Schema di sintesi della relazione di Mons. Renzo Bonetti

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Famiglia e giovani
assieme per la missione
Schema di sintesi della relazione di Mons. Renzo Bonetti
* Convergenze e distinzioni nel rapporto giovani e famiglia.
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Un legame essenziale ed organico.
Giovani: il frutto maturo di una famiglia (pur con tutti i limiti educativi)
Famiglia: il divenire dei giovani nella quasi totalità altri per fare una
famiglia di famiglie
Una differenza importante
 La famiglia: fondata sul Matrimonio ha una identità, una missione che
scaturisce dal sacramento che specifica il Battesimo
 I giovani: sono una stagione della vita. Una stagione talora “decisiva”.
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Giovani e famiglia: ambedue sono una priorità che per un motivo coincide e per
un altro si distingue nettamente.
 Coincidenza di priorità: sono ambedue sottoposti a strategie distruttive, sono
in situazioni di difficoltà o emergenza.
 Differenze di priorità: la precedenza o priorità per la famiglia va oltre
l’immagine creata dalle situazioni, perché la famiglia è prioritaria per
istituzione.
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Felice coniugazione (famiglia e giovani per la missione); ambedue essenziali alla
missione della Chiesa alla quale appartengono anche se per motivi diversi.
1. Giovani, sono per certi versi un luogo teologico perché la loro caratteristica
dice più di altri la vita autentica del discepolo e il volto della Chiesa:
innamorati dell’amore, carica di vita per la sua identità per ciò che è: gioia,
volontà di vivere, entusiasmo, canto dell’amore,giovani innamorati, impronta
della Chiesa.
Va anche detto che i giovani sono il “divenire degli adulti”, sono l’attuazione
delle promesse, sono la possibilità di realizzare ciò che gli adulti hanno
preparato. E’ un frutto nella vita di famiglia. E’ indispensabile una missione
con i giovani e per i giovani perché essi dicono il volto della Chiesa e nello
stesso tempo vengono formati da lei come madre. Assaporandone la
ricchezza sanno scorgere in modo preciso la “povertà” di tanti loro amici.
L’intensità di appartenere alla carità, la ricchezza assaporata nel discepolato
rende i giovani più rigidi ed attenti nel cogliere ciò che fa la differenza nelle
cose essenziali della vita: perché vivo (senso della vita), l’amore (ogni giovane
fa esperienza dell’amore, aiutarlo a leggere una presenza di Dio), rapporto
corpo-amore, amicizia vera, trovarsi un Dio vero che non ti frega.
2. La famiglia fa parte in modo essenziale, strutturale ed organico della vita
della Chiesa. Perché:
- è il primo e fondamentale sacramento di Dio
- è istituita come sacramento che attualizza il rapporto di Cristo con la
Chiesa. Non si può capire la Chiesa senza far riferimento al mistero
uomo-donna. Non si può dire Dio senza coppia e famiglia.
“La famiglia cristiana è chiamata a prendere parte viva e responsabile
alla missione della Chiesa in modo proprio ed originale, ponendo cioè il
senso della Chiesa e della società, se stessa, nel suo essere ed agire, in
quanto intima comunità di vita e di amore” (Familiaris Consortio n. 50).
*La famiglia ha compiti propri ed originali.
In che aspetto specifico la famiglia è missione:
nell’annuncio, mistero pasquale gli sposi sono “ richiamo permanente
di tutta la Chiesa ( Familiaris consortio n. 13 )
- nella liturgia, il matrimonio in se stesso
- nella carità, carità stessa di Cristo.
La famiglia dice anche un metodo pastorale: reti di relazioni che non
trasportano solo sangue umano ma anche sangue di Cristo.
La casa: strumento pastorale.
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3. La strategia scelta dà visibilità come Diocesi: “Famiglia e giovani assieme
siano il piccolo lievito per l’annuncio del Vangelo a tutti”, Card. Michele
Giordano). Assunzione di una consapevole e diretta responsabilità di
famiglia e giovani per la missione.
4. Giovani e famiglia per la missione comporta strategie per passare da Chiesa
sacramentale a Chiesa missionaria. La famiglia presenta un ideale grande di
amore: educazione all’amore e coltivazione della vocazione alla famiglia.
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