Radici della civiltà - Volume 1 Capitolo 8 La guerra dl Peloponneso

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Radici della civiltà – Volume 1
Capitolo 8 La guerra dl Peloponneso e il tramonto della polis
1 A Tanagra, in Beozia, si verificò
A un incontro diplomatico tra Sparta e Atene per tentare di raggiungere un accordo sulle rispettive sfere di
espansione territoriale
B uno scontro militare tra due alleanze, la lega di Delo e quella del Peloponneso, che fu vinto dalla lega
peloponnesiaca
C un incidente diplomatico tra la lega peloponnesiaca, di cui faceva parte Tanagra, e Atene che non ne aveva
rispettato i diritti commerciali
D uno scontro militare tra la città di Sparta e quella di Atene, senza la partecipazione delle città alleate
2 Dopo l’episodio di Tanagra, gli Ateniesi
A si affidarono alla guida politica di Cimone, contrario alla guerra con Sparta
B si dedicarono al rafforzamento dell’esercito
C avviarono una serie di trattative con Sparta, che si conclusero con la pace di Callia
D intrapresero una spedizione in Egitto contro i Persiani, il cui insuccesso portò al ritorno di Cimone
3 In seguito alla pace di Callia
A i Persiani si impegnarono a lasciare libere le città greche della Ionia
B la cassa della lega di Delo venne trasferita da Delo ad Atene
C i Persiani, sconfitti da Atene, per contrastarla si allearono con gli Spartani
D la lega di Delo e quella del Peloponneso si impegnarono a non combattersi per 5 anni
4 La guerra del Peloponneso fu causata
A dal desiderio di Atene di estendere la sua egemonia su tutta la Grecia
B dalle città della lega di Delo che chiesero aiuto a Sparta per liberarsi dai pesanti tributi che dovevano pagare ad
Atene
C dalla crescente potenza di Atene e dalla sua politica nei confronti delle città alleate di Sparta
D dalle città del Peloponneso, ripetutamente attaccate da Atene, che chiesero aiuto a Sparta
5 All’inizio della guerra del Peloponneso, Pericle era convinto che
A i guerrieri spartani fossero troppo forti e fosse necessaria una strategia di logoramento
B fosse necessario cercare nuovi alleati
C fosse necessario assicurarsi la neutralità dei Persiani
D gli Spartani fossero troppo poveri per combattere guerre impegnative e inferiori sul mare
6 Nella prima fase della guerra del Peloponneso (431-421)
A gli Ateniesi si chiusero nelle mura cittadine e, mentre gli Spartani saccheggiavano l’Attica, inviarono la flotta
ad attaccare le coste del Peloponneso
B gli eserciti ateniesi e spartani si scontrarono nell’Attica, dove prevalsero gli Spartani, mentre la flotta ateniese
distruggeva quella spartana
C gli Ateniesi si rinchiusero nella loro città, mentre l’esercito impegnava quello spartano in azioni di disturbo che
ne rallentavano l’avanzata
D gli Spartani, consapevoli della loro inferiorità navale, con un’azione a sorpresa distrussero buona parte della
flotta ateniese
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Capitolo 8 La guerra dl Peloponneso e il tramonto della polis
7 Un avvenimento che condizionò negativamente l’andamento della guerra per Atene fu
A l’ostilità della popolazione per la guerra contro l’ex alleata delle guerre persiane
B lo scoppio di una gravissima epidemia di peste che uccise anche Pericle
C le divisioni tra Pericle e Cleone sul modo di condurre le operazioni militari
D l’impossibilità di utilizzare la flotta della lega di Delo le cui città si erano tenute neutrali
8 Dopo la morte di Pericle
A la guida politica della città fu assunta da Nicia che firmò una pace vantaggiosa per Atene
B Cleone impose la sua linea politica, favorevole alla pace, ma morì prima di firmare l’accordo
C Cleone, sostenitore della guerra ad oltranza, combatté Sparta anche sulla terraferma
D l’aristocratico Nicia riuscì ad avere la meglio sul rivale Cleone e a convincere gli Ateniesi, stanchi della guerra,
a firmare una pace
9 La pace di Nicia
A non fu una pace vera e propria, ma una breve tregua
B durò 50 anni e permise ad Atene di conservare il controllo della lega
C durò 50 anni e stabilì lo scioglimento della lega di Delo
D stabiliva la restituzione dei territori occupati sia dagli Ateniesi che dagli Spartani
10 Alcibiade sosteneva che
A fosse necessario riprendere la politica espansionistica di Atene verso il Peloponneso
B Atene dovesse espandersi verso Occidente
C la spinta espansionistica di Atene dovesse rivolgersi contro il nemico naturale, i Persiani
D una spedizione in Sicilia fosse necessaria per fondare nuove colonie e risolvere la crisi economica e sociale
11 La spedizione in Sicilia
A appena partita fu privata del suo comandante, Alcibiade, richiamato in patria perchè accusato di empietà
B fu organizzata dagli Spartani per sostenere Siracusa
C anche se votata dall’ecclesia, non fu sufficientemente organizzata per l’opposizione degli Ateniesi più ricchi
D costituì una novità nella politica spartana, perché la città dovette costruire una flotta in grado di rivaleggiare
con quella ateniese
12 Contro Siracusa
A le capacità tecniche dei Siracusani unite al sostegno degli Ateniesi, provocarono la sconfitta degli Spartani
B gli Ateniesi si impegnarono poco, perché convinti che la città non avesse ricchezze tali da giustificare una
spedizione
C gli Ateniesi attuarono un lungo assedio che si concluse in una disastrosa sconfitta
D sia Atene che Sparta intrapresero spedizioni militari che si conclusero con un fallimento
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13 Alcibiade
A dopo essere stato privato del comando della spedizione in Sicilia, si rifugiò presso i Persiani che convinse a
sostenere Atene contro Sparta
B dopo essersi rifugiato presso gli Spartiati, fu inviato in Persia con una missione diplomatica; in seguito lo
condannarono a morte per tradimento ed egli rimase in Persia
C fu inviato dagli Spartani, presso cui si era rifugiato, dal re di Persia che grazie al suo intervento, strinse
un’alleanza con Sparta
D ebbe un comportamento ambiguo per tutta la durata della guerra sostenendo prima Atene poi Sparta davanti al
re di Persia
14 Nel 411 a.C. ad Atene
A in seguito alla sconfitta subita in Sicilia si instaurò, temporaneamente, un governo oligarchico
B Alcibide, tornato dalla Persia, si mise a capo del partito oligarchico con cui conquistò il potere
C per rispondere alla grave crisi economica fu instaurato un Consiglio composto da 400 cittadini appartenenti a
tutte le classi sociali
D Alcibiade fu richiamato in patria per risolvere la grave crisi militare e messo a capo della flotta
15 La guerra del Peloponneso si concluse con la vittoria di Sparta perché
A gli oligarchi, dopo essersi impadroniti del potere con un colpo di stato, per mantenerlo si accordarono con
Sparta
B i conflitti interni tra oligarchi e democratici resero impossibile organizzare una difesa efficace di Atene
C Atene, abbandonata da tutti gli alleati della lega di Delo, fu devastata da una epidemia di peste
D la flotta ateniese fu sconfitta da Lisandro che assediò la città costringendola ad arrendersi
16 Le condizioni di pace imposte ad Atene prevedevano
A la distruzione della città, che fu evitata solo pagando un ingente riscatto
B la consegna di tutto l’oro presente in città in cambio del mantenimento della flotta
C la distruzione delle Lunghe mura e la consegna di gran parte della flotta da guerra
D la rinuncia ai territori conquistati e il pagamento delle spese di guerra
17 Dopo la sconfitta nella guerra del Peloponneso, ad Atene
A il partito democratico fu sconfitto dagli oligarchi
B un tentativo di colpo di stato da parte degli oligarchici sostenuti da Sparta fallì per l’opposizione della
popolazione
C gli oligarchici, responsabili della sconfitta, furono perseguitati ed esiliati dal nuovo governo democratico
guidato da Trasibulo
D si instaurò un governo oligarchico che esiliò i democratici, i quali tuttavia riuscirono a tornare in città e ad
avere il sopravvento
18 L’egemonia di Sparta non durò a lungo perché
A dopo poco tempo Atene riuscì a ricostruire la sua flotta e a contrattaccare
B Tebe riunì attorno a sé tutte le città della Beozia e sconfisse gli Spartani
C si basava sul sostegno economico della Persia e ciò creava un generale malcontento
D Sparta fu indebolita da un colpo di stato dei Perieci che volevano maggiori diritti
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19 La pace di Antalcida fu stretta
A tra Sparta e la Persia
B tra Atene e la Persia
C tra Tebe e la Persia
D tra Atene e Tebe
20 Dopo la fine dell’egemonia spartana
A la Persia riuscì a prendere il sopravvento e ad esercitare un controllo politico ed economico sulle principali
poleis
B la Grecia rimase debole e divisa perché Tebe non fu capace di esercitare una vera egemonia politica sulle poleis
C Atene tornò ad essere la guida culturale ed economica della Grecia, anche se rinunciò alla politica
espansionistica
D Sparta rinunciò ad ogni disegno espansionistico in Grecia, preferendo dedicarsi alla colonizzazione dell’Italia
meridionale
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