SCHEDA PROGETTO QdF 2017/________ PROMOTORE Persona Comunità Ente/Istituto Associazione cognome, nome denominazione (ente / associazione) CISV Onlus – COMUNITÀ IMPEGNO SERVIZIO VOLONTARIATO Onlus posta elettronica [email protected] sito web www.cisvto.org Breve presentazione (mission, identità, attività, ambiti e paesi di intervento..) Responsabile in loco Referente in Italia Fondata nel 1961 da Don Giuseppe Riva, CISV è una Onlus e un’Ong di cooperazione internazionale. Il primo intervento in Africa è stato realizzato in Burundi nel 1973, quando la Comunità è stata chiamata dal Vescovo di Gitega cui i primi volontari CISV hanno risposto con entusiasmo, passione e fede. Da allora l’impegno nei Paesi del mondo si è moltiplicato fino ad essere una presenza in 12 Stati. In Africa: Benin, Burkina Faso, Burundi, Guinea, Mali, Niger e Senegal; in America Latina: Brasile, Colombia, Guatemala, Haiti e Venezuela. In Italia CISV si occupa di educazione alla mondialità, impegnandosi soprattutto con le nuove generazioni affinché la formazione e l’educazione siano volte a costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti, di sensibilizzazione sui diritti umani, lotta alla povertà, intercultura, co-sviluppo con la associazioni di migranti e ultimamente di accoglienza profughi e richiedenti asilo. Con la Diocesi di Torino CISV è stata tra i promotori e i fondatori della “Quaresima di Fraternità”. CISV offre la possibilità di condividere solidarietà, sobrietà e valori evangelici, esperienza che si realizza pienamente nella vita comunitaria delle Fraternità di vita, parte integrante della Comunità. I principali settori d’intervento sono: - Acqua potabile e lotta contro la desertificazione - Sovranità alimentare, agricoltura, allevamento e protezione dell’ambiente - Microfinanza: casse di risparmio e credito, soprattutto nelle zone rurali - Diritti umani, diritti civili, in particolare delle minoranze e dei popoli originari - Sostengo alle donne indigene vittime di violenza - Diritti dell’infanzia L’obiettivo di tutti gli interventi è quello di contribuire allo sviluppo ecosostenibile, degli esseri umani e della natura, di diffondere la giustizia sociale e l’affermazione dei diritti umani, attraverso una metodologia di intervento che predilige l’affiancamento con le comunità di base, contadine, della società civile e delle Chiese locali, ed è volta all’autosviluppo. Cognome/Nome: Pino Lacetera, rappresentante CISV Niger Email: Cognome/Nome: Federico Perotti – coordinatore programmi Email: [email protected] PROGETTO Titolo Luogo di intervento Obiettivo generale Agricoltura famigliare e comunitaria Niger, Diocesi di Maradi, Commune de Dogo L’obiettivo del progetto è il miglioramento della resilienza (la capacità di far fronte ai problemi) delle famiglie contadine più vulnerabili per preservare le QdF 2017/ Obiettivo specifico Tempi Progetto Beneficiari bambini giovani X donne X famiglie X comunità Ambito di Intervento Pastorale Formazione ed Educazione scolastica professionale umana, sociale leadership x Sviluppo Agricolo Socio/Sanitario (preventivo, curativo) Alimentare Abitativo Giustizia e Pace Salvaguardia creato Altro risorse naturali di cui dispongono e far fronte ai cambiamenti climatici, migliorare la nutrizione l’aumento della produttività e del reddito. Miglioramento durevole della sicurezza alimentare per le famiglie contadine più svantaggiate per aumentare la produzione di ciò che coltivano, il valore nutrizionale dei prodotti agricoli e il loro reddito. Durata Progetto: 3 anni Data inizio attività: Luglio 2016 In caso di Progetto Pluriennale (max 3 anni). Specificare le fasi x I anno II anno III anno (breve descrizione) I beneficiari diretti sono 82 persone, facenti parte da un lato di una delle Unioni associate a ANFO (ass.ne naz.le delle cooperative di produzione delle cipolle), nata nell’ottica di migliorare la filiera e le condizioni di vita dei suoi membri, in particolare quelle delle donne produttrici di cipolle. Dall’altro lato di una delle cooperative di ortaggi della Federazione nazionale FCMN- Niya, organizzazione contadina, che comporta la presenza di circa il 30% di donne. I beneficiari indiretti sono stimati in 2000 famiglie rurali (circa 14.000 persone) distribuiti su 20 villaggi. Nella zona di intervento del progetto le famiglie rurali non riescono a far fronte con efficacia ai rischi climatici, la malnutrizione, soprattutto dei bambini più piccoli, è elevata e i redditi derivanti dall’agricoltura sono scarsi. Il rendimento agricolo è basso e aleatorio: i terreni sono sempre più degradati, la disponibilità e la capacità di gestire l’acqua è insufficiente, si utilizzano tecniche agricole obsolete, gli input agricoli (sementi, fertilizzanti, pesticidi) non sono disponibili al momento necessario e i prezzi sono troppo elevati per i piccoli produttori, che utilizzano per di più attrezzature inadeguate. Lo stoccaggio dei prodotti, soprattutto di quelli deperibili, è problematico per i piccoli produttori per la mancanza di infrastrutture adatte e di risorse finanziarie insufficienti, di conseguenza i prodotti vengono venduti nel momento meno favorevole (prezzi bassi, quantità di prodotti elevata, venduta tutta nello stesso momento). I prodotti agricoli non sono valorizzati a fini commerciali e a livello nutritivo, in considerazione del consumatore finale, cioè le famiglie; i piccoli produttori non possiedono i necessari strumenti di trasformazione dei prodotti agricoli né le tecniche adeguate. Breve descrizione del luogo nel quale si intende realizzare l’attività (aspetti sociali, economici, chiesa locale..) La zona di intervento del progetto è in Niger, Région de Zinder, Département de Mirriah, Communes de Dogo, Gouna et Dru; coinvolge circa 22 villaggi in 3 Comuni. La zona ha una potenzialità produttiva ragguardevole, è ricca di risorse naturali utilizzabili e abbastanza ben strutturata a livello di gruppi di contadini e di istituzioni. I partner locali sono associazioni contadine nazionali Fédération des Coopératives Maraîchères du Niger - FCMN-Niya (produttori di ortaggi) e Association Nationale des coopératives de la Filière oignon Contesto di intervento Pag n. 2 di 5 QdF 2017/ ANFO (filiera delle cipolle), che sono anche i beneficiari del progetto. ANFO conta 2500 cooperative, 300 union, 15 federazioni e 8 uffici regionali per un totale di 56.000 membri di cui 36.000 donne. FCMN-Niya è un’organizzazione contadina creata nel 1996, conta 123 cooperative per circa 30.000 soci, produttori individuali, tutti responsabili di campi coltivati ad ortaggi, le donne sono 9.900. Il rafforzamento di alcuni dei membri delle due associazioni ha un effetto benefico a catena anche sugli altri membri delle stesse associazioni, garantendo lo sviluppo di buone pratiche. Nella zona i principali ostacoli cui i beneficiari devono far fronte in sintesi sono: - Debolezza delle risorse naturali e finanziarie necessarie a portare a termine le loro attività; - Insufficienza di capacità di contribuire efficacemente al miglioramento della capacità delle comunità di affrontare le questioni legate alla resilienza ai cambiamenti climatici nell’ambito della gestione locale delle risorse naturali. Breve descrizione coinvolgimento popolazione locale, ruolo della Chiesa locale e eventuale collaborazione con altri enti ed associazioni operanti nella zona di intervento. CISV partecipa alla realizzazione del progetto in partenariato con le associazioni contadine nazionali Fédération des Coopératives Maraîchères du Niger - FCMN-Niya (produttori di ortaggi) e Association Nationale des coopératives de la Filière oignon - ANFO (filiera delle cipolle). La fase di identificazione del progetto ha comportato delle consultazioni tra le parti coinvolte e delle visite di terreno nel Comune, accompagnati dal Sindaco. Partecipazione locale Sintesi Progetto con breve descrizione attività Il progetto tiene conto di tre aspetti, quello produttivo, quello nutrizionale e quello economico, puntando a ottenere risultati concreti, in particolare: - a livello di produzione, si mira ad ottenere una maggior quantità di prodotti agricoli, sia per l’aumento dei terreni coltivabili, sia per il miglioramento della produttività, sia per la diversificazione delle coltivazioni; - a livello di reddito, i piccoli produttori aumentano le proprie entrate perché hanno più facile accesso al credito e migliori condizioni di vendita; - a livello di nutrizione, soprattutto attraverso la formazione e la sensibilizzazione sugli aspetti nutritivi degli alimenti, nonché per un’attenzione alla qualità dei prodotti, viene migliorato l’apporto nutritivo in particolare dei bambini piccoli e delle loro mamme. Le attività: 1. Sistemazione dei campi da coltivare: costruzione di canali per l’irrigazione, di perimetri anti erosivi (200 ha) e fornitura delle attrezzature necessarie a coltivare e mantenere i terreni (tubi per l’irrigazione, piccole motopompe, carriole, carretti, zappe, rastrelli, vanghe…). 2. Formazione in principi di coltivazione con pesticidi bio, lotta integrata, compostaggio, in tecniche di irrigazione e gestione delle risorse idriche e tecniche di stoccaggio, conservazione dei prodotti e gestione dei magazzini. 3. Fornitura di sementi migliorate: i produttori usano le sementi dell’anno precedente, vecchie, che hanno perso in qualità e di una sola varietà. Suppliscono allora con fertilizzanti chimici tentando di migliorare la produttività di miglio, sorgo, niébé, sesamo e arachide. Con il progetto si cerca di introdurre un approccio agro-ecologico che privilegia la protezione dei suoli, l’utilizzo di fertilizzanti organici, la rotazione delle culture e la lotta integrata. 4. Più facile accesso al credito e sviluppo del sistema di warrantage; 5. Costruzione di 8 magazzini di 30 tonnellate ciascuno per lo stoccaggio di prodotti agricoli. 6. Realizzazione di una unità semi-industriale di trasformazione agricola, per la produzione di olio di sesamo (40 kg/ora), pasta di sesamo (120 kg/ora di grani di sesamo) utile per il grande apporto Pag n. 3 di 5 QdF 2017/ nutritivo e panetti di sesamo per l’alimentazione animale (60 kg/ora); 7. Formazione, educazione e sensibilizzazione nutrizionale della popolazione dei villaggi attraverso fiere, dimostrazioni di piazza, teatro, campagne radio. 8. Prevenzione e screening della malnutrizione: saranno condotti rilevamenti periodici sulla popolazione basati su alcuni indicatori (taglia, peso, circonferenza toracica…); i bambini, le donne incinte e quelle che allattano in stato di grave malnutrizione saranno trasferiti nei centri sanitari di recupero. In particolare si propone il sostegno all’attività che riguarda la sistemazione di 5 ha (sui 200 ha) di campi da coltivare: costruzione di canali irrigui, di perimetri anti erosivi e fornitura delle attrezzature necessarie a coltivare e mantenere i terreni. Questa attività è di competenza del partner locale FCMN Niya (Federazione della Cooperative di produzione degli Ortaggi del Niger) che si appoggerà ad un ingegnere idraulico. La FCMN vanta una certa competenza in questo settore. Le ricognizioni sul terreno e la scelta dei perimetri hanno permesso di valutare le tecniche di sistemazione e protezione del suolo migliori e che assicurino il miglior rapporto costi/benefici. Per svolgere questa attività si tratta di: fare uno studio topografico di ogni area; a seguito dei risultati dello studio, scegliere tra l’opzione dell’irrigazione per infiltrazione sfruttando la gravità (realizzazione di una struttura di presa dell’acqua, un canale principale in cemento, alimentato da una motopompa, e un canale secondario di terra) e la realizzazione di un pozzo attrezzato con motopompe e tubi di irrigazione (vedere foto); delimitare i perimetri con una struttura leggera contornata all’interno da siepi; mettere a dimora degli arbusti per il sostegno dei terreni in pendenza, dove è necessario; facilitare l’accesso alle attrezzature per la produzione agricola, come piccole motopompe per i pozzi, tubi di irrigazione, carriole, annaffiatoi, materiali di recinzione e altri utensili a mano (zappe, vanghe, rastrelli, machete, forbici…). Per l’acquisto degli attrezzi più piccoli il progetto prevede dei crediti individuali, mentre per le motopompe necessarie per l’irrigazione dei terreni lo stesso tipo di credito verrà concesso alle Unioni e Gruppi contadini che coltivano il terreno. Breve descrizione di come sono assicurate continuità ed autosufficienza al Sostenibilità del progetto termine del progetto. Punti di forza e debolezze. Opportunità per la collettività. L’attività fa parte di un programma più vasto che CISV sta realizzando nel Comune di Dogo e in due comuni limitrofi (Gouna et Drum). Il progetto è pluriennale, l’inserimento di questa attività all’interno del progetto più ampio è garanzia di continuità. Inoltre il coinvolgimento stesso, attivo, delle comunità è previsto fin dalla fase di avvio del progetto e ne garantisce lo svolgimento, permettendo il rafforzamento delle capacità degli attori implicati a gestire la sicurezza alimentare e nutrizionale e lo sviluppo agricolo del territorio in maniera integrata, durevole e resiliente di fronte ai cambiamenti climatici. Inoltre sul piano istituzionale la messa in rete dei produttori, dei fornitori di input agricoli e attrezzature, i commercianti all’ingrosso e i servizi finanziari formali assicurano la durabilità del progetto a lungo termine. Anche sul piano sociale, il coinvolgimento in particolare delle donne, non solo in termini di formazione e di aumento dei redditi, ma anche in termini di informazione e sensibilizzazione sulle potenzialità nutritive de gli alimenti permette di innescare cambiamenti di comportamento, che restano nel tempo. Pag n. 4 di 5 QdF 2017/ Preventivo finanziario Costo globale valuta locale € Voci di costo (descrizione) valuta locale € 7.500 Preparazione di 5 ha di terreno da coltivare a ortaggi (1.500 €/ha) Piccole attrezzature per la gestione delle colture (su 5 siti) Eventuali cofinanziamenti previsti (specificare) X pubblico UE ong organismi ecclesiali altro Contributo richiesto a QdF 2017 5.000 valuta locale valuta locale € 313.000 (per 200 ha e per 13 siti) € 12.500 Allegati: X Lettera di presentazione e approvazione del Vescovo locale X Scheda riassuntiva progetto X Documentazione fotografica altro LUOGO E DATA FIRMA RESPONSABILE PROGETTO Torino, 15 ottobre 2016 ARCIDIOCESI DI TORINO • Ufficio Missionario Via Val della Torre, 3 – 10149 TORINO – Tel. 011.51.56.374 – Fax 011.51.56.376 Email: [email protected] – Sito Web: www.diocesi.torino.it/missioni Pag n. 5 di 5