miris 02-03 - Master Immigrati e rifugiati

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA
«LA SAPIENZA»
DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA
Facoltà di Scienze della Comunicazione
MASTER
in
a.a. 2002- 2003
Presentazione del master
Sono ormai decenni che l’Europa è attraversata da movimenti migratori che vedono
protagonisti sia singoli che gruppi: ci si reca in Europa per molteplici motivi, sia in
seguito a spinte all’esodo da parte dei propri paesi (povertà, siccità, guerre, mancanza di
lavoro o mancata possibilità di studi e di qualificazione professionale ad alto livello,
ecc.), sia a causa di motivi di attrazione esercitati dai paesi europei per motivi di ordine
culturale (v. la conoscenza della lingua di un paese europeo, magari un paese già
colonizzatore, per cui si è studiato in scuole europee e si ipotizzano affinità, tratti culturali
in comune); oppure, per ragioni religiose: si è di religione cristiana, si intende conoscere
più da vicino i paesi che sono stati la culla di queste credenze. Nel caso del cattolicesimo,
può essersi verificata la mediazione di qualche istituto religioso. O ancora, si può
emigrare rispondendo a una domanda più strettamente economica (v. le politiche di
agevolazione messe in essere in certi periodi da paesi europei bisognosi di manodopera: è
il caso dei flussi di immigrati che, caratterizzati nei primi anni da una certa mobilità,
sembrano oggi tendere invece a stabilizzarsi nei paesi di arrivo, dato confermato in
genere dalla più alta presenza di donne, da quello del numero crescente di bambini,
dall’aumento dei ricongiungimenti familiari).
Ma si può anche arrivare in Italia perché costretti, perché oggetto di persecuzioni che
possono avere una origine politica, religiosa, etnico-razziale. Può trattarsi anche di
persecuzioni dovute a motivi legati al genere, o anche ad altre cause: si tratta di persone
che chiedono o hanno chiesto il riconoscimento dello status di rifugiato.
Oggi tra l’altro la nozione di rifugiato così come è stata ipotizzata dalla Convenzione di
Ginevra del 1951 appare decisamente stretta, tanto che in Italia si è ricorso a “permessi
temporanei” per venire incontro alle esigenze della fuga, ad esempio, di molti curdi e di
altre popolazioni, specialmente dalla ex Jugoslavia e dal Kosovo. Si tratta quindi di
presenze che hanno inciso e incidono sul tessuto sociale, inducendo trasformazioni che
investono vari settori, dal mercato del lavoro alle tematiche educative (l’istanza di
intercultura compare da tempo nelle scuole italiane), dal campo religioso (si sono
affacciati in Europa in genere e anche in Italia immigrati cristiani, ma anche di fede
islamica; si hanno molteplici forme di induismo e di buddhismo, religioni tradizionali
africane, altre religioni e credenze) a quello della vita quotidiana (v. anche i matrimoni
misti).
Questo Master intende preparare i molti operatori dell’informazione, delle istituzioni
pubbliche in primo luogo, quindi degli enti locali, delle persone coinvolte nella gestione
della sicurezza e del welfare, e in seconda istanza coloro che sono responsabili di imprese
e del personale, nonché dell’area dell’associazionismo e del volontariato. Persone tutte
che si trovano, a diverso livello, ad operare con immigrati e rifugiati, avendo di regola a
disposizione soltanto strumenti culturali auto costruiti o, comunque, di tipo artigianale. Si
tratta, dunque, di aiutare chi è in qualche modo interessato a queste tematiche (o potrebbe
esserlo) a porsi in maniera più avvertita nei confronti di questa realtà, potendo offrire un
buon bagaglio di competenze professionali operanti in varie direzioni. Ivi compresa la
possibilità di programmare e rendere operative le nuove consapevolezze e competenze
acquisite, su piano locale e su più vasta scala.
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Bando per l’anno accademico. 2002- 2003
1. Attivazione
Presso il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione della Facoltà di Scienze della
Comunicazione – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è istituito il Master
Universitario di II livello in IMMIGRATI E RIFUGIATI. FORMAZIONE,
COMUNICAZIONE E INTEGRAZIONE SOCIALE, ai sensi dell’art. 3, comma 8 e 7,
comma 4, del D.M. 3 novembre 1999, n. 509 ed in conformità del Regolamento
d’Ateneo sull’istituzione, attivazione e gestione dei master universitari e dei corsi di
alta formazione.
Il Master è un corso annuale, corrisponde a 60 crediti formativi universitari (CFU) e
si rivolge ai laureati in qualsiasi disciplina, ivi comprese le lauree conseguite in stati
europei e non e ritenute idonee dal Consiglio di Facoltà. Il numero dei partecipanti è
fissato in un minimo di 16 e in un massimo di 40.
2. Finalità
Il Master si propone di rendere più qualificata la capacità professionale di coloro che
si occupano o si occuperanno, a vario livello e con varie funzioni, della
comunicazione sui temi dell’immigrazione e dell’asilo. I percorsi formativi
riguardano:
le pubbliche istituzioni, attraverso la conoscenza della legislazione in materia, quella
dei processi di armonizzazione delle normative in atto nell’ambito della UE e l’esame
del ruolo delle Istituzioni e degli Enti Locali in merito.
I temi della comunicazione interculturale, quindi: a) con riferimento ai media e al
loro linguaggio, all’uso del computer, di internet, ecc.; b) con riguardo al mondo
della scuola; c) con riguardo ai servizi, al loro accesso e al loro funzionamento.
Il mondo del lavoro: la tematica del lavoro e del diritto del lavoro.
Basilare la maggiore conoscenza della cultura dei principali paesi di origine
dell’immigrazione: storia, tradizioni, credenze religiose, elaborazioni letterarie ecc.,
per gli italiani. Una conoscenza di fondo della situazione socio-economica e religiosa
italiana ed europea, per gli immigrati. Insieme a nozioni basilari di statistica,
sociologia, economia, temi tutti che saranno trattati in fase introduttiva.
3. Contenuti
Il Master è suddiviso in: a) 1 modulo propedeutico, articolato in 5 insegnamenti di
base; b) 3 moduli basilari, articolati in 19 insegnamenti; c) 5 seminari; d) stage
individuali; e) una prova finale.
DOCENTI DEL MODULO PROPEDEUTICO (CFU 8):
FRANCO FERRAROTTI – 18 ore di Sociologia
Franco Ferrarotti, Vincitore della prima cattedra di Sociologia, è stato docente presso
l’Università di Roma “La Sapienza”, ha tenuto corsi in varie università italiane ed
estere. Ha fondato con Nicola Abbagnano i “Quaderni di Sociologia” e più tardi “La
Critica Sociologica” di cui è direttore. Vincitore nell’anno 2001 del Premio Tartufari
dell’Accademia dei Lincei. Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano: Oltre il
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razzismo (Armando); La tentazione dell’oblio (Laterza); L’enigma di Alessandro
(Donzelli).
ANTONIO MUSSINO – 18 ore di Statistica sociale
Antonio Mussino, docente di Statistica sociale; Presidente del Consiglio del corso di
Diploma Universitario in Servizio Sociale. Membro del Senato Accademico
dell’Università “La Sapienza”. Tra i suoi scritti: Statistica e sport: non solo numeri
(Palumbo).
Il corso si articolerà in blocchi di 3 ore e prevede l’intervento di esperti.
1) Concetti statistici di base (modulo statistica descrittiva)
2) Concetti statistici di base (modulo statistica inferenziale)
3) Le recenti tendenze demografiche in Italia
4) Le fonti statistiche ufficiali sul fenomeno migratorio in Italia
5) Lo stato dell'arte delle indagini sul fenomeno migratorio in Italia
6) Problemi concettuali e operativi nel progettare un'indagine sul fenomeno
migratorio
MICHELE GIARDINO – 20 ore di Economia
Da anni si occupa di questioni economiche. Già funzionario della Banca d’Italia,
attualmente consulente delle Poste Italiane.
Produzione e scambio di beni e servizi nel sistema economico
attuale: concetti essenziali
- I profili monetari e finanziari: moneta, investimento, credito,
intermediazione
- fenomenologia
- soggetti
- regole e istituzioni
- Finanziarizzazione, internazionalizzazione, globalizzazione
- il ruolo dei mercati: opportunità e vincoli
- Stati nazionali e istituzioni sovranazionali: prassi
consolidate e nuovi problemi
Le restanti 4 ore sono dedicate a qualche breve verifica seminariale dei risultati
ottenuti.
MARIA I. MACIOTI – 8 ore di Metodologia Qualitativa.
Professore straordinario presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione
dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Ha diretto il corso di
perfezionamento in “Teoria e analisi qualitativa nella ricerca sociale”. Tra le sue
pubblicazioni su questo tema: a sua cura, Biografia, storia e società e Oralità e
vissuto, Liguori, Napoli; La ricerca qualitativa nelle scienze sociali, Bologna,
Monduzzi. La solitudine e il coraggio, Milano, Guerini
1. Un excursus sull’utilità del metodo biografico e il suo rapporto con diversi
ambiti di indagine (memoria, identità, ascolto…);
2. si esamineranno gli esordi dell’approccio qualitativo in ricerche sull’emigrazione:
Il contadino polacco in Europa e in America di W. I. Thomas e F. Znanieki
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(struttura dell’opera, esame dei principali temi culturali, uso delle lettere,
autobiografia di un emigrato).
3. Autobiografie di emigrati italiani all’estero e di immigrati che si esprimono in
lingue europee
GIOVANNA GIANTURCO – 7 ore di Metodologia qualitativa.
Docente di Istituzioni di Sociologia e Sociologia della Famiglia presso la Facoltà di
Scienze della Comunicazione dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
Nel modulo verranno sviluppate:
1) le basi epistemologiche del metodo qualitativo (F. Ferrarotti, Storia e storie di
vita)
2) le tecniche di raccolta e analisi dati più utilizzate, con alcuni riferimenti a
ricerche empiriche.
PAOLO NASO – 7 ore di Dinamiche politico-religiose nell’età moderna
Direttore della rivista Confronti e della rubrica Protestantesimo (raidue). È docente di
Scienza politica presso il Corso di laurea in Scienze storico religiose dell'Università
“La Sapienza”.
Tra le sue pubblicazioni sul tema del corso si ricordano: Il libro e la spada (con
Stefano Allievi e David Bidussa), Claudiana, Torino, 2000
God Bless America, Editori Riuniti; I crociati dell'apocalisse. Teopolitica dei
fondamentalisti evangelici americani, Limes n. 4.
Crisi della modernità e fondamentalismi religiosi. Nel corso verranno trattati i
seguenti temi: tutte le religioni sembrano attraversate da correnti radicali e
fondamentaliste che si propongono come soggetti politici che agiscono sulla scena
pubblica. Quali sono le ragioni di questa affermazione? Qual è la sua reale
consistenza? Vi è un'articolazione all'interno delle galassie fondamentaliste? Di che
natura?
ROBERTO GRITTI – 7 ore di Dinamiche politico-religiose nell’età moderna
È docente di Sociologia delle relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze
della Comunicazione dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Tra le sue
pubblicazioni: con Magdi Allam, L’Islam in Italia, Guerini, Milano.
MODULI BASILARI:
1° I principali paesi di origine dei migrati (CFU 14):
MARIA CRISTINA ERCOLESSI – 15 ore di Africa ieri e oggi: colonizzazione e
decolonizzazione.
Docente di Sistemi politici e sociali dell’Africa contemporanea, è Direttore di “Africa
e Oriente”.
ANTONINO COLAJANNI – 15 ore di America Latina ieri e oggi: colonizzazione e
decolonizzazione.
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Professore di Antropologia sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche
dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
1. Unicità del continente latino-americano rispetto all'Africa e all'Asia. Culture
originali e processi storico-politici sui generis. I caratteri della colonizzazione iberica
in America Latina.
2. La struttura coloniale dell'impero spagnolo. Problemi amministrativi, strategie
economiche, mercato del lavoro.Eredità del periodo coloniale nella situazione
contemporanea.
3. L'elemento sociale e culturale indigeno nella storia del continente: dall'indigenismo
letterario ai movimenti di rivendicazione sociale e culturale degli ultimi anni. Il
nuovo protagonismo sociale degli indigeni: le nuove Costituzioni, gli Accordi
internazionali e la legislazione recente.
4. Le grandi macro-regioni geografico-storico-sociali del continente: regione andina,
regione amazzonica, regione istmica, regione dei bassipiani secchi (Chaco) e degli
altopiani aridi (Brasile orientale), regione del Cono Sud.
5. L'azione religiosa e sociale della Chiesa cattolica e protestante. Dalle missioni
gesuitiche alla Teologia della Liberazione.
6. La formazione dello stato in America Latina: analogie e
differenze. Centralizzazione e decentramenti amministrativi.
7. Conflitti sociali e politici. Dissidenze interne e rivoluzioni. Le guerriglie e i
problemi della violenza interna e internazionale.
8. La mobilità interna ed esterna nel, e a partire dal, continente latino-americano. Le
migrazioni colonizzatrici interne e le migrazioni internazionali. L'America Latina in
Europa.
EMMANUELA C. DEL RE – 20 ore di Relazioni internazionali
Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi
di Roma “La Sapienza”. Studiosa dei paesi Balcanici, ha condotto ricerche in Albania
e Kossovo. Cfr. Albania punto e a capo (SEAM).
Verranno illustrate le principali teorie relative al funzionamento dei sistemi
istituzionali internazionali nel periodo post-bipolare e in particolare a seguito
dell’attacco terroristico dell’11 Settembre. Tra i temi del corso, il contrasto tra
globalizzazione e tendenza alla frammentazione politica e culturale, le interazioni
transnazionali, il ruolo delle ONG. Alcuni case studies verranno presi in esame in
chiave comparata, evidenziandone cause, impatto, attori in campo, con particolare
riferimento alle migrazioni di massa forzate, al traffico di esseri umani. Indicazioni
bibliografiche: M. Nichlson, Introduzione allo studio delle Relazioni Internazionali,
Il Mulino, Bologna, 2001; R. Gilpin, Le insidie del capitalismo Globale, Università
Bocconi Editore, Milano, 2001; K.N. Waltz, L’uomo, lo Stato e la Guerra, Giuffré,
Milano, 1998; D. Held, Democrazia e ordine globale. Dallo stato moderno al
governo cosmopolitico, Asterios, Trieste, 1999; A.A.V.V. La Guerra del Terrore,
Limes - Quaderni Speciali, Settembre 2001.
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FRANCESCA CORRAO – 20 ore di Islamistica
Docente di Lingua e Letteratura Araba presso la Facoltà di Scienze Politiche, Istituto
Universitario Orientale di Napoli. Tra le sue pubblicazioni Le storie di Giufà,
Palermo, Sellerio; Adonis, Nella pietra e nel vento, Mesogea.
Il corso affronterà lo studio della storia degli eventi, credenze, leggi morali, abitudini,
usi e costumi dei Paesi di cultura islamica. Si studieranno le strutture dei significati
socialmente fissati della tradizione scritta e orale. L’attenzione sarà centrata in
particolare sui Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, inoltre si esamineranno la
produzione letteraria e artistica in generale, le feste sacre, i riti e le tradizioni della
cultura popolare. Alcune delle letture indicate possono essere modificate e integrate
in accordo con la docente.
MARIANGELA FALÀ – 18 ore di Buddismo
Presidente dell’Unione Buddista Italiana (UBI), dirige la rivista Dharma.
Il corso si propone di illustrare la genesi e l’evoluzione storica del buddhismo e la sua
differenziazione in varie tradizioni. Particolare attenzione verrà posta nel sottolineare
gli aspetti fondamentali delle varie scuole buddhiste e il loro impatto nella vita
sociale e politica dei paesi in cui si sono affermate.
Saranno presi in esame momenti fondamentali legati alla tradizione religiosa nella
vita del singolo e della comunità, anche in rapporto con le comunità buddhiste oggi
presenti sul territorio italiano.
Temi proposti:
L’India al tempo del Buddha: introduzione storica e culturale
vita e dottrina del Buddha
diffusione del buddhismo in Asia
scuole antiche
scuole mahayana
scuole vajrayana
culti, arte e tradizioni nel sud est asiatico, Cina, Giappone e Tibet
la comunità buddhista asiatica in occidente
la comunità buddhista occidentale: il ruolo dell’Unione Buddista Italiana
incontro tra tradizione buddhista e cultura occidentale: prospettive
FEDERICO SQUARCINI – 17 ore di Induismo
All’interno del ciclo di incontri si cercherà di cogliere i momenti principali che hanno
visto l ’emergere e il consolidarsi della categoria interpretativa ‘hindü ’e delle relative
costruzioni ideologiche. Questi momenti chiave saranno esaminati attraverso due
principali punti d ’osservazione: nel loro sorgere congiuntamente alle pratiche di
auto-rappresentazione in uso presso i contesti tradizionali, e nel loro essere presenti
nelle rappresentazioni che gli esponenti delle nazioni europee protagoniste dei grandi
moti coloniali hanno fatto dei contesti tradizionali sudasiatici. Dalla sovrapposizione
dei materiali scaturiti da questa lettura incrociata potranno emergere nuove chiavi di
lettura. Durante lo svolgersi delle diverse sezioni di analisi di questo percorso saranno
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richiamati alcuni nodi problematici, oramai noti come «venerable orientalist
constructions».
Capire criticamente le pieghe e i risvolti di queste tematiche permetterà di ampliare il
raggio delle nostre possibilità interpretative del mondo sudasiatico.Un mondo che con
la sua complessità e con le domande che ci pone attraverso la sua attualità continua
ancor oggi a interrogare i nostri processi di costruzione identitaria e di autorappresentazione.
Bibliografia minima: B. Holdrege,Oltre l ’ottica europea:lo studio comparativo come
antidoto all’egemonia ,in F. Squarcini,Verso l ’India,Oltre l ’India.Scritti e ricerche
sulle tradizioni intellettuali sudasiatiche, Mimesis, Milano 2002, pp.19-33; Amartya
Sen, Indian traditions and the Western imagination, in «Daedalus»,126 (1997), n.2,
pp.1-26; B.K.Smith,Mettere in discussione l’autorità: costruzioni e decostruzioni
dell’induismo, in F. Squarcini, op. cit.,pp.35-54; P. Daffinà, L’economia dell’India in
età protostorica, in V. Castronovo (a cura di), Storia dell’economia mondiale,Laterza,
Bari-Roma 1996, vol. 1.
2° L’Europa e l’Italia oggi (CFU 12):
ANNAMARIA ISASTIA – 10 ore su L’Europa dalla fine della prima guerra
mondiale ad oggi.
Le trasformazioni che la prima guerra mondiale (1914-1918) produsse in Europa
furono profonde e durature, dalla Russia, alla Germania, all’Italia.
Si metteranno in evidenza le motivazioni dei cambiamenti che segnarono la storia di
tanti popoli tra la prima e la seconda guerra mondiale: dalle migrazioni agli esodi
forzati.
La seconda guerra mondiale (1939-1945) accentuò il declino dei paesi europei.
Cambiava il panorama mondiale. Nuove potenze prendevano il posto di Inghilterra,
Germania e Francia. Il sistema coloniale tra guerre e sconvolgimenti era destinato a
lasciare il posto a realtà nuove.
Milioni di persone attraversarono l’Europa - e non solo - per fuggire la miseria o
messe in fuga da ragioni politiche. Si cercherà di evidenziare le ragioni occasionali e
le motivazioni profonde dei grandi spostamenti che hanno segnato la storia delle
popolazioni europee negli ultimi cinquanta anni.
DOMENICO CACCAMO – 10 ore di Storia dell’Europa orientale: secc. IXX e XX
CARMINE ROBUSTELLI - 3 ore su La politica dell’immigrazione e del diritto
d’asilo nell’Unione Europea
Consigliere, “Direzione Generale per l’Integrazione Europea”, Ministero Affari
Esteri.
CHRISTOPHER HEIN – 6 ore su La politica dell’immigrazione e del diritto d’asilo
nell’Unione Europea
Direttore del Consiglio Italiano Rifugiati (CIR)
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JUERGEN HUMBURG – 6 ore su La politica dell’immigrazione e del diritto
d’asilo nell’Unione Europea
Responsabile UNCHR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) per
la Formazione sul diritto d’asilo.
MARIA I. MACIOTI – 10 ore di Analisi dei movimenti migratori italiani e
stranieri.
Professore straordinario presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione
dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, docente di Istituzioni di
sociologia e Analisi dei movimenti migratori . Tra le sue pubblicazioni su questi temi,
si ricordano: con E. Pugliese, Gli immigrati in Italia, Tra esclusione e integrazione.
Immigrati e rifugiati in Italia, ed. Laterza.
1. L’emigrazione italiana tra ‘800 e ‘900 verso l’Europa e le Americhe, aspetti e
problemi.
2.Migrazioni verso l’Europa e l’Italia nella seconda parte del ‘900 e inizi degli anni
2000: dimensione dei flussi, consistenza, caratteri sociografici e aspetti legati al
genere.
CLAUDIA ZACCAI - 7 ore su Immigrati e associazionismo
Collabora da anni con le scuole dell’obbligo per l’elaborazione e la realizzazione di
percorsi di educazione interculturale. Consulente per la Biblioteca Centrale dei
Ragazzi in relazione al progetto di costruzione di un sito interculturale. Si occupa da
anni di formazione con riguardo ai rifugiati e ai migranti.
Il corso si occuperà dell’analisi della realtà associativa delle comunità emigrate,
anche in relazione alle loro opportunità di partecipazione alla società civile italiana.
Approfondimento delle forme e dei modelli di aggregazione delle comunità emigrate,
con case studies di regioni e comuni diversi. Esame in profondità
dell’associazionismo delle donne immigrate: dall’autoaiuto all’autorappresentazione
politica.
Testi consigliati:
Lonardi, Nora – Jabbar, Adel (a cura di), “Immigrati e partecipazione in un contesto
multietnico: il caso del Trentino Alto Adige, Commissione per le Politiche di
Integrazione degli Immigrati, working paper n. 2, 1999 (sito web Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali).
CNEL, Primo rapporto sulla rappresentanza degli immigrati, Roma 1999.
Zincone, Giovanna (a cura di), Primo rapporto sull’integrazione degli immigrati in
Italia, Il Mulino, Bologna 2000.
Habermas, Juergen – Taylor, Charles, Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento,
Feltrinelli, Milano 1998.
ELENA SPINELLI – 10 ore di Servizio sociale e immigrazione
Elena Spinelli, Master in Sociologia presso la New School for Social Research New
York. Assistente sociale, è professore a contratto presso il Diploma Universitario in
Servizio Sociale.
Il modulo si propone di fornire una panoramica delle politiche e del senso comune
con cui attualmente si affronta nel sistema dei servizi sociali e sanitari del Welfare-
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mix italiano la presenza e l’intervento nei confronti delle popolazioni immigrate, con
particolare attenzione al Piano Regolatore Sociale della città di Roma. Le barriere
comunicative ,conoscitive, relazionali ed organizzative che rendono difficile e spesso
inefficace l’accesso e la fruizione dei servizi da parte degli immigrati verranno
affrontate nell’ambito di una analisi del “razzismo istituzionale’’ Ciò sia nell’ambito
dei servizi sanitari per il quale la normativa favorisce una piena inclusione degli
immigrati nei percorsi di tutela della salute, sia nell’ambito più propriamente sociale
dove poco efficaci possono essere gli interventi che riguardano l’accoglienza, e il
sostegno alle famiglie e l’integrazione delle persone immigrate.
Bibliografia di riferimento:
P. Marzo, “Dall’immigrazione alla cittadinanza”, in La Rivista di Servizio sociale 1-2
2001; Articoli nella sezione – Lente di ingrandimento e Focus sul territorio
E. Spinelli, Immigrazione e Razzismo.Ostacoli a una “buona pratica” di
ServizioSociale” In Risorse n.2; A. Tosi, Altre culture: risvolti legislativi e politiche
sociali, in “Prospettive sociali e Sanitarie”, 1999; G. Zincone (a cura di) Secondo
rapporto sull’integrazione degli immigrati in Italia, il Mulino.
ENRICO PUGLIESE – 10 ore su Il lavoro e gli immigrati
Il ciclo di lezioni su “Immigrazione e mercato del lavoro” affronterà in primo luogo
le tematiche generali del mercato del lavoro nell’epoca della globalizzazione. Si farà
riferimento alle caratteristiche delle nuove migrazioni internazionali con riferimento
ai fattori di spinta e ai fattori di richiamo. Saranno analizzati in essi tra
internazionalizzazione e segmentazione del mercato del lavoro.
In secondo luogo verranno illustrate le caratteristiche delle attuali migrazioni di
lavoro in Europa con riferimento alle differenze tra le connotazioni di queste e quelle
delle migrazioni intraeuropee degli anni cinquanta – settanta. Ci si soffermerà sulla
condizione degli immigrati nel mercato del lavoro in epoca post-fordista.
Infine si analizzerà la collocazione specifica degli immigrati nel mercato del lavoro
italiano e si illustreranno le caratteristiche del modello mediterraneo
dell’immigrazione con riferimento alla situazione italiana verranno anche illustrate le
principali fonti documentarie su immigrati e mercato del lavoro.
VIRGINIA DE MICCO – 7 ore su Immigrazione e culture della salute
Psichiatra, psicoterapeuta si occupa di etnopsichiatria.
Uno sguardo storico-critico in tema di migrazioni e salute. Immigrazione e tutela
della salute: aspetti istituzionali ed extraistituzionali con particolare riferimento alla
situazione italiana
La mediazione culturale in campo sanitario
Medicina e psichiatria transculturali: cambio di 'oggetto' o cambio di paradigma?
La relazione terapeutica transculturale
Le 'altre' culture della salute
Testo consigliato: V. De Micco (a cura di), Le culture della salute. Immigrazione e
sanità: un approccio transculturale, Liguori, Napoli, 2002
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3° Comunicazione (CFU 8):
LUCIANO RUSSI – 10 ore di Comunicazione di massa e media
Docente di Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa presso la Facoltà di
Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
MICHELE SORICE – 14 ore di Comunicazione multimediale
Docente di Storia della radio e della televisione presso la Facoltà di Scienze della
Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
1. Introduzione alle teorie della comunicazione
2. Teorie della multimedialità
Ipertesti e reti da Vauban a Fidler
Multimedialità e socializzazione
Cenni di storia di Internet
3. I mass media tradizionali nelle società di massa
Gli usi sociali della televisione
La fruizione e le teorie antagoniste
4. Information and Communication Society
Concetti generali
Dal “villaggio globale” di McLuhan alla “coscienza globale condivisa” di de
Kerckhove
5. La globalizzazione della comunicazione
Teorie della globalizzazione
Il ruolo dei mass media nella prospettiva di McQuail e di Latouche
La multimedialità e la mondializzazione
Il ruolo dei mass media nei processi di sviluppo del Sud del mondo
6. La comunicazione possibile
Le reti alternative
Le nuove teorie della comunicazione
SERGIO BRANCATO – 10 ore Teoria e tecniche del linguaggio cinematografico
Docente di Teorie e tecniche del linguaggio cinematografico presso la Facoltà di
Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Il ciclo di lezioni sul cinema prevede, nel quadro del Master su Immigrati e Rifugiati,
dieci incontri corredati da inserti audiovisivi.
I primi tre incontri verteranno sul tema: “Il cinema e gli immigrati a Hollywood.
Storia di un processo produttivo”. In queste lezioni si proporrà una lettura della
fabbrica cinematografica americana come esemplificazione di un vasto e incessante
processo di immigrazione. Dalla quarta alla sesta lezione verrà toccato il tema: “Le
rappresentazioni cinematografiche della figura dell’immigrato”. Gli incontri
proporranno una ricostruzione delle dinamiche storiche dell’immigrazione,
diversamente drammatizzate e considerate nella loro rispondenza alla costruzione
sociale del processo e dei suoi protagonisti. Dalla settima alla nona lezione il tema
sarà: “Il cinema e l’impegno civile a favore dei rifugiati politici”, in cui verrà
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ripercorsa l’esperienza politica del cinema in relazione alle questioni dei perseguitati
politici. L’ultima lezione servirà per ricollegare e riassumere i temi trattati.
ELIDE TAVIANI – 10 ore di Comunicazione interculturale


“il termine intercultura supera il dato descrittivo e ci pone di fronte ad una scelta:
quella di gestire i rapporti con le nuove culture in termini di impegno reciproco,
relazioni interdipendenti, messa in gioco bilaterale…Il prefisso inter- vuol dire
scambio, interazione e dunque superamento del processo unidirezionale di
trasmissione del sapere. La vera interazione culturale stimola il soggetto ad aprirsi
al decentramento e alla circolarità dei punti di vista…”.
(Commissione Nazionale sull’Educazione Interculturale del Min. della Pubblica
Istruzione, L’intercultura come nuova normalità e sfondo integratore dell’educazione, Roma
sett. 2000). Superata l’idea di integrazione, intesa come adeguamento alla nostra
cultura e ai nostri modi di vivere, per recuperare la ‘comunicazione’ nel suo senso
più pieno di ‘relazionarsi’ e ‘mettere in comune’, occorre porre particolare
attenzione a:
 metodologie della comunicazione e dell’educazione interculturale
 immagini del mondo e stereotipi
 il punto di vista dell’altro
 la sua memoria, le sue narrazioni
 le sue attese rispetto al futuro
 ruolo dei nuovi media e digital divide.
Bibliografia di riferimento:
IRSAE DEL LAZIO (a cura di G. Di Cristofaro Longo, A. Lombardi e S. Fichelli),
Per una cultura dei Diritti Umani, Franco Angeli, Milano, 2002
A. NANNI, Per una nuova paideia, EMI, Bologna, 2000
GARCEA, La comunicazione interculturale, Armando 1996
STEFANO PETILLI – 5 ore di Teorie e metodi della pianificazione sociale
Stefano Petilli, docente di Teorie e Metodi della Pianificazione Sociale presso la
Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”. È direttore di corsi F.I.S. di formazione per immigrati.
1. Premessa: Pianificazione ed intervento pubblico. Chiarimenti in merito al rapporto
tra pianificazione ed intervento dello Stato dagli ultimi anni dell’800 sino alla II
Guerra Mondiale.
2. Società e programmi d’intervento pubblico: comparazione tra la pianificazione
francese degli anni ’60 e la pianificazione italiana nello stesso periodo.
3. La pianificazione contemporanea: dal modello sinottico al decentramento, dal
decentramento al livello locale alla partecipazione degli attori sociali
4. Modelli e metodi della pianificazione: rilevazione dati, elaborazione degli obiettivi,
scelta degli strumenti, attuazione del piano, controllo finale.
5. Pianificazione ed immigrazione: come mutano le prospettive dell’elaborazione del
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piano.
c) Interventi seminariali (CFU 4):
Verranno organizzati alcuni seminari di approfondimento sui seguenti temi:
Salute e immigrati; la “tratta”; la rappresentazione dell’Islam nei media;
religioni e immigrazioni.
GEMMA MAROTTA
Docente di Criminologia presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione
dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.Esperta di Diritto penale e di
sociologia della devianza. Tra i suoi scritti: Immigrati: devianza e controllo sociale,
CEDAM
ANNAMARIA RIVERA
Docente di Etnologia. Ha scritto, tra gli altri, articoli e saggi di analisi del neorazzismo. È coautrice, con René Gallissot e Mondher Kilani, de L’imbroglio etnico
(Dedalo).
LUIGI PERRONE
Docente di Sociologia delle relazioni etniche. Ha svolto numerose ricerche sul
fenomeno della immigrazione, con particolare riguardo al Senegal e all’Albania, tutte
condotte con metodologie qualitative: si veda ad es. Porte chiuse (Liguori). Ha curato
il n° monografico sul Senegal Tra due mondi per la Rivista “Sociologia urbana e
rurale”.
MASSIMO GHIRELLI
Direttore dell’Archivio dell’Immigrazione, Roma.
ADRIANA PIGA
Docente di Etnologia presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione
dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha pubblicato diverse opere sul
Senegal, ha curato un convegno sul passaggio dalla campagna alla città in Africa i cui
atti sono stati pubblicati dall’Editore Liguori di Napoli.
MAGDI ALLAM
Laureato in Scienze della Comunicazione; attualmente è inviato speciale per il Medio
Oriente de “La Repubblica”. Esperto di immigrazione, ha pubblicato con R. Gritti
Islam, Italia (Guerini).
RACHID BENHADJ
Regista algerino, autore numerosi film premiati in festival internazionali. Diplomato
nella scuola di cinema a Parigi. Ha dedicato ai temi dell'emigrazione e emarginazione
i suoi lavori.
FRANCESCO CARCHEDI
Direttore del del PARSEC (Ricerca ed interventi sociali).
LUCILLA CASTELFRANCHI
Assistente sociale presso il Ministero di Giustizia. Docente presso il Diploma di
Laurea in Servizio sociale (CLASS), interfacoltà dell’Università degli Studi di Roma
“La Sapienza”.
LUCA DALL’OGLIO
Capo missione in Italia e coordinatore regionale per il Mediterraneo
dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Laureato in Sociologia presso
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l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; ha lavorato all’UNESCO e ha
coordinato programmi OIM per l’Africa.
MARIA DE LOURDES JESUS
Giornalista capoverdiana di radio, televisione e stampa, si è particolarmente
interessata dell’associazionismo delle donne immigrate.
MARIO DE MEO
Prefetto. Presidente della “Commissione Centrale per il Riconoscimento dello Status
di Rifugiato”.
DJAMILA DERRADJI
Pedagogista algerina, esperta in formazione degli adulti, già responsabile a Blidà del
Centre de Recherche des Industries Agro Alimentaires. Collabora con la Fondazione
Alberto Moravia ed il CIR. Impegnata per la tutela dei diritti dei migranti.
GIUSEPPE FASO
Studioso dei problemi della migrazione, esponente dell’associazione antirazzista
“Africa Insieme” è altresì consulente di vari enti locali per l’immigrazione.
CLAUDIO GAGLIARDI
Ufficio Studi UnionCamere.
NANCY TATIANA GUTIERREZ MAGALLANES
Laureata in Diritto e Scienze politiche in Colombia. Attualmente responsabile dello
sportello giuridico dell’Associazione “No.Di.”. Collabora in uno Studio legale.
Numerosi i suoi articoli e saggi su donne e immigrazione.
ZOUHIR LOUASSINI
Laureato in lingua e letteratura araba presso l’Università Abdel Malek Assaadi,
Tetuan. Giornalista, ha tenuto corsi universitari in Spagna e Marocco, e all’Istituto
Universitario Orientale di Napoli. Autore di numerosi articoli e saggi.
LUCREZIA MARTICELLI
Croce Rossa Italiana
SERGIO MELLINA
Docente di Medicina sociale all’Università di Venezia. Tra le sue pubblicazioni
Medici e sciamani, fratelli separati (Lombardi).
SALAH METHNANI
Scrittore e giornalista tunisino, laureato in lingue e letterature straniere moderne
presso l’Institut Bourgibha des Langues Vivantes. Lavora attualmente alla R.A.I.
VINICIO ONGINI
Consulente Ministero Pubblica Istruzione, con riguardo all’Intercultura, ha curato
collane di testi e mostre interculturali.
MARIA CRISTINA PATERLINI
Lavora presso la Biblioteca centrale Ragazzi di Roma. Ha organizzato numerose
iniziative per la conoscenza delle culture dei paesi di origine dei migranti
FRANCO PITTAU
Coordinatore del Dossier statistico immigrazione della Caritas diocesana di Roma.
MASSIMILIANO POLICHETTI
Ha diretto l’opera in sei volumi Il Buddha. E’ stato ricercatore presso la Nehru
University in New Delhi. Lavora come Storico dell’Arte Orientalista per i Beni e le
Attività Culturali presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale in Roma (per India,
Tibet e Nepal).
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ANTONIO RAGONESI
Responsabile “Piano Nazionale Asilo”, ANCI.
RAIMONDO
DOMENICO REPETTO
Funzionario del Ministero del Lavoro. Esperto di migrazioni, ha lavorato a lungo con
il CIR.
ANNA SABATINI SCALMATI
Psicoterapeuta collabora da otto anni al progetto Accoglienza e cura delle vittime di
tortura presso il CIR.
DELIA DEL PILAR SARAVIA ALVAREZ
Laureata in antropologia, ha lavorato con le donne contadine delle comunità delle
Ande Centrali. Lavora nell’Ufficio Immigrazione della UIL ed è una delle
coordinatrici dell’ Associazione “No.Di.”. Numerosi i suoi articoli e saggi sulle
donne nell’immigrazione.
NELLY TANG
Project Coordinator per la Commission For Filipino Migrant Workers-Italia e dirige
dal 1996 il "MUNTING TAHANAN", centro diurno multi-etnico finanziato dal
Comune di Roma. Responsabile del Centro Educativo per la Cultura Straniera.
BARBARA TERENZI CALAMAI
Laureata in Scienze politiche con indirizzo antropologico-culturale presso l’Orientale
di Napoli. Si occupa da anni di Nepal, India, Afghanistan con un’esperienza sul
campo su: donne, sviluppo e salute riproduttiva.
d) Stages (CFU 9)
La durata di ciascuno stage è di 450 ore. Gli studenti verranno indirizzati, a seconda
degli interesse individuali e delle possibilità dei diversi Enti, soprattutto, presso Enti
pubblici o privati interessati alle tematiche dell’emigrazione e dei rifugiati (Ministero
del lavoro, Ministero dell’Interno, UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati, OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati, Caritas, ANCI – Associazione Nazionale Comuni
Italiani, Agenzia di Sanità Pubblica, ecc.).
e) Prova finale (CFU 5)
Per concludere il Master gli studenti dovranno obbligatoriamente predisporre la
stesura di un progetto di ricerca o di servizio.
4. Organizzazione
Il Master si svolgerà a Roma da gennaio 2003, con frequenza obbligatoria, presso i
locali messi a disposizione da: ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in
via Dei Prefetti 46, dal Museo della Liberazione di Roma in Via Tasso 145 e
dall’Associazione Rialto Sant’Ambrogio via di Sant’Ambrogio 4. I seminari si
terranno presso queste ed altre sedi, tra cui il CNR in Via Nizza 128. Le lezioni si
terranno, di norma, dal lunedì al giovedì (ore 15-19), per complessive 16 ore
settimanali. A conclusione di ciascun modulo si svolgeranno prove scritte e orali, per
verificare il grado di apprendimento. Durante il corso, sono programmati alcuni
seminari (punto c del presente bando) la cui frequenza è obbligatoria.
5. Iscrizione
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La partecipazione al Master è subordinata al superamento di una selezione di
ammissione. Per iscriversi a tale selezione è necessario far pervenire, entro 40 giorni
dalla pubblicazione del presente bando, in un unico plico inviato con raccomandata
AR o consegnato a mano, alla Segreteria Didattica del Master in IMMIGRATI E
RIFUGIATI. FORMAZIONE, COMUNICAZIONE E INTEGRAZIONE SOCIALE, Facoltà
di Scienze della Comunicazione, Via Salaria 113 – 00198 Roma (Prof.ssa Maria
Immacolata Macioti), i seguenti documenti: 1) domanda di ammissione, il facsimile
della domanda sarà disponibile on-line sul sito della Facoltà di Scienze della
Comunicazione www.comunicazione.uniroma1.it; oppure, potrà essere richiesto
all’indirizzo [email protected]; 2) curriculum vitae et studiorum; 3)
certificato di laurea con votazione degli esami di profitto; 4) copia della tesi di laurea
e, eventualmente, di altri lavori scientifici. La prova di ammissione, che prevede un
test, un colloquio e una prova di lingua, si svolgerà entro 1 mese dalla chiusura dei
termini di scadenza delle domande. Sono previste 2 borse di studio (2600,00
Euro)che verranno assegnate sulla base del curriculum e dei risultati alle prove di
ammissione. Sulla base della graduatoria di merito stilata dalla Commissione, il
Direttore del Master trasmette alla Segreteria master dell’Ateneo l’elenco degli aventi
diritto all’immatricolazione. Tale elenco sarà pubblicato nella Bacheca del Master
(B55 - al primo piano di Via Salaria 113). L’iscrizione è condizionata al pagamento
della tassa d’iscrizione pari a €2800,00. Tale quota verrà versata in due rate. La
prima, al momento dell’iscrizione, dopo il superamento delle prove di ammissione
(€1800,00); mentre la seconda rata dovrà essere versata allo scadere del terzo mese di
corso. Per l’anno accademico 2002/2003 sono previste 2 borse di studio del valore di
€2600,00 ciascuna che verranno attribuite ai primi due classificati nella graduatoria di
merito.
6. Conseguimento del Master
Al completamento degli studi, in ragione della frequenza, dei risultati degli esami in
itinere e della prova finale è conferito il Diploma di Master Universitario di II livello
in IMMIGRATI E RIFUGIATI. FORMAZIONE, COMUNICAZIONE E INTEGRAZIONE
SOCIALE, rilasciato dall’Università degli Studi di Roma, “La Sapienza”. Il
Conseguimento del titolo sottostà al giudizio insindacabile del Consiglio Didatticoscientifico e, in caso di mancato ottenimento dei crediti previsti, potrà differire
l’ottenimento di tale diploma di 3 mesi.
Per ulteriori informazioni si può prendere contatto con la Segreteria scientificodidattica del Master, presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione: e-mail:
[email protected]; tel. 06/49918445 - Sede: Roma, Via Salaria 113 –
00198
LA SCADENZA DELLE PREISCRIZIONI È IL 10
GENNAIO 2003
Direttore
Prof.ssa Maria Immacolata Macioti
Coordinamento delle attività scientifico-didattiche
Prof.ssa Giovanna Gianturco
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Collaboratori al coordinamento scientifico-didattico
Dr.ssa Sonia Masiello
Dr.ssa Alessandra Sannella
Dr.ssa Katia Scannavini
Responsabile per gli stages
Dr.ssa Claudia Zaccai
Tutorship
Dottori:
Barbara Faedda
Rita Foti
Carla Ghezzi
Roberto Magni
Chiara Mellina
Barbara Terenzi Calamai
Tutor di aula
Dr. Piero Dominici
Dr.ssa Milena Gammaitoni
Dr.ssa Sonia Masiello
Dr.ssa Katia Scannavini
Info:
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi dai primi di settembre:
e-mail: [email protected]
tel. 06/49918445
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