REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 1 GIUNTA REGIONALE DECRETO DEL DIRIGENTE DEL [ SERVIZIO AM BIENTE E DIFESA DEL SUOLO ] N. 17/S08 DEL 07/03/2006 Oggetto: [ Decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59 Autorizzazione Integrata Ambientale Ditta Azienda Agricola Ramazzotti Catia impianto di Apiro (MC), via Esinante n. 6,7,8 ] IL DIRIGENTE DEL [ SERVIZIO AM BIENTE E DIFESA DEL SUOLO ] -.-.(omissis) -DECRETA1. di rilasciare l'Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi della Direttiva 96/61/CE e del D.Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59, all’Azienda Agricola Ramazzotti Catia, con sede legale in via Esinante, 4, Comune di Apiro (MC), per l’esercizio dell’impianto per l’allevamento intensivo di pollame, sito nel Comune di Apiro (MC), via Esinante n. 6;7,8; 2. di imporre il rispetto delle condizioni di controllo e prescrizioni contenute nell’Allegato A 7 del Rapporto istruttorio integrato, che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 3. di imporre al gestore l’adeguamento dell’impianto in conformità a quanto definito nell’Allegato A 7 del Rapporto istruttorio integrato entro i termini proposti nella domanda e indicati nel Rapporto istruttorio integrato stesso. Qualora si rendessero necessari ulteriori interventi di miglioramento, ai fini dell’adeguamento alle BAT, è fatto salvo il termine ultimo di cui all’articolo 5, comma 18, del D.Lgs. n. 59/2005; 4. di stabilire che il gestore dell’impianto deve provvedere all’effettuazione dei seguenti adempimenti: a) comunicazione dell’avvenuto adeguamento - il gestore dell’impianto, entro trenta giorni dall’effettuazione di ciascun intervento di adeguamento, comunica all’Autorità Competente la data di conclusione dei lavori, l’elenco dettagliato delle modifiche apportate e la data in cui è prevista l’entrata in esercizio della parte di impianto modificata; - la medesima comunicazione deve essere inoltre effettuata non oltre trenta giorni dopo l’adeguamento complessivo dell’impianto; b) verifica dell’adeguamento - entro tre mesi dalla comunicazione di adeguamento complessivo di cui alla precedente lettera a), il gestore effettua i controlli sull’intero impianto prescritti nell’Allegato A 7 del Rapporto istruttorio integrato, comunicando preventivamente all’Autorità Competente ed al Comune di Apiro la data di effettuazione, e trasmette, agli stessi Enti, gli esiti entro i successivi 60 giorni, allegando i relativi certificati analitici firmati da un tecnico abilitato; c) gestione dell’impianto - dalla data della presente autorizzazione sono vigenti, a tutti gli effetti, le prescrizioni citate al punto 2; - in qualsiasi caso non si devono provocare fenomeni di inquinamento tali da peggiorare l’attuale situazione ambientale; - la formazione di emissioni diffuse deve essere ridotta e contenuta il più possibile adottando le migliori tecniche disponibili come definite nelle LGM di settore; d) obblighi del gestore - il gestore dell’allevamento intensivo deve accuratamente osservare quanto previsto nell’Allegato A 6 e A 7 del Rapporto istruttorio integrato; REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 2 GIUNTA REGIONALE e) fasi critiche della gestione dell’impianto - sono esclusi dall’obbligo del rispetto delle prescrizioni dell’Allegato A 7 del Rapporto istruttorio integrato, le fasi di vuoto sanitario; f) controlli e monitoraggio - a decorrere dalla data di adeguamento complessivo dell’impianto di cui alla precedente lettera a), il gestore effettua autonomi controlli come indicato nel Piano di Monitoraggio contenuto nell’allegato A 7 del Rapporto istruttorio integrato, secondo le modalità e con la frequenza ivi riportate, dandone preventiva comunicazione all’Autorità Competente ed al Servizio Impiantistica Regionale dell’ARPAM di Ancona ed al Comune di Apiro; - i dati relativi ai controlli periodici come stabilito nell’Allegato A 7 del Rapporto istruttorio integrato parte integrante del presente atto sono trasmessi all’Autorità Competente e al Servizio Impiantistica Regionale dell’ARPAM di Ancona; g) altre prescrizioni generali relative ai controlli - il gestore dell’impianto deve fornire all’autorità ispettiva l’assistenza necessaria per lo svolgimento delle ispezioni, il prelievo di campioni, la raccolta di informazioni e qualsiasi altra operazione inerente al controllo del rispetto delle prescrizioni imposte; - il gestore è in ogni caso obbligato a realizzare tutte le opere che consentano l’esecuzione di ispezioni e campionamenti degli effluenti gassosi e liquidi, nonché prelievi di materiali vari da magazzini, depositi e stoccaggi di rifiuti; h) bonifiche del suolo - all’atto della cessazione definitiva delle attività, ove ne ricorrano i presupposti, il sito su cui insiste l’impianto deve essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale, tenendo conto delle potenziali fonti permanenti di inquinamento del terreno e degli eventi accidentali che si dovessero manifestare durante l’esercizio; 5. si dispone che, entro tre mesi dall’emanazione del decreto ministeriale di cui all’art. 15, comma 3, del D.Lgs. n. 59/05, il gestore dell’impianto versi l’importo stabilito per sostenere le spese occorrenti per effettuare i rilievi, gli accertamenti ed i sopralluoghi necessari per l'istruttoria delle domande di A.I.A. e per i successivi controlli previsti dal decreto medesimo, secondo le modalità definite nella delibera della Giunta regionale 2 agosto 2002, n. 1480, detraendo gli importi già versati quali acconti; 6. di dare atto che il presente provvedimento ha validità di cinque anni, ai sensi dell’articolo 9, comma 1, del D.Lgs. n. 59/2005; ai fini del rinnovo dell’autorizzazione, il gestore presenta apposita domanda alla Autorità Competente, almeno sei mesi prima della data di scadenza; 7. di precisare che il presente provvedimento è comunque soggetto a riesame qualora si verifichi una delle condizioni previste dall’articolo 9, comma 4, del D.Lgs. n. 59/2005; 8. di dare atto altresì che, ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D.Lgs. n. 59/2005, il gestore è tenuto a comunicare all’Autorità Competente le modifiche progettate all’impianto corredate dalla necessaria documentazione ai fini della valutazione per l’eventuale aggiornamento dell’Autorizzazione integrata ambientale o delle relative condizioni; 9. di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione in materia ambientale, previsti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione, fatta salva la normativa emanata in attuazione della direttiva n. 96/82/CE (D.Lgs. n. 334/1999 in materia di controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose), a far data dalla ricezione del presente provvedimento da parte dell’azienda; REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 3 GIUNTA REGIONALE 10 . di ordinare la trasmissione del presente provvedimento al Comune di Apiro, alla Provincia di Macerata ed al Servizio Impiantistica Regionale dell’ARPAM di Ancona. 11. si dispone la messa a disposizione per la consultazione da parte del pubblico, previo accordo con il Servizio Ambiente e Difesa del Suolo della Regione Marche, presso l’Ufficio del Responsabile del procedimento sito in Via Tiziano, 44 - Ancona, della copia del presente provvedimento, nonché i risultati delle analisi relativi al tenore della sostanza secca negli effluenti in fase di rimozione dai capannoni. Con l’avvertimento che, a norma del combinato disposto dell'art. 1, comma 1 e art. 2, comma 1 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al Presidente della Giunta regionale nel termine di trenta giorni dalla data della notificazione o comunicazione in via amministrativa dello stesso o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. che l’autorizzazione ha efficacia nei confronti del soggetto affidatario della gestione dell’impianto. Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva, né può derivare, un impegno di spesa a carico della Regione. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO (Arch. Antonio Minetti) REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 4 GIUNTA REGIONALE - ALLEGATI - REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 5 GIUNTA REGIONALE Azienda Agricola Ramazzotti Catia Rapporto Istruttorio Integrato Allegato A REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 6 GIUNTA REGIONALE Indice A 1 - Scheda informativa A.I.A.…………………………………………………………………………………..7 A 2 - Sintesi Procedura……………………………………………………………………………………………8 A 3 - Autorizzazioni sostituite dall’Autorizzazione Integrata Ambientale……………………………………….9 A 4 - Inquadramento e descrizione dell’impianto…………………………………………………………………10 A 5 - Valutazione integrata ambientale……………………………………………………………………………21 A 6 - Stato di Applicazione delle B.A.T…………………………………………………………………………..28 A 7 - Piano di Monitoraggio e Controllo………………………………………………………………………….30 REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 7 GIUNTA REGIONALE A 1 - Scheda informativa A.I.A. Denominazione: Az. Agr. Ramazzotti Catia Stabilimento Via Esinante, 6-7-8 Presentazione domanda 15/07/03 Protocollo domanda DIP4/5298/16/07/2003 Comune Apiro (MC) Codice attività 6.6.a Tipologia attività Impianti per l'allevamento intensivo di pollame con più di 40.000 posti pollame REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 8 GIUNTA REGIONALE A 2 - Sintesi Procedura Procedura Data Presentazione domanda 15/07/03 Avvio procedimento e sospensione 15/07/03 Presentazione integrazioni (DGR 770/04) 12/03/04 Pubblicazione su quotidiano “Il Messaggero” 10/02/05 Osservazioni del pubblico nessuna Richiesta integrazioni 22/08/05 Sopralluogo tecnico 11/10/05 Conferenza di servizi Decisoria 13/12/05 REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 9 GIUNTA REGIONALE A 3 - Autorizzazioni sostituite dall’Autorizzazione Integrata Ambientale Settore interessato Numero autorizzazione Data di emissione Ente competente 002MC125 ASL Altre autorizzazioni Codice allevamento Norme di riferimento Note e considerazioni REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 10 GIUNTA REGIONALE A 4 - Inquadramento e descrizione dell’impianto 1. Inquadramento generale del sito 1.1 Inquadramento Amministrativo-Urbanistico L’ Azienda Agricola Ramazzotti Catia è ubicata nel Comune di Apiro (MC) in via Esinante, 6-7-8 (la sede legale ha lo stesso indirizzo ma con numero civico 4) ed insiste su un’area definita dal P.R.G. come “Zona agricola normale” regolamentata dall’art. 29 comma 6 delle NTA. L’area è censita al Catasto Fabbricati del Comune di Apiro (MC) come segue: FOGLIO MAPPALE 1 15, 253, 457 per una superficie di 516 m2, e al Catasto Terreni: FOGLIO MAPPALE 14,15,17,18,33,36,37,38,59,65,67,245,253, 308,343,355,356,369,370,395,425,432,457 ,477,478,480,482,486,487,489,491,492,49 5,497,499,500 1 per una superficie di 5.4523 ha. La superficie adibita ad allevamento è di circa 3.380 m2. Il Comune di Apiro non ha ancora provveduto alla classificazione acustica del proprio territorio ai sensi dell’art. 6, comma 1, lettera a della Legge quadro n° 447 del 26/10/95, pertanto, come previsto all’art. 8 (norme transitorie) del DPCM 14/11/97 si applicano i limiti di cui all’art. 6, comma 1 del DPCM 01/03/91. Tali valori sono riportati nella tabella seguente. Il limite a cui riferirsi è “Tutto il territorio nazionale”. Tutto il territorio nazionale Zona A (DM 1444/68) Zona B (DM 1444/68) Zona esclusivamente industriale Limite diurno (06.00 – 22.00) Leq[dB(A)] 70 65 60 70 Limite notturno (06.00 – 22.00) Leq[dB(A)] 60 55 50 70 REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 11 GIUNTA REGIONALE 1.2 Inquadramento Geografico Il sito è inserito nel tipico ambiente della bassa collina marchigiana, a destra del Torrente Esinante e nei pressi del Fosso Cotone. Nel raggio di 1 km sono presenti: Case di civile abitazione; Zone agricole; Torrente Esinante; Strada Provinciale Apirese N° 2. 1.3 Inquadramento Territoriale TITOLO PIANO ENTE APPLICABILE SI NO Piano Territoriale Coordinamento – P.T.C. Provincia X Piano di Inquadramento Territoriale – P.I.T. Regione X Autorità di Bacino Regionale X Piano Assetto Idrogeologico Non risultano vincoli legati agli specifici piani territoriali. 2 Analisi delle attività e del ciclo produttivo 2.1 Ciclo produttivo L’Azienda ha iniziato l’attività nel 1966; l’allevamento era formato da un solo capannone di 1.500 m2. L’allevamento è stato ampliato con la costruzione, nel tempo, di altri 4 capannoni per una superficie complessiva di circa 3.380 m2. L’allevamento si sviluppa su 5 capannoni di dimensioni e caratteristiche costruttive diverse come di seguito specificati: REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 12 GIUNTA REGIONALE Capannoni Capannone 1 Capannone 2 Capannone 4 Capannone 5 Capannone 6 Dimensioni larghezza m. 12,60, lunghezza m. 55, H m. 5,30 ; superficie 693 m2 Costruito nel 1967; capacità max di accasamento 9.700 capi. Struttura in muratura e blocchi di cemento, pavimentazione in asfalto, coibentazione sul tetto in lana di vetro nell’intercapedine, copertura in eternit in buono stato. Dimensioni larghezza m. 12,20, lunghezza m. 35 e H m. 4,30; superficie 427 m2 Costruito nel 1974; capacità max di accasamento 6.000 capi. Struttura in muratura e blocchi di cemento, pavimentazione in asfalto, coibentazione sul tetto in lana di vetro nell’intercapedine, copertura in eternit in buono stato. Dimensioni larghezza m. 80, lunghezza m. 10, H m. 4,80; superficie 800 m2. Costruito nel 1986, capacità max di accasamento 11.200 capi. Struttura in muratura e blocchi di cemento, pavimentazione in soletta di cemento (quarzo), coibentazione sul tetto in poliuretano espanso, copertura in eternit in buono stato. Dimensioni larghezza m. 13,40, lunghezza m. 59,10 e H m. 5,30; superficie 792 m2. Costruito nel 1986, capacità max di accasamento 11.087 capi. Struttura in muratura e blocchi di cemento, pavimentazione in soletta di cemento (quarzo), coibentazione sul tetto in lana di vetro nell’intercapedine, copertura in eternit in buono stato. Dimensioni larghezza m. 12,40, lunghezza m. 56 e H m. 5,30; superficie 694 m2 Costruito nel 1989, capacità max di accasamento 9.700 capi. Struttura in muratura e blocchi di cemento, pavimentazione in soletta di cemento (quarzo), coibentazione sul tetto in lana di vetro nell’intercapedine. copertura in nylon. Superficie coperta 3.380 m2. La potenzialità massima di accasamento, considerando una densità media di 20 capi/m2 è di 67.600 capi. L’Azienda alleva polli Broilers pesanti con una densità di 14 capi al m2 per 4,5 cicli all’anno con la tecnica del tutto vuoto tutto pieno, e un tempo di vuoto sanitario di circa 15 giorni. La capacità di accasamento, per ogni ciclo, è di 47.687 capi (214.592 capi/anno); la capacità produttiva massima, considerando un peso vivo medio di 2,5 kg è di 536 t. La capacità produttiva, riferita al 2003, è riportata di seguito: Tipo di prodotto, manufatto o altro Polli da carne Capacità massima di produzione t/anno 761 Quantità prodotta t/anno 536 Il ciclo inizia con l’immissione dei pulcini, provenienti dall’Incubatoio Esino, nei capannoni dove è stata predisposta la lettiera composta da trucioli. In ciascun capannone sono accasati pulcini sia maschi che femmine, separati inizialmente da teloni e tramezzi in ferro che sono rimossi alla cessione delle femmine per dare più spazio ai maschi in accrescimento. In presenza dei pulcini, per periodi che dipendono dalla temperatura esterna, i capannoni sono riscaldati mediante 11 generatori d’aria calda alimentati a GPL. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 13 GIUNTA REGIONALE Il ciclo produttivo dell’allevamento ha una durata di circa 35 giorni per le femmine e di circa 55 giorni per i maschi. Durante il ciclo di produzione le uniche attività svolte sono la regolazione in altezza delle mangiatoie e degli abbeveratoi, il controllo della mortalità e la gestione delle lettiere con periodiche integrazioni. Gli animali morti sono raccolti giornalmente e stoccati in tre celle frigorifere del volume, ciascuna, di circa 1.8 m3 fornita dalla ditta R.P. Grassi che provvede poi al ritiro della stessa e allo smaltimento delle carcasse. L’indice di mortalità è mediamente del 2-3%. A fine ciclo si esegue la rimozione della lettiera, la pulizia e sanificazione degli ambienti, ed un vuoto sanitario, l’intera operazione richiede circa 15 giorni, prima di distribuire una nuova lettiera ed avviare un nuovo ciclo. Il prodotto finito (broilers) viene conferito al soccidante (Gruppo Arena), che provvede al trasferimento dei capi con autocarri. L’attività si sviluppa su tutto l’arco dell’anno. 2.1.1 Stabulazione, produzione e rimozione degli effluenti Tipologia di stabulazione: “Ricoveri con ottimizzazione dell’isolamento termico e dell’aerazione(anche artificiale), lettiera integrale ed abbeveratoi antispreco”. La stabulazione avviene su lettiera estesa composta da trucioli (60 t) acquistata da aziende produttrici terze limitrofe. La pulizia dei capannoni e la sanificazione tra un ciclo e l’altro avviene nella seguente maniera: Dopo lo svuotamento del capannone dagli animali vivi, si provvede immediatamente a portare all’esterno la lettiera, utilizzando mezzi meccanici di proprietà dell’Azienda, ed a caricarle sugli automezzi. Spazzatura a secco. Puliti i capannoni viene impiegata per la disinfezione creolina e formalina. La lettiera viene ceduta in parte ad Aziende agricole che ne fanno richiesta per la sua utilizzazione agronomica e la parte destinata allo spandimento aziendale è inviata alla Nuova Concimer di S. Severino Marche (MC) per la produzione di fertilizzanti. La produzione di lettiera è di circa 230 t/anno. Gli effluenti liquidi derivano dal lavaggio (bagnamento al fine di evitare la produzione di polveri) dei locali di allevamento, che si esegue dopo la rimozione della lettiera e prima dello spazzamento dei pavimenti, ed in piccola quantità dal lavaggio delle attrezzature di allevamento (mangiatoie e abbeveratoi). L’acqua è prelevata da acquedotto; lo smaltimento, considerata la modica quantità utilizzata, avviene per evaporazione. Attrezzature per singolo capannone: REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 14 GIUNTA REGIONALE Silos mangime Capannone Capannone 1 Capannone 2 Capannone 4 Capannone 5 Capannone 6 n° q 2 1 1 2 2 1 1 75 75 55 90 90 95 75 Abbeveratoi Mangiatoie n° n° n° n° per file per file tot tot fila fila 1000 4 4000 66 3 198 Aeratori Generatori d’aria calda Lampade n° n° n° 8 2 8 600 4 2400 40 3 120 6 2 5 1540 1080 3 4 4620 101 4320 69 2 3 202 207 5 4 3 2 13 9 1020 4 4080 3 192 4 2 8 66 Impianto di raffrescamento (cooling) Il sistema è costituito da un nuovo impianto idrico con pompa ad alta pressione e impianto di nebulizzazione posto sul soffitto con ventole per il movimento dell’aria. Il tutto è stato ammodernato nel 2001. Il sistema è provvisto di regolatore della temperatura ed il funzionamento avviene attraverso una centralina. Il funzionamento è automatico in base alla temperatura impostata, correlata alla fase di crescita dei polli. Impianto di aerazione Il sistema è composto da 8 ventilatori nel capannone 1, 6 nel capannone 2, 5 nel capannone 4, 4 nel capannone 5 e 6 per un totale di 27 da 34.000 m3/h, comandati da una centralina elettronica automatica di controllo della temperatura. Il controllo della temperatura è gestito mediante sonde interne ai capannoni. Impianto d’illuminazione Il sistema è composto da 43 neon da 50 W collegati ad una centralina dotata di interruttore crepuscolare. Impianto di riscaldamento L’impianto è costituito da 11 generatori di aria calda alimentati a GPL della potenza di 45.000 Kcal. Impianto di distribuzione mangime Sono presenti 2 silos in vetroresina per capannone, posizionati esternamente, con scarico nelle tramoggie interne, collegate a sensori di chiamata che avviano il mangime alle linee di mangiatoie in plastica. L’impianto è stato ammodernato nel 2001. l’alimentazione è a volontà. Impianto di distribuzione acqua Il sistema di abbeverata è costituito da abbeveratoi a “Goccia” muniti di salvagoccia alimentati da un serbatoio posto alla sommità del capannone. Ogni linea è regolata da un presso stato, una valvola spurgo aria, una pompa REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 15 GIUNTA REGIONALE per ricircolo. Il sistema è utilizzato anche per la somministrazione di vaccini ed integratori ammodernato nel 2001. 2.1.2 Sistema di stoccaggio effluenti e materie prime (con sistemi di contenimento di emergenza) Vista la ridotta quantità di lettiera impiegata per lo spandimento agronomico (30 q), non è effettuato stoccaggio degli effluenti palabili. L’Azienda non produce effluenti non palabili. Le materie prime vengono stoccate in appositi locali del tipo: I mangimi in silos collegati direttamente con i capannoni tramite condotte le quali trasportano l’alimentazione direttamente sulle tramogge; I trucioli sono stoccati in un capannone; Il Gasolio agricolo, utilizzato per le operazioni con mezzi meccanici nell’allevamento (trasporto e approvvigionamento materie prime, pulizia ecc.) viene depositato in apposite cisterne; Il GPL in bomboloni. 2.1.3 Sistema di spandimento agronomico degli effluenti L’Azienda produce, annualmente, un quantitativo di lettiera esausta pari a 230 t La lettiera utilizzata su terreni connessi all’allevamento (circa 102,5 ha) è pari a 30 t, le restanti sono cedute a terzi ed utilizzate a fini agronomici. Il sistema di spandimento adottato è Distribuzione superficiale a bande raso terra con incorporazione entro le 4 ore. La tipologia di distribuzione in uso comporta una riduzione delle emissioni di ammoniaca dell’80%. 2.1.4 Tipologia nutrizionale, razioni alimentari e consumo di acqua Il mangime è fornito dal soccidante (1.225 t/anno dati 2003) composto prevalentemente da prodotti e sottoprodotti di semi oleosi, cereali in grani, oli vegetali, grassi e sali minerali. Un Broiler consuma in media al giorno 0,08 kg di mangime, per un consumo di circa 4,80 kg capo per un ciclo di 60 giorni. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 16 GIUNTA REGIONALE Razione giornaliera Kg/capo 0,08 Tipo di alimento Mangime Quantità utilizzata Kg/anno 1.225.000 La tipologia del mangime somministrato varia a seconda dello stadio di accrescimento degli animali alimentazione per fasi dal pre-starter, Boiler 1° periodo, Boiler 2° periodo e di sosta. L’Azienda attua un’alimentazione per fasi con aggiunta di fitasi. Il consumo da abbeverata è di 0,20 l capo/giorno per un consumo annuo, per uso animale, di circa 2.000 m3. Consumo acqua lt/capo/giorno 0,20 CATEGORIA ANIMALI Polli da carne a terra (4,5 cicli/anno) L’acqua, prelevata dall’acquedotto, è canalizzata in tubazioni provviste di beccucci muniti di sistema salvagoccia che erogano acqua alla beccata dell’animale (abbeveratoi a goccia “Lubing”). 2.2 Materie prime Le tipologie e le quantità utilizzate sono riportate in tabella: FORNITORE PRODOTTO 2003 (TON) Incubatoio Esino 7 Mangime “Nutrendo” 1.225 Solido Silos Lettiera trucioli Ditte terze 60 Solido Fienile TIPO DI MATERIA PRIMA Pulcini STATO STOCCAGGIO 2.3 Energia In Azienda è prodotta energia termica mediante generatori d’aria calda, alimentati a GPL. Il riscaldamento è utilizzato in presenza dei pulcini, ad inizio ciclo, e nel caso di temperature eccessivamente basse. Consumo di energia anno 2003: REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 17 GIUNTA REGIONALE Consumo termica oraria annua kWth MWth 236,60 Attività Allevamento elettrica oraria annua kWh MWh 20 Il consumo, totale, di energia per l’anno 2003 è di 256,60 MWh. Il consumo specifico di energia per unità di prodotto (broiler) è pari a 0.78 kWh termici ed a 0,07 kWh elettrici per un totale di 0.99 kWh. Prodotto Pollo da Carne Consumo di energia per unità di prodotto vendibile termica elettrica totale (kWth) (kWh) (kWh) 0.78 0.07 0.85 Ventilazione/climatizzazione La ventilazione è affidata ad estrattori d’aria posti lungo i lati dei capannoni per complessivi 27 estrattori da 34.000 m3/h d’aria. Attrezzatura Estrattore d’aria Potenza (kW) 0.75 Numero (n°) 27 Riscaldamento Il riscaldamento dei capannoni è affidato a 11 generatori d’aria calda alimentati a GPL (35.000 litri, dati 2003), funzionanti in presenza dei pulcini ed in caso di basse temperature, per un periodo medio di 700 h/anno. Attrezzatura Generatori di aria calda Utilizzo (h/anno) 700 Illuminazione Il sistema di illuminazione è composta da 43 tubi al neon da 50 W ciascuno. Utilizzo Medio (h/giorno) 16 Potenza Installata (kW) 2.15 Numero (n°) 11 REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 18 GIUNTA REGIONALE L’Azienda utilizza gasolio agricolo (3.000 l) per la movimentazione interna. Generatore elettrico L’Azienda è dotata di due generatori elettrici, alimentati a gasolio, utilizzato in caso di emergenza. Il primo, della potenza di 20 kW, alimenta i capannoni 1 e 2, il secondo, della potenza di 50 kW, alimenta gli altri capannoni. 2.4 Emissioni 2.4.1 Emissioni in atmosfera Le emissioni derivate dal ciclo di produzione sono polveri, odori dovuti alla presenza di ammoniaca e sostanze organiche volatili nell’aria estratta dall’allevamento. Le polveri derivano dalla essiccazione della lettiera, intesa come miscela di paglia e deiezioni, mentre ammoniaca e sostanze organiche volatili sono dovute alla fermentazione ed essiccazione delle deiezioni avicole. Il contenimento e controllo degli inquinanti è affidato alla efficienza dei sistemi di ventilazione che mantengono elevata l’ossigenazione dei locali e costante la temperatura in modo da disidratare rapidamente le deiezioni, bloccando i processi di fermentazione, che sono comunque di tipo aerobico nel periodo in cui le deiezioni fresche si disidratano. Le emissioni in atmosfera vengono prodotte: - dai ventilatori per i ricambi aria dei ricoveri; - dallo stoccaggio esterno della lettiera; - dallo spandimento agronomico; che generano emissioni diffuse. - dalla combustione del gasolio nei casi di emergenza in cui si utilizza il gruppo elettrogeno. I dati relativi alle emissioni in atmosfera sono stati ricavati con una stima e sono riferiti unicamente alle emissioni di Ammoniaca, per cui sono disponibili dati (Linee Guida del Ministero dell’Ambiente) relativi alla riduzione delle emissioni in base all’applicazione delle Migliori Tecniche Disponibili (BAT), e di Metano. In questo documento, come generalmente accettato dalla comunità scientifica, si ritiene che le tecniche idonee alla riduzione dell’ammoniaca abbiano la stessa efficacia per il metano. I fattori di emissione, per capo/anno, di Ammoniaca e di metano utilizzati per il calcolo sono stati tratti dagli “Elementi per l’emanazione delle Linee Guida per l’individuazione delle Migliori Tecniche Disponibili” relativi agli allevamenti intensivi di pollame” del 27 ottobre 2004 che indicano i seguenti valori: - Emissione di Ammoniaca da ricoveri pari a 0,093 kg/capo per anno (sistema di riferimento); - Emissione di Ammoniaca da stoccaggio pari a 0,016 kg/capo per anno; REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 19 GIUNTA REGIONALE - Emissione di Ammoniaca da spandimento pari a 0,02 kg/capo per anno; - Emissione di metano totale pari a 0,079 kg/capo anno. Nel calcolo si è tenuto conto del fattore di riduzione delle emissioni di ammoniaca, legato al tipo di stabulazione in uso, lettiera estesa e abbeveratoi a goccia muniti di sistema salvagoccia, 40% (cfr “Liquami zootecnici” a cura del CRPA). La stima delle emissione è calcolata sulla capacita massima di accasamento. EMISSIONI AMMONIACA (Stabulazione/Rimozione) Allevamento N. Capi Totale emissione t/anno Capannone 1 Capannone 2 Capannone 4 Capannone 5 Capannone 6 67.600 6.29 % di riduzione delle emissioni Emissione t/anno 40% 3.77 L’emissione di ammoniaca dallo spandimento agronomico (30 t) sui soli terreni connessi all’allevamento, circa 102,5 ha, tenuto conto della riduzione dovuta all’interramento entro le 4 ore (80%) è di 0,035 t/anno. L’emissione totale di ammoniaca è pari a 3.81 t/anno. L’emissione totale di metano è pari a 3.2 t/anno. Emissioni totali Emissioni Stabulazione NH3 (t/anno) CH4 (t/anno) Metodo applicato Stimato 3.77 3.2 Spandimento 0.04 TOTALE 3.81 2.4.2 Scarichi idrici Non sono presenti scarichi idrici. Stimato 3.2 REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 20 GIUNTA REGIONALE 2.4.3 Emissioni sonore L’Azienda non è mai stata oggetto di formali proteste agli organi competenti per la rumorosità degli impianti. 2.4.4 Rifiuti La produzione di rifiuti interessa le seguenti tipologie: Animali morti: La mortalità rappresenta mediamente il 2-3% degli animali accasati. La raccolta delle carcasse è eseguita quotidianamente, gli animali sono stoccati in una cella frigo, in attesa dello smaltimento. Oli esausti e batterie: smaltiti dalle officine meccaniche che effettuano la manutenzione. Imballaggi di cartone e vetro: smaltiti nelle raccolte differenziali urbane dato il risibile quantitativo prodotto; le boccette di vetro, prima dello smaltimento, vengono accuratamente lavate. Lettiera di trucioli: a fine ciclo viene recuperata senza effettuare alcun stoccaggio all’aperto, ma con caricamento diretto sul mezzo di trasporto e riutilizzati dalla Nuova Concimer di S. Severino Marche per la produzione di concimi organici. 2.4.5 Emissioni al suolo L’azienda non ha emissioni al suolo. 2.5 Sistemi di contenimento/abbattimento Non sono presenti sistemi di contenimento delle emissioni in atmosfera; queste sono rappresentate da ammoniaca e altre molecole odorigene e polveri emesse dagli estrattori d’aria durante il loro funzionamento. Il contenimento della ammoniaca e delle molecole odorigene si esegue mediante un’azione di controllo e prevenzione della fermentazione delle deiezioni nella lettiera attraverso una corretta ventilazione degli ambienti di allevamento che favorisce la rapida disidratazione e l’inibizione dei processi di fermentazione. 3 Bonifiche ambientali Il sito non è soggetto al D.M. 471/99 ed è sempre stato sede di attività di allevamenti avicoli. Il sito non è stato interessato da incidenti. 4 Impianti a rischio di incidenti rilevanti L’impianto non è soggetto agli adempimenti di cui al D. Lgs. 238/05. 5 Sistema di gestione L’Azienda non dispone di nessuna certificazione ambientale. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 21 GIUNTA REGIONALE A 5 - Valutazione integrata ambientale Per la seguente valutazione sono state seguite le indicazioni riportate nei “Criteri per la valutazione integrata dell’inquinamento” adottati dalla Regione Marche, Assessorato all’Ambiente, con delibera della G. R. n° 447 AM/DP4 del 01/04/2003, pubblicata sul BUR n° 36 del 17/04/2003 e reperibile sul sito www.assessoratoambiente.regione.marche.it. Dove non espressamente specificato i dati e le informazioni sono tratti dalle Linee Guida del Ministero dell’Ambiente, dai manuali “Liquami zootecnici” e “Allevamenti a Basso impatto ambientale” a cura del CRPA di Reggio Emilia, dal BREF di settore. 1 Materie Prime 1.1 Pericolosità Come indicato nei criteri di valutazione, l’indice di pericolosità si ottiene dalla media ponderata delle pericolosità delle singole materie prime. Le materie prime utilizzate in Azienda, esclusi i disinfettanti/sanificanti i neon, gli oli esausti e le batterie scariche (i vaccini rimangono comunque esclusi dalla valutazione) rientrano nel gruppo I “materie prime inerti o non reattive”; la loro quantità è tale da rendere ininfluenti ai fine della media i quantitativi delle altre materie prime. MATERIA PRIMA Animali (n° capi) ACQUISTATO 2003 (TON) 214.592 Mangime Lettiera in trucioli L’Azienda utilizza materie prime non pericolose 1.2 Quantità L’Azienda utilizza quantità strettamente necessarie di materie prime. 1.225 60 REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 22 GIUNTA REGIONALE 1.3 Rifiuti pericolosi I rifiuti pericolosi presenti in Azienda sono i neon esausti (ritirati direttamente dalla ditta di manutenzione), i rifiuti sanitari a rischio infettivo smaltiti secondo le normative vigenti e gli oli esausti smaltiti direttamente dalle officine di manutenzione esterne. La loro quantità è irrisoria se confrontata con la quantità dei rifiuti non pericolosi, carcasse di animali morti (1.600 kg) inviati all’incenerimento, come da regolamento 1774/2002/CE e successive modificazioni, e imballaggi in più materiali inviati a recupero. Al fine della valutazione si assume il valore minimo riportato nella scala dei criteri. 1.4 Consumi d’acqua L’acqua, attinta dall’acquedotto, è utilizzata prevalentemente per il fabbisogno animale (2.000 m3 anno). Al fine della valutazione si assume il valore minimo riportato nella scala dei criteri. Giudizio: Ottimo L’utilizzo oculato delle materie prime, il limitato uso della risorsa idrica ad uso aziendale, la scarsità di prodotti pericolosi nei rifiuti e la loro corretta gestione conducono a questa valutazione. 2. Cicli produttivi 2.1 % di applicazione delle B.A.T. L’Azienda applica l’86% circa delle B.A.T. relative agli allevamenti avicoli. 2.2 Stabulazione e rimozione effluenti Sistema di stabulazione: “Ricoveri con ottimizzazione dell’isolamento termico e dell’aerazione (anche artificiale), con lettiera integrale ed abbeveratoi antispreco”. Per questa tecnica di stabulazione si stima una riduzione del 40% nelle emissioni di ammoniaca e di metano (“Liquami zootecnici” CRPA) La rimozione della lettiera avviene a fine ciclo. 2.3 Stoccaggio effluenti L’Azienda non effettua lo stoccaggio degli effluenti palabili. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 23 GIUNTA REGIONALE Gli effluenti palabili sono in seguito caricati sugli automezzi adibiti al trasporto. Non sono prodotti effluenti non palabili. 2.4 Spandimento effluenti Il sistema di spandimento utilizzato è: Distribuzione superficiale a banda rasoterra con incorporazione entro le 4 ore; questa metodologia comporta una riduzione nelle emissione di ammoniaca del 80%. La lettiera esausta (230 t) è utilizzate in parte su terreni di proprietà (30 t) in parte è ceduta ad agricoltori che ne fanno richiesta per l’utilizzazione a fini agronomici o inviati alla Nuova Concimer di S. Severino Marche. 2.5 Tecniche nutrizionali L’Azienda utilizza l’alimentazione per fasi con aggiunta di fitasi. La corretta applicazione di queste tecniche nutrizionali conduce ad una riduzione dal 15% al 35% di azoto negli effluenti ed un aumento della digeribilità del fosforo dal 20% al 30% con conseguente riduzione dello stesso negli effluenti (FEFANA 2002). Giudizio: Buono L’Azienda applica buona parte delle migliori tecniche disponibili, per il particolare tipo di allevamento, cosi come definite dalle LGM di settore. 3. Gestione dei rifiuti 3.1 Tipologia L’attività produttiva comporta la produzione delle seguenti tipologie di rifiuti: Tipologia Quantità Codice t/anno C.E.R. Carcasse 1.600 Lettiera esausta 230 Classificazione Destinazione Reg. 1774/02/CE Inceneritore 020106 Reg. 1774/02/CE Recupero La tipologia dei rifiuti prodotti è equivalente a “speciale non pericoloso”. 3.2 Destinazione Le carcasse sono inviate all’incenerimento come da normativa vigente; la lettiera di trucioli viene recuperata a fine ciclo senza effettuare alcun stoccaggio all’aperto. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 24 GIUNTA REGIONALE La destinazione dei rifiuti, secondo i criteri di valutazione, corrisponde a “recupero secondo una delle operazioni da R1 a R3”. Giudizio: Ottimo L’Azienda produce pochissimi rifiuti pericolosi correttamente smaltiti; i rifiuti non pericolosi sono inviati a recupero e le carcasse sono gestite secondo la normativa vigente. 4. Energia 4.1 Autoproduzione L’Azienda produce solo l’energia termica, mediante generatori d’aria calda alimentati a GPL, necessaria al benessere degli animali nel primo periodo di vita. L’utilizzo di energia termica è limitato all’inizio del ciclo produttivo, per una durata variabile a seconda della temperatura esterna, si stima un periodo di funzionamento di circa 700 h/anno. 4.2 Consumi specifici L’Azienda consuma, per unità di prodotto vendibile (boiler) 0.85 kWh. Il consumo specifico di energia termica è di 0.78 kWh a fronte di un consumo specifico di energia elettrica di 0,07 kWh. 4.3 Combustibile L’Azienda utilizza GPL (35.000 l) per la produzione di energia termica e gasolio (3.000 l) per la movimentazione interna. Ai fini della valutazione, si assegna il livello più basso della scala dei valori. Giudizio: Buono L’Azienda applica le migliori tecniche disponibili per quanto concerne il contenimento dei consumi energetici. L’eccessivo consumo di GPL è in parte dovuto ai capannoni vecchi e freddi ed all’elevato tasso di umidità della zona in cui si trova l’allevamento. I consumi specifici per unità di prodotto vendibile (broilers) sono conformi ai valori riportati sulle LGM di settore. 5 Inquinamento dell’aria 5.1 Tipologia Dagli allevamenti zootecnici derivano emissioni in aria di Ammoniaca (NH3) e Metano (CH4) oltre a polveri dovute all’essiccazione della pollina ed odori. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 25 GIUNTA REGIONALE Ai fini della presente valutazione si prende in considerazione la sola ammoniaca, composto per il quale esistono numerosi studi tecnici ed a cui fanno riferimento le LGM di settore. L’Ammoniaca appartiene alla tabella C, classe IV, del DM 12/07/90, Gruppo II dei criteri di valutazione. Fattori di emissione (LGM di settore): - Emissione di Ammoniaca da ricoveri pari a 0,093 kg/capo per anno; - Emissione di Ammoniaca da stoccaggio pari a 0,016 kg/capo per anno - Emissione di Ammoniaca da spandimento pari a 0,02 kg/capo per anno. - Emissione totale di metano pari a 0,079 kg/capo per anno. L’applicazione delle tecniche di stabulazione (definite BAT dalle LGM di settore) comporta una riduzione nell’emissioni di ammoniaca del 40% (“Liquami zootecnici a cura del CRPA di Reggio Emilia). Emissioni totali Emissioni Stabulazione NH3 (t/anno) CH4 (t/anno) Metodo applicato Stimato 3.77 3.2 Spandimento 0.04 TOTALE 3.81 Stimato 3.2 5.2 Fattore di emissione Il fattore di emissione, per singolo capo allevato è 0,056 kgNH3/capo anno, inferiore del 49.56%, al valore di riferimento (0,113 kgNH3/capo anno), ottenuto sommando il fattore dovuto alla stabulazione a quello di spandimento, riportato nelle LGM di settore. 5.3 Sistemi di contenimento Il contenimento e controllo degli inquinanti nelle emissioni è affidato alla efficienza dei sistemi di ventilazione che mantengono elevata l’ossigenazione dei locali e costante la temperatura in modo da disidratare rapidamente le deiezioni, bloccando i processi di fermentazione, che sono comunque di tipo aerobico nel periodo in cui le deiezioni fresche si disidratano. Il trasporto della pollina avviene su autocarri coperti al fine di evitare la dispersione delle polveri. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 26 GIUNTA REGIONALE Giudizio: Ottimo l’Azienda utilizza tutte le migliori tecniche disponibili ai fini della riduzione delle emissioni in atmosfera. 6. Inquinamento dell’acqua L’allevamento non determina scarichi idrici. 7. Inquinamento acustico L’Azienda non è mai stata oggetto di formali proteste agli organi competenti per la rumorosità degli impianti. 8. Sistema dei trasporti 8.1 – 8.2 Distanze e mezzi utilizzati Le merci in entrata viaggiano su autocarri, la provenienza ricopre sia l’ambito locale che nazionale Le merci in uscita viaggiano su autocarri e la loro destinazione ricade nello stesso ambito. La frequenza dei trasporti per materie prime e prodotti finiti è schematizzata nella seguente tabella: Tipo di materia prima Mangime Frequenza dei movimenti settimanale Pulcini Gasolio Ditta Nutrendo Tipo prodotto finito Polli da carne Frequenza dei movimenti Bisettimanale Mensile Incubatoio Esino Pollina+lettiera Mensile trimestrale Consorzio agrario carcasse trimestrale Ditta Arena Nuova Concimer Aziende limitrofe R.P. Grassi 8.3 Incidenza sul territorio Considerata la vicinanza delle strade circostanti, del torrente Esinante ed il limitato numero di movimentazioni giornaliere, l’incidenza sul territorio del sistema trasporti è valutata bassa. Giudizio: Ottimo La localizzazione dell’allevamento e il ridotto numero di automezzi coinvolti conducono a questo giudizio. Conclusioni L’azienda applica buona parte delle migliori tecniche disponibili: il mantenimento dell’ottimale stato di funzionamento di tutte le apparecchiature è sufficiente garanzia della riduzione integrata dell’inquinamento. Il controllo della efficacia ed efficienza dei sistemi utilizzati rispetto alle emissioni inquinanti è legato all’analisi del REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 27 GIUNTA REGIONALE tenore della sostanza secca presente nella lettiera a fine ciclo, da prelevare al centro della stessa, controllo da effettuarsi annualmente. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 28 GIUNTA REGIONALE A 6 - Stato di Applicazione delle B.A.T. GENERALI Attuazione di programmi di informazione formazione del personale Applicata Accurata registrazione dei consumi energetici, idrici, del mangime, dei fertilizzanti naturali ecc. Applicata Predisposizione di una procedura d’emergenza da applicare in caso di emissioni non previste ed incidenti Programma di manutenzione ordinaria e straordinaria Note Non applicata Applicata Riduzione dei consumi idrici Pulizia degli ambienti e delle attrezzature con acqua ad alta pressione o con idropulitrici Non Applicabile Pulizia a secco Periodicità dei controlli sulla pressione di erogazione degli abbeveratoi Applicata Manutenzione continua della rete idrica Applicata Utilizzazione di sistemi antispreco Riduzione dei consumi energetici Applicata Separazione degli spazi riscaldati da quelli a temperatura ambiente Corretta regolazione dei bruciatori e distribuzione omogenea dell’aria calda Applicata Mediante teloni Applicata Controllo e calibrazione dei sensori termici Applicata Adeguata coibentazione dei tunnel Applicata Manutenzione continua dell’impianto Applicata Disposizione delle bocche di riscaldamento verso il basso Non Applicata Buone pratiche nell’uso agronomico degli effluenti Riduzione al minimo delle emissione nel suolo e nell’acqua Esame delle caratteristiche dei terreni nel piano di spandimento Rispetto di una distanza di almeno 5 metri dai corsi d’acqua Applicata Non applicata Applicata Tecniche nutrizionali Adozione di tecniche atte alla riduzione degli inquinanti Applicata Riduzione delle emissioni dai ricoveri Utilizzazione di tecniche di stabulazione a ridotta emissione di ammoniaca Applicata Rimozione frequente degli effluenti Riciclo dell'acqua chiarificata per la rimozione degli effluenti Trattamenti aziendali degli effluenti Non Applicabile Rimozione a fine ciclo Non Applicabile Non si producono effluenti liquidi REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 29 GIUNTA REGIONALE Utilizzazione di tecniche di trattamento degli effluenti finalizzate alla riduzione degli inquinanti Essiccazione rapida della pollina Non Applicabile Non si producono effluenti liquidi Applicata Riduzione delle emissioni dallo stoccaggio (palabile) Stoccaggio su piattaforma di cemento con sistema di raccolta e pozzo nero per il percolato (palabili suini) Stoccaggio coperto e pavimento impermeabilizzato con adeguata ventilazione (polline essiccate) Non Applicabile Applicata Riduzione delle emissioni dallo stoccaggio (non palabile) Vasche che resistano alle sollecitazioni meccaniche, termiche e alle aggressioni chimiche Non Applicabile Basamenti e pareti impermeabilizzate Non Applicabile Svuotamento periodico (preferibilmente una volta anno) per ispezioni ed eventuale manutenzione Non Applicabile Doppie valvole per ogni bocca di scarico/prelievo Non Applicabile Miscelazione del liquame solo in occasione del prelievo per gli spandimenti Non Applicabile Copertura delle vasche Non Applicabile Riduzione delle emissioni dallo spandimento Utilizzazione di tecniche di spandimento a ridotto impatto ambientale Applicata Interramento entro le 24 ore (palabili) Applicata Non si producono effluenti liquidi REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 30 GIUNTA REGIONALE A 7 - Piano di Monitoraggio e Controllo Stabulazione e rimozione effluenti - Tutti i capannoni dovranno utilizzare la tipologia di stabulazione consistente in “Ricoveri con ottimizzazione dell’isolamento termico e dell’aerazione (anche artificiale), con lettiera integrale sul pavimento ed abbeveratoi antispreco”. - La lettiera dovrà essere rimossa a fine ciclo (55-60 giorni). Per ogni capannone le attrezzature connesse dovranno essere le seguenti: Tabella A7.1 – Attrezzature, sistema di ventilazione ed illuminazione. Capannone Capannone 1 Capannone 2 Capannone 4 Capannone 5 Capannone 6 Silos mangime Abbeveratoi Mangiatoie Aeratori Generatori d’aria calda Lampade n° per fila file n° tot n° per fila file n° tot n° n° n° 75 75 55 90 1000 4 4000 66 3 198 8 2 8 600 4 2400 40 3 120 6 2 5 1540 3 4620 101 2 202 5 3 13 90 95 75 1080 4 4320 69 3 207 4 2 9 1020 4 4080 66 3 192 4 2 8 n° q 2 1 1 2 2 1 1 Sistema di stoccaggio effluenti - È consentito lo stoccaggio della lettiera esausta su platea impermeabilizzata munita di idoneo cordolo per il contenimento del percolato. - È consentito lo stoccaggio in campo, della lettiera esausta, in prossimità dei terreni sui quali effettuare lo spandimento agronomico, per il quantitativo necessario al fabbisogno colturale e per il tempo occorrente a completare il periodo minimo di stoccaggio (90 giorni comprensivi del periodo di stabulazione). - Lo stoccaggio in campo deve essere effettuato in cumuli coperti muniti di idoneo sistema di raccolta per il percolato Sistema di spandimento agronomico degli effluenti - Lo spandimento agronomico degli effluenti palabili deve effettuarsi con il sistema di “Distribuzione superficiale a bande raso terra con incorporazione entro le 12 ore”. - L’utilizzo agronomico della lettiera è consentito dopo un periodo minimo di stoccaggio di 90 giorni, comprensivo del periodo di stabulazione. REGIONE MARCHE Luogo di emissione Numero: 17/S08 Pag. Ancona Data: 07/03/2006 31 GIUNTA REGIONALE - Lo spandimento degli effluenti non palabili deve effettuarsi con il metodo di “distribuzione superficiale a banda raso terra”. - L’utilizzo agronomico (fertirrigazione) degli effluenti non palabili è consentito dopo un periodo minimo di stoccaggio di 90 giorni. - Lo spandimento degli effluenti, palabili e non palabili, deve essere effettuato nel rispetto del Codice delle Buone Pratiche Agricole per la protezione delle acque dai nitrati, redatto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali: in particolare, dovrà essere tenuto il Registro dei quantitativi degli effluenti palabili utilizzati sui terreni connessi all’attività svolta (D.M. 19/04/99). Tecniche nutrizionali - L’alimentazione degli avicoli dovrà avvenire per fasi con aggiunta di fitasi. Ulteriori prescrizioni - L’Azienda è tenuta ad effettuare analisi annuali del tenore di sostanza secca (in percentuale) della lettiera, prelevata dal centro del cumulo in fase di svuotamento dei capannoni.