Michael Eve - Upobook - Università del Piemonte Orientale

Michael Eve
DATI ANAGRAFICI
Nato a Seascale (Inghilterra) il 10.03.1952
Residente a Torino
Cellulare di servizio: 347 236 7801
CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM
Dopo gli studi in Inghilterra (University of Leicester, London School of Economics), ho lavorato in
Italia e in Francia come libero professionista, collaborando con enti di ricerca e enti locali, pima di
cominciare la carriera accademica. Ho fatto ricerca su alcuni problemi della comparazione
internazionale, sulle reti sociali, sulle diseguaglianze sociali e sulla sociologia dei consumi. Negli
ultimi anni ho dedicato molto tempo allo studio delle traiettorie sociali dei figli degli immigrati,
sviluppando un approccio che mette l’accento sulle conseguenze dello stesso percorso migratorio
delle famiglie e non sulla differenza etnica. In particolare la comparazione tra i percorsi sociali dei
figli di immigrati stranieri e quelli dei figli di immigrati interni in decenni passati ha infatti
permesso una prospettiva originale sui meccanismi sociali in gioco nell’“integrazione” sociale dei
figli degli immigrati.
CARRIERA ACCADEMICA
20052002-2005
2001-2002
2000-2001
Professore associato, Università del Piemonte Orientale
Ricercatore, Università del Piemonte Orientale
Assegnista di ricerca, Università dl Piemonte orientale
Assegnista di ricerca, Università di Torino
INCARICHI SCIENTIFICI
2004-
20022013-
Membro della rete europea IMISCOE Research Network
(International Migration, Integration and Social Cohesion in
Europe)
Membro della rete italiana ed europea FIERI (Forum italiana ed europea per la
ricerca sull’immigrazione)
Membro comitato editoriale di CAMBIO – Rivista delle trasformazioni sociali
CAMPI DI INDAGINE DELLA RICERCA
1. Sociologia dell’immigrazione
2. Stratificazione sociale e mobilità sociale
3. Diseguaglianze sociali
4. Traiettorie sociali dei figli degli immigrati
5. Sociologia dei consumi
TEMI CORRENTI DI RICERCA
1. Migrazioni interne e migrazioni internazionali
I dati dello Studio longitudinale torinese (che contiene dati linkati per i censimenti 1971-2011)
mostrano le profonde similitudini tra il collocamento degli odierni migranti internazionali nel
mercato del lavoro e nella struttura urbana e quello dei migranti interni del passato. Emerge
anche l’importanza delle successive ondate migratorie per il sistema locale di stratificazione
sociale. In effetti le migrazioni interne, come quelle internazionali, spesso hanno effetti di
lungo termine. Si ipotizza che la migrazione stessa (e non solo l’identità etnica) possa incidere
in modo importante sulla riuscita scolastica dei figli dei migranti (forse a causa dei modelli di
insediamento urbano tipico delle migrazioni di massa).
2. Transitions from higher education to work in comparative perspective
In gran parte dei paesi dell’Europea occidentale, un numero significativo di figli di immigrati ha
cominciato un percorso universitario. Tuttavia si conosce relativamente poco delle eventuali
difficoltà sperimentate e della transizione al lavoro qualificato. Si raccoglierà i risultati di
ricerca disponibili in vari paesi europei e si esploreranno i meccanismi sociali in gioco.
3. Che cos’è la labour migration?
Nei paesi dell’Europa settentrionale l’immigrazione di massa degli ultimi decenni è stata quasi
esclusivamente un’immigrazione di stranieri. Questo ha creato una certa confusione tra gli
effetti della labour migration e quelli dell’ “incontro tra popoli”. In questo contesto le vaste
migrazioni interne che hanno caratterizzato lo sviluppo italiano nei decenni del dopoguerra
costituiscono una preziosa fonte di dati. Infatti il confronto tra le migrazioni interne e quelle
internazionali fanno emergere importanti similitudini negli effetti sociali di lungo termine delle
migrazioni di massa. La comparazione suggerisce che le cosiddette “diseguaglianze etniche”
possano avere radici non solo nell’etnicità ma anche nei processi sociali regolarmente associati
alla migrazione di massa.
4. Una prospettiva “meno etnica” delle diseguaglianze sociali spesso associate con le
migrazioni
Gran parte degli studiosi accettano una prospettiva “costruzionista” dell’etnicità, riconoscendo
che l’identità etnica cambia a seconda la situazione sociale. Allo stesso tempo, come
sottolineato da vari studiosi (Brubaker, Wimmer, ecc.), nella pratica della ricerca empirica, si
tende a trattare gli attori sociali come membri di “gruppi” etnici. Si documenta questa
tendenza nella ricerca attuale e si presenta un approccio alternativo focalizzato sulle condizioni
sociali regolarmente associate alle migrazioni di massa e non con l’identità etnica.
5. I figli degli immigrati nella crisi
La crisi economica degli ultimi anni ha inciso sulla transizione alla vita adulta nello stesso modo
per i figli degli immigrati e per i figli degli italiani? Si esamineranno i dati disponibili sulla
frequenza universitaria e sulla formazione di un nuovo nucleo familiare, e si utilizzeranno
interviste discorsive svolte con figli di immigrati e di italiani per esplorare le dinamiche che
sottostanno alle decisioni prese dai giovani.
PROGETTI FINANZIATI IN CORSO
BANDO
IMISCOE Research Network,
Education Group
PRIN 2013
TITOLO DEL PROGETTO
Transitions from higher education to work in comparative
perspective
Pratiche sostenibili di vita quotidiana nel contesto della crisi:
lavoro, consumi,
partecipazione
LE CINQUE PUBBLICAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE DELLA CARRIERA
1. Is Friendship a Sociological Topic?, “Archives européennes de sociologie” 3, 2002.
2. Paradigmi nazionali: percezioni del "particolarismo in Italia e in Inghilterra, "Rassegna
Italiana di Sociologia", a.XXXIV, 3, 1993.
3. Integrating via networks: foreigners and others, “Ethnic and Racial Studies”, 33, 7, July
2010.
4. Modelli di consumo, modelli di famiglia. La costruzione della famiglia "casa-centrica" nei
decenni del dopoguerra, "Studi culturali", 3/2009.
5. I figli degli immigrati come categoria sociologica, «Quaderni di Sociologia », 63, LVII, 2013.