Fegato
E’ la ghiandola più grande del corpo. Peso circa 1,5 kg. Si trova nella cavità
addominale a destra in alto subito sotto il diaframma (occupa l’ipocondrio
destro
e parte dell’epigastrio).
E’ suddiviso da solchi e dal legamento falciforme in due lobi principali: lobo
sinistro (1/6 di tutto il fegato) e lobo destro (consta di 3 parti: lobo dx, lobo
caudato e lobo quadrato).
La superficie esterna è rivestita da una membrana sierosa le cui pieghe e
legamenti mantengono l’organo aderente al diaframma. Sotto la sierosa vi è
una
tunica fibrosa (strato connettivo) chiamato capsula di Glisson, che forma
l’impalcatura di sostegno e partecipa con i piccoli vasi sanguigni alla
suddivisione
dei lobi in numerosissimi lobuli epatici che sono le unità di lavoro a livello
della
struttura microscopica del fegato.
Il lobulo è un piccolo cilindro e sezione esagonale o pentagonale, alto ca. 2
mm e
con un diametro di ca. 1 mm. Al centro del lobulo vi è la vena
centrolobulare che
raccoglie il sangue che scorre nei sinusoidi (capillari) epatici, che
trasportano il
sangue proveniente dalla periferia perimetrale del lobulo in cui vi sono
diversi
condotti ad ogni angolo (dell’esagono o pentagono):
-branche o arteriole dell’arteria epatica (=> ossigeno per gli epatociti)
-branche o venule della vena porta (=>il sangue ricco proveniente dagli
intestini)
-dotti biliari (=> non entrano in contatto con il sangue e portano via la bile)
Quindi il sangue proveniente dall’arteria epatica e dalla vena porta entra nei
lobuli epatici, attraversa i sinusoidi (capillari lobulari) e sfocia nella vena
centrolobulare. Dai sinusoidi, gli epatociti riceveranno ossigeno dal sangue
arterioso, mentre “ispezioneranno” il sangue proveniente dal sistema
portale
(vena porta) per la rimozione dal circolo sanguigno di batteri, globuli rossi
deteriorati e altre particelle estranee e per assorbire e disintossicare
possibili
tossine presenti nel sangue => rendendole innocue ed espellendole
attraverso la
bile. Gli epatociti inoltre metabolizzano e immagazzinano diverse sostanze
tra le
quali il Fe, vitamine (A, B12, D) e altri nutrienti e sono impegnati nella
produzione di importanti proteine del sangue (albumine, proteine ,
fibrinogeno)
oltre che avere un ruolo fondamentale in numerose e importanti fasi del
metabolismo delle proteine, grassi e carboidrati.
Dalle vene centrolobulari il sangue passa alle vene epatiche che scaricano il
sangue nella vena cava inferiore.
Il terzo condotto, elencato in precedenza, presente ad ogni angolo periferico
del
lobulo è il dotto biliare (o colangiolo) che porta via la bile prodotta dagli
epatociti
del lobulo. Le stesse membrane plasmatiche degli epatociti formano dei
condottini, più che capillari biliari, che convogliano la bile e la fanno fluire
verso la
periferia per sfociare nei dotti biliari, quindi in direzione opposta del sangue
(che
va verso il centro).
Questi dotti si uniscono poi agli altri dotti andando a formare due condotti
più grandi che emergono dalla superficie inferiore del fegato come dotti
epatici destro e sinistro. Questi due dotti si uniranno poi un unico dotto
epatico. Al di fuori del fegato, nel dotto epatico confluisce il dotto cistico
(condotto escretore della cistifellea) e andando così a formare il dotto
coledoco che sfocia nel duodeno dove verrà riversata la bile.
La bile quindi è un prodotto del metabolismo epatico e contiene molte
sostanze di scarto oltre ai sali biliari e bicarbonato di sodio, pigmenti biliari
(derivati dal processo di eliminazione/distruzione dei globuli rossi
deteriorati=> es. bilirubina) e colesterolo. E’ una sostanza che serve per la
digestione nel duodeno: emulsiona i grassi, aiuta a neutralizzare l’acidità del
succo gastrico e impedisce la putrefazione del contenuto intestinale e
favorisce i movimenti peristaltici dell’intestino.