Il lamantino, che appartiene alla classe dei mammiferi e all` ordine

Il lamantino, che appartiene alla classe dei mammiferi e all' ordine dei sirenidi, vive nelle zone tropicali e
subtropicali lungo le coste del sud America, nel bacine del Rio delle Amazzoni e lungo le coste ed i bacini dell'
Africa orientale. Vivono prevalentemente nelle foci dei fiumi in acque salmastre o dolci con una temperature
media di 22 °.
Un esemplare non supera i quattro metri e mezzo di lunghezza ed un peso di 680 chilogrammi e non si immerge
ad una profondità superiore ai 10 metri. Si sposta in acqua ad una velocità di crocier di nove chilometri orari con
spunti di venticinque.
Sono mammiferi a sangue caldo e partoriscono un piccolo alla volta dopo una gestazione di 150- 180 giorni che
pesa all' atto della nascita circa trenta chilogrammi. Il parto avviene in acqua e la madre non aiuta il piccolo a
salire verso la superficie a prendere la prima boccata d' aria mentre poi gli insegna a respirare. Per due anni il
piccolo verrà allattato e se non verrà curato potrà anche morire. Durante l' allattamento le madri hanno l'
abitudine di tenere fra le braccia i piccoli , caratteristica cmolto simile agli umani.
Sono mammiferi erbivori, si cibano di alghe e piante acquitiche ch mangiano per sette/otto ore al giorno per un
peso che può variare tra i trenta e novanta chilogrammi. Strappano la vegetazione con le labbra masticandola con
i molari, non hanno incisivi, che venogno sostituiti mano a mano che si consumano.
I vegetali preferiti sono le pinate superiori zosteracee, le alghe ulvacee e cimodocee, i giacinti, le piante di riva.
Questo loro mangiare in continuo fa si che tengono pulite le acque dolci dove vivono ed evitano così il problema
dell' eutrofizzazione.
La migrazione avviene nell' estate e benché non siano strutturati in gruppi sociali organizzati vivono comunque
in piccole comunità di quindici venti capi.
Sono poligami ed il corteggiamento dura parecchie settimane.
La loro estinzione si deve a cause molteplici tra cui l' inquinamento delle acque dolci (poco nutrimento), dalla
presenza di cime, corde, e reti anche abbandonate (4%), dalle imbarcazioni che li feriscono mortamente con le
eliche, poiché non avendo pnne dorsali non sono facilmente avvistabili (26%).
Se spaventati vengono spinti in acque fredde e di conseguenza si ammalano e muoiono.
Altre cause che sono del tutto naturali e sempre stati presenti in natura sono l' elevata mortalità infantile (19%), la
salute cagionevole ( 15%), la predazione da parte dei coccodrilli e alligatori (6%).
Alcune curiosità. Hanno carni di buone qualità; non sono imparentati con i trichechi; eliminano i parassiti dal
copro trascinandosi sul fondo, si puliscono i denti e gli occhi con gli arti anteriori; emettono squittii e pigolii;
hanno una salute cagionevole e se trovano temperature inferiori ai 18° rischiano raffreddori e bronchiti.
Ne esistono ancora poche migliaia di esemplari in tutto il mondo e malgrado la specie fosse già in declino sua
biologia, l' uomo ha certamente accelerato il processo.