Il sotto riportato Ordine del Giorno, così come emendato nel corso della seduta, è stato approvato dal Consiglio comunale a maggioranza di voti, con il seguente esito: Consiglieri presenti in aula al momento del voto: 30 Consiglieri votanti: 30 Favorevoli 23: i consiglieri Artioli, Ballestrazzi, Campioli, Cornia, Cotrino, Dori, Garagnani, Glorioso, Goldoni, Gorrieri, Guerzoni, Liotti, Morini, Pini, Prampolini, Rimini, Rocco, Rossi Eugenia, Rossi Fabio, Sala, Urbelli, Caporioni e il Sindaco Pighi Contrari 7: i consiglieri Barcaiuolo, Galli, Leoni, Morandi, Pellacani, Rossi Nicola e Santoro Risultano assenti i consiglieri Andreana, Barberini, Bellei, Bonaccini, Celloni, Manfredini, Ricci, Taddei, Torrini, Trande e Vecchi. “““Il Consiglio comunale di Modena VISTO Il perdurante stato di grave crisi in cui versa l'economia italiana, il cui PIL per l'anno 2009 si avvia a diminuire di oltre il 5%. CONSIDERATE Le gravi ripercussioni che ciò sta producendo anche sul nostro territorio, dove i numeri della crisi si rincorrono in un crescendo di crisi aziendali; in un ricorso sempre più massiccio agli ammortizzatori sociali ordinari, straordinari e in deroga; in aumento delle disoccupazione, destinata a crescere ulteriormente nei prossimi mesi; VALUTATI Inadeguati i provvedimenti e le contromisure approntati dal Governo sia per entità che per qualità, in quanto si stanno rivelando assolutamente insufficienti a contrastare gli effetti economici e sociali di una crisi assai più grave e prolungata di quanto il Governo stesso non avesse preventivato; Positivamente gli interventi posti in essere nei mesi scorsi dagli Enti Locali modenesi, ancorché insufficienti a fronteggiare una crisi che investe a 360 gradi il lavoro autonomo, subordinato e parasubordinato di questo territorio, non risparmiando alcun comparto significativo della nostra economia locale e dei nostri distretti industriali; RITENUTO Opportuno orientare ulteriormente le pur scarse risorse pubbliche, statali e locali, al contrasto della crisi, al sostegno dell'economia (in generale e di quella locale in particolare), delle imprese, alla salvaguardia dell'occupazione; CONSIDERATO Problematico il Patto di Stabilità interno, così come riformulato dalla legge Finanziaria, in quanto inibisce la capacità di spesa di Comuni e Province, equiparando la spesa corrente a quella per investimenti e bloccando di fatto questi ultimi; RILEVATA Quindi la difficoltà degli Enti Locali di concorrere in modo adeguato, pertinente ed efficace al contrasto della crisi economica proprio sul fronte loro più congeniale (investimenti ed opere pubbliche sul territorio), privando di fatto il Paese della voce più consistente degli investimenti pubblici (quelli degli EELL, superiori al 60% degli investimenti pubblici complessivi), per loro natura più rapidi e diretti rispetto ad ogni altra previsione di opera pubblica nazionale (che potrà arrivare solo a crisi consumata); ACCERTATA La significativa consistenza delle risorse in gioco in un territorio quale quello della provincia di Modena, dove si è rilevato come nelle casse delle amministrazioni comunali giacciano quasi 100 milioni di euro non spesi per investimenti, proprio in forza dei menzionati vincoli; situazione tanto più assurda se si considera come i Comuni modenesi abbiano rispettato in questi anni i vincoli di finanza pubblica - e quindi concorso significativamente al risanamento dei conti dello stato – mentre, di converso, il Governo ha provveduto nei mesi scorsi a ripianare gli squilibri di amministrazioni comunali dissestate (Catania, Palermo, Roma) con centinaia di milioni di euro (che nel triennio in corso diverranno quindi miliardi), a liberare dai richiamati vincoli di spesa l'Amministrazione comunale di Roma (primo caso di provvedimento giustamente definito “ad municipium”), ad elevare Reggio Calabria al rango di Città metropolitana. CONSIDERATO Infine il valore strategico di volano che hanno generalmente per le economie locali gli investimenti di Comuni e Province, capaci da un lato di irrobustire il territorio sotto il profilo infrastrutturale, dall'altro di sostenere le imprese locali ma nel rigoroso rispetto della legge; Tutto ciò premesso e considerato INVITA -Il Sindaco e la Giunta a predisporre tempestivamente un piano straordinario di investimenti locali finalizzato da un lato al sostegno dell'economia, dall'altro al potenziamento delle infrastrutture locali, con particolare attenzione e prioritarie: 1) Edilizia scolastica, PEEP ed Edilizia sociale 2) Viabilità e Mobilità 3) Investimenti ambientali ed energie rinnovabili; -Il Governo e il Parlamento a riconsiderare tempestivamente gli estremi del Patto di stabilità interno, alla luce delle crescenti difficoltà del sistema economico e dell'urgente bisogno di investimenti pubblici, rapidi ed efficaci, per sostenere e rilanciare l'economia italiana e la competitività del nostro territorio sul piano infrastrutturale; -Il Governo e il Parlamento a non considerare, ai fini del Patto, la spesa per investimenti locali di Comuni e Province “virtuosi”, che abbiano cioè rispettato i vincoli di finanza pubblica previsti nell'ultimo triennio; INVITA Infine Giunta e Consiglio stesso, qualora nulla di quanto sopra auspicato dovesse accadere, a riconsiderare entro il 30 settembre del corrente anno le proprie previsioni contabili iniziali – di concerto con gli altri EELL modenesi – e a valutare concretamente le condizioni di mettere in atto tutte le possibilità per realizzare gli investimenti pubblici nel rispetto delle direttive europee. Copia del presente OdG viene trasmessa a: -Sindaci della Provincia di Modena; -Presidente del Consiglio dei Ministri; -Ministro dell'Economia; -Presidenti di Sento e Camera dei deputati; -Presidenti dei gruppi di maggioranza e opposizione di Senato e Camera dei deputati.”””