’Azienda prevede che il reddito operativo aumenti di circa 14.232 mila euro rispetto all’ultimo aggiornamento del Preventivo 2015 nel quale era prevista una perdita operativa di oltre 7.126 mila euro dovuta essenzialmente alla decisione di accantonare l’importo di circa 10.885 mila euro per far fronte al deprezzamento del patrimonio acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010. A tal proposito il Revisore sollecita la predisposizione della perizia relativa alla stima del patrimonio immobiliare utile sia per la redazione del bilancio consuntivo 2015 sia per eventuale aggiornamento del presente documento previsionale per l’anno 2016; con riferimento alle alienazioni degli immobili di libero mercato, il Revisore raccomanda un monitoraggio periodico dell’andamento delle vendite al fine di correggere tempestivamente eventuali scostamenti alla luce del fatto che i ricavi riscontrati a fine esercizio risultano fisiologicamente inferiori alle previsioni. Tale raccomandazione assume maggiore rilevanza considerando i seguenti fattori di criticità: il primo consiste nel fatto che le previsioni comprendono la vendita dello stabile di Piazza Raggi dalla cui realizzazione dipende il conseguimento di ricavi per oltre 3,9 milioni di euro; il secondo riguarda la vendita del patrimonio acquisito ai sensi della l.r. n. 22/2010 dalla cui realizzazione, sia con riferimento ai flussi attesi nell’esercizio in esame sia a quelli attesi negli anni 2017 e 2018, dipende la possibilità di restituire integralmente e nei tempi previsti l’ingente prestito accordato dall’Istituto di credito ed, in ultima analisi, il buon esito dell’intera operazione; l’operazione immobiliare effettuata ai sensi della l.r. n. 22/2010 prende le mosse dalla circostanza per la quale l’Azienda – non potendo incrementare ulteriormente l’esposizione debitoria nei confronti di Banca Carige S.p.A., peraltro già arrivata a livelli considerevoli, potrebbe essere costretta ad attingere dalla propria liquidità le risorse necessarie a corrispondere gli interessi in maturazione; VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche ed integrazioni; SU PROPOSTA del Presidente della Giunta Regionale e dell’Assessore all’Urbanistica, Pianificazione Territoriale, Demanio e Tutela del Paesaggio, Politiche Abitative ed Edilizia, Attività estrattive, Rapporti con i Lavoratori Transfrontalieri DELIBERA per quanto in premessa specificato e che qui si intende integralmente riportato, di: 1) approvare il bilancio economico di previsione per l’esercizio 2016 dell’Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia (A.R.T.E.) della Provincia di Genova, approvato con decreto n. 30076 del 13 maggio 2016 dell’Amministratore Unico dell’Azienda stessa; 2) rilevare che il bilancio economico di previsione 2016 dell’ARTE di Genova non è stato approvato nel termine stabilito dall’articolo 18, comma 1 lettera a) del D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni; 3) dare atto che la previsione del risultato dell’esercizio 2016 tiene conto delle risorse regionali assegnate quale fondo decennale di cui all’art. 6 della l.r. n. 18/2015 e dei benefici IMU/TASI di cui alla Legge di stabilità n. 208/2015; 4) raccomandare quanto segue: nel corso dell’esercizio le poste relative ai trasferimenti pubblici indicati sia in termini di previsione sia con riferimento ad assegnazioni già disposte, dovranno essere adeguate sulla base degli importi che verranno effettivamente attribuiti; le poste derivanti da trasferimenti pubblici devono essere contabilizzate in base agli importi formalmente attribuiti; la verifica positiva di conformità del presente atto non costituisce alcuna autorizzazione relativamente agli interventi tecnici e/o alle attività di carattere amministrativo oggetto di rilevazione contabile e quindi inseriti a bilancio qualora per l’attuazione degli stessi necessiti uno specifico provvedimento del competente organo regionale; 5) 6) 7) 8) 9) i costi il cui finanziamento trova riscontro in entrate derivanti da alienazioni o da trasferimenti pubblici è subordinato all’effettivo realizzo di tali risorse; le alienazioni patrimoniali possono essere effettuate solo a seguito della prevista autorizzazione regionale; l’utilizzo di somme derivanti dalla vendita di patrimonio deve trovare corrispondenza con i piani di utilizzo previsti dalla vigente normativa ed approvati da questa Amministrazione; le procedure, le condizioni e le modalità per l’utilizzo delle somme contabilizzate nel “Fondo per gli interventi di edilizia residenziale pubblica” devono tenere conto dei criteri e degli indirizzi di contabilizzazione delle entrate derivanti dalla gestione del patrimonio pubblico; sottoporre alla funzione di controllo ex articolo 12 lettera e) della l.r. n. 9/1998 i piani di utilizzo del “Fondo E.R.P.” fatti salvi i programmi di E.R.P. già cofinanziati dall’Amministrazione regionale o, comunque, già autorizzati dalla Regione; proseguire con particolare attenzione l’azione volta al recupero della morosità degli inquilini; la gestione del bilancio deve assicurare il rispetto delle norme statali direttamente applicabili nonché le disposizioni regionali destinate agli Enti strumentali della Regione; raccomandare, con riferimento alle Società Partecipate, che: l’esigenza della loro funzionalità operativa non trascuri la necessità che i rapporti gestionali dell’Azienda con tali Società siano improntati alla massima trasparenza e totalmente conformi ai principi di natura contabile e sostanziale che contraddistinguono l’utilizzo di risorse pubbliche; l’attività svolta dalle Società Partecipate sia monitorata con particolare attenzione al fine di evitare risultati gestionali negativi; raccomandare di proseguire nella contabilizzazione dei crediti derivanti da trasferimenti regionali risultanti dagli elenchi periodicamente inviati, al fine di consentire la verifica prevista dall’articolo 11, comma 6 lettera j) del D.Lgs. n. 118/2011; raccomandare, in merito all’applicazione del D.Lgs. n. 118/2011 che, al bilancio di esercizio, a decorrere dall’esercizio 2015, dovrà essere allegata la tabella di verifica dei crediti e dei debiti reciproci ed il rendiconto finanziario; ribadire di predisporre, in occasione della presentazione del bilancio di esercizio 2015, a titolo puramente informativo, un bilancio consolidato con le proprie partecipate, come peraltro già richiesto per l’esercizio 2014 con DGR n. 1527 del 5/12/2014; stabilire che le opportune considerazioni e valutazioni in ordine alla gestione 2016 saranno effettuate in sede di verifica del bilancio d’esercizio di tale anno.