Pulizia e igiene dell’orecchio Una pulizia corretta e regolare dell'orecchio permette di evitare la formazione di tappi di cerume, frequentemente responsabile di una riduzione temporanea dell’udito e della comparsa di acufeni. La pulizia delle orecchie è una procedura delicata, che spesso è svolta con eccessiva disinvoltura. In occasione del bagno o di una doccia potete sciacquare per bene i vostri orecchi con il pomello della doccia per non più di 30 secondi consentendo all’acqua di riuscire a giungere fino al condotto uditivo, dove si forma il cerume e dove si accumula lo sporco. Il tutto deve essere svolto con naturalezza, evitando l'ingresso forzato dell'acqua con manovre improprie. Inclinate successivamente l'orecchio prima da un lato e poi dall'altro per far fuoriuscire l'acqua dal condotto. Per asciugare basta un fazzoletto di carta o di cotone arrotolato su un angolo appena introdotto nel condotto, non spinto in profondità. La sensazione di avere l'orecchio libero testimonia la corretta esecuzione della manovra. Rimosso il cerume e la sporcizia dal condotto uditivo, si prosegue con la pulizia delle pieghe e delle sporgenze del padiglione auricolare che sono meno delicate. Bagnate con acqua e lavate il padiglione auricolare con sapone neutro, infine le si risciacqui e le si asciughi. Come si pulisce l’orecchio Prima di passare in rassegna i principali metodi per la pulizia dell’orecchio è doveroso fare alcune precisazioni attorno a questo argomento.Per prima cosa, la presenza di cerume all’interno del condotto uditivo è un fenomeno fisiologico del tutto normale. Il cerume, infatti, secreto dalle ghiandole ceruminose, protegge il condotto uditivo e il timpano dall’ingresso dei corpi estranei e dalla proliferazione dei batteri. La sua caratteristica viscosità, del resto, è in grado di captare e impedire l’avanzamento delle piccole impurità estranee che possono trovarsi all’interno.In condizioni normali, in altre parole in assenza di patologie e disfunzioni particolari, si verifica un perfetto equilibrio tra la produzione di cerume e la sua espulsione verso l’esterno. Ancora una volta la natura provvede da sé. Nei casi in cui si sospetta o si ha la certezza della presenza all’interno dell’orecchio di un tappo di cerume, si sconsigliano, nella maniera più assoluta metodi, di rimozione fai da te; l’orecchio è delicatissimo e basta una microlesione per favorire l’insorgenza di patologie. Non utilizzare mai oggetti duri o appuntiti per pulire le orecchie. In presenza di qualunque disturbo auricolare è indicata la visita specialistica prima di utilizzare qualunque prodotto per l'igiene dell'orecchio. Ciò al fine di escludere malattie che necessitano di cure appropriate e non di semplice pulizia. Di seguito verranno esposte in maniera sintetica le principali tipologie di prodotti attualmente in commercio per la pulizia e la cura dell’orecchio. Cotton fioc È di gran lunga il sistema più diffuso per la pulizia dell’orecchio, ma anche quello che più di altri può essere utilizzato maldestramente con il rischio di provocare lesioni. Per un uso corretto è bene sapere che il cotton fioc dovrebbe essere impiegato soltanto per pulire la parte esterna del condotto uditivo, quella visibile a occhio nudo. Entrando più in profondità, si può ottenere l’effetto contrario, spingendo verso l’interno il cerume e contribuendo alla formazione del tappo di cerume. Purtroppo non sono poi così rari gli episodi di danneggiamento del timpano con i cotton fioc, usati, magari, con troppa forza o accidentalmente sospinti troppo in profondità. Per utilizzare correttamente il bastoncino è sufficiente che venga tenuto dall'estremità (prossimale) non arrotondata della parte cotonata. Spray auricolari In commercio esistono alcuni spray, prodotti da diverse aziende che, se usati regolarmente, valutate le condizioni dell'orecchio da un otorinolaringoiatra, , facilitano lo scioglimento del cerume agevolando il processo naturale d’espulsione. Questi spray contengono una soluzione a base d’acqua marina, sterilizzata e controllata microbiologicamente. Contenuto all’interno di piccoli flaconi, il liquido viene irrorato direttamente nel condotto uditivo grazie alla presenza di un gas; gli effetti che se ne ottengono sono il graduale scioglimento del cerume dalle pareti epidermiche. Esistono anche versioni dedicate ai bambini, caratterizzate da soluzioni e tempi di somministrazione diversi, indicate all’interno delle confezioni. Gocce auricolari La terza categoria di prodotti attualmente in commercio è quella delle gocce auricolari. Il loro uso in genere viene consigliato per mantenere la giusta fluidità del materiale ceruminoso all’interno dell’orecchio, facilitandone l’espulsione naturale. Il loro uso è consigliato durante quei periodi dell’anno in cui l’orecchio si trova in condizioni particolari come nella stagione estiva dove sono frequenti i bagni in piscina o al mare, o periodi prolungati di stress.Generalizzando, le gocce auricolari contengono al loro interno oli essenziali (ginepro, geranio, camomilla), oli vegetali (mandorle, oliva, semi di pompelmo) oppure glicerina. In caso di tappo di cerume ricorrente, solo dopo aver consultato uno specialista, si possono mettere 5 o 6 gocce di acqua ossigenata, una volta alla settimana, nel condotto uditivo,girando poi la testa e si asciugando bene. Coni per pulizia orecchie È il metodo più antico per la pulizia dell’orecchio. Il ministero della Salute ha precisato che questi prodotti possono essere indicati esclusivamente per la rimozione del tappo di cerume. Quindi non devono essere usati contro le otiti o come rimedi contro forti raffreddori, e nemmeno per eliminare eventuali residui di acqua rimasta nelle orecchie dopo un bagno o per riequilibrare la pressione auricolare. In ogni caso, le autorità sanitarie sottolineano di consultare sempre un otorinolaringoiatra, che confermi la presenza del tappo di cerume ed escluda la presenza di altre patologie, e di non impiegare mai i coni sui bambini al di sotto dei 12 anni.