1 - Fondamenti - Corso di Studi in Scienze Naturali

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GENETICA DEL COMPORTAMENTO ANIMALE E DELL’UOMO
A.A. 2007/08
CFU: 18 lez
docente – Patrizia MESSERI
testi consigliati - ALCOCK, Etologia, Zanichelli, 2000; DAWKINS, Il
gene egoista, Mondadori, 1995; ZUMPE & MICHAEL, Elements of
Behavioral Science, Plenum Press; 2001.
prerequisiti - Conoscenze di base di biologia.
finalità - Il corso si propone di illustrare i metodi di studio della
genetica del comportamento applicati all’evoluzione.
programma - (1) Le domande. Se, quanto, come e perché i geni
controllano la variabilità di un comportamento? (2) L’ottica. Il
contributo della genetica all’evoluzione. (3) Le fonti di variabilità.
Interazioni geniche. Geni regolatori. Tipi di variabilità. Norma di
reazione. Regole dello sviluppo. Intreccio fra istinto e apprendimento.
(4) Metodi d’indagine indiretti. L’isolamento. Popolazioni isolate (il
sorriso e altri FAP umani) o isolamento da modelli (i motmot).
L’adozione. Pappagalli galah “adottati” da cacatua; gemelli MZ e DZ,
ereditarietà del QI. (5) Metodi d’indagine diretti. L’incrocio. Incroci
fra specie (raganelle) o fra popolazioni (api igieniste). I ceppi puri.
Come si ottengono. Risultato degli incroci. La selezione artificiale.
Domesticazione, selezione di ratti “tonti” e “brillanti”, della fototassia
in drosofila. I mutanti per singoli geni. Tempo d’accoppiamento della
drosofila. Ingegneria generica: gene KO del bioritmo nel moscerino.
(6) Evoluzione della variabilità. Variabilità intraspecifica: ESS pure o
miste. (7) Selezione dei polietismi. Adattamenti geografici:
migrazione delle capinere, orientamento dei talitri. Polimorfismi
bilanciati: abitudini alimentari del serpente giarrettiera. Selezione
dipendente dalla frequenza: grilli satelliti.
modalità d’esame - Prova orale; esame in comune con Gabriella
SELLA. Verifiche intermedie tramite elaborati.
Appelli: 07/11/07;
29/11/07;
05/12/07
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